Detassazione Produttività2016 - Slide DeMunari

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PREMIO di RISULTATO, WELFARE

AZIENDALE e CONTRATTAZIONE:
LE NUOVE REGOLE FISCALI
“Detassazione: i vantaggi fiscali diretti ed indiretti
per il lavoratore”.

Comunicazione di Graziano De Munari


Usr Cisl Veneto

22 aprile 2016
LA NORMATIVA E LA PRASSI DI RIFERIMENTO

• Legge di Stabilità 2016 – Legge 28 dicembre 2015 n.208


(art. 1 commi da 182 a 189)
• Decreto interministeriale – Ministro del lavoro e delle politiche
sociali di concerto con il Ministero dell’Economia e delle
Finanze del 25 marzo 2016 n.15
• Tuir – art. 51 D.P.R. n.917 del 1986
• Circ. n.11 del 30 aprile 2013 (Agenzia Entrate)
• Circ. n.9 del 14 maggio 2014 (Agenzia Entrate)

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I CONTENUTI DELLA COMUNICAZIONE
• Premio di risultato agevolabili ( per quali lavoratori, per quali somme, entro
quale importo, quali condizioni per un maggior importo agevolabile, quale
tassazione, condizioni reddituali del lavoratore, rinuncia dell’agevolazione)
• Art.51 Tuir modificato - welfare aziendale
• Effetti sul bonus «80 euro»
• Effetti ai fini ISEE
• Ma qual è la convenienza fiscale ? Alcuni esempi
• Benefici da tassazione sostitutiva
• Benefici da sostituzione con welfare
PREMI DI RISULTATO AGEVOLABILI
Per quali lavoratori ?

Le disposizioni trovano applicazione per i lavoratori


dipendenti del settore privato.

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PREMI DI RISULTATO AGEVOLABILI
Per quali somme ?

Sono agevolabili i premi di risultato di


ammontare variabile la cui corresponsione sia
legata ad incrementi di produttività, redditività,
qualità, efficienza ed innovazione, misurabili e
verificabili sulla base di criteri definiti nonché le
somme erogate sotto forma di partecipazione
agli utili dell'impresa.
(Vedasi decreto interministeriale n.15 del 25 marzo 2016)

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PREMI DI RISULTATO AGEVOLABILI
Entro quale importo ?

Entro il limite di importo complessivo di 2.000


euro lordi (o euro 2.500 per le aziende che
coinvolgono pariteticamente i lavoratori
nell’organizzazione del lavoro).

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PREMI DI RISULTATO AGEVOLABILI
Quali condizioni per maggior importo agevolabile ?

L’agevolazione (applicazione imposta sostitutiva o esclusione


dall’imponibile) si applica entro il limite complessivo di 2.500
euro lordi (anziché 2.000 euro) qualora i contratti collettivi
aziendali (o territoriali) prevedano strumenti e modalità di
«coinvolgimento paritetico» dei lavoratori nell’organizzazione del
lavoro – piano specifico di partecipazione diretta dei dipendenti.

Non costituiscono strumenti utili per ottenere l’incremento


dell’agevolazione fiscale :
gruppi di lavoro di semplice consultazione;
gruppi di lavoro di addestramento – formazione.
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PREMI DI RISULTATO AGEVOLABILI
Quale tassazione ? 1/3

L’incentivo di base prevede l’assoggettamento


all’imposta sostitutiva dell’Irpef e della addizionale
regionale e comunale, pari al 10 per cento, fino al
limite di 2.000 o di 2.500 euro, sulle somme
erogate:
come salario di produttività, stabilite dai
contratti aziendali e territoriali;
come partecipazioni agli utili dell’impresa (utili
netti – previsione art. 2102 c.c.).
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PREMI DI RISULTATO AGEVOLABILI
Quale tassazione ? 2/3

Si segnala che il lavoratore in sede di dichiarazione dei redditi


relativa ai redditi 2016 e da presentare nel 2017 potrà decidere,
se più conveniente di tassare in maniera ordinaria (Irpef
progressiva) il premio di risultato assoggettato ad imposta
sostitutiva.
Tale scelta può essere opportuna se gli oneri deducibili e/o le
detrazioni per oneri sono elevati e consentono d’aver un’imposta
netta pari a zero.
Vedi slide su facoltà del lavoratore di rinunciare a tassazione sostitutiva.

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PREMI DI RISULTATO AGEVOLABILI
Quale tassazione ? 3/3

E’ consentita la completa detassazione, se il lavoratore


sceglie di trasformare in tutto o in parte le somme
erogate a titolo di premio di risultato nei servizi di
welfare aziendale, somme e valori che non concorrono
alla determinazione del reddito imponibile come
individuate dall’art.51, comma 2 e ultimo periodo del
comma 3.
(vedi slides successive)

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PREMI DI RISULTATO AGEVOLABILI
Condizioni reddituali del lavoratore 1/5

L’agevolazione spetta ai lavoratori che abbiano


conseguito un reddito da lavoro dipendente di
importo non superiore a 50.000 euro nell’anno
precedente (2015) quello di percezione delle
somme (2016).

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PREMI DI RISULTATO AGEVOLABILI
Condizioni reddituali del lavoratore 2/5

Al fine della verifica della condizione reddituale (2015) si ritiene


siano applicabili le indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate
con Circolare 11 del 30 aprile 2013, pur riferendosi alla
normativa approvata per i redditi 2013.
In particolare:
- ai fini della verifica della soglia reddituale (..),cui è subordinato
l’accesso al regime sostitutivo in esame, rileva l’ammontare
complessivo dei redditi di lavoro dipendente di cui all’art. 49 del
TUIR, compresi quelli indicati nel comma 2 dello stesso articolo
(come ad esempio le pensioni e gli assegni ad esse equiparate),
(..) anche in relazione a più rapporti di lavoro e assoggettati a
tassazione ordinaria.
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PREMI DI RISULTATO AGEVOLABILI
Condizioni reddituali del lavoratore 3/5
(segue circ.11 del 30 aprile 2013 – Agenzia delle Entrate)
Ai fini della verifica in questione deve essere altresì considerato il
reddito di lavoro dipendente riconducibile ad una attività di lavoro
svolta all’estero. Ciò in quanto la soglia posta dalla disposizione
mira ad esprimere la capacità del soggetto di produrre un
ammontare qualificato di reddito di lavoro dipendente e, in tal
senso, rimane irrilevante la circostanza che l’attività di lavoro
dipendente sia svolta all’estero e non abbia avuto rilevanza
reddituale in Italia.
Esempio
Un soggetto che nel 2016 assume la residenza in Italia e nel 2015 era residente
all’estero svolgendovi attività di lavoro dipendente deve comunque verificare la
sussistenza del requisito reddituale di euro 50.000.
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PREMI DI RISULTATO AGEVOLABILI
Condizioni reddituali del lavoratore 4/5
(segue circ.11 del 30 aprile 2013 – Agenzia delle Entrate)

Sono esclusi dal computo ai fini della verifica in esame i redditi


sottoposti a tassazione separata e i redditi diversi da quelli di
lavoro dipendente, come in precedenza indicati.

L’imposta sostitutiva spetta anche ai lavoratori dipendenti che nel


2015 non hanno conseguito redditi di lavoro dipendente o che nel
medesimo anno non hanno conseguito alcun reddito.
Risulta irrilevante, al fine dell’applicazione dell’imposta sostitutiva
in esame, l’eventuale superamento nell’anno 2016 della soglia di
euro 50.000.
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PREMI DI RISULTATO AGEVOLABILI
Condizioni reddituali del lavoratore 5/5

L’applicazione della detassazione necessiterà di una


specifica richiesta di applicazione da parte del dipendente
nei seguenti casi:
dipendenti assunti nell’anno precedente senza
conguaglio complessivo;
dipendenti assunti nell’anno corrente;
dipendenti part-time con altri rapporti di lavoro
nell’anno precedente.
In questi casi si prevede che il beneficiario debba attestare
per iscritto l’importo del reddito di lavoro dipendente
percepito l’anno precedente.
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PREMI DI RISULTATO AGEVOLABILI
Rinuncia all’agevolazione
Il dipendente può comunque rinunciare all’agevolazione
(l’opzione deve essere espressa in forma scritta).
Tale evenienza potrebbe ricorrere almeno in due casi:
quando il lavoratore nel 2015 ha posseduto altri redditi
di lavoro dipendente non comunicati al datore di lavoro
e tali da far superare i 50.000 euro;
in caso di applicazione dell’imposta sostitutiva, quando
la tassazione ordinaria risulta più favorevole (es. per la
presenza di detrazioni che azzerano l’imposta).

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MODIFICA DELL’ ART.51 del Tuir
La Legge 28 dicembre 2015 n.208 all’articolo 1 comma 190
apporta diverse modifiche all’art.51 del Tuir in materia di
determinazione del reddito di lavoro dipendente.
Modifiche orientate ad agevolare le opere ed i servizi messi a
disposizione dei lavoratori per finalità sociale.
Viene affermato il principio della sostituibilità tra retribuzione e
beni e/o servizi (in base a condizioni).

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MODIFICA DELL’ ART.51 del Tuir
Opere e servizi - art. 51 comma 2 lettera f)

La nuova lettera f) prevede che sono da considerarsi escluse dalla


base imponibile l’utilizzazione di opere e servizi offerti dal datore di
lavoro riconosciuti volontariamente o sulla base di accordi collettivi
o in conformità a disposizioni di contratto o di accordo o di
regolamento aziendale, alla generalità dei dipendenti o di categorie
di dipendenti o ai familiari per le finalità di utilità sociale, quali
educazione, istruzione, ricreazione, assistenza sociale e sanitaria o
culto.

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MODIFICA DELL’ ART.51 del Tuir
Opere e servizi - art. 51 comma 2 lettere f-bis e f-ter

Le lettere f-bis) e f-ter ) prevedono l’esclusione dalla base imponibile


le somme, i servizi e le prestazioni erogati dal datore di lavoro alla
generalità dei dipendenti o di categorie di dipendenti per la fruizione,
da parte dei familiari indicati all'art.12, dei servizi di educazione e
istruzione anche in età prescolare, compresi i servizi integrativi e di
mensa ad essi connessi, per la frequenza di ludoteche e di centri
estivi e invernali e per borse di studio, nonché per la fruizione di
servizi di assistenza ai familiari anziani o non autosufficienti a favore
dei medesimi familiari.

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MODIFICA DELL’ ART.51 del Tuir
Opere e servizi - art. 51 comma 3 bis

Ai fini dell’applicazione dei commi 2 e 3, l’erogazione di


beni, prestazioni, opere e servizi da parte del datore di
lavoro può avvenire mediante documenti di legittimazione,
in formato cartaceo o elettronico, riportanti un valore
nominale.

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MODIFICA DELL’ ART.51 del Tuir
Opere e servizi - art. 51 comma 3 bis

Ai fini dell’applicazione dei commi 2 e 3, l’erogazione di


beni, prestazioni, opere e servizi da parte del datore di
lavoro può avvenire mediante documenti di legittimazione,
in formato cartaceo o elettronico, riportanti un valore
nominale.

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SOMME E VALORI ESCLUSI DALLA BASE IMPONIBILE
Art.51, commi 2 e 3
SERVIZI LIMITE SPESA per
dipendente
Servizi di educazione e istruzioni in età prescolare, compresi quelli integrativi e di Nessun limite
mensa connessi (art.51 comma 2 lett. f-bis)

Frequenza di ludoteca e centri estivi ed invernali-borse di studio (art.51 c.2 lett. f-bis) Nessun limite
Contributi di assistenza sanitaria (art.51 c. 2 lett. a) Euro 3.615,20 (annuo)
Fondi pensione integrativi (art.51 c.2 lett h ) Euro 5.164,57 (annuo)
Servizi di trasporto collettivo alla generalità o a categorie di dip. (art.51 c.2. lett.d) Nessun limite
Ticket lunch (art.51 c.2 lett. c) Euro 5,29 o 7 (giornaliero)
Servizi di assistenza ai familiari anziani o non autosufficienti (art. 51 c.2 lett. f –ter) Nessun limite
Opere e servizi offerti dal datore lavoro (volontariamente o sulla base di accordi Nessun limite
collettivi, contratto o accordi e regolamenti aziendali). Educazione e istruzione
(corsi), ricreazione (teatro, viaggi), assistenza sociale e sanitaria o culto. (art.51 c.2
lett.f)
Fringe benefits (art.51 c. 3) Euro 258,23 (annuo)
Valore delle azioni offerte alle generalità dei dipendenti (art.51 c.2 lett. g) Euro 2.065.83
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EFFETTI SUL BONUS «80 EURO» 1/2

L’applicazione dell’imposta sostitutiva agli emolumenti percepiti a


titolo premiale dal lavoratore o la scelta di sostituire il premio di
produttività con premi in natura e welfare aziendale, consente di
ridurre il reddito sulla base del quale viene calcolata la spettanza
del bonus «80 euro».
Questi importi, infatti, non rientrano nel reddito di riferimento per il
calcolo del bonus.
Ricordiamo che il bonus «80 euro» spetta se il reddito imponibile è
inferiore a euro 26.000.

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EFFETTI SUL BONUS «80 EURO» 2/2
esempio

Ipotizziamo caso di lavoratore con reddito 2015 inferiore a 50.000 e un reddito


lordo 2016 (al netto degli oneri previdenziali) senza premio di risultato di euro
24.000 per il quale si ipotizzi l’erogazione di 2.000 euro per premio di risultato.

+ 2.000 non agevolabili + 2.000 assoggettate ad + 2.000 in premi in natura


imposta sostitutiva e welfare aziendale
26.000 euro (reddito 24.000 euro (reddito 24.000 euro (reddito
imponibile) imponibile) imponibile)
Bonus non spettante o da Bonus spettante (960,00 euro Bonus spettante (960,00 euro
restituire se percepito in per rapporto di lavoro di 12 mesi) per rapporto di lavoro di 12 mesi)
corso anno.

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EFFETTI AI FINI ISEE 1/3

SOMME ASSOGGETTATE AD IMPOSTA SOSTITUTIVA

Il D.P.C.M del 5 dicembre 2013, n. 159 «Regolamento concernente la revisione


delle modalità di determinazione e i campi di applicazione dell'Indicatore della
situazione economica equivalente (ISEE)» prevede all’art.4 che per il calcolo
dell’indicatore della situazione reddituale è necessario sommare anche i redditi
soggetti a imposta sostitutiva o a ritenuta a titolo d'imposta.
Le istruzioni per la compilazione della DSU precisano, quindi, che vanno dichiarati
anche i «compensi per incrementi della produttività del lavoro» (oggi 2016 ci si
riferisce alle somme percepite nel 2014).

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EFFETTI AI FINI ISEE 2/3

SOMME ASSOGGETTATE AD IMPOSTA SOSTITUTIVA

Faq- Inps 26.1.2016


Domanda Risposta
Nel caso in cui il cittadino abbia Tali somme devono essere dichiarate solo
presentato dichiarazione dei se il contribuente ha scelta la tassazione
redditi 2015 (redditi 2014), le sostitutiva; nel caso in cui egli abbia
somme relative all’incremento scelto la tassazione ordinaria questo dato
della produttività vengono è già incluso nel reddito complessivo.
inserite dalla Agenzia delle
entrate (nel calcolo patrimonio
reddituale ndr) o devono
comunque essere auto certificate
dal cittadino?
EFFETTI AI FINI ISEE 2/2

EROGAZIONE DI SOMME E DI VALORI

Tali erogazioni sono escluse dalla base imponibile fiscale e contributiva.


In base al comma 2 dell’art.51 « non costituiscono reddito».
Attualmente le somme erogate non vengono prese in considerazione nell’ISEE (si
considerano i redditi esenti).
Opportuni chiarimenti INPS considerata la novità normativa.

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Ma qual è la convenienza fiscale ?

Esaminiamo alcuni esempi……..

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Esempio 1
Lavoratore con reddito 2016 pari € 24.000 + P.R. € 2.000 (risiede a Vicenza)

Calcolo con accordo Calcolo senza accordo


Reddito su punto 1 CUD 24.000 26.000
Somme erogate premio risultato 2.000,00
Imposta lorda 5.880 6.420
Detrazioni lavoro dipendente 1.158 1.068
IRPEF netta 4.722 5.352
Addizionale regionale Veneto 1,23% 295 320
Addizionale comunale Vicenza (2015) a
148,50 161,50
scaglioni
Imposta sostitutiva su produttività 10% 200
Totale imposte dovute 5.365,50 5.833,50
Bonus 80 euro 960 Non spettante
DIFFERENZA (salario netto in più) = € 468 + 960 = 1.428

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Esempio 2
Lavoratore con reddito 2016 pari € 20.000 + P.R. € 2.000 (risiede a Padova)

Calcolo con accordo Calcolo senza accordo


Reddito su punto 1 CUD + quota somme
20.000 22.000
produttività a tassazione ordinaria
Somme erogate premio risultato con 2.000,00
agevolazione fiscale
Imposta lorda 4.800 5.340
Detrazioni lavoro dipendente 1.339 1.249
IRPEF netta 3.461 4.091
Addizionale regionale Veneto 1,23% 246 271
Addizionale comunale Padova (2015) 0,7% 140 154
Imposta sostitutiva su produttività 10% 200
Totale imposte dovute 4.047 4.516
Bonus 80 euro 960 960
DIFFERENZA (salario netto in più ) = € 469
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Esempio 3
Lavoratore con reddito 2016 pari € 31.000 + welfare € 2.000 (risiede a TREVISO)

Calcolo con accordo Calcolo senza accordo


Reddito su punto 1 CUD 31.000 33.000
Somme erogate premio risultato con welfare 2.000,00
aziendale
Imposta lorda 8.100 8.860
Detrazioni lavoro dipendente 869 797
IRPEF netta 7.231 8.063
Addizionale regionale Veneto 1,23% 381 406
Addizionale comunale Treviso (2015) (a 196 210
scaglioni)
Tassazione zero su welfare
Totale imposte dovute 7.808 8.679
Bonus 80 euro Non spettante Non spettante
DIFFERENZA (salario netto in più) = 871
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Esempio 4
Lavoratore con reddito 2016 pari € 46.000 + P.R. € 2.000 (risiede a Venezia)

Calcolo con accordo Calcolo senza accordo

Reddito su punto 1 CUD 46.000 48.000


Somme erogate premio risultato con 2.000
agevolazione fiscale
Imposta lorda 13.800 14.560
Detrazioni lavoro dipendente 326 254
Detrazioni familiari a carico (coniuge, 1° figlio 1.850 1.775
inf.3 anni, 2° figlio)
IRPEF netta 11.624 12.531
Addizionale regionale Veneto 1,23% 566 590
Addizionale comunale Venezia (2015) 0,8% 368 384
Imposta sostitutiva su produttività 10% 200
Totale imposte dovute 12.758 13.505
Bonus 80 euro Non spettante Non spettante
DIFFERENZA (salario netto in più ) = € 747
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Esempio 5
Lavoratore con reddito 2016 pari € 33.000 + P.R. € 2.000 (risiede a Vicenza)

Calcolo con accordo Calcolo senza accordo


Reddito su punto 1 CUD 33.000 35.000
Somme erogate premio risultato 2.000
Imposta lorda 8.860 9.620
Detrazioni lavoro dipendente 797 724
Detrazioni familiari a carico (coniuge, 1° figlio
2.229 2.200
inf.3 anni, 2° figlio)
IRPEF netta 5.834 6.696
Addizionale regionale Veneto 1,23% 406 431
Addizionale comunale Vicenza (2015) a
210 224
scaglioni
Imposta sostitutiva su produttività 10% 200
Totale imposte dovute 6.650 7.351
Bonus 80 euro Non spettante Non spettante
DIFFERENZA (salario netto in più) = € 701
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BENEFICI DA TASSAZIONE SOSTITUTIVA 1/2

L’imposta sostitutiva del 10 % sostituisce la tassazione ordinaria IRPEF,


comprese le addizionali IRPEF comunale e regionale e in particolare :

si recupera, sul reddito soggetto ad imposta sostitutiva, la differenza fra il


10% e l’aliquota marginale (variabile in base al reddito)

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BENEFICI DA TASSAZIONE SOSTITUTIVA 2/2

si recuperano, sul reddito soggetto ad imposta sostitutiva, la percentuale di


addizionale regionale (es. 1,23% Veneto) e di addizionale comunale
(variabile in base delibera del Comune, al massimo 0,8%);

si usufruisce di un importo maggiore di detrazione relativa al lavoro


dipendente e di detrazione relativa ad eventuali familiari a carico, in quanto
legate al reddito complessivo.

Il reddito assoggettato ad imposta sostitutiva non viene considerato ai fini


della verifica del limite per fruire del bonus «80 euro».

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BENEFICI DA SOSTITUZIONE CON WELFARE

Le somme e i valori di cui al comma 2 e all’ultimo periodo del comma 3


dell’articolo 51 del TUIR :
non concorrono, nel rispetto dei limiti stabiliti, a formare il reddito di lavoro
dipendente;
non sono soggetti all’imposta sostitutiva;
non saranno dovuti i contributi previdenziali, assistenziali ed assicurativi, sia
a carico del datore di lavoro sia di competenza del lavoratore.

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Grazie per l’attenzione

e buon lavoro…

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