Enrico Spinosi

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Enrico Spinosi
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Calcio
RuoloAllenatore (ex centrocampista)
Carriera
Squadre di club1
1953-1954non conosciuta (bandiera) CRAL Breda? (?)
1954-1955Lazio0 (0)
1955-1956Formia? (?)
1956-1958Foligno? (?)
1958-1959Chieti31 (0)
1959-1960Reggiana28 (0)
1960-1966Cagliari129 (1)
Carriera da allenatore
?-?non conosciuta (bandiera) Ussana
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Enrico Spinosi (Roma, 22 luglio 1937Cancún, 14 aprile 2018[1]) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo difensore.

Era noto anche come Spinosi I per distinguerlo dal fratello Luciano.

Nel 1954 la Lazio lo acquista dal CRAL Breda senza farlo scendere in campo con la prima squadra, mentre nella stagione successiva è al Formia in prestito e nel 1956-1957 si accasa al Foligno. Si sposta nel Chieti[2] nella stagione 1958-1959 condita con oltre 30 presenze e la stagione dopo, sempre in Serie C è alla Reggiana[3] con cui disputa 28 gare di campionato prima di passare al Cagliari.

Con i sardi disputerà due stagioni di Serie C1 (48 presenze ed un gol), due di Serie B (62 presenze) e due in Serie A (19 presenze).[4]

Appese le scarpette al chiodo, è stato allenatore di squadre dilettantistiche come l'Ussana in Sardegna[5] e ha continuato a vivere nel capoluogo sardo.[6]. Successivamente si era trasferito a Roma e in seguito in Messico, al seguito dei figli, dove è morto improvvisamente a seguito di un malore nel 2018 all'età di 80 anni[1].

Competizioni nazionali

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Cagliari: 1961-1962
  1. ^ a b Cagliari calcio in lutto: è morto in Messico l'ex-capitano Enrico Spinosi, su youtg.net. URL consultato il 14 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2018).
  2. ^ tifochieti.com[collegamento interrotto]
  3. ^ lastoriadellareggiana.it Spinosi
  4. ^ Statistiche su Archiviorossoblu.it, su archiviorossoblu.it. URL consultato il 18 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 27 dicembre 2008).
  5. ^ Boi il trascinatore edicola.unionesarda.it, 26 marzo 1998
  6. ^ Tanti i sardi d'adozione edicola.unionesarda.it, 18 gennaio 1996

Collegamenti esterni

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