Camilla Lauteri
Camilla Lauteri, talvolta indicata dalle fonti come Cammilla Lauteri (Bologna, 1650 o 1659 – Bologna, 28 gennaio 1681), è stata una pittrice italiana attiva in ambito emiliano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Le prime informazioni biografiche sulla pittrice risalgono all'Aggiunta di Antonio Masini.[1]
Camilla Lauteri nacque a Bologna nel 1659[2] o nel 1650 secondo un'ipotesi più recente. La data del 1650 sarebbe coerente con un possibile discepolato della Lauteri presso Elisabetta Sirani e con la morte della pittrice indicata dal Masini a 31 anni di età.[3]
Fu allieva del pittore Carlo Cignani e dipinse soprattutto soggetti religiosi.[4][2]
Un suo dipinto di Gesù Bambino che appare a Sant'Antonio da Padova è conservato nella chiesa di S. Andrea Apostolo a Cadriano di Granarolo. La pala di Cadriano è «ancora vicina alla grazia morbida e devota di un celebre capolavoro della Sirani, il Sant'Antonio Abate col Bambino Gesù già nella chiesa di San Leonardo oggi nella Pinacoteca Nazionale (1662)» e «anticipa di pochi anni la famosissima Morte di San Giuseppe del Franceschini nella Cappella Monti al Corpus Domini (1688).»[3][5][2]
Tra le sue opere, Luigi Crespi cita anche una Morte o Transito di San Giuseppe nella chiesa di San Gregorio di Bologna, opera che Carlo Cesare Malvasia attribuiva al Rambaldi e che venne a lungo considerata perduta. In realtà, come ricorda Antonio Buitoni, il quadro fu «trasferito in un'altra parte del Collegio dei Ministri degli Infermi (soppresso in età napoleonica) ma è ancora conservato in un ambiente della chiesa». Nel dipinto le «figure tendono a una classicità sostenuta, moderatamente aulica, traducendo gli spunti cignaneschi in maniera più matura e consapevole delle esigenze dello stile.» Secondo Antonio Buitoni, alcuni elementi fanno pensare che il Transito di San Giuseppe sia successivo alla pala di Cadriano.[2][6][4][3]
Camilla Lauteri si spense giovanissima a Bologna il 28 gennaio 1681. Per Crespi, senza questa morte prematura la pittrice «sarebbe riuscita eccellente.»[4][2]
Caduta nell'oblio, le sue opere sono ancora in fase di ricerca.[7]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Antonio di Paolo Masini 1690 cit. in Raffaella Morselli e Babette Bohn 2019, p. 15
- ^ a b c d e Luigi Crespi 1769, p. 193.
- ^ a b c Antonio Buitoni 2011, pp. 1-3.
- ^ a b c (EN) Lauteri, Camilla, su Benezit Dictionary of Artists, Oxford University Press, 31 ottobre 2011. URL consultato il 30 luglio 2021.
- ^ Antonio di Paolo Masini 1690.
- ^ Carlo Cesare Malvasia 1755 (1686), p. 128.
- ^ Patricia Rocco 2017.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Raffaella Morselli e Babette Bohn, Reframing Seventeenth-Century Bolognese Art: Archival Discoveries, Amsterdam University Press, 2019, p. 15, ISBN 9789048537556.
- (EN) Patricia Rocco, The Devout Hand: Women, Virtue, and Visual Culture in Early Modern Italy, McGill-Queen's Press - MQUP, 2017, p. 205, ISBN 9780773552197.
- Antonio Buitoni, Un dipinto sconosciuto di Camilla Lauteri (PDF), in La torre del Magione. Notiziario del Comitato per Bologna storica ed artistica, 1, anno XXXVIII, gennaio - aprile 2011, pp. 1-3.
- Fonti storiche
- Ambrogio Levati, Dizionario biografico cronologico: diviso per classi degli uomini illustri di tutti i tempi e di tutte le nazioni. Classe V. Donne illustri, vol. 2, N. Bettoni, 1822, p. 179.
- Luigi Crespi, Vite de' pittori Bolognesi non descritte nella Felsina pittrice, Roma, Stamperia di Marco Pagliarini, 1769, p. 193, SBN IT\ICCU\RMRE\001937.
- Pellegrino Antonio Orlandi, Abecedario pittorico del M.R.P. Pellegrino Antonio Orlandi, bolognese, contenente le notizie de' professori di pittura, scoltura, ed architettura, Napoli, Nicolò e Vincenzo Rispoli, 1753, p. 107.
- Antonio di Paolo Masini, Bologna perlustrata. Con aggiunta inedita del 1690, eredi di Vittorio Benacci, 1690. (Aggiunta ripubblicata in A. Arfelli, "Bologna perlustrata" di Antonio di Paolo Masini e l'"Aggiunta" del 1690, in L'Archiginnasio, LII, 1957, p. 211)
- Carlo Cesare Malvasia, Le pitture di Bologna, Bologna, Stamperia del Longhi, 1755 [1686], p. 128. (noto anche come Il Passeggere disingannato)
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Camilla Lauteri
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Lauteri C. sec. XVII, Dipinto Sant'Antonio da Padova, su BeWeB - Beni Ecclesiastici in web, CEI - Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l'edilizia di culto, 6 febbraio 2018. URL consultato il 30 luglio 2021.
- (EN) Lauteri, Camilla, su Benezit Dictionary of Artists, Oxford University Press, 31 ottobre 2011. URL consultato il 30 luglio 2021.