Vai al contenuto

Apollodoro di Gela

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Apollodoro di Gela (in greco antico: Ἀπολλόδωρος?, Apollòdōros; fl. IV-III secolo a.C.) è stato un commediografo greco antico, attivo tra il IV e il III secolo a.C.

Nativo di Gela e spesso confuso con il successivo Apollodoro di Caristo, di questo autore della Commedia nuova, contemporaneo di Menandro,[1] oggi restano una decina di frammenti e altrettanti titoli.

La Suida ricorda le seguenti opere:[1]

  • Ἀποκαρτερῶν ἢ Φιλάδελφοι ("Apokarterôn è Philàdelphoi"), Colui che fa lo sciopero della fame o Gli amanti fraterni
  • Δευσοποιὸς ("Deysopoiòs"), L'uomo tinto a fondo
  • Ἱέρεια ("Hiéreia"), La sacerdotessa[2]
  • Γραμματόδειπνος ("Grammatòdeipnos"), Il banchetto delle lettere
  • Ψευδαίας ("Pseydaìas"), Il mentitore
  • Σίσυφος ("Sìsyphos"), Sisifo
  • Αἰσχρίων ("Aischriōn"), L'uomo disonorevole

Ateneo di Naucrati menziona anche Ἀπολειπούσα ("Apoleipoysa"), La donna che ha lasciato il marito.[3]

  1. ^ a b Suida, α 3405 Adler.
  2. ^ Assegnata con alcuni dubbi da Kock, p. 287 ad Apollodoro di Caristo, seguendo l'indicazione di Ateneo, VI, 243d.
  3. ^ Ateneo, III, 125a = fr. 1 Kock.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN88691703 · CERL cnp00404721 · GND (DE119220393 · BNE (ESXX5266021 (data)