Cartello di Sonora
Il Cartello di Sonora, anche conosciuto come Organizzazione Caro-Quintero, è stato un cartello del narcotraffico messicano.[1][2][3]
Fondazione
[modifica | modifica wikitesto]Il Cartello di Sonora è considerato dalla DEA come uno dei più vecchi e ben organizzati cartelli. Le radici del cartello affondano nel Cartello di Guadalajara, che sparì dopo l'arresto, nel 1989, del suo cofondatore Miguel Ángel Félix Gallardo. La zona d'influenza del Cartello di Guadalajara fu divisa tra: il Cartello di Sonora, il Cartello di Tijuana ed il Cartello di Sinaloa.[2]
Il Cartello di Sonora è comandato da Miguel Caro Quintero, fratello del cofondatore del Cartello di Guadalajara, Rafael Caro Quintero. Rafael Caro Quintero fu arrestato in Costa Rica nel 1985 per la tortura e l'uccisione dell'agente speciale della DEA Enrique "Kiki" Camarena Salazar.[1] Miguel Caro Quintero è stato arrestato la prima volta nel 1989, ma si considera comunque che sia ancora lui a mantenere il controllo sul cartello da dietro le sbarre.[1][4]
Operazioni
[modifica | modifica wikitesto]Il Cartello di Sonora è stato uno dei primi cartelli a cominciare il trasporto di cocaina dalla Colombia, in modo particolare dal Cartello di Cali. L'affare fondamentale del cartello è la produzione e distribuzione della marijuana, tra gli altri affari messi in essere c'è quello del trasporto e della distribuzione di metanfetamine.[1][2][3]
Operando nel Messico centro-settentrionale, si considerano zone di smercio preferenziali per il cartello l'Arizona, il Texas e la California, dove una rete di ranch, lungo il confine nord della regione, funge da magazzino di raccolta prima del trasporto. Il Cartello di Sonora è principalmente connesso in operazioni nelle zone di Hermosillo, Agua Prieta, Guadalajara (Messico), Culiacán, San Luis Potosí, Sinaloa e Sonora.[2][5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d James R. Richards, Transnational Criminal Organizations, Cybercrime, and Money Laundering, CRC Press, 1998, pp. 320, ISBN 0-8493-2806-3.
- ^ a b c d Jesse Helms (a cura di), Mexican and American Responses to the International Narcotics Threat, U.S. Senate, Subcommittee on Western Hemisphere, Peace Corps, Narcotics and Terrorism of the Committee on Foreign Relations, 1999, pp. 61,136,137, ISBN 0-7881-8008-8.
- ^ a b Tim Weiner, Suspect in Vast Drug Ring Held in Mexico; May Be Sent to U.S., New York Times, 22 dicembre 2001.
- ^ Donald R. Liddick, The Global Underworld: Transnational Crime and the United States, Greenwood Publishing Group, 2004, pp. 33, ISBN 0-275-98074-X.
- ^ DEA - Publications - Congressional Testimony - 09/12/96, su usdoj.gov, United States Drug Enforcement Administration, 12 settembre 1996. URL consultato il 14 aprile 2008 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2008).