Alberto Azzo II d'Este

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Alberto Azzo II d'Este
Marchese d'Este
Stemma
Stemma
In carica10391097
Predecessoretitolo creato[1]
SuccessoreFolco I d'Este
Marchese di Milano
In carica10291097
PredecessoreAlberto Azzo I
SuccessoreFolco I d'Este
Conte del Maine
In carica10691070
PredecessoreRoberto II di Normandia
SuccessoreUgo V del Maine
Altri titoliConte di Luni, Genova e Tortona
Nascita10 luglio 1009
MorteVangadizza, 20 agosto 1097 (88 anni)
Casa realeEste
DinastiaObertenghi
PadreAlberto Azzo I
MadreAdelaide di Sabbioneta
Consorti(I) Cunegonda di Altdorf
(II) Gersenda del Maine
(III) Matilda (Pallavicini)
Figli(I) Guelfo
(II) Ugo
(II) Folco
Adelasia (naturale)
Religionecattolicesimo

Alberto Azzo II d'Este, detto anche Albertazzo II per una crasi del nome (10 luglio 1009Vangadizza, 20 agosto 1097), è stato un nobile italiano di stirpe longobarda e membro della dinastia obertenga. Primo marchese d'Este dal 1039, fu, dal 1029, marchese di Milano, conte di Luni, Genova e Tortona. Tra il 1069 ed il 1070 è stato inoltre conte consorte del Maine. Viene considerato come il fondatore della casa estense perché primo della sua famiglia a detenere il titolo di "signore di Este", una cittadina nel territorio padovano. Il titolo di marchese gli pervenne per nomina imperiale[1].

Alberto Azzo II e la moglie Cunegonda di Altdorf
Badia Polesine (RO) - Arche sepolcrali di Aberto Azzo II e della moglie Cunizza
Dettaglio della targa commemorativa posta dal Lions Club di Ferrara

Dal documento n° L del Regesta comitum Sabaudiæ, marchionum in Italia risulta essere discendente di Oberto, primo marchese della marca obertenga, in cui viene citato come nipote (Alberti infantis nepoti sui) di Berta, figlia di Oberto[2]; suo padre, Alberto Azzo I, margravio di Milano[3], sposò Adelaide, parente di Lanfranco conte di Aucia[4].

Alberto Azzo I era figlio di Oberto II, conte di Luni, Tortona, Genova e Milano (a sua volta figlio di Oberto, marchese della marca obertenga, che comprendeva la Liguria Orientale, inclusa Genova e parte della Pianura Padana centro-orientale) e della moglie di cui non si conoscono né il nome né gli ascendenti[3].

Alla morte del padre, verso il 1029, gli subentrò nel titolo di Marchese di Milano, conte di Luni, Genova e Tortona.

Divenne poi marchese d'Este, verso il 1039; l'anonimo autore di un importante cronaca imperiale che si creda sia stata redatta, verso il 1150, nell'abbazia benedettina di Nienburg in Sassonia-Anhalt, Germania, noto come l'Annalista Saxo, quando parla del suo matrimonio con Cunegonda, lo cita come marchese di Este in nord Italia (Longobardia)[5]. Ad Este, Alberto Azzo II fece costruire un castello intorno al quale crebbe poi la città che all'epoca era poco più di un villaggio.

Nel 1069, i nobili del Maine, sostenuti dal conte d'Angiò, Folco IV il Rissoso, cacciarono i Normanni di Guglielmo il Conquistatore dalla contea del Maine e offrirono la contea alla moglie di Alberto Azzo II, Gersenda, che, dopo la morte della sorella Biota, era la legittima erede della contea. Così Alberto Azzo II divenne anche conte consorte del Maine: però, nel 1070, secondo l'Actus pontificum Cenomannis, cap. XXXII, Gesta Domini Arnaldi Episcopi, Alberto Azzo e Gersenda decisero di rinunciare al titolo in favore del giovane figlio[6], Ugo (Ugo V), affidando il governo della contea a Goffredo di Mayenne[6], che secondo Orderico Vitale, aveva capeggiato la rivolta contro i Normanni[7].

Secondo il documento nº 289 dell'Henrici IV diplomata, datato 1077, l'imperatore Enrico IV, conferma ad Alberto Azzo II ed ai figli, Ugo e Folco, i vari possedimenti in Lunigiana e terre limitrofe (contea di Luni) e nell'estense e zone limitrofe (marchesato d'Este)[8].

In un documento del 31 maggio 1079 del Codice Diplomatico Padovano Alberto Azzo II, assieme ai figli, Ugo e Folco, è artefice di un accordo con la chiesa di Verona[9].

Alberto Azzo, che aveva possedimenti in tutto il Nord Italia, nella Lunigiana, che comprendeva anche territori nel modenese ed inoltre, col marchesato d'Este, la sua signoria comprendeva un ampio territorio tra le attuali province di Padova, Rovigo e Ferrara, per cui, nella lotta fra papato e impero, nota come Lotta per le investiture, cercò di destreggiarsi alleandosi alternativamente con l'imperatore e con il papa. Questa politica lo portò ad avere rapporti anche con la contessa, Matilde di Canossa, che nel frattempo divenne sua nipote acquisita, avendo sposato il nipote di Alberto Azzo, Guelfo III, nel 1089.

Nel 1093, Alberto Azzo inviò il figlio, Ugo V del Maine, appena rientrato in Italia dalla contea del Maine, che aveva venduto al cugino Elia I di Beaugency († 1110), per 10 000 solidi (o soldi) del Maine[10], ad aiutare la contessa Matilde di Canossa, che combatteva l'imperatore Enrico IV, ma anche in questa missione, sempre secondo il Muratori, non dovette distinguersi per coraggio e nobiltà[11].

Ugo, rimasto senza contea, col consenso del padre, Alberto Azzo, ancora secondo il Muratori, ricevette dal fratello Folco alcune proprietà e, nel 1095, ricevette metà di tutte le proprietà e titoli, purché si riconoscesse vassallo di Folco[12].

In un documento del 13 aprile 1097 del Codice Diplomatico Padovano, Ugo, assieme al padre ed al fratello, fa una donazione al monastero di Santa Maria in Vangadizza[9].

Nel cap. XXVIII del suo Delle antichità estensi, il Muratori ci informa della morte del marchese Alberto Azzo II, nell'agosto 1097, nel monastero della Vangadizza[13], presso Badia Polesine; questo decesso è confermato anche dalla Bernoldi Chronicon[14]. Dopo la morte di Alberto Azzo, il figlio di primo letto del marchese, Guelfo pretese l'intera eredità del padre, anche quella che il padre aveva lasciato al conte Ugo e al marchese Folco; venne in Italia, ma poi si accontentò dei titoli e delle proprietà che la famiglia aveva in Germania[15].

Matrimoni e discendenza

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Verso il 1035, secondo l'Annalista Saxo, Alberto Azzo aveva sposato Cunizza (o Cunegonda)[5], figlia del Conte Guelfo III di Altdorf[5] e di Ermengarda di Lussemburgo; questo matrimonio è confermato anche dalla Genealogia Welforum[16].
Dal loro matrimonio nacque un solo figlio[9]:

Tra il 1049 ed il 1051, Alberto Azzo si sposò, in seconde nozze, con Gersenda, figlia secondogenita del conte del Maine, Eriberto I (come risulta dall'Actus pontificum Cenomannis, cap. XXXII, Gesta Domini Arnaldi Episcopi in cui, viene detto che il marito di Gersenda, definita figlia di Eriberto (filia Herberti) non governò il Maine, ma lo passò al figlio Ugo, sotto la tutela di Goffredo di Mayenne[6]) e della moglie, di cui non si conosce né il nome né la casata.
Dal loro matrimonio nacquero due figli[9]:

Alberto Azzo sposò in terze nozze Matilda (Pallavicini), sorella del vescovo di Pavia Guglielmo[19], che gli diede una figlia[9]:

Alberto Azzo II nella letteratura

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Nella Divina Commedia viene chiamato Azzo II e definito terzo marchese d'Este nel 1039 con imperatore Corrado II; nella stessa gli si attribuiscono due figli avuti da Isabella del Monferrato: Bertoldo, quarto marchese d'Este, e Albertazzo (forse Alberto Azzo).

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Oberto I Adalberto III  
 
 
Oberto II  
Guilla di Spoleto Bonifazio di Spoleto  
 
 
Alberto Azzo I  
Conte Riprando  
 
 
Railenda  
 
 
 
Alberto Azzo II d'Este  
 
 
 
Bosone I conte di Sabbioneta  
 
 
 
Adelaide  
 
 
 
 
 
 
 
 
  1. ^ a b Litta, tavola II.
  2. ^ (LA) Regesta comitum Sabaudiæ, marchionum in Italia, doc. L, Pag 17
  3. ^ a b (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: nobiltà del Nord Italia - ALBERTO Azzo (I)
  4. ^ Luciano Chiappini, Gli Estensi, Varese, Dall'Oglio, 1988 [1967].
  5. ^ a b c d (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus VI, Annalista Saxo, anno 1126, pag 764
  6. ^ a b c d (LA) Actus pontificum Cenomannis, cap. XXXII, Gesta Domini Arnaldi Episcopi, Pag 377
  7. ^ (LA) Historia Ecclesiastica, vol. II, liber IV, Pagg 253 e 254
  8. ^ Monumenta Germanica Historica, Diplomata regum ei imperatorum Germaniae, tomus IV, Henrici IV diplomata, parte II, doc. 289, Pag 377, su dmgh.de. URL consultato il 9 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 10 luglio 2015).
  9. ^ a b c d e (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: marchesi d'Este - ALBERTO Azzo (II)
  10. ^ (LA) Orderici Vitalis, Historia Ecclesiastica, tomus unicus, pars III, liber VIII, cap. XI, col. 591
  11. ^ Muratori L. A., Delle antichità estensi, cap. XXVII, pag. 312
  12. ^ Muratori L. A., Delle antichità estensi, cap. XXVII, pagg. 313 e 314
  13. ^ Muratori L. A., Delle antichità estensi, cap. XXVIII, pag. 316
  14. ^ Monumenta Germanica Historica, Scriptores, tomus V, Bernoldi Chronicon, anno 1097, pag. 465, su dmgh.de. URL consultato il 9 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 10 luglio 2015).
  15. ^ Muratori L. A., Delle antichità estensi, cap. XXVIII, pagg. 317 e 320
  16. ^ a b Monumenta Germanica Historica, Scriptores, tomus XIII, Genealogia Welforum, Pag 764, su dmgh.de. URL consultato il 9 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2018).
  17. ^ Andrea Castagnetti, Guelfi ed Estensi nei secoli XI e XII. Contributo allo studio dei rapporti fra nobiltà teutonica ed italica (PDF), in Formazione e strutture dei ceti dominanti nel Medioevo: marchesi conti e visconti nel Regno Italico, III, Roma, 2003, pp. 41-102 (pagina 17 dell'URL).
  18. ^ (LA) Orderici Vitalis, Historia Ecclesiastica, tomus unicus, pars III, liber VIII, cap. XI, col. 589
  19. ^ Istoria della città e Ducato Di Guastalla, Volume 1 primo.

Fonti primarie

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Letteratura storiografica

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  • Margherita Giuliana Bertolini, Alberto Azzo II d'Este, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 1, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1960. URL consultato il 17 settembre 2019.
  • William John Corbet, capitolo I, L'evoluzione del ducato di Normandia e la conquista normanna dell'inghilterra, in Declino dell'impero e del papato e sviluppo degli stati nazionali, Storia del Mondo Medievale, volume VI, 1999, pp. 5-55.
  • William John Corbet, capitolo II, Inghilterra, 1087-1154, in Declino dell'impero e del papato e sviluppo degli stati nazionali, Storia del Mondo Medievale, volume VI, 1999, pp. 56-98.
  • Louis Halphen, capitolo XXIV, La Francia dell'XI secolo, in L'espansione islamica e la nascita dell'Europa feudale, Storia del Mondo Medievale, volume II, 1999, pp. 770–806.
  • Pompeo Litta Biumi, Famiglie celebri di Italia. D'Este, vol. 26, Milano, Giulio Ferrario, 1832. URL consultato il 2 settembre 2019. Ospitato su https://gallica.bnf.fr.
  • Ludovico Antonio Muratori, Delle Antichità Estensi ed Italiane, parte prima, Napoli, Gaetano Castellano, 1776. URL consultato il 17 settembre 2019. Ospitato su https://archive.org.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Marchese di Milano Successore
Alberto Azzo I
con Ugo di Milano
10291097 Folco I

Predecessore Marchese d'Este Successore
titolo creato 1039-1097 Folco I

Predecessore Conte del Maine Successore
Roberto I 1069 - 1070 Ugo V
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