Albatros C.VII
Albatros C.VII | |
---|---|
Descrizione | |
Tipo | aereo da ricognizione |
Equipaggio | 2 |
Costruttore | Albatros |
Data primo volo | 1916 |
Data entrata in servizio | fine 1916 |
Data ritiro dal servizio | 1917 |
Utilizzatore principale | Luftstreitkräfte |
Esemplari | circa 600 |
Sviluppato dal | Albatros C.V |
Altre varianti | Albatros C.VIII |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 8,70 m |
Apertura alare | 12,78 m |
Altezza | 3,60 m |
Superficie alare | 43,40 m² |
Peso a vuoto | 989 kg |
Peso carico | 1 550 kg |
Propulsione | |
Motore | un Benz Bz.IV |
Potenza | 200 PS (147 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 170 km/h |
Velocità di crociera | 134 km/h |
Velocità di salita | 125 m/min |
Autonomia | 3 h 20 min |
Tangenza | 5 000 m |
Armamento | |
Mitragliatrici | una LMG 08/15 calibro 7,92 mm in caccia[1] una Parabellum MG 14 calibro 7,92 mm posteriore |
Bombe | 180 kg |
I dati sono estratti da Уголок неба[2] | |
voci di aerei militari presenti su Wikipedia |
L'Albatros C.VII (designazione aziendale L 18) era un monomotore biplano da ricognizione sviluppato dall'allora azienda tedesco imperiale Albatros Flugzeugwerke GmbH negli anni dieci del XX secolo. Basato sul precedente C.V venne prodotto dalla Ostdeutsche Albatros Werke, filiale con sede a Schneidemühl.
Introdotto nel 1916 come equipaggiamento dei Feldflieger Abteilung (FFA), i reparti "pionieri" della Luftstreitkräfte, componente aerea del Deutsches Heer (l'esercito imperiale tedesco), venne utilizzato durante la prima guerra mondiale.
Storia del progetto
[modifica | modifica wikitesto]Il successo conseguito dall'Albatros con la realizzazione del C.V indusse l'azienda tedesca a svilupparne una versione derivata appena si rese disponibile il nuovo motore Benz Bz.IV da 200 PS (147 kW). Il nuovo modello, al quale venne assegnata la designazione aziendale L 18, utilizzava la fusoliera, il carrello d'atterraggio e la sezione di coda del precedente introducendo un diverso disegno delle ali ed una diversa cabina di pilotaggio dove veniva abbandonato il volante in favore di una barra di comando (come nel C.V/17).[2]
Sottoposto alle valutazioni della commissione esaminatrice dell'Idflieg, l'Albatros ne ottenne l'autorizzazione alla produzione con la designazione C.VII; l'azienda tedesca decise di destinare alla costruzione la propria filiale di Schneidemühl, la Ostdeutsche Albatros Werke (OAW).[2]
Impiego operativo
[modifica | modifica wikitesto]Gli Albatros C.VII cominciarono ad essere consegnati ai reparti nel tardo 1916 venendo impiegati in missioni operative sul fronte occidentale dal mese di dicembre, ed al febbraio 1917 erano già oltre 350 i velivoli a disposizione dei reparti. Grazie alle sue caratteristiche, che rendevano il controllo del velivolo eccezionalmente facile, il C.VII divenne un modello molto popolare presso gli equipaggi.[2]
Utilizzatori
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Peter Gray, Owen Thetford, German Aircraft of the First World War, Londra, Putnam, 1962, ISBN 0-933852-71-1.
- (EN) Peter M. Grosz, Windsock Datafile 77: Albatros C.VII, Berkhamsted, Albatros Productions Ltd., 1999, ISBN 1-902207-18-1.
- (EN) Michael John H. Taylor, Jane's encyclopedia of aviation, 2nd Edition, Londra, Studio Editions, 1989, ISBN 0-517-10316-8.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Albatros C.VII
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Maksim Starostin, Albatros C V/C VII, su Virtual Aircraft Museum, http://www.aviastar.org/index2.html. URL consultato il 31 agosto 2011.
- (EN) Albatros C.VII, su Valka.cz, http://en.valka.cz/index.php. URL consultato il 31 agosto 2011.
- (EN) Albatros C VII = L 18, su German Aviation 1919-1945, http://www.histaviation.com/index.html. URL consultato il 31 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2011).
- (EN) (RU) Albatros C.VII/C.VIII, su Their Flying Machines, http://flyingmachines.ru/, 22 settembre 2011. URL consultato il 10 dicembre 2012.
- (RU) Albatros C.VII, su Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 31 agosto 2011.