Vai al contenuto

Cornularia cornucopiae

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Cornularia
Cornularia cornucopiae
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoRadiata
PhylumCnidaria
ClasseAnthozoa
SottoclasseOctocorallia
OrdineAlcyonacea
SottordineStolonifera
FamigliaCornulariidae
GenereCornularia
SpecieC. cornucopiae
Nomenclatura binomiale
Cornularia cornucopiae
(Pallas, 1766)

Cornularia cornucopiae (Pallas, 1766) è un ottocorallo alcionaceo della famiglia Cornulariidae, endemico del mar Mediterraneo.[1][2]

Forma colonie aderenti al substrato tramite stoloni molto ramificati da cui sporgono i polipi, di colore biancastro, alti circa un centimetro e di pochi millimetri di larghezza, avvolti alla base da un piccolo calice corneo, di colore giallastro, bruno chiaro o beige, da cui deriva il nome. I polipi sono privi di scleriti e hanno otto piccoli tentacoli, ciascuno portante da 14 a 18 paia di pinnule.[3]

Questa specie manca di esemplari maschili e può riprodursi solo asessualmente, per partenogenesi o per distacco di una parte di colonia originaria.[3]

Distribuzione e habitat

[modifica | modifica wikitesto]

La specie è endemica del mar Mediterraneo. In Italia è comune nel mar Ligure, nel Tirreno meridionale e nell'Adriatico centro-settentrionale.[1]

Frequente su fondali rocciosi esposti alla corrente, sino a 25 m di profondità.[1]

  1. ^ a b c d (EN) Terrón-Sigler A., Kipson S., Ozalp B., Garrabou J. & Linares C.L. 2015, Cornularia cornucopiae, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 30/5/2020.
  2. ^ (EN) Cornularia cornucopiae, in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 30/5/2020.
  3. ^ a b Cornularia cornucopiae (Pallas, 1766) [collegamento interrotto], su Area Marina Protetta Cinque Terre. URL consultato il 30/5/2020.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]