Federico de Madrazo
Federico de Madrazo y Kuntz (Roma, 9 febbraio 1815 – Madrid, 10 giugno 1894) è stato un pittore spagnolo.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di José de Madrazo y Agudo, un famoso pittore del neoclassicismo spagnolo, battezzato nella Basilica di San Pietro a Roma dove nacque ebbe come padrino il Principe Federico di Sassonia, poiché sua madre Isabel Kuntz Valentini, era tedesca, figlia a sua volta del pittore Taddeo Kuntze (1733–1793) che all'età di 15 anni fu allievo per quattro anni di Ludovico Mazzanti (1686–1775) a Roma dove visse e morì. I suoi fratelli Luis e Pedro furono anch'essi apprezzati pittori.
La formazione
[modifica | modifica wikitesto]A quattro anni si trasferì con suo padre a Madrid, dove studiò nel Collegio di San Matteo. Fu suo maestro di pittura oltre a suo padre anche Carlos Luis Ribera (1815–1891). Artista precoce, ottenne per concorso, presso la Real Academia de Bellas Artes de San Fernando a Madrid, il titolo di Accademico di Merito in pittura storica a soli 19 anni con il dipinto La continenza di Scipione.[1]
Durante il suo primo viaggio a Parigi, dipinse i ritratti dei Baroni di Taylor e del pittore Ingres, che furono esposti pubblicamente, dando così inizio alla sua fama di pittore di corte e ritrattista.
La maturità
[modifica | modifica wikitesto]Nominato pittore di Camera, realizzò diversi dipinti per la Famiglia Reale Spagnola, in particolar modo durante il regno di Isabella II. Col tempo divenne uno dei principali membri dei circoli artistici e letterari della Madrid dell'Ottocento, essendo fondatore, insieme con suo fratello Pedro, della rivista El Artista e collaboratore di altri periodici d'Arte quali Semanario Pintoresco Español, El Renacimiento e El Panorama, non solo come illustratore ma anche come scrittore e critico.
Nel 1837 fece il suo secondo viaggio a Parigi e ricevette una commissione dal governo francese per il dipinto L'incoronazione di Goffredo di Buglione. Nel 1840 si recò a Roma dove conobbe Overbeck l'iniziatore del movimento pittorico dei Nazareni, da cui Madrazo si fece influenzare nello stile. Al suo ritorno in Spagna, la carriera di Madrazo subì un'impennata con un susseguirsi di trionfi artistici e sociali, incarichi accademici, decorazioni, congressi internazionali ed esposizioni.
Suoi allievi furono León Abadías y Santolaria[2], Léon Bonnat (1833–1922), pittore e collezionista francese, Antonio Gisbert (1834–1901) e Eduardo Rosales Martínez (1836–1873).
Gli ultimi anni
[modifica | modifica wikitesto]Alla sua morte nel 1894, essendo stato nominato direttore del Museo del Prado, il suo corpo venne esposto nella rotonda all'interno del museo ai piedi del Cristo del Velázquez e dell'Immacolata di Murillo.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Studi per una Immacolata, Casón del Buen Retiro, Madrid
- La salita al patibolo di Don Álvaro de Luna, 1811, Museo Goya, Castres, Francia
- Il barone Taylor, 1833 Musée national du Château de Versailles, Francia
- Gertrudis Gómez de Avellaneda, 1857 Lázaro Galdiano Foundation Museum
- Il Generale-duca di San Miguel, 1854, Museo del Prado, Madrid
- Eduardo Rosales, Museo del Prado, Madrid
- Manuel Rivadeneyra, Museo del Prado, Madrid
- Sofía Vela, Casón del Buen Retiro, Madrid
- Isabella II (vestita di bianco), 1844, dipinto su commissione dell'Accademia
- Ventura de la Vega, Museo del Prado, Madrid
- Ritratto del bambino Flores, Casón del Buen Retiro, Madrid
- Ritratto di giovane donna, Museo Goya, Castres, Francia
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]-
Isabella II di Spagna (1830-1904)
-
Francesco d'Assisi di Borbone-Spagna (1822-1902)
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Ritratto di Donna Amalia de Llano y Dotres, Contessa di Vilches, 1853
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Ritratto di Carolina Coronado (1821-1911)
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Elizabeth Wethered Barringer, 1852
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Ritratto di Nicolás Salmerón (1838-1908)
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Ritratto del generale José Manuel de Goyeneche y Barreda 1º conte di Guaqui, 1850
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Ritratto di Perugino Sensi, 1873
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Ritratto di Juan de Villanueva, incisione, 1835
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (ES) La continencia de Escipión, su Real Academia de Bellas Artes de San Fernando. URL consultato il 31 dicembre 2019.
- ^ Emmanuel-Charles Bénézit, Dictionary of Artists, vol. 1, Gründ, 2006, p. 23, ISBN 2700030702.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Federico de Madrazo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Madrazo y Kuntz, Federico de, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- José F. Rafols, MADRAZO y KUNTZ, Federico de, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1934.
- Madrazo y Kuntz, Federigo de-, su sapere.it, De Agostini.
- (ES) Federico de Madrazo, in Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia.
- (EN) Opere di Federico de Madrazo, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 41993001 · ISNI (EN) 0000 0000 6636 676X · BAV 495/143899 · CERL cnp00555387 · Europeana agent/base/158093 · ULAN (EN) 500012679 · LCCN (EN) nr95018886 · GND (DE) 119424517 · BNE (ES) XX1087538 (data) · BNF (FR) cb13485500h (data) · J9U (EN, HE) 987007289375405171 |
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