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Cometa West

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C/1975 V1 West
Stella madreSole
Scoperta10 agosto 1975
ScopritoreRichard Martin West
Classificazionecometa
Designazioni
alternative
1975n; 1976 VI
Parametri orbitali
(all'epoca 3 marzo 1976[1])
Semiasse maggiore6780 UA
Perielio0,196626 UA
Afelio13560 UA
Periodo orbitale≈ 560.000 anni
Inclinazione orbitale43,0664°
Eccentricità0,999971
Longitudine del
nodo ascendente
118,924°
Argom. del perielio358,427°
Par. Tisserand (TJ)0,402 (calcolato)
Ultimo perielio25 febbraio 1976
Dati osservativi
Magnitudine app.
  • -2,4 (magnitudine)[2] (max)
Magnitudine ass.4,4

La cometa West, denominata ufficialmente C/1975 V1 West, è stata la Grande Cometa del 1976. È stata scoperta dall'astronomo danese Richard Martin West il 24 settembre 1975 su lastre riprese col telescopio Schmidt all'osservatorio di La Silla (Cile) dell'ESO: in seguito West scoprì immagini di prescoperta risalenti fino al 10 agosto 1975, la scoperta fu annunciata ufficialmente il 6 novembre 1975[3].
West ha scoperto varie comete, ma per antonomasia la cometa West è solo la C/1975 V1 West.

La cometa West è stata una delle più belle e luminose comete del XX secolo, durante il periodo di massima visibilità nel mese di marzo 1976 ha mostrato spettacolari bande sincroniche e striate che solo la cometa C/2006 P1 McNaught nel 2007 ha eguagliato e superato. La sua coda ha raggiunto visualmente i 30° di lunghezza[4].
Lo stress gravitazionale ed il forte irradiamento solare subito durante il passaggio al perielio, molto vicino al Sole, hanno causato la frammentazione del nucleo della cometa in quattro pezzi[5][6].

  1. ^ I dati di C/1975 V1-A (West) dal sito JPL.
  2. ^ IAUC 2919: 1976b; 1976a; 1975n, su cbat.eps.harvard.edu. URL consultato il 30 dicembre 2021.
  3. ^ IAUC 2860: 1975n, su cbat.eps.harvard.edu. URL consultato il 30 dicembre 2021.
  4. ^ IAUC 2924: 1976d; 1976c; 1975n, su cbat.eps.harvard.edu. URL consultato il 30 dicembre 2021.
  5. ^ IAUC 2930: 1975n; 3C 120, su cbat.eps.harvard.edu. URL consultato il 30 dicembre 2021.
  6. ^ IAUC 2927: 1975n, su cbat.eps.harvard.edu. URL consultato il 30 dicembre 2021.

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