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Calcolatore prodigio

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Il calcolatore prodigio spagnolo Alberto Coto García

Un calcolatore prodigio è una persona capace di effettuare calcoli matematici molto difficili col solo ausilio della mente, ovvero di eseguire calcoli mentali con grande rapidità e precisione.

Prima dell'avvento dei computer, i calcolatori prodigio erano spesso impiegati da matematici e istituti di ricerca per eseguire calcoli lunghi e complessi in vari settori scientifici, tra cui, oltre alla matematica, l'astrofisica e la cristallografia.[senza fonte]

In molti casi, i calcolatori prodigio possiedono un dono innato, avendo uno scarso bagaglio di istruzione scolastica e poche o nessuna nozione di matematica. Secondo le testimonianze di alcuni di essi, tra cui l'indiana Shakuntala Devi (1929-2013), essi « vedono » il risultato tramite facoltà affini alla sinestesia. In alcuni casi si tratta di persone con particolari deficit cognitivi o comportamentali, come l'autismo.

Un esempio è dato dal famoso calcolatore prodigio Zacharias Dase, che si dimostrò non in grado di apprendere nemmeno i princìpi teorici basilari della matematica (come alcune proposizioni esposte negli Elementi di Euclide, che provò a insegnargli il matematico Julius Petersen[1]), mentre Giacomo Inaudi era un semplice pastore. Al contrario, alcuni famosi matematici sono stati anche dei calcolatori prodigio: tra questi, si ricordano Eulero e Gauss, Bernhard Riemann, André-Marie Ampère, William Rowan Hamilton, Alexander Aitken.

Alcuni calcolatori prodigio

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  1. ^ (EN) John J. O’Connor e Edmund F. Robertson, Johann Dase, su MacTutor, mathshistory.st-andrews.ac.uk, School of Mathematics and Statistics University of St Andrews, Scotland. URL consultato il 2 ottobre 2017.[collegamento interrotto]

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