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Catherine Corsini

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Catherine Corsini al Festival di Cannes 2023

Catherine Corsini (Dreux, 18 maggio 1956) è una regista e sceneggiatrice francese.

Catherine Corsini nasce nel 1956 a Dreux nell'Eure-et-Loir. Trascorre la sua infanzia a Seine-et-Marne. Da adolescente, attraverso i film della Nouvelle Vague, inizia ad appassionarsi al cinema, in particolare a Godard, e decide di sviluppare in quest'ambito la sua carriera.[1]

A diciotto anni si trasferisce a Parigi e all'Università di Parigi III si iscrive al corso di Serge Toubiana su Jean-Luc Godard e a corsi sul teatro tenuti da Antoine Vitez. Con quest'ultimo prende lezioni di recitazione e si appassiona alla scrittura, dedicandosi a scrivere sceneggiature.[2]

Carriera da regista

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Nel 1983 dirige il suo primo cortometraggio, La Mésange, seguito l'anno successivo da Ballades (1984), vincitore a Cannes del premio Perspectives du Cinéma français e del premio Antenne 2.[3][4] Nel 1986, il suo terzo cortometraggio, Nuit de Chine, ottiene un premio per la migliore regia a Grenoble.[5][6]

Nel 1987 scrive la sceneggiatura e dirige il suo primo lungometraggio, Poker, con Caroline Cellier e Pierre Arditi, un noir su una donna e sulla sua dipendenza dal gioco d’azzardo.[7][8] All'inizio degli anni novanta lavora per la televisione, producendo due telefilm, Fatal Obsession (1991) e Interdit d'amour (1992),[9] per poi fare ritorno nel 1994 sul grande schermo con il suo secondo film, Les Amoureux, presentato al 47º Festival di Cannes; l'anno successivo, sempre a Cannes, partecipa con Jeunesse sans Dieu, un adattamento dall'omonimo romanzo pubblicato nel 1937 dal drammaturgo e scrittore austriaco Ödön von Horváth.[10][11]

Nel 1996 è coautrice della sceneggiatura del film di Gaël Morel A tutta velocità (A toute vitesse), cui fa seguito, tre anni dopo, il suo terzo film, Una relazione al femminile - La Nouvelle Ève (1999), presentato nella sezione Panorama della Berlinale nel 1999, con il quale raggiunge la notorietà a livello internazionale.[12][13]

Nel 2001 il suo quarto film, La Répétition - L'altro amore, interpretato da Emmanuelle Béart e Pascale Bussières, viene selezionato per concorrere al Festival di Cannes 2001.[14]

Nel 2003 Corsini è membro della giuria del Festival europeo del cortometraggio di Brest e l'anno dopo del Festival di Cannes 2004.[15] Nel 2006 esce l'autobiografico Les Ambitieux.[16]

Nel 2013 il suo film Trois mondes partecipa a Cannes nella sezione Un Certain Regard, e vince in seguito il Golden Bayard per la Migliore Sceneggiatura a Namur.[17][3]

Prodotto dalla compagna di Catherine Corsini, Elizabeth Perez, La Belle Saison (2015) è un film ambientato negli anni settanta, con al centro la storia d'amore tra due donne, Delphine, di origini contadine, che si trasferisce a Parigi cercando l'indipendenza dalla famiglia e la propria emancipazione, e Carole, un'attivista e insegnante di spagnolo, impegnata sul fronte dei diritti delle donne.[18] Premiato a Locarno, il film riceve due candidature ai César.[19]

Nel 2018 è la volta di Un amour impossible, adattamento dell'omonimo romanzo di Christine Angot, che affronta il rapporto d'amore fra madre e figlia, e la loro complessa relazione con l'amante/padre violento che non le ha mai riconosciute e che le respinge.[20]

All'inizio degli anni venti, Corsini realizza due film entrambi selezionati per Cannes: Parigi, tutto in una notte (La Fracture, 2021), con Valeria Bruni Tedeschi, ambientato nella Parigi attraversata dalle proteste dei gilet gialli,[21]e Le Retour (2023), che indaga nel passato familiare di una donna che lavora come domestica nella villa estiva di una ricca famiglia parigina, presentato alla 76ª edizione del Festival di Cannes.[22]

I film di Corsini, incentrati su personaggi femminili, trattano generalmente di relazioni sentimentali e sessualità[1]: in particolare Les Amoureux (1994), La Répétition e La Nouvelle Ève, affrontano il tema dell'omosessualità.

Filmografia parziale

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Regista e sceneggiatrice

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Solo sceneggiatrice

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  1. ^ a b Ilaria Feole, La regista di storie di donne, su mymovies.it. URL consultato il 18 maggio 2023.
  2. ^ (FR) Catherine Corsini Réalisatrice, scénariste, actrice, su vodkaster.telerama.fr. URL consultato il 18 maggio 2023.
  3. ^ a b (FR) Catherine Corsini, su festival-cannes.com. URL consultato il 18 maggio 2023.
  4. ^ (FR) Les Amoreux, su quinzaine-cineastes.fr. URL consultato il 18 maggio 2023.
  5. ^ (FR) Catherine Corsini, su quinzaine-cineastes.fr. URL consultato il 18 maggio 2023.
  6. ^ (FR) Nuit de Chine, su en.unifrance.org. URL consultato il 18 maggio 2023.
  7. ^ (EN) Poker, su imdb.com. URL consultato il 18 maggio 2023.
  8. ^ (FR) Poker, su cinetrafic.fr. URL consultato il 18 maggio 2023.
  9. ^ Interdit d'amour, su imdb.com. URL consultato il 18 maggio 2023.
  10. ^ (FR) Les amoreuses de Catherine Corsini, su persee.fr. URL consultato il 18 maggio 2023.
  11. ^ (FR) Jeunesse sans Dieu, su imdb.com. URL consultato il 18 maggio 2023.
  12. ^ Laura Calvo, Catherine Corsini, su ecodelcinema.com, 25 febbraio 2022. URL consultato il 18 maggio 2023.
  13. ^ (FR) La Nouvelle Eve - Una relazione al femminile, su cinematografo.it. URL consultato il 18 maggio 2023.
  14. ^ (FR) Catherine Corsini, su unifrance.org. URL consultato il 18 maggio 2023.
  15. ^ (FR) Festival 2003. 18ème édition, su filmcourt.fr. URL consultato il 18 maggio 2023.
  16. ^ Les ambitieux, su comingsoon.it. URL consultato il 18 maggio 2023.
  17. ^ Simone Emiliani, “Trois mondes”, di Catherine Corsini (Un Certain Regard), su sentieriselvaggi.it, 24 maggio 2012. URL consultato il 18 maggio 2023.
  18. ^ Summertime, su cineuropa.org. URL consultato il 18 maggio 2023.
  19. ^ La bella stagione, su mymovies.it. URL consultato il 18 maggio 2023.
  20. ^ Un amour impossible, su culturabologna.it. URL consultato il 18 maggio 2023.
  21. ^ Ilaria Falcone, “Parigi, tutto in una notte (La fracture)” di Catherine Corsini, su nonsolocinema.com, 8 marzo 2022. URL consultato il 18 maggio 2023.
  22. ^ Le retour, su cinematografo.it, 17 maggio 2023. URL consultato il 18 maggio 2023.
  23. ^ (FR) Nominations ou promotions dans l'ordre des Arts et des Lettres - juillet 2010, su culture.gouv.fr, Ministero della cultura e della comunicazione, 4 luglio 2010. URL consultato il 23 giugno 2021.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN59264663 · ISNI (EN0000 0001 1950 3378 · LCCN (ENnr2001032852 · GND (DE141219696 · BNE (ESXX4840817 (data) · BNF (FRcb13752079k (data)