Šarapovy Koški
Šarapovy Koški Шараповы Кошки | |
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Al centro la penisola Jamal, sul suo lato sinistro i Šarapovy Koški | |
Geografia fisica | |
Localizzazione | Mare di Kara |
Coordinate | 70°38′23″N 66°30′09″E |
Altitudine massima | 5 m s.l.m. |
Geografia politica | |
Stato | Russia |
Circondario federale | Urali |
Soggetto federale | Jamalia |
Rajon | Jamalskij |
Demografia | |
Abitanti | 0 |
Cartografia | |
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I Šarapovy Koški (in russo Шараповы Кошки?)[1] sono un gruppo di 17 isole della Russia nel Mare di Kara. Appartengono amministrativamente al Jamalskij rajon del Circondario autonomo Jamalo-Nenec.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Si tratta di una piccola catena di isole basse e sabbiose che si estende a forma di arco da nord a sud per circa 70 chilometri lungo la costa occidentale della penisola Jamal a sud di capo Charasavėj. A nord sono separate dalla penisola dallo stretto Šarapov Šar, a sud dalla baia di Kruzenštern, dal golfo Šarapov Šar e dallo stretto Mutnyj Šar. La profondità della zona d'acqua adiacente è di 3-4 metri a est e di 1-9 metri a ovest.
La metà meridionale delle isole fa parte della riserva naturale «Jamal'skij».[2][3]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il 1° settembre 1690 Rodion Ivanov, mercante marittimo, che scoprì le isole, fece naufragio qui e trascorse l'inverno sulle isole con il suo equipaggio di 14 persone, 11 delle quali morirono di scorbuto. I restanti quattro, compreso Ivanov, furono salvati nell'estate del 1691 da un peschereccio russo. Il gruppo aveva costruito una capanna sulle isole utilizzando argilla, sangue di tricheco e foca, pelli e assi di una nave naufragata. Ivanov fece la prima descrizione dei Šarapovy Koški notando l'abbondanza di trichechi e foche sulle isole. Durante la loro permanenza sulle isole furono ottenute 40 libbre di zanne di tricheco.[4] Il naufragio fu descritto dall'olandese Nicolaes Witsen sulla base dei racconti di Ivanov.
Fauna
[modifica | modifica wikitesto]Sulle isole nidificano le oche colombaccio; fino agli anni '90 nidificava anche il Cygnus columbianus bewickii. Nella zona delle isole, orsi polari e trichechi dell'Atlantico si trovano regolarmente vicino a capo Charasavėj e vicino alla foce del fiume Tiutej-Jacha.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (RU) Владимиров Сергей, Чьи носы и откуда кошки?, su uralstalker.com. URL consultato il 17 novembre 2024.
- ^ (RU) «Ямальский» природный заказник: обитель белых медведей, su nashural.ru. URL consultato il 17 novembre 2024.
- ^ (RU) Заказник Ямальский, su yam.guidebook.ru. URL consultato il 17 novembre 2024.
- ^ Визе В. Ю., Русские полярные мореходы из промышленных, торговых и служилых людей XVII—XIX вв.: Биографический словарь, Изд-во Главсевморпути, 1948, p. 72.
- ^ (RU) Бассейны рек Западного Ямала, su fesk.ru. URL consultato il 17 novembre 2024.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Mappa R-41,42 (JPG), su maps.vlasenko.net. URL consultato il 17 novembre 2024.