Lump sum tax

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Una lump sum tax (o imposta capitaria, o testatico, o poll tax) è un'imposta determinata in misura fissa. L'imposta è dovuta un tanto a contribuente, senza essere commisurata direttamente al reddito o al patrimonio del contribuente; nella storia, peraltro, vi sono state imposte capitarie commisurate allo status sociale della persona: questa forma di lump sum tax poteva quindi ritenersi correlata in misura indiretta alla ricchezza del contribuente.

Opinioni sulla lump sum tax

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Neutralità ed efficienza paretiana

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La Lump Sum Tax è neutra per quanto riguarda i comportamenti dei consumatori e dei produttori, non modificando in alcun modo gli equilibri di un mercato concorrenziale, sia considerati in equilibrio parziale, sia in equilibrio totale.

(EN)

«The only tax which can make this claim of a zero excess burden (i.e., of complete neutrality) is a head or lump-sum tax»

(IT)

«L'unica imposta che può ritenersi non distorsiva (ossia perfettamente neutrale) è un'imposta capitaria in misura fissa»

È inoltre l'unico tipo di imposta che non viola i presupposti dell'efficienza paretiana, in particolare riferimento alla seconda teoria dell'economia del benessere.[1]

Correlazione al beneficio ricevuto

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In alcune teorie si sostiene che un'imposizione capitaria, a livello locale, sarebbe più rispondente al principio del beneficio di quanto lo sarebbe un'imposta commisurata al valore degli immobili: in opposizione a tale osservazione, viene fatto notare come normalmente i servizi pubblici fruiti a livello locale dipendano dal livello di reddito dei contribuenti.[2]

Le imposte capitarie sono altamente visibili e consentono all'elettore di calcolare perfettamente il costo delle proprie scelte elettorali.[2]

Arbitrarietà

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Una critica che risale a David Hume evidenzia l'arbitrarietà nella determinazione della misura dell'imposta capitaria, unita alla facile manipolabilità da parte dell'ente impositore.

(EN)

«In general, all poll-taxes, even when not arbitrary, which they commonly are, may be esteemed dangerous: Because it is so easy for the sovereign to add a little more, and a little more, to the sum demanded, that these taxes are apt to become altogether oppressive and intolerable.»

(IT)

«In generale, tutte le imposte capitare, anche quando non sono arbitrarie, come sono comunemente, devono essere ritenute pericolose, perché è così facile per il sovrano, aumentarle un poco e poi ancora un poco, facendole così divenire oppressive e intollerabili.»

In genere, nella finanza pubblica moderna, si ritiene che l'imposta non sia rispondente a principi di equità.[3][4]

Lump sum tax nella storia (sino alla metà del XX secolo)

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Nell'antico Egitto erano presenti molteplici forme di imposizione capitaria, con una continuità tra il periodo tolemaico e la dominazione romana[5]: tra queste, la laografia è la più documentata e la più controversa, quanto alle origini, tra gli studiosi[6]: secondo le teorie più diffuse, infatti, la "laografia" era stata non solo un'innovazione imperiale, ma soprattutto il simbolo della soggezione all'Impero romano.[7] Erano esentati dalla laografia gli abitanti di Alessandria ed i loro schiavi; la somma da pagare dipendeva in parte dallo status dei soggetti e in parte dalla collocazione geografica.[7]

Impero romano - tributum capitis

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In epoca repubblicana e imperiale, il tributum capitis era un'imposta in misura fissa che dovevano pagare gli abitanti maschi delle province. La misura dell'imposta variava da provincia a provincia; erano esenti i cittadini romani e i loro schiavi; non è certo che fosse applicata in tutte le province.[8]

Era fissata un'età minima per il pagamento del tributo e variava da provincia a provincia:

«Aetatem in censendo significare necesse est, quia quibusdam aetas tribuit, ne tributo onerentur: veluti in Syriis a quattuordecim annis masculi, a duodecim feminae usque ad sexagensimum quintum annum tributo capitis obligantur. Aetas autem spectatur censendi tempore»

Vi è chi sostiene che in epoca repubblicana il tributum capitis fosse un'autentica imposta capitaria, mentre in epoca repubblicana fosse un'imposizione sul valore della proprietà immobiliare.[9]

La Poll tax britannica del 1377

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L'imposta capitaria britannica del 1377 era tesa a finanziare la Guerra dei Cent'anni. Era fissata nella misura di quattro pence per ogni persona con età superiore ai 14 anni; anche il clero contribuiva nella stessa misura (quattro pence per persona), con eccezione degli ordini mendicanti che erano esentati.[10][11]

La Poll tax britannica del 1379

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L'imposta capitaria britannica del 1379 era rapportata allo stato sociale del contribuente e si applicava a tutte le persone di età maggiore di 16 anni. I contribuenti erano classificati in quattro categorie: nella prima si ritrovavano i nobili, suddivisi ulteriormente in ragione della loro importanza, nella seconda i funzionari regi di alto livello (Men of Law), nella terza i funzionari civici come i Mayor, nella quarta le persone comuni.[10]

La Poll tax britannica del 1380-1381

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L'imposta capitaria britannica decisa nel 1380 e riscossa nel 1381 era rapportata allo stato sociale del contribuente e si applicava a tutte le persone di età maggiore di 15 anni. Si ritiene che questa imposta capitaria sia stata una delle cause principali della sanguinosa rivolta nota come rivolta dei contadini.[12]

Capitation in Francia

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In Francia la capitation fu istituita nel 1695 dal re Luigi XIV come misura temporanea e abolita nel 1699. Fu di nuovo istituita nel 1704 e restò in vigore sino alla Rivoluzione francese. La capitation era un'imposta in misura fissa, basata sullo status sociale: la società francese era suddivisa in 22 classi e si pagava un tributo fisso che era ricollegato alla classe, per cui, all'interno della medesima classe, tutte le persone pagavano la medesima somma. Le classi andavano dal Delfino di Francia (unico della propria classe) ai servi. Erano esenti gli ordini mendicanti e i poveri.[13]

Imposta capitaria sulle persone di nazionalità cinese immigrate in Canada

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La Chinese head tax era un'imposta capitaria, applicata in Canada dal 1895 al 1923.[14][15] L'imposta si applicava alle persone di nazionalità cinese che immigravano in Canada, con valori che negli anni variarono da 50 a 500 dollari canadesi.[16]

La Head tax nel Sudafrica coloniale del 1906

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L'Amministrazione coloniale sudafricana iniziò ad imporre un'imposta capitaria sui maschi adulti nel 1906: l'insoddisfazione generò un'ampia rivolta (la "Rivolta Bambatha"),[17][18] che portò all'uccisione di circa 3.000 nativi.[18]

Imposta capitaria sulle persone di nazionalità cinese immigrate in Nuova Zelanda

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La Nuova Zelanda ha applicato un'imposta capitaria sulle persone di nazionalità cinese dal 1881 al 1944.[19][20]

Lump sum tax nel fisco moderno (dalla metà del XX secolo)

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Disordini del 31 marzo 1990 - Trafalgar Square

Gran Bretagna - Community Charge o Poll Tax

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Il Community Charge o Poll Tax è stata un'imposta introdotta dal governo guidato da Margaret Thatcher nel 1989. La Poll Tax era stata ipotizzata nel green paper Paying for Local Government presentato alla House of Lords nel 1986.[21] Il green paper proponeva una corposa riforma della fiscalità locale in Gran Bretagna, in cui era compresa anche un'imposta capitaria, da pagarsi in somma fissa, per ogni adulto residente.[21]

La proposta di introdurre una Poll Tax venne inclusa nel programma elettorale conservatore per le elezioni del 1987. La proposta venne attuata nel 1988[22]: l'imposta si applicava a tutti i maggiorenni residenti in una circoscrizione locale, con una riduzione per gli studenti e per i disoccupati. L'attuazione dell'imposta fu fortemente osteggiata in diverse manifestazioni: la più grande di queste avvenne il 31 marzo 1990 quando una folla di entità stimata tra le 70.000 e le 200.000 persone manifestò intorno a Trafalgar Square; la manifestazione terminò con 113 manifestanti feriti, 100 poliziotti feriti e 340 manifestanti arrestati[23]. L'applicazione dell'imposta fu piuttosto difficoltosa, in parte per difficoltà amministrative, in parte per la crescente tendenza dei contribuenti a rifiutarsi di pagarla[24]. Il 21 marzo 1991 il governo guidato da John Major annunciò l'abolizione della Poll Tax[25]; l'imposta è stata sostituita dalla Council Tax nel 1992, che è una comune imposta locale determinata sui valori degli immobili[26].

Italia - Imposta sostitutiva sui redditi prodotti all'estero da persone fisiche che trasferiscono la propria residenza fiscale in Italia.

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Nel 2016, con Legge 11 dicembre 2016, n. 232, è stata introdotta un'imposta capitaria sui redditi prodotti all'estero dalle persone fisiche che trasferiscono la propria residenza in Italia. L'imposta è disciplinata dall'art. 24-bis del TUIR: per poter essere assoggettati a questa imposta, i contribuenti non devono essere stati residenti in Italia per almeno nove periodi di imposta sui dieci antecedenti. L'imposta è opzionale, è applicata nella misura fissa di € 100.000 per ogni anno di opzione ed è limitata ai redditi esteri; sui redditi prodotti in Italia, i contribuenti che optano per questa forma di imposizione forfettaria sono comunque tassati con le aliquote progressive IRPEF

Stati Uniti - California - Parcel Tax

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Le Parcel Tax californiane sono imposte immobiliari slegate dal valore dell'immobile. Originate dalla rivolta fiscale che ha portato alla Proposition 13 in California, che vietava imposte sul valore dell'immobile superiori all'1%, ma non vietava imposte non correlate al valore dell'immobile, sono cresciute esponenzialmente negli anni a partire dal 1995.[27]

Sebbene sia citata come esempio di Lump sum tax, l'imposta svizzera sui non residenti non è un'imposta capitaria. Si tratta di un regime impositivo per i soggetti che assumono la residenza fiscale in Svizzera per la prima volta (o che non sono stati residenti in Svizzera negli ultimi dieci anni); non è un'imposta capitaria, in quanto la base imponibile è costituita dalla spesa. Questa imposta non si applica in tutti i cantoni: i cantoni di Zurigo, Sciaffusa, Appenzello Esterno, Basilea Campagna e Basilea Città la hanno abrogata.[28]

  1. ^ Henry Tam, The Humean Critique of Lump Sum Taxation (or the Implausibility of Pure Lump Sum Taxes in Autocracy), in Public Choice, vol. 118, n. 1/2, 2004-01, pp. 61–76, DOI:10.1023/b:puch.0000013800.88314.34. URL consultato il 22 ottobre 2021.
  2. ^ a b PETER SMITH, LESSONS FROM THE BRITISH POLL TAX DISASTER, in National Tax Journal, vol. 44, n. 4.2, 2 dicembre 1991, pp. 421-436, DOI:10.1086/ntj41788932. URL consultato il 22 ottobre 2021.
  3. ^ Richard A. Musgrave e Peggy B. Musgrave, Public finance in theory and practice, McGraw-Hill, 1973.
  4. ^ Harvey S. Rosen, Public Finance, 7th ed., McGraw-Hill, 2005, p. 308.
  5. ^ J. A. S. Evans, The Poll-tax in Egypt, in Aegyptus, 1957, Anno 37, No. 2 (LUGLIO-DICEMBRE 1957), pp. 259-265.
  6. ^ Andrew Monson, Late Ptolemaic Capitation Taxes and the Poll Tax in Roman Egypt, in The Bulletin of the American Society of Papyrologists, Vol. 51 (2014), p. 127-160.
  7. ^ a b Dominic Rathbone, Egypt, Augustus and Roman taxation, in Cahiers du Centre Gustave Glotz, Vol. 4 (1993), pp. 81-112.
  8. ^ Livia Capponi, Poll tax, Roman, in The Encyclopedia of Ancient History, John Wiley & Sons, Inc., 26 ottobre 2012. URL consultato il 24 ottobre 2021.
  9. ^ C. F. Balleine, The ‘Tributum Capitis.’, in The Classical Review, vol. 20, n. 1, 1906-02, pp. 51–53, DOI:10.1017/s0009840x00993594. URL consultato il 24 ottobre 2021.
  10. ^ a b Dowell, Stephen., Taxation from the earliest times to the Civil War, Kelley, 1965, p. 104, OCLC 256371595. URL consultato il 15 ottobre 2021.
  11. ^ Carolyn Christine Fenwick, The English poll taxes of 1377, 1379 and 1381 : a critical examination of the returns., London School of Economics and Political Science (University of London), 1983. URL consultato il 15 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2021).
  12. ^ (EN) Larry Poos, 99.08.19, Fenwick, ed., The Poll Taxes of 1377,1379 and 1381: Pt. 1 Bedfordshire - Leicestershire, in The Medieval Review, 1º agosto 1999. URL consultato il 25 ottobre 2021.
  13. ^ Alain Guery, État, classification sociale et compromis sous Louis XIV : la capitation de 1695, PERSEE, 1986, OCLC 754264330. URL consultato il 21 ottobre 2021.
  14. ^ A compilation of statutes of the Dominion of Ca... -, su canadiana.ca. URL consultato il 15 ottobre 2021.
  15. ^ CCNC : Chinese Head Tax and Exclusion Act, su web.archive.org, 13 aprile 2017. URL consultato il 15 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2017).
  16. ^ Chinese-Canadian Genealogy - Chinese Head Tax, su web.archive.org, 28 giugno 2013. URL consultato il 15 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 28 giugno 2013).
  17. ^ Sean Redding, A Blood-Stained Tax: Poll Tax and the Bambatha Rebellion in South Africa, in African Studies Review, vol. 43, n. 2, 2000-09, pp. 29, DOI:10.2307/524983. URL consultato il 21 ottobre 2021.
  18. ^ a b Stuart, James, 1868-1942, author., A history of the Zulu Rebellion 1906 : and of Dinuzulu's arrest, trial and expatriation, p. 553, ISBN 978-1-107-33915-6, OCLC 1187194499. URL consultato il 21 ottobre 2021.
  19. ^ (EN) Address to Chinese New Year celebrations, su The Beehive. URL consultato il 15 ottobre 2021.
  20. ^ The Poll Tax on Chinese in New Zealand: what’s it all about? | Events | National Library of New Zealand, su web.archive.org, 28 luglio 2020. URL consultato il 15 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2020).
  21. ^ a b "Paying for Local Government": Green Paper (Hansard, 28 January 1986), su api.parliament.uk. URL consultato il 15 ottobre 2021.
  22. ^ Local Government Finance Act 1988, su legislation.gov.uk.
  23. ^ (EN) 1990: Violence flares in poll tax demonstration, 31 marzo 1990. URL consultato il 15 ottobre 2021.
  24. ^ (EN) 1990: One in five yet to pay poll tax, 14 agosto 1990. URL consultato il 15 ottobre 2021.
  25. ^ (EN) 1991: Heseltine unveils new property tax, 21 marzo 1991. URL consultato il 15 ottobre 2021.
  26. ^ Local Government Finance Act 1992
  27. ^ Soomi Lee, Two Essays on Unequal Growth in Housing, in Cityscape , 2020, Vol. 22, No. 2, pp. 63-74.
  28. ^ (EN) Federal Department of Finance FDF, Lump-sum taxation, su efd.admin.ch. URL consultato il 24 ottobre 2021.
  • (EN) J. G. Cullis, P. R. Jones e O. Morrissey, Public Choice Perspectives on the Poll Tax, in The Economic Journal, Vol. 101, No. 406 (May, 1991), p. 600-614.
  • (EN) Peter Smith, Lessons from the British Poll Tax Disaster, in National Tax Journal, Vol. 44, 1991, December, p. 421-436.
  • (EN) Henry Tam, The Humean Critique of Lump Sum Taxation (or the Implausibility of Pure Lump Sum Taxes in Autocracy), in Public Choice, Jan., 2004, Vol. 118, No. 1/2 (Jan., 2004), p. 61-76.
  • (EN) Thomas Wilson, The Poll Tax-Origin, Errors and Remedies, in The Economic Journal, Vol. 101, No. 406 (May, 1991), p. 577-584.

Voci correlate

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