Saggio alla fiamma

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In chimica, il saggio alla fiamma è una semplice tecnica di analisi qualitativa per verificare la presenza di ioni di metalli alcalini, alcalino-terrosi e alcuni metalli di transizione.

Si basa sull'emissione di luce di determinate frequenze da parte degli atomi di un campione, eccitati per via termica.

In pratica, una piccola quantità di campione - o di una sua soluzione in acido cloridrico - viene posta su un filo di platino e immersa nella regione ossidante (azzurra) della fiamma di un becco di Bunsen.

Gli ioni presenti nel campione conferiscono alla fiamma un colore tipico, dal quale se ne deduce la presenza. Il colore è dato dallo spettro di emissione dello ione.

ione colore
litio rosso ciliegia, intenso e persistente
sodio giallo-arancio, intenso e persistente(1)
potassio violetto, persistente
magnesio scintille bianche
calcio arancio scuro, persistente
stronzio rosso acceso, a sprazzi
bario verde chiaro, persistente
boro verde scuro, poco intenso, persistente
rame verde-azzurro, intenso e persistente

(1) La luce del sodio tende a coprire quella degli altri ioni, in special modo quella del potassio. Per verificare la presenza di potassio quando il campione contiene anche sodio, la fiamma viene osservata attraverso un vetro blu al cobalto; attraverso tale vetro il colore giallo del sodio scompare mentre quello del potassio diventa rosa.


La luce gialla dei vapori di sodio è impiegata per la pubblica illuminazione.