I Singoli Contratti LA COMPRAVENDITA
I Singoli Contratti LA COMPRAVENDITA
I Singoli Contratti LA COMPRAVENDITA
Cenni
La compravendita
L’art. 1470 .c. ne dà la definizione.
Contratto consensuale ad effetti reali
Il venditore trasferisce il bene o il diritto e il
compratore paga il prezzo
Garanzia per i vizi
• A norma dell'art. 1490 c.c., il venditore è tenuto a
garantire che la cosa venduta sia immune da vizi
che la rendano inidonea all'utilizzo cui è
destinata ovvero ne diminuiscano in modo
apprezzabile il valore.
• Il vizio può consistere dunque sia in
una imperfezione materiale della cosa che incide
sulla sua idoneità ad essere utilizzata sia
sulla mancanza di qualità che si concretizza nella
carenza dei requisiti di funzionalità, utilità e pregio.
Art. 1490 c.c.: segue.
• In merito alla garanzia per i vizi della cosa venduta, il compratore
potrà reclamare per le vie legali solo quelli che la dottrina
definisce "occulti" (l'acquirente, al momento della stipula, non
ne aveva né avrebbe potuto averne effettivamente conoscenza,
neppure utilizzando l'ordinaria diligenza.
• Nel caso in cui, però, si riesca a dimostrare che il venditore aveva
dichiarato che la cosa era priva di vizi, la garanzia è dovuta
perfino se i vizi erano facilmente riconoscibili (cfr. art. 1491 c.c.).
• I vizi, poi, devono essere giuridicamente rilevanti e lo sono solo
quelli di gravità sufficiente a rendere il bene inidoneo all'uso a
cui è destinato o tali da diminuirne in modo apprezzabile il
valore.
Tutela del c.c.
• Il codice offre al compratore una duplice tutela: eccetto che per
i casi in cui gli usi escludano la risoluzione del contratto, potrà
scegliere, infatti, tra quest'ultima (c.d. actio redhibitoria) o una
proporzionale riduzione del prezzo (c.d. actio aestimatoria),
fermo restando l'obbligo del venditore di risarcire al
compratore i danni derivati dai vizi della cosa e anche il danno
subito dal medesimo, a meno che non dimostri di avere
ignorato senza colpa i vizi della cosa (cfr. art 1494 c.c.).
• Ai sensi dell'art. 1497 c.c., la risoluzione può essere domandata
anche allorché la cosa non abbia le qualità promesse ovvero
quelle essenziali per l'uso a cui è destinata, sempre che il
difetto di qualità vada oltre i limiti di tolleranza stabiliti dagli usi.
Effetti della risoluzione
• Per quanto riguarda gli effetti della risoluzione
del contratto, all'alienante compete la
restituzione del prezzo e il rimborso delle
spese e dei pagamenti strettamente connessi
alla vendita.
• All'acquirente spetta la restituzione del bene, a
patto che non sia venuto meno in conseguenza
dei vizi (si pensi all'esplosione di un oggetto
elettrico per un difetto di fabbricazione).
Termini di decadenza
• A fronte di una così ampia tutela delle ragioni del
compratore, tuttavia, il legislatore ha preteso una
sua attivazione pressoché immediata; a meno
che il venditore abbia riconosciuto l'esistenza del
vizio o, al contrario, l'abbia occultato, infatti
l'acquirente è tenuto a denunziare all'alienante i
vizi stessi, entro il termine, decisamente breve, di
otto giorni dalla scoperta, salvo il diverso
termine stabilito dalle parti o dalla legge.
Termine di prescrizione
• Il tempo necessario per il compimento
della prescrizione dell'azione, inoltre, è
abbreviato a solo un anno dalla consegna, anche
se il compratore, convenuto per l'esecuzione del
contratto, avrà sempre diritto a far valere la
garanzia, a patto che il vizio della cosa sia stato
denunziato entro otto giorni dalla scoperta e in
ogni caso prima del decorso dell'anno dalla
consegna (così dispone l'art. 1495 c.c.).
DISCIPLINA APPLICABILE ALLA VENDITA DI
BENI DI CONSUMO
• È bene sottolineare che la disciplina codicistica,
applicabile al contratto di compravendita in
generale, non si applica nel caso di vendita di beni
di consumo, ovvero nei contratti in cui il venditore
è un professionista e l'acquirente un consumatore.
In tal caso, infatti, la normativa applicabile è quella
di cui al Codice del Consumo (d. lgs. n.
206/2005) che detta una disciplina di favore nei
confronti del consumatore, in ragione della sua
"debolezza" contrattuale.
Garanzia legale di conformità
• La garanzia legale di conformità è prevista dal
Codice del Consumo (articoli 128 e ss. ) e
tutela il consumatore in caso acquisto di
prodotti difettosi, che funzionano male o non
rispondono all’uso dichiarato dal venditore o
al quale quel bene è generalmente destinato.
Diritti del consumatore
• In presenza di un vizio di conformità, il consumatore ha
diritto, a sua scelta, alla riparazione o sostituzione del
bene difettoso da parte del venditore, senza addebito
di spese, salvo che il rimedio richiesto sia impossibile o
eccessivamente oneroso rispetto all’altro.
• Se sostituzione o riparazione non sono possibili il
consumatore ha comunque diritto alla riduzione del
prezzo o ad avere indietro una somma, commisurata
al valore del bene, a fronte della restituzione al
venditore del prodotto difettoso.
Prescrizione e decadenza della garanzia
• La garanzia legale dura due anni dalla consegna del bene e
deve essere fatta valere dal consumatore entro due mesi
dalla scoperta del difetto: occorre quindi conservare sempre
la prova di acquisto (ricevuta fiscale o scontrino di cui si
consiglia di fare subito una fotocopia perché le carte
termiche degli scontrini possono scolorirsi con il tempo).
• Le clausole inserite da professionisti in contratti o condizioni
generali di contratto con i consumatori che limitano la durata
della garanzia legale o la escludono possono integrare
clausole vessatorie ai sensi dell’articolo 33, comma 2,
lettera b), del Codice del Consumo (esse sono quindi
inefficaci).
Obblighi del venditore
• Il venditore deve:
• prendere in consegna il prodotto difettoso per verificare se il
malfunzionamento dipenda o meno da un vizio di conformità.
• In particolare: (i) per i difetti che si manifestano nei primi sei mesi dalla
data di consegna del prodotto la verifica è sempre a carico del venditore
in quanto si presume che esistessero al momento della consegna; (ii)
successivamente, nel solo caso in cui il malfunzionamento non dipenda
da un vizio di conformità, può essere chiesto al consumatore il rimborso
del costo - ragionevole e preventivamente indicato – che il venditore
abbia sostenuto per la verifica;
• riscontrato il vizio di conformità, effettuare la riparazione o la
sostituzione del bene entro un congruo tempo dalla richiesta e senza
addebito di spese al consumatore.
Garanzie ulteriori
• Le garanzie convenzionali, gratuite o a
pagamento, offerte dal produttore o dal
rivenditore, non sostituiscono né limitano quella
legale di conformità, rispetto alla quale possono
avere invece diversa ampiezza e/o durata.
Chiunque offra garanzie convenzionali deve
comunque sempre specificare che si tratta di
garanzie diverse e aggiuntive rispetto alla
garanzia legale di conformità che tutela i
consumatori.
Funzione dell’Antritrust
• I comportamenti di rivenditori o produttori che inducano in errore il
consumatore sull’esistenza o sulle modalità di esercizio della garanzia
legale di conformità, ovvero ne ostacolino l’esercizio stesso possono
costituire pratiche commerciali scorrette, vietate e sanzionate dal Codice
del Consumo. In tal caso, l’Antitrust può intervenire, a tutela del
consumatore, accertando la violazione, imponendo la cessazione della
condotta contraria alla legge, sanzionando i soggetti responsabili fino a un
massimo di 5.000.0000 euro. L’Antitrust può anche accettare impegni
dell’impresa, senza accertare alcuna infrazione, se essi hanno un impatto
positivo per i consumatori. Non può invece risolvere le singole
controversie. Infine, l’Autorità può accertare la vessatorietà di clausole
inserite in contratti o condizioni generali di contratto tra professionisti e
consumatori che limitano la durata della garanzia legale di conformità o la
escludono del tutto, disponendo l’adozione di misure per informare
adeguatamente i consumatori.
Come ontattare l’ANTITRUST
•
L’Antitrust ha un numero verde (800166661) attivo
dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 14, per richiedere
chiarimenti. Per le segnalazioni all’Autorità occorre
invece compilare il modulo disponibile nella sezione
‘Consumatore’ del sito www.agcm.it, e inviarlo
direttamente via internet in formato elettronico,
oppure via fax al numero 0685821256, o via posta
all’indirizzo: Autorità Garante della Concorrenza e
del Mercato - Piazza Verdi, 6/a - 00198 Roma.