Visualizza wikitesto di Sconfinamento della guerra civile siriana in Libano

{{conflitto
|Tipo = Guerra 
|Nome del conflitto = Sconfinamento della guerra civile siriana in Libano
|Parte_di = della [[guerra civile siriana]]
|Immagine = Syria Lebanon Locator.PNG
|Larghezzaimmagine = 350px
|Didascalia = 
|Data = 17 giugno 2011 - 28 agosto 2017
|Luogo = [[Libano]]<small> (prevalentemente [[Tripoli (Libano)|Tripoli]], [[Beirut]], [[Sidone]] e [[Valle della Beqa']])</small>
|Casus = 
|Esito = Decisiva vittoria del governo libanese
|Mutamenti_territoriali = 
|Schieramento1 = [[File:Flag of the_Islamic_State_of_Iraq_and_the_Levant2.svg|20px|border]] [[Stato Islamico dell'Iraq e Levante]]<br />
[[File:Flag of the Al-Nusra Front (Variant).svg|20px|border]] [[Fronte al-Nusra]]<br />
[[File:Flag of Jihad.svg|20px|border]] [[Fath al-Islam]]<br />
[[File:Flag of Jihad.svg|20px|border]] Brigate Abdullah Azzam<br />
[[File:Flag of Jihad.svg|20px|border]] Jund al-Sham
|Schieramento2 = [[File:InfoboxHez.PNG|20px|border]] [[Hezbollah]]<br />

[[File:Flag of the Popular Nasserist Organization.svg|20px|border]] Organizzazione Popolare Nasserista<br />
Partito Democratico Arabo '''supporto''' {{SYR}}
----
[[File:Syrian revolution flag.svg|20px|border]] [[Esercito siriano libero]]<br />
[[File:Flag of the Future Movement.svg|20px|border]] [[Movimento il Futuro]]
|Schieramento3 = {{Bandiera|LBN}} [[Libano|Repubblica libanese]]
* [[Forze armate libanesi]]
|Comandante1 = [[File:Flag of Jihad.svg|20px|border]] [[Ahmed Al-Assir]]
|Comandante2 = [[File:InfoboxHez.PNG|20px|border]] [[Hassan Nasrallah]]<br />
Rifaat Eid
----
[[File:Syrian revolution flag.svg|20px|border]] Abdullah Hussein al-Rifai <br />
[[File:Flag of the Future Movement.svg|20px|border]] [[Saad Hariri]]
|Comandante3 = {{Bandiera|LBN}} [[Michel Suleiman]]<br />
{{Bandiera|LBN}} Jean Kahwaji
|Effettivi1 = 
|Effettivi2 = 
|Effettivi3 = 
|Perdite1 = 
|Perdite2 = 
|Perdite3 = 
|Perdite4 = '''Perdite totali''': più di 620 morti e circa 2.280 feriti
|Note = 
}}
[[File:Lebanese insurgency.svg|miniatura|<p style="margin:0px;font-size:100%;text-align:left">situazione militare in corso (a partire dal 16 ottobre 2015)</p>{{legend|#ffa067|Controllate dal governo libanese}} {{legend|#3e79ff|Controllato da [[Hezbollah]]}} {{legend|#b3b2ae|Controllato dall'[[Stato Islamico (organizzazione)|Isis]] e altri militanti sunniti}}]]
{{Campagnabox Guerra civile siriana}}
Lo '''sconfinamento della guerra civile siriana in Libano''' consiste in una serie di episodi che, nel corso della [[guerra civile siriana]], hanno visto gruppi armati libanesi contrapposti combattersi sia in [[Siria]] sia su suolo libanese. La crisi siriana ha determinato un riacutizzarsi dello scontro settario libanese che vede le fazioni sunnite sostenere i ribelli, mentre quelle [[sciite]], e in particolare la milizia [[Hezbollah]], sostenere il governo siriano.
Lo sconfinamento del conflitto non ha solo coinvolto le cittadine al confine siriano, ma anche i grandi centri urbani, tra cui [[Beirut]], [[Sidone]] e [[Tripoli (Libano)|Tripoli]] dove si sono verificati scontri armati, rapimenti e attentati.

Lo sconfinamento si è verificato in concomitanza con le prime manifestazioni di protesta in Siria a metà del 2011 e, con l'inasprirsi della crisi, si è gradualmente esteso a tutto il territorio nazionale. Il governo libanese schiera nel 2012 le forze armate come interposizione tra gli opposti schieramenti a [[Beirut]] e nel nord del Libano. La crisi settaria si aggrava nel 2013, quando la milizia [[Hezbollah]] interviene direttamente in [[Siria]] in supporto del governo, consentendo all'esercito siriano di modificare i rapporti di forza con i ribelli e di conquistare la strategica cittadina di [[Al-Qusayr]].

Parallelamente alla violenza settaria, in [[Libano]] si è ulteriormente inasprita la storica e profonda divisione politica che vede contrapposti i partiti antisiriani, guidati dall'[[Alleanza del 14 Marzo]], a quelli filosiriani, guidati dall'[[Alleanza dell'8 marzo]]. Ulteriore elemento di destabilizzazione è il massiccio afflusso di profughi in territorio libanese, che modifica l'equilibrio etnico-religioso in alcune zone del [[Libano]]. Il 28 agosto 2017 le ultime truppe dell'ISIL e di Tahrir al-Sham si sono ritirate dal Libano ed il governo libanese ha riacquistato il pieno controllo del territorio libanese per la prima volta dopo sei anni.

== Antefatti ==
{{vedi anche|Grande Siria|Guerra civile libanese|Rivoluzione del Cedro}}
=== Rapporti tra Siria e Libano ===
Le relazioni tra [[Siria]] e [[Libano]] sono storicamente strettissime. Fin dalla dominazione ottomana non esisteva una reale linea di demarcazione tra i due stati e l'area che li comprendeva veniva chiamata [[Grande Siria]]. Solo dopo la [[prima guerra mondiale]] i francesi crearono le due nazioni divise. La separazione, considerata dai movimenti nazionalisti come imposta e artificiale, è stata sempre contestata da parte siriana.
Il concetto di Grande Siria è rimasto presente nella discussione politica e riproposto in varie forme da partiti politici di ispirazione panaraba o nazionalista, oppure, successivamente, da gruppi legati al fondamentalismo islamico.

Nel 1976 la Siria interviene direttamente nella [[guerra civile libanese]] invadendo il Libano da nord e combattendo prima contro l'[[Organizzazione per la Liberazione della Palestina|OLP]] di [[Yasser Arafat]] e poi, nel 1982, contro le truppe israeliane. Al termine della guerra civile, la Siria mantiene 40.000 soldati sul territorio, ufficialmente per "garantire la pace" attraverso la [[Forza Araba di Dissuasione]], ma di fatto condizionando le scelte del governo di Beirut e amministrando il territorio controllato.

Al termine della guerra civile libanese, nasce la milizia [[Hezbollah]], composta da guerriglieri libanesi di religione sciita addestrati e finanziati dall'Iran. La Siria, forte alleato regionale dell'[[Iran]], mantiene la presenza militare in [[Libano]] anche per garantire l'afflusso di armi e addestratori verso la nuova formazione combattente. Inoltre, sfruttando i compiti garantiti dalla [[Forza Araba di Dissuasione]], i soldati siriani in Libano procedono al disarmo delle altre milizie combattenti, permettendo a Hezbollah di rimanere in molte aree del paese l'unica forza presente sul territorio<ref>{{cita news|autore=Jeffrey Goldberg|url=https://www.newyorker.com/archive/2002/10/14/021014fa_fact4?currentPage=4|titolo=IN THE PARTY OF GOD|pubblicazione=The New Yorker|lingua=en}}</ref>.

Il 14 febbraio 2005 viene ucciso a [[Beirut]] con un'autobomba l'ex primo ministro [[Rafiq Hariri]]. Gli autori dell'attentato rimangono sconosciuti, ma la forte posizione antisiriana dell'uomo politico porta gran parte dell'opinione pubblica e della politica internazionale ad accusare i servizi segreti siriani ed [[Hezbollah]]<ref>{{cita news|autore=Avi Issacharoff e Amos Harel|url=http://www.haaretz.com/print-edition/news/report-hariri-tribunal-to-link-top-hezbollah-figures-to-assassination-1.323683|titolo=Report: Hariri tribunal to link top Hezbollah figures to assassination|pubblicazione=Haaretz|data=9 novembre 2010|lingua=en}}</ref>.
L'attentato provoca una serie di imponenti manifestazioni popolari, poi denominate "[[Rivoluzione del Cedro]]", che ottengono il ritiro completo delle truppe siriane dal Libano.

Da allora la politica libanese si è divisa tra la fazione antisiriana, rappresentata dall'"Alleanza del 14 marzo", e quella filosiriana, rappresentata dall'"Alleanza dell'8 marzo"<ref>{{cita news|url=https://now.mmedia.me/lb/en/nownews/jumblatt_joins_anti-syrian_regime_protest_in_beirut1|titolo=Jumblatt joins anti-Syrian regime protest in Beirut|pubblicazione=NOW|data=22 febbraio 2012|lingua=en}}</ref>. Allo scoppio della [[guerra civile siriana]], l'"Alleanza del 14 marzo", guidata dal partito sunnita [[Movimento per il Futuro]] e da quello [[Chiesa maronita|cristiano maronita]] delle [[Falangi libanesi]], ha operato per un sostegno attivo all'[[Esercito siriano libero]]<ref>{{cita news|autore=Hussein Dakroub|url=https://dailystar.com.lb/News/Politics/2012/Oct-09/190673-syria-conflict-causing-tension-between-sleiman-hezbollah.ashx#axzz28wXupzcR|titolo=Syria conflict causing tension between Sleiman, Hezbollah|pubblicazione=The Daily Star|data=9 ottobre 2012|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|dataarchivio=16 novembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181116092830/http://www.dailystar.com.lb/News/Politics/2012/Oct-09/190673-syria-conflict-causing-tension-between-sleiman-hezbollah.ashx#axzz28wXupzcR|urlmorto=sì}}</ref>. Ci sono prove di forniture di armi verso l'opposizione siriana<ref>{{cita news|autore=Radwan Mortada|url=https://english.al-akhbar.com/content/exclusive-inside-future-movements-syria-arms-trade|titolo=Exclusive: Inside Future Movement's Syria Arms Trade|pubblicazione=Al Akhbar|data=29 novembre 2012|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170416231421/http://english.al-akhbar.com/content/exclusive-inside-future-movements-syria-arms-trade|urlmorto=sì}}</ref>.
L'"Alleanza dell'8 marzo", guidata da [[Hezbollah]] e dal "Movimento Patriottico Libero", di ispirazione [[Chiesa maronita|cristiano maronita]], difendono pubblicamente il governo siriano, anche se, fino alla metà del 2013, non forniscono un supporto materiale.
In aggiunta alla difficile situazione politica, dalla roccaforte sunnita di [[Tripoli (Libano)|Tripoli]] decine di fondamentalisti islamici si uniscono alle milizie jihadiste siriane, in particolare al [[Fronte al-Nusra]]<ref>{{cita news|autore=Babak Dehghanpisheh e Suzan Haidamous|url=https://www.washingtonpost.com/world/middle_east/closer-ties-emerge-between-sunni-militants-from-lebanon-and-syria-officials-say/2013/01/26/451f0bec-66f9-11e2-9e1b-07db1d2ccd5b_print.html|titolo=More Lebanese Sunnis are crossing into Syria to aid rebellion, officials say|pubblicazione=The Washington post|data=26 gennaio 2013|lingua=en}}</ref>.
Il governo libanese cerca di mantenere una difficile neutralità, allertando comunque l'esercito in vista di possibili sconfinamenti<ref>{{cita news|url=https://www.dailystar.com.lb/News/Politics/2012/Jul-30/182620-lebanese-army-to-confront-israel-until-occupied-lands-liberated-kahwagi.ashx#axzz2XqBBuIgx|titolo=Lebanese Army chief says won't allow establishment of buffer zones|pubblicazione=The Daily Star|data=30 luglio 2012|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|dataarchivio=16 novembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181116091645/http://www.dailystar.com.lb/News/Politics/2012/Jul-30/182620-lebanese-army-to-confront-israel-until-occupied-lands-liberated-kahwagi.ashx#axzz2XqBBuIgx|urlmorto=sì}}</ref>.

=== La divisione religiosa di Tripoli ===
[[Tripoli (Libano)|Tripoli]] è la seconda città del [[Libano]] per dimensione, con circa 500.000 abitanti. La maggioranza della popolazione è di fede musulmana sunnita e la città viene considerata una roccaforte del conservatorismo religioso sunnita in Libano<ref>{{cita news|autore=Natacha Yazbeck|url=http://news.asiaone.com/News/AsiaOne+News/World/Story/A1Story20110128-260935.html|titolo=PM designation splits Sunni camp in Lebanon|pubblicazione=Reuters|data=28 gennaio 2011|lingua=en|accesso=16 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140317023838/http://news.asiaone.com/News/AsiaOne+News/World/Story/A1Story20110128-260935.html|urlmorto=sì}}</ref>. A Tripoli nasce il movimento [[Salafismo|salafita]] libanese e sono presenti decine di moschee e [[madrasa|scuole coraniche]] riconducibili al fondamentalismo islamico, quasi sempre finanziate dall'[[Arabia Saudita]]<ref>{{cita news|autore=Lucy Fielder|url=http://weekly.ahram.org.eg/2011/1053/re7.htm|titolo=Trial by fire for Lebanon's government|pubblicazione=Al Ahram|data=29 giugno 2011|lingua=en|accesso=16 marzo 2014|dataarchivio=25 febbraio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120225012029/http://weekly.ahram.org.eg/2011/1053/re7.htm|urlmorto=sì}}</ref>.
In particolare i sunniti sono concentrati nel quartiere di Bab al-Tabbaneh.

A Tripoli è presente anche una numerosa minoranza di religione [[Alauiti|sciita alawita]] che conta circa 40-60.000 persone ed è strettamente legata ai correligionari siriani, di cui fa parte la famiglia del presidente [[Bashar al-Assad]]<ref>{{cita news|autore=Riad Yazbeck|url=http://www.lebanonwire.com/0808MLN1/08081016MEM.asp|titolo=Return of the Pink Panthers?|pubblicazione=Lebanon Wire|data=10 agosto 2008|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140317022907/http://www.lebanonwire.com/0808MLN1/08081016MEM.asp}}</ref>.
La quasi totalità degli alawiti di Tripoli vive nel quartiere di Jabal Mohsen e nel confinante [[Distretto di Akkar]].

I due quartieri confinano tra loro e sono divisi da Syria Street. Entrambi i quartieri sono abitati da persone disoccupate ed in generale si trovano in una zona degradata della città<ref>{{cita news|autore=Serene Assir|url=https://english.al-akhbar.com/node/4158/|titolo=Tripoli Clashes: Keeping Conflict Alive|pubblicazione=Lebanon Wire|data=14 febbraio 2012|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181003023306/https://english.al-akhbar.com/node/4158/|urlmorto=sì}}</ref>.

Fino allo scoppiare della [[guerra civile libanese]] le due comunità convivevano pacificamente<ref>{{cita news|url=http://www.crisisgroup.org/en/regions/middle-east-north-africa/egypt-syria-lebanon/lebanon/B29-new-crisis-old-demons-in-lebanon-the-forgotten-lessons-of-bab-tebbaneh-jabal-mohsen.aspx|titolo=New Crisis, Old Demons in Lebanon: The Forgotten Lessons of Bab-Tebbaneh/Jabal Mohsen|pubblicazione=International Crisis Group|data=14 ottobre 2010|lingua=en}}</ref>. Poi, nel 1984, scoppia il conflitto tra il Movimento Tawid, composto da estremisti sunniti e con sede a Bab al-Tabbaneh e il Partito Democratico Arabo, con sede a Jabal Mohsen e alleato delle truppe siriane entrate in Libano<ref>{{cita web|url=http://www.crisisgroup.org/~/media/Files/Middle%20East%20North%20Africa/Iraq%20Syria%20Lebanon/Lebanon/96%20Lebanons%20Politics%20-%20The%20Sunni%20Community%20and%20Hariris%20Future%20Current.ashx|titolo=LEBANON’S POLITICS: THE SUNNI COMMUNITY AND HARIRI’S FUTURE CURRENT|pubblicazione=International Crisis Group|data=26 maggio 2010|formato = PDF|lingua=en}}</ref>. Gli scontri provocano più di 400 morti in pochi giorni e vedono la vittoria del Movimento Tawid che estende il suo controllo a tutta la città esclusa la roccaforte alawita di Jabal Mohsen. La situazione muta radicalmente con l'intervento diretto delle truppe siriane, che a fine del 1986 sconfiggono il Movimento Tawid imponendo il loro controllo politico alla città di Tripoli<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=O'Ballance|nome=Edgar|titolo=Civil War in Lebanon, 1975-92|anno=1998 }}</ref>. La divisione settaria di Tripoli diventa insanabile.

Nel 2008, col [[Conflitto libanese del 2008|riacutizzarsi della crisi politica libanese]], scoppiano nuovi scontri tra le due comunità in quanto i sunniti sostengono il governo mentre gli [[alawiti]] simpatizzano per la milizia [[Hezbollah]] antigovernativa<ref>{{cita news|autore=Suzan Haidamous|url=http://news.xinhuanet.com/english/2008-09/09/content_9880896.htm|titolo=North Lebanon reconciliation struck through joint efforts|pubblicazione=Xinhuanet|data=9 settembre 2008|lingua=en}}</ref>. Inoltre nel quartiere di Bab al-Tabbaneh si rafforza la milizia fondamentalista islamica [[Fath al-Islam]]. Gli atti di violenza sono quasi sempre condotti da estremisti sunniti che costringono almeno 9.000 alawiti ad abbandonare le proprie case<ref>{{cita news|autore=Robert Fisk|url=https://www.independent.co.uk/voices/commentators/fisk/robert-fisk-alqaida-sends-its-warriors-from-iraq-to-wage-jihad-in-lebanon-897557.html|titolo=Al-Qa'ida sends its warriors from Iraq to wage 'jihad' in Lebanon|pubblicazione=The Independent|data=15 agosto 2008|lingua=en}}</ref>.

== I primi scontri ==
Il primo episodio di violenza sul suolo libanese correlato alla [[guerra civile siriana]] si verifica il 17 giugno 2011 quando ancora la [[Siria]] sta attraversando la prima fase insurrezionale caratterizzata da manifestazioni popolari nelle principali città. Nella città costiera di [[Tripoli (Libano)|Tripoli]] si sta svolgendo una manifestazione a sostegno dell'opposizione siriana, quando scoppia uno scontro a fuoco tra uomini armati posizionati nei quartieri di Jabal Mohsen e Bab al-Tabbaneh. Al termine della giornata si contano 7 morti e 59 feriti. Tra le vittime vi sono anche un soldato libanese e un membro del Partito Democratico Arabo<ref>{{cita news|url=http://studies.aljazeera.net/ResourceGallery/media/Documents/2011/7/28/201172894328667734Lebanon-Perils%20of%20the%20Syrian%20Quake%20Aftershocks.pdf|titolo=Lebanon... Perils of the Syrian Quake Aftershocks|pubblicazione=Al Jazeera Centre for Studies|data=7 luglio 2011|formato=pdf|lingua=en|accesso=17 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121027133752/http://studies.aljazeera.net/ResourceGallery/media/Documents/2011/7/28/201172894328667734Lebanon-Perils%20of%20the%20Syrian%20Quake%20Aftershocks.pdf|urlmorto=sì}}</ref>.
La storica divisione tra i due quartieri di [[Tripoli (Libano)|Tripoli]] riesplode violentemente. I sunniti di Bab al-Tabbaneh e legati al Movimento Tawid solidarizzano con l'opposizione siriana, mentre gli alawiti di Jabal Mohsen legati al Partito Democratico Arabo sostengono il governo di [[Bashar al-Assad]].

Dal 17 giugno 2011 in città si verificano scontri intermittenti con improvvise ondate di violenza e pause cariche di tensione.

== Eventi fino alla Battaglia di Qusayr ==
=== Nuovi scontri a Tripoli ===
[[File:Lebanese army on Syria Street.jpg|thumb|upright=1.5|Esercito libanese schierato su Syria Street, tra i quartieri Bab al-Tabbaneh e Jabal Mohsen a Tripoli]]
Il 29 aprile 2012 viene fermata dalla marina libanese una nave proveniente dalla [[Libia]] e diretta a [[Tripoli (Libano)|Tripoli]] contenente un grosso carico di armi dirette ai ribelli siriani. È la prima prova di un coinvolgimento diretto dei sunniti di Tripoli nel sostegno attivo alla ribellione armata in [[Siria]]<ref>{{cita news|url=https://www.bbc.com/news/world-middle-east-17885085|titolo=Lebanon holds ship 'carrying weapons for Syria rebels'|pubblicazione=BBC News|data=29 aprile 2012|lingua=en}}</ref>.
L'evento aumenta ulteriormente la tensione in città che si aggiunge all'arresto, da parte dell'esercito libanese, di un esponente del movimento [[salafismo|salafita]], Shadi Mawlawi, accusato di attività terroristica<ref>{{cita news|url=https://www.dailystar.com.lb/News/Local-News/2012/May-12/173188-safadi-ask-for-release-of-tripoli-man-tricked-by-general-security.ashx#axzz1vVVwqM3z|titolo=Safadi asks for release of Tripoli man tricked by General Security|pubblicazione=The Daily Star|data=12 maggio 2012|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|dataarchivio=8 giugno 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190608034215/http://www.dailystar.com.lb/News/Local-News/2012/May-12/173188-safadi-ask-for-release-of-tripoli-man-tricked-by-general-security.ashx#axzz1vVVwqM3z|urlmorto=sì}}</ref>.
Il 12 maggio 2012 riesplodono gli scontri tra le due comunità che provocano 4 morti<ref>{{cita news|url=https://www.aljazeera.com/news/middleeast/2012/05/201251383952809563.html|titolo=Several dead in clashes in Lebanon's Tripoli|pubblicazione=Al Jazeera|data=14 maggio 2012|lingua=en}}</ref>. Nello stesso giorno, un gruppo di islamisti cerca di attaccare un corteo del Partito Nazionalista Sociale Libanese che manifesta in supporto del governo siriano. L'esercito blocca gli assalitori e ingaggia un conflitto armato che lascia sul terreno 4 morti<ref>{{cita news|url=https://english.alarabiya.net/articles/2012/05/13/213793.html|titolo=At least two killed as Alawite-Sunni fighting erupts in Lebanese port city|pubblicazione=Al Arabiya|data=13 maggio 2012|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171012115849/http://english.alarabiya.net/articles/2012/05/13/213793.html|urlmorto=sì}}</ref>.

Gli scontri tra le due comunità continuano fino al 18 maggio provocando un totale di 18 morti e 100 feriti tra [[alawiti]], sunniti e soldati dell'esercito libanese, dislocato in città il 15 maggio per cercare di interporsi tra i combattenti<ref>{{cita news|autore=Naharnet Newsdesk|url=http://www.naharnet.com/stories/en/40122-tripoli-sectarian-violence-toll-rises-to-4-amid-intermittent-clashes|titolo=6 Dead, 70 Hurt as Clashes Spread in Tripoli and Islamists Reclose al-Nour Square|pubblicazione=Naharnet|data=14 maggio 2012|lingua=en}}</ref><ref>{{cita news|url=https://www.dailystar.com.lb/News/Local-News/2012/May-16/173584-4-wounded-in-clashes-between-army-gunmen.ashx#axzz1uzBSxwRs|titolo=Lebanese soldier among 8 wounded in north Lebanon clashes|pubblicazione=The Daily Star|data=16 maggio 2012|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|dataarchivio=4 giugno 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190604015034/http://www.dailystar.com.lb/News/Local-News/2012/May-16/173584-4-wounded-in-clashes-between-army-gunmen.ashx#axzz1uzBSxwRs|urlmorto=sì}}</ref>.

=== Gli scontri arrivano a Beirut ===
Il 20 maggio 2012 i soldati dell'esercito libanese uccidono lo sceicco sunnita Ahmad Abdel-Wahid e il suo assistente nel [[Distretto di Akkar]], località a maggioranza alawita. I militari aprono il fuoco contro la loro macchina in quanto non si ferma ad un check point<ref>{{cita news|url=https://english.alarabiya.net/articles/2012/05/20/215273.html|titolo=Army kills Sunni cleric in Lebanon: security official|pubblicazione=Al Arabiya|data=20 maggio 2012|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304080226/http://english.alarabiya.net/articles/2012/05/20/215273.html|urlmorto=sì}}</ref>.
La reazione della comunità sunnita è violenta e non si limita alla città di Tripoli. Si verificano manifestazioni in tutto il Libano e si accusano i militari di appoggiare il governo siriano.

Per la prima volta si verificano scontri anche a [[Beirut]] quando militanti del Movimento per il Futuro e Tayyar al-Arabi si scontrano e lasciano sul campo 3 morti<ref>{{cita news|url=https://www.dailystar.com.lb/News/Politics/2012/May-21/174097-armed-clashes-erupt-in-tariq-al-jadideh.ashx#axzz1vVVwqM3z|titolo=Clashes in Beirut end, 3 dead|pubblicazione=The Daily Star|data=21 maggio 2012|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|dataarchivio=11 giugno 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190611021633/http://www.dailystar.com.lb/News/Politics/2012/May-21/174097-armed-clashes-erupt-in-tariq-al-jadideh.ashx#axzz1vVVwqM3z|urlmorto=sì}}</ref>.
Si registra un clima di crescente tensione in tutto il paese e a Beirut viene schierato l'esercito per evitare nuovi scontri<ref>{{cita news|url=http://www.naharnet.com/stories/en/52645-two-wounded-in-tariq-al-jadideh-clash-as-army-deploys-to-contain-situation|titolo=Two Hurt as Families Dispute Erupts into Armed Clash in Tariq al-Jadideh|pubblicazione=Naharnet|data=6 settembre 2012|lingua=en}}</ref>.

Per l'uccisione dello sceicco vengono arrestati 22 militari. Il Movimento per il Futuro chiede la loro condanna a morte<ref>{{cita news|url=http://www.naharnet.com/stories/en/40951-tense-funeral-for-abdul-wahed-merheb-in-al-bireh-daher-calls-for-executing-killers|titolo=Tense Funeral for Abdul Wahed, Merheb in al-Bireh, Daher Calls for Executing Killers|pubblicazione=Naharnet|data=21 maggio 2012|lingua=en}}</ref> e invoca, a nome dell'[[Alleanza del 14 Marzo]], la formazione di un nuovo governo di ispirazione antisiriana<ref>{{cita news|url=http://www.naharnet.com/stories/en/41319-march-14-for-a-neutral-salvation-govt-that-would-launch-dialogue-on-all-illegal-arms|titolo=March 14: For a Neutral, Salvation Govt. that would Launch Dialogue on All Illegal Arms|pubblicazione=Naharnet|data=24 maggio 2012|lingua=en}}</ref>.

=== Battaglia permanente a Tripoli ===
A partire da maggio 2012 gli scontri tra le comunità religiose di [[Tripoli (Libano)|Tripoli]] si fanno continuativi e si registrano sparatorie a cadenza giornaliera.
L'evento più grave si verifica tra il 2 e il 3 giugno, quando il conflitto tra gli abitanti dei due quartieri contrapposti provoca 15 morti e 60 feriti. L'esercito libanese viene nuovamente schierato su Syria Street, che separa le due zone<ref>{{cita news|url=http://www.yalibnan.com/2012/06/03/lebanese-army-deployed-in-tripoli-after-15-killed/|titolo=Lebanese army deployed in Tripoli after 15 killed|pubblicazione=Ya Libnan|data=3 giugno 2012|lingua=en}}</ref>. Si raggiunge un accordo per una tregua, che però viene ripetutamente violata fin dal primo giorno<ref>{{cita news|url=http://www.yalibnan.com/2012/06/03/several-ceasefire-violations-were-reported-in-tripoli/|titolo=Several ceasefire violations were reported in Tripoli|pubblicazione=Ya Libnan|data=3 giugno 2012|lingua=en}}</ref>.

Si registra una vittima l'8 giugno per una serie di spari che raggiungono il quartiere alawita<ref>{{cita news|url=https://english.al-akhbar.com/content/lebanese-man-killed-tripoli-gunfire|titolo=Lebanese man killed in Tripoli gunfire|pubblicazione=Alakhbar|data=8 giugno 2012|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170707153708/http://english.al-akhbar.com/content/lebanese-man-killed-tripoli-gunfire|urlmorto=sì}}</ref>, e il 18 luglio, a seguito di scontri scoppiati durante una manifestazione antisiriana che celebra l'[[Battaglia di Damasco|attentato a Damasco]] in cui rimangono uccisi gli alti dirigenti della sicurezza nazionale<ref>{{cita news|url=http://www.naharnet.com/stories/en/47044-one-killed-in-tripoli-by-gunshots-fired-in-celebration-of-damascus-bombing|titolo=One Killed in Tripoli by Gunshots Fired in Celebration of Damascus Bombing|pubblicazione=Naharnet|data=18 luglio 2012|lingua=en}}</ref>.

Il 20 e 21 agosto una violenta sparatoria contrappone alawiti e sunniti. Si contano 12 morti e più di 100 feriti, inclusi diversi soldati libanesi che ceracano di interporsi<ref>{{cita news|url=http://mwcnews.net/news/middle-east/21016-lebanese-rivals.html|titolo=Lebanese rivals continue battles over Syria|pubblicazione=MWC News|data=22 agosto 2012|lingua=en}}</ref>. Il 22 agosto, per porre fine agli scontri, l'esercito libanese si spinge all'interno dei due quartieri rivali, venendo tuttavia respinto da una forte opposizione armata. Tuttavia, a seguito di incontri con i leader delle due comunità si arriva ad un [[cessate il fuoco]], che dura solo qualche ora<ref>{{cita news|url=https://www.bbc.com/news/world-middle-east-19354337|titolo=Lebanon clashes: Fresh clashes breach truce in Tripoli|pubblicazione=BBC News|data=23 agosto 2012|lingua=en}}</ref>.
Il 24 agosto gli scontri tra le due comunità religiose si aggravano e vengono utilizzati [[RPG (lanciarazzi)|RPG]] e artiglieria pesante. Sette negozi gestiti da alawiti vengono dati alle fiamme.
La situazione si aggrava ulteriormente alla morte, per mano di un cecchino, di Khaled al Baradei, leader delle milizie islamiste sunnite<ref>{{cita news|url=https://www.bbc.com/news/world-middle-east-19366256|titolo=Sunni cleric killed in north Lebanon clashes|pubblicazione=BBC News|data=24 agosto 2012|lingua=en}}</ref>.

Il conflitto tra i due quartieri di [[Tripoli (Libano)|Tripoli]] vede un periodo di combattimenti sporadici fino a dicembre 2012, quando si registra un nuovo picco di violenza. Tra il 4 e il 6 dicembre gli scontri settari provocano 12 morti e 73 feriti soprattutto grazie all'azione di cecchini<ref>{{cita news|url=http://www.naharnet.com/stories/en/63545-sniper-activity-clashes-renew-in-tripoli-as-death-toll-reach-11|titolo=Sniper Activity, Clashes Renew in Tripoli as Death Toll Reaches 11|pubblicazione=Naharnet|data=6 dicembre 2012|lingua=en}}</ref>.

Nuove vittime si registrano il 22 marzo 2013 con 6 morti, compreso un soldato dell'esercito libanese<ref>{{cita news|url=http://www.naharnet.com/stories/en/76713-3-dead-1-hurt-in-fresh-clashes-between-bab-al-tabbaneh-jabal-mohsen|titolo=3 Dead, 4 Hurt in Tripoli Clashes, Army Readies to Enter Jabal Mohsen as Part of Security Plan|pubblicazione=Naharnet|data=23 marzo 2013|lingua=en}}</ref>.

=== I rapimenti ===
Dal maggio 2012 lo sconfinamento della guerra civile siriana in Libano si manifesta anche attraverso una serie di rapimenti a sfondo politico o settario.

Il primo episodio di verifica a maggio nel villaggio siriano di Zeita, al confine settentrionale con il [[Libano]]. Alcuni miliziani ribelli siriani sequestrano tre cittadini libanesi filosiriani. Per rappresaglia, in territorio libanese, attivisti filosiriani catturano 60 lavoratori siriani. La crisi si risolve il 16 maggio, quando tutti gli ostaggi vengono rilasciati<ref>{{cita news|url=https://www.dailystar.com.lb/News/Local-News/2012/May-16/173574-lebanese-syrian-hostages-released-as-part-of-swap-deal.ashx#axzz1vVVwqM3z|titolo=Lebanese, Syrian hostages released in swap|pubblicazione=The Daily Star|data=16 maggio 2012|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|dataarchivio=9 febbraio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200209185201/http://www.dailystar.com.lb/News/Local-News/2012/May-16/173574-lebanese-syrian-hostages-released-as-part-of-swap-deal.ashx#axzz1vVVwqM3z|urlmorto=sì}}</ref>.

Il 22 maggio vengono sequestrati 16 pellegrini [[sciiti]] dall'[[Esercito siriano libero]] ad [[Aleppo]]<ref>{{cita news|url=https://www.dailystar.com.lb/News/Local-News/2012/May-22/174279-12-lebanese-kidnapped-by-free-syrian-army-local-media.ashx#axzz1vVVwqM3z|titolo=At least 16 Lebanese abducted by Syria rebels near Aleppo|pubblicazione=The Daily Star|data=22 maggio 2012|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|dataarchivio=9 febbraio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200209185157/http://www.dailystar.com.lb/News/Local-News/2012/May-22/174279-12-lebanese-kidnapped-by-free-syrian-army-local-media.ashx#axzz1vVVwqM3z|urlmorto=sì}}</ref>. I rapitori chiedono, in cambio del rilascio degli ostaggi, il riconoscimento ufficiale dell'opposizione siriana come legittimo rappresentante della Siria da parte del Libano<ref>{{cita news|url=http://www.naharnet.com/stories/en/49515-kidnapper-of-11-pilgrims-lebanese-politicians-must-recognize-syrian-revolution|titolo=Kidnapper of 11 Pilgrims: Lebanese Politicians Must Recognize Syrian Revolution|pubblicazione=Naharnet|data=9 agosto 2012|lingua=en}}</ref>. Gli ostaggi verranno rilasciati il 18 ottobre 2012<ref>{{cita news|url=http://www.lapresse.it/mondo/asia/siria-9-pellegrini-sciiti-liberati-sono-di-ritorno-in-libano-1.409776|titolo=Siria, 9 pellegrini sciiti liberati sono di ritorno in Libano|pubblicazione=La Presse|data=19 ottobre 2012}}</ref>.

A fine maggio vengono sequestrati in territorio libanese due contadini da alcune milizie filosiriane e trasportati in Siria. Vengono rilasciati il 3 giugno<ref>{{cita news|url=https://english.al-akhbar.com/content/syria-releases-abducted-lebanese-farmers|titolo=Syria releases abducted Lebanese farmers|pubblicazione=Alakhbar|data=4 giugno 2012|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170707153534/http://english.al-akhbar.com/content/syria-releases-abducted-lebanese-farmers|urlmorto=sì}}</ref>.

Il 13 agosto 2012 viene rapito a [[Damasco]] Hassan al-Meqdad, membro di una importante famiglia [[sciita]] libanese. I rapitori sono membri dell'[[Esercito siriano libero]] e accusano l'ostaggio di essere membro di [[Hezbollah]], eventualità smentita dalla stessa milizia libanese.
Il clan degli al-Meqdad reagisce violentemente alla cattura di un suo membro e, creando una milizia indipendente, esegue una serie di rapimenti "di rappresaglia". Vengono rapite 20 persone in territorio libanese accusate di essere ribelli siriani oltre confine. Tra i rapiti vi sono un cittadino turco e uno saudita. I membri del clan al-Meqdad minacciano di eseguire rapimenti continui di cittadini provenienti dai Paesi del Golfo finché non verrà rilasciato il loro familiare.
In risposta alle azioni del clan, Qatar, Arabia Saudita e Turchia chiedono ai loro cittadini di lasciare il Libano<ref>{{cita news|autore=Issam Abdullah e Erika Solomon|url=https://www.reuters.com/article/2012/08/15/us-syria-crisis-lebanon-abductions-idUSBRE87E0XP20120815|titolo=Lebanese Shi'ites kidnap 20, Sunni neighbors targeted|pubblicazione=Reuters|data=15 agosto 2012|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924170201/http://www.reuters.com/article/2012/08/15/us-syria-crisis-lebanon-abductions-idUSBRE87E0XP20120815|urlmorto=sì}}</ref>.

La crisi degli ostaggi dura fino a fine agosto, quando la maggior parte delle persone rapite viene rilasciata<ref>{{cita news|url=https://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2012/Aug-25/185677-lebanese-meqdad-clan-to-free-most-syrian-hostages.ashx#axzz2wRhNn2Z6|titolo=Lebanese Meqdad clan to free most Syrian hostages|pubblicazione=The Daily Star|data=25 agosto 2012|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|dataarchivio=21 aprile 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160421201042/http://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2012/Aug-25/185677-lebanese-meqdad-clan-to-free-most-syrian-hostages.ashx#axzz2wRhNn2Z6|urlmorto=sì}}</ref>.

=== Scontri al confine ===
A partire dall'estate del 2012, a seguito dell'avanzata dei ribelli siriani in molte zone del paese, si verificano una serie di sconfinamenti sulla frontiera tra [[Siria]] e [[Libano]] che interessano le cittadine sul confine. In particolare sono interessate le aree intorno ai villaggi di Arsal, che confina con la regione del Qalamoun, e quelle intorno ad Ermel, vicino al valico di confine di Al-Qusayr.
Arsal è un villaggio a maggioranza sunnita che solidarizza con l'opposizione siriana e, per la sua posizione, diventa un centro nevralgico di approvvigionamento e passaggio di miliziani ribelli.
La tensione sale anche a seguito del sempre più profondo appoggio politico di [[Hezbollah]] nei confronti del governo siriano. I ribelli temono un intervento diretto della milizia libanese sul territorio siriano.

Il primo episodio, in agosto, coinvolge proprio due miliziani di Hezbollah, che vengono uccisi in territorio libanese a seguito di uno sconfinamento da parte di un gruppo di ribelli<ref>{{cita news|autore=Babak Dehghanpisheh|url=http://www.northjersey.com/news/world/hezbollah-increases-support-for-syrian-regime-u-s-and-lebanese-officials-say-beirut-1.350613|titolo=Hezbollah Increases Support for Syrian Regime, U.S. and Lebanese Officials Say (Beirut)|pubblicazione=North Jersey|data=26 settembre 2012|lingua=en}}</ref>.

Il 17 settembre avviene il primo sconfinamento di grossa entità. L'aviazione siriana bombarda alcune postazioni ribelli e quattro missili colpiscono il territorio libanese, nelle vicinanze di Arsal. L'evento provoca allarme nel governo libanese, che teme uno sconfinamento massiccio, poi non avvenuto, delle truppe siriane<ref>{{cita news|url=http://www.foxnews.com/world/2012/09/18/syrian-jets-hit-lebanese-territory-near-border/#ixzz27JvfB9lg|titolo=Syrian jets hit Lebanese territory near border|pubblicazione=Fox News|data=18 settembre 2012|lingua=en}}</ref>.

Sempre vicino ad Arsal, il 22 settembre, l'[[Esercito siriano libero]] esegue un'incursione in territorio libanese attaccando le guardie di confine. A seguito dello scontro a fuoco viene catturato il gruppo degli assalitori. Tuttavia l'esercito libanese libera i miliziani sia per le pressioni della popolazione locale, sia per la volontà del governo di mantenere una posizione neutrale sulla guerra civile siriana<ref>{{cita news|url=https://www.dailystar.com.lb/News/Politics/2012/Sep-23/188927-lebanese-president-praises-army-response-to-fsa-attack.ashx#ixzz27JxWSuyo|titolo=Lebanese president praises Army response to FSA attack|pubblicazione=The Daily Star|data=23 settembre 2012|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|dataarchivio=6 giugno 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190606152701/http://www.dailystar.com.lb/News/Politics/2012/Sep-23/188927-lebanese-president-praises-army-response-to-fsa-attack.ashx#ixzz27JxWSuyo|urlmorto=sì}}</ref>.

La neutralità del Libano provoca un aumento del flusso di miliziani ribelli oltre confine e un aumento della tensione con il governo siriano, che in diverse occasioni colpisce quelle che si sono trasformate nelle retrovie della ribellione armata. L'11 ottobre viene colpita dall'artiglieria siriana la cittadina di Qaa. Anche in questo caso il governo libanese non organizza nessuna reazione<ref>{{cita news|url=https://www.dailystar.com.lb/News/Local-News/2012/Oct-11/191029-syrian-shells-hit-lebanon-border-town.ashx#axzz28x8cZ38U|titolo=Syrian shells hit Lebanon border town|pubblicazione=The Daily Star|data=11 ottobre 2012|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|dataarchivio=25 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190425070246/http://www.dailystar.com.lb/News/Local-News/2012/Oct-11/191029-syrian-shells-hit-lebanon-border-town.ashx#axzz28x8cZ38U|urlmorto=sì}}</ref>.

Nel frattempo la milizia [[Hezbollah]] approfitta dell'instabilità sul confine per legittimare la propria presenza. Il segretario generale [[Hassan Nasrallah]] a ottobre dichiara che l'aumento dei miliziani sciiti nella [[Valle della Beqa'|valle della Bekaa]] è volto al sostegno dell'esercito libanese nelle sue operazioni di controllo della frontiera<ref>{{cita news|url=http://www.naharnet.com/stories/en/57430-report-5-000-pro-hizbullah-fighters-defending-lebanese-inhabited-border-towns-in-syria|titolo=Report: 5,000 Pro-Hizbullah Fighters Defending Lebanese-Inhabited Border Towns in Syria|pubblicazione=Naharnet|data=17 ottobre 2012|lingua=en}}</ref>.

Da ottobre si registrano anche molti volontari libanesi che si uniscono ai ribelli siriani, in particolare alle milizie jihadiste. Molti volontari provengono dai gruppi salafiti presenti a [[TrGrande Siria, Guerra civile libanese e Rivoluzione del Cedro.ipoli (Libano)|Tripoli]] e approfittano della porosità del confine. Il 30 novembre questo flusso risulta evidente a seguito di un'operazione dell'esercito siriano che uccide 20 miliziani libanesi appena entrati in Siria<ref>{{cita news|url=https://www.dailystar.com.lb/News/Local-News/2012/Nov-30/196719-two-lebanese-killed-several-wounded-near-syria-lebanon-border-sources.ashx#axzz2ED21yq00|titolo=20 Lebanese killed in Syria ambush|pubblicazione=The Daily Star|data=30 novembre 2012|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|dataarchivio=6 giugno 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190606132635/http://www.dailystar.com.lb/News/Local-News/2012/Nov-30/196719-two-lebanese-killed-several-wounded-near-syria-lebanon-border-sources.ashx#axzz2ED21yq00|urlmorto=sì}}</ref>.

La sicurezza intorno alla cittadina di Arsal diventa sempre più critica e le tensioni con l'esercito libanese di frontiera si fanno più frequenti. Il 1º febbraio 2013 scoppia per la prima volta uno scontro armato all'interno della cittadina quando l'esercito libanese, su indicazione dei servizi segreti, cerca di arrestare un esponente salafita siriano accusato di terrorismo che, oltrepassando il confine, aveva trovato rifugio ad Arsal. Le forze speciali dell'esercito vengono circondate da miliziani jihadisti (poi rivelatisi appartenenti al [[Fronte al-Nusra]]) ed attaccate. Due soldati rimangono uccisi e i loro corpi vengono trascinati nel centro della città in segno di vittoria<ref>{{cita news|autore=Jean Aziz|url=http://www.al-monitor.com/pulse/originals/2013/02/sunni-awakening-lebanon.html#ixzz2Jo0PFlK9|titolo=Syrian Jihadist Groups Take Conflict to Lebanon|pubblicazione=Al Monitor|data=2 febbraio 2013|lingua=en|accesso=21 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140302074420/http://www.al-monitor.com/pulse/originals/2013/02/sunni-awakening-lebanon.html#ixzz2Jo0PFlK9|urlmorto=sì}}</ref>.

=== Scontri a Sidone ===
[[File:Sidon 004.jpg|thumb|Il lungomare di Sidone]]
Un'altra area di tensione si apre nel sud del Libano, nella città di [[Sidone]]. L'ex [[imam]] della moschea Bilal Bin Rabah, Ahmed Al-Assir, vicino alle posizioni sunnite salafite esegue dei sermoni pubblici estremamente violenti contro gli [[sciiti]] e [[Hezbollah]], che accusa di essere un'emanazione iraniana e di voler distruggere la composizione religiosa libanese. Oltre ad Hezbollah i suoi sermoni hanno come obiettivo il presidente siriano [[Bashar al-Assad]], attraendo così i simpatizzanti dei ribelli siriani<ref>{{cita web|autore=Mansoor Moassel, Jean Kors e Johan Garde|url=http://www.psc.isr.umich.edu/pubs/pdf/rr12-757.pdf|titolo=Sectarianism and Counter-Sectarianism in Lebanon|pubblicazione=Population Studies Center|data=maggio 2012|formato=pdf|lingua=en|accesso=21 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140513132210/http://www.psc.isr.umich.edu/pubs/pdf/rr12-757.pdf|urlmorto=sì}}</ref>.

Ad agosto 2012 Assir organizza una serie di sit-in di protesta contro [[Hezbollah]] che degenerano in scontri con l'Organizzazione Popolare Nasserista e provocano diversi feriti<ref>{{cita news|url=https://www.dailystar.com.lb/News/Politics/2012/Aug-09/183935-gunfight-in-sidon-between-assir-and-local-rivals-wounds-five.ashx#axzz234YADSXf|titolo=Gunfight in Sidon between Assir and local rivals wounds five|pubblicazione=The Daily Star|data=9 agosto 2012|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|dataarchivio=10 giugno 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190610145613/http://www.dailystar.com.lb/News/Politics/2012/Aug-09/183935-gunfight-in-sidon-between-assir-and-local-rivals-wounds-five.ashx#axzz234YADSXf|urlmorto=sì}}</ref>.

L'11 novembre 2012 scoppiano nuovi scontri a Sidone tra sostenitori di Assir e sostenitori di [[Hezbollah]]. Assir afferma che i problemi con Hezbollah possono essere risolti "solo con il sangue" e annuncia la formazione di una milizia armata<ref>{{cita news|url=http://www.naharnet.com/stories/en/61152-asir-we-suspended-decision-to-form-armed-brigade-pending-consultations|titolo=Asir: We Suspended Decision to Form Armed Brigade Pending Consultations|pubblicazione=Naharnet|data=17 novembre 2012|lingua=en}}</ref>.

=== L'assassinio di Wissam al-Hassan ===
Il 19 ottobre 2012 un'autobomba a [[Beirut]] uccide 8 persone incluso Wissam al-Hassan, comandante delle Forze di sicurezza interna libanese e membro di spicco dell'[[Alleanza del 14 Marzo]] antisiriana. È l'attentato più grave in [[Libano]] dal 2008<ref>{{cita news|url=http://www.naharnet.com/stories/en/57713-wissam-al-hasan-assassinated-in-ashrafiyeh-bomb-blast|titolo=Wissam al-Hasan Assassinated in Ashrafiyeh Bomb Blast|pubblicazione=Naharnet|data=19 ottobre 2012|lingua=en}}</ref>. A causa delle posizioni antisiriane dell'uomo politico e del suo coinvolgimento nelle indagini sull'assassinio di [[Rafīq al-Ḥarīrī|Rafiq Hariri]] i sospetti ricadono sui servizi segreti siriani e [[Hezbollah]].

Immediatamente dopo l'attentato si verificano scontri in tutto il paese, inclusa [[Tripoli (Libano)|Tripoli]]<ref>{{cita news|autore=Wassim Mroueh e Antoine Amrieh|url=https://www.dailystar.com.lb/News/Local-News/2012/Oct-22/192271-three-dead-in-tripoli-clashes-arrests-made.ashx#axzz29z9qZY9N|titolo=Three dead in Tripoli clashes, arrests made|pubblicazione=The Daily Star|data=22 ottobre 2012|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|dataarchivio=8 giugno 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190608042705/http://www.dailystar.com.lb/News/Local-News/2012/Oct-22/192271-three-dead-in-tripoli-clashes-arrests-made.ashx#axzz29z9qZY9N|urlmorto=sì}}</ref> e [[Beirut]]<ref>{{cita news|url=http://www.naharnet.com/stories/en/57902-cautious-calm-in-tariq-al-jadeedah-after-overnight-clashes|titolo=Army Carrying Out Security Plan in Beirut to Detain Gunmen, Restore Order|pubblicazione=Naharnet|data=22 ottobre 2012|lingua=en}}</ref>.

Gli scontri durano fino al 24 ottobre e causano in tutto 10 morti e 65 feriti<ref>{{cita news|autore=Oliver Holmes|url=https://www.reuters.com/article/2012/10/23/us-lebanon-crisis-idUSBRE89L0CK20121023|titolo=Army say gunmen agree to truce in Lebanon's Tripoli|pubblicazione=Reuters|data=23 ottobre 2012|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924171454/http://www.reuters.com/article/2012/10/23/us-lebanon-crisis-idUSBRE89L0CK20121023|urlmorto=sì}}</ref>.

== Eventi successivi alla Battaglia di Qusayr ==
{{vedi anche|Battaglia di Qusayr}}
Nel maggio 2013 l'esercito siriano scatena un'offensiva nella cittadina siriana di confine di al-Qusayr. Per la prima volta [[Hezbollah]] interviene direttamente in supporto del governo siriano e dilaga in Siria, determinando una sostanziale modifica nei rapporti di forza contro i ribelli. L'intervento della milizia libanese provoca una ''escalation'' di violenza in Libano, sia di natura settaria che politica. I ribelli siriani intervengono direttamente in [[Libano]] per attaccare [[Hezbollah]].

Il governo libanese cerca di mantenere una sempre più difficile neutralità, ma esponenti sia dell'[[Esercito siriano libero]] che delle milizie jihadiste minacciano di colpire obiettivi libanesi nel caso il governo non blocchi la partecipazione di [[Hezbollah]] alla guerra<ref>{{cita news|url=http://www.naharnet.com/stories/en/84792|FSA Chief of Staff Gives Lebanon 24-Hour Ultimatum to Stop Hizbullah Intervention in Syria|pubblicazione=Naharnet|data=28 maggio 2013|lingua=en}}</ref>.

=== Aumenta la violenza a Tripoli ===
Tra il 19 e 26 maggio 2013 gli scontri a [[Tripoli (Libano)|Tripoli]] si trasformano in una battaglia su larga scala con l'utilizzo, per la prima volta, di mortai. La battaglia provoca 31 morti e costringe l'esercito libanese ad abbandonare la città<ref>{{cita news|url=http://www.naharnet.com/stories/en/84548-army-deploys-in-some-tripoli-flashpoints-fighting-frontiers-leaders-still-reluctant|titolo=Army Deploys in Some Tripoli Flashpoints, Fighting Frontiers Leaders Still Reluctant|pubblicazione=Naharnet|data=26 maggio 2013|lingua=en}}</ref>.

A giugno 2013 la violenza si estende al centro della città. Il 6 giugno vi sono scontri nel mercato centrale di Tripoli tra salafiti e i sostenitori del governo siriano del [[Partito Nazionalista Sociale Siriano]]. Si registra un morto e 7 feriti<ref>{{cita news|url=http://www.naharnet.com/stories/en/85983-1-dead-7-hurt-in-fierce-clashes-between-salafists-pro-hizbullah-group-in-tripoli|titolo=1 Dead, 7 Hurt in Fierce Clashes between Salafists, Pro-Hizbullah Group in Tripoli|pubblicazione=Naharnet|data=6 giugno 2013|lingua=en}}</ref>.

Le violenze nel centro della città continuano fino al 9 giugno 2013, parallelamente agli scontri sempre più duri nei quartieri di Bab al-Tabbaneh e Jabal Mohseh, dove la componente [[alawita]] sostiene apertamente l'intervento di [[Hezbollah]] nella [[guerra civile siriana]]. L'esercito libanese interviene in forze smantellando le barricate che sono state costruite intorno a Syria Street e presidiando i due quartieri. Le violenze provocano in tutto 9 morti<ref>{{cita news|url=http://www.naharnet.com/stories/en/86200-army-starts-tearing-down-barricades-in-tripoli|titolo=Army Starts Tearing Down Barricades in Tripoli|pubblicazione=Naharnet|data=9 giugno 2013|lingua=en}}</ref>.

=== Scontri ripetuti al confine ===
La battaglia di al-Qusayr avviene vicino al confine nord tra [[Siria]] e [[Libano]]. Questo provoca uno sconfinamento continuo di combattimenti, flusso di milizie ribelli e filogovernative, flusso di armi e profughi.
La cittadina frontaliera libanese di Hermel è una roccaforte di [[Hezbollah]] ed è il punto di partenza per l'accesso in Siria dei miliziani sciiti. Per questo motivo viene ripetutamente attaccata dai ribelli siriani<ref>{{cita news|url=https://www.aljazeera.com/news/middleeast/2013/05/201352645843641150.html|titolo=Rockets hit Beirut's southern suburbs|pubblicazione=Al Jazeera|data=29 maggio 2013|lingua=en}}</ref>.

Il 28 maggio i ribelli siriani eseguono un'incursione in territorio libanese vicino alla cittadina di Arsal e attaccano una postazione dell'esercito uccidendo tre soldati<ref>{{cita news|url=http://www.naharnet.com/stories/en/85119-three-suspects-arrested-over-links-to-arsal-attack|titolo=Three Suspects Arrested over Links to Arsal Attack|pubblicazione=Naharnet|data=31 maggio 2013|lingua=en}}</ref>.

Qualche giorno dopo dal territorio siriano vengono lanciati razzi e colpi di mortaio che colpiscono almeno 16 volte l'area intorno a [[Baalbek]], dove la presenza di miliziani Hezbollah è particolarmente forte. Non vi sono vittime<ref>{{cita news|url=http://www.foxnews.com/world/2013/06/01/rockets-mortar-rounds-fired-from-syria-land-in-hezbollah-stronghold-in-eastern/|titolo=Rockets, mortar rounds fired from Syria land in Hezbollah stronghold in eastern Lebanon|pubblicazione=Fox News|data=1º giugno 2013|lingua=en}}</ref>. Contemporaneamente, sempre nella periferia di [[Baalbek]], si verifica il primo episodio di scontro diretto tra opposte milizie su territorio libanese. Un gruppo di ribelli siriani varca il confine e si scontra con miliziani Hezbollah. Si registrano almeno 12 morti tra i ribelli, secondo alcune fonti appartenenti al [[Fronte al-Nusra]]<ref>{{cita news|autore=Rakan al-Fakih|url=https://www.dailystar.com.lb/News/Local-News/2013/Jun-02/219158-fighters-killed-in-bekaa-between-hezbollah-rebels-lebanese-security-sources.ashx#axzz2wbpmSTCl|titolo=Hezbollah slays dozen Syrian rebels in Lebanon ambush: sources|pubblicazione=The Daily Star|data=2 giugno 2013|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|dataarchivio=8 giugno 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190608123049/http://www.dailystar.com.lb/News/Local-News/2013/Jun-02/219158-fighters-killed-in-bekaa-between-hezbollah-rebels-lebanese-security-sources.ashx#axzz2wbpmSTCl|urlmorto=sì}}</ref>.

Il 12 giugno 2013 l'esercito siriano esegue un'operazione contro il flusso di ribelli dal Libano alla Siria colpendo le aree di confine vicino alla cittadina di Arsal. La città viene inclusa nell'attacco e viene colpita da 3 razzi sparati da elicotteri da combattimento<ref>{{cita news|url=https://www.bbc.com/news/world-middle-east-22870776|titolo=Syria rebels 'kill Shia residents of eastern village'|pubblicazione=BBC News|data=12 giugno 2013|lingua=en}}</ref>.

Il 16 giugno quattro [[sciiti]] vengono uccisi nei pressi di Arsal<ref>{{cita news|url=http://www.naharnet.com/stories/en/87185-salam-urges-restraint-and-calm-over-arsal-ambush|titolo=Salam Urges Restraint and Calm over Arsal Ambush|pubblicazione=Naharnet|data=17 giugno 2013|lingua=en}}</ref>.
A seguito di questo evento i cittadini dei villaggi intorno ad Arsal, a maggioranza sciita, bloccano la strada di collegamento alla roccaforte sunnita, provocando, come reazione, il blocco della strada principale che congiunge Arsal al Libano interno. Il 21 giugno interviene l'esercito libanese che riapre entrambe le strade<ref>{{cita news|url=http://www.neurope.eu/news/wire/lebanons-baalbek-festival-change-location-because-spillover-syrias-civil-war|titolo=Lebanon's Baalbek festival to change location because of spillover from Syria's civil war|pubblicazione=New Europe|data=21 giugno 2013|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140322150623/http://www.neurope.eu/news/wire/lebanons-baalbek-festival-change-location-because-spillover-syrias-civil-war}}</ref>.

=== La battaglia di Sidone ===
Tra il 23 e il 25 giugno 2013 si verificano i più gravi episodi di violenza su suolo libanese collegati alla [[guerra civile siriana]]<ref>{{cita news|url=http://www.trust.org/item/20130624230100-g8f2k/?source=hptop|titolo=Lebanon faces tumult after deadliest Syria-related clashes|pubblicazione=Reuters|data=24 giugno 2013|lingua=en|accesso=22 marzo 2014|dataarchivio=30 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141030175632/http://www.trust.org/item/20130624230100-g8f2k/?source=hptop|urlmorto=sì}}</ref>.
A seguito dell'intervento in Siria di [[Hezbollah]], numerosi religiosi sunniti, in appoggio ai ribelli siriani, avevano chiamato al [[jihād]] contro il governo siriano e i suoi alleati [[sciiti]]<ref>{{cita news|url=http://www.naharnet.com/stories/en/80563|titolo=Mustaqbal Rejects Calls for Jihad in Syria, Urges Hizbullah to Withdraw Fighters|pubblicazione=Naharnet|data=23 aprile 2013|lingua=en}}</ref>. Tra gli esponenti più duri del movimento salafita vi è Ahmad al-Assir che ha organizzato un gruppo armato a [[Sidone]] per combattere Hezbollah.Grande Siria, Guerra civile libanese e Rivoluzione del Cedro.

A inizio giugno si erano verificati una serie di episodi di violenza contro membri di Hezbollah di Sidone e Assir aveva intimato ai membri della milizia sciita di abbandonare la città. Richiesta non accolta<ref>{{cita news|autore=Barbara Surk|url=http://www.huffingtonpost.com/2013/06/18/lebanon-clashes_n_3459054.html|titolo=Lebanon Clashes: Security Officials Clash With Gunmen Loyal To Hezbollah Critic In Port City Of Sidon|pubblicazione=The Huffington Post|data=18 giugno 2013|lingua=en}}</ref>. Gli scontri si erano così intensificati anche con l'uso di mitragliatori e granate.

Il 23 giugno l'esercito libanese interviene per porre fine agli scontri e ingaggia un conflitto a fuoco con i miliziani fedeli ad Assir. Nella battaglia interviene anche Hezbollah a sostegno dell'esercito<ref>{{cita news|autore=Barbara Surk|url=https://www.economist.com/news/middle-east-and-africa/21580162-sectarian-rivalry-reverberating-region-making-many-muslims|titolo=Sunnis v Shias, here and there|pubblicazione=The Economist|data=29 giugno 2013|lingua=en}}</ref>.
Il giorno seguente l'esercito lancia una vasta operazione contro il quartiere a fianco della moschea di Sidone, dove si trova la roccaforte dei miliziani di Assir. L'operazione si rivela violentissima: i miliziani distruggono 4 carri armati e diversi veicoli dell'esercito, ma lasciano sul campo almeno 22 morti nella difesa delle loro posizioni nella moschea. L'operazione prosegue e vengono arrestati almeno 70 miliziani armati, incluso il fratello di Assir<ref>{{cita news|autore=Mohammed Zaatari|url=https://www.dailystar.com.lb/News/Local-News/2013/Jun-24/221395-fierce-clashes-rock-south-lebanon-city-for-second-day.ashx#ixzz2X9bBrhZD|titolo=Lebanese Army storms Assir complex, preacher flees|pubblicazione=The Daily Star|data=24 giugno 2013|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|dataarchivio=28 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190428033801/http://www.dailystar.com.lb//News/Local-News/2013/Jun-24/221395-fierce-clashes-rock-south-lebanon-city-for-second-day.ashx#ixzz2X9bBrhZD|urlmorto=sì}}</ref>. Alcuni miliziani dichiarano di essere membri del [[Fronte al-Nusra]], operante in Siria<ref>{{cita news|autore=Mitchell Prothero|url=http://www.mcclatchydc.com/2013/06/25/194944/al-qaida-linked-nusra-front-rebels.html#.UdBz22JHIpk|titolo=Al Qaida-linked Nusra Front rebels blamed for bloody fight against Lebanese army in Sidon|pubblicazione=McClatchy DC|data=25 giugno 2013|lingua=en|accesso=22 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141030151822/http://www.mcclatchydc.com/2013/06/25/194944/al-qaida-linked-nusra-front-rebels.html#.UdBz22JHIpk|urlmorto=sì}}</ref>.

Al termine dell'operazione, il 25 giugno, risultano uccise almeno 50 persone<ref>{{cita news|url=http://zeenews.india.com/news/world/un-says-syria-conflict-makes-impact-on-lebanon_857803.html|titolo=UN says Syria conflict makes 'impact' on Lebanon|pubblicazione=Z News|data=25 giugno 2013|lingua=en}}</ref> tra cui 17-18 soldati libanesi, 25-40 miliziani fedeli ad Assir e 4 miliziani di Hezbollah<ref>{{cita news|autore=Mohammed Zaatari e Thomas El Basha|url=https://www.dailystar.com.lb/News/Politics/2013/Jun-25/221488-mission-accomplished-assir-on-the-run.ashx#axzz2X5c750Ja|titolo=UN says Syria conflict makes 'impact' on Lebanon|pubblicazione=The Daily Star|data=25 giugno 2013|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|dataarchivio=11 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190511032442/http://www.dailystar.com.lb/News/Politics/2013/Jun-25/221488-mission-accomplished-assir-on-the-run.ashx#axzz2X5c750Ja|urlmorto=sì}}</ref>.
Ahmad al-Assir riesce invece a fuggire.

=== L'ondata di autobombe ===
[[File:Mohamad Chatah.jpg|thumb|left|Mohamad Chatah, ucciso a Beirut il 27 dicembre 2013]]
Elemento caratterizzante della violenza in Libano legata alla [[guerra civile siriana]] nel periodo successivo alla [[Battaglia di Qusayr]] è il susseguirsi di attentati per mezzo di [[autobomba]] che hanno spesso come obiettivo la milizia [[Hezbollah]], colpita anche nelle sue roccaforti.
Il primo attentato avviene a Beirut il 9 luglio 2013, quando un'autobomba esplode nel quartiere di Bir el-Abed, nel sud della città e roccaforte di Hezbollah<ref>{{cita news|url=http://world.time.com/2013/07/09/car-bomb-hits-beiruts-southern-suburbs-on-first-day-of-ramadan/photo/civil-defence-members-security-personnel-and-civilians-gather-at-the-site-of-an-explosion-in-beiruts-southern-suburbs/|titolo=Car Bomb Hits Beirut’s Southern Suburbs on First Day of Ramadan|pubblicazione=TIME|data=9 luglio 2013|lingua=en}}</ref>. Non vi sono morti e, sebbene Hezbollah accusi [[Israele]] di aver condotto l'operazione, l'attentato viene rivendicato da un gruppo legato all'[[Esercito siriano libero]] in risposta all'intervento della milizia sciita in [[Siria]]<ref>{{cita news|url=https://now.mmedia.me/lb/en/lebanonnews/syria-rebel-group-claims-beirut-suburb-blast|titolo=Syria rebel group claims Beirut suburb blast|pubblicazione=NOW Lebanon|data=10 luglio 2013|lingua=en|accesso=23 marzo 2014|dataarchivio=28 settembre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130928065323/https://now.mmedia.me/lb/en/lebanonnews/syria-rebel-group-claims-beirut-suburb-blast|urlmorto=sì}}</ref>.

Sempre a luglio un altro attentato viene sventato dalle forze di sicurezza libanesi, che, grazie ad informazioni reperite dalla [[CIA]], riesce a bloccare un carico di 7 tonnellate di esplosivo inviato in [[Libano]] da elementi legati al fondamentalismo islamico. L'obiettivo sarebbe stato di nuovo il quartiere sud di Beirut<ref>{{cita news|url=http://www.almanar.com.lb/english/adetails.php?eid=101329&frid=31&seccatid=71&cid=31&fromval=1|titolo=CIA: Al-Qaeda Sent Huge Amounts of Explosives to Lebanon|pubblicazione=Al Manar|data=11 luglio 2013|lingua=en|accesso=23 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150128062647/http://www.almanar.com.lb/english/adetails.php?eid=101329&frid=31&seccatid=71&cid=31&fromval=1|urlmorto=sì}}</ref>.

Un mese dopo, il 15 agosto 2013, un'altra autobomba colpisce la roccaforte di [[Hezbollah]] a Beirut provocando 27 morti, nell'attentato più grave che abbia colpito la città dal 1985<ref>{{cita news|url=https://www.aljazeera.com/news/middleeast/2013/08/2013815152140188564.html|titolo=Car bombing rocks Hezbollah bastion in Beirut|pubblicazione=Al Jazeera|data=16 agosto 2013|lingua=en}}</ref>. L'attentato viene rivendicato da un piccolo gruppo islamista con legami con i ribelli siriani<ref>{{cita news|url=https://www.reuters.com/article/2013/08/15/us-lebanon-explosion-idUSBRE97E0S520130815|titolo=Car bomb kills 20 in Hezbollah's Beirut stronghold|pubblicazione=Reuters|data=15 agosto 2013|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130825225334/http://www.reuters.com/article/2013/08/15/us-lebanon-explosion-idUSBRE97E0S520130815|urlmorto=sì}}</ref>.

Il 23 agosto 2013 vengono colpiti attraverso 2 autobombe, degli obiettivi sunniti antisiriani. A [[Tripoli (Libano)|Tripoli]] vengono fatte esplodere due moschee note per la loro frequentazione da parte di salafiti e sunniti solidali con la ribellione siriana. In totale vengono uccise 47 persone<ref>{{cita news|autore=Olivier Holmes e Nazih Siddiq|url=https://www.reuters.com/article/2013/08/23/us-lebanon-explosion-deaths-idUSBRE97M0FL20130823|titolo=Bombs kill 42 outside mosques in Lebanon's Tripoli|pubblicazione=Reuters|data=23 agosto 2013|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130829190411/http://www.reuters.com/article/2013/08/23/us-lebanon-explosion-deaths-idUSBRE97M0FL20130823|urlmorto=sì}}</ref>.
La comunità sunnita accusa [[Hezbollah]] e il governo siriano di aver condotto gli attacchi e promette vendetta. Alcuni gruppi legati ad [[Al-Qaida|Al-Qaeda]] dichiarano che "[[Hezbollah]] subirà la loro vendetta"<ref>{{cita news|url=https://www.reuters.com/article/2013/08/24/us-syria-crisis-qaeda-lebanon-idUSBRE97N03Y20130824|titolo=Al Qaeda blames Hezbollah for Lebanon bombings|pubblicazione=Reuters|data=24 agosto 2013|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151005130312/http://www.reuters.com/article/2013/08/24/us-syria-crisis-qaeda-lebanon-idUSBRE97N03Y20130824|urlmorto=sì}}</ref>.
L'esercito libanese arresta come mandante dell'operazione Ahmad al-Ghareeb, un esponente sunnita ma con buone relazioni con Hezbollah<ref>{{cita news|autore=Ryan Lucas|url=http://www.ctvnews.ca/world/suspect-arrested-in-tripoli-lebanon-bombings-that-killed-47-1.1424911|titolo=Suspect arrested in Tripoli, Lebanon bombings that killed 47|pubblicazione=CTV News|data=24 agosto 2013|lingua=en}}</ref>.

Le autobombe tornano ad esplodere a [[Beirut]] il 19 novembre 2013, quando un duplice attentato provoca 23 morti davanti all'ambasciata iraniana, posizionata nella roccaforte Hezbollah a sud della città<ref>{{cita news|autore=Nick Paton Walsh e Matt Smith|url=https://edition.cnn.com/2013/11/19/world/meast/lebanon-beirut-explosion/|titolo=Beirut bombs kill 23; blasts linked to Syrian civil war|pubblicazione=CNN|data=19 novembre 2013|lingua=en}}</ref>. Tra le vittime vi è il responsabile culturale dell'ambasciata, Ebrahim Ansari<ref>{{cita news|autore=Laila Bassam e Erika Solomon|url=https://www.reuters.com/article/2013/11/19/us-lebanon-blast-idUSBRE9AI08G20131119|titolo=Suicide bombings kill 23 near Iran embassy in Beirut|pubblicazione=Reuters|data=19 novembre 2013|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131119151936/http://www.reuters.com/article/2013/11/19/us-lebanon-blast-idUSBRE9AI08G20131119|urlmorto=sì}}</ref>. L'attentato viene rivendicato dalle Brigate Abdullah Azzam, un gruppo fondamentalista islamico libanese attivo nella guerra civile siriana a fianco dei ribelli. Nella rivendicazione le Brigate annunciano che continueranno ad attaccare obiettivi legati a [[Hezbollah]] e all'[[Iran]] finché non ritireranno le proprie milizie dalla [[Siria]]<ref>{{cita news|url=http://www.euronews.com/2013/11/20/beirut-probes-iranian-embassy-bomb-attack/|titolo=Beirut probes Iranian embassy bomb attack|pubblicazione=Euronews|data=20 novembre 2013|lingua=en|accesso=23 marzo 2014|dataarchivio=25 novembre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131125070248/http://www.euronews.com/2013/11/20/beirut-probes-iranian-embassy-bomb-attack/|urlmorto=sì}}</ref>. Il 31 dicembre le autorità libanesi arrestano Majid bin Mohammad al-Majid, il leader saudita delle Brigate Abdullah Azzam<ref>{{cita news|autore=Mark Hosenball|url=https://www.reuters.com/article/2013/12/31/us-usa-lebanon-idUSBRE9BU0I920131231|titolo=Leader of group linked to al Qaeda held in Lebanon: sources|pubblicazione=Reuters|data=31 dicembre 2013|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924192126/http://www.reuters.com/article/2013/12/31/us-usa-lebanon-idUSBRE9BU0I920131231|urlmorto=sì}}</ref>. L'evento alza ulteriormente la tensione tra [[Siria]], [[Iran]] e [[Arabia Saudita]].

Il 27 dicembre 2013 in pieno centro a [[Beirut]] viene colpito, con un'[[autobomba]], il convoglio in cui viaggia Mohamad Chatah, ex ministro delle finanze libanese e ambasciatore negli [[Stati Uniti]]. L'esplosione uccide Chatah e altre 7 persone<ref>{{cita news|url=https://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2013/Dec-29/242571-beirut-bombing-death-toll-rises-to-eight.ashx#axzz2ouh2KRqT|titolo=Beirut bombing death toll rises to eight|pubblicazione=The Daily Star|data=29 dicembre 2013|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|dataarchivio=10 giugno 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190610075908/http://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2013/Dec-29/242571-beirut-bombing-death-toll-rises-to-eight.ashx#axzz2ouh2KRqT|urlmorto=sì}}</ref>. Nessuno ha rivendicato l'attentato. Tuttavia a causa delle posizioni antisiriane dell'uomo politico e la sua adesione all'[[Alleanza del 14 Marzo]] i sospetti ricadono su [[Hezbollah]] e il governo siriano<ref>{{cita news|autore=Samia Nakhoul e Stephen Kalin|url=https://www.reuters.com/article/2013/12/27/us-syria-crisis-beirut-bomb-idUSBRE9BQ01H20131227|titolo=Beirut bomb kills Lebanese ex-minister who opposed Assad|pubblicazione=Reuters|data=27 dicembre 2013|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924192039/http://www.reuters.com/article/2013/12/27/us-syria-crisis-beirut-bomb-idUSBRE9BQ01H20131227|urlmorto=sì}}</ref>.

Il 2 gennaio 2014 un'autobomba esplode nel quartiere Haret Hreik di [[Beirut]], vicino all'emittente televisiva Al-Manar: l'organo di informazione di [[Hezbollah]]. L'attacco provoca 5 morti<ref>{{cita news|url=https://www.bbc.com/news/world-middle-east-25577642|titolo=Beirut blast kills at least five in Hezbollah stronghold|pubblicazione=BBC News|data=2 gennaio 2014|lingua=en}}</ref>.

== Eventi successivi alla Battaglia di Qalamoun ==
{{vedi anche|Battaglia di Qalamoun}}
Nel marzo 2014 l'esercito siriano in collaborazione con [[Hezbollah]] riesce a conquistare la città di Yabroud, nella regione montuosa del Qalamoun confinante con il [[Libano]]. Tale operazione taglia le linee di comunicazione dei ribelli tra Libano e Siria e, in senso opposto, l'afflusso di esplosivi per compiere attentati in Libano<ref>{{cita news|url=https://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2014/Mar-23/251078-hezbollah-yabroud-victory-will-lessen-security-risk-to-lebanon.ashx#axzz2wmhc9ZCZ|titolo=Hezbollah: Yabroud 'victory' will lessen security risk to Lebanon|pubblicazione=The Daily Star|data=23 marzo 2014|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|dataarchivio=24 ottobre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201024113827/http://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2014/Mar-23/251078-hezbollah-yabroud-victory-will-lessen-security-risk-to-lebanon.ashx#axzz2wmhc9ZCZ|urlmorto=sì}}</ref>.

I ribelli in fuga dal Qalamoun si riversano in massa in territorio libanese verso la roccaforte di Arsal spostando di fatto il loro centro operativo in questa cittadina<ref>{{cita news|autore=Jean Aziz|url=http://www.al-monitor.com/pulse/originals/2014/03/fall-yabrud-syria-repercussions-lebanon.html|titolo=What does the fall of Yabrud mean for Lebanon?|pubblicazione=Al Monitor|data=18 marzo 2014|lingua=en}}</ref>. La tensione con [[Hezbollah]] sale ulteriormente amplificando la divisione settaria del paese<ref>{{cita news|autore=Alberto Stabile|url=http://stabile.blogautore.repubblica.it/2014/03/23/buone-notizie-per-assad-pessime-per-il-libano/?ref=HREC1-4|titolo=Buone notizie per Assad – Pessime per il Libano|pubblicazione=La Repubblica|data=23 marzo 2014}}</ref>. Tra i ribelli rifugiati ad Arsal sono presenti elementi dei gruppi più fondamentalisti della ribellione siriana. Tra questi il [[Fronte al-Nusra]], che intende estendere la propria area di operazione anche al [[Libano]]<ref>{{cita news|autore=Alberto Stabile|url=https://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2014/Apr-03/252131-nusra-front-members-plotting-in-lebanon.ashx#axzz2xcQv5Dic|titolo=Nusra Front members plotting in Lebanon|pubblicazione=The Daily Star|data=3 aprile 2014|accesso=4 maggio 2019|dataarchivio=11 novembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201111234855/http://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2014/Apr-03/252131-nusra-front-members-plotting-in-lebanon.ashx#axzz2xcQv5Dic|urlmorto=sì}}</ref>.

=== La fuga dei ribelli oltre confine ===
Già nel mese di febbraio 2014, mentre infuriava la battaglia nella vicina regione siriana di Qalamoun, la situazione nelle cittadine libanesi al confine era diventata estremamente tesa. Si verificano infatti una serie di azioni condotte dai ribelli siriani per ostacolare le operazioni della milizia [[Hezbollah]]. Il fatto più grave si svolge a Hermel, roccaforte sciita al confine, dove il 22 febbraio esplode un'autobomba che uccide due soldati libanesi e un civile. L'attacco viene rivendicato dal [[Fronte al-Nusra]]<ref>{{cita news|url=https://www.aljazeera.com/news/middleeast/2014/02/explosion-targets-lebanese-army-hermel-2014222173132963409.html|titolo=Blast targets Lebanese army post in Hermel|pubblicazione=Al Jazeera|data=23 febbraio 2014|lingua=en}}</ref>.
Il 27 febbraio, un'operazione dell'esercito libanese ad Arsal permette la cattura di un comandante del [[Fronte al-Nusra]]: Nidal Sweidan<ref>{{cita news|autore=Rakan al-Fakih e Youssef Diab|url=https://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2014/Feb-27/248645-army-arrests-a-nusra-front-commander-in-arsal.ashx#axzz2wmhc9ZCZ|titolo=Army arrests a Nusra Front commander in Arsal|pubblicazione=The Daily Star|data=27 febbraio 2014|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|dataarchivio=10 gennaio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170110144638/http://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2014/Feb-27/248645-army-arrests-a-nusra-front-commander-in-arsal.ashx#axzz2wmhc9ZCZ|urlmorto=sì}}</ref>.

Il 16 marzo l'esercito siriano conquista Yabroud, facendo collassare le difese ribelli e causando la loro rotta verso le altre cittadine del Qalamoun e verso il confine. Il governo libanese, temendo un riversamento di miliziani entro i suoi confini, invia l'esercito a presidiare tutti i valichi di frontiera<ref>{{cita news|autore=Rakan al-Fakih|url=https://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2014/Mar-16/250391-lebanon-ups-security-on-border-with-syria.ashx#axzz2vymdXKfc|titolo=Syria airstrikes target outskirts of Lebanon’s Arsal|pubblicazione=The Daily Star|data=16 marzo 2014|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|dataarchivio=12 novembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201112023854/http://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2014/Mar-16/250391-lebanon-ups-security-on-border-with-syria.ashx#axzz2vymdXKfc|urlmorto=sì}}</ref>.
Tuttavia un gran numero di miliziani riesce a raggiungere Arsal. Tale avvenimento provoca la reazione delle cittadine a maggioranza sciita che circondano Arsal: vengono allestite barricate e posti di blocco per isolare la roccaforte sunnita ed evitare il passaggio di miliziani verso il Libano interno. In particolare i cittadini di Labweh accusano i miliziani ribelli di aver lanciato razzi e colpi di mortaio verso la loro città. L'"assedio" ad Arsal ha ripercussioni in tutto il Libano: in particolare a [[Sidone]] e [[Beirut]] vengono organizzati blocchi stradali in solidarietà con i cittadini di Arsal<ref>{{cita news|autore=Rakan al-Fakih e Dana Khraiche|url=https://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2014/Mar-19/250686-arsal-siege-sparks-widespread-protests.ashx#axzz2wmhc9ZCZ|titolo=Arsal ‘siege’ sparks widespread protests|pubblicazione=The Daily Star|data=19 marzo 2014|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|dataarchivio=19 settembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210919235144/https://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2014/Mar-19/250686-arsal-siege-sparks-widespread-protests.ashx#axzz2wmhc9ZCZ|urlmorto=sì}}</ref>.
L'esercito riesce ad eliminare i blocchi stradali il 19 marzo e crea una serie di posti di blocco all'entrata di Arsal, entrando periodicamente nella cittadina per eseguire controlli su eventuali miliziani presenti<ref>{{cita news|autore=Kareem Shaheen|url=https://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2014/Mar-21/250908-arsal-reels-under-waves-of-syrian-air-raids-and-refugees.ashx#axzz2wmhc9ZCZ|titolo=Arsal reels under waves of Syrian air raids and refugees|pubblicazione=The Daily Star|data=21 marzo 2014|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|dataarchivio=25 novembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151125191749/http://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2014/Mar-21/250908-arsal-reels-under-waves-of-syrian-air-raids-and-refugees.ashx#axzz2wmhc9ZCZ|urlmorto=sì}}</ref>.

Il 23 marzo 2014 in un'operazione dell'esercito libanese, vengono arrestati 43 miliziani siriani ad Arsal tra cui membri del [[Fronte al-Nusra]] e dell'[[Esercito siriano libero]]<ref>{{cita news|url=http://english.farsnews.com/newstext.aspx?nn=13930103000066|titolo=Lebanese Army Arrests 43 Syrian Rebels in Arsal|pubblicazione=Fars News|data=23 marzo 2014|lingua=en|accesso=23 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140324015923/http://english.farsnews.com/newstext.aspx?nn=13930103000066|urlmorto=sì}}</ref>. Il giorno seguente l'aviazione siriana, durante l'attacco a delle postazioni ribelli, colpisce con 2 razzi la periferia di Arsal, non causando vittime<ref>{{cita news|url=http://www.naharnet.com/stories/en/123539-syrian-helicopters-fire-rockets-raid-arsal-regions|titolo=Syrian Helicopters Fire Rockets, Raid Arsal Regions|pubblicazione=Naharnet|data=23 marzo 2014|lingua=en}}</ref>.

Pochi giorni dopo la conquista di Yabroud, il 20 marzo 2014, l'esercito siriano riesce a conquistare la cittadina di Al-Hosn, nel [[governatorato di Homs]] e vicino al confine libanese. Tale episodio provoca nuovamente un afflusso massiccio di ribelli in fuga oltre il confine<ref>{{cita news|url=http://www.middle-east-online.com/english/?id=64970|titolo=Syria border campaign sends scores of rebels fleeing to Lebanon|pubblicazione=Middle East Online|data=20 marzo 2014|lingua=en|accesso=23 marzo 2014|dataarchivio=22 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140322045050/http://www.middle-east-online.com/english/?id=64970|urlmorto=sì}}</ref>.

Il 29 marzo vengono uccisi 3 militari libanesi ad un posto di blocco nelle vicinanze di Arsal. L'attacco viene effettuato con un'autobomba guidata da un attentatore suicida<ref>{{cita news|autore=Rakan al-Fakih|url=https://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2014/Mar-29/251686-car-bomb-near-army-post-in-northeast-lebanon-sources.ashx#axzz2xHnFlhCv|titolo=Suicide bombing kills three soldiers in northeast Lebanon|pubblicazione=The Daily Star|data=29 marzo 2014|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|dataarchivio=7 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180807094038/http://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2014/Mar-29/251686-car-bomb-near-army-post-in-northeast-lebanon-sources.ashx#axzz2xHnFlhCv|urlmorto=sì}}</ref>. Il 3 aprile, sempre vicino ad Arsal, l'esercito apre il fuoco contro un gruppo di siriani che non si ferma ad un posto di blocco, uccidendo una persona probabilmente affiliata al [[Fronte al-Nusra]]<ref>{{cita news|url=https://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2014/Apr-03/252172-lebanese-soldiers-kill-syrian-wound-2-near-arsal.ashx#axzz2xcQv5Dic|titolo=Lebanese soldiers kill Syrian, wound 2 on border|pubblicazione=The Daily Star|data=3 aprile 2014|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|dataarchivio=12 novembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201112030649/http://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2014/Apr-03/252172-lebanese-soldiers-kill-syrian-wound-2-near-arsal.ashx#axzz2xcQv5Dic|urlmorto=sì}}</ref>.

=== Scontri a Tripoli ===
A seguito dell'accresciuto clima di tensione in tutto il Libano, anche a [[Tripoli (Libano)|Tripoli]] riesplode violentemente lo scontro settario tra i quartieri Bab al-Tabbaneh e Jabal Mohsen. Gli scontri scoppiano il 13 marzo e continuano senza interruzione. Vengono utilizzati anche [[RPG (lanciarazzi)|RPG]] e granate e viene coinvolto l'esercito libanese, che cerca di interporsi tra le due fazioni. Il 23 marzo il numero di morti sale a 29<ref>{{cita news|autore=Antoine Amrieh|url=https://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2014/Mar-23/251086-29-killed-so-far-in-n-lebanon-fighting.ashx#axzz2wrf4JzMA|titolo=29 killed so far in n. Lebanon fighting|pubblicazione=The Daily Star|data=23 marzo 2014|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|dataarchivio=22 ottobre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201022123757/https://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2014/Mar-23/251086-29-killed-so-far-in-n-lebanon-fighting.ashx#axzz2wrf4JzMA|urlmorto=sì}}</ref>.

A fine marzo 2014 la situazione in città diventa fuori controllo. Il 26 marzo rimangono uccise 3 persone<ref>{{cita news|autore=Antoine Amrieh|url=https://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2014/Mar-27/251406-tripoli-clashes-kill-three-including-child.ashx#axzz2x9k49aBv|titolo=Tripoli clashes kill three, including child|pubblicazione=The Daily Star|data=27 marzo 2014|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|dataarchivio=29 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180829070616/http://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2014/Mar-27/251406-tripoli-clashes-kill-three-including-child.ashx#axzz2x9k49aBv|urlmorto=sì}}</ref> e il giorno successivo viene assassinato un ufficiale dell'esercito<ref>{{cita news|url=https://now.mmedia.me/lb/en/lebanonnews/540900-army-officer-killed-in-tripoli|titolo=Army officer killed,
citizens injured in Tripoli|pubblicazione=NOW|data=27 marzo 2014|lingua=en|urlmorto=sì}}</ref>.
A seguito di questi eventi il presidente libanese [[Michel Suleiman]] dichiara che è necessario trovare un'"''urgente soluzione''" al problema di Tripoli<ref>{{cita news|url=https://now.mmedia.me/lb/en/lebanonnews/540964-suleiman-wants-urgent-solution-for-tripoli|titolo=Suleiman wants "urgent
solution" for Tripoli|pubblicazione=NOW|data=27 marzo 2014|lingua=en|urlmorto=sì}}</ref> e autorizza una serie di incursioni armate dell'esercito nei quartieri rivali. Nello stesso giorno il leader del movimento salafita di Tripoli, Dai al-Islam al-Shahal, chiama alle armi i sunniti della città dichiarando che "''i sunniti devono difendere i loro diritti''"<ref>{{cita news|autore=Antoine Amrieh|url=https://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2014/Mar-28/251555-policeman-fatally-shot-in-lebanons-tripoli.ashx#axzz2xHnFlhCv|titolo=Army launches Tripoli raids, sniper fire renews|pubblicazione=The Daily Star|data=28 marzo 2014|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|dataarchivio=1 novembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151101013905/http://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2014/Mar-28/251555-policeman-fatally-shot-in-lebanons-tripoli.ashx#axzz2xHnFlhCv|urlmorto=sì}}</ref>.

L'esercito lancia un'imponente operazione di rastrellamento nei quartieri di Tripoli a inizio aprile, smantellando le barricate e presidiando gli esercizi commerciali per favorirne la riapertura<ref>{{cita news|autore=Antoine Amrieh e Misbah al-Ali|url=https://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2014/Apr-02/252027-army-continues-deployment-in-tripoli-launch-raids.ashx#axzz2xl9IbIK8|titolo=Army sweeps Bab al-Tabbaneh in Tripoli crackdown|pubblicazione=The Daily Star|data=2 aprile 2014|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|dataarchivio=31 dicembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151231180146/http://www.dailystar.com.lb//News/Lebanon-News/2014/Apr-02/252027-army-continues-deployment-in-tripoli-launch-raids.ashx#axzz2xl9IbIK8|urlmorto=sì}}</ref>. Il giorno seguente vengono operati 75 arresti e ricercate circa 200 persone collegate agli scontri settari<ref>{{cita news|autore=Kareem Shaheen|url=https://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2014/Apr-03/252125-isolation-and-fear-still-loom-as-tripoli-comes-back-to-life.ashx#axzz2xl9IbIK8|titolo=Isolation and fear still loom as Tripoli comes back to life|pubblicazione=The Daily Star|data=3 aprile 2014|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|dataarchivio=5 dicembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151205204436/http://www.dailystar.com.lb//News/Lebanon-News/2014/Apr-03/252125-isolation-and-fear-still-loom-as-tripoli-comes-back-to-life.ashx#axzz2xl9IbIK8|urlmorto=sì}}</ref>.

Una violenta risposta all'operazione dell'esercito avviene l'8 aprile 2014, quando uomini armati, probabilmente estremisti sunniti, uccidono 2 soldati<ref>{{cita news|autore=Antoine Amrieh e Mohammed Zaatari|url=https://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2014/Apr-09/252760-soldiers-killed-in-akkar-after-tripoli-protests.ashx#axzz2yMzp1WIR|titolo=Soldiers killed in Akkar after Tripoli protests|pubblicazione=The Daily Star|data=9 aprile 2014|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|dataarchivio=10 giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160610164304/http://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2014/Apr-09/252760-soldiers-killed-in-akkar-after-tripoli-protests.ashx#axzz2yMzp1WIR|urlmorto=sì}}</ref>.

=== Nuova violenza a Beirut ===
Nel marzo 2014 si riacutizza la violenza anche nella capitale, dove si verificano gli scontri più gravi dallo scoppio della [[guerra civile siriana]]. Il 23 marzo nei pressi dello stadio cittadino si scontrano, utilizzando armi automatiche e granate, sostenitori del presidente siriano [[Bashar al-Assad]] appartenenti al Partito del Movimento Arabo e manifestanti antisiriani collegati al Movimento per il Futuro. Gli scontri provocano un morto e 13 feriti<ref>{{cita news|url=https://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2014/Mar-23/251066-armed-clashes-erupt-in-beirut-neighborhood.ashx#axzz2wmhc9ZCZ|titolo=One killed, 13 wounded in Beirut clashes|pubblicazione=The Daily Star|data=23 marzo 2014|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|dataarchivio=12 novembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201112024310/http://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2014/Mar-23/251066-armed-clashes-erupt-in-beirut-neighborhood.ashx#axzz2wmhc9ZCZ|urlmorto=sì}}</ref>.

== Eventi successivi alla fondazione del Califfato ==
{{vedi anche|Stato Islamico dell'Iraq e Levante}}

Il 29 giugno 2014, a seguito della vittoriosa offensiva che porta lo [[Stato Islamico dell'Iraq e Levante]] a conquistare numerose cittadine dell'[[Iraq]] settentrionale, compresa [[Mosul]], il leader della formazione jihadista, [[Abu Bakr al-Baghdadi]], annuncia la creazione di un nuovo [[califfato]] che deve necessariamente comprendere anche il [[Libano]]<ref>{{cita news|autore=Adam Withnall|url=https://www.independent.co.uk/news/world/middle-east/isis-declares-new-islamic-state-in-middle-east-with-abu-bakr-albaghdadi-as-emir-removing-iraq-and-syria-from-its-name-9571374.html|titolo=Iraq crisis: Isis declares its territories a new Islamic state with 'restoration of caliphate' in Middle East|pubblicazione=The Independent|data=30 giugno 2014|lingua=en}}</ref>.

L'[[ISIS]] non ha solide basi nel Paese, ma riceve supporto e approvazione dai fondamentalisti islamici soprattutto a [[Tripoli (Libano)|Tripoli]] e nella cittadina di frontiera di [[Arsal]], dove è molto forte la presenza di combattenti ribelli siriani. Da queste località il gruppo jihadista comincia a penetrare in [[Libano]], cercando di catalizzare il malcontento sunnita verso la politica libanese forzosamente neutrale e verso il coinvolgimento di [[Hezbollah]] nella [[guerra civile siriana]]<ref>{{cita news|autore=Mary Chastain|url=http://www.breitbart.com/Big-Peace/2014/08/05/ISIS-Sets-Eyes-on-Lebanon-for-Their-Caliphate|titolo=ISIS sets eyes on Lebanon for its Caliphate|pubblicazione=The Daily Star|data=5 agosto 2014|lingua=en}}</ref>.

=== La battaglia di Arsal ===
Il 2 agosto 2014, nell'ambito di un'operazione delle [[forze armate libanesi]] volta a stabilizzare la cittadina di Arsal e le aree circostanti confinanti con la [[Siria]], viene arrestato un comandante del [[Fronte al-Nusra]]. Tale evento scatena la reazione del movimento jihadista, molto numeroso nell'area, a cui si affiancano miliziani dell'[[ISIS]]. Lo stesso giorno vengono attaccate le guarnigioni dell'esercito e la stazione della polizia di Arsal. In breve tempo i miliziani prendono totale controllo della città sequestrando anche 16 poliziotti libanesi<ref>{{cita news|url=http://www.channelnewsasia.com/news/world/8-lebanon-soldiers-killed/1294652.html|titolo=8 Lebanon soldiers killed in Syria border clashes|pubblicazione=Asia News|data=3 agosto 2014|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141015212156/http://www.channelnewsasia.com/news/world/8-lebanon-soldiers-killed/1294652.html}}</ref>.

Anche il giorno seguente si susseguono gli scontri armati che provocano 10 morti tra i soldati libanesi e 30 tra i miliziani<ref>{{cita news|autore=Hekmat Shreif|url=https://news.yahoo.com/two-dead-gunmen-storm-lebanon-police-post-151048116.html|titolo=Lebanon suffers heavy losses in clashes with jihadists near Syria|pubblicazione=AFP|data=3 agosto 2014|lingua=en}}</ref>.

Il governo libanese invia rinforzi, mentre si verificano episodi di violenza verso l'esercito anche a [[Tripoli (Libano)|Tripoli]]. I miliziani di [[Hezbollah]] diramano un comunicato annunciando la loro intenzione di non partecipare agli scontri, per evitare un aggravarsi della crisi anche su base settaria<ref>{{cita news|autore=Rakan Al-Fakih|url=https://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2014/Aug-04/265976-army-vows-to-finish-arsal-battle-in-48-hours.ashx#axzz3Chy3hol5|titolo=Army vows to finish Arsal battle in ‘48 hours’|pubblicazione=The Daily Star|data=4 agosto 2014|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|dataarchivio=2 novembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151102173401/http://www.dailystar.com.lb//News/Lebanon-News/2014/Aug-04/265976-army-vows-to-finish-arsal-battle-in-48-hours.ashx#axzz3Chy3hol5|urlmorto=sì}}</ref>.

La cittadina viene completamente circondata dall'esercito che l'attacca da ogni direzione. Il 5 agosto i miliziani cominciano ad arretrare, permettendo all'esercito di riconquistare 2 edifici governativi<ref>{{cita news|autore=Rakan Al-Fakih|url=https://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2014/Aug-05/266095-syria-vows-to-back-lebanon-army-against-terrorism.ashx#axzz39P7yJw5T|titolo=Truce collapses, clashes renew in northeast Lebanon|pubblicazione=The Daily Star|data=5 agosto 2014|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|dataarchivio=24 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180824232341/http://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2014/Aug-05/266095-syria-vows-to-back-lebanon-army-against-terrorism.ashx#axzz39P7yJw5T|urlmorto=sì}}</ref>. Il comandante dello [[Stato Islamico dell'Iraq e Levante]] viene ucciso negli scontri<ref>{{cita news|url=https://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2014/Aug-05/266148-isis-commander-killed-in-arsal-clashes-report.ashx#axzz39B6nb6Tv|titolo=ISIS commander killed in Arsal clashes: report|pubblicazione=The Daily Star|data=5 agosto 2014|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|dataarchivio=11 gennaio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190111232355/http://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2014/Aug-05/266148-isis-commander-killed-in-arsal-clashes-report.ashx#axzz39B6nb6Tv|urlmorto=sì}}</ref>. Al termine della giornata il [[Fronte al-Nusra]] si ritira dalla città spostandosi sui rilievi montuosi a ridosso della frontiera siriana <ref>{{cita news|url=https://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2014/Aug-06/266224-large-numbers-of-militants-withdraw-from-arsal-official.ashx#axzz39B6nb6Tv|titolo=Deal reached: ISIS to leave Arsal, soldiers to be released|pubblicazione=The Daily Star|data=6 agosto 2014|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|dataarchivio=4 gennaio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190104152156/http://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2014/Aug-06/266224-large-numbers-of-militants-withdraw-from-arsal-official.ashx#axzz39B6nb6Tv|urlmorto=sì}}</ref>. I miliziani dell'[[ISIS]] invece mantengono le loro posizioni e continuano a combattere.

Il 7 agosto anche l'[[ISIS]] si ritira sulle alture al confine siriano e lentamente l'esercito libanese riprende completo possesso della città.<ref>{{cita news|autore=Oliver Holmes|url=https://www.reuters.com/article/2014/08/07/us-lebanon-security-arsal-idUSKBN0G70HC20140807|titolo=Militants pull out of Lebanese border town with captives|pubblicazione=Reuters|data=7 agosto 2014|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140816054613/http://www.reuters.com/article/2014/08/07/us-lebanon-security-arsal-idUSKBN0G70HC20140807|urlmorto=sì}}</ref> Il numero delle vittime è di 19 soldati libanesi e almeno 120 miliziani islamisti.

=== Guerra d'attrito sul Qalamun ===
Il periodo autunnale e invernale del 2014 registra sporadici scontri tra esercito libanese, sostenuto da [[Hezbollah]], e miliziani jihadisti che penetrano attraverso il confine siriano prevalentemente verso la cittadina di Arsal<ref>{{cita news|url=http://www.naharnet.com/stories/en/155284-roadside-bomb-targets-army-patrol-on-arsal-s-outskirts|titolo=Explosion Targets Army Patrol in Arsal as Nusra Front Points Finger Hizbullah|pubblicazione=Naharnet|data=14 novembre 2014|lingua=en}}</ref><ref>{{cita news|url=https://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2014/Dec-02/279657-militants-ambush-army-in-northeast-lebanon-casualties-unknown-security-source.ashx|titolo=Explosion Militant ambush kills 6 soldiers in northeast Lebanon|pubblicazione=The Daily Star|data=2 dicembre 2014|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|dataarchivio=6 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190506235352/http://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2014/Dec-02/279657-militants-ambush-army-in-northeast-lebanon-casualties-unknown-security-source.ashx|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita news|url=https://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2015/Jan-23/285072-lebanon-army-clashes-with-jihadis-near-syria-border.ashx|titolo=5 soldiers dead in Lebanon border battle with jihadis|pubblicazione=The Daily Star|data=23 gennaio 2015|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|dataarchivio=6 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190506235216/http://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2015/Jan-23/285072-lebanon-army-clashes-with-jihadis-near-syria-border.ashx|urlmorto=sì}}</ref>.
I miliziani appartengono al [[Fronte al-Nusra]] e allo [[Stato Islamico (organizzazione)|Stato Islamico]] e spesso coordinano le operazioni. Lo [[Stato Islamico (organizzazione)|Stato Islamico]] in particolare dichiara la necessità di aprire un fronte di guerra contro Hezbollah all'interno del territorio libanese<ref>{{cita news|url=https://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2014/Dec-10/280543-isis-commander-urges-fight-against-hezbollah-inside-lebanon.ashx|titolo=ISIS commander urges fight against Hezbollah inside Lebanon|pubblicazione=The Daily Star|data=10 dicembre 2014|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|dataarchivio=10 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180810082113/https://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2014/Dec-10/280543-isis-commander-urges-fight-against-hezbollah-inside-lebanon.ashx|urlmorto=sì}}</ref>.

Tra febbraio e marzo 2015 si verificano spostamenti di uomini e mezzi da parte delle milizie jihadiste che si ammassano nelle aree di confine tra il Qalamun e la [[Valle della Beqa']]<ref>{{cita news|url=https://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2015/Mar-10/290207-syria-based-jihadis-prepare-for-lebanon-offensive.ashx|titolo=ISIS Syria-based jihadis prepare for Lebanon offensive|pubblicazione=The Daily Star|data=10 marzo 2015|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|dataarchivio=21 ottobre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201021043333/https://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2015/Mar-10/290207-syria-based-jihadis-prepare-for-lebanon-offensive.ashx|urlmorto=sì}}</ref> mentre i soldati libanesi e i miliziani di Hezbollah si attestano a centinaia nelle loro roccaforti. Le due parti contrapposte annunciano una "grande offensiva" con l'arrivo della primavera<ref>{{cita news|autore=Maurizio Molinari|url=http://www.lastampa.it/2015/03/15/esteri/fra-i-libanesi-della-valle-della-bekaa-lisis-arrivato-qui-combatteremo-VVltbRnEUys87uaWrgmxUK/pagina.html|titolo=Fra i libanesi della Valle della Bekaa: “L’Isis è arrivato qui, combatteremo”|pubblicazione=La Stampa|data=15 marzo 2015}}</ref><ref>{{cita news|url=https://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2015/Mar-20/291498-hezbollah-readying-for-qalamoun-offensive.ashx|titolo=Hezbollah readying for Qalamoun offensive|pubblicazione=The Daily Star|data=20 marzo 2015|lingua=en|accesso=4 maggio 2019|dataarchivio=8 novembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201108143135/http://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2015/Mar-20/291498-hezbollah-readying-for-qalamoun-offensive.ashx|urlmorto=sì}}</ref>.

==Fine degli scontri==
A gennaio 2016, ci sono stati più di 800 morti e quasi 3.000 feriti.
Al 22 giugno 2016, il 95% del territorio una volta controllato dai jihadisti era stato riconquistato dall'esercito libanese e dai suoi alleati, con soli 50 km quadrati lasciati sotto il controllo dei miliziani. Scontri giornalieri erano in corso principalmente vicino alla sola città di Arsal.

Nel febbraio 2017, sono iniziate le trattative tra Hezbollah e Saraya Ahl al-Sham al fine di installare un cessate il fuoco al confine tra Siria e Libano, e per i residenti di tornare alle città e ai villaggi contestati tra Hezbollah e i ribelli.

Il 28 agosto 2017 le ultime truppe dell'ISIL e di Tahrir al-Sham si sono ritirate dal Libano e il governo libanese ha riacquistato il pieno controllo del suo territorio per la prima volta dopo sei anni.

== Note ==
<references />

== Voci correlate ==
* [[Grande Siria]]
* [[Guerra civile libanese]]
* [[Guerra civile siriana]]
* [[ISIS]]
* [[Missione militare bilaterale italiana in Libano]]
* [[Rivoluzione del Cedro]]

{{Guerra civile siriana}}
{{portale|guerra|Libano|storia}}

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[[Categoria:Storia del Libano]]
[[Categoria:Guerre che coinvolgono il Libano]]