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Erpangina

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Erpangina
Cavo orale con manifestazione clinica
Specialitàinfettivologia
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-10B08.5
MeSHD006557
MedlinePlus000969
eMedicine218502
Sinonimi
Faringite vescicolare
Herpangina

La faringite vescicolare, anche chiamata erpangina[1] o herpangina, è una forma di faringite virale causata dal gruppo dei Coxsackievirus, più spesso da quelli di tipo A[2].

Si tratta di un'infezione virale che colpisce più spesso i bambini piccoli, associata a mal di gola, a febbre e a vesciche nella parte posteriore della bocca.

Epidemiologia

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Si manifesta soprattutto nei bambini, con un picco di incidenza in un'età compresa tra i 3 e i 10 anni, con una predilezione per i mesi estivi[2].

L'erpangina è causata generalmente da un coxsackievirus[1] o altri virus che appartengono alla famiglia degli Enterovirus.

L'infezione si diffonde per via oro-fecale o tramite goccioline d'aria emesse con tosse o starnuti di una persona infetta.

Sintomi e segni

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È caratterizzata dalla comparsa nell'istmo delle fauci e nell'orofaringe di 10-20 vescicole di 1-2 mm di diametro con contorno eritematoso, tendenti in breve tempo all'ulcerazione; si accompagna a febbre elevata, odinofagia e spesso anche a nausea, vomito e dolore addominale[2].

Ci sono molti sintomi e segni clinici dell'erpangina che sono simile a molti altri infezioni e disturbi dell'infanzia, come eczema herpiticum[3], sindrome da shock tossico[3], morbillo[3], varicella[3], malattia di kawasaki[3], morsi di insetto[3], febbre maculosa delle montagne rocciose, eritema multiforme.

È una patologia assolutamente benigna che volge alla guarigione spontanea[2].

L'erpangina è una malattia autolimitante, che tende a regredire autonomamente senza terapie specifiche (che peraltro non esistono). Può essere utile invece il trattamento di supporto con l'uso di antipiretici e analgesici topici[4] e il mantenimento dell'idratazione. Viene generalmente consigliato di limitare l'attività fisica del bambino durante la malattia.

La prevenzione della malattia si attua insegnando al bambino a lavarsi correttamente le mani e pulendo con disinfettanti le superfici.[5]

Non esiste ancora un vaccino in commercio che previene l'herpangia.[5]

  1. ^ a b Erpangina, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  2. ^ a b c d Moroni, pp. 312, 2008.
  3. ^ a b c d e f (EN) Carlin Corsino, Rimsha Ali e Derek Linklater, Herpangina, in StatPearls, 18 luglio 2021. URL consultato il 26 marzo 2022.
  4. ^ Sandra G Gompf, MD, FACP, FIDSA, Herpangina Treatment & Management: Medical Care, Diet, Activity, 5 gennaio 2022. URL consultato il 26 marzo 2022.
  5. ^ a b Sandra G Gompf, MD, FACP, FIDSA, Herpangina Treatment & Management: Medical Care, Diet, Activity, 5 gennaio 2022. URL consultato il 26 marzo 2022.
  • Mauro Moroni, Roberto Esposito, Fausto De Lalla, Malattie infettive, Elsevier, 2008, ISBN 88-214-2980-6.

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