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Condotte d'Acqua

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Società Italiana per Condotte d'Acqua
Sede centrale a Roma in via Salaria
StatoItalia (bandiera) Italia
Forma societariaSocietà per azioni
Fondazione7 aprile 1880 a Roma
Sede principaleRoma
Persone chiave
Settorecostruzioni, grandi opere
Prodottiingegneria
Dipendenti2391 (2024)
Sito webcondotte1880.com/

Società Italiana per Condotte d'Acqua S.p.A., nota semplicemente come Condotte d'Acqua o Condotte, è un'azienda italiana che opera nel settore dell'ingegneria e delle costruzioni.

Fu fondata nel 1880 come società anonima per la progettazione, realizzazione e gestione di opere idrauliche e di bonifica. Passata più volte di mano Condotte d'Acqua è stata posta nel 2018 in amministrazione straordinaria.

Dal luglio 2023, il ramo Core di Condotte è stato acquisito da Tiberiade Holding Spa.

Fu fondata il 7 aprile 1880 come società anonima per progettare, costruire e gestire opere idrauliche e di bonifica che portassero acqua "per usi civici, agricoli ed industriali". Rimase alle dipendenze dell'Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica e della Società Italiana per le Strade Ferrate Meridionali fino al 1970. È stata quotata alla borsa di Milano nel 1884.[1]

Fu acquistata dal finanziere Michele Sindona che la vendette poi al gruppo IRI-Italstat. Rimanendo impelagata nella costruzione faraonica del porto di Bandar Abbas, in Iran: con la rivoluzione di Ruhollah Khomeyni i pagamenti non furono più rispettati.[2]

In seguito viene acquisita e ricapitalizzata dal gruppo IRI-Iritecna. Nel 1997 privatizzata da Fintecna con la cessione alla Ferrocemento Costruzioni e Lavori Pubblici spa del costruttore romano Paolo Bruno.

La società esce dal listino della Borsa e alla scomparsa di Paolo Bruno nel febbraio 2013, rimane controllata dalla figlia, Isabella. Alla guida della società c'è già Duccio Astaldi, marito di Isabella Bruno e rappresentante di quel ramo della famiglia Astaldi uscito nel 2000 dall'azienda di famiglia (la Astaldi) controllata dal ramo familiare che fa capo a Paolo Astaldi.[2]

Dal 2016 Condotte fa parte del gruppo Grandi Opere General Contracting, controllata dalla holding Ferfina della famiglia Bruno Tolomei Frigerio. Con Duccio Astaldi presidente del consiglio di gestione e Franco Bassanini presidente del consiglio di sorveglianza.[3] Un francobollo ne celebra il centenario.

La crisi di liquidità della Condotte (la terza impresa di costruzioni italiane) emerge all'inizio del 2018 quando la società, indebitata per quasi 2 miliardi (un miliardo nei confronti delle banche e un miliardo nei confronti dei fornitori), presenta al tribunale di Roma la richiesta di concordato in bianco per far fronte al cospicuo portafoglio ordini (6 miliardi) e alla difficoltà di incasso degli ingenti crediti vantati nei confronti della pubblica amministrazione. Decine di opere chiave sono a rischio, dalla stazione Tav di Firenze alla Città della Salute di Sesto San Giovanni sino al nuovo Policlinico di Caserta. L'obiettivo dell'iniziativa, reso ancora più complicato dall'iniziativa giudiziaria per corruzione che ha portato all'arresto ai domiciliari del presidente Duccio Astaldi,[4] è di dare vita ad una newco con il consistente portafoglio ordini e di lasciare i debiti ad una bad company.[5]

Nell'estate del 2018 la società rischia il fallimento, per salvarla servono 200 milioni di euro.[6] Il 6 agosto 2018 sono nominati tre commissari (Matteo Uggetti, Giovanni Bruno, Alberto Dello Strologo) estratti a sorte da una lista di 14 nomi di professionisti: dovranno tentare di salvare la continuità aziendale della società in base alla legge Marzano.[7] Il primo intervento: il pagamento degli stipendi (bloccati da aprile) dei 2.800 dipendenti. A marzo 2019[8] viene presentato il piano di risanamento che prevede un prestito ponte da 60 milioni di Euro da 8 diversi istituti bancari, procedura approvata nel giugno 2019[9] dal Ministero dello sviluppo economico.

Dopo cinque anni di amministrazione straordinaria, nel luglio 2023 si è concluso l’iter di acquisizione del ramo Core di Condotte da parte di Imprecim[10], ridenominata “Società Italiana per le Condotte d’Acqua 1880”, facente capo a Tiberiade Holding, appartenente a una ramo della famiglia Mainetti. L’operazione ha un valore complessivo di 280 milioni di euro (di 40 milioni di euro come costo della transazione e 240 milioni di euro di sostituzione delle garanzie)[11][12]. Al momento dell’acquisizione il portafoglio lavori, tra appalti e concessioni, era di 7 miliardi di euro[13].

La prima opera eseguita è stata il Canale Villoresi, per un totale di 80 km e 16 milioni di lire.

In seguito la società realizza tunnel ferroviari, condotte forzate, centrali idroelettriche, sbarramenti, 640 acquedotti, viadotti (fra cui il viadotto Polcevera a Genova, noto anche come "ponte Morandi" in quanto progettato dall'ingegnere Riccardo Morandi, tragicamente crollato il 14 agosto 2018 causando 43 vittime) e grattacieli. Inoltre, Società Italiana per Condotte d'Acqua ha eseguito i lavori per la costruzione del versante italiano del Traforo del Monte Bianco.

Nel momento più grave della crisi aziendale, nell'estate del 2018, le situazioni più delicate erano: il traforo del Brennero in territorio austriaco (in cui Condotte ha una partecipazione del 35%; gli altri soci sono le austriache Porr e Interregger e l'italiana Itinera); il ponte Storstrom in Danimarca insieme a Itinera; il cantiere in Algeria in consorzio con Rizzani De Eccher per 150 chilometri di ferrovia; la Città della Salute di Sesto San Giovanni con Lombardia Infrastrutture come ente appaltante; la Tav Verona-Brescia e la Tav Verona-Padova; il terzo valico Milano-Genova con Impregilo.[14]

Società controllate

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Fanno parte del gruppo:[15]

  • Condotte America Inc. (In vendita)
  • Condotte Romania Srl
  • Condotte Algerie eurl
  • C2i Srl
  • C.I. Power Srl
  • Tenuta Roncigliano Srl (in vendita)
  1. ^ Alessandro Aleotti, Borsa e industria. 1861-1989: cento anni di rapporti difficili, Milano, Comunità, 1990, p. 47.
  2. ^ a b Astaldi: "Condotte cresce, pronti per la Borsa", su repubblica.it, 11 luglio 2016. URL consultato il 5 agosto 2018.
  3. ^ Condotte, le cariche sociali, su condotte.com. URL consultato il 5 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2015).
  4. ^ Corruzione, arrestati presidente Condotte Spa, su ansa.it, 13 marzo 2018. URL consultato il 4 agosto 2018.
  5. ^ La crisi di Condotte mette a rischio decine di opere chiave, dalla stazione Tav di Firenze alla Città della Salute di Sesto S.Giovanni, su it.businessinsider.com, gennaio 2018. URL consultato il 4 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2018).
  6. ^ Condotte vicina al fallimento. Servono 200 milioni per salvarla, su corriere.it, 4 luglio 2018. URL consultato il 4 agosto 2018.
  7. ^ Crisi Condotte, estratti a sorte i tre commissari, su ilgiornale.it, 7 agosto 2018. URL consultato l'8 agosto 2018.
  8. ^ st.ilsole24ore.com, https://st.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2019-03-04/condotte-salvataggio-pronto-altri-60-milioni-8-banche-210422.shtml.
  9. ^ st.ilsole24ore.com, https://st.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2019-06-17/decolla-salvataggio-condotte-via-libera-un-prestito-60-milioni-205258.shtml.
  10. ^ Condotte va alla famiglia Mainetti per 280 milioni, su milanofinanza.it.
  11. ^ Tiberiade: Imprecim perfeziona acquisizione Condotte, su finanza.tgcom24.mediaset.it.
  12. ^ Tiberiade Holding (Mainetti) completa acquisto ramo Core di Condotte, su borsaitaliana.it.
  13. ^ Richy Garino, Tiberiade, al rilancio di ‘’Condotte’’ segue lo sviluppo di servizi immobiliari, su NewsNovara.it.
  14. ^ Rita Quarzé, Corriere della Sera, p. 31, 8 agosto 2018
  15. ^ Gruppo Condotte, su condotte.com. URL consultato il 16 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2016).

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • Sito ufficiale, su condotte1880.com. Modifica su Wikidata
  • scuolasarpi.it. URL consultato il 23 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2006).
  • logifranchi.it.
  • pravda.megablog.it[collegamento interrotto].
  • repubblica.it, su ricerca.repubblica.it.
  • Pensieri di un ex governatore, Guido Carli, Edizioni Studio Tesi, su books.google.it.
Controllo di autoritàVIAF (EN128645076 · ISNI (EN0000 0000 8846 1274 · LCCN (ENn95088501 · GND (DE5115677-5