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Abaddon's Bolero

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Abaddon's Bolero
ArtistaEmerson, Lake & Palmer
Autore/iKeith Emerson
GenereRock progressivo
Art rock
Musica strumentale
Edito daManticore Ltd.
Pubblicazione originale
IncisioneTrilogy[1]
Data23 giugno Regno Unito (bandiera)
30 giugno Europa (bandiera)
6 luglio Stati Uniti (bandiera)
1972
EtichettaIsland, ILPS-9186
Durata8 min : 13 s

Abaddon's Bolero (lett. "Bolero di Abaddon") è un brano strumentale del supergruppo inglese Emerson, Lake & Palmer (ELP), composto da Keith Emerson. Ed è il brano di chiusura dell'album Trilogy (1972).

Genesi del brano

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Abaddon's Bolero suona come un bolero, trasformato in una marcia (al ritmo di 4/4, anziché 3/4). Il pezzo era originariamente intitolato Bellona's Bolero, dall'omonima dea della guerra. Una singola melodia contenente più modulazioni al suo interno viene ripetuta molte volte in arrangiamenti sempre più spesso stratificati, a partire da un tranquillo organo Hammond che fa un suono simile a un flauto su un rullante e costruendo fino a una parete di suoni – il famoso Boléro di Ravel utilizza un effetto simile.

(EN)

«Some people thought I was influenced by Ravel's 'Boléro', but the two themes are completely different.»

(IT)

«Alcuni pensavano che io fossi influenzato dal Boléro di Ravel, ma sono due temi completamente diversi.»

C'è anche una citazione della canzone tradizionale britannica The Girl I Left Behind. Abaddon's Bolero è piena di sovraincisioni. Quasi ogni volta che arriva uno strumento, segue un'altra sovraincisione. Come la title-track, Abaddon's Bolero è stata suonata dal vivo solo una manciata di volte, con Greg Lake che gestionava il mellotron, i pedali per i bassi e ulteriori compiti del moog (altre parti di synth venivano accompagnati dalla riproduzione del nastro da bobina a bobina – che suonava fuori dal palco –, preregistrata da Keith Emerson); il pezzo si era rivelato un disastro e ha portato a un'accesa discussione nel retroscena quando, durante uno spettacolo, il nastro si fermò a metà del brano; dopodiché, esso fu tagliato dalla scaletta[2]. La band riportò il brano per l'inizio del loro tour del 1977, durante il quale venne accompagnata da un'orchestra sinfonica.

(EN)

«We played this piece with the orchestra in Montréal and it was a great way to bring us on stage. The lights went down and a spotlight picked out the piccolo and the snare drum. By the end, the entire orchestra was roaring away and the band were on stage with Carl Palmer banging on his gong – everyone was out of their seats!»

(IT)

«Abbiamo suonato questo pezzo con l'orchestra a Montréal ed è stato un ottimo modo per portarci sul palco. Le luci si abbassarono e un riflettore indicò l'ottavino e il rullante. Alla fine, l'intera orchestra stava ruggendo e la band era sul palco con Carl Palmer che suonava il suo gong – tutti erano fuori dai loro posti!»

Versioni dal vivo

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Le versioni dal vivo sono presenti nell'album Works Live (1993)[3][4] e nei box-set The Original Bootleg Series from the Manticore Vaults: Volume One (2001)[5] e A Time and a Place (2010)[6].

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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Predecessore Trilogy - tracce Successore
Living Sin (vocale)
(B2)
1972
(B3)
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