Invitata a disputare la Coppa delle Fiere parimenti alla Roma in rappresentanza delle maggiori metropoli italiane[4], l'Inter si distinse nel primo turno per il 7-0 rifilato al Lione[5]: un «cappotto» dalle identiche proporzioni si registrò contro il Mantova in Coppa Italia[6], con tali goleade a costituire le più ampie vittorie nei rispettivi tornei.[7] Da iscrivere negli annali anche il titolo di capocannoniere vinto da Angelillo[8][9], superando con 33 reti i numeri che portarono Borel a primeggiare tra i marcatori nel 1932[10][11]: per l'oriundo una cinquina alla S.P.A.L. anch'essa da record[12][13], mentre il diciassettenne Corso risultava il più giovane realizzatore del club in Serie A.[14][15]
Pur azzeccando vari acquisti — tra cui lo stopper Guarneri[16], la mezzala Lindskog e l'attaccante Firmani —[17] ai nerazzurri non riuscì d'insidiare il duopolio Milan-Fiorentina in campionato[18], limitandosi all'ultimo gradino del podio[11][19]: domenica 22 marzo 1959 veniva comunque raggiunto un successo nel derby meneghino, utile per allungare una striscia d'imbattibilità che perdurava nei confronti dei concittadini dal 7 novembre 1954.[20]
La crisi realizzativa vissuta da Angelillo in primavera fu sanata nella giornata conclusiva[11][21], eludendo la guardia del lazialeCarosi e siglando una doppietta[22]; da menzionare anche una trasferta a Trieste che non conobbe seguito per lungo tempo[23], fin quando nel settembre 2001 i lombardi vi giocarono in campo neutro per la squalifica del Meazza relativa alla Coppa UEFA.[24]
Il 13 settembre 1959, alle porte della nuova stagione, la Beneamata fu sconfitta per 4-1 dalla Juventus nell'atto decisivo per assegnare la coppa nazionale[25][26]: di Bicicli il punto della bandiera[27], con Cervato a segno per i bianconeri così come Charles e Sivori.[28]
^Recupero dell'incontro sospeso il 7 dicembre 1958 al 58' sul punteggio di 2-0, causa l'impraticabilità del campo dovuta alla nebbia; cfr. Vittorio Pozzo, Cala la nebbia a San Siro: Inter-Juventus sospesa, in Stampa Sera, 8 dicembre 1958, p. 5.