1 Le fonti_I

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Prof.

ssa Elisabetta Rosafio


[email protected]
Navigazione per acqua Navigazione per aria
Marittima e interna

① Il codice della navigazione è frutto della considerazione unitaria del fenomeno della
navigazione marittima e interna nonché aerea (r.d. 30 marzo 1942 n. 327). È coevo del
codice civile (r.d. 16 marzo 1942, n. 262).
In passato il codice di commercio del 1882 dedicava un libro al commercio marittimo e
della navigazione; nel codice per la marina mercantile del 1877, vi erano anche norme
applicabili alla navigazione interna.

② Il Codice della navigazione è frutto della costruzione teorica della “Scuola


napoletana” di Antonio Scialoja (Sistema del diritto della navigazione del 1933)

③ Supera ostacoli frapposti dai cultori del diritto marittimo (c.d. “Scuola
genovese”) e di quelli del diritto aeronautico (come diritto autonomo)

④ Unicum nel panorama legislativo mondiale. Gli altri Paesi europei non hanno
un codice unitario.
Art. 1 - Fonti del diritto della navigazione

«In materia di navigazione, marittima, interna ed aerea, si applicano il


presente codice, le leggi, i regolamenti, [le norme corporative] e gli usi ad essa
relativi.
Ove manchino disposizioni del diritto della navigazione e non ve ne siano di
applicabili per analogia, si applica il diritto civile».
Diritto Diritto
Speciale autonomo
Diritto unitario

Quale è il punto di equilibrio tra i caratteri sopra indicati?


La dottrina è divisa
della

Aspetti privatistici:
es. i contratti

Aspetti pubblicistici:
es. i porti, che sono
beni del demanio
Quali sono i rapporti tra le
disposizioni relative al
trasporto per acqua e per
aria rispetto al trasporto
come previsto dal codice
civile (v. art. 1680 c.c.)?

LA NUOVA Il trasporto
può essere
FRONTIERA considerato
in chiave
: IL unitaria?

DIRITTO
DEI
TRASPORTI
Quesiti avanzati da Gustavo Romanelli nella Prolusione al
corso tenuto nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università
di Bologna
(Diritto aereo, diritto della navigazione e diritto dei
trasporti, in Riv. trim. dir. proc. civ., 1975, 1331)
Fonti del Diritto della Navigazione
individuate per materia sulla base
dell’art. 1 c. nav

Diritto internazionale
Art. 117, comma 1, cost.
Diritto europeo Diritto interno
a potestà legislativa è esercitata dallo Stato
e dalle Regioni nel rispetto della
Costituzione, nonché dei vincoli derivanti
dall'ordinamento comunitario e dagli
obblighi internazionali.

N.B.
La gerarchia delle fonti è desunta dall’art. 1 disp. prel. cod.
civ., il quale recita che sono fonti del diritto: 1) le leggi; 2) i
regolamenti; 3) norme corporative, abrogato ad opera del d.
lgs. lgt. 23 novembre 1944, n. 369; 4) gli usi.
Fonti di
Diritto interno

ART. 1 COD. NAV. ART. 1 PRELEGGI COD.


CIV.

Regolamenti -
espressione di
un potere normativo
Cod. Nav. Leggi
attribuito alla Pubblica
amministrazione
Leggi (statali e
regionali) in materia di
Diritto della Norme corporative
navigazione (fonte normativa Usi Regolamenti
abrogata)

Norme corporative
Analogia
(abrogate)

Diritto . civ. (inteso


come la restante parte
Usi
del diritto nel suo
complesso)
COMPETENZE LEGISLATIVE STATALI E REGIONALI IN MATERIA DI
NAVIGAZIONE E DI TRASPORTI

Sulla base del comma 1 dell’art. 1 cod. nav.,

le leggi speciali relative al diritto della navigazione


oltre al codice della navigazione quali sono?

Nel settore della


navigazione e dei trasporti rilevano competenze
normative non soltanto
statali, ma anche delle Regioni (vedi slide successiva)
Il testo originale della Carta costituzionale del 1948, all’art. 117, attribuiva
alle Regioni competenze normative in materia di trasporti
e navigazione piuttosto circoscritte :

tramvie e linee
automobilistiche
d’interesse regionale,
turismo, pesca nella
acque interne

navigazione e porti
lacuali
ART. 117 nella formulazione originaria
Art. 117

«La Regione emana per le seguenti materie norme legislative nei limiti dei principî fondamentali
stabiliti dalle leggi dello Stato, sempreché le norme stesse non siano in contrasto con l’interesse
nazionale e con quello di altre Regioni:

§ ordinamento degli uffici e degli enti amministrativi dipendenti dalla Regione;


§ circoscrizioni comunali;
§ polizia locale urbana e rurale;
§ fiere e mercati;
§ beneficenza pubblica ed assistenza sanitaria ed ospedaliera;
§ istruzione artigiana e professionale e assistenza scolastica;
§ musei e biblioteche di enti locali;
§ urbanistica;
§ turismo ed industria alberghiera;
§ tranvie e linee automobilistiche di interesse regionale;
§ viabilità, acquedotti e lavori pubblici di interesse regionale;
§ navigazione e porti lacuali;
§ acque minerali e termali;
§ cave e torbiere;
§ caccia;
§ pesca nelle acque interne;
§ agricoltura e foreste;
§ artigianato;
§ altre materie indicate da leggi costituzionali.

Le leggi della Repubblica possono demandare alla Regione il potere di emanare norme per la loro
attuazione».
Riforma del titolo V della Carta
costituzionale, operato dalla l.
cost. 21 ottobre 2001, n. 3,

Modifica il quadro previgente in modo


sostanziale

L’importanza di leggere l’art. 117 cost.


Art. 117, I comma, cost.

La potestà legislativa è esercitata dallo Stato


e) e)
e dalle Regioni nel rispetto della
Costituzione, nonché dei vincoli derivanti
dall'ordinamento comunitario e dagli
obblighi internazionali.
Art. 117, II comma, cost.

Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie:


a) politica estera e rapporti internazionali dello Stato; rapporti dello Stato con l'Unione europea; diritto di asilo e
condizione giuridica dei cittadini di Stati non appartenenti all'Unione europea;
b) immigrazione;
c) rapporti tra la Repubblica e le confessioni religiose;
d) difesa e Forze armate; sicurezza dello Stato; armi, munizioni ed esplosivi;
e) moneta, tutela del risparmio e mercati finanziari; tutela della concorrenza; sistema valutario; sistema
tributario e contabile dello Stato; armonizzazione dei bilanci pubblici; perequazione delle risorse finanziarie;
f) organi dello Stato e relative leggi elettorali; referendum statali; elezione del Parlamento europeo;
g) ordinamento e organizzazione amministrativa dello Stato e degli enti pubblici nazionali;
h) ordine pubblico e sicurezza, ad esclusione della polizia amministrativa locale;
i) cittadinanza, stato civile e anagrafi;
l) giurisdizione e norme processuali; ordinamento civile e penale; giustizia amministrativa;
m) determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere
garantiti su tutto il territorio nazionale;
n) norme generali sull'istruzione;
o) previdenza sociale;
p) legislazione elettorale, organi di governo e funzioni fondamentali di Comuni, Province e Città metropolitane;
q) dogane, protezione dei confini nazionali e profilassi internazionale;
r) pesi, misure e determinazione del tempo; coordinamento informativo statistico e informatico dei dati
dell'amministrazione statale, regionale e locale; opere dell'ingegno;
s) tutela dell'ambiente, dell'ecosistema e dei beni culturali.
Art. 117, III e IV comma, cost.
u Sono materie di legislazione concorrente quelle
relative a: rapporti internazionali e con l'Unione
europea delle Regioni; commercio con l'estero;
tutela e sicurezza del lavoro; istruzione, salva
l'autonomia delle istituzioni scolastiche e con u Spetta alle Regioni la
esclusione della istruzione e della formazione
professionale; professioni; ricerca scientifica e potestà legislativa in
tecnologica e sostegno all'innovazione per i riferimento ad ogni
settori produttivi; tutela della salute;
alimentazione; ordinamento sportivo; materia non
protezione civile; governo del territorio; porti e espressamente
aeroporti civili; grandi reti di trasporto e di
navigazione; ordinamento della comunicazione; riservata alla
produzione, trasporto e distribuzione nazionale legislazione dello Stato.
dell'energia; previdenza complementare e
integrativa; coordinamento della finanza
pubblica e del sistema tributario; valorizzazione
dei beni culturali e ambientali e promozione e
organizzazione di attività culturali; casse di
risparmio, casse rurali, aziende di credito a
carattere regionale; enti di credito fondiario e
agrario a carattere regionale. Nelle materie di
legislazione concorrente spetta alle Regioni la
potestà legislativa, salvo che per la
determinazione dei princìpi fondamentali,
riservata alla legislazione dello Stato
Riforma del titolo V della Carta
costituzionale, operato dalla l. cost. 21
ottobre 2001, n. 3: in breve

Le materie non ricomprese


fra quelle dichiarate di
competenza esclusiva dello
Stato dal comma 2 e di rientrano comunque
competenza concorrente fra nella sfera di Peraltro
Stato e Regioni, di cui al competenza regionale, ai
comma 3 sensi del comma 4.

Ai sensi dell’Art. 117


• la potestà
regolamentare spetta
allo Stato soltanto nelle
materie di legislazione
esclusiva *
Fonti secondarie subordinate gerarchicamente alle leggi in
materia di navigazione

Potere normativo attribuito dalla legge alla pubblica amministrazione


(art. 17 l. 23 agosto 1988 n. 400)

«… possono essere emanati regolamenti per disciplinare:


a) l'esecuzione delle leggi e dei decreti legislativi, nonché dei regolamenti
comunitari;
b) l'attuazione e l'integrazione delle leggi e dei decreti legislativi recanti norme di
principio, esclusi quelli relativi a materie riservate alla competenza regionale;
c) le materie in cui manchi la disciplina da parte di leggi o di atti aventi forza di
legge, sempre che non si tratti di materie comunque riservate alla legge;
d) l'organizzazione ed il funzionamento delle amministrazioni pubbliche secondo le
disposizioni dettate dalla legge …»
Dai ministri se espressamente
Dal governo autorizzati dalla legge e nelle
sole materie di competenza,
con decreto del Presidente
della Repubblica, previa
deliberazione del Consiglio
(con decreti ministeriali e
dei ministri, sentito il parere
del Consiglio di Stato interministeriali: art. 17,
comn1a 3, legge n. 400/1988)

Dalle Regioni e da enti pubblici,


territoriali (per es. Comuni, da autorità ad essi subordinate
Province) e non territoriali (per es. (es. il comandante di porto)
Ente nazionale per l'aviazione
civile, autorità portuali) nei limiti
delle rispettive competenze
con ordinanze
Nella sezione della piattaforma
corrispondente alla lezione di oggi troverai
un esempio di ordinanza del comandante
del porto

https://www.guardiacostiera.gov.it/orton
a/Documents/ORDINANZA%2017_2019
%20Sicurezza%20Ormeggi%20MM_PP.p
df
fonte non scritta
Comportamento costante (diuturnitas), posto in essere con la
convinzione che sia doveroso (opinio iuris ac necessitatis)

Secondo tesi diffusa, art. 1 cod. nav. implicherebbe deroga ad art. 8 preleggi

Art. 8 Usi
«Nelle materie regolate dalle leggi e dai regolamenti gli usi hanno
efficacia solo in quanto sono da essi richiamati»

Conseguentemente gli usi avrebbero efficacia, indipendentemente da qualsiasi


richiamo nelle
materie non regolate in modo espresso da leggi o da regolamenti
(uso praeter legem)

Diversamente gli usi devo essere richiamati da leggi o regolamenti


(usi secundum legem)

acquistano la medesima posizione gerarchica della fonte che li richiama


Richiamati frequentemente dal codice della navigazione
con un semplice rinvio (per es. art. 410 «Trasporto del bagaglio non registrato - Nel
prezzo di passaggio è compreso il corrispettivo del trasporto del bagaglio del passeggero,
nei limiti di peso e di volume prestabiliti dal vettore od osservati per uso…» ma anche
445, 452, 453 ).
Subordinatamente a norme collettive (per es. art. 341 «Cessazione del contratto a tempo
determinato per scadenza del termine - Se il porto di ultima destinazione è fuori della
Repubblica e la nave deve intraprendere un altro viaggio direttamente per un porto della
Repubblica, l’arruolato è tenuto a continuare a prestare la sua opera sulla nave, ma,
decorso il periodo determinato dalle norme corporative o, in mancanza, dagli usi, ha diritto
ad un aumento di retribuzione nella misura stabilita dalle norme predette, o in mancanza
dagli usi, Fino a che sia sbarcato nel porto di arruolamento» ma anche 342, 351, 372, 375,
907, 909, 910, 913, 919, 933);

Subordinatamente al contratto (per es. art. 384 «Noleggio - Il noleggio è il contratto per il
quale l’armatore, in corrispettivo del nolo pattuito, si obbliga a compiere con una nave
determinata uno o più viaggi prestabiliti, ovvero, entro il periodo di tempo convenuto, i
viaggi ordinati dal noleggiatore alle condizioni stabilite dal contratto o dagli usi» ma anche
390, 433, 448, 456)

Subordinatamente al contratto e al regolamento (per es. art. 442 «Consegna e riconsegna


delle merci - In mancanza di diverso patto, regolamento portuale od uso locale, il vettore
riceve e riconsegna le merci sotto paranco.» ma anche 444, 446, 449)
In alcuni casi prevalgono su disposizioni
del codice della navigazione

Dispositive
(per es. art. 390 «Pagamento del nolo a tempo - Il nolo a tempo,
in mancanza di patto o uso diverso, è dovuto in rate mensili
anticipate»

imperative
(art. 468 «Norme applicabili - Ai contratti di utilizzazione delle navi addette
alla navigazione interna si applicano Le norme di questo titolo, in quanto gli
usi speciali non dispongano diversamente»)
Il ruolo delle Camere di Commercio

Le Camere di Commercio provvedono all'accertamento degli usi e delle


consuetudini connesse alle attività economiche e commerciali nel territorio
provinciale, nonché alla loro raccolta e revisione ogni cinque anni.
La Giunta della Camera di Commercio provvede all'approvazione definitiva
degli stessi.

L'Ente nel predisporre la nuova revisione degli usi di sua competenza provvede
ad assorbire fenomeni nuovi, prassi contrattuali e comportamenti non
agevolmente inseribili negli schemi normativi offerti dalla legislazione.
Le raccolte degli usi che hanno recepito queste istanze, hanno permesso di
preparare il terreno agli interventi normativi contribuendo direttamente al disegno
della nuova disciplina codicistica, come per esempio per qua
nto riguarda la cessione dei crediti d'impresa (factoring) regolati con norme
specifiche solo con la Legge 21.2.91 n. 52.

Questa attribuzione, in merito alla quale le Camere di Commercio hanno già una
consolidata esperienza, rientra nell'ambito della "Regolazione del mercato" e si
ricollega alle stesse finalità di accertamento delle regole di equità contrattuale che
oggi si intendono perseguire attraverso la repressione di clausole a danno delle
parti contrattualmente più deboli e non giustificate dall'equilibrio degli interessi
regolati dal mercato. Fonte: Sito Camera di Commercio Chieti Pescara
In mancanza di disposizioni espresse del diritto della navigazione,
deve farsi ricorso all'analogia del diritto speciale

L’analogia consente di reperire la norma applicabile ad un caso concreto non


direttamente regolato facendo ricorso all'applicazione di una norma che regola
una fattispecie simile la cui ratio sia comprensiva anche del caso non regolato

L'analogia delle norme del diritto della navigazione è detta

il ricorso ad essa ha la precedenza nei


riguardi dell'applicazione diretta del diritto
comune in considerazione del fatto che la
norma ottenuta col procedimento analogico è
una norma di diritto speciale, che deve
prevalere quindi su quelle di diritto comune

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