Vai al contenuto

Abraham Constantin Mouradgea d'Ohsson

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Abraham Constantin Mouradgea d’Ohsson

Abraham Constantin Mouradgea d’Ohsson (Istanbul, 26 settembre 1779Berlino, 25 dicembre 1851) è stato un diplomatico, storico e orientalista armeno (di nascita), a servizio dell'Ambasciata Svedese di Costantinopoli.

Fu uno studioso dei Mongoli e la sua opera principale Histoire des Mongols dalla prima metà del XIX secolo fu ristampata ininterrottamente e tradotta in russo, giapponese, cinese e svedese.

Suo padre Ignatius Mouradgea d’Ohsson (1740–1807) ha scritto una Storia dell'Impero ottomano.

È stato educato in Francia. Ha prestato servizio nel corpo diplomatico svedese presso le ambasciate in Spagna, Paesi Bassi e Germania.

Come suo padre, anche il giovane Abraham Constantin è stato coinvolto nella ricerca storica, ma la sua specializzazione era sugli studi dei popoli mongoli - un campo in cui è tuttora considerato da molti storici svedese come il migliore e una autorità nel settore. La sua opera maggiore, Storia dei Mongoli, sulla base di fonti primarie arabe, persiane e turche, comprende diversi capitoli sullo stato mongolo in Armenia.

Uomo con interessi diversi, Abraham Constantin (1779-1851) completò la sua formazione presso l'Università di Uppsala in Svezia, studiò letteratura svedese, storia, mitologia e cultura. Si è laureato nel 1798. Dal 1805 al 1834, Abraham Constantin, oltre a prestare servizi in una serie di importanti sedi diplomatiche e svolgere il ruolo di capo di gabinetto del principe ereditario di Svezia (Oscar I), ha lavorato a stretto contatto col famoso scienziato svedese, Jons Berzelius ed è diventato membro onorario dell'Unione Scientifica di Uppsala, a riconoscimento per la sua ricerca in chimica.

Note e documenti scritti da Mouradgian sono attualmente conservati nella biblioteca dell'Università di Uppsala e sono spesso utilizzati come materiale di riferimento dai ricercatori svedesi. Uno dei suoi primi documenti, scritti in francese, porta una nota in armeno, certificando le sue origini da una famiglia di cattolici armeni.[1]

Histoire des Mongols

[modifica | modifica wikitesto]

La sua „Geschichte der Mongolen von Dschingis Khan bis Tamerlan“ "(storia dei Mongoli da Gengis Khan a Timur)" è la prima delle storie complete sui mongoli e il loro tempo, è pubblicata la prima volta nel 1824, a Parigi, più di recente in quattro volumi a L'Aia e ad Amsterdam in quattro volumi. È ancora utile per l'analisi magistrale di d'Ohssons per le fonti in arabo, turco e particolarmente persiano.

  • Histoire des Mongols: depuis Tchinguiz-Khan jusqu'à Timour-Lang. Paris: Didot, 1824
  • Histoire des Mongols depuis Tchinguiz-Khan jusq'a Timour Bey ou Tamerlan. Amsterdam: Muller 1852 (4 Vol.)
  • Des peuples du Caucase et des pays au nord de la Mer Noire et de la Mer Caspienne, dans le dixième siècle ou voyage d'Abou-al-Cassim. Paris: Didot 1828

Varianti del nome

[modifica | modifica wikitesto]

Abraham Constantin Mouradgea d'Ohsson, Abraham Constantine Mouradgea d'Ohsson, Constantin Mouradgea d'Ohsson, Muradgea d'Ohsson, Constantin D'Ohsson, Constantin d'Ohsson, C. D'Ohsson, К. Д'Оссон, Абрахам Константин Д'Оссон

  1. ^ (EN) David Zenian, d'Ohsson, su Historic Armenian Roots, 2. URL consultato il 22 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2010).
  • Nils F. Holm, Gunnar Jarring, Bengt Hildebrand, Artikel d'Ohsson, Abraham Constantin Mouradgea, in Svenskt Biografisk Lexikon, XI, 340-45.
  • Verzeichniss der von Baron d'Ohsson hinterlassenen Bibliothek: Berliner Bücher-Auction, 10. Mai 1852; [Auktionskat.] Constantin d'Ohsson. Berlin: Trowitzsch 1852
  • Joseph von Hammer-Purgstall: Mongolische Geschichte. (= Jahrbücher der Literatur. Sieben und siebzigster Band.) Wien, Carl Gerold Verlag 1837 (Dieser Band des Jahrbuches enthält den zweiten Teil einer sehr ausführlichen Rezension von d'Ohsson - Histoire de Mongoles depuis Tchinguiz - Khan jusqu'a Timour Bey ou Tamerlan. La Haye et Amsterdam 1834.) (Online-Text)

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN66600309 · ISNI (EN0000 0000 8390 1728 · CERL cnp00366265 · LCCN (ENn90714997 · GND (DE104312130 · BNF (FRcb13010906b (data) · J9U (ENHE987007326895305171 · NDL (ENJA00451685