Calibro 89
Calibro 89 è un orologio astronomico da tasca prodotto da Patek Philippe nel 1989 per celebrare il 150º anniversario della fondazione.[1] L'assemblaggio dei 1.728 pezzi che lo compongono è durato quattro anni, seguiti a cinque di studi tecnici. L'orologio presenta trentatré complicazioni, detenendo un record tra gli orologi da tasca:[1] per quanto riguarda gli orologi di tutte le categorie, è stato invece superato dall'Aeternitas Mega 4 di Franck Muller[2].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La Patek Philippe aveva già studiato la questione degli orologi da tasca complicati in profondità, sino ad arrivare in precedenza a due validi risultati: il Packard del 1927 e il Graves del 1932, rispettivamente con tredici e ventuno complicazioni.[1] Successivamente, per celebrare il centocinquantesimo anniversario della propria fondazione, Patek Philippe ha realizzato questo segnatempo, impiegando nove anni: la sua fabbricazione è stata effettuata in quattro anni, dopo cinque anni di studi.[1]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Composto da 1.728 pezzi[1] (e più precisamente da 429 pezzi meccanici, 415 perni, 332 viti, 184 ruote, 129 rubini, 68 leve, 61 ponti, 2 quadranti principali, 24 lancette, 8 dischi indicatori a disco, il tutto diviso da tre platine in alpacca in quattro livelli), l'orologio presenta trentatré complicazioni disposte su due quadranti.[3][4]
- Quello anteriore presenta le funzioni che permettono di quantificare l'orario, calcolare intervalli di tempo col cronografo, le fasi lunari, la temperatura, la data, l'anno e impostare la sveglia.[5]
- Quello posteriore presenta le funzioni che indicano i mesi, i segni dello Zodiaco, i solstizi, gli equinozi, la data della Pasqua, l'ora del tramonto, quella dell'alba, l'equazione del tempo. Sempre qui, è presente una mappa stellare con 2.800 astri visibili dall'emisfero boreale, disposti su 5 ordini di grandezza.[5]
Sono stati creati solo quattro esemplari, l'uno dissimile dall'altro. Uno è in platino, uno in oro rosa, uno in oro giallo e uno in oro bianco. Un quinto segnatempo, il prototipo, è custodito nel Patek Philippe Museum.[4] Il suo prezzo si aggira sui cinque milioni di dollari. Il diametro è di 88,2 mm, lo spessore è di 41,07 mm, per un peso complessivo di 1.100 grammi. Il bilanciere Gyromax, brevettato nel 1949, è monometallico con gabbia in titanio (per un totale di 54 elementi e 0,73 grammi); la spirale Breguet si muove con 18.000 alternanze orarie.[3]
Elenco delle complicazioni
[modifica | modifica wikitesto]- Funzioni cronometriche: ore, minuti, secondi del tempo medio; ore, minuti, secondi del tempo siderale; ore di un secondo fuso orario; ore del tramonto e dell'alba nella città di Ginevra; equazione del tempo; regolatore a tourbillon;[annotazione 1] orario in 125 città del mondo.[6]
- Funzioni del calendario: calendario secolare perpetuo;[annotazione 2] correzione dell'anno bisestile secolare; giorno del mese; il secolo,[annotazione 3] le decadi, l'anno; i giorni della settimana; i mesi dell'anno; calcolatore del bisestile; lancetta del sole (stagioni, equinozi, solstizi, segni dello Zodiaco); carta celeste del cielo di Ginevra; le fasi e il calendario lunari; data della Pasqua.[6][annotazione 4]
- Funzioni di cronografo: cronografo; cronografo sdoppiante; totalizzatore per 12 ore; totalizzatore per 30 minuti.[6]
- Suonerie: grande suoneria a quattro carillon; piccola suoneria a carillon; ripetizione dei minuti; sveglia.[6]
- Altre funzioni meccaniche: indicatore della riserva di carica del ruotismo del tempo; indicatore della riserva di carica del ruotismo delle suonerie; dispositivo di sicurezza sul treno della suoneria a molla scarica; doppio bariletto con carica per differenziale; dispositivo per la ricarica e la messa all'ora in quattro posizioni; indicazione della posizione della corona di carica.[6]
- Funzioni non meccaniche: termometro.[6]
Nella cultura di massa
[modifica | modifica wikitesto]- Umberto Eco lo cita ne Il secondo diario minimo, nel racconto Come non sapere l'ora, affermando che "è da tasca, a doppia cassa in oro da diciotto carati e dotato di 33 funzioni. La rivista che lo presenta non mette il prezzo, immagino per mancanza di spazio".
- Jeffery Deaver lo cita ne L'ombra del collezionista menzionando molte delle sue complicazioni.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- Annotazioni
- ^ Se, in conformità coll'opinione di molti critici, il tourbillon non venisse considerato come complicazione dal momento che non fornisce informazioni aggiuntive, limitandosi a migliorare, almeno in via teorica, la precisione del meccanismo, il numero delle complicazioni scenderebbe a trentadue.
- ^ Si tratta di uno speciale calendario perpetuo che presenta un miglioramento consistente nel saper identificare come bisestili gli anni di inizio secolo le cui ultime tre cifre siano divisibili per 400 senza resto: ciò significa che segnerà il 2400 e il 2800 come bisestili, il 2100, il 2200 e il 2300 come non bisestili. Ciò è possibile poiché nel meccanismo è stata inserita una funzione (che si attiva ogni 400 anni) in grado di inibire il meccanismo che segnerebbe altrimenti come non bisestile l'anno di inizio secolo.
- ^ Il disco che riporta il numero del secolo dovrà esser sostituito nel 2699 poiché per motivi di spazio l'orologio è stato provvisto di una struttura che comprende tutte le indicazioni tali da poter fornire l'informazione visiva corretta alla lettura del quadrante sino al XXVIII secolo.
- ^ Si tratta di una speciale funzione, prima di allora mai montata su un orologio, capace di computare, all'inizio di ogni anno, ossia alla mezzanotte del 31 dicembre, quando cadrà la Pasqua dell'anno seguente e da quel momento in corso.
- Fonti
- ^ a b c d e Arborio Mella, p. 217.
- ^ Franck Muller Aeternitas Mega 4: è OGGI l'orologio più complicato del mondo, su orologidiclasse.com. URL consultato il 2 settembre 2014.
- ^ a b Il più complicato, su segnatempo.it. URL consultato il 2 settembre 2014 (archiviato dall'url originale l'8 settembre 2014).
- ^ a b Patek Philippe.
- ^ a b Arborio Mella, p. 218.
- ^ a b c d e f Arborio Mella, p. 219.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Federico Arborio Mella, La misura del tempo nel tempo: dall'obelisco al cesio.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Calibro 89, su patek.com. URL consultato il 14 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2014).
- Immagini che ne illustrano i vari dettagli esterni: il fronte (quadrante), il retro (quadrante), il lato.
- Immagini che ne illustrano i vari dettagli interni: la struttura del calendario perpetuo, l'interno (1), l'interno (2), la mappa stellare.
- Video che evidenzia la collocazione di tutte le complicazioni site sui due quadranti.