Visualizza wikitesto di Consolidated PBY Catalina

{{aeromobile
|Aeromobile = aereo_militare
|Nome = Consolidated PBY Catalina
|Immagine = Catalinas in the aleutians.jpg
|Didascalia = Una pattuglia di PBY-5 sulle [[Isole Aleutine]].
|Tipo = [[aereo da pattugliamento marittimo|pattugliatore marittimo]] [[aereo anfibio|anfibio]]
|Equipaggio = 8
|Progettista = [[Isaac M. Laddon]]
|Costruttore = {{Bandiera|USA 1912-1959}} [[Consolidated Aircraft Corporation|Consolidated]]
|Data_ordine = 
|Data_primo_volo = 28 marzo [[1935]]
|Data_entrata_in_servizio = ottobre [[1936]] ([[United States Navy|U.S. Navy]])
|Data_ritiro_dal_servizio = gennaio [[1957]] ([[United States Navy Reserve|U.S.N. Reserve]])
|Utilizzatore_principale = {{Bandiera|USA 1912-1959}} U.S. Navy
|Altri_utilizzatori = {{Bandiera|USA 1912-1959}} [[United States Army Air Forces|USAAF]]<br />{{Bandiera|GBR}} [[Royal Air Force|RAF]]<br />{{Bandiera|CAN 1921-1957}} [[Royal Canadian Air Force|RCAF]]<br />{{Bandiera|AUS}} [[Royal Australian Air Force|RAAF]]
|Esemplari = 4&nbsp;051 (stima)
|Costo_unitario = [[dollari statunitensi|US$]] 90&nbsp;000 ([[1935]])
|Sviluppato_dal = 
|Altre_varianti = [[Bird Innovator]]
|Tavole_prospettiche = PBY-5A.svg
|Lunghezza = 19,46 [[metro|m]] (63 [[piede (unità di misura)|ft]] 10 7/16 [[pollice (unità di misura)|in]])
|Apertura_alare = 31,70 m (104 ft 0 in)
|Larghezza = 
|Diametro_fusoliera = 
|Freccia_alare = 
|Altezza = 6,15 m (21 ft 1 in)
|Superficie_alare = 130 [[metro quadro|m²]] (1&nbsp;400 [[piede quadro|ft²]])
|Carico_alare = 123,6 kg/m² (25.3 lb/ft²)
|Efficienza = 
|Allungamento_alare = 7,73
|Corda_alare = 
|Peso_a_vuoto = 9&nbsp;485 [[chilogrammo|kg]] (20&nbsp;910 [[libbra|lb]])
|Peso_carico = 
|Peso_max_al_decollo = 16&nbsp;066 kg (35&nbsp;420 lb)
|Passeggeri = 
|Capacità = 
|Capacità_combustibile = 
|Motore = 2 [[Motore radiale|radiali]] [[Pratt & Whitney R-1830]]-92
|Potenza = 1&nbsp;200 [[Cavallo vapore britannico|hp]] (895 [[chilowatt|kW]])
|Velocità_max = 314 [[Chilometro orario|km/h]] (196 [[miglio orario|mph]])
|VNE = 
|Velocità_crociera = 201 km/h (125 mph)
|Velocità_salita = 5,1 [[metro al secondo|m/s]] (1&nbsp;000 ft/min)
|Decollo = 
|Atterraggio = 
|Autonomia = 4&nbsp;030 [[Chilometro|km]] (2&nbsp;520 [[miglio (unità di misura)|mi]])
|Raggio_azione = 
|Tangenza = 4&nbsp;000 m (15&nbsp;800 ft)
|Mitragliatrici = 3 [[M1919 Browning]] [[calibro (armi)|calibro]] [[.303 British|.30 in (7,62 mm)]]<br />2 [[M2 Browning]] calibro .50 in (12,7 mm)
|Cannoni = 
|Bombe = fino a 1&nbsp;814 kg (4&nbsp;000 lb)
|Missili = 
|Piloni = 
|Impieghi_sperimentali = 
|Record = 
|Altro_campo = 
|Altro = 
|Note = dati riferiti alla versione PBY-5A
|Ref = i dati sono estratti da:<br />''Encyclopedia of World Air Power''<ref name=BG>{{Cita|Gunston|}}.</ref><br />''Jane's Fighting Aircraft of World War II''<ref name = "janes">{{Cita|Bridgeman|}}.</ref>
}}
Il '''Consolidated PBY Catalina''' (designazione di fabbrica "'''Model 28'''") era un [[aereo da pattugliamento marittimo]], realizzato a partire dalla seconda metà degli [[anni 1930|anni trenta]] dall'azienda [[Stati Uniti d'America|statunitense]] [[Consolidated Aircraft Corporation]].

Costruito in diverse versioni, sia come [[idrovolante]] che come [[aereo anfibio|anfibio]], venne impiegato dall'[[United States Navy]], la [[marina militare]] statunitense, e da diversi Paesi [[alleati della seconda guerra mondiale|alleati]]; fu il velivolo di maggiore successo della sua categoria durante la [[seconda guerra mondiale]].

Nonostante la vetustà del progetto e più di 80 anni di carriera, un consistente numero di esemplari viene tuttora utilizzato nella [[lotta aerea antincendio]]; altri velivoli superstiti vengono impiegati come ''[[warbird]]'' nelle rievocazioni storiche.

== Storia del progetto ==
Il progetto del Catalina si deve all'[[ingegnere]] [[Isaac M. Laddon]], che lo disegnò in risposta a una specifica dell'[[United States Navy|U.S. Navy]]: il requisito era relativo a un [[Aereo da pattugliamento marittimo|pattugliatore marittimo]] con cui sostituire i precedenti [[Consolidated P2Y]] (costruiti anche dalla [[Glenn L. Martin Company]] con la denominazione Martin P3M)<ref name=IA4>{{Cita|Scarborough|p. 4}}.</ref>.

Il nuovo aereo doveva avere un peso totale non superiore a {{converti|25000|lb|kg|0}}, essere un [[monoplano]] azionato da due [[motore aeronautico|motori]] [[motore radiale|radiali]] [[Pratt & Whitney R-1830|Pratt & Whitney XR-1830-68 Twin Wasp T1A1-G]] da 800 [[cavallo vapore britannico|hp]] e avere un'[[Autonomia (meccanica)|autonomia]] di {{converti|3000|mi|km|0}} alla velocità di crociera di {{converti|100|mph|km/h|0}} 160 [[chilometro orario|km/h]]<ref name=IA5>{{Cita|Scarborough|p. 5}}.</ref>.

L'idrovolante Consolidated Model 28 fu accettato quale finalista del concorso unitamente al modello presentato dalla [[Douglas Aircraft Company|Douglas]]; di quest'ultimo fu ordinato un [[prototipo]] designato [[Douglas XP3D|XP3D-1]] il 20 maggio 1933, mentre quello del Model 28 fu richiesto solo il 28 ottobre successivo, con designazione XP3Y-1<ref name=IA5/>.

Il disegno dell'XP3Y-1 costituiva una sostanziale rivisitazione di quello del Consolidated P2Y, dal quale si differenziava in primo luogo per la [[ala (aeronautica)|configurazione alare]] monoplana, per la [[fusoliera]] a un solo piano e per l'impiego dei già citati motori di più recente concezione<ref name=EA26>{{Cita|Angelucci, Matricardi|p. 26}}.</ref>.

[[File:Consolidated XPBY-1 during rough water testing 1935.jpeg|left|thumb|Il Consolidated XPBY-1 (BuNo 9459) durante le prove in acqua, al largo dell'Isola di Santa Catalina, California (USA), nel 1935.]]

Portato in volo per la prima volta sul [[Lago Erie]] il 28 marzo del 1935<ref name=EA26/><ref name=ATM28>{{Cita|Angelucci, Matricardi|p. 28}}.</ref>, l'XP3Y-1 mise in evidenza caratteristiche di tutto rilievo, pur necessitando (come emerso durante una serie di voli di prova svolti presso la [[Coco Solo Naval Air Station]], la base aerea della marina statunitense situata nella [[Zona del Canale di Panama]] a [[Coco Solo]]) di alcune modifiche all'[[impennaggio]]<ref name=EA26/><ref name=JD>{{cita web|autore=J. Rickard |url=http://www.historyofwar.org/articles/weapons_PBY_catalina_development.html |titolo=Consolidated PBY Catalina - Introduction and Development |accesso=27 gennaio 2013 |lingua=en|editore=Military History Encyclopedia on the Web}}</ref>.

All'atto pratico i due modelli concorrenti non evidenziarono sostanziali differenze nelle prestazioni ma il minor prezzo (90.000 [[dollaro statunitense|$]], contro i 110.000 del rivale) fece propendere il parere della commissione dell'U.S. Navy (incaricata di esaminare le due proposte) verso il modello presentato dalla Consolidated<ref name=EA26/><ref name=JD/>.

Il 29 giugno 1935 venne emesso un ordine di fornitura per 60 esemplari con la nuova designazione di PBY-1: in sostanza il ruolo del velivolo affiancava quello di [[bombardiere]] ai già previsti compiti di [[aereo da ricognizione|ricognitore]] (secondo il sistema di [[Designazione degli aerei degli Stati Uniti d'America|designazione]] in vigore il codice "PB" indicava ''Patrol Bomber'')<ref name=IA7>{{Cita|Scarborough|p. 7}}.</ref>.

Il prototipo XP3Y-1 diede dimostrazione delle proprie potenzialità volando senza scalo tra la base di Coco Solo e [[San Francisco]] in 34 [[ora|h]] e 51 [[minuto|min]]<ref name="F24">{{cita pubblicazione|data=24 ottobre 1935 |titolo=The Four Winds - Panamerican |rivista=Flight |editore=Reed Business Information|città=Sutton|p=431 |url=http://www.flightglobal.com/pdfarchive/view/1935/1935%20-2-%200473.html |lingua=inglese |accesso=2 febbraio 2013}}</ref>, nel mese di ottobre del 1935<ref name="EA26" />. Rientrato presso la casa costruttrice per le modifiche necessarie a renderlo pienamente operativo, il prototipo ne uscì nel marzo<ref name="EA26" /> (o maggio<ref name="JD" />) successivo per raggiungere il reparto di destinazione (lo ''squadron'' VP-11F) in concomitanza con il completamento dei primi esemplari di serie<ref name="EA26" />. I velivoli di questa prima versione (60 in tutto<ref name="UWP">{{cita web |autore=Simon Beck |url=http://www.uswarplanes.net/catalina.html |titolo=Consolidated PBY Catalina |accesso=27 gennaio 2013 |lingua=en |sito=US Warplanes.net |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130205153025/http://uswarplanes.net/catalina.html |urlmorto=sì }}</ref>) integrarono una serie di modifiche già sperimentate sul prototipo, tra le quali l'adozione di motori R-1830-64 Twin Wasp SB-G da 900&nbsp;hp.

Già nel mese di luglio dello stesso anno la U.S. Navy emise l'ordine per 50 esemplari della nuova versione PBY-2 (identificata dal costruttore come "Model 28-2"), caratterizzata dalla differente configurazione dell'impennaggio e dall'incremento del carico di [[bomba aeronautica|bombe]] trasportabili<ref name="EA26" />.

La successiva versione PBY-3 ("Model 28-3"), equipaggiata con nuovi motori di maggiore [[potenza (fisica)|potenza]], venne ordinata (in 66 unità) nel successivo mese di novembre mentre fu del dicembre del 1937 l'ordine per 33 esemplari della versione PBY-4 ("Model 28-4"): in questa versione, dotata di motori ulteriormente aggiornati, fecero per la prima volta<ref name="EA26" /> la propria comparsa le caratteristiche bolle vetrate ai lati della fusoliera, a copertura delle postazioni delle mitragliatrici.

Nel corso del 1938 l'[[Unione Sovietica]] acquistò 2<ref name="AWru">{{cita web|url=http://www.airwar.ru/enc/sww2/pby.html |titolo=Consolidated PBY Catalina |accesso=26 gennaio 2013 |lingua=ru |editore=Уголок неба}}</ref> o 3<ref name="IA10">{{Cita|Scarborough|p. 10}}.</ref> esemplari del Model 28-2 (o, secondo altri, 3 Model 28-3<ref name="ATM29" />), dotati di motori [[Wright R-1820|Wright Cyclone]]<ref name="IA10" />, e la relativa [[licenza (economia)|licenza]] di costruzione per una versione denominata GST (da ''Gidro Samolet Transportnyj'', "Aereo Idrovolante da Trasporto"). La produzione fu assegnata agli stabilimenti dell'[[OKB]]-[[Beriev (azienda)|49]], situati a [[Taganrog]] (sul [[Mar d'Azov]]), la cui direzione era affidata a [[Georgij Michajlovič Beriev]]<ref name="EA27" />.

Circa la motorizzazione dei Catalina prodotti in Unione Sovietica, fonti occidentali indicano trattarsi di radiali Mikulin M-62<ref name=ATM29/><ref name=EA27>{{Cita|Angelucci, Matricardi|p. 27}}.</ref><ref name=CoF>{{cita web |url=http://www.century-of-flight.net/Aviation%20history/photo_albums/timeline/ww2/2/Consolidated%20Catalina.htm |titolo=Consolidated Catalina |accesso=26 gennaio 2013 |lingua=en |editore=The History of Flight|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120815053140/http://www.century-of-flight.net/Aviation%20history/photo_albums/timeline/ww2/2/Consolidated%20Catalina.htm |urlmorto=sì }}</ref>, a loro volta realizzazione su licenza del Wright Cyclone<ref name=IA10/>, mentre fonti di [[lingua russa]]<ref name=AWru/><ref name=APru>{{cita web|url=http://www.airpages.ru/us/pby.shtml |titolo=PBY Catalina |accesso=26 gennaio 2013 |lingua=ru |editore=Авиация Второй мировой}}</ref> indicano il motore semplicemente con la denominazione "M-62", con ciò facendo riferimento alla denominazione originariamente assegnata all'unità motrice [[Shvetsov ASh-62]]<ref name=AWruM62>{{cita web|url=http://www.airwar.ru/enc/engines/m62.html|titolo=Поршневой двигатель М-62|accesso=19 marzo 2013|lingua=ru|editore=Уголок неба}}</ref>, sviluppata dal Wright Cyclone su progetto di [[Arkadij Dmitrievič Švecov]].

Nel medesimo anno la Consolidated vendette un Model 28-4<ref name=JD/> all'aeronautica militare britannica, la [[Royal Air Force]], che al termine delle prove di valutazione (il cui svolgimento, presso il [[Marine Aircraft Experimental Establishment]] di [[Felixstowe]], fu interrotto dallo scoppio della [[seconda guerra mondiale]]), decise di adottare l'idrovolante per il proprio [[Royal Air Force Coastal Command|Coastal Command]] assegnandogli (per la prima volta) il nome "Catalina" (dal nome dell'[[Isola di Santa Catalina (California)|isola]] [[california]]na al largo di [[Los Angeles]]<ref name=JD/>), che sarebbe stato successivamente adottato ufficialmente anche dalle autorità statunitensi.

Lo scoppio della guerra comportò nuovi massicci ordini per l'idrovolante della Consolidated, particolarmente da parte della RAF: per far fronte a queste nuove commesse furono avviate produzioni su licenza da parte della Canadian Vickers (in seguito divenuta [[Canadair]]) e della [[Boeing|Boeing of Canada]], mentre anche la casa madre raddoppiò le proprie linee di montaggio<ref name=EA27/>.

L'installazione di nuovi e più potenti motori e l'adozione di modifiche minori portò, nel corso del 1939, alla realizzazione della nuova variante "Model 28-5" (PBY-5 per l'U.S. Navy), battezzata "Canso" (dal nome della [[Canso (Nuova Scozia)|città]] della [[Nuova Scozia]]) dalla [[Royal Canadian Air Force]]<ref name=IA23>{{Cita|Scarborough|p. 23}}.</ref>.

Ancora nello stesso anno vide la luce la prima variante anfibia del Catalina, la PBY-5A: realizzata dalla casa madre (che dal 1943, fondendosi con la [[Vultee Aircraft]], diede origine alla [[Convair]]) partendo dalla versione idrovolante, mediante l'aggiunta del [[carrello d'atterraggio]] retrattile in fusoliera, comportò marginali differenze nelle prestazioni e contribuì considerevolmente alla diffusione del velivolo, conferendogli una maggiore versatilità d'impiego<ref name=IA29>{{Cita|Scarborough|p. 29}}.</ref>.

Sempre partendo dal Model 28-5, una nuova variante denominata PBN-1 Nomad venne realizzata dalla [[Naval Aircraft Factory]]: le modifiche consistevano nella revisione dello scafo e dei piani di coda, nel rifacimento dell'impiantistica interna del velivolo e nell'aumento della capacità dei serbatoi di carburante<ref name=IA35>{{Cita|Scarborough|p. 35}}.</ref>.

L'ultima evoluzione del progetto, nota come "Model 28-6", recepì le modifiche precedenti che, unite ad altri interventi di dettaglio, diedero vita alla versione idrovolante PB2B-2 (costruita dalla Boeing of Canada) e a quella anfibia PBY-6A (realizzata dalla Consolidated). La produzione del Catalina ebbe termine nel 1944<ref name=UWP/>.

== Tecnica ==
=== Cellula ===
[[File:Consolidated PBY-6A Catalina USN in flight c1945.jpeg|thumb|Un PBY-6A in volo; si noti il [[Pod (aeronautica)|pod]] contenente l'apparecchiatura radar al di sopra dell'abitacolo e la ruota della gamba sinistra del carrello retratta nel lato della fusoliera (ma parzialmente esposta).]]

Il Consolidated Model 28 era un idrovolante a scafo centrale dalla struttura interamente metallica. La [[fusoliera]] era realizzata su un solo piano, diversamente da quella di molti altri idrovolanti<ref name=EA26/> (detti per questo "[[Aereo a doppio ponte|a doppio ponte]]"); lo scafo inferiore presentava un doppio gradino, uno nella zona centrale del velivolo e l'altro che raccordava la parte inferiore con il tronco di coda. La parte superiore della fusoliera aveva disegno semicircolare, dal quale spiccavano la postazione vetrata anteriore per il bombardiere e la [[cabina di pilotaggio]] a posti affiancati. All'estremità di prua era disposto un finestrino di puntamento dotato di paratia a saracinesca (che veniva abbassata durante le manovre di [[ammaraggio]]<ref name=JD/>), che trovava impiego anche durante le operazioni di [[ormeggio]]<ref name=EA26/>.

Dietro ai [[aviatore|piloti]] erano alloggiati il [[marconista]] e il [[Navigatore (aeronautica)|navigatore]]; alle loro spalle, nel pilone centrale che sosteneva l'[[ala (aeronautica)|ala]], trovava posto un meccanico addetto ai motori: la postazione era ricavata nella parte superiore del pilone (al fine di poter visionare le [[gondola (aviazione)|gondole]] dei motori) ed era dotata di due fornelli elettrici e serbatoio per l'acqua<ref name=JD/>. La sezione posteriore della fusoliera ospitava le postazioni laterali per le [[mitragliatrice|mitragliatrici]] (ricoperte dalle caratteristiche bolle vetrate a partire dalla versione PBY-4) e aveva funzione di dormitorio, equipaggiata con [[letto a castello|letti a castello]], particolarmente utili nel caso di missioni lunghe e distanti dalle basi di appartenenza<ref name=JD/>.

L'ala era posizionata a parasole, sostenuta dal pilone centrale e da una coppia di [[asta di controvento|aste di controvento]] per ciascun lato. Gli [[alettone (aeronautica)|alettoni]] erano ricoperti in tela. Alle estremità delle semiali erano disposti i [[idrovolante#Tipologie di idrovolanti|galleggianti]] stabilizzatori dotati di sistema di ritrazione: una volta in volo questi galleggianti venivano richiamati verso l'esterno, fino a formare l'estrema propaggine delle [[estremità alare|estremità alari]]. L'[[impennaggio]], infine, aveva dimensioni generose ed era di tipo cruciforme, con i [[piano orizzontale (aeronautica)|piani orizzontali]] a [[ala (aeronautica)#Posizione dell'ala e peculiarità|sbalzo]]<ref name=JD/>.

A partire dalla versione PBY-5 fecero la loro comparsa le varianti anfibie, dotate di [[carrello d'atterraggio]] retrattile, di tipo triciclo anteriore, con gli elementi posteriori monoruota che si ritraevano nella parte centrale della fusoliera, lasciando la ruota a sporgere parzialmente dal corpo del velivolo<ref name=JD/>.

=== Motori ===
La propulsione del Catalina venne affidata a due radiali [[Pratt & Whitney R-1830|Pratt & Whitney R-1830 Twin Wasp]]: questo motore a 14 [[cilindro (meccanica)|cilindri]], disposti su due stelle e [[raffreddamento ad aria|raffreddati ad aria]], accompagnò costantemente lo sviluppo del pattugliatore della Consolidated, puntualmente aggiornato, a sua volta, nelle versioni disponibili: in questo modo la [[potenza (fisica)|potenza]] erogata passò dagli 800 [[cavallo vapore britannico|hp]] degli esemplari installati sul prototipo, ai 1.200&nbsp;hp di quelli impiegati nelle ultime versioni del velivolo.

Le [[elica|eliche]] erano generalmente [[Hamilton Standard]] del tipo tripala, metalliche, [[elica a passo variabile|a passo variabile]]<ref name=EA26/>, anche se su alcuni esemplari vennero montate eliche costruite dalla [[Curtiss Electric]]<ref name=JD/>.

=== Sistemi ===
Il Catalina fu uno dei primi velivoli statunitensi, unitamente ai [[Douglas B-18 Bolo|Douglas B-18]], a impiegare apparati [[radar]]<ref name=CoF/>. Gli esemplari impiegati dal Coastal Command della RAF furono dotati di apparati radar ASV (''Air-to-Surface Vessel'') per la ricerca dei [[sommergibili]] nella fase di emersione mentre, sempre in funzione [[lotta antisommergibile|antisommergibile]], alcuni esemplari vennero dotati di apparecchiature MAD ([[Magnetic Anomaly Detector]])<ref name=UBN>{{cita web|url=http://uboat.net/allies/aircraft/catalina.htm |titolo=Consolidated PBY Catalina - Aircraft - Fighting the U-boats |accesso=27 gennaio 2013 |lingua=en}}</ref>; l'impiego di questa apparecchiatura fece guadagnare ai velivoli il soprannome di ''Madcat''<ref>{{cita web|url=http://www.warbirdalley.com/cat.htm |titolo=Consolidated PBY Catalina |accesso=26 gennaio 2013 |lingua=en |editore=Warbird Alley}}</ref> (letteralmente, "gatto pazzo"). Risulta inoltre che su alcuni esemplari sia stato montato un dispositivo simile all'[[anello Mausi]] [[Germania nazista|tedesco]], al fine di rintracciare e far detonare le [[mina navale|mine navali]]<ref name=CoF/>.

=== Armamento ===
La difesa del Catalina era affidata a 4 diverse postazioni armate: una all'estrema prua dotata di una, o due, mitragliatrici [[calibro (armi)|calibro]] [[.303 British|.30]], un'altra disposta posteriormente in posizione ventrale - anche in questo caso armata con una mitragliatrice calibro .30 - e due laterali equipaggiate ciascuna con una mitragliatrice calibro [[12,7 × 99 mm NATO|.50]]<ref name=EA31>{{Cita|Angelucci, Matricardi|p. 31}}.</ref>.

L'armamento di caduta era alloggiato al di sotto delle semiali e poteva essere costituito da [[bomba aeronautica|bombe]] (fino a 4.000 [[libbra|lb]], pari a 1.814&nbsp;kg) oppure da due [[siluro|siluri]] o, ancora, da [[bomba di profondità|cariche di profondità]].

== Impiego operativo ==
Il Model 28, realizzato per rispondere alle esigenze dell'U.S. Navy, ricevette (già nel 1937) alcuni ordini in ambito commerciale: in particolare due esemplari di Model 28-2 vennero venduti allo [[zoologia|zoologo]] e [[filantropia|filantropo]] statunitense [[Richard Archbold]] che li battezzò, rispettivamente, "Guba I" e "Guba II". Il primo dei due velivoli fu rivenduto al governo sovietico che lo impiegò nel corso dell'infruttuosa ricerca del pilota (ed [[eroe dell'Unione Sovietica]]) [[Sigizmund Aleksandrovič Levanevskij]], disperso durante un volo trans[[polo nord|polare]]<ref name=IA10/>. L'aereo venne poi impiegato come trasporto e sopravvisse fino al 1942 quando, il 25 luglio, andò distrutto durante il bombardamento del porto di [[Novaja Zemlja]] operato da un [[U-Boot]] tedesco<ref name=IA10/>.

[[File:RAF Catalina during trials in 1939.jpg|thumb|left|Il primo esemplare di Model 28-5 venduto al Regno Unito per le prove valutative.]]

Le doti di affidabilità e robustezza evidenziate nel rigido clima polare valsero all'idrovolante della Consolidated l'attenzione delle autorità aeronautiche sovietiche, che ne acquistarono la licenza di costruzione impiantando una linea di montaggio nelle officine di [[Taganrog]] (le stesse che producevano i velivoli progettati da [[Georgij Michailovič Beriev]]<ref name=EA26/>).

Il "Guba II" venne utilizzato dallo stesso Archbold, nel 1937, durante una spedizione scientifica in [[Nuova Guinea]]<ref name=EA26/>; venne poi acquistato dalla [[British Overseas Airways Corporation|BOAC]], che lo utilizzò per collegamenti nei territori dell'[[Africa Occidentale Britannica]] fino al 1944, quando venne distrutto da una tempesta<ref>{{Cita|Scarborough|p. 13}}.</ref>.

Un terzo esemplare ad uso civile, in questo caso un Model 28-4, venne acquistato nel giugno del 1939 dalla [[American Export Airlines]]<ref name=IA18>{{Cita|Scarborough|p. 18}}.</ref> e impiegato per testare le prime rotte commerciali sull'[[Oceano Atlantico|Atlantico]] settentrionale (in particolare la rotta [[New York]], [[Horta]], [[Biscarrosse]], [[Marsiglia]]<ref name=AP14>{{Cita|Cassagneres|p. 14}}.</ref>), proposte dalla compagnia per trasporti di posta e merci. Venne poi preso in carico dalla U.S. Navy nel 1944<ref name=IA18/>.

Un altro esemplare, questa volta un Model 28-4, fu acquistato dall'[[Air Ministry]] britannico per una serie di prove valutative; anche in questo caso le caratteristiche del velivolo convinsero il potenziale acquirente che decise di acquistarlo assegnandogli il nome che lo contraddistinse, seppur con qualche eccezione, per tutta la lunga vita operativa.

Il repentino peggioramento del clima politico internazionale e lo scoppio della [[seconda guerra mondiale]] determinarono il destino del "Cat" (come venne presto ribattezzato) come macchina militare tanto che, alla fine, finì per diventare in assoluto l'idrovolante prodotto nel maggior numero di esemplari<ref name=CC87>{{Cita|Chant|p. 87}}.</ref>. Largamente impiegato in patria (dall'U.S. Navy, dagli [[United States Army Air Corps]] e dalla [[United States Coast Guard]]) e nel Regno Unito (dalla RAF), fu scelto anche da numerose forze aeree alleate: [[Royal Australian Air Force|RAAF]], [[Royal Canadian Air Force|RCAF]], [[Royal New Zealand Air Force|RNZAF]], [[Voenno-vozdušnye sily SSSR|V-VS]] ne furono i principali utilizzatori in compiti che andarono ben oltre quello inizialmente previsto di pattugliatore; il Catalina venne così impiegato per compiti di scorta ai convogli, nella lotta antisommergibile, nell'attacco notturno alle navi (grazie all'impiego di apparecchiature radar), nel trasporto e nel traino dei bersagli.

Nel dopoguerra se ne servirono anche l'[[Aviation navale]], la [[Kongelige Norske Luftforsvaret]], la [[Svenska Flygvapnet]] e, in quantitativi variabili, diverse altre aeronautiche militari; negli Stati Uniti i Catalina rimasero in servizio fino alla seconda metà [[anni 1950|anni cinquanta]]<ref name=UWP/> così come all'inizio del decennio i GST sovietici (ricevuto il [[nome in codice NATO]] "Mop"<ref name = "dessystemsov">{{Cita web|autore=Andreas Parsch e Aleksey V. Martynov|url=http://www.designation-systems.net/non-us/soviet.html|titolo=Designations of Soviet and Russian Military Aircraft and Missiles|accesso=19 marzo 2013|lingua=en|editore=http://www.designation-systems.net|sito=Designation-Systems.net|data=18 gennaio 2008}}</ref>, spazzolone) attendevano di essere rimpiazzati dai [[Beriev Be-6]]<ref name=EA32>{{Cita|Angelucci, Matricardi|p. 32}}.</ref>.

La conclusione della seconda guerra mondiale portò alla dismissione di numerosi esemplari dalle forze armate che li avevano in dotazione, il che diede inizio a una "seconda giovinezza" del Catalina sia in ambito militare che sul mercato dell'aviazione commerciale e da diporto. Numerosi operatori locali impiegarono il "Cat" su linee secondarie mentre alcuni esemplari andarono direttamente a privati che li impiegarono a titolo personale o per le loro attività: tra questi viene ricordato l'eclettico [[oceanografia|oceanografo]] francese [[Jacques-Yves Cousteau]] che utilizzò un PBY-6A ([[codice di registrazione degli aeromobili|matricola]] N101CS) per la realizzazione di [[documentario|documentari]] e sul quale, nel 1979, trovò la morte il figlio Philippe, in seguito a un incidente occorso nella fase di ammaraggio<ref name=WRG/>.

L'ultimo utente militare è stata la [[Força Aérea Brasileira]] che ne mantenne operativi alcuni esemplari, unitamente ad alcuni [[Douglas C-47 Dakota/Skytrain|C-47]], fino al [[1982]]<ref name=WRG>{{cita web|url=http://www.warbirdsresourcegroup.org/NARG/catalina.html |titolo=Consolidated PBY Catalina |accesso=26 gennaio 2013 |lingua=en |editore=Warbird Resource Group}}</ref>. Tra gli esemplari giunti fino ai giorni nostri, alcuni risultano ancora operativi, utilizzati in particolare per la [[lotta aerea antincendio]] o come [[warbird]] nelle manifestazioni di rievocazione storica<ref name=TCS>{{cita web|url=http://www.catalina.org.uk/survivors-list |titolo=Consolidated PBY/Catalina Survivors List |accesso=9 febbraio 2013 |lingua=en |editore=The Catalina Society|urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100108083531/http://www.catalina.org.uk/survivors-list }}</ref>.

=== Australia ===
[[File:Double sunrise 1943.jpg|thumb|Un Catalina della RAF impiegato dalla Qantas nel "viaggio dalla doppia alba".]]

Il Catalina fu impiegato dalla [[Royal Australian Air Force]] a partire dal febbraio 1941<ref name=ADFA>{{cita web |url=http://www.adf-serials.com.au/2a24.shtml |titolo=ADF Serials - RAAF A24 Consolidated PBY Catalina |accesso=26 gennaio 2013 |lingua=en |editore=Australian Military Aircraft Serials and Aircraft History |data=17 maggio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130412023703/http://www.adf-serials.com.au/2a24.shtml |urlmorto=sì }}</ref>. La RAAF ricevette, almeno inizialmente, velivoli originariamente destinati alla Francia che, a causa dell'armistizio, non fecero in tempo a giungere a destinazione. La RAAF classificò A-24 tutti gli esemplari ricevuti, indipendentemente dalla serie d'origine e dall'impiego cui furono destinati (in genere pattugliamento marittimo e [[ricerca e soccorso|soccorso in mare]]). Rimasti in servizio anche nel dopoguerra, i Catalina furono definitivamente dismessi dalla RAAF nel maggio del 1953, in genere venduti a operatori privati<ref name=ADFA/>.

A partire dal giugno del 1943 l'Air Ministry, il [[Ministero]] dell'Aria britannico, e le [[compagnia aerea|compagnie aeree]] [[British Overseas Airways Corporation]] e [[Qantas]] raggiunsero un accordo per ripristinare i collegamenti tra il Regno Unito e l'[[Australia]], all'epoca interrotti, nell'ambito della [[Guerra del Pacifico (1941-1945)|guerra del Pacifico]], a causa dell'avanzata [[giappone]]se nel [[sud-est asiatico]]<ref name=Q1>{{cita web|url=http://www.qantas.com.au/travel/airlines/history-catalinas/global/en |titolo=The Catalinas |accesso=11 febbraio 2013 |lingua=en |editore=Qantas}}</ref>. Sulla linea vennero impiegati 5 Catalina, successivamente affiancati da [[Consolidated B-24 Liberator|Liberator]] e [[Avro 691 Lancastrian|Lancastrian]] appositamente modificati, che collegarono [[Perth]] a [[Koggala]] (città situata nel sud dell'isola di [[Ceylon]], all'epoca sede di una base della RAF)<ref name=Q1/>. Si trattava, all'epoca, del volo non-stop più lungo mai realizzato, con i suoi 5.652 [[chilometro|km]] (3.052 [[miglio nautico|nmi]]) che, in ragione della velocità media del Catalina, aveva una durata variabile tra le 28 e le 32 [[ora|ore]]<ref name=Q1/> e venne soprannominato come "il viaggio dalla doppia alba". Il volo doveva avvenire in un totale, e comprensibile, silenzio radio e i piloti dovevano ricorrere alla [[navigazione astronomica]] per orientarsi in assenza di indicazioni da terra. I 5 Catalina, forniti dall'Air Ministry, ricevettero pertanto il nome di 5 delle stelle impiegate per la definizione della rotta: [[Rigel]], [[Spica]], [[Altair]], [[Vega]] e [[Antares]]<ref name=Q1/>.

Al termine della guerra i 5 velivoli, in ossequio agli accordi previsti dalla [[Lend-Lease|Legge Affitti e Prestiti]] sulla base della quale erano stati forniti al Regno Unito, vennero affondati; avevano portato a termine complessivamente 271 traversate, coprendo oltre 1,5 milioni di km e trasportando 648 passeggeri, il tutto senza aver mai registrato un singolo incidente<ref name=Q1/>.

Nel dopoguerra la Qantas acquistò altri Catalina dismessi dalla RAAF e li impiegò per collegamenti con la [[Nuova Caledonia]], le [[Nuove Ebridi]], le Isole [[Figi]] e l'[[Isola di Lord Howe]]; gli ultimi 2 vennero rivenduti nel novembre del 1958<ref name=Q1/>.

=== Brasile ===
Il Brasile fu uno dei paesi che impiegarono il Catalina nel corso della seconda guerra mondiale. Uno degli episodi che vide tra i protagonisti gli idrovolanti delle forze armate brasiliane fu l'affondamento dell'[[U-Boot]] di [[U-Boot Tipo IX#Tipo IX-D2|Tipo IX-D2]] ''[[U-199]]''<ref>{{cita web|url=http://uboat.net/boats/u199.htm |titolo=The Type IXD2 boat U-199 - German U-boats of WWII |accesso=11 febbraio 2013 |lingua=en}}</ref>, avvenuto il 31 luglio del 1943, di cui fu co-protagonista il Catalina battezzato ''Arará'' (nome ereditato da una nave da carico, a sua volta affondata da un U-Boot qualche tempo prima)<ref>{{cita web|url=http://www.naval.com.br/blog/2008/11/08/o-brasil-na-segunda-guerra-mundial-o-catalina-que-destruiu-o-u-199/#axzz2KOhMOGBA |titolo=O Brasil na WWII: ‘Arará’, o Catalina que destruiu o U-199 |accesso=11 febbraio 2013 |lingua=pt |editore=Poder Naval}}</ref>.

=== Canada ===
La [[Royal Canadian Air Force]] ricevette i Catalina in tempo per rendere operativo il No. 116 Squadron alla fine del mese di giugno del 1941; provenienti da un lotto destinato alla RAF, gli aerei andarono a rimpiazzare i biplani [[Supermarine Stranraer]], ormai obsoleti e privi dell'autonomia necessaria a contrastare gli U-Boot tedeschi nell'[[Oceano Atlantico]]<ref name=CDW>{{cita web|url=http://www.canadianwings.com/Archives/archivesDetail.php?Catalinas-and-Cansos-of-the-RCAF-9 |titolo=Catalinas and Cansos of the RCAF |accesso=26 gennaio 2013 |lingua=en |editore=The History & Heritage of the Canadian Air Force}}</ref>.

Tra Catalina e Canso, come vennero denominati localmente gli esemplari realizzati nelle officine canadesi della Boeing o della Vickers, la RCAF ricevette in totale 254 velivoli, con i quali furono complessivamente equipaggiati 13 ''squadron'': 5 stanziati sulla costa occidentale, 6 su quella orientale, uno operante da basi [[Islanda|islandesi]] e [[Scozia|scozzesi]] e uno sull'isola di Ceylon<ref name=CDW/>.

[[File:Catalina IVB 205 Sqn RAF.jpg|thumb|Un Catalina Mk.IVB del Coastal Command. La fotografia evidenzia le "bolle" vetrate sui lati della parte posteriore della fusoliera.]]

Tra gli episodi che videro protagonisti i Catalina appartenenti a reparti canadesi vengono ricordati l'individuazione della [[Incursione giapponese nell'Oceano Indiano#L'incursione della flotta giapponese|flotta giapponese]] che il 4 aprile del 1942 si stava avvicinando a Ceylon e l'affondamento dell{{'}}''[[U-1225]]'', avvenuto il 24 giugno del 1944 a nord-ovest di [[Bergen]]<ref>{{cita web|url=http://www.aviation.technomuses.ca/collections/artifacts/aircraft/ConsolidatedPBY-5ACansoA/ |titolo=Consolidated PBY-5A Canso A |accesso=26 gennaio 2012 |lingua=en, fr |editore=Canada Aviation and Space Museum – Musée de l'aviation et de l'espace du Canada|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110110051057/http://www.aviation.technomuses.ca/collections/artifacts/aircraft/ConsolidatedPBY-5ACansoA/ |urlmorto=sì }}</ref>.

=== Francia ===
L'[[Aéronautique navale]], al fine di riammodernare alcune delle proprie unità da ricognizione, all'inizio del 1940 ordinò 40 esemplari del Catalina, le cui consegne avrebbero dovuto iniziare nel corso del quarto trimestre di quello stesso anno. La resa ai nazisti impedì, come detto, ogni consegna<ref name=FFAA>{{cita web|url=http://www.ffaa.net/seaplanes/catalina/catalina_fr.htm |titolo=Consolidated PBY-5A/ PBY-6A Catalina |accesso=13 febbraio 2013 |lingua=fr, en |editore=French Fleet Air Arm}}</ref>.

La componente navale delle riorganizzate [[Forces aériennes françaises libres]] ricevette 43 velivoli, con i quali diede vita a due ''Flottille d'Exploration'' (6<sup>ème</sup> e 8<sup>ème</sup>) che, dopo un periodo di addestramento negli Stati Uniti, divennero operative rispettivamente nel settembre del 1943 e nell'aprile del 1944 e vennero trasferite ad [[Agadir]] per iniziare le operazioni<ref name=FFAA/>. Impiegati nella lotta ai sommergibili tedeschi nelle acque del [[mar Mediterraneo]], i velivoli vennero successivamente trasferiti in [[Corsica]] e destinati alla sorveglianza delle coste [[italia]]ne e all'individuazione dei campi minati<ref name=FFAA/>.

Mentre gli esemplari perduti o danneggiati vennero rimpiazzati con i pattugliatori [[Lockheed Ventura]], nell'ottobre del 1945 alcuni degli esemplari superstiti furono progressivamente trasferiti nei territori dell'[[Indocina francese|Indocina]] dove, rischierati a [[Saigon]], prestarono servizio fino al febbraio del 1951, quando furono definitivamente sostituiti con i più recenti [[Consolidated PB4Y-2 Privateer|Privateer]]<ref name=FFAA/>.

Gli esemplari rimasti sul territorio nazionale e quelli rientrati dall'Indocina furono successivamente impiegati nel corso della [[guerra d'Algeria]], tra il 1954 e il 1962<ref name=FFAA/>. Tre anni dopo, nel marzo del 1965, 3 velivoli vennero inviati nella [[Polinesia francese]], tra le componenti logistiche che seguirono gli esperimenti [[bomba atomica|nucleari]] svolti presso il Centre d'expérimentation du Pacifique<ref name=FFAA/>. Malgrado alcuni incidenti di volo avessero costretto le forze armate all'assegnazione di nuovi velivoli, i 3 esemplari portarono a termine la loro missione e furono gli ultimi Catalina in servizio con l'Aéronautique navale. Immagazzinati nel 1971 a [[Faa'a]], vennero rivenduti al [[Cile]] nel marzo del 1972<ref name=FFAA/>.

=== Danimarca ===
La Danimarca acquistò nel giugno del 1947 6 esemplari di PBY-5A, seguiti da altri 2 nel corso del 1951 e da altri 8 anfibi della versione più recente PBY-6A<ref name=DFM>{{cita web|url=http://www.flymuseum.dk/component/content/article/11-fly-og-effekter/fly/224-consolidated-pby-6a-catalina |titolo=Consolidated PBY-6A Catalina |accesso=13 febbraio 2013 |lingua=da |editore=http://www.flymuseum.dk/ |sito=Danmarks Flymuseum}}</ref>. L'impiego principale dei Catalina danesi riguardò missioni di soccorso (SAR) o di osservazione idrogeologica, prevalentemente in [[Groenlandia]]<ref name=DFM/>.

Un esemplare partecipò alla missione scientifica [[Galathea]]<ref name=DFM/>, svoltasi nel 1950, durante la quale furono effettuate prevalentemente ricerche a carattere oceanografico, la più rinomata delle quali è la misurazione della profondità della [[Fossa delle Filippine]].

Gli ultimi esemplari superstiti vennero radiati nel novembre del 1970.

=== Norvegia ===
I primi Catalina "norvegesi" ebbero le insegne della RAF in quanto impiegati, in esilio, da personale norvegese inquadrato in appositi reparti dell'aviazione del Regno Unito; il loro compito principale era quello della guerra ai sottomarini tedeschi nelle acque prospicienti la madre patria<ref name=nlm>{{cita web|url=http://luftfart.museum.no/fly/consolidated-pby-5a-catalina-2/|titolo=Consolidated PBY-5A Catalina|lingua=no, en|editore=Norsk Luftfartsmuseum|accesso=24 giugno 2021|urlarchivio=https://archive.is/20130413222656/http://luftfart.museum.no/fly/consolidated-pby-5a-catalina-2/}}</ref>.

Nel dopoguerra, anche in questo caso, i ruoli principali riguardarono il salvataggio in mare, il trasporto e, occasionalmente, la ricerca, per la pesca, dei banchi di [[aringa|aringhe]]<ref name=nlm/>.

Sei nuovi esemplari della versione anfibia PBY-5A vennero acquistati nel corso del 1953; il Catalina rimase in servizio con la [[Kongelige Norske Luftforsvaret]] fino al 1961<ref name=nlm/>.

=== Nuova Zelanda ===
La [[Royal New Zealand Air Force|RNZAF]] ricevette un primo lotto di 22 velivoli, idrovolanti della serie PBY-5, nel periodo compreso tra aprile e ottobre del 1943 e un secondo lotto, ancora idrovolanti ma della serie PB2B-1 prodotta in Canada dalla Boeing, composto da 24 aerei consegnati tra l'aprile e il novembre del 1944<ref name=ADFZ>{{cita web|url=http://adf-serials.com.au/nz-serials/nz4001.shtml |titolo=New Zealand Serials - Consolidated PBY-5, PB2B-1 Catalina |accesso=26 gennaio 2013 |lingua=en |editore=Australian Military Aircraft Serials and Aircraft History |data=1º aprile 2005}}</ref>.

Mantenuti nei reparti di volo anche nel dopoguerra, gli esemplari superstiti furono progressivamente utilizzati come pezzi di ricambio o definitivamente radiati tra il 1949 e il 1956<ref name=ADFZ/>.

=== Regno Unito ===
Come molti altri velivoli di origine statunitense, il Catalina vide i primi impieghi in combattimento inquadrato in reparti del Regno Unito: i primi, dei circa 700 esemplari impiegati dalla RAF<ref name=JDUKS>{{cita web|autore=J. Rickard|url=http://www.historyofwar.org/articles/weapons_PBY_catalina_RAF_service.html|titolo=Consolidated Catalina in British Service|editore=Military History Encyclopedia on the Web|accesso=8 aprile 2022|lingua=en}}</ref>, entrarono in servizio nei primi mesi del 1941 con il [[Royal Air Force Coastal Command|Coastal Command]] e prima della fine dell'anno erano già 7 gli ''squadron'' che impiegavano i "Cat".

Tra questi vi fu il ''No. 209 Squadron'' al quale apparteneva l'esemplare che il 26 maggio del 1941 riuscì a localizzare la [[Nave da battaglia|corazzata]] tedesca [[Bismarck (nave da battaglia)|Bismarck]], che era riuscita a far perdere le proprie tracce in seguito alla [[battaglia dello stretto di Danimarca]]<ref name=JDUKS/>.

L'impiego dei "Cat" nel Regno Unito, per quanto affiancati da velivoli con base a terra<ref name=JDUKS/> (come il [[Vickers Warwick]]), continuò per tutto il conflitto e fu, ancora una volta, un Catalina a far registrare l'ultimo affondamento di un U-Boot tedesco da parte del Coastal Command<ref name=JDUKS/>, quando un aereo del ''No. 210 Squadron'' colò a picco il 7<ref name=JDUKS/> (oppure l'8<ref name=UBN/>) di maggio del 1945 l{{'}}''[[U-320]]'' al largo di Bergen.

I Catalina della RAF furono impiegati anche nel [[Teatro del sud-est asiatico della seconda guerra mondiale|sud-est asiatico]], operando sia dalle basi dell'[[India]] che da [[Singapore]]<ref name=JDUKS/>. Emblematiche, per la situazione dell'epoca, le vicende del ''No. 205 Squadron'': esso, equipaggiato nei primi mesi del 1941 con i Catalina, fu costretto progressivamente a ritirarsi da Singapore e, in seguito, dalle [[Indie Orientali Olandesi]] per giungere, infine, decimato in territorio australiano nel marzo del 1942, mese nel quale rimanevano operativi solamente 2 velivoli<ref name=JDUKS/>.

Minor impiego ebbero infine i 6 reparti schierati in territorio africano, che operarono in un teatro nel quale l'attività del nemico era meno consistente e costante<ref name=JDUKS/>.

=== Stati Uniti d'America ===
Negli Stati Uniti il Catalina venne impiegato dall'[[United States Navy|U.S. Navy]], dalla [[United States Coast Guard|U.S. Coast Guard]] (con la medesima denominazione di PBY) e dall'U.S.A.A.F. (che lo identificò come OA-10). La componente aerea dello [[United States Army]] (esercito) ne ebbe in servizio circa 380<ref>{{cita web |url=http://www.nationalmuseum.af.mil/factsheets/factsheet.asp?id=522 |titolo=Consolidated OA-10 Catalina |accesso=26 gennaio 2013 |lingua=en |editore=National Museum of the US Air Force |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130223182035/http://www.nationalmuseum.af.mil/factsheets/factsheet.asp?id=522 }}</ref> e la guardia costiera poco più di un centinaio<ref>{{cita web|url=http://www.uscg.mil/history/webaircraft/Consolidated_PBY.pdf |titolo=Consolidated PBY-5A / 6A "Catalina" |accesso=26 gennaio 2013|lingua=en |editore=United States Coast Guard}}</ref>; in seno a queste forze l'impiego dei "Cat" fu prevalentemente orientato alle missioni di soccorso e di ricognizione costiera. L'utilizzatore principale fu quindi l'aviazione della marina, che ricevette i primi esemplari nel corso del 1936.

[[File:US patrol planes over destroyer 1936.jpg|thumb|left|Un Catalina e un [[Consolidated P2Y|P2Y]] nel corso di un'esercitazione nel 1936.]]

In tempo di pace l'attività degli ''squadron'' da ricognizione (identificati con la sigla "VP") era sostanzialmente di tipo addestrativo; la firma del [[Neutrality Act]] del 1939 e la successiva introduzione della sorveglianza delle coste fornì un utile bagaglio di esperienza per il successivo periodo bellico<ref name=IA40>{{Cita|Scarborough|p. 40}}.</ref>.

L'[[Attacco di Pearl Harbor|attacco a Pearl Harbor]] ebbe tra i propri effetti quello di decimare gli effettivi dei 6 reparti da ricognizione di base sull'isola di [[Oahu]]: dei 68 PBY alla fine della giornata ne restavano utilizzabili 14, unitamente a un solo velivolo superstite del VP di base all'[[atollo di Midway]]<ref name=JDUNS>{{cita web|autore=J. Rickard|url=http://www.historyofwar.org/articles/weapons_PBY_catalina_US_service.html|titolo=Consolidated PBY Catalina in US Navy Service|editore=Military History Encyclopedia on the Web|accesso=8 aprile 2022|lingua=en}}</ref>.

Uno dei Catalina in servizio a Oahu contribuì all'affondamento del sommergibile giapponese operato dal [[cacciatorpediniere]] {{nave|USS|Ward|DD-139|6}}, nel corso del primo combattimento del 7 dicembre<ref name=JDUNS/>. Per sopperire alla sopravvenuta mancanza di velivoli da ricognizione 4 ''squadron'' VP, uno dei quali stava ancora svolgendo le proprie attività di addestramento iniziale, furono trasferiti da basi dell'Atlantico verso quelle del Pacifico<ref name=JDUNS/>.

Tre giorni dopo alcuni Catalina di base a [[Cavite]], nelle [[Filippine]], furono i primi velivoli statunitensi ad attaccare navi di superficie giapponesi quando intercettarono, senza particolare successo, gli [[incrociatore|incrociatori]] ''[[Ashigara]]'' e ''[[Maya (incrociatore)|Maya]]''<ref name=JDUNS/>. In questo, come in altri casi, nel corso delle azioni di bombardamento emersero i limiti del velivolo, in particolare la velocità di punta, inadeguata per difendersi dai caccia o per rappresentare una sorpresa per le difese antiaeree nemiche<ref name=IA41>{{Cita|Scarborough|p. 41}}.</ref>.

I Catalina erano dotati di un adattatore per trasportare un siluro al di sotto di ogni semiala (al posto delle bombe) e in cabina di pilotaggio era installato un ''Torpedo Director Sight'' dal quale il pilota poteva trarre informazioni relative al punto di lancio. Furono portate a termine, con qualche successo e con perdite minime di velivoli, diverse operazioni di siluramento, in particolare di notte ed effettuate da più di un velivolo per volta. Tuttavia la disponibilità di velivoli specificamente destinati al compito ridusse il numero di tali missioni dopo il 1943<ref name=IA43>{{Cita|Scarborough|p. 43}}.</ref>.

Nel frattempo, però, le vicende del conflitto avevano portato le truppe statunitensi, e con esse i reparti di volo dell'U.S. Navy che impiegavano i Catalina, a lasciare le Filippine per rischierare le residue forze rimaste in territorio australiano; nello specifico furono 4 i PBY superstiti che giunsero fino a [[Perth]] nei primi giorni di marzo del 1942<ref name=JDUNS/>.

[[File:PBY Catalina landing.jpg|thumb|Un Catalina in ammarraggio; si noti il sistema grazie al quale i galleggianti laterali potevano essere retratti, venendo incorporati nelle estremità alari.]]

Il 3 giugno successivo un PBY di base a Midway divenne il più famoso pattugliatore marittimo<ref name=JDUNS/>, rilevando parte della flotta giapponese in avvicinamento, seguito (il giorno successivo) da un secondo velivolo che ne individuò la forza principale. Ne seguì la [[battaglia delle Midway|battaglia]] durante la quale la flotta imperiale giapponese perse 4 delle proprie [[portaerei]] e durante la quale i Catalina trassero in salvo 41 [[aviatore|piloti]] abbattuti sul mare<ref name=JDUNS/>.

In quegli stessi giorni, più a nord, altri PBY erano impegnati a contrastare le operazioni giapponesi nelle [[Campagna delle isole Aleutine|Isole Aleutine]].

Due mesi dopo i "Cat" presero parte alle operazioni della [[campagna di Guadalcanal]] e fu un PBY-5A il primo velivolo statunitense a posarsi sull'agognata pista dell'[[Aeroporto Internazionale di Honiara|Henderson Field]]<ref name=JDUNS/>.

Le consistenti perdite subite nei primi tempi portarono, fin dal 1942 nel corso delle operazioni [[Campagna delle isole Salomone|nelle isole Salomone]], a sviluppare tattiche di attacco durante le ore notturne, ma il primo ''squadron'' ad essere specificamente adattato per le operazioni di attacco notturno fu il VP-12 i cui velivoli, completamente dipinti di nero (e per questo soprannominati "Black Cats") giunsero a Guadalcanal nel dicembre del 1942.

Altri reparti si aggiunsero nei mesi successivi e la capacità anfibia dei Catalina facilitò il loro spostamento con l'avanzamento del fronte. Migliorie negli apparati radar e nelle tattiche di combattimento consentirono di migliorare progressivamente l'efficacia delle azioni dei Black Cats, che ebbero un considerevole impatto sulla catena di rifornimenti giapponesi verso le basi ancora possedute sulle diverse isole del Pacifico<ref name="IA43" />.

Un altro compito che rese particolarmente popolari i Catalina fu costituito dalle missioni di soccorso svolte a favore di equipaggi di velivoli abbattuti o di navi attaccate dal nemico. Queste missioni divennero presto note come "Dumbo" (dal nome del [[Dumbo|personaggio]] creato dalla matita di [[Walt Disney]], che inizialmente costituiva l'[[indicativo di chiamata]] dei voli) e, anche in questo caso a partire dalle operazioni nelle isole Salomone, vennero predisposte in anticipo nelle zone operative, con i Catalina stazionanti in una sorta di [[circuito di attesa]]<ref name="IA45">{{Cita|Scarborough|p. 45}}.</ref>.

Nel dopoguerra la vita operativa dei Catalina dell'U.S. Navy fu piuttosto breve: essi furono ben presto sostituiti dai più moderni [[Martin PBM Mariner|Mariner]] e [[Consolidated PB4Y-2 Privateer|Privateer]]. Nel 1948 erano solo 5 i velivoli ancora in servizio operativo mentre alcuni altri erano in carico a reparti della riserva. Il 3 gennaio del 1957, con la radiazione dell'ultimo esemplare, il "cavallo da tiro" dell'aviazione navale della seconda guerra mondiale venne definitivamente consegnato alle pagine di storia<ref name="IA46">{{Cita|Scarborough|p. 46}}.</ref>.

=== Svezia ===
[[File:Catalina affair 1952.jpg|thumb|La foto del Catalina 47002 abbattuto dai MiG sovietici, scattata durante le operazioni di salvataggio dei membri dell'equipaggio.]]

La Svenska Flygvapnet acquistò nel 1947 tre esemplari (anfibi) costruiti in Canada dalla Vickers, classificandoli come Tp 47 (la sigla in [[lingua svedese]] indicava il ruolo di ''Transport''). Privati di qualsiasi armamento e dotati di radar PS-19/A (designazione locale dell'apparato radar AN/APS3 installato sulla versione PBY-6A), vennero schierati nella base di Hägernäs (nei pressi di [[Täby (comune)|Täby]]) e impiegati anche in missioni di ricognizione e di salvataggio<ref name=avs>{{cita web|autore=Lars Henriksson|url=http://www.avrosys.nu/aircraft/Transport/265tp47/265Tp47.htm |titolo=Tp 47 – Consolidated PBY-5A Catalina / Canso (1948-1966) |accesso=26 gennaio 2013 |lingua=en |editore=Military Aviation in Sweden|data=28 febbraio 2010}}</ref>.

Uno dei tre Canso, matricola 47002<ref name=avs/>, fu abbattuto da 2 [[Mikoyan-Gurevich MiG-15|MiG-15]] il 16 giugno del 1952 nel corso delle ricerche del relitto di un altro velivolo svedese, un [[Douglas DC-3|DC-3]], anch'esso abbattuto dai sovietici 3 giorni prima nel corso di quella che, successivamente, sarebbe stata riconosciuta come una missione [[ELINT]]<ref>{{cita web|url=http://fly.historicwings.com/2012/06/the-catalina-affair/ |titolo=The Catalina affair |accesso=14 febbraio 2013 |lingua=en|data=13 giugno 2012}}</ref>.

L'ultimo dei velivoli superstiti venne radiato nel 1966 ed è attualmente esposto presso il [[Flygvapenmuseum]], nei dintorni di [[Linköping]]<ref name=avs/>.

== Versioni ==
[[File:PBY-1 VP-12 1937.jpg|thumb|Un PBY-1 dello ''squadron'' VP-12 nel 1937]]

''I dati sulle versioni, se non diversamente indicato, sono tratti da'' "Consolidated PBY Catalina" ''in'' US Warplanes.net.<ref name="UWP"/>

;Model 28
Fu la designazione di fabbrica del Catalina; le prime 4 versioni furono realizzate tra il 1935 e il 1938 e i 216 esemplari complessivamente costruiti uscirono tutti dalle catene di montaggio della Consolidated.

*XP3Y-1: prototipo destinato all'impiego come pattugliatore marittimo. Portato in volo per la prima volta il 21 marzo 1935. Riconsegnato al costruttore per la trasformazione in XPBY-1 (in quanto destinato anche al ruolo di bombardiere), effettuò il primo volo nella nuova configurazione quasi un anno dopo, il 19 marzo 1936<ref name=JD/>.
;Model 28-1<ref name="UWP"/>

*PBY-1: dotato di motore Pratt & Whitney R-1830-64 Twin Wasp da 850&nbsp;hp, timone di coda dalle forme arrotondate e torretta frontale; versione inizialmente denominata P3Y-1, fu costruita in 60 esemplari tra il 1936 e il 1937.

;Model 28-2<ref name="UWP"/>

*PBY-2: era una versione molto simile alla precedente; le principali differenze erano costituite dalla diversa struttura degli impennaggi. Ne furono realizzate 60 unità tra il 1937 e il 1938.

;Model 28-3<ref name="UWP"/>

*PBY-3: versione che introduceva la versione R-1830-66, da 900&nbsp;hp, del Twin Wasp e serbatoi di carburante di maggior capienza. Furono 66 gli esemplari costruiti.

;Model 28-4<ref name="UWP"/>

*PBY-4: impiegava una versione ulteriormente migliorata del Twin Wasp, la R-1830-72 da 1.050&nbsp;hp al decollo, che montava eliche dotate di ogiva. Ne vennero realizzati 33 esemplari tra il 1938 e il 1939.

Di queste prime 4 versioni del Catalina furono realizzati, indicativamente nel 1937, anche 7 esemplari venduti sul mercato civile; 3 di questi velivoli furono venduti all'Unione Sovietica, 2 dei quali servirono come modello per gli esemplari realizzati localmente su licenza.

La quinta versione del Catalina fu la prima realizzata dopo lo scoppio della guerra; l'incremento esponenziale del numero di esemplari richiesti comportò la realizzazione di nuove linee di produzione, di cui 3 esterne alla Consolidated; i velivoli realizzati dalla Vickers Canada (poi [[Canadair]]), dalla Boeing Canada e dalla [[Naval Aircraft Factory]] ricevettero, come previsto dal sistema di designazione dei velivoli, denominazioni diverse. Un'altra diversificazione, in questo caso nella denominazione interna della versione, dipese dalla forza armata destinataria dei velivoli, cui corrispondevano diverse dotazioni interne o differenze in dettagli marginali.

;Model 28-5<ref name="UWP"/>

[[File:PBY-5A USCG with lifeboat at CGAS San Diego.jpg|thumb|Un PBY-5A della U.S. Coast Guard; si noti il battello di salvataggio agganciato alla semiala destra.]]

*PBY-5: denominata Model 28-5, fu la prima versione dotata di "bolle" vetrate laterali nella zona posteriore della fusoliera; motorizzata con i Twin Wasp della serie R-1830-82. Venne costruita, tra il 1940 e il 1944, in 836 esemplari così suddivisi: 567 velivoli all'U.S. Navy, 90 alla RAF (Model 28-5ME, con la denominazione Catalina Mk.I), 55 all'australiana RAAF (Model 28-5MA, denominati A-24), 38 alle Indie Olandesi (Model 28-5MN), 13 alla Nuova Zelanda, 9 al Canada, 7 al Brasile e 3 al Cile. L'U.S. Navy cedette 5 dei suoi velivoli all'USAAF che li mise in servizio con la denominazione OA-10-CO.
*PBN-1: versione prodotta dalla Naval Aircraft Factory di [[Filadelfia|Philadelphia]]; ebbe fusoliera rivista, nuovo impianto elettrico e serbatoi di carburante di maggior capienza. Dei 156 velivoli di questa serie, denominati Nomad, 17 andarono all'U.S. Navy e 139 all'Unione Sovietica, che diede loro la denominazione di KM-1 e KM-2.
*PB2B-1: si trattava di una variante della versione PBY-5 costruita dalla Boeing Aircraft of Canada di [[Vancouver]], caratterizzata dalla torretta frontale di forma bombata. Ne furono realizzati 165 esemplari: 6 furono impiegati dall'U.S. Navy, 34 dalla RNZAF, 118 dalla RAF (con la designazione Catalina Mk.IVB) e 7 dall'australiana RAAF (sempre con il codice A-24).
*PBY-5A: variante anfibia della versione PBY-5 (Model 28-5A, denominata nel Regno Unito come Catalina Mk.IA); costruita complessivamente, tra il 1941 e il 1945, in 828 esemplari che andarono: 711 all'U.S. Navy, 46 all'Australia, 30 alla Francia Libera, 15 al Brasile, 14 al Canada (Model 28-5AMC, localmente denominati Canso A) e 12 alle Indie Olandesi (Model 28-5AMN). Anche in questo caso l'U.S. Navy cedette alcuni dei propri velivoli all'USAAF: in totale furono 53, che ricevettero (come già quelli della versione PBY-5) la denominazione OA-10-CO.
*Canso A: fu la designazione attribuita a 55 velivoli della versione PBY-5A assemblati presso la Boeing Aircraft of Canada con componenti prodotte direttamente dalla Consolidated. Vennero tutti impiegati dalla canadese RCAF. La Svezia acquistò 3 di questi aerei nel corso del 1947, assegnando loro la designazione Tp 47.
*PBV-1A: identificativo dei 369 esemplari anfibi della versione PBY-5A costruiti dalla Canadian Vickers Ltd. (divenuta nel 1944 Canadair Ltd.); di questi 139 andarono alla RCAF con la designazione Canso A e 230 furono acquistati dall'USAAF con la designazione OA-10A-VI (il suffisso VI stava a identificare il costruttore). Gli ultimi 57 velivoli realizzati furono i primi Canadair della storia ed ebbero designazione di fabbrica CL-1.
*PBY-5B: versione idrovolante sostanzialmente identica alla PBY-5, la cui produzione (pari a 339 esemplari) venne destinata alle seguenti forniture: 275 alla RAF (217 come Catalina Mk. IB, 7 Model 28-5ME designati Catalina Mk. II, 51 con designazione Catalina Mk. IVA), 52 al Canada (8 denominati Catalina Mk. IIB, 8 come Catalina Mk. IVA e 36 con denominazione locale Canso), 9 alla Nuova Zelanda (Catalina Mk. IVA), 2 all'Australia (A-24) e 1 all'U.S. Navy.
;Model 28-6<ref name="UWP"/>

*PB2B-2: versione solo idrovolante, simile alla PBN-1. Aveva timone di coda più alto e torretta frontale bombata; la Boeing Aircraft of Canada ne costruì 67 esemplari di cui 8 per l'U.S. Navy, 12 per la RAF (che li designò Catalina Mk. VI) e 47 per la RAAF (che mantenne immutata la designazione A-24).
*PBY-6A: variante anfibia, derivata dalla PBY-5A. Dei 175 velivoli costruiti, 48 furono consegnati all'Unione Sovietica mentre i rimanenti 127 andarono all'U.S. Navy che, ancora una volta, ne cedette 10 all'USAAF, la quale assegnò loro la designazione OA-10B-CN.

;Produzione su licenza in Unione Sovietica<ref name="UWP"/>

*GST: versione prodotta in Unione Sovietica, presso gli impianti industriali di Taganrog. La denominazione (dal cirillico Гидро Самолет Транспортный, ''Gidro Samolet Transportnyj'') indica "Aereo Idrovolante da Trasporto". Alcuni esemplari, privati dell'armamento, furono impiegati con la designazione MP-7 (in cirillico la sigla МП, indicava un Морской Почтовый, ''Morskoj Počtovyj'') letteralmente "Postale Marino". I dati relativi alla produzione sovietica sono riportati in modo estremamente difforme a seconda delle diverse fonti; a fianco di numeri modesti (24<ref name=UWP/> oppure 27<ref name=CoF/>) si trovano indicazioni relative a una produzione ben più cospicua: per quanto non puntualmente indicati, gli esemplari costruiti in loco sarebbero centinaia<ref name=ATM29>{{Cita|Angelucci, Matricardi|p. 29}}.</ref><ref name=CC87/> oppure, addirittura, oltre 1.000<ref name=EA27/>.

== Utilizzatori ==
=== Civili ===
''Se non diversamente indicato, i nominativi delle compagnie sono stati recuperati tramite Aviation Safety Network''<ref name=ASN/>.
{{Colonne}}
;{{AUS}}
*[[Qantas]]

;{{BRA}}
*[[Panair do Brasil]]
*[[Cruzeiro do Sul (compagnia aerea)|Cruzeiro do Sul]]

;{{Bandiera|CAN 1921-1957}} {{CAN}}
*[[Austin Airways]]
*[[Buffalo Airways]]
*[[Canadian Pacific Air Lines]]
* Flying Fireman (''servizio spegnimento incendi'')
*[[Nordair]]
*[[Northern Wings]]
*[[Queen Charlotte Airlines]]
*[[Spartan Air Services]]

;{{CHL}}
* Aeroservicios Parrague (''servizio spegnimento incendi'')

;{{COL}}
*[[Aeropesca Colombia]]
*[[Agencia Interamericana de Aviación]] ("AIDA")
* Aries Aire (''servizio spegnimento incendi'')
*[[Avianca]]
*[[Interamericana de Aviacion]]
*[[Lineas Aéreas Interiores de Catalina]]
*[[Vías Aéreas de Colombia]] ("VIARCO")
{{Colonne spezza}}
;({{Bandiera|DNK}}) - {{GRL}}
*[[Greenlandair]]

;{{HKG}}
*[[Cathay Pacific Airways]]

;{{NOR}}
*[[Vingtor Luftveier]]

;{{PRY}}
*[[Transporte Aéreo Militar]] ("TAM Paraguay")

;({{Bandiera|FRA}}) - {{PYF}}
*[[Réseau Aérien Interinsulaire]] ("RAI")

;{{GBR}}
*[[Plane Sailing]]

;{{Bandiera|USA 1912-1959}} {{USA}}
*[[Air America]]
* Airborne Fire Attack (''servizio spegnimento incendi'')
* Barringer Research Inc. (''indagini e ricerche scientifiche'')
*[[California Aircraft]]
* Drilling Muds (''indagini e ricerche scientifiche'')
*[[Liston Aircraft]]
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=== Governativi ===
''Se non diversamente indicato, i nominativi degli enti sono stati recuperati tramite Aviation Safety Network''<ref name=ASN>{{cita web|url=https://aviation-safety.net/database/type/type.php?type=570 |titolo=Consolidated PBY-5A Catalina |accesso=9 febbraio 2013 |lingua=en |editore=[[Aviation Safety Network]]}}</ref>.
{{Colonne}}
;{{CAN 1957-1965}}
* British Columbia Forest Services (''servizio spegnimento incendi'')
* Gouvernement du Québec
* Newfoundland & Labrador Forestry Service (''servizio spegnimento incendi'')
{{Colonne spezza}}
[[File:US Navy 090925-N-9860Y-006 A PBY-6A Catalina drops a load of water from its bomb-bay doors over Crescent Harbor.jpg|thumb|Un esemplare di Catalina in azione come ''waterbomber''.]]
;{{FRA}}
*[[Securité Civile]] (''agenzia di protezione civile'')
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=== Militari ===
{{Colonne}}
;{{ARG}}
*[[Aviación Naval]]

;{{AUS}}
*[[Royal Australian Air Force]]

;{{BRA}}
*[[Força Aérea Brasileira]]

;{{CAN 1921-1957}}
*[[Royal Canadian Air Force]]

;{{CHL}}
*[[Servicio de Aviación de la Armada de Chile]]

;{{COL}}
*[[Aviación Naval (Colombia)|Aviación Naval]]

;{{CUB}}
*[[Aviación Naval (Cuba)|Aviación Naval]]
*[[Defensa Anti-Aérea y Fuerza Aérea Revolucionaria]]

;{{DNK}}
*[[Marinens Flyvevæsen]]
*[[Flyvevåbnet]]

;{{DOM}}
*[[Fuerza Aérea Dominicana]]

;{{ECU}}
*[[Fuerza Aérea Ecuatoriana]]

;{{FRA}}
*[[Aéronautique navale]]

;{{FRALib}}
*[[Forces aériennes françaises libres]]

;{{JPN}}
* [[Kaijō Jieitai]]
: 2 PBY-6A in servizio dal 1956 al 1960.<ref>[http://www.j-hangarspace.jp/jmsdf-aircraft-profiles/ "JMSDF AIRCRAFT IN-SERVICE DATES IN CHRONOLOGICAL ORDER"], su j-hangarspace.jp, URL consultato 12 novembre 2020.</ref>

;{{IDN}}
*[[Dinas Penerbangan Angkatan Laut RI]]

;{{ISL}}
*[[Landhelgisgæsla Íslands]]
{{Colonne spezza}}
[[File:Hatzerim 290110 Catalina 1.jpg|thumb|Un "Cat" con le insegne israeliane al museo dell'aviazione ad [[Hatzerim]].]]
;{{ISR}}
*[[Heyl Ha'Avir]]

;{{MEX}}
*[[Fuerza Aeronaval]]

;{{NOR}}
*[[Kongelige Norske Luftforsvaret]]

;{{NZL}}
*[[Royal New Zealand Air Force]]

;{{NLD}}
*[[Koninklijke Luchtmacht]]
*[[Marine Luchtvaartdienst]]

;{{PRY}}
*[[Aviación Militar]]

;{{PER}}
*[[Servicio Aeronaval]]

;{{GBR}}
*[[Royal Air Force]]

;{{ZAF 1928-1994}}
*[[Suid-Afrikaanse Lugmag]]

;{{TWN}}
*[[Chung-Hua Min-Kuo K'ung-Chün]]

;{{USA 1912-1959}}
*[[United States Navy]]
*[[United States Army Air Corps]]
*[[United States Army Air Forces]]
*[[United States Air Force]]
[[File:Consolidated PBY-5A Catalina (Tp47) 47001 79 (8314807364).jpg|thumb|Consolidated PBY-5A Catalina (Tp 47), Svenska Flygvapnet]]
;{{SWE}}
*[[Svenska Flygvapnet]]

;{{SUN}}
*[[Voenno-vozdušnye sily SSSR]]
*[[Aviacija Voenno-Morskogo Flota]]

;{{URY}}
*[[Aviación Naval Uruguaya]]
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== Nella cultura di massa ==
* Il PBY Catalina è presente nel videogioco ''[[Call of Duty: World at War]]'' nella missione "Black Cats", dove si interpreta il ruolo di uno degli artiglieri.
* Nel [[videogioco]] [[simulatore di volo]] ''[[Heroes of the Pacific]]'' è possibile pilotare questo velivolo in diverse missioni.
* Il Catalina è presente anche in una missione del [[videogioco]] ''[[Hidden & Dangerous]].
*Il Catalina appare anche nel film ''[[Più forte, ragazzi!]]'' con [[Bud Spencer]] e [[Terence Hill]]. I due, con l'idrovolante, vogliono inscenare un incidente aereo, ma alla fine precipitano veramente.
*Nel primo capitolo del libro ''[[Enigma (Clive Cussler)|Enigma]]'' il PBY Catalina è pilotato dal personaggio principale [[Dirk Pitt]] insieme all'inseparabile [[Al Giordino]] su i cieli di [[Taso]], l'isola greca scelta dallo scrittore come scenario per l'intero romanzo.

== Note ==
<references/>

== Bibliografia ==
*{{cita libro|titolo=The Illustrated Encyclopedia of Aircraft (Part Work 1982-1985) |data=1º gennaio 1988 |url=https://archive.org/details/illustratedencyc0020jona |editore=Orbis Publishing |città= |lingua=inglese |isbn=no|cid=Illustrated Encyclopedia of Aircraft}}
*{{cita libro|cognome=Angelucci |nome=Enzo |coautori=Paolo Matricardi |titolo=Guida agli Aeroplani di tutto il Mondo |editore=Arnoldo Mondadori Editore |città=Milano |anno=1979 |pp=28-29 |volume=4 |capitolo=Consolidated PBY Catalina |isbn=no |cid=Angelucci, Matricardi}}
*{{cita libro|cognome=Boroli |nome=Achille |coautori=Adolfo Boroli |titolo=L'aviazione |editore=Istituto Geografico De Agostini |città=Novara |anno=1983 |pp=26-33 |volume=3 |capitolo=PBY Catalina |isbn=no |cid=Boroli, Boroli}}
*{{cita libro|cognome=Bridgeman |nome=Leonard |titolo=Jane's Fighting Aircraft of World War II |editore=Studio |città=Londra |anno=1946 |capitolo=The Consolidated Vultee Model 28 Catalina |lingua=inglese |isbn=1-85170-493-0 |cid=Bridgeman}}
*{{cita pubblicazione |autore=Everett Cassagneres |anno=1967 |titolo=The Consolidated PBY Catalina |rivista=Aircraft Profile |editore=Profile Publications |città=Leatherhead, UK |numero=183 |isbn=no |lingua=inglese |cid=Cassagneres}}
*{{cita libro|cognome=Chant |nome=Chris |titolo=Aerei della II guerra mondiale |editore=L'Airone |città=Roma |anno=2008 |pp=87-88 |capitolo=Consolidated PBY Catalina |isbn=978-88-7944-910-6 |cid=Chant}}
*{{cita libro|cognome=Gunston |nome=Bill |titolo=Encyclopedia of World Air Power |editore=Aerospace Publishing |città=Londra |anno=1981 |lingua=inglese |isbn=0-517-53754-0 |cid=Gunston}}
*{{cita pubblicazione |autore=W. E. Scarborough |anno=1983 |mese=ottobre|titolo=PBY Catalina |rivista=Aircraft in Action |editore=Squadron/Signal Publications |città=Carrollton |numero=Aircraft Number 62 |isbn=978-0-89747-149-7 |lingua=inglese |cid=Scarborough}}

== Altri progetti ==
{{interprogetto}}

== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|autore=Palt Karsten |url=http://www.flugzeuginfo.net/acdata_php/acdata_pby_dt.php |titolo=Consolidated PBY Catalina |accesso=26 gennaio 2013 |lingua=de, en |editore=Das Flugzeuglexicon}}
*{{cita web|autore=J. Rickard |url=http://www.historyofwar.org/subject_air_PBY-Catalina.html |titolo=Index: Consolidated PBY Catalina |accesso=26 gennaio 2013 |lingua=en|editore=Military History Encyclopedia on the Web}}
*{{cita web|autore=Maksim Starostin|url=http://www.aviastar.org/air/usa/cons_catalina.php|titolo=Consolidated PbY Catalina|accesso=8 dicembre 2009|lingua=en|editore=Virtual Aircraft Museum}}
*{{cita web|url=http://www.militaryfactory.com/aircraft/detail.asp?aircraft_id=318 |titolo=Consolidated PBY Catalina Long-Range Maritime Patrol Flying Boat |accesso=26 gennaio 2012 |lingua=en|editore=Military dictionary|data=12 maggio 2011}}
*{{cita web|url=http://www.warbirdregistry.org/pbyregistry/pbyregistry.html |titolo=Consolidated Catalina/Canso Registry |accesso=26 gennaio 2013 |lingua=en |editore=Warbird Registry}}
*{{cita web|autore=Aubry Gratton |url=http://1000aircraftphotos.com/Contributions/GrattonAubry/7908.htm |titolo=Consolidated 28 XP3Y-1 Catalina |accesso=26 gennaio 2013 |lingua=en |data=31 maggio 2008}}
*{{cita web|url=http://www.rafmuseum.org.uk/research/collections/consolidated-pby-6a-catalina/ |titolo=Consolidated PBY-6A Catalina |accesso=26 gennaio 2013 |lingua=en|editore=Royal Air Force Museum }}
*{{cita web|url=http://www.history.navy.mil/branches/hist-ac/pby-6a.pdf |titolo=Catalina |accesso=26 gennaio 2013 |lingua=en |editore=Naval History & Heritage}}
*{{cita web |url=http://airandspace.si.edu/collections/artifact.cfm?id=A19730277000 |titolo=Consolidated PBY-5 Catalina |accesso=26 gennaio 2013 |lingua=en |editore=Smithsonian National Air and Space Museum |dataarchivio=3 giugno 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130603173122/http://airandspace.si.edu/collections/artifact.cfm?id=A19730277000 |urlmorto=sì }}
*{{cita web|autore=Gaëtan Pichon |url=http://www.avionslegendaires.net/consolidated-pby-catalina.php |titolo=Consolidated PBY Catalina |accesso=26 gennaio 2013 |lingua=fr}}

=== Modellismo ===
*{{cita web|url=http://www.cybermodeler.com/aircraft/pby/pby_all.shtml |titolo=Consolidated PBY Catalina |accesso=26 gennaio 2013 |lingua=en |editore=http://www.cybermodeler.com |sito=Cybermodeler Online|data=14 maggio 2012}}
*{{cita web|autore=Randy Lutz |url=http://hsfeatures.com/catalinarl_1.htm |titolo=Consolidated PBY-5 Catalina by Randy Lutz (Revell-Monogram 1/48) |accesso=26 gennaio 2013 |lingua=en |editore=http://www.hyperscale.com/ |sito=HyperScale - An Online Magazine for Aircraft and Armour Modellers |data=17 marzo 2004 }}

{{Consolidated Aircraft}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|aviazione|guerra|marina}}

{{voce di qualità|giorno=13|mese=04|anno=2013|valutazione=Wikipedia:Voci di qualità/Segnalazioni/Consolidated PBY Catalina|arg=tecnologia e scienze applicate}}

[[Categoria:Aerei militari della seconda guerra mondiale]]
[[Categoria:Aerei militari dal 1931 al 1945]]
[[Categoria:Aerei militari statunitensi]]