Determinanti 2
Determinanti 2
Determinanti 2
1. Sviluppi di Laplace
Proposizione 1.1. Sia A ∈ Mn,n (K), allora per ogni indice i = 1, . . . , n fissato vale lo sviluppo
di Laplace rispetto alla riga i:
Xn
|A| = (−1)i+j aij |Aij |.
j=1
Dimostrazione. Per i = 1 la formula è vera per definizione. Definiamo per ogni i l’applicazione
Xn
di : Mn,n (K) → K, di (A) = (−1)j+1 aij |Aij |;
j=1
i−1
e dimostriamo per induzione su i che di (A) = (−1) |A| per ogni matrice A. Sia τi la traspo-
sizione semplice che scambia gli indici i, i + 1 e sia B la matrice ottenuta da A scambiando tra
loro le righe i e i + 1. Valgono allora le formule
di+1 (A) = di (B), B = I τi A.
Per il teorema di Binet e per l’ipotesi induttiva si ha:
di+1 (A) = di (B) = (−1)i−1 |B| = (−1)i−1 |I τi ||A| = (−1)i |A|.
Esempio 1.2. Calcoliamo il determinante della matrice
1 3 5
6 7 0
2 0 0
Dallo sviluppo di Laplace rispetto all’ultima riga segue
1 3 5
3 5
6 7 0 =2 = −70.
7 0
2 0 0
Lemma 1.3 (determinante della trasposta). Per ogni matrice A ∈ Mn,n (K) vale |AT | = |A|.
Dimostrazione. Siccome |I T | = 1 basta dimostrare che l’applicazione
d : Mn,n (K) → K, d(A) = |AT |,
è multilineare alternante sulle colonne.
Indicati con aij e coefficienti di A, fissato un indice i, per lo sviluppo di Laplace rispetto alla
riga i si ha:
X n
d(A) = |AT | = aji (−1)i+j |(AT )ij |
j=1
e da tale formula segue immediatamente che d(A) è lineare rispetto alla colonna i. Infine se
A ha le colonne i, i + 1 uguali allora ogni vettore colonna di AT è contenuto nel sottospazio
vettoriele di equazione xi − xi+1 = 0; dunque le colonne di AT sono linearmente dipendenti e
quindi |AT | = 0.
1
2 MARCO MANETTI: 21 DICEMBRE 2010
Corollario 1.4. Sia A = (aij ) ∈ Mn,n (K), allora per ogni indice i = 1, . . . , n fissato vale lo
Sviluppo di Laplace rispetto alla colonna i:
n
X
|A| = (−1)i+j aij |Aij |.
i=1
Dimostrazione. Prendendo lo sviluppo di Laplace rispetto alla riga i della matrice trasposta si
ha
n
X
|AT | = aji (−1)i+j |ATij |.
j=1
Siccome (AT )ij = (Aji )T ed il determinante di una matrice è uguale al determinante della
propria trasposta si ha
n
X n
X
|A| = |AT | = aji (−1)i+j |(AT )ij | = aji (−1)i+j |Aji |.
j=1 j=1
Dal fatto che il detreminante di una matrice è uguale al determinante della trasposta, segue
che il determinante è multilineare alternante sulle righe. In particolare:
(1) Scambiando due righe il determinante cambia di segno.
(2) Moltiplicando una riga per uno scalare λ, anche il determinante viene moltiplicato per
λ.
(3) Aggiungendo ad una riga una combinazione lineare delle altre, il determinante non
cambia.
(4) Se le righe sono linearmente dipendenti il determinante si annulla.
10 20 12
20 12
λ= 4 2 17 = 3 = 3(340 − 24) = 632.
2 17
3 0 0
1 1 ··· 1 1 1 ··· 1
x0 x1 ··· xn x0 x1 ··· xn
.. .. .. .. = .. .. .. .. =
. . . . . . . .
xn−1
0 xn−1
1 ··· xn−1
n xn−1
0 xn−1
1 ··· xnn−1
xn0 xn1 ··· xnn 0 0 ··· p(xn )
1 1 ··· 1
x0 x1 ··· xn−1 Y Y
= p(xn ) .. .. .. .. = (xn − xj ) (xi − xj ).
. . . . n>j n>i>j
xn−1
0 xn−1
1 ··· xn−1
n−1
1.5. Siano A ∈ Mn,n (K), B ∈ Mm,m (K) e C ∈ Mn,m (K). Utilizzare lo sviluppo di Laplace e le
proprietà del determinante per dimostrare che
A C 0 B
= |A||B|, = (−1)nm |A||B|.
0 B A C
1.6. Sia A una matrice 10 × 10 Calcolare, in funzione di |A|, il determinante della seguente
matrice 20 × 20
6A 5A
A 2A
1.7. Indichiamo con dk , k ≥ 1, il determinante della matrice k × k
6 1 0 0 0 ... 0
1 6 1 0 0 . . . 0
0 1 6 1 0 . . . 0
0 0 1 6 1 ...
...
0 0 0 0 0 ... 6
(d1 = 6, d2 = 35 eccetera). Dimostrare che per ogni k ≥ 3 vale dk = 6dk−1 − dk−2 .
Siano x, y le radici del polinomio t2 − 6t + 1. Dimostrare che per ogni k ≥ 3 vale
xk = 6xk−1 − xk−2 , y k = 6y k−1 − y k−2 .
Determinare due numeri reali a, b tali che
dk = axk + by k
per ogni k ≥ 1.
La formula AA e = |A|I si dimostra allo stesso modo utilizzando gli sviluppi di Laplace rispetto
alle colonne.
1In alcuni testi la matrice dei cofattori viene chiamata matrice aggiunta.
DETERMINANTI (SECONDA PARTE). NOTE DI ALGEBRA LINEARE 2010-11 5
Corollario 2.4. Una matrice quadrata A è invertibile se e solo se |A| =6 0; in tal caso l’inversa
A
e
è uguale a A−1 = ed il suo determinante è uguale a |A−1 | = |A|−1 .
|A|
Dimostrazione. Se A è invertibile allora AA−1 = I e per il teorema di Binet |A||A−1 | = |I| = 1
da cui segue |A| =
6 0. Viceversa se |A| =
6 0 segue dal Teorema 2.3 che A è invertibile con inversa
A
e
.
|A|
Corollario 2.5. Il rango di una matrice A è uguale al più grande intero r per cui A contiene
una sottomatrice quadrata di ordine r con determinante diverso da 0.
Dimostrazione. Abbiamo già dimostrato che il rango di una matrice A è uguale al più grande
intero r per cui A contiene una sottomatrice quadrata e invertibile di ordine r.
Esercizi.
2.1. Calcolare le inverse delle seguenti matrici
1 0 1 2 1 0 0 0
1 0 1 1 2 −1 0
0 1 1 0 −1 1 1 1 0
0
0 1 0.
0 0 1 3 0 0 0 1
1 1 1 1 1 2
0 0 0 1 0 1 0 0
2.2. Vero o falso? Ogni matrice 2 × 4 nella quale i determinanti dei minori 2 × 2 formati da due
colonne adiacenti si annullano ha rango minore di 2.
2.3. Sia A ∈ Mn,n (K). Provare che il rango della matrice dei cofattori A e è uguale a: n se A è
invertibile, 1 se il rango di A è uguale a n − 1, 0 se il rango di A è minore di n − 1.
e = |A|n−1 e (A)
2.4. Provare che |A| e T = (A
] T ).
3. Matrici coniugate
Definizione 3.1. Il gruppo lineare GLn (K) è l’insieme delle matrici A ∈ Mn,n (K) che sono
invertibili.
Abbiamo visto che se A, B ∈ GLn (K) allora anche A−1 , AT , AB ∈ GLn (K). Si noti che
GLn (K) non è un sottospaio vettoriale.
Definizione 3.2. Date due matrici A, B ∈ Mn,n (K) diremo che A è coniugata a B, e scriveremo
A ∼ B, se esiste C ∈ GLn (K) tale che A = CBC −1 .
La relazione di coniugio gode delle seguenti proprietà:
: Proprietà riflessiva A ∼ A per ogni A ∈ Mn,n (K).
: Proprietà simmetrica Se A ∼ B allora B ∼ A.
: Proprietà transitiva Se A ∼ B e B ∼ H, allora A ∼ H.
La verifica di tali proprietà è immediata: infatti A = IAI −1 ; se A = CBC −1 allora B =
C A(C −1 )−1 ; se A = CBC −1 e B = DHD−1 allora A = (CD)H(CD)−1 .
−1
Teorema 3.3. Due matrici coniugate hanno la stessa traccia e lo stesso determinante.
Dimostrazione. Esercizio.
Se A ∼ B, allora Ah ∼ B h per ogni h > 0. Infatti se A = CBC −1 si ha
A2 = (CBC −1 )(CBC −1 ) = CB 2 C −1
e per induzione su h
Ah+1 = AAh = (CBC −1 )(CB h C −1 ) = CB h+1 C −1 .
Ne segue che se A ∼ B allora la traccia di Ah è uguale alla traccia di B h per ogni h > 0.
6 MARCO MANETTI: 21 DICEMBRE 2010