Tranvia Torino-Chivasso/Brusasco
Tranvia Torino-Chivasso/Brusasco | |
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La tranvia a Piana San Raffaele | |
Inizio | Torino |
Fine | Chivasso/Brusasco |
Inaugurazione | 1877 (Barriera di Casale-Madonna del Pilone) 1880 (Torino-Gassino) 1883 (Gassino-Chivasso/Brusasco) |
Chiusura | 1949 |
Gestore | SATTI |
Vecchi gestori | S.A. Tramways di Torino (1877-1936) |
Lunghezza | 37,421 km |
Tipo | tranvia extraurbana |
Mezzi utilizzati | tram a cavalli (1877-1880) locomotive tranviarie a vapore e rimorchi (1880-1931); elettromotrici (1908-1949) |
Scartamento | 1.435 mm |
Trasporto pubblico | |
La tranvia Torino-Chivasso, con diramazione Castagneto Po-Brusasco, era una linea tranviaria interurbana che collegava le città di Torino, Chivasso e Brusasco dal 1877 al 1949.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La Società Anonima dei Tramways di Torino, a capitale belga ed esercente la rete tranviaria del capoluogo subalpino e la linea per Moncalieri[1], aprì la prima tratta, tra la Barriera di Casale e la Madonna del Pilone, nel 1877[2] con trazione a cavalli[3]. L'esercizio a cavalli fu richiesto per ottenere più velocemente la concessione; poco tempo dopo l'apertura al traffico si richiese l'autorizzazione prefettizia per l'esercizio a vapore[4].
Il 28 novembre 1880 fu inaugurata la tratta fino a Gassino, della quale la società aveva avuto la concessione all'esercizio con trazione a vapore in quello stesso anno[5], alla presenza del sindaco di Torino Luigi Ferraris; l'esercizio al pubblico iniziò il successivo 1º dicembre[6]. La restante tratta della linea, tra Gassino, Chivasso e Brusasco, fu inaugurata il 19 dicembre 1883[7]. Funzione della linea era, come per altre linee dei dintorni di Torino, agevolare gli spostamenti dei pendolari verso il capoluogo[8] in una direttrice che si rivelò redditizia[4].
La linea fu elettrificata il 15 luglio 1908 nella tratta Torino-Castagneto Po-Chivasso[9]; la tratta Castagneto-Brusasco, rimasta a trazione a vapore, fu elettrificata il 19 aprile 1931[10].
Nel 1936 il Comune di Torino, tramite la Società Anonima Tranvie Torino Ovest (SATTO), concluse le trattative con la Società Anonima dei Tramways di Torino e i comuni interessati per rilevare la gestione delle linee della "belga": dal 1º gennaio 1937 la SATTO, che prese la nuova denominazione SATTI, subentrò nella gestione, impostando un piano di miglioramento e rinnovo delle linee[10] che ebbe buoni risultati: nei primi otto mesi della nuova gestione i passeggeri trasportati salirono a 680.000 dai 605.000 registrati nel corrispondente periodo del 1936[11].
Durante la Seconda guerra mondiale la tranvia subì solo lievi danni al materiale rotabile[12], contribuendo allo sfollamento della popolazione di Torino[13].
Il 1º giugno 1949 la tranvia per Chivasso e Brusasco chiuse[14], sostituita da un'autolinea, a causa della scarsa manutenzione del materiale e della linea dovuti alla guerra e all'interferenza con il crescente traffico automobilistico[15].
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]La linea tranviaria era a scartamento normale di 1435 mm, e si sviluppava per 37,421 km, di cui 1,519 km la tratta Castagneto Po-Chivasso; il raggio minimo di curva era di 59 metri (11 sulla tratta per Chivasso), la pendenza massima del 35 per mille, che saliva al 50 per mille sulla Castagneto Po-Chivasso. La velocità massima ammessa era di 30 km/h[16]. La linea, inizialmente con trazione a vapore, fu elettrificata a 600 V cc[17]. La linea nel suo percorso extraurbano era interamente a binario unico con dieci raddoppi, ai quali se ne aggiunsero altri quattro con l'elettrificazione della Torino-Chivasso; durante la seconda guerra mondiale a Gassino fu costruito un triangolo di inversione per permettere l'utilizzo di tram urbani monodirezionali, ma non fu mai impiegato[18].
Percorso
[modifica | modifica wikitesto]Percorso[19] | ||||||||||
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0 | Torino Giardino Reale | ||||||||
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fiume Po | |||||||||
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4 | Sassi | ||||||||
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Linea per Superga | |||||||||
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6 | Pescatori | ||||||||
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8 | San Mauro | ||||||||
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Scambio Peso | |||||||||
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12 | Castiglione | ||||||||
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14 | Gassino (Stazione) | ||||||||
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17 | Strada San Raffaele | ||||||||
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18 | Cimena | ||||||||
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22 | Castagneto | ||||||||
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per Torino | |||||||||
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per Aosta | |||||||||
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24 | Chivasso e fiume Po | ||||||||
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per Milano e Alessandria | |||||||||
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Ferrovia Chivasso-Asti, fiume Po e canale Cavour | |||||||||
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28 | Caserma-S. Sebastiano Po | ||||||||
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galleria Lauriano (351 m) | |||||||||
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31 | Lauriano | ||||||||
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33 | Monteu da Po | ||||||||
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35 | Cavagnolo | ||||||||
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per Asti | |||||||||
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36 | Brusasco |
Il capolinea di Torino, comune alla tranvia per Moncalieri, era situato in piazza Castello davanti alla prefettura; da lì procedeva per via Po, piazza Vittorio e corso Casale (dove si trovava anche il deposito)[20].
Con l'inaugurazione della funicolare per Superga, nel 1884, furono introdotte carrozze dirette tra il capolinea e Superga, che alla stazione di Sassi venivano agganciate ai locomotori Agudio della funicolare[21].
Uscita da Torino la tranvia imboccava la Strada statale 590 della Valle Cerrina, passando per San Mauro Torinese (la cui fermata si trovava in via Torino[9]), Castiglione Torinese, Gassino Torinese, San Raffaele Cimena e Castagneto Po. Attraversato il ponte sul Po[22], si arrivava a Chivasso, città il cui capolinea si trovava in piazza Vittorio Emanuele II (poi piazza della Repubblica), nei pressi della Chiesa collegiata di Santa Maria Assunta[23]. La linea per Brusasco proseguiva invece sulla statale toccando San Sebastiano da Po, Lauriano, Monteu da Po e Cavagnolo.
Il capolinea fu spostato nel 1927 in corso Regina Margherita nei pressi dei Giardini Reali[20]. Nel 1940 il capolinea torinese fu ulteriormente trasferito nella nuova stazione tranviaria di via Fiochetto (all'angolo con via Gené), comune alla linea per Settimo Torinese[24], inaugurata ufficialmente il 21 aprile[25]. Il trasferimento in via Fiochetto si era reso necessario per l'intralcio al traffico causato dal vecchio capolinea. I mutamenti nel capolinea portarono ad alcune modifiche nel percorso urbano della tranvia[18].
Materiale rotabile
[modifica | modifica wikitesto]Sulle linee per Chivasso, Brusasco e Poirino la Società Anonima dei Tramways di Torino impiegò locomotive a vapore cabinate di tipo tranviario[26]:
- 1: costruita dalla SLM nel 1878, rodiggio B, 20 km/h;
- 2÷14: costruite dalla Henschel & Sohn tra il 1878 e il 1881, rodiggio B, 16 km/h;
- 15÷19: costruite dalla Henschel & Sohn tra il 1883 e il 1885, rodiggio B, 20 km/h.
Con l'elettrificazione della tratta Torino-Gassino-Chivasso, nel 1908, entrarono in servizio elettromotrici a carrelli con scompartimenti di prima e seconda classe[23].
Nel 1936 il parco rotabili delle linee per Chivasso, Brusasco e Poirino era costituito da 24 elettromotrici, un locomotore elettrico, 62 rimorchiate a due assi e 96 carri merce[17],
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Brogiato, op. cit., p. 60
- ^ Cronaca, in Gazzetta Piemontese, 30 maggio 1877, p. 2
- ^ Ogliari, Sapi, op. cit., vol. 8, p. 109
- ^ a b Brogiato, op. cit., p. 57
- ^ Antonio Accattatis, Linee tranviarie a Torino, Phasar Edizioni, Firenze, 2007, p. 22, ISBN 978-88-87911-78-7
- ^ Tranvia di Torino-Gassino, in Gazzetta Piemontese, 29 novembre 1880, p. 3
- ^ Ogliari, Sapi, op. cit., vol. 8, p. 173
- ^ Brogiato, op. cit., p. 59
- ^ a b Ogliari, Sapi, op. cit., vol. 8, p. 358
- ^ a b Ogliari, Sapi, op. cit., vol. 9, p. 460
- ^ Ugo Sartirana, I servizi tranviari intercomunali e la loro municipalizzazione, in Torino - Rassegna mensile della città, settembre 1937, p. 8
- ^ Ogliari, Sapi, op. cit., vol. 9, p. 623
- ^ Ogliari, Sapi, op. cit., vol. 9, p. 611
- ^ Ogliari, Sapi, op. cit., vol. 9, p. 631
- ^ Accattatis (2010), op. cit., p. 219
- ^ Ogliari, Sapi, op. cit., vol. 9, p. 762
- ^ a b Ogliari, Sapi, op. cit., vol. 9, p. 763
- ^ a b Accattatis (2010), op. cit., pp. 218-219
- ^ Orario generale Ferrovie dello Stato e secondarie - Tranvie - Servizi lacuali ed automobilistici - Navigazione marittima - Linee aeree, quadro 788, Fratelli Pozzo Editori, Torino, luglio 1939, p. 362
- ^ a b Accattatis (2010), op. cit., p. 218
- ^ Ogliari, Sapi, op. cit., vol. 8, p. 180
- ^ Ogliari, Sapi, op. cit., vol. 9, p. 462
- ^ a b Ogliari, Sapi, op. cit., vol. 8, p. 360
- ^ La nuova stazione dei tram per Chivasso e Settimo, in La Stampa, 29 marzo 1940, p. 5
- ^ La nuova stazione della S.A.T.T.I., in Stampa Sera, 22 aprile 1940, p. 2
- ^ Walter Hefti, Dampf-Strassenbahnen, Birkhäuser Verlag, Basilea, 1984, ISBN 978-3-7643-1536-8, p. 204
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Francesco Ogliari, Franco Sapi, Scintille tra i monti. Storia dei trasporti italiani vol. 8 e 9. Piemonte-Valle d'Aosta, a cura degli autori, Milano, 1968.
- Giovanni Brogiato, Le tramvie extraurbane in Piemonte 1875-1914, in Cronache Economiche - Rivista della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Torino, nº 1-2/1977, pp. 55–63.
- Antonio Accattatis, Torino tram filobus metro. Le reti torinesi di trasporto urbano a impianto fisso, Editrice Trasporti su Rotaie, Salò (BS), 2010, ISBN 978-88-85068-38-4.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Linee tranviarie italiane
- Rete tranviaria di Torino
- Tranvia Torino-Moncalieri-Poirino
- SATTI
- Torino
- Chivasso
- Brusasco
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su tranvia Torino-Chivasso/Brusasco
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Museo Virtuale dei Tram di Torino - Torino-S. Mauro-Gassino-Chivasso-Brusasco, su museodeltram.it. URL consultato il 30 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).