Florian Philippot

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Florian Philippot
Florian Philippot nel 2022

Presidente dei Patrioti
In carica
Inizio mandato29 settembre 2017
Predecessorefondazione partito

Vicepresidente del Fronte Nazionale
(incaricato della strategia e della comunicazione)
Durata mandato12 luglio 2012 –
21 settembre 2017
ContitolareMarie-Christine Arnautu
Alain Jamet
Steeve Briois
Louis Aliot
Jean-François Jalkh
PresidenteMarine Le Pen

Consigliere regionale del Grand Est
Durata mandato4 gennaio 2016 –
2 luglio 2021
CircoscrizioneMosella

Europarlamentare
Durata mandato1* luglio 2014 –
1* luglio 2019
LegislaturaVIII
Gruppo
parlamentare
NI (2014-2015)
ENF (2015-2017)
EFDD (2017-2019)
Sito istituzionale

Consigliere municipale di Forbach
Durata mandato30 marzo 2014 –
4 gennaio 2016
SuccessorePascal Stock

Dati generali
Partito politicoLP (dal 2017)
In precedenza:
FN (2011-2017)
Università
ProfessioneIspettore delle finanze

Florian Philippot (Croix, 24 ottobre 1981) è un politico francese, ex esponente del Fronte Nazionale e deputato europeo dal 2014 al 2019. Nel 2017 ha fondato il partito I Patrioti diventandone presidente.

Nato il 24 ottobre 1981 a Croix, è cresciuto a Bondues, un sobborgo residenziale della Comunità urbana di Lille Métropole. Ha studiato al liceo privato Marcq a Marcq-en-Barœil prima di entrare a Parigi al liceo Louis-le-Grand. Nel 2001 si iscrive alla Scuola Superiore di Studi Aziendali Avanzati (HEC) di Parigi, dove si diploma nel 2005. Nella sua tesi finale, Il modello federale belga e gli effetti di una possibile esplosione del Belgio sul futuro dell'Unione europea, egli propone diverse prospettive per il futuro del Belgio. Durante i suoi studi alla HEC, ha completato uno stage presso la società di sondaggi politici TNS Sofres, dove ha poi ricoperto un incarico. Lavora anche per conto di operatori della distribuzione (in particolare 3 Suisses in Francia e il gruppo Louis Delhaize in Belgio). Al di fuori della scuola, conduce sondaggi indipendenti in tutta la Francia per aiutarsi a pagare gli studi. Secondo Renaud Dély, Florian Philippot "coltiva [...] un interesse personale" per i sondaggi sin dal suo tirocinio presso Sofres.

Ha sostenuto l'esame di Sciences Po, ma non ha superato l'esame orale. Successivamente si è preparato per l'esame della Scuola Nazionale di Amministrazione (ENA) presso l'Università Paris-Dauphine, che ha superato. È entrato nl 2007 a far parte della promozione Willy-Brandt. Nel 2009 è stato assegnato all'Ispezione Generale dell'Amministrazione, diventando un alto funzionario dell'amministrazione civile del ministero dell'interno francese.

Florian Philippot è il figlio del direttore di una scuola elementare pubblica, Daniel Philippot, e di un'insegnante, Marion Dondaine.[1] La coppia votò per François Mitterrand nelle elezioni presidenziali del 1981 prima di avvicinarsi alla destra negli anni successivi.[2] Daniel Philippot è stato nominato direttore della sezione del collettivo didattico “Racine” nel Nord-Pas-de-Calais-Picardie da Marine Le Pen nell'ottobre 2015,[3], ed è stato eletto consigliere regionale dell'Hauts-de-France nel dicembre 2015. Ha lasciato il FN per unirsi a Les Patriotes quando il nuovo partito è stato creato, nel 2017.[4]

Suo fratello, Damien Philippot, laureato all'ESCP Europe e all'IEP di Parigi, ha lavorato presso l'Istituto francese dell'opinione pubblica (Ifop) fino al 2016 come direttore degli studi politici,[5][6] poi nel dicembre 2016 si è unito pubblicamente alla squadra elettorale di Marine Le Pen per le elezioni presidenziali.[7] Candidato alle elezioni legislative nella prima circoscrizione elettorale dell'Aisne, non riesce a farsi eleggere e diventa per breve tempo assistente parlamentare di Marine Le Pen,[8] lasciando il suo incarico poco dopo l'uscita del fratello dal FN.[9] Si unì ai Patriots, chiarendo di essere “molto poco coinvolto” e di non avere “funzioni operative”.[10] È stato comunque assistente parlamentare di Mireille d'Ornano, deputata di Les Patriotes[10] e nell'ottobre 2021 è stato consulente nella pre-campagna per le elezioni presidenziali del 2022 di Éric Zemmour.[11]

Carriera politica

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Nel 2009 l'incontro con Marine Le Pen lo porta ad essere il direttore della sua campagna presidenziale del 2012 e da allora ad essere portavoce permanente della coalizione Rassemblement bleu Marine (RBM).

È stato uno dei 5 vicepresidenti del Fronte Nazionale e uno dei principali consiglieri di Marine Le Pen. Dopo essere stato sconfitto nelle elezioni parlamentari del 2012 e in quelle municipali a Forbach nel 2014, è stato eletto europarlamentare nel maggio 2014.

Nel dicembre 2015 si è candidato alle elezioni regionali per la presidenza della regione Alsazia-Champagne-Ardenne-Lorena, ottenendo il 36,1% dei voti al primo turno e il 36,8 al secondo. Resta consigliere regionale fino al luglio 2021.

Il 21 settembre 2017 lascia il Fronte Nazionale, di cui era vicepresidente, a causa dell'accusa di conflitto di interessi nel partito, per via di un'associazione da lui presieduta, ed anche in quanto la sua linea politica "social-sovranista" e la sua influenza suscitano una crescente opposizione interna. Ha fondato un suo partito denominato I Patrioti (Les Patriotes).

Presidente dei Patrioti

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Nell'autunno 2017, dopo l'abbandono del Fronte Nazionale, fonda I Patrioti (Les Patriotes, LP). In precedenza la formazione esisteva come piattaforma all'interno dell'FN dalla primavera del 2017. I Patrioti sono favorevoli all'uscita della Francia dall'Unione europea e in particolare dalla zona euro.[12] Nell'ottobre 2017, Philippot, insieme a Mireille d'Ornano e Sophie Montel, ha lasciato il gruppo ENF dominato dall'FN al Parlamento europeo e si è unito al gruppo Europa della Libertà e della Democrazia Diretta, che comprende membri dell'UKIP e del gruppo Alternativa per la Germania (AfD). A novembre, José Evrard (FN), membro dell'Assemblea nazionale, si è unito a LP. Montel si è dimessa dal partito all'inizio del luglio 2018, accusando Philippot di aver falsificato delle firme. Il partito ha puntato inizialmente a un risultato elettorale di oltre il 5% alle elezioni europee del maggio 2019, dove alla fine ha ottenuto solo lo 0,65% e non è riuscito a raggiungere la soglia del 5% in Francia. Nel 2020, José Evrard ha lasciato I Patrioti ed è entrato a far parte di Debout la France.[13] Florian Philippot si è candidato alle elezioni locali del 2020 a Forbach. La sua lista ha ottenuto il 9,7% dei voti al primo scrutinio. Nel giugno 2021, durante le elezioni regionali nella regione del Grand Est, ha guidato la lista «Liberté» (Libertà) contro le misure imposte dal Coronavirus. Oltre ai membri de I Patrioti, si sono uniti alla lista anche il piccolo partito cristiano-conservatore VIA, la voie du peuple.[14] Al primo scrutinio, il partito di Phillipot ha ottenuto solamente il 6,95% dei voti. I Patrioti hanno perso tutti i loro seggi nei consigli regionali.[15]

Il 12 dicembre 2014, la rivista Closer ha rivelato la sua omosessualità e ha pubblicato fotografie in cui è apparso accanto a un uomo dal viso sfocato, presentato come suo compagno.[16][17] L'outing effettuato dalla rivista ha provocato l'indignazione dei media e di parte della classe politica.[18][19][20][21] Due giorni dopo, mentre denunciava un'invasione della sua privacy, Philippot ha confermato di essere gay.[22]. Poco dopo, siti della “blogosfera di estrema destra” - come Jeune Nation - hanno rivelato l'identità del suo partner.

  1. ^ (FR) Florian Philippot, su whoswho.fr.
  2. ^ (FR) Sophie des Déserts, Comment Florian est devenu Philippot, in Vanity Fair, n. 42, dicembre 2016-gennaio 2017, pp. 136-145.
  3. ^ (FR) Front national: un Philippot peut en cacher un autre, in Le Figaro, 16 ottobre 2015.
  4. ^ (FR) Sébastien Tronche, Le père de Florian Philippot quitte à son tour le Front national pour rejoindre Les Patriotes, in Le Lab, 26 settembre 2017. URL consultato il 1º agosto 2018.
  5. ^ (FR) Damien Philippot, directeur des études politiques à l'IFOP, in Radio France internationale, 22 febbraio 2015. URL consultato il 9 giugno 2015.
  6. ^ (FR) Le frère de Florian Philippot quitte l'Ifop, in Le Figaro, 11 novembre 2016. URL consultato l'11 novembre 2016.
  7. ^ (FR) Damien Philippot rejoint l’équipe de campagne de Marine Le Pen, in Le Monde, 22 dicembre 2016. URL consultato il 22 dicembre 2016.
  8. ^ (FR) Laure Gamaury, FN : Damien Philippot, frère de Florian, le numéro 2 du parti, assistant parlementaire de Marine Le Pen, in 20 Minutes, 23 luglio 2017. URL consultato l'11 settembre 2017.
  9. ^ (FR) Tugdual Denis, Philippot, au nom du frère, in Le Point, 2 ottobre 2017. URL consultato il 2 ottobre 2017.
  10. ^ a b (FR) Louis Hausalter, C'est off: Damien Philippot soutient son frère Florian… mais de loin, in Marianne (magazine), 1º marzo 2018. URL consultato il 1º agosto 2018.
  11. ^ (FR) Jérémie Baruch, Maxime Vaudano, Vincent Nouvet et Anne Michel, Derrière Eric Zemmour, les cinquante lieutenants d’une campagne d’extrême droite, in Le Monde, 12 dicembre 2021. URL consultato il 15 dicembre 2021.
  12. ^ Valeria Fraquelli, Francia, nasce il partito dei patrioti, su reportdifesa.it, 19 febbraio 2018. URL consultato il 22 giugno 2023.
  13. ^ (FR) Pourquoi j’ai adhéré à Debout La France, su debout-la-france.fr, 1º dicembre 2020. URL consultato il 23 giugno 2023.
  14. ^ (FR) Tom Hollmann, Régionales dans le Grand-Est : Comment Florian Philippot tente de capitaliser sur l'opposition aux mesures sanitaires, su france3-regions.francetvinfo.fr, 15 giugno 2021. URL consultato il 23 giugno 2023.
  15. ^ (FR) Régionales 2021 dans le Grand Est : quel avenir politique pour Florian Philippot, su france3-regions.francetvinfo.fr, 21 giugno 2021. URL consultato il 23 giugno 2023.
  16. ^ (FR) Philippot va porter plainte contre Closer, in Le Point, 12-13 dicembre 2014. URL consultato il 13 dicembre 2014.
  17. ^ (FR) Oui à l'amour pour tous!, in Closer (magazine), n. 496, 12 dicembre 2014.
  18. ^ (FR) Closer révèle l'homosexualité de Florian Philippot: un procédé abject et indigne, su leplus.nouvelobs.com, 12 dicembre 2004. URL consultato il 3 dicembre 2015.
  19. ^ (FR) La révélation de l’homosexualité de Philippot indigne, in 24heures, 12 dicembre 2004. URL consultato il 3 dicembre 2015.
  20. ^ (FR) Renaud Dély, L'outing de Philippot: une atteinte à la démocratie, su tempsreel.nouvelobs.com, 12 dicembre 2014. URL consultato il 13 dicembre 2014.
  21. ^ (FR) Les révélations de Closer sur Florian Philippot indignent la classe politique, in Le Parisien, 12 dicembre 2014. URL consultato il 13 dicembre 2014.
  22. ^ (FR) Marc de Boni, Florian Philippot: Il n'y a pas de lobby gay au Front national, in Le Figaro, 15 dicembre 2014. URL consultato il 15 dicembre 2014.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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