Ennio Carando
Ennio Carando (Pettinengo, 9 ottobre 1904 – Villafranca Piemonte, 5 febbraio 1945) è stato un partigiano e filosofo italiano. Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Laureatosi in Filosofia nel 1930 all'Università di Torino, si avvicinò all'antifascismo attraverso l'influenza di Erminio Juvalta (con cui discusse la tesi di laurea) e di Piero Martinetti. Collaborò alla Rivista di filosofia di Martinetti, dove pubblicò un saggio su Africano Spir e insegnò nei licei ed istituti superiori di Cuneo, Modena e Savona[1]. Divenuto militante comunista, al momento dell'armistizio insegnava a La Spezia. Sebbene fosse quasi completamente cieco[2] dopo l'armistizio si diede ad organizzare formazioni partigiane in Liguria e in Piemonte (fu anche presidente del secondo CLN spezzino). Era ispettore del Raggruppamento Divisioni Garibaldi nel Cuneese, quando fu catturato in seguito ad una delazione.
Sottoposto a torture atroci, non tradì i compagni di lotta e fu trucidato con il fratello Ettore, capitano di artiglieria a cavallo in spe e capo di stato maggiore della I Divisione Garibaldi. Dopo la Liberazione, alla memoria di Ennio Carando fu concessa la Medaglia d'oro al valor militare alla memoria[3].
Ludovico Geymonat, che gli fu amico, lo ricorda come "un filosofo in senso socratico", cioè essenzialmente un educatore[4].
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— Villa Franca Piemonte (Torino), 5 febbraio 1945[5].
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Amedeo Vigorelli, Piero Martinetti. La metafisica civile di un filosofo dimenticato, Milano, Bruno Mondadori, 1998, ISBN 88-424-9455-0.
- Ludovico Geymonat, Contro il moderatismo, Milano, Feltrinelli, 1978, p. 74-80.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ennio Carando
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Ennio Carando, in Donne e Uomini della Resistenza, Associazione Nazionale Partigiani d'Italia.
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