Abjat-sur-Bandiat
Abjat-sur-Bandiat comune | |
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Il municipio | |
Localizzazione | |
Stato | Francia |
Regione | Nuova Aquitania |
Dipartimento | Dordogna |
Arrondissement | Nontron |
Cantone | Périgord vert nontronnais |
Territorio | |
Coordinate | 45°35′09″N 0°45′32″E |
Altitudine | 196-355 m s.l.m. |
Superficie | 27,72 km² |
Abitanti | 631[1] (2021) |
Densità | 22,76 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 24300 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice INSEE | 24001 |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Abjat-sur-Bandiat è un comune francese di 631 abitanti situato nel dipartimento della Dordogna nella regione della Nuova Aquitania.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma del comune si blasona:
«d'azzurro, ad una riviera cucita di rosso, sormontata da un ponte a due archi d'argento, murato di nero, accompagnato a destra da un serpente rovesciato ondeggiante d'oro, affrontante un destrocherio al naturale armato di un bastone di nero uscente dal fianco sinistro del capo, alla campana d'argento, posta in punta. Motto: Nomine et virtute prima ("Prima per nome e per virtù").»
È stato creato nel 1980 dall'allora presidente dell'Ufficio del Turismo, il signor Louis Barbet.
Fa riferimento ad un avvenimento significativo della storia di Abjat, il cui ricordo era ancora presente nella memoria collettiva. Si dice che nel 1640, François de Vaucoucourt, signore di Thiviers, invaghitosi di una ragazza dalla frazione di Fargeas, respinto dalla giovane, cercò di prenderla con la forza. I paesani si ribellarono e Vaucoucourt venne assassinato. Questo crimine fu punito severamente: i sospettati dell'omicidio vennero condannati all'impiccagione o alla galera, il mercato coperto venne abbattuto, vennero aumentate le tasse e la campana della chiesa venne confiscata e consegnata alla famiglia Vaucocourt per la cappella del loro castello.[2] La leggenda racconta che la pesante campana cadde dal carro e rotolò sul fondo di un burrone in un luogo chiamato Le Saut du Chalard. Si dice che da allora batta i rintocchi ogni Venerdì Santo e che l'anima della bella di Fargeas appaia, sotto forma di un grande uccello bianco, sul campanile di Abjat. Vaucoucourt invece, avrebbe assunto l'aspetto di un serpente giallo[3] che si nasconde nella boscaglia di Pont de la Charelle.
Questa storia è stata rapidamente trasformata in una leggenda attraverso storie o canti popolari dialettali e ha ispirato l'emblema di Abjat: il braccio vendicatore che simboleggia la rivolta degli abitanti contro la prepotenza, la campana sottratta agli abitanti e il ponte di Charelle sotto il quale scorre il fiume Bandiat.[4]
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ INSEE popolazione legale totale 2021
- ^ Robert Fayemendie, L’affaire de Vaucocour ou le soulèvement d’Abjat en 1640, in Croniques nontronnaises, n. 9, 1987, pp. 3-26.
- ^ Si credeva che l'anima di un uomo malvagio dopo la morte si tramutasse in un biacco (Hierophis viridiflavus), chiamato localmente singliant rousseu, un serpente giallo e verde che emette forti sibili. Non è velenoso ma, secondo una credenza popolare, si difenderebbe colpendo con la coda, usata a mo' di frusta.
- ^ Christiane Lagarrigue, La Légende de la belle de Fargeas, su abjat-sur-bandiat.fr.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Abjat-sur-Bandiat
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Sito ufficiale, su abjat-sur-bandiat.fr.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 21144648271420957598 · GND (DE) 1111586519 · BNF (FR) cb15251653q (data) |
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