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Casual game

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I videogiochi di carte, come questo solitario Klondike, sono un esempio di Casual game

Il casual game (traducibile "gioco occasionale, superficiale"[1]) è un tipo di videogiochi caratterizzati da un regolamento molto semplice e dal minore impegno richiesto per il loro utilizzo.[2] Non richiedono particolari abilità o concentrazione, e grazie alla loro natura sono spesso produzioni dotate di un basso budget di investimento da parte dei produttori.[3] Generalmente questo tipo di videogioco è destinato a un pubblico differente dal tipico videogiocatore: secondo alcune ricerche, infatti, ha un'età media superiore alla media[4] ed è di sesso femminile.[5][6]

Caratteristiche comuni

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La maggior parte dei casual game possiede più di una delle seguenti caratteristiche:

  • Struttura semplice: facile da padroneggiare ma allo stesso tempo in grado di coinvolgere.
  • Breve durata delle partite: lo spazio di una pausa pranzo o di uno spostamento su un mezzo pubblico.
  • Stile grafico semplice e chiaro: in modo tale da richiedere bassi requisiti hardware rispetto agli standard correnti, e renderlo utilizzabile anche a chi possiede sistemi non di ultima generazione.
  • Costo ridotto: per la loro intrinseca semplicità, questo genere di titoli non richiede un budget elevato da parte della società sviluppatrice.

Il solitario di Microsoft, incluso nel sistema operativo Windows, è considerato l'archetipo dei casual game, con una stima di 400 milioni di persone che lo hanno giocato.[7]

Nel 1989, Nintendo ha distribuito il suo Game Boy con Tetris, mossa che lo porterà a diventare il sistema da gioco portatile più diffuso.[8]

Nel 1996 i casual game debuttano su Internet, grazie a siti come Gamesville che proponevano simulazioni multiplayer di dama, scacchi e giochi di carte basati sul linguaggio HTML, ma la grande diffusione è avvenuta dopo l'uscita di Macromedia Flash. Uno di questi, Bejeweled della PopCap Games, diventerà uno dei simboli di questo genere.

Un'ulteriore spinta è derivata dal mondo mobile: i cellulari di nuova generazione, dotati di schermi a colori, sono diventati il luogo perfetto per dinamici, brevi e semplici giochi.

Con l'avvento della console Wii e della sua peculiare interfaccia di controllo, sono arrivati diversi casual game di successo come Wii Play e Carnival Games. Per le altre piattaforme, si possono citare Buzz!: The Music Quiz e Singstar.

Non esiste una classificazione precisa dei generi esistenti di casual game; la maggior parte di essi sono rompicapo o repliche di giochi da tavolo come dama o scacchi; altri si basano sul riconoscimento di parole, mentre altri ancora sono dotati di elementi strategici come Plants vs. Zombies. Infine, esistono alcuni giochi basati sull'azione che si rifanno a classici arcade del passato.

  1. ^ casual, su wordreference.com.
  2. ^ Boyes, Emma, GDC '08: Are casual games the future? Archiviato l'11 luglio 2011 in Internet Archive., GameSpot, 18 febbraio 2008
  3. ^ Surette, Tim, Casual gamer gets serious prize Archiviato il 15 luglio 2012 in Archive.is., GameSpot, Sep 12, 2006, Accessed May 3, 2008
  4. ^ Paul Govan, Older Family Gaming Market, in Game People, 23 gennaio 2008. URL consultato il 23 gennaio 2008.
  5. ^ Troy Wolverton, Women driving 'casual game' boom, in San Jose Mercury News, 23 agosto 2007. URL consultato il 13 ottobre 2007.
  6. ^ Casual Games Market Report 2007, in Casual Games Association, 29 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 21 gennaio 2008).
  7. ^ Casual Gaming Worth $2.25 Billion, and Growing Fast, su venturebeat.com, 29 ottobre 2007. URL consultato l'11 agosto 2008.
  8. ^ Tetris' Maker Has His "A" Game, su businessweek.com, 23 novembre 2005. URL consultato l'11 agosto 2008.
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