Nella Stagione 1962-1963 il Bologna disputa il campionato di Serie A, con 42 punti si piazza in quarta posizione, dietro all'Inter che vince il suo ottavo titolo ottenendo 49 punti, seconda la Juventus con 45 punti, terzo il Milan con 43 punti. Retrocedono in Serie B il Napoli con 27 punti, il Venezia con 22 punti ed il Palermo con 20 punti.
«Così si gioca solo in Paradiso.»
(Fulvio Bernardini dopo Bologna-Modena 7-1, 14 ottobre 1962).
L'estate del 1962 portò a Bologna il tedesco Helmut Haller, presente alla spedizione in terra cilena della sua Nazionale per i Mondiali. La squadra felsinea brillò soprattutto in avvio di campionato portandosi in testa alla quarta giornata, sospinta dalla puntualità sotto rete di Pascutti (a segno consecutivamente per dodici volte nei primi dieci turni): subì poi la rimonta di Juventus ed Inter, staccandosi dal vertice ed arrivando al giro di boa con un ritardo di due punti dai bianconeri. Lo stentato inizio del girone di ritorno costò ulteriore distacco dalle prime della classe: complice anche un reparto arretrato non impeccabile (a fine torneo le reti al passivo saranno trentanove, venti in più dell'Inter campione d'Italia) ed alcuni punti persi di troppo, il Bologna finisce solo al quarto posto. Con 58 reti il Bologna ha però segnato più di tutti in campionato, 2 reti in più dell'Inter, Harald Nielsen ha vinto la classifica dei marcatori con 19 reti a pari merito con il romanista Pedro Manfredini, in doppia cifra anche Ezio Pascutti autore di 14 reti.
In Coppa Italia la squadra felsinea elimina al primo turno la Sambenedettese, ma poi si ferma agli Ottavi di finale estromessa al Dall'Ara dal Torino ai rigori, l'incontro era terminato (2-2). Il quarto posto ottenuto nella stagione precedente consentì una parentesi internazionale con la partecipazione alla Coppa Mitropa, nella quale venne eliminata nei quarti di finale dalla squadra ungherese dell'MTK.