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Études-Tableaux, Op. 33

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Études-Tableaux
CompositoreSergej Vasil'evič Rachmaninov
Tipo di composizionestudi
Numero d'opera33
Epoca di composizione1911
Prima esecuzione1911
PubblicazioneA. Gutheil (Mosca), 1914 (n. 1-3 e 6-8)
Muzgiz (Mosca), 1948 (n. 4-5)
Durata media23'
Organicopianoforte

Études-Tableaux, Op. 33 (in russo Этюды-картины?) è una raccolta di studi per pianoforte composti da Sergej Vasil'evič Rachmaninov nel 1911.

Storia della composizione

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Rachmaninov compose nove Études-Tableaux nella sua tenuta di Ivanovka nel governatorato di Tambov, tra agosto e settembre del 1911. Sei di loro, gli originali n. 1-2 e 6-9, furono poi pubblicati dall'autore[1]. Uno degli studi non pubblicati, il n. 4 in la minore, fu in seguito revisionato (l'originale è andato perduto), ed entrò a far parte dell'omonima raccolta Op. 39 come n. 6; gli altri due furono pubblicati postumi ed entrarono a far parte dell'op. 33[1].

Struttura della composizione

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Gli Études-Tableaux erano stati concepiti come dei "quadri", evocazioni musicali di stimoli visivi esterni; tuttavia Rachmaninov non volle svelare che cosa effettivamente avesse ispirato ognuno di essi, affermando: "Non credo nell'artista che svela troppo le sue immagini. Che sia l'ascoltatore a raffigurarseli secondo ciò che più gli appare."[2] La raccolta è formata da otto studi:

  • n. 1 in fa minore - Allegro non troppo
Questo studio ha un carattere marziale, e richiama lo studio op. 25, n. 4 di Fryderyk Chopin, compositore molto amato da Rachmaninov.
  • n. 2 in do maggiore - Allegro
Questo studio è caratterizzato da un marcato lirismo e da una melodia molto espressiva. Esso ha delle somiglianze con il preludio op. 32, n. 12, che Rachmaninov aveva composto un anno prima.
  • n. 3 in do minore - Grave
Fu pubblicato postumo e venne riutilizzato da Rachmaninov nel Largo del suo quarto concerto per pianoforte. Si compone di due parti: la prima presenta un tema lirico e drammatico in do minore ed è costellata di accordi segnati "pp" che creano un'atmosfera drammatica e funebre; la seconda parte, in do maggiore, ha un tempo Più tranquillo e Meno mosso ed è caratterizzata da una melodia molto malinconica, quasi come un ricordo lontano della sofferenza del primo tema.
  • n. 4 in re minore - Moderato
Anche questo studio fu pubblicato postumo, in origine era il n. 5. Esso è simile al preludio op. 23 n. 3, composto da Rachmaninov nel 1903, sia per la tonalità che per il carattere.
  • n. 5 in mi bemolle minore - Non allegro - Presto
In origine il n. 6, nella prima edizione era il n. 3. Questo studio è uno dei più difficili della raccolta, con la mano destra che corre costantemente lungo la tastiera con salti di ottave e scale cromatiche. Presenta alcune affinità con il preludio op. 28, n. 16 e lo studio op. 25, n. 6 di Chopin. In Russia è conosciuto come La tormenta di neve.
  • n. 6 in mi bemolle maggiore - Allegro con fuoco
In origine il n. 4, nella prima edizione era il n. 7. Ha un carattere militaresco e si conclude con una coda molto virtuosistica.
  • n. 7 in sol minore - Moderato
In origine il n. 8, nella prima edizione era il n. 5. Questo pezzo ricorda il finale della Ballata n. 1 di Chopin.
  • n. 8 in do diesis minore - Grave
In origine il n. 9, nella prima edizione era il n. 6.
  1. ^ a b Geoffrey Norris. Rachmaninoff, Serge: Works. Grove Music Online. Oxford University Press. URL consultato a settembre 2014.
  2. ^ Sergei Bertensson e Jay Leyda. Sergei Rachmaninoff: A Lifetime in Music. New York: New York University Press, 1956.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN295429891 · GND (DE300123698 · BNF (FRcb13917621n (data) · J9U (ENHE987007459998605171
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