107ª Squadriglia
107ª Squadriglia | |
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Descrizione generale | |
Attiva | 22 novembre 1916 |
Nazione | Italia |
Servizio | Servizio Aeronautico Regio Esercito Regia Aeronautica |
campo volo | Aeroporto di Roma-Centocelle Mogadiscio (poi Aeroporto Internazionale Aden Adde) Lugh Ferrandi (poi Aeroporto di Lugh Ganane) |
velivoli | Farman 14 Savoia-Pomilio SP.2 Savoia-Pomilio SP.3 Ansaldo S.V.A. 2 Fiat C.R.20 |
Battaglie/guerre | prima guerra mondiale Guerra d'Etiopia |
Parte di | |
7º Stormo Gruppo autonomo caccia e ricognizione 9º Stormo XLV Gruppo autonomo | |
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La 107ª Squadriglia del Servizio Aeronautico del Regio Esercito dal novembre 1916 volava con aerei Farman 14.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Prima guerra mondiale
[modifica | modifica wikitesto]Nasce come Sezione Difesa dell'Aeroporto di Roma-Centocelle nel mese di agosto 1916 sui Farman 14 diventando la 107ª Squadriglia il 22 novembre 1916. Nel febbraio 1917 dispone di 4 piloti, 2 Savoia-Pomilio SP.2 e 5 Farman ma il 27 luglio un ciclone mette fuori uso tutti gli aerei. In settembre arrivano altri Farman e Savoia-Pomilio SP.3 ed in estate dispone di 4 piloti. In ottobre arriva una Sezione di S.P.2 con cannoncino ed al 15 dicembre il comandante è il Capitano Mario Ponis che dispone di altri 8 piloti.
Nel marzo 1918 arriva un Caproni con cannoncino e 2 piloti e nella tarda primavera transita su 6 Ansaldo S.V.A. 2 che producono degli incidenti di volo. Alla fine del conflitto il comandante è il Cap. Enzo Giovannardi che dispone di altri 8 piloti.[1]
Guerra d'Etiopia
[modifica | modifica wikitesto]Il 25 febbraio 1935 si costituisce nell'ambito della Guerra d'Etiopia sull’Aeroporto di Torino-Mirafiori la 107ª Squadriglia AO caccia terrestre della Regia Aeronautica, comandata dal capitano pilota Gastone Gorelli. Il 7 marzo il reparto parte per Genova, da dove si imbarca per Mogadiscio il giorno 8; il 28 la nave arriva a Mogadiscio; il 23 maggio tutti i 9 Fiat C.R.20 sono stati collaudati. Il 2 ottobre l'unità risulta inquadrata nel 7º Stormo comandata da Virgilio Cianfarani a Mogadiscio (poi Aeroporto Internazionale Aden Adde); in dicembre risulta nel Gruppo autonomo caccia e ricognizione.[2]
Al 15 gennaio 1936 era a Lugh Ferrandi (poi Aeroporto di Lugh Ganane).
Africa Orientale Italiana
[modifica | modifica wikitesto]Al 3 agosto 1936 è inquadrata nel 9º Stormo di Dire Daua (poi Aeroporto di Dire Dawa) nell'Africa Orientale Italiana.[3] Al 1º ottobre 1936 è inquadrata nel XLV Gruppo autonomo di Mogadiscio.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, AM Ufficio Storico - Roberto Gentilli e Paolo Varriale, 1999 pagg. 304-305
- ^ Fondo “Africa orientale italiana 1935-1938”, AM Ufficio Storico, pag. 218
- ^ Fondo “Africa orientale italiana 1935-1938”, AM Ufficio Storico, pag. 37
- ^ Fondo “Africa orientale italiana 1935-1938”, AM Ufficio Storico, pag. 45
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, AM Ufficio Storico - Roberto Gentilli e Paolo Varriale, 1999
- Manlio Molfese, L'aviazione da ricognizione italiana durante la grande guerra europea (maggio 1915-novembre-1918), Roma, Provveditorato generale dello Stato, 1925.