Febo Mari
Febo Mari, nome d'arte di Alfredo Giovanni Leopoldo Rodriguez (Messina, 16 gennaio 1881 – Roma, 6 giugno 1939), è stato un attore, sceneggiatore e regista italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di Giovanni e Teresa Spadaro[1], Febo Mari nacque a Messina, il 16 gennaio 1881, da una famiglia aristocratica, i Rodriquez, baroni di lontane origini spagnole[2].
Laureatosi in lettere e filosofia[1], si trasferì a Milano per lavorare come recensore teatrale per una testata messinese. Ben presto decise di cambiare mestiere, entrò nel teatro, e iniziò lavorando come attore giovane in alcune affermate compagnie, tra cui quella di Sem Benelli. A 27 anni ebbe in mano la direzione del teatro milanese Manzoni[3].
Il 23 dicembre 1908 sposò una giovane attrice, Berta, detta Piera, Vestri, che, successivamente, lascerà per andare a vivere con l'attrice Nietta Mordeglia, conosciuta anche come Misa Mordeglia Mari, che potrà sposare solo l'8 ottobre del 1938, dopo la morte della prima moglie.
Carriera cinematografica
[modifica | modifica wikitesto]Iniziò la sua carriera come attore ed ebbe un grande successo nei primi anni dieci divenendo uno dei divi maschili del cinema muto italiano. A quell'epoca risalgono i film come Il fuoco (1915), tratto da un suo soggetto originale e da lui sceneggiato, e Tigre reale (1916) di Verga, diretti da Giovanni Pastrone; ma Febo Mari fu anche regista, soggettista e sceneggiatore.
Dopo aver diretto Il Critico (1913) e L'emigrante (1915), nel 1916 diresse Eleonora Duse nella sua unica interpretazione cinematografica, recitando accanto a lei il ruolo del protagonista, nel film Cenere, tratto dal romanzo di Grazia Deledda.
Dopo questo film, nel periodo dal 1916 al 1925, diresse e interpretò ben 14 film
Nel 1938 è nel cast del film Giuseppe Verdi di Carmine Gallone, mentre nel 1939 lavorò nel film Lotte nell'ombra di Domenico Gambino.
Fu anche attivo nella prosa radiofonica dell'EIAR, nelle commedie e nei radiodrammi, presso la sede di Radio Roma.
Prosa radiofonica EIAR
[modifica | modifica wikitesto]- Girasole, commedia di Roberto Minervini, regia di Aldo Silvani, trasmessa il 31 luglio 1937
- La mamma, commedia di A. Greppi, con Febo Mari, Rosetta Calavetta, Zoe Incrocci, regia di Aldo Silvani, trasmessa lunedì 10 gennaio 1938, nel terzo programma, ore 21.
- Un signore in grigio, commedia di Annibale Ninchi, regia di Aldo Silvani, trasmessa il 7 giugno 1938
Filmografia parziale
[modifica | modifica wikitesto]Attore
[modifica | modifica wikitesto]- L'innocente, regia di Edoardo Bencivenga (1911)
- La mamma dorme, regia di Mario Caserini (1912)
- La ribalta, regia di Mario Caserini (1912)
- Padre, regia di Dante Testa e Gino Zaccaria (1912)
- Il fuoco, regia di Giovanni Pastrone (1915 - sceneggiatore)
- Tigre reale, regia di Giovanni Pastrone (1916)
- A Common Level, regia di Burton L. King (1920)
- Mese mariano, regia di Ubaldo Pittei (1929)
- Assunta Spina, regia di Roberto Roberti (1930)
- I tre desideri, regia di Giorgio Ferroni e Kurt Gerron (1937)
- Il conte di Bréchard, regia di Mario Bonnard (1938)
- Giuseppe Verdi, regia di Carmine Gallone (1938)
- Lotte nell'ombra, regia di Domenico M. Gambino (1938)
Regista
[modifica | modifica wikitesto]- Il critico (1913)
- L'emigrante (1915)
- Cenere (1916)
- La gloria, regia e interpretazione (1916)
- Rose vermiglie, regia, interpretazione e sceneggiatura (1917)
- Il fauno, regia, interpretazione e sceneggiatura (1917)
- Tormento, regia, interpretazione e sceneggiatura (1917)
- Ercole, regia e interpretazione (1918)
- Attila, regia, interpretazione e sceneggiatura (1918)
- ...E dopo?, regia e interpretazione (1918)
- L'orma, regia e interpretazione (1919)
- Giuda, regia e interpretazione (1919)
- Maddalena Ferat, co-regista con Roberto Roberti (1920)
- Triboulet, regia e interpretazione (1923)
- La torre di Nesle (1925)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Nino Genovese, Febo Mari, Edizioni Papageno, Palermo 1998, pp. 31 e sgg.
- ^ Ivi, pp. 31 e sgg. Da notare che il suo cognome nell'atto di nascita risulta scritto con la "q" (Rodriquez, perché tale era il nome della famiglia), ma nel certificato di morte diventa Rodriguez con la "g" (perché l'attore era riuscito ad ottenere il cambiamento anagrafico)
- ^ Peer Gynt di Ibsen secondo Febo Mari - Turin D@ms Review, 8 febbraio 2010, su turindamsreview.unito.it. URL consultato il 20 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Nino Genovese, "Ricordo di Febo Mari", in "Immagine - Note di storia del cinema", nuova serie, n.17, Primavera 1991
- Nino Genovese, "Febo Mari" - Prefazione di Aldo Bernardini e Vittorio Martinelli - pp.224 - Edizioni Papageno, Palermo 1998
- Il Radiocorriere, annate varie
- Franco La Magna, "La Sfinge dello Jonio. Catania nel cinema muto (1896-1930)", appendice di Roberto Lanzafame, prefazione di Aldo Bernardini, nota introduttiva di Fernando Gioviale, Algra Editore, Viagrande (Catania), 2016, ISBN 978-88-9341-032-8
- G. Canova - Enciclopedia del cinema - Garzanti, 2005, ISBN 88-11-50516-X.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Febo Mari
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Mari, Febo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Mari, Fèbo, su sapere.it, De Agostini.
- Opere di Febo Mari, su MLOL, Horizons Unlimited.
- Febo Mari, in Archivio storico Ricordi, Ricordi & C..
- Febo Mari, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) Febo Mari, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Febo Mari, su AllMovie, All Media Network.
- (DE, EN) Febo Mari, su filmportal.de.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 32004979 · ISNI (EN) 0000 0000 4878 9267 · SBN RAVV089324 · BNF (FR) cb11975198b (data) |
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