Antonella Anedda

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Antonella Anedda Angioy

Antonella Anedda Angioy (Roma, 22 dicembre 1955[1]) è una poetessa e saggista italiana.

Biografia

Antonella Anedda-Angioy, nota come Antonella Anedda, è una saggista e poeta, nata a Roma da famiglia sardo-corsa. Studia a Roma dove dopo la maturità classica si laurea in storia dell’arte moderna con Augusto Gentili e successivamente a Oxford.  

Poetica e opere

Antonella Anedda esordisce come poetessa nel 1989, con la pubblicazione di Residenze invernali, una plaquette stampata in duecento copie dalla Stamperia Bulla. Già dal titolo appaiono due temi ricorrenti nella poesia di Anedda: lo spazio da abitare e la dimensione invernale, insieme all’emersione di una vocazione politica. Le influenze principali delle letterature straniere che si rilevano in Residenze invernali riguardano quella scandinava, russa, ebraico-orientale. Nel 1992 la plaquette s’inserisce in una silloge che porta lo stesso titolo, pubblicata dall’editore Crocetti nella collana diretta da Milo De Angelis (il volume è ripubblicato poi nel 2008). Residenze invernali è accolto in modo estremamente positivo dalla critica, che coglie la voce originale e autonoma di Anedda, che anche avvio dall’intreccio tra ispirazione biografica e riferimenti iconografici. Il volume successivo di Anedda è Cosa sono gli anni (Fazi, 1997), che raccoglie prose saggistico-narrative basate sull’impianto della collezione, in un atteggiamento che permette l’emersione di un reticolo di rimandi che si condensa nella scrittura, attraverso riflessioni teoriche – in particolare sulla letteratura –, testi diaristico-autobiografici e brevi racconti. Nomi distanti (Empirìa, 1998), invece, è una raccolta di traduzioni scelte e dialoganti tra loro, che dà al testo autonomia creativa, definendosi come “una terza voce in un terzo spazio”. Il testo è ripubblicato nel 2020 dalla casa editrice Aragno con una post-fazione di Andrea Cortellessa.  

La piena maturità della voce poetica di Antonella Anedda è segnata dalla raccolta Notti di pace occidentale (Donzelli, 1999), il cui nucleo, che già si legge nel titolo – volutamente ironico e amaro –, è la difficoltà e il turbamento di fronte agli eventi e al clima che hanno segnato la fine del Novecento, come espressione di una violenza storica sottesa a una pace illusoria e intimamente impercepita. Feltrinelli nel 2000 pubblica il volume La luce delle cose in cui, come accadeva già in Notti di pace occidentale, la dimensione particolare e privata si contrappone, in dialogo, a quella generale e collettiva, così come la luce rispetto al buio, alle notti. La luce delle cose raccoglie prose divise in trentadue capitoli che, come già era avvenuto in Nomi distanti, fondano dialogicamente tra loro l’unità del testo generale, sullo sfondo di una cornice unitaria e definita (il testo è ambientato in Corsica e si svolge nella durata di una giornata, dalla notte al tramonto del giorno successivo), costruendosi come una rete, densa di nodi e di rimandi. Il catalogo della gioia (Donzelli, 2003) si identifica come il testo maggiormente filosofico dell’autrice, in cui si esplicitano alcuni dei temi a lei più cari. Il catalogo della gioia si pone come un momento di passaggio alla seconda fase della scrittura di Anedda, che è maggiormente legata a una dimensione concreta, tangibile. Dal balcone del corpo (edito per Mondadori nella collana “Lo Specchio”, 2007) segna definitivamente questo passaggio e si afferma come una delle raccolte fondamentali degli ultimi anni. Nel testo a prevalere è la dimensione collettiva e corale, a fronte di quella individuale. Nella Vita dei dettagli (Donzelli, 2009) sono raccolti testi in prosa: saggi su dettagli di quadri, che si mescolano a fotografie e si decompongono in collages e in un testo finale dedicato al concetto della perdita. La raccolta poetica Salva con nome (Mondadori, 2012) si pone come la continuazione della precedente La vita dei dettagli, soprattutto per la relazione e il dialogo non didascalico tra testo e immagine (tanto da poter definire l’opera come un fototesto). Per la collana “Contromano” di Laterza è pubblicato, nel 2013, Isolatria, resoconto e diario di viaggio in Sardegna, che s’interseca con riflessioni saggistiche più, meditazione sul concetto di isola con particolare riferimento all’arcipelago della Maddalena nella Sardegna nord-orientale. L’anno successivo, 2014, è pubblicata l’antologia di testi di Anedda tradotti in linea inglese intitolata Archipelago tradotta dal poeta Jamie McKendrick. Il libro ottiene importanti riconoscimenti in U.K. (come quello sul TLS di Peter Hainsworth) e ottiene il Premio Florio per la traduzione. Nel 2018 nella collana “Bianca” di Einaudi è pubblicata la raccolta di poesie Historiae, che colloca la voce di Anedda come portante nel canone della poesia italiana contemporanea. Historiae interseca, con riferimenti a Lucrezio e Tacito, varie dimensioni dell’esistenza (il personale, il collettivo e lo spazio siderale, universale) verso una condizione che superi la contingenza. Geografie (Garzanti, 2021) è invece un attraversamento in prosa di luoghi diversi dalla Mongolia al Giappone, politicamente complessi come Lesbos ma anche interni come lo spazio di un ospedale, o un traghetto. Lo sguardo dislocato, la prospettiva non antropocentrica, il dialogo con la scienza e in particolare la botanica e la zoologia sono le caratteristiche di un libro che indaga il significato profondo dei mutamenti per tracciare mappe diverse, fisiche e mentali.

Opere

  • Residenze invernali, con una nota introduttiva di Gianluca Manzi, Stamperia Bulla, Roma 1989; poi Crocetti, Roma 1992 (ristampa 2008). ISBN 9788883062810.
  • Tre stazioni, Lietocolle, Falloppio 1996 (ristampe 2003 e 2007). ISBN 9788878480483.
  • Cosa sono gli anni. Saggi e racconti, Fazi, Roma 1997. ISBN 9788881120451.
  • Nomi distanti, Empirìa, Roma 1998; poi, in una nuova edizione e con una postfazione di Andrea Cortellessa, Nino Aragno, Torino 2020. ISBN 9788893800976.
  • Notti di pace occidentale, Donzelli, Roma 1999. ISBN 9788879895125.
  • La luce delle cose. Immagini e parole nella notte, Feltrinelli, Milano 2000. ISBN 9788832231151.
  • La lingua disadorna, L'Obliquo, Brescia 2001.
  • Il catalogo della gioia, Donzelli, Roma 2003. ISBN 9788879897600.
  • Dal balcone del corpo, Mondadori, Milano 2007. ISBN 9788804566304.
  • La vita dei dettagli. Scomporre quadri, immaginare mondi, Donzelli, Roma 2009. ISBN 9788860363886.
  • Acque che insegnano la sete, prefazione di Anne Carson, Antropologia dell'acqua. Riflessioni sulla natura liquida del linguaggio, a cura di Antonella Anedda, Elisa Biagini, Emmanuela Tandello, Donzelli, Roma 2010. ISBN 9788860364814.
  • Salva con nome, Mondadori, Milano 2012. ISBN 9788804617631.
  • Isolatria. Viaggio nell'arcipelago della Maddalena, Laterza, Roma-Bari 2013. ISBN 9788858108376.
  • Historiae, Einaudi, Torino 2018. ISBN 9788806233211.
  • Più delicati degli storici sono i colori dei cartografi, Quaderno del Premio di Poesia e Traduzione Poetica “Achille Marazza”, XXII edizione, Fondazione Marazza, Borgomanero 2018.
  • Geografie, Garzanti, Milano 2021. ISBN 9788811673132.
  • Con Elisa Biagini: Poesia come ossigeno. Per un'ecologia della parola, a cura di Riccardo Donati, Chiarelettere, Milano 2021. ISBN 9788832962451.
  • Le piante di Darwin e i topi di Leopardi, Interlinea, Novara 2022.ISBN 9788868573973.

Riferimenti bibliografici

  • Andrea Cortellessa, Scritture-reagente. Di alcuni autori critici contemporanei (A.A., Vitaniello Bonito, Tommaso Ottonieri), in La critica dopo la crisi, Atti del Convegno di Arcavacata, 9-10 novembre 2000, a cura di M. Ganeri e N. Merola, Rubbettino, Soveria Mannelli 2002, pp. 41-83.
  • Id., Antonella Anedda, il baratro-ovest in La fisica del senso. Saggi e interventi su poeti italiani dal 1940 a oggi, Fazi, Roma 2006, pp. 526-527.
  • Id., Phantom, Mirage, fosforo imperial. Guerre virtuali e guerre reali nell’ultima poesia italiana, in “Carte italiane”, 2-3, 2007, pp. 104-150.
  • Guido Mazzoni, Diario critico del 2007 (gennaio-agosto), in Almanacco dello specchio 2007, a cura di M. Cucchi e A. Riccardi, Mondadori, Milano 2007, pp. 239-252.
  • Carmelo Princiotta, Recensione a Dal balcone del corpo in Poesia 2007-2008. Tredicesimo annuario, a cura di P. Febbraro e G. Manacorda, Gaffi, Roma 2008, pp. 285-286.  
  • Andrea Cortellessa, Gli occhi a coltello dentro un quadro, in “Tuttolibri. La Stampa”, 1689, 7 novembre 2009, pp. VI-VII.
  • Peter Hainsworth, Stemmens modulationer i Antonella Aneddas Residenze invernali in Stemmer I Italiensk Litteratur. Festskrif til Lene Waage Petersen, a cura di B. Grundtvig, H. Janesen, P. Schwarz Lausten, Museum Tusculanum, Copenhagen 2009, pp. 205-217.
  • Alberto Casadei, Poesia, pittura, giudizio di valore (a partire dall’opera di Antonella Anedda), in Poetiche della creatività. Letteratura e scienze della mente, Bruno Mondadori, Milano 2011, pp. 119-134.  
  • Cecilia Bello Minciacchi, Anedda cuce e scardina, in “Alias”, 22, 3 giugno 2012, p. 4.
  • Carmelo Princiotta, Il sentimento storico del tragico in Residenze invernali, in “Atelier. Trimestrale di poesia critica letteratura”, 66, giugno 2012, pp. 51-56.
  • Cecilia Bello Minciacchi, L’identità, la morte, l’ago della memoria. Salva con nome di Antonella Anedda, in “Oblio. Osservatorio Bibliografico della Letteratura Italiana Otto-Novecentesca”, 11, settembre 2013, pp. 124-133.
  • Peter Hainsworth, Recensione a Salva con nome, in “The Times Literary Supplement”, 5753, July 5 2013, p. 24.  
  • Carmelo Princiotta, La scuola dei viventi. Il tragico in De Angelis e Anedda, in I cantieri dell’italianistica. Ricerca, didattica e organizzazione agli inizi del xxi secolo. Atti del xvii congresso dell’adi – Associazione degli Italianisti, a cura di Beatrice Alfonzetti, G. Baldassarri e F. Tomasi, Adi editore, Roma 2013, pp. 1-10.  
  • Peter Hainsworth, Honey on the wounds, in “The Times Literary Supplement”, 5834, January 23 2015, p. 13.
  • Carmelo Princiotta, Da Nomi distanti a Notti di pace occidentale: le poesie di risposta nell’opera di Anedda, in La letteratura della letteratura. Atti del xv Convegno Internazionale della Mod (Sassari-Alghero 12-15 giugno 2013), a cura di A. M. Morace, A. Giannanti, ets, Pisa 2017, t. I, pp. 593-604.
  • Susan Stewart, Antonella Anedda, The Art of Poetry No. 109, “The Paris Review” 234, fall 2020.
  • Riccardo Donati, Apri gli occhi e resisti. L’opera in versi e in prosa di Antonella Anedda, Carocci, Roma 2020. ISBN 9788843099993.
  • Maria Borio, ad vocem, in Dizionario critico della poesia italiana [1945 - 2020], a cura di Mario Fresa, Società Editrice Fiorentina, Firenze 2021, pp. 15 - 17.

Traduzioni

  • Nomi Distanti, Empiria, 1997; poi Aragno 2020. ISBN 9788893800976.
  • Appunti per una semina : Philippe Jaccottet poesie e prose 1954-1994 (1994)  
  • Philippe Jaccottet, La parola Russia (« A partir du mot Russie », 2004). ISBN 9788879899154.
  • Anne Carson, Antropologia dell’acqua, Donzelli, 2010. ISBN 9788860364814.
  • Malek Jan Nemati, La vita non è breve ma il nostro tempo è limitato, Empiria, 2010. ISBN 9788896218099.
  • Residencias Invernales, traduzione di Emilio Coco, Terragona, Igitur, 2005. ISBN 9788495142382.
  • Nuits de paix occidentale & autres poèmes, traduzione di Jean-Baptiste Para, Poitiers, l’Escampette, 2008. ISBN 9782356080042.
  • Vom Erker des Körpers, traduzione di Annette Kopetzki, München, Hoffmann, 2010. ISBN 9783940331069.
  • Desde el balcon del cuerpo, traduzione di Pablo Roa Delgado, Madrid, Vaso Roto, 2014. ISBN 9788415168614.
  • Archipelago, traduzione di Jamie McKendrick, Hexham, Northumberland, Bloodaxe Books, 2014.
  • Danta Antonella Anedda, traduzione di Eiléan Nì Chuilleanain, Baile Átha Cliath, Cois Life, 2019. ISBN 9781907494833.
  • Anatomioita, selezione di poesie in traduzione finlandese di Hannimari Heino, Kustannusliike Parkko, 2022. ISBN 9789527302132.
  • Historiae, traduzione in catalano di Joan-Elies Adell, Edition Saldonar, 2022. ISBN 9788417611958

Riconoscimenti

  • 1989: finalista premio Calvino opera inedita, sezione Albo d’oro.
  • 1992: premio Leonardo Sinisgalli Opera prima,[2] per Residenze invernali.
  • 2014: premio Puškin per l'opera poetica e saggistica.
  • 2019: premio Vittorio Bodini per Historiae.
  • 2020: premio Biennale di Poesia Celle Arte Natura per l'opera poetica.
  • 2021: Premio di poesia Alma Mater - Violani Landi (Università di Bologna).
  • 2022: Premio Ghianda (CinemAmbiente).

Onorificenze

  • 2019 Dottorato honoris causa (Université Sorbonne, Paris IV).

Note

  1. ^ Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, GazzettaUfficiale.it
  2. ^ Anedda e le liriche del mondo inquieto, su ilgiornaledivicenza.it. URL consultato il 9 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 9 novembre 2019).
  3. ^ Antonella Anedda vince il «Montale», Corriere.it
  4. ^ I 4 vincitore del premio Napoli, Repubblica.it
  5. ^ A Simona Vinci e Antonella Anedda il premio letterario Dessì 2008 Archiviato il 12 marzo 2014 in Internet Archive., DaviseFranceschini.it
  6. ^ Ad Antonella Anedda il premio Viareggio-Rèpaci 2012 Archiviato il 19 gennaio 2013 in Internet Archive., USI.ch

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