Stazione di Torre Annunziata Oplonti
Torre Annunziata Oplonti stazione ferroviaria | |
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già Torre Annunziata | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Località | Torre Annunziata |
Coordinate | 40°45′34.92″N 14°27′05.4″E |
Linee | Napoli-Poggiomarino Torre Annunziata-Sorrento |
Storia | |
Stato attuale | in uso |
Attivazione | 1904 |
Caratteristiche | |
Tipo | stazione in superficie, passante, di diramazione |
Binari | 6 |
Gestori | EAV (dal 2012) In precedenza: SFSM (1904-1985) Gestione commissariale governativa (1985-2000) Circumvesuviana (2001-2012) |
Operatori | EAV (dal 2012) In precedenza: SFSM (1904-1985) Gestione commissariale governativa (1985-2000) Circumvesuviana (2001-2012) |
Interscambi | autobus urbani Stazione taxi |
Dintorni | Scavi archeologici di Oplonti Real Fabbrica d'Armi Editto Borbonico |
La stazione di Torre Annunziata Oplonti è una stazione ferroviaria gestita dall'Ente Autonomo Volturno sita nel comune di Torre Annunziata. Rappresenta il punto di incontro tra la linea Napoli-Poggiomarino e la diramazione per Sorrento, entrambe parte della ferrovia Circumvesuviana.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Strade Ferrate Secondarie Meridionali (1904-1985)
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1901 l'ingegnere Gioacchino Luigi Mellucci, con il contributo della Società Anonima Ferrovia Napoli-Ottaviano[1] e della SME, stabilì un primo progetto per la ferrovia Napoli-Pompei-Poggiomarino.[2]
Con delibera dell'assemblea straordinaria del 16 maggio 1901 l'azienda responsabile si trasformò in società per azioni, assumendo la nuova denominazione di Strade Ferrate Secondarie Meridionali.[3]
I lavori iniziarono nel 1902[4] e la linea fu inaugurata il 28 dicembre 1904,[5] provvisoriamente con trazione a vapore;[6] il 22 marzo 1905 l'intera tratta fu elettrificata in corrente continua alla tensione di 650 V,[7] elevata a 1000 V nel 1925.[8] Al momento dell'inaugurazione la stazione era denominata semplicemente Torre Annunziata.
Nel 1934, quando venne aperta la diramazione per Castellammare di Stabia, la stazione si trovò a svolgere l'importante funzione, che svolge ancora oggi, di bivio tra le due linee: fu proprio in questo periodo che, in previsione del completamento della linea fino a Sorrento, venne ampliato il fascio binari; il 6 gennaio 1948 entrò in funzione il raddoppio del binario fra Ercolano e Torre Annunziata: nello stesso anno, in conseguenza dei lavori sopracitati, entrò in servizio il nuovo fabbricato viaggiatori.[9]
Durante gli anni 1970 vi fu un'altra fase di ammodernamento che portò all'innalzamento delle banchine. L'ingente quantitativo di risorse impiegate per il rinnovo delle linee gestite resero i bilanci della SFSM in deficit per importi sempre più crescenti, tanto da spingere la società a chiedere e ottenere nel 1978 la revoca dalla quotazione presso le Borse valori di Roma e Napoli.[10] Con decreto ministeriale del 20 settembre 1985, con effetto dal successivo 19 dicembre, lo Stato riscattò le concessioni ferroviarie e automobilistiche della SFSM, le quali furono poste in Gestione commissariale governativa.[11]
Gestione commissariale governativa (1985-2000)
[modifica | modifica wikitesto]Negli anni 1990 furono avviati lavori di rifacimento dei binari, con la sostituzione dei ponti sull'Autostrada A3 e il raddoppio dei binari tra Torre Annunziata e Pompei Scavi. In questi anni la stazione cambiò nome in Torre Annunziata Oplonti Villa di Poppea, vista la vicinanza con gli Scavi Archeologici oplontini.
Circumvesuviana (2001-2012)
[modifica | modifica wikitesto]A seguito del decreto legge n. 422 del 14 novembre 1997 le ferrovie di interesse locale vennero gradualmente cedute alle Regioni, divenute responsabili dei servizi di trasporto pubblico locale: nell'ambito di tale riforma dal 1º gennaio 2001 cessò la gestione commissariale governativa e venne costituita la Circumvesuviala s.r.l., azienda di proprietà della Regione Campania. Due anni dopo, il 6 marzo 2003, la stessa passò sotto il controllo del gruppo EAV, altra società regionale.[12]
Ente Autonomo Volturno (2012-presente)
[modifica | modifica wikitesto]Con delibera 424/2011 la giunta regionale diede mandato ad EAV di realizzare gli interventi finalizzati all'efficienza e alla riduzione dei costi di gestione aziendale. Le tre aziende ferroviarie campane, ossia EAV stessa, Circumvesuviana, SEPSA e MetroCampania NordEst, furono conseguentemente fuse per incorporazione il 27 dicembre 2012 in una nuova compagnia, denominata sempre Ente Autonomo Volturno.[13]
Struttura
[modifica | modifica wikitesto]Fabbricato
[modifica | modifica wikitesto]Il fabbricato viaggiatori, privo di particolari pregi architettonici, offre alcuni servizi come biglietteria e sala d'attesa. All'interno della stazione si contano 6 binari passanti, tutti muniti di banchina con pensiline in muratura e collegati tramite sottopassaggio. Solamente 5 sono i binari usati per il servizio passeggeri mentre il sesto è solitamente utilizzato per il ricovero di alcuni carri di manutenzione. La stazione non dispone di scalo merci ed è sede di una sottostazione elettrica.
Movimento
[modifica | modifica wikitesto]La stazione ha un ottimo traffico viaggiatori in tutte le ore del giorno e rappresenta una delle stazioni più trafficate della linea per la sua posizione strategica di bivio tra Poggiomarino e Sorrento. Vi fermano tutte le differenti categorie di treni: sul binario 1 arrivano treni direttissimi con destinazione Napoli, mentre sul binario 2 treni direttissimi con destinazione Sorrento; sul binario 3 effettuano fermata o partono treni accelerati in direzione Napoli mentre sul binario 4 treni accelerati per Poggiomarino. Sul binario 5 invece partono o finiscono la loro corsa alcuni treni accelerati da o per Napoli, che hanno capolinea proprio in questa stazione.
Servizi
[modifica | modifica wikitesto]La stazione dispone di:
Interscambi
[modifica | modifica wikitesto]La stazione dispone di:
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Ogliari, Paci, op. cit., p. 16
- ^ Regio Decreto n° 146 dell'11 aprile 1901, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n° 110 del 9 maggio 1901
- ^ Ogliari, Paci, op. cit., p. 19
- ^ Ogliari, Paci, op. cit., p. 19
- ^ Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926
- ^ Ogliari, Paci, op. cit., p. 20
- ^ Ogliari, Paci, op. cit., pp. 25-26
- ^ Ogliari, Paci, op. cit., p. 33
- ^ I nuovi impianti ferroviari per la penisola Sorrentina, in "Ingegneria Ferroviaria" anno III n. 1 (gennaio 1948), pp. 31-32
- ^ Commissione nazionale per le società e la Borsa, Relazione sull'attività svolta nell'anno 1978 Archiviato l'8 marzo 2022 in Internet Archive., pp. 22-23
- ^ Ogliari, Paci, op. cit., p. 90
- ^ Storia della Circumvesuviana Archiviato il 7 gennaio 2014 in Internet Archive.
- ^ eavsrl.it, https://www.eavsrl.it/web/la-storia . URL consultato il 16 marzo 2019.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Francesco Ogliari, Ulisse Paci, La Circumvesuviana. 100 anni di storia, 144 chilometri di tecnologia 1890-1990, Gabriele Mazzotta Editore, Milano, 1990, ISBN 88-202-0943-8
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla stazione di Torre Annunziata Oplonti