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Breda 61

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Breda 61
Descrizione
Tipotrattore d'artiglieria semicingolato
Equipaggio12
CostruttoreSocietà Italiana Ernesto Breda per Costruzioni Meccaniche
Data impostazione1941
Data entrata in servizio1943
Data ritiro dal servizio1945
Utilizzatore principaleGermania (bandiera)Wehrmacht
Altri utilizzatoriItalia (bandiera)Regio Esercito
Esemplaricirca 200
Sviluppato dalSd.Kfz. 7
Dimensioni e peso
Lunghezza6,85 m
Larghezza2,35 m
Altezza2,62 m con telonatura aperta
Peso9,75 t
Capacità combustibile203 l
Propulsione e tecnica
MotoreT14 a benzina, 6 cilindri da 7412 cm³
Potenza130 hp a 2400 giri/min
Rapporto peso/potenza11,61 hp/t
Trazionecingoli posteriori
Prestazioni
Velocità max50 km/h
Autonomia250 km su strada
Armamento e corazzatura
Capacità1,8 t + 8 t al gancio di traino
Semicingolati, motoveicoli e veicoli speciali del Regio Esercito Italiano 1919/1943, Giulio Benussi, Intergest.
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Il Breda 61 è un trattore d'artiglieria semicingolato italiano entrato in servizio durante la seconda guerra mondiale.

Le industrie italiane non si erano mai interessate ai semicingolati tranne che per alcuni prototipi come l'Alfa Romeo CSEM 800RE, così allo scoppio della seconda guerra mondiale ci si rivolse all'alleato tedesco. Nel 1941 il Sd.Kfz. 7 fu valutato presso il Centro Studi della Motorizzazione e l'anno successivo la Krauss-Maffei concesse la licenza di produzione per il treno di rotolamento ed i cingoli alla Società Italiana Ernesto Breda per Costruzioni Meccaniche ed alla Fiat, che ne derivava il Fiat 727, che sarebbe dovuto entrare in servizio nel 1944. Dei 500 Breda 61 ordinati dal Regio Esercito, solo il prototipo fece in tempo ad essere consegnato prima dell'armistizio.[1][2][3] I tedeschi, che occupavano l'Italia settentrionale, commissionarono 300 esemplari, dei quali 199 consegnati nel 1944.

Si tratta di un trattore d'artiglieria medio per il traino di pezzi da 8 tonnellate. Come il Sd.Kfz. 7, è basato su due ruote direttrici anteriori e sulla cingolatura posteriore ovviamente motrice. Il treno di rotolamento è costituito da 7 ruote parzialmente sovrapposte, di cui 4 singole e 3 doppie, più ruota motrice anteriore. Invece dell'originale HL62/64 della Maybach, il trattore italiano monta un motore a benzina Breda T14 a 6 cilindri da 6191 cm³ con carburatore Solex 40 IFF II, che aziona, oltre alla ruota motrice, un verricello posteriore da 3,5 tonnellate. La cabina, completamente aperta, aveva l'equipaggio disposto su 3 file di sedili, per un totale di 12 posti, compreso il conducente, a destra a differenza dell'originale tedesco. Sugli schienali dei sedili rastrelliere permettono di fissare le armi dell'equipaggio, mentre posteriormente un'ampia cofanatura permette lo stivaggio dei proiettili del pezzo trainato.

  1. ^ Gli autoveicoli del Regio esercito nella seconda guerra mondiale, N. Pignato, p.112.
  2. ^ Gli autoveicoli tattici e logistici del R. Esercito italiano fino al 1943, tomo secondo, N. Pignato, F. Cappellano, pp.149,150.
  3. ^ Automezzi italiani della seconda guerra mondiale, M.Pieri, D. Guglielmi, R. Riccio, pp. 285-286.
  • Nicola Pignato e Filippo Cappellano, Gli Autoveicoli tattici e logistici del Regio Esercito Italiano fino al 1943, vol. II, Stato Maggiore dell'Esercito, Ufficio Storico, 2005.
  • Nicola Pignato, Gli Autoveicoli del Regio Esercito nella Seconda Guerra Mondiale, Storia Militare.
  • Giulio Benussi, Semicingolati, motoveicoli e veicoli speciali del Regio Esercito Italiano 1919/1943, Intergest.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • Scheda su Italie 1935-1945, su italie1935-45.com. URL consultato il 19 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 30 novembre 2012).