Bujingai: Swordmaster
Bujingai: Swordmaster videogioco | |
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Titolo originale | Bujingai |
Piattaforma | PlayStation 2 |
Data di pubblicazione | 25 dicembre 2003 22 luglio 2004 18 febbraio 2005 |
Genere | Azione |
Origine | Giappone |
Sviluppo | Taito, Red Entertainment |
Pubblicazione | Taito, BAM! Entertainment, 505 Gamestreet |
Modalità di gioco | Giocatore singolo |
Supporto | DVD |
Fascia di età | CERO: A · ESRB: T · PEGI: 12 |
Bujingai: Swordmaster (武刃街?, Bujingai) è un videogioco d'azione sviluppato nel 2003 da Taito per PlayStation 2. Distribuito in America Settentrionale come Bujingai: The Forsaken City, è stato realizzato in occasione del cinquantesimo anniversario dell'azienda giapponese con la collaborazione di Red Entertainment.[1]
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Ambientato nel XXIII secolo, il protagonista è Lau Wong che deve affrontare il suo vecchio amico Rei Jenron, trasformatosi in un demone.
Modalità di gioco
[modifica | modifica wikitesto]Bujingai è un hack and slash simile a Devil May Cry e Otogi.[2] È composto da otto livelli in stile platform in cui bisogna affrontare diverse creature demoniche e boss. Nel videogioco sono presenti alcuni rompicapo da risolvere per proseguire nel gioco.[3][4]
Sviluppo
[modifica | modifica wikitesto]Il character design di Bujingai è di Toshihiro Kawamoto, mentre gli scenari di gioco sono realizzati da Yōsuke Kuroda. Il personaggio di Lau Wong è basato sul cantante giapponese Gackt Camui, che appare nello spot del gioco.[1][5] L'ambientazione è ispirata ai film gongfu orientali.[6]
Bujingai stato annunciato sulla rivista Famitsū solamente nell'agosto 2003, a metà della sua produzione.[1] Il videogioco ha richiesto due anni per essere completato: un anno e mezzo di sviluppo e sei mesi di pre-produzione.[6]
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]La rivista Play Generation diede al gioco un punteggio di 78/100, trovando le meccaniche canoniche ma riuscite e l'estetica da primo della classe, con il difetto di presentare un inizio lentissimo e l'eccessiva facilità[7].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Taito to release 50th-anniversary title, su GameSpot, 27 agosto 2003.
- ^ (EN) Bujingai U.S. Announcement and Media, su IGN, 23 gennaio 2004.
- ^ (EN) Alex Navarro, Bujingai: The Forsaken City Review, su GameSpot, 30 luglio 2004.
- ^ (EN) Jeremy Dunham, Bujingai: The Forsaken City, su IGN, 30 luglio 2004.
- ^ (EN) Brian Ashcraft, This Man Is Final Fantasy Come To Life, su Kotaku, 20 gennaio 2011.
- ^ a b (EN) Ivan Sulic, Bujingai, Questions About, su IGN, 5 maggio 2004.
- ^ Bujingai: Swordmaster, in Play Generation, n. 71, Edizioni Master, ottobre 2011, p. 69, ISSN 1827-6105 .
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (JA) Sito ufficiale, su bujingai.com.
- (EN) Bujingai: Swordmaster, su MobyGames, Blue Flame Labs.
- (EN) Bujingai: Swordmaster, su GameFAQs, Red Ventures.
- (EN) Bujingai: Swordmaster (doppiaggio), su Behind The Voice Actors, Inyxception Enterprises.