Bozza:Litovoi

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Formazioni politiche rumene nei secoli IX-XIII [1]

Litovoi (Lytuoy) è menzionato nel diploma del re Béla IV d' Ungheria del 1247 (Diploma degli Ospitalieri) come voivoda a sud dei Carpazi. [2]

Dal diploma concesso dal re Béla IV d'Ungheria (1235-1270) ai Cavalieri Ospitalieri, che fa riferimento ai territori concessi a loro, si precisa "...excepta terra kenazatus Lytuoy woiauode, quam olatus reliqimus prout iidem hactenus tenuerunt. …" ("...eccetto il territorio del voivoda Litovoi che lasciamo ai Valacchi come l'hanno governata fino a ora..."). Secondo il diploma, Litovoi, che disponeva di una forza militare, avrebbe dovuto aiutarsi reciprocamente con i cavalieri ospitalieri insediati nei dintorni del voivodato, in particolare contro le invasioni turco - tartare. Nel frattempo Litovoi cerca di unire l'area di Jiu sotto il suo dominio. Ma nel 1272 Litovoi viene sconfitto nelle battaglie di Râu, e il suo voivodato si riduce in estensione. Nel 1279 rifiuta di riconoscere la vassallaggio verso il re ungherese, per cui il re Ladislao IV il Cumano inviò eserciti contro il voivoda. Litovoi cade in battaglia, e suo fratello Barbat, ⁣ dopo essere stato riscattato dalla prigionia, gli succede sul trono.

Il nome di Litovoi è riprodotto nei documenti ungheresi come Lytuoy o Lytuon, e il paese è indicato come terra Lytua. Nelle carte della Moldavia del 1374 e del 1407 il nome appare come Litavor e Litovoi.

  1. ^ Ovidiu Drâmbă - Storia della cultura e della civiltà romena, Editoria Scientifica e Pedagogica, Bucarest, 1987, vol. 2, p. 404
  2. ^ "Chi fu il primo signore romeno che diede la sua vita per la patria. Il voivoda Litovoi combatté fino alla morte contro gli ungheresi", 16 gennaio 2016, Alin Ion, Adevărul, consultato il 22 agosto 2016"
  • Maria Dogaru, "Stemma del voivoda Litovoi", in Negozio storico, 1985, n. 10, pp. 6-7
  • Jean N. Mănescu, "Sull'origine dello stemma della Romania", in Ricerche Numismatiche, V, 1983, pp. 185-189
  • Stan Stoica (coordinatore), "Dizionario biografico della storia rumena", Casa editrice MERONIA, 2008, ISBN 978.973.7839.39.8