Visualizza wikitesto di Progetti di aggregazione di comuni italiani ad altra regione

La presente voce raccoglie i '''progetti di aggregazione di comuni italiani ad altra regione''' diversa da quella d'appartenenza.

La procedura di distacco-aggregazione è prevista dall'art. 132 della [[Costituzione della Repubblica Italiana|Costituzione italiana]]. Esso contempla l'intervento delle popolazioni interessate con [[Referendum (ordinamento italiano)|referendum]], quello dei [[consiglio regionale (Italia)|Consigli]] [[Regioni d'Italia|regionali]] con un [[parere]], e infine quello del [[Parlamento della Repubblica Italiana|Parlamento]] con [[legge ordinaria]].<ref name="Costituzione 132">{{cita legge italiana|tipo=costituzione|articolo=132|nolink=sì}}.</ref> Sono coinvolti nell{{'}}''iter'' anche i [[Consiglio comunale (Italia)|Consigli comunali]], ai quali spetta la [[deliberazione]] della richiesta di referendum.<ref name="Legge 352/1970 42">{{cita legge italiana|tipo=legge|anno=1970|mese=05|giorno=25|numero=352|articolo=42|nolink=sì}}.
</ref> I procedimenti di distacco-aggregazione completati sono quelli dell'[[Valmarecchia|Alta Valmarecchia]]<ref name="Alta Valmarecchia">Comuni di [[Casteldelci]], [[Maiolo]], [[Novafeltria]], [[Pennabilli]], [[San Leo (Italia)|San Leo]], [[Sant'Agata Feltria]] e [[Talamello]].</ref> e dei comuni di [[Montecopiolo]] e [[Sassofeltrio]] dalle [[Marche]] all'[[Emilia-Romagna]] e quello del comune di [[Sappada]] dal [[Veneto]] al [[Friuli-Venezia Giulia]].

== Storia ==

=== Regno d'Italia ===
Il primo progetto [[Regionalismo (Italia)|regionalista]] in [[Italia]] si deve, già all'indomani dell'[[Unità d'Italia|unificazione]], ai [[Ministri dell'interno del Regno d'Italia|ministri dell'interno]] dei [[Governo Cavour I|Governi Cavour]], [[Luigi Carlo Farini|Farini]] e [[Marco Minghetti|Minghetti]],<ref name="Spagna Musso">{{cita|Spagna Musso|p. 787}}.</ref> che progettavano di attuare un decentramento amministrativo tramite l'istituzione di un ente intermedio tra la [[Province d'Italia|provincia]] e lo Stato.<ref name="Rusticali">{{cita|Rusticali|pp. 18-21}}.</ref> Il troppo progressista<ref name="Rusticali"/> [[disegno di legge]] Minghetti, tuttavia, incontrò l'opposizione di chi temeva lo sfaldamento dell'ancor fragile [[Unità d'Italia|unità nazionale]]<ref>{{cita|Onida-Pedrazza Gorlero|p. 386}}.</ref> e fu ritirato dal [[Governo Ricasoli I|Governo Ricasoli]] il 22 dicembre 1861.<ref name="Spagna Musso"/><ref name="Rusticali"/> In tutta l'esperienza storica del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]], le regioni furono dunque puri compartimenti statistici basati sulla ripartizione compiuta da [[Cesare Correnti|Correnti]] e [[Pietro Maestri|Maestri]] nei primi anni dell'Italia unita.<ref name="Muscarà-Scaramellini-Talia 25-28">{{cita|Muscarà-Scaramellini-Talia|pp. 25-28}}.</ref><ref name="Palombelli">{{cita|Palombelli|pp. 9-12}}.</ref>

La svolta autoritaria e accentratrice [[regime fascista|fascista]], oltre a sopprimere le già deboli autonomie locali,<ref name="Rusticali"/> stravolse a piacimento il territorio delle province<ref name="Palombelli"/> e di riflesso modificò anche i compartimenti statistici, che furono accolti come raggruppamenti delle province medesime nel [[Censimento generale della popolazione e delle abitazioni|censimento del 1936]].<ref name="Muscarà-Scaramellini-Talia 25-28"/>

=== Repubblica italiana ===

==== Le regioni previste dalla Costituzione ====
La ripartizione regionale ottocentesca fu comunque sostanzialmente mantenuta e pervenne così nella Costituzione repubblicana<ref name="Palombelli"/> integrata da un criterio storico.<ref name="Rolla">{{cita|Rolla|pp. 49-51}}.</ref> Riconosciute tuttavia l'arbitrarietà e l'obsolescenza dei criteri adottati,<ref name="Rolla"/> il [[Assemblea Costituente (Italia)|legislatore costituente]] introdusse la possibilità di modificare il territorio delle regioni mediante il procedimento descritto dall'art. 132 della Costituzione,<ref name="Costituzione 132"/> sentite le popolazioni interessate, o eccezionalmente con la sola [[legge costituzionale]]. Questa seconda opzione, prevista dall'XI disposizione transitoria e finale della Costituzione, era ammessa entro un termine quinquennale dall'entrata in vigore della Costituzione, ma esso fu prorogato fino al 31 dicembre 1963,<ref>{{cita legge italiana|tipo=LC|anno=1958|mese=03|giorno=18|numero=1|nolink=sì}}.</ref> consentendo così l'istituzione del [[Molise]], popolato da meno di un milione di abitanti e senza referendum, per distacco dagli [[Abruzzi e Molise]].<ref>{{cita legge italiana|tipo=LC|anno=1963|mese=12|giorno=27|numero=3|nolink=sì}}.</ref>

Se il Molise, pur prospettato a fasi alterne nei lavori della Costituente,<ref name="Muscarà-Scaramellini-Talia 29-33">{{cita|Muscarà-Scaramellini-Talia|pp. 29-33}}.</ref> trovò attuazione tardiva e divenne effettivo come [[Regione a statuto ordinario|regione ordinaria]] solo nel 1970, miglior sorte toccò al [[Friuli-Venezia Giulia]]. La nuova regione, non compresa nel riparto geografico tradizionale in quanto formata da una parte del [[Veneto]] statistico ([[Friuli]]) e da un territorio annesso solo nel 1919 e in gran parte perduto ([[Venezia Giulia]]), fu dapprima esclusa e poi finalmente introdotta nelle bozze preparatorie della Costituzione.<ref name="Muscarà-Scaramellini-Talia 29-33"/> Trovò attuazione nel 1963, otto anni dopo la [[Memorandum di Londra|riunione]] di [[Trieste]] all'Italia, come [[regione a statuto speciale]].<ref>{{cita legge italiana|tipo=LC|anno=1963|mese=01|giorno=31|numero=1|nolink=sì}}.</ref> Alla regione non fu aggregato però il territorio dell'ex [[mandamento di Portogruaro]], legato al Friuli fino al 1797 ma unito a [[Venezia]] dall'[[Arciducato d'Austria|Austria]] in seguito al [[Trattato di Campoformio]] e non più restituito,<ref>{{cita|Ratto Trabucco|p. 51}}.</ref> né alla [[provincia di Udine]] come chiesto dalla [[Camera di commercio]] locale nel 1946,<ref>{{cita web|url=http://ricerca.gelocal.it/messaggeroveneto/archivio/messaggeroveneto/2005/05/25/PP_03_PRI8.html|titolo=I fratelli di San Michele|editore=Messaggero Veneto|data=25 maggio 2005|accesso=26 maggio 2015}}</ref> né in seguito alla costituenda [[provincia di Pordenone]]. L'istituzione del Molise fu dunque l'unica variazione territoriale delle regioni italiane dal 1948 al 2009.

In una bozza furono inseriti, ma non trovarono realizzazione, anche l'[[Lunezia|Emilia lunense o appenninica]] e il [[Salento]]. Altre regioni proposte in Assemblea costituente furono la [[Daunia]], la [[Romagna]], il [[Sannio]] e l'[[Umbria]]-[[Sabina]].<ref name="Muscarà-Scaramellini-Talia 29-33"/>

==== La legge sul referendum ====
Il nodo principale dell'art. 132 della Costituzione stava nella definizione delle «popolazioni interessate» legittimate a chiedere il referendum per l'aggregazione ad altra regione. L'art. 42 L. 352/1970 previde che la consultazione referendaria si svolgesse su richiesta
* dei consigli comunali degli enti da distaccare e riaggregare
* di tanti consigli comunali che rappresentassero almeno un terzo della popolazione della regione da cui si chiedeva il distacco
* di tanti consigli comunali che rappresentassero almeno un terzo della popolazione della regione a cui si chiedeva l'aggregazione.<ref name="Legge 352/1970 42"/>

Dispose inoltre che il referendum dovesse tenersi in entrambe le regioni.<ref name="Legge 352/1970 44">{{cita legge italiana|tipo=legge|anno=1970|mese=05|giorno=25|numero=352|articolo=44|nolink=sì}}.
</ref> Sia nella fase dell'iniziativa sia in quella della consultazione, dunque, la legge pretendeva l'intervento di popolazioni interessate solo indirettamente o dei loro rappresentanti. Ciò comportava a carico delle comunità locali un onere oltremodo gravoso e in grado di frustrare l'esercizio del diritto di autodeterminazione: soprattutto la chiamata a referendum di entrambe le regioni poteva inquinare l'accertamento della volontà popolare.<ref>{{cita|Gorlero|pp. 98-99}}.</ref>

I comuni del portogruarese che aspiravano all'aggregazione al Friuli-Venezia Giulia, mancata sia quando fu istituita la regione (1963) sia quando fu scorporata da [[Provincia di Udine|Udine]] la [[provincia di Pordenone]] (1968), tennero nel 1991 alcune consultazioni informali della popolazione. Esse registrarono un'elevata partecipazione (a [[San Michele al Tagliamento]] votò il 75% degli aventi diritto)<ref>{{cita web|url=http://www.regione.fvg.it/rafvg/comunicati/comunicato.act?dir=&nm=20050331011|titolo=Autonomie locali: Illy con il comitato per il referendum di San Michele|editore=Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia|data=31 marzo 2005|accesso=27 maggio 2015}}</ref> e il risultato in tutti i comuni fu favorevole al distacco-aggregazione.<ref name="Sondaggi">{{cita|Unione Comuni italiani per cambiare Regione}}, [http://www.comunichecambianoregione.org/risultatiauto.php risultati] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110126182833/http://www.comunichecambianoregione.org/risultatiauto.php |data=26 gennaio 2011 }} dei referendum consultivi del 1991 in Veneto.</ref>

Anche la parte [[Provincia di Belluno|bellunese]] della [[Ladinia]],<ref name="Ladinia">Comuni di [[Cortina d'Ampezzo]], [[Colle Santa Lucia]] e [[Livinallongo del Col di Lana]].</ref> reiterando una richiesta già presentata a più riprese (1947, 1964, 1973, 1974), approvò nel 1991 una deliberazione in favore del referendum per l'aggregazione alla [[provincia di Bolzano]], nella quale i comuni interessati non erano entrati all'epoca della sua istituzione (1927) perché scorporati dal Trentino in un precedente riordino amministrativo operato dal regime fascista (1923).<ref>{{cita web|url=http://www.uniongenerela.it/it/storia|titolo=Le ragioni del referendum ladino a Cortina, Colle Santa Lucia e Livinallongo del Col di Lana|editore=Union Generela di Ladins dla Dolomites|accesso=27 maggio 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00679431.pdf|titolo=Disegno di legge 3444 d'iniziativa del senatore Divina|editore=Senato della Repubblica, XVI legislatura|data=6 agosto 2012|accesso=27 maggio 2015}}</ref>

Nel 1992 a Trieste si costituì l{{'}}Unione Comuni italiani per cambiare Regione,<ref name="Statuto Unione">{{cita|Unione Comuni italiani per cambiare Regione}}, [http://www.comunichecambianoregione.org/storia.php atto costitutivo e statuto] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150317101554/http://www.comunichecambianoregione.org/storia.php |data=17 marzo 2015 }} dell'associazione.</ref> [[associazione senza scopo di lucro]] che si propone di semplificare la procedura, sia sensibilizzando l'[[opinione pubblica]] sul tema sia promuovendo specifiche iniziative legislative.<ref name="Statuto Unione"/>

==== La riforma costituzionale ====
La riforma del Titolo V della Costituzione, confermata dal [[referendum costituzionale in Italia del 2001|referendum costituzionale del 2001]], rese esplicita nell'art. 132 della Costituzione una nozione più restrittiva delle «popolazioni interessate» (direttamente) al referendum,<ref>{{cita legge italiana|tipo=LC|anno=2001|mese=10|giorno=18|numero=3|art=9|nolink=sì}}.</ref> aprendo la strada a una pronuncia di incostituzionalità. Nel frattempo, il 6 marzo 2003, la [[Camera dei deputati (Italia)|Camera]] approvò il disegno di legge [[Pietro Fontanini|Fontanini]] inteso a limitare l'iniziativa e la chiamata a referendum ai soli comuni direttamente interessati,<ref>{{cita web|url=http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00062667.pdf|titolo=Disegno di legge 2085 d'iniziativa dei deputati Fontanini e altri|editore=Senato della Repubblica, XIV legislatura|data=6 marzo 2003|accesso=27 maggio 2015}}</ref> ma il testo fu respinto dal [[Senato della Repubblica|Senato]].

==== La pronuncia della Corte costituzionale ====
Il comune di San Michele al Tagliamento presentò quindi all'Ufficio centrale per il referendum presso la [[Corte suprema di cassazione|Corte di cassazione]] la deliberazione del proprio consiglio non corredata delle altre deliberazioni previste dall'art. 42 L. 352/1970. L'Ufficio, di fronte a una richiesta che avrebbe dovuto essere respinta, ritenne rilevante e non manifestamente infondata la questione di costituzionalità e la rimise alla [[Corte costituzionale]].<ref name="Sent. 334/2004 Corte cost.">{{cita pronuncia costituzionale|tipo=sentenza|numero=334|anno=2004|nolink=sì}}.</ref>

Con la sentenza 334 del 2004 la Corte dichiarò la norma illegittima nella parte in cui prevedeva l'obbligo di allegare anche la richiesta dei consigli comunali non direttamente interessati.<ref name="Sent. 334/2004 Corte cost."/> In conseguenza della pronuncia si ritiene superato anche il disposto dell'art. 44 L. 352/1970: il referendum pertanto non deve più svolgersi in entrambe le regioni, ma solo nei comuni direttamente interessati al distacco-aggregazione.<ref>{{cita|Consales ''et al''.|p. 185}}.</ref>

Nel 2005 San Michele al Tagliamento fu il primo comune a votare, respingendola, una proposta di distacco-aggregazione in un referendum a norma dell'art. 132 della Costituzione.<ref name="Referendum">{{cita|Unione Comuni italiani per cambiare Regione}}, [http://www.comunichecambianoregione.org/risultati.php risultati] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20161018172445/http://www.comunichecambianoregione.org/risultati.php |data=18 ottobre 2016 }} dei referendum a norma dell'art. 132 Cost. dal 2005.</ref> In precedenza si erano svolti soltanto referendum consultivi, ovvero semplici sondaggi.<ref name="Sondaggi"/>

Diversa sorte ebbe la procedura di distacco-aggregazione dell'Alta Valmarecchia,<ref name="Alta Valmarecchia"/> che condusse nel 2009 alla prima variazione territoriale di due regioni italiane dal 1963.<ref>{{cita legge italiana|tipo=legge|anno=2009|mese=08|giorno=03|numero=117|nolink=sì}}.</ref> Il ricorso delle Marche contro il passaggio dei sette comuni interessati all'Emilia-Romagna fu respinto dalla Corte costituzionale.<ref>{{cita pronuncia costituzionale|tipo=sentenza|numero=246|anno=2010|nolink=sì}}.</ref> Il territorio interessato aveva votato, per la prima volta nella storia,<ref>{{cita web|url=http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00275696.pdf|titolo=Disegno di legge 1723 d'iniziativa del senatore Ripamonti|editore=Senato della Repubblica, XV legislatura|data=18 luglio 2007|accesso=31 maggio 2015}}</ref> in un referendum a esito unificato, che tenesse conto cioè dei suffragi complessivi senza distinguere il risultato comune per comune.

== Voto estero ==
Il referendum per il distacco-aggregazione è approvato se vota a favore la maggioranza degli aventi diritto (non è sufficiente quindi la maggioranza dei votanti).<ref name="Legge 352/1970 45">{{cita legge italiana|tipo=legge|anno=1970|mese=05|giorno=25|numero=352|articolo=45|nolink=sì}}.</ref> Se respinto non può essere riproposto prima di cinque anni.<ref name="Legge 352/1970 45"/> Il corpo elettorale comprende ovviamente sia i cittadini residenti in Italia sia quelli residenti all'estero registrati all'[[Anagrafe degli italiani residenti all'estero|AIRE]].<ref name="Legge 352/1970 44"/><ref>{{cita legge italiana|tipo=DPR|anno=1967|mese=03|giorno=20|numero=223|articolo=4}}.</ref>

Nel secondo caso, trattandosi di consultazioni referendarie locali, non c'è predisposizione di seggi elettorali nei [[Consolato (diplomazia)|consolati]], ma solo l'invio di una cartolina-avviso affinché il cittadino rientri in Italia per esercitare il voto.<ref>{{cita web|url=http://servizidemografici.interno.it/it/Aire/Informazioni|titolo=Guida per gli italiani all'estero|sito=servizidemografici.interno.it|accesso=30 maggio 2015}}</ref> Se il comune ha un'alta percentuale di emigrati all'estero, e questi non rientrano in Italia per votare, ciò può riflettersi sull'esito del referendum, appunto perché la maggioranza è calcolata sul totale degli elettori e non su quello dei partecipanti alla consultazione.

== Regioni e comuni interessati ==

=== Abruzzo ===
* Referendum per l'aggregazione alle [[Marche]]: [[Valle Castellana]] (2020).

=== Campania ===
* Referendum per l'aggregazione alla [[Puglia]]: [[Savignano Irpino]] (2006).<ref>{{Cita news|lingua=it-IT|nome=Marino|cognome=Pagano|url=https://www.borghimagazine.it/it/itinerari/724/borghi-tra-puglia-e-irpinia.html|titolo=Borghi tra Puglia e Irpinia|pubblicazione=Borghi magazine|accesso=2018-10-23|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181024035209/https://www.borghimagazine.it/it/itinerari/724/borghi-tra-puglia-e-irpinia.html|dataarchivio=24 ottobre 2018|urlmorto=sì}}</ref>

=== Lazio ===
* Referendum per l'aggregazione all'[[Umbria]]: [[Leonessa (Italia)|Leonessa]] (2008).

=== Lombardia ===
* Referendum per l'aggregazione al [[Trentino-Alto Adige]]: [[Magasa]] e [[Valvestino]] (2008).

=== Marche ===
* Aggregazione all'Emilia-Romagna: [[Valmarecchia|Alta Valmarecchia]] (2009),<ref name="Alta Valmarecchia"/> e i comuni di [[Montecopiolo]] e [[Sassofeltrio]] (2021)
* Referendum per l'aggregazione all'Emilia-Romagna: [[Mercatino Conca]] e [[Monte Grimano Terme]] (2008 - esito negativo).

=== Piemonte ===
*Referendum per l'aggregazione alla [[Valle d'Aosta]]: [[Noasca]] (2006) e [[Carema]] (2007).

=== Veneto ===
* Aggregazione al [[Friuli-Venezia Giulia]]: [[Sappada]] (2017).
* Referendum per l'aggregazione al Friuli-Venezia Giulia: [[San Michele al Tagliamento]] (2005), [[Cinto Caomaggiore]], [[Gruaro]], [[Pramaggiore]], [[Teglio Veneto]] (2006), [[Meduna di Livenza]] e [[Pieve di Cadore]] (2013).
* Referendum per l'aggregazione al Trentino-Alto Adige: [[Lamon]] (2005), [[Sovramonte]] (2006), [[Altopiano di Asiago]],<ref name="Altopiano di Asiago">Comuni di [[Asiago]], [[Conco]], [[Enego]], [[Foza]], [[Gallio (Italia)|Gallio]], [[Lusiana]], [[Roana]] e [[Rotzo]].</ref> [[Ladinia]] (2007),<ref name="Ladinia"/> [[Pedemonte]] (2008), [[Arsiè]], [[Canale d'Agordo]], [[Cesiomaggiore]], [[Falcade]], [[Feltre]], [[Gosaldo]], [[Rocca Pietore]], [[Taibon Agordino]] (2013), [[Auronzo di Cadore]], [[Comelico Superiore]] e [[Voltago Agordino]] (2014).

== Comuni chiamati a referendum ==
La tabella riepiloga i referendum a norma dell'art. 132 della Costituzione tenuti dal 2005.<ref name="Referendum"/>

{{legend2|#D0F0C0|Distacco-aggregazione in vigore.|border=1px solid #AAAAAA}}

{| class="wikitable sortable" style="text-align:left;"
! Data!! Comune o territorio !! Distacco !! Aggregazione !! Elettori<ref>Aventi diritto al voto.</ref>!! !! % !! Esito
|-
| 29-30 maggio 2005 || {{TA|[[San Michele al Tagliamento]]}} || Veneto || Friuli-Venezia Giulia ([[Provincia di Pordenone|PN]]) || align="right" | {{formatnum:10892}} || align="right" | {{formatnum:4844}} || align="right" | 44,47% || {{NO2}}
|-
| 30-31 ottobre 2005 || [[Lamon]] || Veneto || Trentino-Alto Adige ([[Provincia di Trento|TN]]) || align="right" | {{formatnum:4151}} || align="right" | {{formatnum:2377}} || align="right" | 57,26% || {{SI2}}
|-
| 26-27 marzo 2006 || [[Cinto Caomaggiore]] || Veneto || Friuli-Venezia Giulia (PN) || align="right" | {{formatnum:2994}} || align="right" | {{formatnum:1790}} || align="right" | 59,79% || {{SI2}}
|-
| 26-27 marzo 2006 || [[Gruaro]] || Veneto || Friuli-Venezia Giulia (PN) || align="right" | {{formatnum:2642}} || align="right" | {{formatnum:1214}} || align="right" | 45,95% || {{NO2}}
|-
| 26-27 marzo 2006 || [[Pramaggiore]] || Veneto || Friuli-Venezia Giulia (PN) || align="right" | {{formatnum:3756}} || align="right" | {{formatnum:1675}} || align="right" | 44,60% || {{NO2}}
|-
| 26-27 marzo 2006 || [[Teglio Veneto]] || Veneto || Friuli-Venezia Giulia (PN) || align="right" | {{formatnum:2097}} || align="right" | {{formatnum:911}} || align="right" | 43,44% || {{NO2}}
|-
| 11-12 giugno 2006 || [[Savignano Irpino]] || Campania || Puglia ([[Provincia di Foggia|FG]]) || align="right" | {{formatnum:1411}} || align="right" | {{formatnum:555}} || align="right" | 39,33% || {{NO2}}
|-
| 8-9 ottobre 2006 || [[Noasca]] || Piemonte || Valle d'Aosta || align="right" | {{formatnum:180}} || align="right" | {{formatnum:95}} || align="right" | 52,78% || {{SI2}}
|-
| 8-9 ottobre 2006 || [[Sovramonte]] || Veneto || Trentino-Alto Adige (TN) || align="right" | {{formatnum:1925}} || align="right" | {{formatnum:1246}} || align="right" | 64,73% || {{SI2}}
|- bgcolor="D0F0C0"
| 17-18 dicembre 2006 || [[Valmarecchia|Alta Valmarecchia]]<ref name="Alta Valmarecchia"/><ref name="Esito unificato">Referendum a esito unificato.</ref> || Marche || Emilia-Romagna ([[Provincia di Rimini|RN]]) || align="right" | {{formatnum:16410}} || align="right" | {{formatnum:9911}} || align="right" | 60,40% || {{SI2}}
|-
| 18-19 marzo 2007 || [[Carema]] || Piemonte || Valle d'Aosta || align="right" | {{formatnum:634}} || align="right" | {{formatnum:432}} || align="right" | 68,14% || {{SI2}}
|-
| 6-7 maggio 2007 || [[Altopiano di Asiago]]<ref name="Altopiano di Asiago"/><ref name="Esito unificato"/> || Veneto || Trentino-Alto Adige (TN) || align="right" | {{formatnum:20864}} || align="right" | {{formatnum:12404}} || align="right" | 59,45% || {{SI2}}
|-bgcolor="D0F0C0"
| 24-25 giugno 2007 || [[Montecopiolo]] || Marche || Emilia-Romagna (RN) || align="right" | {{formatnum:1124}} || align="right" | {{formatnum:651}} || align="right" | 57,92% || {{SI2}}
|-bgcolor="D0F0C0"
| 24-25 giugno 2007 || [[Sassofeltrio]] || Marche || Emilia-Romagna (RN) || align="right" | {{formatnum:1273}} || align="right" | {{formatnum:645}} || align="right" | 50,67% || {{SI2}}
|-
| 28-29 ottobre 2007 || [[Ladinia]]<ref name="Ladinia"/><ref name="Esito unificato"/> || Veneto || Trentino-Alto Adige ([[Provincia di Bolzano|BZ]]) || align="right" | {{formatnum:6828}} || align="right" | {{formatnum:3847}} || align="right" | 56,34% || {{SI2}}
|-
| 9-10 marzo 2008 || [[Mercatino Conca]] || Marche || Emilia-Romagna (RN) || align="right" | {{formatnum:965}} || align="right" | {{formatnum:474}} || align="right" | 49,12% || {{NO2}}
|-
| 9-10 marzo 2008 || [[Monte Grimano Terme]] || Marche || Emilia-Romagna (RN) || align="right" | {{formatnum:1216}} || align="right" | {{formatnum:520}} || align="right" | 42,76% || {{NO2}}
|-
| 9-10 marzo 2008 || [[Pedemonte]] || Veneto || Trentino-Alto Adige (TN) || align="right" | {{formatnum:811}} || align="right" | {{formatnum:414}} || align="right" | 51,05% || {{SI2}}
|-bgcolor="D0F0C0"
| 9-10 marzo 2008 || [[Sappada]] || Veneto || {{TA|Friuli-Venezia Giulia ([[Provincia di Udine|UD]])}} || align="right" | {{formatnum:1199}} || align="right" | {{formatnum:860}} || align="right" | 71,73% || {{SI2}}
|-
| 21-{{TA|22 settembre 2008}} || [[Magasa]] || Lombardia || Trentino-Alto Adige (TN) || align="right" | {{formatnum:174}} || align="right" | {{formatnum:99}} || align="right" | 56,90% || {{SI2}}
|-
| 21-22 settembre 2008 || [[Valvestino]] || Lombardia || Trentino-Alto Adige (TN) || align="right" | {{formatnum:241}} || align="right" | {{formatnum:126}} || align="right" | 52,28% || {{SI2}}
|-
| 30 novembre-1 dicembre 2008 || [[Leonessa (Italia)|Leonessa]] || Lazio || Umbria ([[Provincia di Terni|TR]]) || align="right" | {{formatnum:2290}} || align="right" | {{formatnum:926}} || align="right" | 40,44% || {{NO2}}
|-
| 30 novembre-1 dicembre 2008 || [[Meduna di Livenza]] || Veneto || Friuli-Venezia Giulia (PN) || align="right" | {{formatnum:2667}} || align="right" | {{formatnum:1023}} || align="right" | 38,36% || {{NO2}}
|-
| 10-11 febbraio 2013 || [[Arsiè]] || Veneto || Trentino-Alto Adige (TN) || align="right" | {{formatnum:3732}} || align="right" | {{formatnum:1197}} || align="right" | 32,07% || {{NO2}}
|-
| 10-11 febbraio 2013 || [[Canale d'Agordo]] || Veneto || Trentino-Alto Adige (TN) || align="right" | {{formatnum:1219}} || align="right" | {{formatnum:515}} || align="right" | 42,25% || {{NO2}}
|-
| 10-11 febbraio 2013 || [[Cesiomaggiore]] || Veneto || Trentino-Alto Adige (TN) || align="right" | {{formatnum:4666}} || align="right" | {{formatnum:1542}} || align="right" | 33,05% || {{NO2}}
|-
| 10-11 febbraio 2013 || [[Falcade]] || Veneto || Trentino-Alto Adige (TN) || align="right" | {{formatnum:2128}} || align="right" | {{formatnum:917}} || align="right" | 43,09% || {{NO2}}
|-
| 10-11 febbraio 2013 || [[Feltre]] || Veneto || Trentino-Alto Adige (TN) || align="right" | {{formatnum:18843}} || align="right" | {{formatnum:5682}} || align="right" | 30,15% || {{NO2}}
|-
| 10-11 febbraio 2013 || [[Gosaldo]] || Veneto || Trentino-Alto Adige (TN) || align="right" | {{formatnum:942}} || align="right" | {{formatnum:403}} || align="right" | 42,78% || {{NO2}}
|-
| 10-11 febbraio 2013 || [[Rocca Pietore]] || Veneto || Trentino-Alto Adige (TN) || align="right" | {{formatnum:1365}} || align="right" | {{formatnum:628}} || align="right" | 46,01% || {{NO2}}
|-
| 21-22 aprile 2013 || [[Pieve di Cadore]] || Veneto || Friuli-Venezia Giulia (PN) || align="right" | {{formatnum:3555}} || align="right" | {{formatnum:701}} || align="right" | 19,72% || {{NO2}}
|-
| 21-22 aprile 2013 || [[Taibon Agordino]] || Veneto || Trentino-Alto Adige (TN) || align="right" | {{formatnum:1806}} || align="right" | {{formatnum:944}} || align="right" | 52,27% || {{SI2}}
|-
| 30 marzo 2014 || [[Comelico Superiore]] || Veneto || Trentino-Alto Adige (BZ) || align="right" | {{formatnum:2416}} || align="right" | {{formatnum:844}} || align="right" | 34,93% || {{NO2}}
|-
| 31 agosto 2014 || [[Auronzo di Cadore]]<ref name="Auronzo e Voltago">{{cita web|url=http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/politica/2014/1-settembre-2014/referendum-il-passaggio-trentino-flop-ad-auronzo-boom-si-voltago--23050191941.shtml|titolo=Il referendum per il passaggio al Trentino. Il flop ad Auronzo, boom di sì a Voltago|editore=Corriere del Veneto|data=1º settembre 2014|accesso=27 maggio 2015}}</ref> || Veneto || Trentino-Alto Adige (BZ) || align="right" | {{formatnum:3114}} || align="right" | {{formatnum:1112}} || align="right" | 35,71% || {{NO2}}
|-
| 31 agosto 2014 || [[Voltago Agordino]]<ref name="Auronzo e Voltago"/> || Veneto || Trentino-Alto Adige (TN) || align="right" | {{formatnum:972}} || align="right" | {{formatnum:510}} || align="right" | 52,47% || {{SI2}}
|-
| 8 marzo 2020 || [[Valle Castellana]]<ref>{{cita web|url=https://www.ekuonews.it/08/03/2020/valle-castellana-al-voto-con-le-mascherine-resta-in-abruzzo-e-in-provincia-di-teramo-flop-referendum-con-273-votanti/|titolo=Valle Castellana, al voto con le mascherine, resta in Abruzzo e in provincia di Teramo: flop referendum con 273 votanti|data=2020-03-08|accesso=1 agosto 2021|dataarchivio=1 agosto 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210801150214/https://www.ekuonews.it/08/03/2020/valle-castellana-al-voto-con-le-mascherine-resta-in-abruzzo-e-in-provincia-di-teramo-flop-referendum-con-273-votanti/|urlmorto=sì}}</ref> || Abruzzo || Marche ([[Provincia di Ascoli Piceno|AP]]) || align="right" | {{formatnum:1063}} || align="right" | {{formatnum:236}} || align="right" | 22,20% || {{NO2}}
|}

== Note ==
<references/>

== Bibliografia ==
* {{cita libro|titolo=Il sistema costituzionale italiano|autore=Giancarlo Rolla|editore=Giuffrè|città=Milano|anno=2007|edizione=2|volume=2|url=https://books.google.it/books?id=eE-1EO5E3-4C&printsec=frontcover|id=ISBN 978-88-14-13520-0|cid=Rolla}}
* {{cita libro|titolo=Scritti di diritto costituzionale|autore=Enrico Spagna Musso|editore=Giuffrè|città=Milano|anno=2008|volume=1|url=https://books.google.it/books?id=ZglavzoHwckC&printsec=frontcover|id=ISBN 978-88-14-11544-8|cid=Spagna Musso}}
* {{cita libro|titolo=Le fonti dell'ordinamento costituzionale|autore=Maurizio Pedrazza Gorlero|editore=Giuffrè|città=Milano|anno=2010|url=https://books.google.it/books?id=tv9DpTt2BrwC&printsec=frontcover|id=ISBN 978-88-14-15311-2|cid=Gorlero}}
* {{cita libro|titolo=Autonomia e unità. Il lungo cammino delle autonomie|autore=Luigi Rusticali|editore=Webster|città=Padova|anno=2010|url=https://books.google.it/books?id=MtwkTyhGsnAC&printsec=frontcover|id=ISBN 978-88-6292-028-5|cid=Rusticali}}
* {{cita libro|titolo=Il concorso nel Comune e nella Provincia per l'Area amministrativa degli Enti locali|autore=Biancamaria Consales ''et al''.|editore=Maggioli|città=Santarcangelo di Romagna|anno=2011|url=https://books.google.it/books?id=dcJYf-YwkB4C&printsec=frontcover|id=ISBN 978-88-387-5975-8|cid=Consales ''et al''.}}
* {{cita libro|titolo=Compendio di diritto costituzionale|autore=[[Valerio Onida]]|autore2=Maurizio Pedrazza Gorlero|editore=Giuffrè|città=Milano|anno=2011|edizione=2|url=https://books.google.it/books?id=NsAMb3mbFZYC&printsec=frontcover|id=ISBN 978-88-14-17193-2|cid=Onida-Pedrazza Gorlero}}
* {{cita libro|titolo=Tante Italie una Italia. Dinamiche territoriali e identitarie|autore=Calogero Muscarà|autore2=Guglielmo Scaramellini|autore3=Italo Talia|editore=FrancoAngeli|città=Milano|anno=2011|volume=1|url=https://books.google.it/books?id=Z4JF4Tn6EDEC&printsec=frontcover|id=ISBN 978-88-568-3773-5|cid=Muscarà-Scaramellini-Talia}}

== Voci correlate ==
* [[Modifiche dei confini regionali dall'Unità d'Italia]]
* [[Progetti di aggregazione di comuni al Trentino-Alto Adige]]
* [[Referendum consultivo nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola del 2018]]

== Altri progetti ==
{{Interprogetto/notizia|Referendum popolare alta Valmarecchia|data=18 dicembre 2006}}

== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://www.comunichecambianoregione.org/document/1-2008.pdf|titolo=Il distacco-aggregazione di comuni da una regione all'altra: ovvero il revival dell'autodeterminazione delle comunità locali|autore=Fabio Ratto Trabucco|sito=comunichecambianoregione.org|accesso=26 maggio 2015|cid=Ratto Trabucco|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150526133301/http://www.comunichecambianoregione.org/document/1-2008.pdf|dataarchivio=26 maggio 2015|urlmorto=sì}}
* {{cita web|url=http://www.provincia.torino.gov.it/speciali/2012/convegno_pubblico/dwd/circoscrizioni_provinciali_palombelli_25gennaio2012.pdf|titolo=L'evoluzione delle circoscrizioni provinciali dall'Unità d'Italia ad oggi|autore=Gaetano Palombelli|sito=provincia.torino.gov.it|accesso=25 maggio 2015|cid=Palombelli|dataarchivio=22 aprile 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180422003916/http://www.provincia.torino.gov.it/speciali/2012/convegno_pubblico/dwd/circoscrizioni_provinciali_palombelli_25gennaio2012.pdf|urlmorto=sì}}
* {{cita web|url=http://www.comunichecambianoregione.org|titolo=Unione Comuni italiani per cambiare Regione|accesso=26 maggio 2015|cid=Unione Comuni italiani per cambiare Regione|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150429101141/http://www.comunichecambianoregione.org/|dataarchivio=29 aprile 2015}}

{{Modifiche territoriali e amministrative in Italia}}
{{portale|Italia|politica}}

[[Categoria:Politica d'Italia]]
[[Categoria:Variazioni amministrative in Italia]]