Roma Storia e Tutto Il Resto

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Roma (AFI: /ˈroma/,[6] pronunciaⓘ) è la capitale della Repubblica Italiana.

È il
capoluogo dell'omonima città metropolitana e della regione Lazio. Il comune di Roma
è dotato di un ordinamento amministrativo speciale, denominato Roma Capitale e
disciplinato dalla legge dello Stato.[7]

Con 2 754 059 abitanti,[3] è il comune più popoloso d'Italia e il terzo dell'Unione
europea dopo Berlino e Madrid, mentre con una superficie di 1287,36 km², è il
comune più esteso dell'Unione Europea e il quinto del continente europeo, preceduto
da Istanbul, Mosca, Londra e San Pietroburgo. È inoltre il comune europeo con la
maggiore superficie di aree verdi.[8]

Fondata secondo la tradizione il 21 aprile 753 a.C. da Romolo (sebbene scavi


recenti presso il Lapis niger indichino la presenza di insediamenti già due secoli
prima),[9][10] nel corso dei suoi tre millenni di storia, è stata la prima
metropoli dell'Occidente,[11] cuore pulsante di una delle più importanti civiltà
antiche, che influenzò la società, la cultura, la lingua, la letteratura, l'arte,
l'architettura, l'urbanistica, l'ingegneria civile, la filosofia, la religione, il
diritto e i costumi dei secoli successivi. Luogo di origine della lingua latina, fu
capitale dell'antico Stato romano, che estendeva il suo dominio su tutto il bacino
del Mediterraneo e gran parte dell'Europa; poi dello Stato Pontificio, sottoposto
al potere temporale dei papi; quindi del Regno d'Italia dal 1871 al 1946, poi della
Repubblica Italiana. È definita Caput mundi, Città eterna e, per antonomasia,
l'Urbe.

Cuore della cristianità cattolica, è l'unica città al mondo a ospitare al proprio


interno un intero Stato, l'enclave della Città del Vaticano,[12] cui si aggiunge la
sede del Sovrano Militare Ordine di Malta, persona giuridica di diritto
internazionale. Il suo centro storico, delimitato dal perimetro delle Mura
aureliane, sovrapposizione di testimonianze di quasi tre millenni, è espressione
del patrimonio storico, artistico e culturale del mondo occidentale europeo,[13]
tanto che, nel 1980, insieme alle proprietà extraterritoriali della Santa Sede
nella città, è stato inserito nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO,
[14][15] provvedimento esteso nel 1990 ai territori compresi all'interno delle Mura
gianicolensi.[16] Nel 2007 il Colosseo, simbolo della città, è stato inserito tra
le nuove sette meraviglie del mondo.[17]

Luogo di fondazione della Comunità economica europea e dell'Euratom,[18] ospita


anche le sedi di tre organizzazioni delle Nazioni Unite: la FAO, il Fondo
internazionale per lo sviluppo agricolo (IFAD) e il Programma alimentare mondiale
(PAM). Nel 1960 ha ospitato i Giochi olimpici.

Per tutte queste caratteristiche, Roma rientra nel novero delle città globali.[19]

Indice
1 Geografia fisica
1.1 Territorio
1.1.1 Orografia
1.1.2 Idrografia
1.2 Clima
2 Origini del nome
2.1 Appellativi riferiti a Roma e loro origine
3 Storia
3.1 Età antica
3.1.1 La fondazione tra leggenda e storia
3.1.2 Roma monarchica
3.1.3 Roma repubblicana
3.1.4 L'impero di Roma
3.1.5 La crisi del III secolo
3.1.6 La Roma cristiana
3.2 Età medievale
3.2.1 Roma tra Goti e Bizantini
3.2.2 Capitale dello Stato Pontificio
3.3 Età moderna
3.3.1 Dal sacco di Roma del 1527 allo splendore dell'età barocca
3.3.2 La Repubblica Romana francese
3.4 Età contemporanea
3.4.1 La Repubblica Romana mazziniana
3.4.2 Roma capitale d'Italia
3.4.3 Roma durante il fascismo
3.4.4 Il Dopoguerra, la Dolce Vita, l'espansione delle borgate
3.5 Simboli
3.6 Onorificenze
4 Monumenti e luoghi di interesse
4.1 Architetture religiose
4.1.1 Chiese e altri luoghi di culto
4.1.2 Architetture funerarie
4.2 Architetture civili
4.3 Architetture militari
4.4 Vie e piazze
4.5 Siti archeologici
4.6 Aree naturali
4.6.1 Fauna urbana
5 Società
5.1 Evoluzione demografica
5.2 Etnie e minoranze straniere
5.3 Lingue e dialetti
5.4 Religione
5.4.1 Storia
5.4.2 Cattolicesimo
5.4.3 Altre religioni
5.5 Tradizioni e folclore
5.6 Istituzioni, enti e associazioni
5.7 Ospedali
5.8 Qualità della vita
5.9 Criminalità
6 Cultura
6.1 Istruzione
6.1.1 Archivi e biblioteche
6.1.2 Ricerca
6.1.3 Scuole
6.1.4 Università
6.2 Musei
6.3 Media
6.3.1 Stampa
6.3.2 Radio
6.3.3 Televisione
6.4 Arte
6.5 Teatro
6.6 Cinema
6.7 Musica
6.8 Cucina
6.9 Eventi
7 Geografia antropica
7.1 Urbanistica
7.2 Suddivisioni storiche
7.3 Suddivisioni amministrative
7.4 Frazioni
8 Economia
8.1 Agricoltura
8.2 Industria
8.3 Servizi
8.4 Commercio
8.5 Finanza
8.6 Turismo
9 Infrastrutture e trasporti
9.1 Strade
9.2 Ferrovie
9.3 Porti
9.4 Aeroporti
9.5 Mobilità urbana
10 Organizzazioni internazionali, entità e coinvolgimento internazionale
11 Amministrazione
11.1 Ambasciate e consolati
11.2 Gemellaggi
12 Sport
12.1 Eventi sportivi
12.2 Società sportive
12.3 Impianti sportivi
13 Note
14 Bibliografia
15 Voci correlate
16 Altri progetti
17 Collegamenti esterni
Geografia fisica
Geograficamente nella valle del Tevere, Roma sorge sulle rive del fiume Tevere:
l'abitato originario si sviluppò sulle colline che fronteggiano l'ansa nella quale
sorge l'isola Tiberina, il solo guado naturale del fiume.

Veduta panoramica di Roma dalla cupola di San Pietro


Territorio

Lo stesso argomento in dettaglio: Agro romano e Campagna romana.

I sette colli e il Septimontium


Il territorio comunale è ampio, avendo inglobato aree abbandonate da secoli, per la
maggior parte paludose e inadatte all'agricoltura e non appartenenti ad alcun
municipio: con una superficie di 1287,36 km², Roma è il comune più vasto d'Italia
ed era il più esteso d'Europa fino alla formazione del comune di Fiumicino,
rimanendo anche dopo uno dei più estesi tra le capitali europee.[20] La densità
abitativa non è elevatissima, per la presenza di aree verdi sparse nel territorio
comunale:[21] Roma rappresenta un unicum nel mondo occidentale per la vastità della
campagna che fa da corona alla città e la compenetrazione fra città e campagna.[22]
Roma, inoltre, è il comune italiano con il più alto numero di territori comunali
confinanti, 29 (escludendo l'enclave della Città del Vaticano). Il territorio su
cui la città è sorta e si è sviluppata ha una storia geologicamente complessa: il
substrato recente è costituito dal materiale piroclastico prodotto dai vulcani,
ormai spenti, che cingono l'area della città a sudest, il Vulcano Laziale negli
attuali Colli Albani, e a nord-ovest, i Monti Sabatini, tra 600000 e 300000 anni
fa. Da questi depositi si formano gran parte dei rilievi collinari dell'area.
Successivamente, l'attività fluviale del Tevere e dell'Aniene contribuì
all'erosione dei rilievi e alla sedimentazione, caratterizzando il territorio.

I pini domestici, alberi dominanti in città, a Villa Doria Pamphili


Il territorio di Roma, pertanto, presenta diversi paesaggi naturali e
caratteristiche ambientali: alcuni rilievi montuosi e colline (compresi gli storici
sette colli), le zone pianeggianti, il fiume Tevere e i suoi affluenti, le marrane,
i laghi di Bracciano e di Martignano e quelli artificiali, un'isola fluviale
(l'isola Tiberina), la costa sabbiosa del lido di Ostia, il mar Tirreno.

Classificazione sismica:[23]
zona 2B (sismicità media, comprende le aree territoriali dei Municipi IV, V, VI,
VII, VIII e IX);

zona 3A (sismicità bassa, comprende le aree territoriali dei Municipi I, II, III,
X, XI, XII, XIII, XIV e XV);

zona 3B (sismicità bassa, comprende l'isola amministrativa del municipio XV).

Orografia
Il nucleo antico della città è costituito dagli storici sette colli: Palatino,
Aventino, Campidoglio, Quirinale, Viminale, Esquilino e Celio. Il centro storico
comprende anche i colli Gianicolo, Pincio e Vaticano, oltre ai rilievi artificiali
di Monte Testaccio e Monte Giordano. Fuori dalle mura si estendono colline più
alte, fra cui Monte Mario (che con i suoi 139 metri di altezza è il rilievo più
imponente di Roma, da cui si possono godere i più bei panorami della città), Monte
Antenne, i Monti Parioli, Monte Sacro e Monteverde.

Idrografia
La città, oltre che dal Tevere, è attraversata anche dall'Aniene, suo affluente a
nord dell'odierno territorio urbano e da piccoli corsi d'acqua come l'Almone e i
numerosi fossi o marrane dell'Agro romano. Il Municipio Roma X si affaccia sul mar
Tirreno (Roma è il comune costiero più grande in Europa, con circa 20 km di costa),
[24] il Municipio Roma XV sui laghi di Bracciano e di Martignano (con la sua
exclave di Polline Martignano, nel parco di Bracciano-Martignano).[25]

Clima

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Clima di Roma.

Monte Mario, sede di una delle stazioni meteorologiche di Roma


Secondo la classificazione dei climi di Köppen, Roma appartiene alla fascia Csa,
ossia al clima temperato con estate calda.[26]

Il clima della città mantiene un regime piuttosto clemente per tutto l'anno, a
parte gli eccessi estivi, caratteristica che la rende visitabile in ogni stagione.
Le stagioni intermedie, benché siano moderatamente piovose, sono le più gradevoli.
L'autunno è nettamente più caldo della primavera che ancora soffre di scampoli di
inverno.

Con una temperatura media massima superiore ai 30 °C, l'estate romana è per natura
già molto calda. Il centro di Roma dista grossomodo 25 km dal litorale tirrenico.
In estate l'influenza mitigatrice del Mar Tirreno è più avvertibile sui versanti
occidentali della città grazie al caratteristico "Ponentino", un delicato zefiro
che spira da ovest verso est inibendo l'eccessivo riscaldamento dei pomeriggi
estivi e alleviando la sensazione di disagio. Diversa la situazione al centro
raggiunto solo parzialmente dal Ponentino a causa della forte urbanizzazione, la
cui temperatura può registrare fino a 3-4 °C in più rispetto al versante ovest.

D'estate il connubio tra tasso di umidità e temperature elevate, unito a


infiltrazioni di aria fresca da nord-ovest può dare vita a rari ma intensi fenomeni
temporaleschi; questa situazione si protrae fino al mese di ottobre, le cui
infiltrazioni di aria via via più fresca incontrano un mare ancora molto caldo.
Durante il resto dell'anno si alternano periodi più asciutti a periodi
moderatamente piovosi, con picchi massimi nei mesi di novembre, dicembre e aprile.
La media annua delle precipitazioni si aggira intorno agli 800 mm nel trentennio
1971-2000.

Le precipitazioni nevose sono un fenomeno poco frequente in città. Negli anni 2010,
le nevicate con accumuli si sono verificate nel 2018, 2012 e nel 2010; in passato
altri episodi importanti furono quelli del 1986, 1985 e 1956. Generalmente le
nevicate si verificano in caso di irruzione di aria fredda dalla Valle del Rodano o
dalla Russia. Più frequentemente però si verificano nevischi di bassa rilevanza
senza accumuli, dovuti alle basse temperature che in città si possono raggiungere
soprattutto nelle ore notturne.

A titolo di esempio vengono riportati i dati relativi alla stazione meteorologica


di Roma Urbe (periodo 1971-2000).

Roma Urbe
(1971-2000) Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Inv Pri
Est Aut
T. max. media (°C) 12,6 14,0 16,5 18,9 23,9 28,1 31,5 31,7 27,5 22,4
16,5 13,2 13,3 19,8 30,4 22,1 21,4
T. min. media (°C) 2,1 2,7 4,3 6,8 10,8 14,3 16,9 17,3 14,3 10,5
5,8 3,1 2,6 7,3 16,2 10,2 9,1
T. max. assoluta (°C) 20,2
(1994) 23,6
(1990) 27,0
(1981) 28,3
(1977) 33,1
(1977) 36,8
(1982) 40,0
(1983) 39,6
(2000) 37,6
(1982) 31,4
(1995) 26,0
(1992) 22,8
(1989) 23,6 33,1 40,0 37,6 40,0
T. min. assoluta (°C) −9,8
(1985) −6,0
(1975) −6,0
(1987) −2,5
(1995) 3,7
(1995) 6,2
(1975) 9,8
(1991) 8,6
(1978) 5,4
(1971) −2,7
(1971) −7,2
(1973) −5,4
(1980) −9,8 −6,0 6,2 −7,2 −9,8
Giorni di calura (Tmax ≥ 30 °C) 0 0 0 0 1 9 23 23
7 0 0 0 0 1 55 7 63
Giorni di gelo (Tmin ≤ 0 °C) 9 7 3 0 0 0 0 0 0
0 2 7 23 3 0 2 28
Precipitazioni (mm) 69,5 75,8 59,0 76,2 49,1 40,7 21,0 34,1 71,8 107,0
109,9 84,4 229,7 184,3 95,8 288,7 798,5
Giorni di pioggia 8 7 8 9 6 4 2 3 6 8 9
9 24 23 9 23 79
Giorni di nebbia 5 4 3 3 2 1 0 0 1 4 5
5 14 8 1 10 33
Umidità relativa media (%) 77 72 72 72 72 69 67 69 71
76 79 79 76 72 68,3 75,3 72,9
Oltre a Urbe, le più importanti stazioni meteorologiche ufficiali di Roma sono:

Stazione meteorologica di Roma Monte Mario


Stazione meteorologica di Roma Ciampino
Stazione meteorologica di Roma Fiumicino
Classificazione climatica: zona D, 1415 GG
Origini del nome
Sull'origine del nome Roma sono state formulate diverse ipotesi;[27] il nome
potrebbe derivare da:

Roma, figlia di Italo (o di Telefo, figlio di Ercole), sposa di Enea o di suo


figlio Ascanio;[28]
Romano, figlio di Odisseo e Circe;[28]
Romo, figlio di Ematione, che Diomede fece giungere da Troia;[28]
Romide, tiranno dei Latini, che espulse gli Etruschi dalla regione;[28]
Rommylos e Romos (Romolo e Remo), figli gemelli di Ascanio che fondarono la città;
[29]
Rumon o Rumen, nome arcaico del Tevere, avente radice analoga a quella del verbo
greco ῥέω (rhèo) e del verbo latino ruo, che significano "scorrere";[30][31]
Ruma che in etrusco significa "mammella" e potrebbe quindi riferirsi al mito di
Romolo e Remo, oppure anche alla conformazione della zona collinare del Palatino e
dell'Aventino[32] o ancora all'ansa del Tevere di fronte a essi;[33]
ῥώμη (rhṓmē) che in greco antico significa "forza";[34]
Roma, una ragazza troiana che conosceva l'arte della magia, di cui troviamo accenni
negli scritti del poeta Stesicoro;[35]
Amor, cioè la parola Roma se letta da destra verso sinistra: l'interpretazione è
dello scrittore bizantino Giovanni Lido, vissuto tra il V e il VI secolo.[36]
Appellativi riferiti a Roma e loro origine
Roma possiede anche diversi appellativi. È definita per antonomasia difatti:

Urbs/Urbe (dal latino: "Città"), perché già anticamente la parola Urbs indicava
Roma, che era considerata la città per antonomasia;
Caput fidei (dal latino: "Capitale della fede") e Città Santa, perché Roma da
secoli è la sede principale del potere della Chiesa cattolica (che perciò è
denominata molto spesso anche come Chiesa cattolica romana);
Città dell'acqua o anche regina aquarum, per i suoi acquedotti e le sue fontane,
per il simbiotico rapporto con il Tevere e per la grande disponibilità di acqua in
generale;
Caput mundi (dal latino: "Capitale del mondo"), spiegato dalla crescente vastità
dell'Impero romano che fece di Roma una delle città più influenti nella storia,
trae origine da una frase del Pharsalia di Marco Anneo Lucano che recita: "Ipsa,
Caput Mundi, bellorum maxima merces, Roma capi facilis" (La stessa Roma, capitale
del mondo, la più importante preda di guerra, agevole a soggiogarsi);
Urbs Aeterna (dal latino: "Città Eterna"), che deriva invece da una frase nel Libro
delle elegie di Albio Tibullo: «Romulus aeternae nondum formaverat urbis / moenia.»
(«Né ancora aveva Romolo innalzato le mura dell'Eterna Urbe»).[37]
Storia

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Roma.


Età antica

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia romana.


La fondazione tra leggenda e storia

Jacques-Louis David, Il giuramento degli Orazi


Fondata secondo la tradizione da Romolo il 21 aprile 753 a.C.,[38] Roma fu retta
per un periodo di 244 anni da un sistema monarchico, con sovrani inizialmente di
origine latina e sabina, e successivamente etrusca. Roma, dunque, storicamente
nacque dal sincretismo culturale dei popoli del Lazio.

La leggenda di Romolo e Remo, inoltre, lega la nascita della città a quella dei
popoli mediterranei: Rea Silvia li avrebbe generati con il dio della guerra, Marte.
Questi, però, in pericolo di vita perché pericolosi eredi al trono, furono lasciati
alle acque del Tiber (Tevere) in una cesta. Li raccolse una lupa e li allattò. Per
altri, questa lupa era la moglie di un pastore, chiamata Acca Laurentia. Quando i
fratelli crebbero, decisero di adempire il rito della fondazione della città.
Romolo sul Palatino, Remo sull'Aventino avrebbero contato i volatili di passaggio.
Chi ne avesse visti di più sarebbe stato il prescelto per fondare una nuova grande
città e diventarne re. Romolo vinse, Remo - non accettando il verdetto divino - osò
scavalcare il pomerio - il solco sacro traccia come confine - e il fratello lo
uccise.

Roma monarchica
La tradizione tramanda sette re: Romolo, Numa Pompilio, Tullo Ostilio, Anco Marzio,
Tarquinio Prisco, Servio Tullio e Tarquinio il Superbo.[39]

Romolo alla sua morte fu divinizzato come dio e assunse il nome di Quirino. Da
allora i Romani furono detti anche Quiriti.

Roma repubblicana
Espulso dalla città l'ultimo re etrusco e instaurata una repubblica oligarchica nel
509 a.C., per Roma ebbe inizio un periodo contraddistinto dalle lotte interne tra
patrizi e plebei e da continue guerre contro le altre popolazioni italiche:
Etruschi, Capenati, Falisci, Latini, Volsci, Equi. Divenuta padrona del Lazio, Roma
condusse diverse guerre contro i Sanniti, i Galli le colonie della Magna Grecia che
la portarono alla conquista di tutta la penisola italica.

Il III e il II secolo a.C. furono caratterizzati dalla conquista romana del


Mediterraneo e dell'Oriente, dovuta alle tre guerre puniche (264-146 a.C.)
combattute contro la città di Cartagine e alle tre guerre macedoniche (212-168
a.C.) contro la Macedonia. Vennero istituite le prime province romane: la Sicilia,
la Sardegna e Corsica, la Spagna, la Macedonia, la Grecia (Acaia), l'Africa.[40]

Ricostruzione di Roma imperiale conservata presso il museo della civiltà romana


Nella seconda metà del II secolo e nel I secolo a.C. si registrarono numerose
rivolte, congiure, guerre civili e dittature: sono i secoli di Tiberio e Gaio
Gracco, di Giugurta, di Quinto Lutazio Catulo, di Gaio Mario, di Lucio Cornelio
Silla, di Marco Emilio Lepido, di Spartaco, di Gneo Pompeo, di Marco Licinio
Crasso, di Lucio Sergio Catilina, di Marco Tullio Cicerone, di Gaio Giulio Cesare e
di Ottaviano,[41] che, dopo essere stato membro del secondo triumvirato insieme con
Marco Antonio e Lepido0, nel 27 a.C. divenne princeps civitatis e gli fu conferito
il titolo di Augusto.[42]

L'impero di Roma

Statua di Giulio Cesare, realizzata da Nicolas Coustou


Istituito de facto l'Impero, che conobbe la sua massima espansione nel II secolo,
sotto l'imperatore Traiano, Roma si confermò caput mundi, cioè capitale del mondo,
espressione che le era stata attribuita già nel periodo repubblicano. Il territorio
dell'impero, infatti, spaziava dall'Oceano Atlantico al Golfo Persico,[43] dalla
parte centro-meridionale della Britannia all'Egitto.

I primi secoli dell'impero, in cui governarono, oltre a Ottaviano Augusto, gli


imperatori delle dinastie Giulio-Claudia,[44] Flavia (a cui si deve la costruzione
dell'omonimo anfiteatro, noto come Colosseo)[45] e gli Antonini,[46] furono
caratterizzati anche dalla diffusione della religione cristiana, predicata in
Giudea da Gesù Cristo nella prima metà del I secolo (sotto Tiberio) e divulgata dai
suoi apostoli in gran parte dell'impero.[47]

La crisi del III secolo


Nel III secolo, al termine della dinastia dei Severi,[48] iniziò la crisi del
principato, cui seguì un periodo di anarchia militare.

Quando salì al potere Diocleziano (284), la situazione di Roma era grave: i barbari
premevano dai confini già da decenni, le province erano governate da uomini
corrotti. Per gestire meglio l'impero, Diocleziano lo divise in due parti: egli
divenne Augusto della parte orientale (con residenza a Nicomedia) e nominò Valerio
Massimiano Augusto della parte occidentale, spostando la residenza imperiale a
Mediolanum. L'impero venne suddiviso ulteriormente con la creazione della
tetrarchia: i due Augusti, infatti, dovevano nominare due Cesari, a cui affidavano
parte del territorio e che sarebbero diventati, successivamente, i nuovi
imperatori.[49]

La Roma cristiana

La Morte di Giulio Cesare di Vincenzo Camuccini


Una svolta decisiva si ebbe con Costantino I, che, in seguito a numerose lotte
interne, centralizzò nuovamente il potere e, con l'editto di Milano del 313, dette
libertà di culto ai cristiani, impegnandosi egli stesso per dare stabilità alla
nuova religione. Fece costruire diverse basiliche, consegnò il potere civile su
Roma al papa Silvestro I e fondò nella parte orientale dell'impero la nuova
capitale, Costantinopoli.[50]

Il cristianesimo divenne religione ufficiale dell'impero grazie a un editto emanato


nel 380 da Teodosio, che fu l'ultimo imperatore di un impero unificato: alla sua
morte, infatti, i suoi figli, Arcadio e Onorio, si divisero l'impero. La capitale
dell'Impero romano d'Occidente divenne Ravenna.[51]

Roma, che non ricopriva più un ruolo centrale nell'amministrazione dell'impero,


venne saccheggiata dai Visigoti comandati da Alarico I (410); impreziosita
nuovamente dalla costruzione di edifici sacri da parte dei papi (con la
collaborazione degli imperatori), la città subì un nuovo saccheggio nel 455, da
parte di Genserico, re dei Vandali. La ricostruzione di Roma venne curata dai papi
Leone I (defensor Urbis per avere convinto Attila, nel 452, a non attaccare Roma) e
dal suo successore Ilario, ma nel 472 la città fu saccheggiata per la terza volta
in pochi decenni (per opera di Ricimero e Anicio Olibrio).

La deposizione di Romolo Augusto del 22 agosto 476 decretò la fine dell'Impero


romano d'Occidente e, per gli storici, l'inizio del Medioevo.[52]

Età medievale

Lo stesso argomento in dettaglio: Roma medievale.


Roma tra Goti e Bizantini

L'incoronazione di Carlo Magno


Con la fine dell'Impero romano d'Occidente per Roma ebbe inizio un periodo segnato
dalla presenza barbarica in Italia e, soprattutto, dall'affermazione della Chiesa
(con a capo il Papa), che si sostituì all'impero e gettò il ponte che avrebbe unito
l'antichità al mondo nuovo.[53]

Numerose lotte in ambito cittadino ed europeo non permisero l'instaurarsi di una


struttura politica costante a Roma, che passò, così, attraverso varie forme di
governo: venne dominata prima dai Goti, successivamente dai Bizantini.[54] In
questo periodo è attestata l'esistenza di un Ducato romano, che corrispondeva,
grosso modo, alla città e al territorio a essa circostante.[55]

Capitale dello Stato Pontificio


Nel 756, sconfitto definitivamente il re longobardo Astolfo, Pipino il Breve, re
dei Franchi, donò le terre conquistate al papa Stefano II, sancendo la nascita del
Patrimonium Sancti Petri, lo Stato Pontificio, di cui Roma divenne capitale.[56]

La notte di Natale dell'800 il papa Leone III incoronò imperatore Carlo Magno
nell'antica basilica di San Pietro in Vaticano, istituendo così l'Impero
carolingio/Sacro Romano Impero: Roma non ne fu la capitale (posta ad Aquisgrana),
ma funse da centro religioso del nuovo Stato teocratico.[57]

L'incendio di Borgo placato da Leone IV (affresco di Raffaello)


Intorno alla metà del IX secolo il papa Leone IV, dopo l'incursione saracena
dell'846, fece fortificare la Civitas Leonina (corrispondente all'incirca alla
Città del Vaticano), confermando il potere politico assunto dai pontefici, che
venivano protetti dalle famiglie nobili.[58] Anche queste ultime fortificarono le
proprie residenze, fino a renderle veri e propri castelli: è il periodo compreso
tra il 1100 e il 1200, periodo in cui Roma allacciò rapporti con i comuni posti
nelle sue vicinanze.[59]

In questo lasso di tempo le grandi famiglie aristocratiche esibirono la propria


potenza con la costruzione di case-torri alte e palazzi fastosi: i Crescenzi, gli
Annibaldi, i Frangipane sono tra i più influenti in città.

Intorno alla metà del XII secolo i cittadini romani instaurarono il Comune
Consolare (che si insediò sul Campidoglio), rivale dell'autorità papale e
dell'autonomia dei nobili; in questo periodo Roma si munì di nuovi ed efficienti
sistemi di difesa.[60]

L'era medievale, inoltre, fu caratterizzata dalle lotte tra le famiglie nobili


filopapali e quelle filoimperiali, che frenarono lo sviluppo dell'area centrale
della città fino al XVI secolo.

Roma, centro politico del mondo e simbolo della religione cristiana, si confermò
città pontificia e di potere quando Bonifacio VIII, nel 1300, proclamò il primo
Giubileo (evento che fece accorrere in città circa due milioni di pellegrini); lo
stesso Pontefice, tre anni dopo, fondò lo Studium Urbis.[61]

Quando nel 1309 il papa Clemente V si ritirò ad Avignone Roma fu governata dalle
famiglie nobili in continua lotta reciproca: la città subì un'involuzione, e nel
Quattrocento registrò appena 20 000 abitanti.[62]

Il radicale mutamento della Roma medievale fu iniziato dal papa Niccolò V, che
decise di realizzare ex novo il nuovo centro di Roma, il centro della fede
cristiana, diverso da quello pagano dell'antica Roma. Si spostò dal Laterano e
concepì l'idea della costruzione della nuova basilica di San Pietro:[63] da quel
momento, per circa quattro secoli, Roma fu sotto il completo dominio dei pontefici.
[64]

Età moderna
Dal sacco di Roma del 1527 allo splendore dell'età barocca

Rudolf Wiegmann, San Pietro e Castel Sant'Angelo, 1834


In seguito alla riforma luterana (1517) e al sacco di Roma da parte dei
lanzichenecchi dell'imperatore Carlo V nel 1527, la città divenne il fulcro della
Controriforma avviata dal Concilio di Trento centrata sull'assolutismo papale,
anche se da quel periodo la figura del Papa smise di influire in maniera
sostanziale sulla politica europea.[65]

L'età barocca fu caratterizzata da un grande rinnovamento urbanistico della città,


sia da parte dei nobili e delle potenti famiglie cardinalizie, che costruirono
nuove dimore in centro e sulle colline, sia da parte dei pontefici. Il vero
artefice della grande opera di modernizzazione architettonica, culturale ed
economica della città fu il papa Sisto V, pontefice per soli cinque anni (1585-
1590).[66] Nel 1626 fu inaugurata la nuova basilica di San Pietro in Vaticano,
emblema del dominio papale.

Tra gli artisti che incarnarono al meglio questo periodo, vi furono in pittura
Caravaggio e in scultura Bernini e Borromini, dalla cui rivalità la città trasse
diverse storie popolari.

La Repubblica Romana francese


L'assolutismo papale fu interrotto solo quando gli sconvolgimenti creati dalla
Rivoluzione francese portarono il 15 febbraio 1798 alla proclamazione della prima
Repubblica Romana e alla deposizione del papa Pio VI.[67]

La nuova forma di governo durò appena un anno, ma con l'avvento di Napoleone


Bonaparte, Roma entrò a far parte del Primo Impero francese (1808), con un ruolo
simbolico importante, tanto da istituire il titolo di re di Roma per il proprio
erede. Lo stesso Napoleone incaricò l'artista Antonio Canova di rinnovare la città;
su suo ordine, inoltre, iniziarono gli scavi archeologici (in modo particolare al
Foro Romano) guidati dal francese Quatremère de Quincy.[68]

Durante il periodo francese furono numerose le spoliazioni napoleoniche di opere


d'arte a Roma.

Alla conclusione dell'era napoleonica, nonostante una fugace occupazione da parte


di Gioacchino Murat nel novembre del 1813, il papa Pio VII tornò a Roma nel 1814,
ripristinando il potere temporale papale come sancito dal Congresso di Vienna.[69]

A Roma il 2 febbraio 1836 morì la madre di Napoleone Bonaparte, Maria Letizia


Ramolino, nel palazzo di Piazza Venezia che ancora oggi prende il suo nome, Palazzo
Bonaparte.

Età contemporanea

Il Vittoriano visto da Piazza Venezia


«Roma è la sola città d'Italia che non abbia memorie esclusivamente municipali;
tutta la storia di Roma, dal tempo de' Cesari al giorno d'oggi, è la storia di una
città la cui importanza si estende infinitamente al di là del suo territorio; di
una città cioè destinata ad essere la capitale di un grande Stato.»

(Cavour, Discorso al Parlamento di Torino, 25 marzo 1861)

Il Colosseo dal Vittoriano


La Repubblica Romana mazziniana

Vasilij Raev, Veduta di Roma dal Monte Mario, 1853


La Restaurazione del potere temporale dei papi durò pochi decenni, subendo gli
effetti del Risorgimento italiano.

A seguito dei moti del 1848, dopo la fuga del papa Pio IX nel Regno delle Due
Sicilie, nel 1849 fu istituita la Seconda Repubblica Romana, governata dal
triumvirato di Carlo Armellini, Giuseppe Mazzini e Aurelio Saffi. Alla Repubblica
romana di Mazzini parteciparono vecchi e giovani patrioti da tutta Italia, tra cui
Goffredo Mameli, Felice Orsini, Luigi Zuppetta, Enrico Dandolo, Luciano Manara,
Emilio Morosini.

Figura fortemente simbolica è quella di Ciceruacchio, al secolo Angelo Brunetti,


capopopolo fedele al papa e al cattolicesimo che, a seguito delle promesse tradite
di riforme e libertà, seppe unire il popolo romano e i patrioti nella resistenza ai
reazionari.

Durò solo pochi mesi, nonostante la difesa guidata da Giuseppe Garibaldi sul
Gianicolo, a causa dell'intervento dell'esercito francese di Luigi Napoleone
Bonaparte comandato dal generale Oudinot[70]. Il Bonaparte aveva bisogno
dell'appoggio politico dei cattolici francesi e così decise di porre fine a
un'esperienza che, di fatto, seppure con molte differenze, si richiamava alla
rivoluzione francese stessa.

In questo periodo furono molto attive le statue parlanti di Roma (Madama Letizia,
Marforio, l'abate Luigi, il Babbuino), che da secoli criticavano, commentavano,
dileggiavano papi, nobili, imperatori e fatti e misfatti della città e del mondo.

La più celebre, la statua di Pasquino, un busto - forse dell'eroe greco Menelao -


rinvenuto durante la costruzione di Palazzo Braschi, motteggiò con famosi versi
detti "pasquinate"[71][72].

Roma capitale d'Italia


Nel 1861, in seguito all'unità d'Italia suggellata da Cavour, ebbero inizio le
pressioni del primo re d'Italia, Vittorio Emanuele II nei confronti di Pio IX,
invitato ripetutamente a lasciare il proprio dominio temporale.[73] Furono vani
anche i diversi tentativi (tra cui lo stesso Garibaldi, fermato a Mentana) di
annettere con la forza la città di Roma al Regno d'Italia e la situazione rimase
invariata fino alla caduta di Napoleone III nel 1870.

Il 20 settembre i bersaglieri comandati dal generale Raffaele Cadorna aprirono una


breccia nella cerchia delle mura, nei pressi di Porta Pia, ed entrarono a Roma. Pio
IX si chiuse nei palazzi vaticani dichiarandosi prigioniero politico, sebbene con
la legge delle guarentigie gli fossero state garantite prerogative sovrane. Roma,
tramite il plebiscito del 2 ottobre, fu annessa al Regno d'Italia, di cui divenne
capitale il 3 febbraio 1871.[74]

Anita Ekberg nel La dolce vita di Federico Fellini


I primi decenni della nuova capitale videro un grande fermento edilizio, con
l'edificazione di gran parte dell'area racchiusa entro le mura a danno delle grandi
ville preesistenti, come Villa Ludovisi, sia per edifici pubblici e ministeri, sia
per nuovi quartieri residenziali. L'espansione urbana avvenne in parallelo con
l'afflusso di molti nuovi abitanti, che superarono il mezzo milione all'inizio del
XX secolo, ma fu anche la causa dello scandalo finanziario della Banca Romana.

Roma durante il fascismo


Dopo la prima guerra mondiale la città si venne a trovare in un clima di disordini
e incertezza politica che, nel 1922, favorì l'ascesa al potere di Benito Mussolini
(28 ottobre, la marcia su Roma).[75] Durante il ventennio fascista, Roma fu al
centro di una drastica rivoluzione urbanistica voluta e attuata dallo stesso
Mussolini: il duce fece abbattere diversi edifici medievali e rinascimentali per
permettere l'apertura di alcune grandi strade (via dei Fori Imperiali, via del
Teatro di Marcello e via della Conciliazione) e l'isolamento di monumenti antichi
(Mausoleo di Augusto, Campidoglio, Colosseo). Nacquero, inoltre, nuovi quartieri
(tra cui le borgate) e nuove strutture, come l'EUR (costruito in occasione
dell'Esposizione Universale di Roma del 1942, ma mai inaugurato a causa dello
scoppio della guerra), la città-giardino Aniene, ossia l'attuale quartiere di Monte
Sacro, la città universitaria, il foro Mussolini e gli studi di Cinecittà.[76] Con
la firma dei Patti Lateranensi, l'11 febbraio 1929, fu istituito il nuovo Stato
indipendente della Città del Vaticano, con giurisdizione sull'omonimo colle e su
altre proprietà extraterritoriali.[76]

Nel 1940 l'Italia entrò nella seconda guerra mondiale, che non coinvolse
direttamente Roma finché, a seguito dell'andamento sfavorevole all'Asse, il 19
luglio 1943 fu oggetto di un duro bombardamento per opera di forze aeree alleate
che causò la morte di oltre 3000 persone nei quartieri San Lorenzo, Tiburtino,
Prenestino, Casilino, Labicano, Tuscolano e Nomentano.

Dopo l'arresto di Mussolini il 25 luglio e l'armistizio dell'8 settembre, Roma


venne occupata dai nazisti, nonostante il tentativo di difesa presso Porta San
Paolo e alla Montagnola e sebbene fosse stata dichiarata città aperta. Nei nove
mesi di occupazione la città fu teatro della deportazione degli ebrei romani del 16
ottobre 1943, di attacchi alla Wehrmacht da parte della resistenza romana come
quello avvenuto in via Rasella, e di eccidi da parte dei nazisti come alle Fosse
Ardeatine, per poi essere infine liberata dagli Alleati il 4 giugno 1944.[77]

Il Dopoguerra, la Dolce Vita, l'espansione delle borgate


Cessata la guerra Roma, in seguito al referendum del 2 e 3 giugno 1946, divenne
capitale della neonata Repubblica Italiana. Negli anni cinquanta e sessanta la
città si sviluppò urbanisticamente e demograficamente e, a partire dal Giubileo del
1950, divenne una delle più ambite mete turistiche trasformandosi, in poco tempo,
in una delle capitali mondiali del divertimento e del cinema, grazie alle numerose
pellicole di affermati autori cinematografici.[78]

Gli anni cinquanta e sessanta sono ricordati come il periodo della dolce vita,
raccontata da Federico Fellini nell'omonimo film. Roma, divenuta una delle capitali
internazionali del cinema, è frequentata dai più importanti personaggi del jet set
internazionale, che si ritrovano nei locali di via Veneto. Nello stesso periodo
diventa uno dei centri dell'alta moda italiana, con l'apertura delle boutique delle
grandi firme su via dei Condotti, via Borgognona, via Frattina e piazza di Spagna.

In questo periodo la città si espanse in modo rapido: furono realizzati nuovi


quartieri e le aree periferiche, fino ad allora in aperta campagna, furono
urbanizzate. Venne realizzata la nuova stazione Termini e furono costruite nuove
infrastrutture (tra cui il primo tratto della rete metropolitana e il Grande
Raccordo Anulare) e gli impianti sportivi per i giochi olimpici che Roma ospitò nel
1960. Il 25 marzo 1957, inoltre, furono firmati a Roma i due trattati che
istituirono la comunità economica europea e la comunità europea dell'energia
atomica; dal 1962 al 1965, nella basilica di San Pietro si svolse il Concilio
Vaticano II.[78]

Oggi Roma, città più popolosa e più vasta d'Italia, funge da centro della vita
politica nazionale e centro della religione cattolica; in virtù anche della sua
importanza come capitale dello Stato è stata dotata di un particolare ordinamento
amministrativo che ha soppiantato il precedente comune ed è stato denominato Roma
Capitale.[79]

Inoltre, con la soppressione della provincia di Roma, è stata istituita la città


metropolitana, che sebbene mantenga una certa autonomia amministrativa rispetto al
comune speciale, è retta dal sindaco della città.

Simboli

Lo stesso argomento in dettaglio: Stemma di Roma.


Bandiera civica

Gonfalone civico
La descrizione dello stemma del Comune di Roma, concesso con regio decreto del 26
agosto 1927[80], è contenuta nel primo articolo dello statuto comunale:[81]

«L'emblema del Comune è costituito da uno scudo di forma appuntata, di colore


porpora, con croce greca d'oro, collocata in capo a destra, seguita dalle lettere
maiuscole d'oro S. P. Q. R. poste in banda e scalinate, cimato di corona di otto
fioroni d'oro, cinque dei quali visibili.»

La Lupa capitolina, simbolo della città


Altri simboli di Roma, oltre allo stemma comunale, sono la lupa capitolina, statua
bronzea raffigurante la leggendaria lupa che allattò i due gemelli Romolo e Remo;
il Colosseo, il più grande anfiteatro del mondo romano, riconosciuto, nel 2007,
come una delle sette meraviglie del mondo moderno (unica in Europa);[82] il
Cupolone, la cupola della basilica di San Pietro in Vaticano, che domina tutta la
città e simboleggia il mondo cristiano.[83] Simbolo della città durante l'antichità
era l'aquila imperiale, effigie militare;[84] durante il Medioevo era il leone,
animale emblema di supremazia.[85]

Il motto della città è SPQR, in latino Senatus PopulusQue Romanus (il Senato e il
Popolo romano), che nell'antichità indicava le due classi che erano a fondamento
della società romana, quelle dei patrizi e dei plebei.[86]

Onorificenze
Titolo di Città - nastrino per uniforme ordinaria
Titolo di Città
«Antico diritto»
La città di Roma è[87]:

la quarta tra le 27 città decorate con medaglia d'oro come "benemerite del
Risorgimento nazionale", per azioni altamente patriottiche compiute dalla città nel
periodo risorgimentale.
Medaglia alle Città Benemerite del Risorgimento Nazionale - nastrino per uniforme
ordinaria
Medaglia alle Città Benemerite del Risorgimento Nazionale
«A ricordare le azioni eroiche compiute dalla cittadinanza romana e dalle truppe
romane nella campagna del 1848 e nella difesa di Roma del 1849. Preparata alla
vigilia della ripresa della guerra contro l'Austria, la rivolta scoppiò il giorno
della battaglia di Novara (23 marzo 1849). Guidati da Tito Speri - che sarebbe
stato impiccato a Belfiore nel 1853 - gli insorti si impadronirono della città, ma,
al termine di un'accanita resistenza che valse a Brescia l'appellativo di "Leonessa
d'Italia", dovettero cedere alle truppe austriache il 2 aprile.»
— 21 aprile 1898[88]

Via dei Fori Imperiali, scenario della parata militare del 2 giugno
Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'oro al valor militare
«Nel glorioso meriggio del Risorgimento nazionale 9 febbraio 1849 la migliore
gioventù italiana correva a morire sugli spalti di Roma repubblicana, ispirata
dall'infaticabile apostolo dell'Unità Giuseppe Mazzini e guidata dall'eroe
nazionale Giuseppe Garibaldi. Roma combatté romanamente contro truppe agguerrite di
quattro eserciti, mentre un'Assemblea Costituente legiferava sotto il tiro dei
fucili rinnovando in un breve ma fulgido periodo le glorie militari e le virtù
civili di cui è costellata la storia millenaria della Città Eterna. Per la
meravigliosa epopea del 1849 Roma ridivenne il centro e la fiamma delle italiane
speranze indicando la via del nazionale riscatto. Nel centenario degli eroici
avvenimenti, sul colle capitolino ove sventola il gonfalone della Repubblica, il
popolo di Roma, che nella recente tragedia della Patria, ha vissuto le memorabili
ore del martirio e della riscossa, riassume i voti, gli eroismi, i sacrifici di
tutte le Città che provate ma non scosse dalla sventura, cooperarono alla
redenzione d'Italia. 1849 - 1949.»
— 7 febbraio 1949[88]
tra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione; insignita
della medaglia d'oro al valor militare e di due medaglie d'oro al merito civile per
i sacrifici subiti della sua popolazione, tra cui i bombardamenti e l'eccidio delle
fosse Ardeatine e per la sua attività nella Resistenza partigiana durante la
seconda guerra mondiale.
Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'oro al valor militare
«La Città eterna, già centro e anima delle speranze italiane nel breve e
straordinario tempo della Seconda repubblica romana, per 271 giorni contrastò
l'occupazione di un nemico sanguinario e oppressore con sofferenze durissime. Più
volte Roma nella sua millenaria esistenza aveva subito l'oltraggio dell'invasore,
ma mai come in quei giorni il suo popolo diede prova di unità, coraggio,
determinazione. Nella strenua resistenza di civili e militari a Porta San Paolo,
nei tragici rastrellamenti degli ebrei e del Quadraro, nel martirio delle Fosse
Ardeatine e di Forte Bravetta, nelle temerarie azioni di guerriglia partigiana,
nella stoica sopportazione delle più atroci torture nelle carceri di via Tasso e
delle più indiscriminate esecuzioni, nelle gravissime distruzioni subite, i
partigiani, i patrioti e la popolazione tutta riscattarono l'Italia dalla dittatura
fascista e dalla occupazione nazista. Fiero esempio di eroismo per tutte le città e
i borghi occupati, Roma diede inizio alla Resistenza e alla guerra di Liberazione
nazionale nella sua missione storica e politica di Capitale d'Italia. 9 settembre
1943 - 4 giugno 1944.»
— 16 luglio 2018[89]
Medaglia d'oro al merito civile - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'oro al merito civile
«Centro dei più attivi e organizzati dell'antifascismo, il quartiere Quadraro fu
teatro del più feroce rastrellamento da parte delle truppe naziste. L'operazione,
scattata all'alba del 17 aprile 1944 e diretta personalmente dal maggiore Kappler,
si concluse con la deportazione in Germania di circa un migliaio di uomini, tra i
18 e i 60 anni, costretti a lavorare nelle fabbriche in condizioni disumane. Molti
di essi vennero uccisi nei campi di sterminio, altri, fuggiti per unirsi alle
formazioni partigiane, caddero in combattimento. Fulgida testimonianza di
resistenza all'oppressore ed ammirevole esempio di coraggio, di solidarietà e di
amor patrio. 17 aprile 1944/Quartiere Quadraro - Roma»
— 17 aprile 2004[90]
Medaglia d'oro al merito civile - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'oro al merito civile
«Dopo l’armistizio la Comunità locale si distinse per lo straordinario impegno
profuso, al fianco dei militari italiani, nella strenua difesa del locale aeroporto
militare, poi occupato dai paracadutisti tedeschi, e, quindi, divenendo obiettivo
di numerosi e violenti bombardamenti da parte delle truppe alleate, che provocarono
molte vittime civili e ingenti danni all’abitato. Durante i nove mesi
dell’occupazione nazifascista, nonostante i patimenti, la popolazione seppe reagire
con indomito coraggio, partecipando attivamente alla lotta partigiana, ponendo in
essere varie azioni di sabotaggio a danno delle truppe tedesche e subendo le
relative rappresaglie, durante le quali numerose persone furono arrestate,
torturate e fucilate, e molti giovani inviati ai campi di lavoro. Fulgido esempio
di lotta comune, orientata alla conquista della libertà e della democrazia.
Settembre 1943/giugno1944 - Quartiere “Centocelle” - Roma»
— 22 novembre 2017[91]
Monumenti e luoghi di interesse

Lo stesso argomento in dettaglio: Monumenti di Roma antica.


«Roma è la capitale del mondo! In questo luogo si riallaccia l'intera storia del
mondo, e io conto di essere nato una seconda volta, di essere davvero risorto, il
giorno in cui ho messo piede a Roma. Le sue bellezze mi hanno sollevato a poco a
poco fino alla loro altezza.»

(Johann Wolfgang von Goethe, Viaggio in Italia, 1813-1817)

Roma si presenta come il risultato del continuo sovrapporsi di testimonianze


architettoniche e urbanistiche di secoli diversi, in una compenetrazione unica e
suggestiva che mostra il complesso rapporto che la città ha sempre instaurato con
il proprio passato, in un alternarsi di sviluppi caotici, periodi di decadenza,
rinascite e tentativi, in età contemporanea, di ammodernamento del tessuto urbano.

Roma è la città con più monumenti al mondo sia in senso assoluto[92] sia come
densità, ovvero in rapporto alla superficie (monumenti per metro quadrato)[93].

Architetture religiose
Chiese e altri luoghi di culto

Lo stesso argomento in dettaglio: Architetture religiose di Roma e Chiese di Roma.


Il Pantheon, Santa Maria ad Martyres
Il Pantheon, Santa Maria ad Martyres

Casa delle Vestali


Casa delle Vestali

San Giovanni in Laterano, la Cattedrale di Roma


San Giovanni in Laterano, la Cattedrale di Roma

Basilica di San Pietro in Vaticano


Basilica di San Pietro in Vaticano

La Cupola di San Pietro vista dai Musei Vaticani


La Cupola di San Pietro vista dai Musei Vaticani

Basilica di Santa Maria Maggiore


Basilica di Santa Maria Maggiore

Basilica di San Paolo fuori le mura


Basilica di San Paolo fuori le mura
Le architetture religiose di Roma costituiscono una parte fondamentale del
patrimonio monumentale della città: esse sono il simbolo dell'importanza culturale,
sociale e artistica della componente religiosa nell'intero arco della storia di
Roma.

I più importanti edifici sacri dell'antichità furono i templi; essi non erano
luoghi di raduno per i fedeli, ma ospitavano unicamente l'immagine cultuale della
divinità cui erano dedicati. Si ritiene che in tarda età repubblicana Roma avesse
circa un centinaio di templi.[94]

Le chiese cristiane sono diverse centinaia e la loro storia si intreccia con la


storia religiosa, sociale e artistica della città. La cattedrale della diocesi
romana è la basilica di San Giovanni in Laterano, una delle quattro basiliche
papali maggiori insieme con la basilica di San Pietro in Vaticano, la basilica di
San Paolo fuori le mura e la basilica di Santa Maria Maggiore. Le quattro basiliche
facevano parte del cosiddetto "giro delle sette chiese" che i pellegrini dovevano
compiere a piedi e in un unico giorno. Le altre tre chiese facenti parte di tale
itinerario sono: la basilica di San Lorenzo fuori le mura, la basilica di Santa
Croce in Gerusalemme e la basilica di San Sebastiano fuori le mura.
Sebbene la città sia il centro della chiesa cattolica non mancano esempi di luoghi
di culto appartenenti ad altre confessioni religiose del cristianesimo come il
Tempio valdese di piazza Cavour (valdismo), il Tempio di Roma Italia (Chiesa di
Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni), la chiesa di San Teodoro al Palatino
(ortodossa), la chiesa di Santa Caterina Martire (ortodossa russa), la chiesa di
San Paolo dentro le Mura (anglicana). Roma pertanto può essere considerata come la
città con il maggior numero di chiese al mondo.[95][96] Oltre al cristianesimo la
città è un punto di riferimento anche per la comunità islamica, dopo la
realizzazione nel quartiere Parioli della più grande moschea d'Europa, che occupa
una superficie di 34000 m² e per la comunità ebraica, grazie al Tempio Maggiore di
Roma, completato nei primi anni del Novecento nel ghetto ebraico.

Architetture funerarie

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Cimiteri di Roma e


Categoria:Architetture funerarie di Roma.
La città è inoltre disseminata di diversi esempi di architetture funerarie tra cui
figurano: le antiche catacombe di Roma, in particolar modo quelle cristiane di
Priscilla e di San Callisto, i mausolei e le tombe monumentali, che adornavano
anche le vie consolari, come ad esempio il mausoleo di Augusto nel Campo Marzio o i
sepolcri della via Appia, gli ipogei privati delle grandi famiglie romane, le
necropoli, concentrate in particolar modo fuori città e anche rari esempi di
piramidi, come la piramide Cestia e la Meta Romuli. A questi monumenti, in
particolare dopo il Medioevo, si aggiunsero i moderni cimiteri.

Roma conta in totale undici cimiteri comunali: il cimitero del Verano, il cimitero
Flaminio (che con i suoi 140 ettari è il più esteso), il cimitero Laurentino, il
cimitero di Ostia Antica, il cimitero di Maccarese, il cimitero di Castel di Guido,
il cimitero di Santa Maria del Carmine, il cimitero di Cesano, il cimitero di Isola
Farnese, il cimitero di Santa Maria di Galeria e il cimitero di San Vittorino,
oltre che il cimitero acattolico e il Rome War Cemetery.[97] A questi si aggiunge
anche il cimitero Teutonico, situato nelle adiacenze del confine con Città del
Vaticano.

Architetture civili

Lo stesso argomento in dettaglio: Architetture civili di Roma.


Il Colosseo
Il Colosseo

Piazza del Campidoglio


Piazza del Campidoglio

Il Palazzo del Quirinale


Il Palazzo del Quirinale

La fontana di Trevi
La fontana di Trevi

Palazzo della Civiltà Italiana


Palazzo della Civiltà Italiana

Arco di Costantino
Arco di Costantino

Il Museo dell'Ara Pacis di Richard Meier


Il Museo dell'Ara Pacis di Richard Meier
Palazzo di giustizia - Corte Suprema di Cassazione
Palazzo di giustizia - Corte Suprema di Cassazione
Le architetture civili di Roma consistono in diverse centinaia di edifici e altri
monumenti che accompagnano la storia della città da circa 28 secoli: dall'arx
Capitolina e le domus dell'antica Roma ai palazzi signorili dell'età medievale,
dalle lussuose ville della Roma pontificia alle costruzioni moderne che
caratterizzano l'EUR, come il Palazzo della Civiltà Italiana e i quartieri più
recenti, fino alle opere dei più importanti architetti contemporanei realizzate
negli ultimi due decenni. Non mancano inoltre esempi di sintesi, ossia casi in cui
edifici di epoche precedenti sono stati integrati o trasformati nelle epoche
successive, come ad esempio accaduto al Tabularium o a Castel Sant'Angelo.

I palazzi di maggior pregio risalenti all'epoca medievale e all'età moderna sono


concentrati nel centro storico della città. Tra di essi figurano: il complesso di
piazza del Campidoglio, formato da palazzo Senatorio, municipio e sede di Roma
Capitale, palazzo dei Conservatori e palazzo Nuovo, entrambi adibiti a sede dei
Musei Capitolini, oltre che le residenze storiche delle grandi famiglie nobiliari
nonché di papi e cardinali come palazzo Venezia, palazzo Farnese, palazzo Colonna e
palazzo Barberini. Molti di essi, dopo l'annessione di Roma al Regno d'Italia,
furono adibiti a sede dei vari organi del governo nazionale. Tra di essi quelli di
maggiore importanza sono: il palazzo del Quirinale, sede della Presidenza della
Repubblica, palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica, palazzo Montecitorio,
sede della Camera dei deputati, palazzo Chigi, sede del Governo italiano, palazzo
Koch, sede della Banca d'Italia, palazzo Spada, sede del Consiglio di Stato, il
palazzo di Giustizia, noto anche come Palazzaccio e sede della Corte suprema di
cassazione e il palazzo della Consulta, sede della Corte costituzionale. La città
ospita anche le sedi di tutti i ministeri oltre che delle varie ambasciate presso
la Repubblica Italiana e gran parte di quelle presso la Santa Sede. Infine a Roma
si trovano anche le sedi principali della Regione Lazio e, presso palazzo
Valentini, della città metropolitana di Roma Capitale.

Numerose sono anche le ville e giardini, un tempo dimore nobiliari, a partire dagli
horti urbani, di proprietà dei personaggi di spicco della Roma antica, fino alle
grandi ville sorte in età moderna tra cui le principali sono: villa Doria Pamphilj,
villa Borghese, villa Ada, villa Giulia, villa Chigi, villa Albani e villa
Torlonia.

Nel corso della sua plurisecolare storia, Roma è stata sede di centinaia di teatri
(il più antico in muratura era il teatro di Pompeo e si possono menzionare tra gli
altri il teatro di Marcello e quello di Ostia) e altri edifici ludici, come i
circhi (il più celebre dei quali è il Circo Massimo, capace di ospitare circa 250
000 spettatori) e gli anfiteatri (tra cui è degno di nota il Colosseo, divenuto
simbolo della città e dell'anfiteatro stesso).

Roma, inoltre, è ricca di fontane e di acquedotti: tra le fontane monumentali, la


maggior parte delle quali sono state fatte costruire dai papi all'inizio dell'età
moderna, vi sono la fontana di Trevi, la fontana dell'Acqua Felice (o del Mosè), le
Quattro Fontane, la fontana della Barcaccia, le tre fontane di piazza Navona
(Quattro Fiumi, Moro e Nettuno), la fontana delle Tartarughe, la fontana del
Tritone, la fontana dell'Acqua Paola e la fontana delle Naiadi.[98][99]

Gli acquedotti furono costruiti in età antica: la loro lunghezza complessiva arrivò
a misurare circa 350 km; nel Medioevo e in età moderna i papi li fecero restaurare
e ne fecero costruire altri; gli ultimi risalgono al Novecento e furono realizzati
per le accresciute esigenze idriche della città. I principali acquedotti di Roma
sono: l'acquedotto Felice, l'acquedotto dell'Acqua Paola, l'Acqua Pia Antica
Marcia, l'acquedotto del Peschiera-Capore e l'acquedotto Appio-Alessandrino.

Caratterizzano il centro cittadino anche alcuni archi trionfali antichi (arco di


Tito, arco di Settimio Severo, arco di Costantino) e i resti di diverse terme, uno
dei principali luoghi di ritrovo durante l'antichità (tra cui le terme di
Caracalla, le terme di Diocleziano e le terme di Tito).

Il Tevere e l'Aniene, i fiumi che attraversano la città, sono scavalcati da più di


una trentina di ponti: nell'area urbana, ventotto attraversano il Tevere (tra cui
gli antichi ponte Milvio, ponte Sant'Angelo, ponte Sisto e ponte Fabricio), mentre
cinque sono stati costruiti per l'attraversamento dell'Aniene, tra cui il ponte
Nomentano.

Tra le architetture contemporanee si possono annoverare: l'Auditorium Parco della


Musica di Renzo Piano, il MAXXI di Zaha Hadid, il Museo di arte contemporanea di
Odile Decq, il Museo dell'Ara Pacis e la chiesa di Dio Padre Misericordioso di
Richard Meier, il Roma Convention Center "La Nuvola" di Massimiliano Fuksas.

Architetture militari

Lo stesso argomento in dettaglio: Architetture militari di Roma.


Il ponte Sant'Angelo, che conduce all'omonimo castello
Il ponte Sant'Angelo, che conduce all'omonimo castello

La Piramide Cestia e Porta San Paolo


La Piramide Cestia e Porta San Paolo

Porta Maggiore
Porta Maggiore
Le architetture militari di Roma risalgono alle origini mitiche della città, quando
Romolo avrebbe innalzato le mura della Roma quadrata, per segnare il confine sacro
dell'urbs, ribattezzato pomerio, e ricoprirono un ruolo rilevante nell'intero arco
della storia dell'Urbe, determinandone lo sviluppo e la difesa.

Nel corso della sua storia furono eretti cinque distinti sistemi difensivi: dopo le
mura romulee, quelle serviane (poi ricostruite in epoca repubblicana), aureliane,
leonine (medievali, intorno al Vaticano e a Borgo) e gianicolensi (seicentesche,
intorno a Trastevere e al Gianicolo). La principale cerchia muraria della città,
fatta costruire dall'imperatore Aureliano, è ancora in gran parte esistente e
delimita il suo centro storico; in origine lunga circa 19 km con diciotto porte, la
maggior parte delle quali si apriva su una via consolare: tra le più imponenti
ancora oggi, le attuali porta Maggiore, porta San Sebastiano e porta San Paolo.
Roma è l'unica capitale europea ad avere conservato quasi interamente il circuito
delle sue mura.

Altra immagine caratteristica della Roma medievale e dell'Agro romano, erano le


torri e i castelli, spesso costruiti su rovine antiche, dimore delle potenti
famiglie baronali che spadroneggiavano in città tra il X e il XIV secolo.
Gregorovius affermò che nel Medioevo Roma contasse circa 900 torri, la maggior
parte di esse abbattuta nella seconda metà del Duecento per volere del senatore
ghibellino Brancaleone degli Andalò; ne rimangono ancora oggi circa 50, tra cui nel
centro storico: torre delle Milizie, torre Argentina, torre Caetani, torre dei
Capocci, torre dei Conti, tor Sanguigna e torre della Moletta, e fuori dal centro
villa Gordiani, torre di Centocelle, torpignattara e tor Tre Teste. A esse si
aggiungono alcune torri costiere del Lazio, di cui due nella frazione litoranea di
Ostia, ossia tor Boacciana e tor San Michele, e altre, ormai distrutte, nei comuni
circostanti, come torre Clementina (Fiumicino) e torre del Vajanico (Pomezia).

Tra i castelli rimangono invece Castel Sant'Angelo, costruito dai papi a controllo
della città sulla riva destra del Tevere, il mausoleo di Cecilia Metella sull'Appia
antica, la Rocca di Ostia a Ostia Antica, il castello della Cecchignola, il
castello della Magliana, il castello di Isola Farnese, il castello di Corcolle, il
casal de' Pazzi, il castello di Lunghezza, il castello di Porcareccia, il castello
di Torrenova.[100]

Dopo l'unità d'Italia la città venne protetta con un campo trincerato composto da
quindici forti e quattro batterie che formavano un anello di circa 40 km intorno
all'abitato.

Vie e piazze

Lo stesso argomento in dettaglio: Odonimia di Roma.


Piazza di Spagna
Piazza di Spagna

Piazza Navona
Piazza Navona

Piazza San Pietro e il colonnato del Bernini


Piazza San Pietro e il colonnato del Bernini

Colonna di Marco Aurelio, Piazza Colonna


Colonna di Marco Aurelio, Piazza Colonna

Castel Sant'Angelo
Castel Sant'Angelo

Piazza del Popolo


Piazza del Popolo

Piazza della Repubblica di sera


Piazza della Repubblica di sera
Le principali piazze di Roma, nate durante il Rinascimento o il periodo barocco,
tendono a testimoniare la capacità creativa di un ideale di vita armonioso tra
esaltazione umanistica e concezione soprannaturale.[101] Tra le più celebri piazze
romane, vi sono piazza di Spagna, piazza Navona, Piazza del Popolo, piazza della
Repubblica, piazza Venezia, piazza Colonna, piazza Farnese, largo di Torre
Argentina, Campo de' Fiori e piazza San Pietro.[102]

Tra le principali vie del centro cittadino, via del Corso, via del Babuino e via di
Ripetta, che formano il Tridente; via dei Fori Imperiali, già via dell'Impero; via
Vittorio Veneto, resa celebre negli anni sessanta; via dei Condotti, la principale
via dello shopping; via Margutta, la via degli artisti; via Nazionale, realizzata
dopo l'unità; via della Conciliazione, che collega lo Stato italiano con la Città
del Vaticano.[103]

Roma è la città che conserva il maggior numero di obelischi: molti risalgono


all'età imperiale, quando gli obelischi venivano trasportati direttamente
dall'Egitto; altri furono realizzati dai Romani, che usarono lo stesso granito
degli Egizi. La maggior parte di essi è stata fatta restaurare dal papa Sisto V.
[104]

Fin dall'antichità, strade, piazze ed edifici di Roma sono ornati da statue di


vario genere (equestri, statue in piedi, statue sedute, busti). Anticamente a esse
era attribuito quasi un potere mistico, in grado di proteggere il popolo romano e
rappresentare il consesso degli dei. Particolari e caratteristiche sono le sei
statue parlanti (tra cui Pasquino e la statua del Babuino), attraverso le quali il
popolo, in modo satirico e pungente, esprimeva il proprio malumore nei confronti di
chi deteneva il potere in città.[105]

A Roma, nel corso dei secoli, sono state erette numerose colonne, a scopo
commemorativo; tra le quattordici ancora esistenti vi sono la colonna di Marco
Aurelio e la colonna Traiana.[106] Tra i principali colonnati della città, il più
noto è probabilmente quello realizzato da Bernini nel Seicento.

Siti archeologici

Il Foro Romano

Le terme di Caracalla
Per la sua vastità di siti e reperti archeologici, Roma è un vero museo a cielo
aperto.

La culla della storia di Roma è il Palatino, sotto il quale si trovano il Foro


Romano, i Fori Imperiali e i Mercati di Traiano, i centri della vita politica,
economica, religiosa e sociale del mondo antico.[107]

A non molta distanza si trova il Colosseo, il monumento simbolo dell'antica Roma;


sul vicino colle Oppio si trovano i resti della Domus Aurea, la casa d'oro di
Nerone.[108]

Procedendo da piazza Venezia verso il Tevere si trovano la Crypta Balbi (parte


dell'antico teatro di Balbo), il Foro Boario, il teatro di Marcello con i templi
dell'area di Sant'Omobono e del Foro Olitorio, l'area sacra di largo di Torre
Argentina (nei cui pressi fu ucciso Giulio Cesare).[109]

Altri siti archeologici presenti in città sono la basilica sotterranea di Porta


Maggiore, le terme di Caracalla,[110] le terme di Diocleziano, le terme di Tito, il
mitreo di San Clemente, l'auditorium di Mecenate, lo stadio di Domiziano, i resti
del Ludus Magnus, l'ateneo di Adriano e le case romane del Celio (sottostanti la
Basilica dei Santi Giovanni e Paolo).[111]

Fuori dal centro abitato si trovano gli scavi di Ostia;[112] il mausoleo di Cecilia
Metella, l'adiacente villa di Massenzio, il Castrum Caetani, il sepolcro degli
Scipioni e la villa dei Quintili sull'Appia Antica;[113] il parco delle Tombe della
via Latina, la villa di Livia a Prima Porta;[114] l'area archeologica di Veio con
il santuario etrusco dell'Apollo.[115]

Aree naturali

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Aree naturali protette della città
metropolitana di Roma Capitale.

Lago e tempietto di Esculapio nei giardini di Villa Borghese


L'insieme delle aree verdi libere copre una superficie complessiva di 86000 ha, il
67% dei 128500 ha di Roma Capitale che ne fa la città europea più verde in termini
assoluti. Tra questi si segnalano le aree naturali protette, il cui habitat è
particolarmente ricco di specie vegetali e animali, comprendenti diciannove parchi
terrestri e uno marino, le secche di Tor Paterno.[116]

Le aree protette sono una realtà recente, cominciata con l'istituzione del Parco
regionale urbano del Pineto nel 1987 e di quello del Parco regionale Appia antica
l'anno successivo; nel 1997 nacque l'ente regionale RomaNatura, che ampliò
notevolmente il numero di zone protette, aggiungendone ben quattordici.

Il Parco degli Acquedotti, parte del Parco regionale dell’Appia Antica


Tra i parchi regionali e le riserve naturali ricadenti all'interno del territorio
comunale di Roma da ricordare, oltre al parco dell'Appia Antica, la riserva
naturale della Marcigliana, la riserva naturale di Decima-Malafede, la Riserva
naturale statale Litorale Romano, la riserva naturale Valle dell'Aniene, la riserva
naturale dell'Insugherata e la riserva naturale di Monte Mario, ai quali si
aggiungono i parchi all'interno delle ville di Roma e i vari parchi urbani (es.
Parco degli Acquedotti). Specifiche aree verdi sono destinate all'orto botanico e
al roseto comunale mentre, nelle zone più periferiche, sono pure presenti aree
agricole.

La vasta area rurale, in parte pianeggiante e in parte collinare, che si estende


attorno alla città di Roma viene definita Agro romano, che si differenzia dalla
campagna romana in quanto contenuto nel territorio comunale.[117]

Lungo il Tevere è presente l'oasi urbana gestita dal WWF e presso la foce del fiume
è presente il Centro Habitat Mediterraneo, altra oasi urbana gestita dalla LIPU.

Fauna urbana
Nella città eterna vivono migliaia di specie di animali, vertebrati e invertebrati.
Tipici della zona del Colosseo, per esempio, sono i gatti, dichiarati dal 2001
"patrimonio bioculturale di Roma"[118] (unico esempio in Italia di un provvedimento
del genere). I gatti romani sono circa 300000. Approssimativamente 120000 vivono
nelle case e i restanti sono randagi, raggruppati in almeno 400 colonie feline
definite habitat libero (previsto dalla legge numero 281 del 1991 e dalla legge
regionale numero 34 del 1997),[119] e moltissimi romani, principalmente le donne,
definite talvolta gattare, se ne prendono cura.[120]

Tra gli uccelli, in ambito urbano, si distinguono gli storni comuni, stimati in
addirittura 5 milioni di esemplari,[121][122] oltre che i gabbiani reali
mediterranei e altri tipici componenti della fauna urbana come i piccioni, le
cornacchie grigie e le tortore dal collare. A queste specie autoctone, in
particolare negli ultimi decenni, si sono affiancate anche altre specie aliene tra
cui il parrocchetto monaco. In relazione agli storni Roma è la città italiana con
il maggior numero di questi volatili, che hanno colonizzato l'ambiente urbano a
partire dal primo dopoguerra, in seguito alla distruzione di molte zone umide
periferiche, trovando pochi predatori e facile riparo. Le prime aree occupate da
questi uccelli sono state le zone verdi di palazzo Venezia, di villa Torlonia e
piazza Cavour, seguite nel 1970 da villa Ada, villa Doria Pamphilj, via Venti
Settembre, viale di Trastevere e via Appia Nuova. In seguito hanno colonizzato i
platani della riva destra del Tevere, tra ponte Matteotti e ponte Sant'Angelo,[123]
per arrivare infine a entrambe le rive. Nelle stagioni di migrazione causano, con
le loro deiezioni, notevoli problematiche.[124][125] Cionondimeno vengono diffusi
molteplici video delle spettacolari danze effettuate nel cielo sotto gli occhi di
abitanti e turisti.[126]

Società
Evoluzione demografica

Lo stesso argomento in dettaglio: Demografia di Roma.


Con i suoi oltre 2751000 abitanti, Roma è il comune più popoloso d'Italia. Nel
contesto dell'Unione europea, il comune di Roma si colloca al terzo posto in
termini di popolazione, dopo Berlino e Madrid. Annoverando anche pendolari,
militari, studenti, residenti vaticani, politici e diplomatici, il totale degli
abitanti di Roma in un normale giorno lavorativo raggiunge la cifra di circa
4000000 di persone.[22][127]

Abitanti prima dell'unità d'Italia (migliaia)

Abitanti censiti (migliaia)[128]


Etnie e minoranze straniere
Roma è il comune italiano con il maggior numero di residenti stranieri:[129] al 31
dicembre 2022 sono in totale 347758[130], pari al 13,7% della popolazione[131], con
un incremento significativo negli ultimi decenni, dai 169 000 nel 2000 (6% della
popolazione) ai 346 000 nel 2010 (12%), con un aumento del 126% tra 2000 e
2018[132]. Le comunità più numerose sono quelle provenienti da:

Romania, 75305
Filippine 40413
Bangladesh 33975
Cina 19633
Ucraina 14910
Perù 12062
India 11388
Egitto 11044
Sri Lanka 9440
Polonia 8945
Roma ha alcuni quartieri etnici sebbene non ufficialmente riconosciuti come tali:

Banglatown: tra il Pigneto e Tor Pignattara, ad alta concentrazione di


bengalesi[133][134][135]
Chinatown: a elevata concentrazione di cinesi, dove ha sede anche il Tempio
Buddhista Cinese Putuoshan dell'Esquilino[136][137]

SENATVS·POPVLVSQUE·ROMANVS, dall'arco di Tito


Lingue e dialetti

Lo stesso argomento in dettaglio: Dialetto romanesco.


Il latino fu la prima lingua di Roma; subì la stessa evoluzione e trasformazione
della città: dapprima parlato solamente nell'Urbe e nel Latium vetus (con poche
varianti dialettali, ad esempio a Falerii e Preneste), subì l'influsso dell'etrusco
e soprattutto del greco. Successivamente la lingua latina seguì l'espansione di
Roma nella penisola italica e in tutto l'impero, fino a subire, insieme
all'istituzione politica, una fase di declino. In epoca medievale si confermò come
lingua ufficiale della Chiesa di Roma e come la lingua colta e internazionale
dell'Europa occidentale.[138]

Alberto Sordi, uno dei maggiori rappresentanti della romanità


L'idioma utilizzato comunemente dalla popolazione, oltre all'ufficiale lingua
italiana, è il dialetto romanesco, che, come la maggior parte dei dialetti
italiani, non ha alcuna ufficialità. Formatosi in età medievale, originariamente
era affine ai dialetti meridionali, per poi subire l'influenza culturale del
fiorentino durante il Rinascimento, che lo rese più simile alla parlata toscana.

Il romanesco, come tutte le lingue, si è poi evoluto negli anni (Giuseppe Gioachino
Belli, nella prima metà dell'Ottocento, usa forme linguistiche che non vengono
utilizzate da Trilussa all'inizio del Novecento), e dall'inizio del XX secolo si è
diffuso anche in altre zone del Lazio, in conseguenza della crescita demografica.

Tra le maggiori creazioni letterarie in dialetto romanesco sono da ricordare, oltre


i poeti già citati Gioachino Belli e Trilussa, Cesare Pascarella, Giuseppe Berneri,
Filippo Chiappini, Crescenzo Del Monte. Numerosi attori hanno contribuito e
contribuiscono all'espressione teatrale e cinematografica del romanesco nel
Novecento: tra questi, Aldo Fabrizi, Elena Fabrizi, Alberto Sordi, Nino Manfredi,
Gina Lollobrigida, Anna Magnani, Gigi Proietti, Gabriella Ferri, Enrico Montesano e
Carlo Verdone.

Religione
Storia

Lo stesso argomento in dettaglio: Religione romana.


«Virgilio lascia [qui] intravedere una concezione di Roma come spazio eternamente
sacro, scelto già dagli dei in quell'era mitica quasi impensabile, prima che Roma
fosse Roma.»

(Mary Beard, Gli spazi degli dei, le feste in Roma antica[139])

L'elezione del papa Francesco


Nonostante le origini indoeuropee, la religione romana, legata alla storia e alle
tradizioni della città sin dalle sue origini, presenta caratteristiche proprie,
dovute alla mentalità storica, giuridica e politica tipica della società romana.

Le divinità, a differenza di quelle greche, non avevano un'esistenza autonoma; la


religio non dava adito a racconti mitici o riflessioni teologiche, ma era
instrumentum regni: già dalla fase arcaica della storia romana, infatti, le
istituzioni religiose non erano sempre distinte da quelle politiche.

La statua di San Paolo, compatrono di Roma, di fronte alla basilica di San Pietro
in Vaticano
Accanto alle divinità maggiori (Giove, Giunone, Minerva, Vesta, Giano, Marte),
antropomorfizzate, vi erano alcuni spiriti protettori, come i Lari e i Penati. La
religione romana era caratterizzata anche da un ciclo principale di feste annuali,
legato esclusivamente alla città di Roma; tuttavia, con l'espansione dell'impero,
si diffusero in Roma numerose nuove religioni e culti misterici, provenienti
soprattutto dall'Oriente.

Nel I secolo, come avvenne nei centri più importanti dell'impero, si diffuse
rapidamente anche il cristianesimo: inizialmente ritenuti una setta giudaica, i
cristiani, appartenenti a tutti i ceti della società, avevano una propria
organizzazione (la chiesa, assemblea di Dio[140]), con a capo un vescovo
(successivamente chiamato Papa), primo dei quali è considerato l'apostolo Pietro;
egli morì a Roma come Paolo di Tarso, l'apostolo dei Gentili giunto nell'Urbe per
la predicazione intorno al 60: entrambi sono i santi patroni di Roma.

In seguito alla svolta costantiniana del 313 e all'editto di Tessalonica del 380,
il cristianesimo si affermò come religione di Stato e la Chiesa di Roma, che
detiene il primato della sede di Pietro, accrebbe il proprio potere spirituale e
liturgico e instaurò un rapporto con le istituzioni politiche che caratterizzò i
secoli successivi.

Cattolicesimo
Roma, da secoli meta di pellegrinaggio di milioni di fedeli, è il centro principale
del cattolicesimo ospitando al proprio interno lo Stato della Città del Vaticano,
governato dal vescovo di Roma, che per uso della Chiesa stessa è sempre il papa
regnante. Per tale motivo è stata a volte definita capitale di due Stati.[141][142]
La religione cattolica di rito romano è anche quella attualmente più diffusa tra la
popolazione, risultando battezzato con tale confessione circa l'82,0% della
popolazione.[143]

Il territorio comunale di Roma Capitale risulta principalmente appartenere alla


diocesi di Roma, anche se una parte consistente della zona nordoccidentale ricade
nella diocesi di Porto-Santa Rufina (con la sede vescovile in località La Storta),
la zona di Ostia Antica (sede vescovile) e parte di Casal Palocco nella diocesi di
Ostia, una parte di Torre Gaia e Borghesiana nella diocesi di Frascati e la zona di
San Vittorino nella diocesi di Tivoli.
Ogni 25 anni, o in anni diversi in occasione di particolari ricorrenze, a Roma si
celebra il Giubileo universale della Chiesa cattolica, indetto e inaugurato
solennemente dal Papa regnante con il rito dell'apertura della porta santa. Al
pellegrino che le varca, all'interno delle quattro basiliche maggiori, è offerta la
possibilità di salvezza e remissione dei peccati.

Altre religioni

Il Tempio Maggiore di Roma


Oltre al cattolicesimo, a Roma sono diffusi l'islam e altri culti cristiani; in
città, inoltre, dalla tarda età repubblicana è presente una folta comunità
ebraica[144]. In particolare è presente la Chiesa Evangelica Valdese con il tempio
valdese di piazza Cavour, l'ortodossia con la chiesa di Santa Caterina Martire e il
mormonismo con il tempio di Roma Italia. L'Islam ha, come principale sede
cittadina, la moschea di Roma (la più grande moschea dell'Occidente)[145] in zona
Acqua Acetosa. L'ebraismo ha una delle più grandi sinagoghe d'Europa, il tempio
Maggiore di Roma, nella zona del ghetto.

Tradizioni e folclore

Trastevere, salita Sant'Onofrio


Uno dei principali festeggiamenti della tradizione popolare romanesca fu, dal XV al
XIX secolo, il Carnevale romano, ripristinato dal comune di Roma, seppur in forma
del tutto diversa, nel 2010. Le sue origini si fanno risalire ai Saturnalia
dell'antica Roma, caratterizzati da divertimenti pubblici, balli e mascherate.[146]
I giochi carnascialeschi si svolsero dal X secolo sul monte Testaccio; qualche
secolo dopo il papa Paolo III decise che il carnevale si svolgesse in via Lata,
attuale via del Corso. Tra le maschere tipiche del carnevale romano vi sono
Rugantino, Meo Patacca e il Generale Mannaggia La Rocca.[147]

Una delle zone di Roma in cui è ancora possibile rintracciare testimonianze della
cultura popolare è il rione di Trastevere;[148] è proprio a Trastevere che sorge il
museo del folklore e dei poeti romaneschi, che ospita documenti della vita
quotidiana e delle tradizioni romane, tra cui gli acquerelli di Ettore Roesler
Franz sulla Roma sparita.[149]

Nel quartiere Europa si trova il museo nazionale delle arti e tradizioni popolari,
che raccoglie materiale tradizionale e folkloristico-popolare proveniente da tutta
Italia.

Da ricordare inoltre:

Natale di Roma, il 21 aprile; è la data in cui, secondo la tradizione, Romolo


avrebbe fondato la città (753 a.C.).[150] Il 21 aprile viene festeggiato con
rappresentazioni in costume, eventi culturali e manifestazioni ludiche;
1º maggio, la festa dei lavoratori: i sindacati unitari organizzano un concerto
gratuito in piazza di Porta San Giovanni in Laterano, a cui assistono centinaia di
migliaia di spettatori;
Festa della Repubblica, il 2 giugno; si svolge la tradizionale parata militare
lungo via dei Fori Imperiali che termina a piazza Venezia, presso l'Altare della
Patria;
SS. Pietro e Paolo, patroni della città, il 29 giugno. La festa di San Pietro e
Paolo è stata istituita con decreto dello Stato Pontificio il 29 aprile 1818;[151]
Festa de Noantri, si svolge a Trastevere. Si festeggia il primo sabato dopo il 16
luglio in occasione della ricorrenza della Madonna del Carmelo.
Istituzioni, enti e associazioni
La città è il centro di molte istituzioni finanziarie (banche e assicurazioni), di
centri di produzione televisiva, di aziende operanti nella moda e nella pubblicità
e soprattutto dell'industria cinematografica, grazie alle numerose case di
produzione e agli studi di Cinecittà.

Essendo capoluogo della provincia di Roma, della regione Lazio e capitale della
Repubblica italiana, Roma ospita, oltre alle sedi comunali, le varie sedi del
governo provinciale, regionale e nazionale, nonché:

lo Stato maggiore dell'Esercito italiano


lo Stato maggiore della Marina
lo Stato maggiore dell'Aeronautica Militare
lo Stato maggiore della difesa
il Comando generale dell'Arma dei Carabinieri
l'Agenzia Spaziale Italiana.
Ospedali
La città è servita da numerosi ospedali e centri di cura pubblici e privati, nelle
varie ASL in cui è suddivisa la città. Tra i principali ospedali romani, vi sono i
quattro policlinici universitari Umberto I (l'ospedale pubblico più grande in
Italia[152]), Tor Vergata, Agostino Gemelli (dell'Università Cattolica) e Campus
Bio-Medico, i grandi complessi del San Camillo-Forlanini e del San Giovanni
Addolorata, l'ospedale pediatrico Bambino Gesù (appartenente al Vaticano) e il
policlinico militare del Celio. Inoltre l'Istituto superiore di sanità opera al
servizio del Ministero della salute.

Policlinico Umberto I (Nomentano)


Policlinico Agostino Gemelli (Trionfale)
Policlinico Tor Vergata (Tor Vergata)
Policlinico Campus Bio-Medico (Trigoria)
Policlinico Casilino (Torre Maura)
Policlinico Portuense "Luigi di Liegro" (Corviale)
Policlinico militare Celio (Celio)
Azienda ospedaliera San Camillo-Forlanini (Gianicolense)
Azienda ospedaliero-universitaria Sant'Andrea (Grottarossa)
Complesso ospedaliero San Giovanni-Addolorata (Laterano)
Azienda ospedaliera Lazzaro Spallanzani (Portuense)
Arcispedale di Santo Spirito in Saxia (rione Borgo)
Ospedale Carlo Forlanini (Portuense)
Ospedale San Carlo di Nancy (Aurelio)
Ospedale Cristo Re (Primavalle)
Ospedale San Filippo Neri (Ottavia-Trionfale)
Ospedale San Gallicano (Trastevere)
Ospedale Sant'Eugenio (EUR)
Ospedale Istituto Tumori Regina Elena e Istituto Dermatologico San Gallicano
(Pontina-Mostacciano)
Ospedale Fatebenefratelli (Isola Tiberina)
Ospedale Sandro Pertini (Pietralata)
Ospedale Madre Giuseppina Vannini - Istituto Figlie Di S. Camillo (Prenestino-
Torpignattara)
Ospedale pediatrico Bambino Gesù (Trastevere)
Ospedale delle Donne (Monti)
Ospedale Israelitico (Magliana)
IRCCS San Raffaele Pisana (Via della Pisana)
Centro Traumatologico Ospedaliero "Andrea Alesini" (Garbatella)
Istituto Dermopatico dell'Immacolata (Aurelio)
Presidio Ospedaliero Giovan Battista Grassi (Ostia)
ICC - Istituto Clinico Cardiologico (Casal Palocco)
Non sono più attivi numerosi istituti di cura, tra cui l'arcispedale di Santo
Spirito in Saxia (fondato nel Medioevo, uno dei più antichi ospedali al mondo),
l'ospedale di San Giacomo degli Incurabili, l'ospedale Carlo Forlanini, l'ospedale
Nuovo Regina Margherita, l'ex manicomio di Santa Maria della Pietà e l'ex
Lazzaretto di Roma.

Qualità della vita

Villa De Sanctis al Casilino


Secondo un'indagine realizzata dall'ufficio di statistica del comune di Roma nel
2007, la qualità della vita dei cittadini romani nel complesso è buona;[153]
ciononostante, la capitale mostra vari punti di debolezza.

Tra questi, emergono i problemi di traffico, di inquinamento ambientale e acustico,


causati dal crescente utilizzo dei mezzi privati; il decoro urbano soffre per la
presenza massiccia di affissioni e cartellonistica pubblicitaria abusiva[154] oltre
per la presenza di graffiti vandalici.[155][156] Un altro problema riguarda i
servizi municipali, talvolta difficilmente raggiungibili, soprattutto dagli
anziani.[153] Roma ha anche un record negativo riguardo alle ore perse nel
traffico: è la seconda città del pianeta, dopo Bogotà (Colombia) con una media di
254 ore ogni anno, perse nel traffico cittadino.[157]

Tra gli aspetti positivi, emergono la soddisfazione dei cittadini di vivere a Roma,
godendo quotidianamente del patrimonio storico e archeologico cittadino, delle sue
bellezze monumentali, artistiche e culturali, del clima mite, della vicinanza con
il mare e con il centro della cristianità, delle varie opportunità di studio e
formazione, dei diversi impianti sportivi e dei grandi spazi verdi.[153]

Secondo un'indagine sulla qualità della vita realizzata nel 2015 dalla società di
consulenza Mercer, nonostante gli aspetti positivi Roma occupa il 52º posto,
penalizzata dal suo sistema di trasporti e da un contesto commerciale non ottimale,
restando distante dal 41º posto di Milano.[158]

A causa della criminalità organizzata crescente, nella città c'è uno dei tassi di
reati più alti d'Italia (nel 2010, secondo l'Associazione Nazionale Funzionari di
Polizia, Roma si è piazzata al secondo posto dietro Milano per numero di reati ogni
centomila abitanti, con particolare criticità per furti d'appartamento, furti
d'auto, scippi e rapine, mentre nel 2011 era schizzata in testa per numero di
omicidi).[159]

Secondo l'indagine Insicurezza e degrado nelle periferie urbane realizzata nel 2009
dal dipartimento innovazione e società della Sapienza per conto dell'Osservatorio
regionale per la sicurezza e la legalità, un romano su due considera pericolose le
periferie, preoccupati soprattutto dalla criminalità e gli incidenti stradali. La
maggioranza dei romani intervistati, inoltre, nota che in città ci sono zone
insicure, dove sarebbe meglio non andare.[160][161]

Criminalità

Lo stesso argomento in dettaglio: Banda della Magliana, Mafia Capitale e Clan dei
Casamonica.
Cultura
Istruzione
Archivi e biblioteche

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Biblioteche di Roma.

Sala Sistina, antica sede della Biblioteca apostolica vaticana


Nella sua veste di capitale d'Italia la città possiede due Archivi di Stato:
l'Archivio Centrale dello Stato, che conserva (con alcune eccezioni) la
documentazione prodotta dagli organi e dagli uffici dello Stato italiano sin dalla
sua unità e l'Archivio di Stato di Roma, che fino al 1953 ha svolto anche le
funzioni del primo.
Inoltre in Vaticano ha sede l'Archivio apostolico vaticano.

La città dispone di numerose biblioteche, di vari tipi e dimensioni.

Tra le più rilevanti si possono ricordare: la Biblioteca Angelica; la Biblioteca


apostolica vaticana, in Vaticano; la Biblioteca Casanatense; la Biblioteca
dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana, la Biblioteca Hertziana; la Biblioteca
Nazionale Centrale di Roma, la biblioteca più grande d'Italia; la Biblioteca
universitaria Alessandrina; la Biblioteca Vallicelliana. Con il nome di Biblioteche
di Roma viene invece indicata la rete delle 37 biblioteche di pubblica lettura di
Roma Capitale.

Numerose sono le biblioteche romane che partecipano al Servizio bibliotecario


nazionale (SBN). Grazie all' OPAC SBN. è possibile effettuare via web ricerche nei
cataloghi correnti di oltre 100 istituzioni bibliotecarie della città, aggregate
nei diversi poli regionali.[162]

Ricerca
A Roma sono presenti sedi di enti dediti alla ricerca scientifica, tecnologica,
medica o umanistica: tra gli altri, l'ISTAT, un ente di ricerca pubblico dedito ai
censimenti sulla popolazione, sull'industria, sui servizi, sull'agricoltura e a
varie indagini in campo economico; l'IsIAO, un ente pubblico che opera attivamente
nel campo della promozione culturale fra l'Italia e i paesi dell'Africa e
dell'Asia; l'IPOCAN, un'istituzione dedicata allo studio e alla ricerca delle
problematiche connesse al Vicino Oriente islamico in età moderna e contemporanea;
il Consiglio Nazionale delle Ricerche, ente pubblico nazionale con il compito di
svolgere, promuovere, diffondere, trasferire e valorizzare attività di ricerca nei
principali settori di sviluppo delle conoscenze e delle loro applicazioni per lo
sviluppo scientifico, tecnologico, economico e sociale dell'Italia, con diverse
sedi sparse sul territorio comunale e una forte concentrazione di Istituti in
un'Area di Ricerca; l'Accademia Nazionale dei Lincei, una delle più antiche in
Italia, fondata nel 1603; i laboratori ENEA di Casaccia; i laboratori INFN di
Frascati, l'Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL; la Pontificia accademia
delle scienze.

Scuole

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Scuole a Roma.

Il Collegio Romano, sede del "Visconti", il più antico liceo romano statale[163]

La Città Universitaria di Roma, sede del principale ateneo romano, la Sapienza,


realizzata su progetto urbanistico di Marcello Piacentini e inaugurata nel 1935, in
una foto del 1938
Roma è la città italiana con il maggior numero (2 228) di scuole dell'infanzia,
primarie e secondarie di primo e secondo grado, pubbliche e private.[164] La scuola
a Roma ha origini remote: Plutarco affermò che la prima scuola pubblica romana fu
aperta verso la metà del III secolo a.C., anche se verosimilmente si tratta di
un'istituzione molto più antica; durante tutto l'evo antico, Roma fu uno dei
principali centri di istruzione del mondo occidentale. Durante il Medioevo,
l'istruzione scolastica fu completamente affidata alla Chiesa; dall'epoca
rinascimentale fino alla presa di Roma, fu in vigore l'ordinamento scolastico
pontificio.

Tra i principali istituti scolastici romani si ricordano il liceo ginnasio


Virgilio, il liceo ginnasio Torquato Tasso, il liceo classico Giulio Cesare, il
liceo classico Ennio Quirino Visconti, il liceo classico Dante Alighieri, il liceo
ginnasio Terenzio Mamiani, il liceo classico Pilo Albertelli, il liceo scientifico
Camillo Cavour, il liceo scientifico Augusto Righi, il liceo scientifico Plinio
Seniore, il liceo artistico Ripetta, il convitto nazionale Vittorio Emanuele II, il
collegio San Giuseppe - Istituto De Merode, l'Istituto Massimiliano Massimo.

Università

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Università a Roma.


Roma città ha il maggior numero di laureati in Italia e anche la percentuale più
alta rispetto al numero degli abitanti[165]. Inoltre ha il maggior numero di atenei
e di iscritti universitari in Italia; sul suo territorio sono presenti ventidue
atenei statali e privati e ventiquattro atenei pontifici, per un totale di
quarantasei atenei.[166]

La più importante è la Sapienza, che nel 2013 è stata anche l'unica università
italiana a comparire tra le prime cento del mondo secondo la classifica
internazionale elaborata dal Center for World University Rankings, collocandosi al
63º posto.[167]

Università statali:
Sapienza Università di Roma;
Università degli Studi di Roma "Tor Vergata";
Università degli Studi Roma Tre;
Università degli Studi di Roma "Foro Italico".
Conservatorio Santa Cecilia
Università private:
Libera università internazionale degli studi sociali Guido Carli;
Università commerciale Luigi Bocconi (sede di Roma);
Istituto Europeo di Design;
Università Cattolica del Sacro Cuore;
Università Campus Bio-Medico;
Università Europea di Roma;
John Cabot University;
Libera Università Maria Santissima Assunta - LUMSA;
Facoltà valdese di teologia;
Link Campus University;
Libera Università Leonardo da Vinci - LULV;
Upter - Università Popolare di Roma;
SSML Gregorio VII;
Istituto superiore di studi e ricerca per l'assistenza sociale e sanitaria -
I.S.S.A.S.;
Saint Camillus International University of Health Sciences;
Istituto Lorenzo de' Medici;
John Felice Rome Center;
American University of Rome;
Quasar Design University;
Università degli Studi Internazionali di Roma.
Università private telematiche:
Università telematica "Guglielmo Marconi";
Università degli Studi "Niccolò Cusano"
Università telematica UNITELMA Sapienza;
Università telematica internazionale "UniNettuno";
Università telematica "San Raffaele".
Università e istituti pontifici:
Pontificia università Antonianum;
Pontificia università gregoriana;
Pontificia università lateranense;
Università pontificia salesiana;
Pontificia università della Santa Croce;
Pontificia università San Tommaso d'Aquino (Angelicum);
Pontificia università urbaniana;
Pontificio ateneo Sant'Anselmo;
Pontificio ateneo Regina Apostolorum;
Pontificia facoltà di scienze dell'educazione Auxilium;
Pontificia facoltà teologica "Marianum";
Pontificia facoltà teologica San Bonaventura;
Pontificia facoltà teologica Teresianum;
Accademia alfonsiana;
Istituto patristico augustinianum;
Pontificio istituto biblico;
Pontificio istituto Giovanni Paolo II;
Pontificio istituto orientale;
Pontificio istituto di studi arabi e d'islamistica;
Pontificio istituto di musica sacra;
Accademie:
Accademia di belle arti di Roma;
Istituto superiore per le industrie artistiche - ISIA;
Rome University of Fine Arts - RUFA.
Musei

Lo stesso argomento in dettaglio: Musei di Roma.

Galleria nazionale d'arte moderna

Il Palazzo delle Esposizioni


A Roma l'offerta museale è molto vasta sia per quantità sia per qualità: i musei
contengono cultura, arte e scultura, tesori accumulati in città nel corso dei
secoli.[168]

Tra i musei e le gallerie più importanti di Roma, si includono:

I Musei Vaticani (oltre 6 milioni di visitatori all'anno),[169] la cui collezione


principale esposta è costituita dai più importanti capolavori di arte romana e arte
rinascimentale al mondo;
Il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo e Passetto di Borgo, è uno dei musei più
visitati d'Italia,[170] situato all'interno del complesso monumentale del Mausoleo
di Adriano, espone collezioni di arte, pittura e archeologia. Per questo motivo può
essere considerato allo stesso tempo un monumento, un'area archeologica e un museo;
Il Vittoriano e il Museo nazionale del Palazzo di Venezia abbreviato in "VIVE", è
composto dai due edifici, all'interno del Vittoriano si trovano alcuni musei
dedicati alla storia d'Italia, in particolare all'Unità d'Italia, Museo Centrale
del Risorgimento, mentre Palazzo Venezia è un museo d'arte, che ospita la
Biblioteca di archeologia e storia dell'arte che è la più grande biblioteca
italiana di arte e archeologia;[171]
I Musei Capitolini, costituiscono la principale struttura museale civica di Roma,
parte del Sistema Musei di Roma Capitale, e sono il più antico museo pubblico al
mondo;[172]
Museo Nazionale Romano, espone reperti della preistoria e della storia antica di
Roma;
Il Museo delle Civiltà, nato dall’accorpamento di 4 musei nazionali, è situato
all’EUR e la sua collezione va dalla preistoria fino al XXI secolo, in particolare
di arti africane, oceaniche, asiatiche e americane, reperti altomedievali e di
origine coloniale, collezioni paleontologiche e lito-mineralogiche;
La Galleria Borghese, ospita gran parte della collezione d'arte iniziata da
Scipione Borghese, cardinale nipote di Papa Paolo V, che è anche responsabile della
costruzione della villa che ospita il museo, la Villa Borghese Pinciana situata
all'interno dei giardini di Villa Borghese. È il museo d'arte più visitato di
Roma[170] dopo i Musei Vaticani, ospita una ricca e tra le più importanti
collezioni di sculture e arte barocca e rinascimentale del mondo;
La Galleria Nazionale d'Arte Antica, è la principale collezione nazionale di
dipinti antichi di Roma, si compone di 2 poli: Palazzo Barberini e Palazzo Corsini;
Il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, è tra i più importanti musei dedicati
alla civiltà etrusca e falisca al mondo;[173]
Palazzo delle Esposizioni, progettato da Pio Piacentini dal 1877. Il palazzo ospita
numerosi eventi e mostre d'arte;
Il MAXXI, il museo più moderno della città. Progettato dall'architetta Zaha Hadid,
è il museo nazionale dedicato all'arte del XXI secolo;
Galleria Nazionale d'Arte Moderna, ospita la più completa collezione dedicata
all'arte italiana e straniera dall'Ottocento a oggi.[174][175][176]
E ancora: Galleria Colonna, Galleria Doria Pamphilj, Galleria Spada, Museo dell'Ara
Pacis, il Museo di Roma, il Museo di Roma in Trastevere, il Museo storico della
Liberazione, il Museo dei Fori Imperiali (che assieme ad altri fa parte del sistema
dei Musei in Comune), il Museo Barracco, il Museo napoleonico di Roma, il Musei di
Villa Torlonia, nonché i moderni MACRO e Venanzo Crocetti[168] e i musei
scientifici (Museo civico di zoologia di Roma, Planetario e museo astronomico).

Media
Stampa

Palazzo Wedekind, sede de Il Tempo


A Roma hanno sede molti tra i più diffusi quotidiani nazionali:

Il Messaggero (fondato nel 1878, ha sede in via del Tritone);


Il Tempo (fondato nel 1944, ha sede a Palazzo Wedekind);
la Repubblica (il secondo quotidiano più diffuso in Italia[177]);
il Fatto Quotidiano (fondato nel 2009)
Il Foglio (fondato nel 1996 da Giuliano Ferrara);
La Discussione (fondato da Alcide De Gasperi nel 1952)
Secolo d'Italia (fondato nel 1952);
Il Riformista (fondato nel 2002);
il manifesto (fondato nel 1969);
L'unità (fondato da Antonio Gramsci nel 1924);
Il Dubbio (fondato da Piero Sansonetti nel 2016);
Corriere dello Sport - Stadio (uno dei tre principali quotidiani sportivi
nazionali);
Metro (quotidiano) (fondato il 3 luglio 2000);
Leggo (fondato nel 2001) è edito dal gruppo Caltagirone Editore;
Il Romanista in formato cartaceo dopo gli incontri della Roma, fondato nel 2004 da
Riccardo Luna.
In passato Roma fu anche sede di Liberazione, de Il Giornale d'Italia (1901-2006),
di Paese Sera e de Il Popolo.

Vi hanno sede anche alcune delle principali agenzie di stampa multimediali


italiane:

ANSA (fondata nel 1945, è la prima agenzia di informazione multimediale in Italia e


tra le prime nel mondo);
AGI (fondata nel 1950);
L'Opinione delle libertà (fondato nel 1976)
L'Identità (fondato da Gino Falleri nel 2016)
Adnkronos (fondata nel 1963);
DIRE (fondata nel 1988).
askanews (fondata nel 2014);
Tra i gruppi editoriali e le case editrici romane, vi sono il Gruppo Editoriale
L'Espresso, il Gruppo Editoriale Italiano, l'Istituto dell'Enciclopedia Italiana,
Carocci Editore, Città Nuova Editrice, Caltagirone Editore, Lateran University
Press, Newton Compton Editori, Gremese, Fanucci Editore, Nutrimenti, Editori
Riuniti, CIC Edizioni Internazionali, Fandango Libri, Gallucci Editore, Minimum
fax, Fazi Editore.

Radio
«Uri, Unione Radiofonica Italiana. 1-RO: stazione di Roma. Lunghezza d'onda metri
425. A tutti coloro che sono in ascolto il nostro saluto e il nostro buonasera.»

(Annuncio della prima trasmissione radiofonica italiana, 6 ottobre 1924)

Tra le emittenti radiofoniche italiane a diffusione nazionale, hanno sede a Roma


Radio Capital, M2o, Radio Dimensione Suono Roma, Radio Radicale e Rai Radio con
dieci reti radiofoniche. Vi si trovano, inoltre, la sede operativa di Radio 24,
alcuni studi di Radio Kiss Kiss, una redazione di Radio Maria e una sede di RTL
102.5.

Il 6 ottobre 1924 Ines Viviani Donarelli lesse l'annuncio iniziale della prima
trasmissione radiofonica italiana della URI dallo studio romano di palazzo Corrodi
(quartiere Parioli).[178] Nel 1927 la URI divenne EIAR, con sede legale a Roma; a
Torino vi era la direzione generale. Quest'ultima venne spostata a Roma nel 1952,
otto anni dopo che l'EIAR assunse la denominazione di Radio Audizioni Italiane.

Televisione

Sede centrale Rai, Viale Mazzini 14.


Nel 1952 la direzione generale della Radio Audizioni Italiane si trasferì da Torino
(città in cui nel 1924 nacque la URI) a Roma: qui la società, il 10 aprile 1954,
divenne operatore televisivo e assunse la denominazione RAI - Radiotelevisione
Italiana S.p.A. La sede legale, la presidenza e la direzione generale si trovano in
viale Giuseppe Mazzini 14, nel quartiere Della Vittoria. Il principale centro di
produzione si trova a Saxa Rubra; altri sono siti in via Teulada (Della Vittoria),
via Ettore Romagnoli (Monte Sacro Alto) e al teatro delle Vittorie in via Col di
Lana (Della Vittoria); l'auditorium Rai si trova al Foro Italico. A Roma vengono
prodotte Rai 1, Rai 2, Rai 3, Rai News 24, Rai Italia e Rai Radio 1, Rai Radio 2,
Rai Radio 3, Rai IsoRadio, Rai Gr Parlamento, Rai Radio Tutta Italiana.

A Roma si trovano anche due centri di produzione Mediaset (il Centro Safa Palatino
e il Centro Titanus Elios), una sede di Sky Italia (nel centro di Roma) e la sede
de LA7 e LA7d (via Pineta Sacchetti); hanno sede, inoltre, varie aziende televisive
e di streaming-on demand (TIMvision, Tivù, Netflix Italia, Warner Bros.
Entertainment Italia, NBC Universal Global Networks Italia, A+E Networks Italia e
sedi di rappresentanza di TV estere), TV2000 (la TV della Conferenza Episcopale
Italiana, sulla via Aurelia) e Telepace (via del Mascherino) che ambedue
collaborano con il Centro Televisivo Vaticano, nonché le varie reti televisive
locali del Lazio.

Numerosi sono i programmi andati in onda da Roma e le fiction televisive girate


nella città capitolina: da Canzonissima a Rischiatutto, da Non è la Rai al Maurizio
Costanzo Show, da Ballando con le stelle a Carràmba! Che sorpresa, da Domenica in a
Chi l'ha visto?, da Un medico in famiglia a I Cesaroni.

Arte

Lo stesso argomento in dettaglio: Arte romana, Rinascimento romano e Scuola romana


(pittura XX secolo).
Augusto di Prima Porta
Augusto di Prima Porta

Il Mosaico del gladiatore


Il Mosaico del gladiatore
Il baldacchino di San Pietro
Il baldacchino di San Pietro

La Cappella Sistina
La Cappella Sistina

Il tempietto di San Pietro in Montorio


Il tempietto di San Pietro in Montorio
Roma è oggi considerata una fra le più importanti città d'arte del mondo; nel suo
territorio vi sono opere testimonianza di tutte le civiltà che l'hanno abitata
nelle varie epoche, dalle opere romane a quelle medievali, rinascimentali,
barocche, romantiche e contemporanee: per questo essa risulta essere la città che
possiede più monumenti al mondo.[107]

L'arte romana fu fortemente influenzata da due correnti culturali differenti: la


cultura italica (in particolar modo etrusca) e la cultura greca ellenistica; i
Romani, tuttavia, non davano molta importanza al mondo dell'arte, considerata causa
di corruzione del mos maiorum.

A Roma, fin dai primi secoli, si affermò la ritrattistica, legata al culto degli
antenati. La conquista dei popoli stranieri fece confluire nella città capitolina
immense ricchezze derivanti dalla spoliazione dei templi e delle città nemiche: la
definitiva conquista dei territori ellenici, inoltre, la mise a diretto contatto
con i tesori dell'arte greca.

L'architettura romana basava i propri schemi costruttivi sul principio dell'arco e


della volta; la cupola fu la vera e propria invenzione romana, insieme con la fitta
rete stradale che collegava Roma con le altre città dell'impero. La pittura romana,
probabilmente simile a quella ellenistica, viene convenzionalmente suddivisa in
quattro stili, detti pompeiani; a Roma si sono conservati alcuni esempi in varie
dimore patrizie, ad esempio nella villa di Livia e presso la Casa della Farnesina.

L'arte romana può essere divisa in due filoni: arte aulica (o patrizia) e arte
plebea, da cui derivò l'arte paleocristiana e gran parte dell'arte medievale.
Proprio il cristianesimo modificò l'aspetto della città, che si arricchì di
catacombe, di basiliche (costruite sull'esempio di quelle civili), di chiese con
decorazioni musive.

Dopo secoli di decadenza, dovuta alle invasioni barbariche, a Roma l'arte conobbe
una nuova fase in seguito alla discesa dei Franchi in Italia e, soprattutto,
all'incoronazione di Carlo Magno, che volle ricostituire un impero paragonabile a
quello romano, per estensione e potenza, ma anche per arte e cultura.

Dopo il Basso Medioevo, caratterizzato dal dominio di nobili famiglie che


arricchirono il volto della città con centinaia di torri, simbolo del loro potere,
e la definitiva affermazione del papato dopo lo scisma d'Occidente, Roma cambiò la
propria immagine, divenendo il più importante luogo di produzione artistica
dell'intero continente; in questo periodo, in città lavorarono, al servizio dei
Papi, i maggiori architetti e pittori del tempo: Masaccio e Masolino, Leon Battista
Alberti, il Beato Angelico, Piero della Francesca, Pinturicchio, Botticelli,
Bramante, Raffaello e Michelangelo.

Dopo il quinquennio del papa Sisto V, che mutò l'impianto urbanistico della città,
nel XVII secolo a Roma nacque l'arte barocca, che ebbe in Carlo Maderno, Pietro da
Cortona, Gian Lorenzo Bernini e Francesco Borromini i suoi massimi esponenti.

Nel Settecento, Roma perse il ruolo politico di principale capitale europea, e,


nonostante la realizzazione di alcune grandi opere d'arte (tra cui quelle di
Antonio Canova), la produzione artistica subì un lento declino, dovuto anche alle
vicende politiche della città.

La svolta decisiva avvenne con la breccia di porta Pia, che consegnò Roma al Regno
d'Italia: la città dovette adeguarsi nuovamente al ruolo di capitale e conobbe una
rapida espansione, urbanistica e demografica. Dopo la Roma umbertina di fine
Ottocento e la Roma giolittiana di inizio XX secolo, si affermò il fascismo, che
rinnovò il volto della città. La seconda metà del secolo è stata caratterizzata
dalla creazione di nuovi quartieri, come l'EUR, in cui dominano l'arte e
l'architettura moderna e contemporanea.

Teatro

Lo stesso argomento in dettaglio: Teatri di Roma.

Il teatro romano di Ostia antica


Le prime forme teatrali presenti a Roma furono le espressioni popolari
preletterarie: il fescennino, penetrato a Roma nel IV secolo a.C.; la satura,
rappresentata durante i ludi scaenici istituiti nel 364 a.C.;[179] l'atellana, una
farsa di tipo comico; il mimo, uno spettacolo di origine greca.

È proprio con la rappresentazione di un'opera teatrale che, tradizionalmente, ha


inizio la storia della letteratura latina: nel 240 a.C., infatti, gli edili
affidarono a Livio Andronico la composizione di una fabula, in occasione
dell'anniversario della vittoria di Roma su Cartagine (prima guerra punica).

Teatro dell'Opera di Roma


Fortemente influenzato da quello greco, il teatro latino annovera tra i principali
autori Gneo Nevio, Marco Pacuvio, Quinto Ennio, Lucio Accio, Tito Maccio Plauto,
Publio Terenzio Afro e Lucio Anneo Seneca; dal I secolo d.C. in poi, per il teatro
latino iniziò una lunga fase di decadenza.

Dopo una fase buia durante tutto il Medioevo (caratterizzato dal cosiddetto teatro
religioso), il teatro svolse un ruolo di primo piano dagli inizi dell'età moderna,
nonostante la rigida censura dei pontefici: gli spazi pubblici dedicati alle
rappresentazioni teatrali, tuttavia, iniziarono a comparire solo nel Seicento
(secolo influenzato dalla presenza in Roma della mecenatica Cristina di Svezia),
anche se il primo fu eretto sul Campidoglio per volere del papa Leone X nel 1513.

Il secolo d'oro per il teatro romano moderno fu il Settecento, quando furono


costruiti i grandi teatri (l'Alibert, l'Argentina) e si diffuse il melodramma del
romano Pietro Metastasio. Il teatro, dopo un declino nella prima metà
dell'Ottocento, si rivitalizzò dopo l'unità nazionale (soprattutto il teatro
dialettale e la prosa); negli anni 1880 fu costruito il Costanzi (il teatro
dell'Opera).

Nel Novecento furono realizzati numerosi teatri, nonostante la crisi del mondo
teatrale dovuta alla nascita del cinema e della televisione; negli ultimi decenni è
stato attuato un decentramento teatrale a favore delle zone periferiche della città
capitolina.

Oggi Roma vanta una grande varietà di offerta teatrale, potendo annoverare, oltre
ai sopracitati, il teatro Eliseo, il teatro Brancaccio, il teatro Ambra Jovinelli,
il teatro Sistina, il teatro Quirino, il teatro Valle, il teatro India, il salone
Margherita, il GranTeatro, il teatro delle Vittorie, il teatro Tor Bella Monaca, il
teatro del Lido e il teatro Arcobaleno.

Cinema
Audrey Hepburn e Gregory Peck in Vacanze romane
Roma è considerata una delle capitali mondiali del cinema: dalla costruzione degli
studi di Cinecittà in poi, vi si è concentrata gran parte dell'industria
cinematografica italiana. Cinecittà, inaugurata nel 1937, negli anni cinquanta e
sessanta divenne, per i produttori americani, la nuova Hollywood: qui furono girati
colossal come Quo vadis, Cleopatra e Ben-Hur.

Diversi luoghi della città sono legati a film, attori, registi: ad esempio, piazza
del Popolo (Nell'anno del Signore di Luigi Magni), via Vittorio Veneto e la fontana
di Trevi (La dolce vita di Federico Fellini), la chiesa della Trinità dei Monti e
via Margutta (Vacanze romane di William Wyler), Testaccio (Accattone di Pier Paolo
Pasolini), la fontana di Trevi (Totòtruffa 62, con Totò e Nino Taranto). Vi sono,
inoltre, film di grande successo legati alla città e alla sua storia, seppur girati
altrove: sono numerosi, in particolar modo, i film sull'antica Roma, facenti parte
del cosiddetto genere peplum (da Spartacus a Il gladiatore) e specialmente quelli
filo religioso-esorcistico (Il rito, L'altra faccia del diavolo e Angeli e demoni).

Roma è legata a tanti altri cineasti, tra cui registi come Vittorio De Sica,
Roberto Rossellini, Sergio Leone, Pier Paolo Pasolini, Mario Monicelli, Giorgio
Bianchi, Luigi Comencini, Ettore Scola, Luigi Zampa, Dino Risi, Steno, Pietro
Germi, Ettore Scola, Lucio Fulci, Dario Argento, Nanni Moretti, Paolo Sorrentino,
Matteo Garrone, sceneggiatori come Suso Cecchi D'Amico, Ennio Flaiano, Leonardo
Benvenuti, Age & Scarpelli, Flavio Mogherini e anche ad attori come Anna Magnani,
Aldo Fabrizi, Silvana Mangano, Alberto Sordi, Nino Manfredi, Vittorio Gassman, Ugo
Tognazzi, Gian Maria Volonté, Monica Vitti, Enrico Montesano, Gigi Proietti,
Christian De Sica, Carlo Verdone, Sergio Castellitto, Massimo Ghini.

Prima di Cinecittà, tuttavia, vi furono altre case di produzione: la Cines, sorta


nel 1906 dalla trasformazione in società anonima della Alberini & Santoni, la
Scalera Film, alla circonvallazione Appia e la De Paolis; contribuirono allo
sviluppo dell'industria cinematografica anche La Settimana Incom e l'Istituto Luce.
[180]

Musica

Lo stesso argomento in dettaglio: Scuola romana (musica) e Canzone romana.


La musica è presente nella storia di Roma fin dalle prime espressioni orali dei
ceti dominanti della fase preletteraria (dai carmina convivalia alle neniae) e
quelle popolari (canti, formule magiche, filastrocche, carmina triumphalia). Di
origini etrusche o italiche, la musica romana ricopriva un ruolo fondamentale nella
vita sociale, culturale e militare: i principali strumenti, infatti, venivano
utilizzati durante le battaglie.

Con l'avvento del cristianesimo, si diffuse in Roma il canto cristiano, in cui è


possibile riscontrare gli archetipi della cultura musicale occidentale. In seguito
alla svolta costantiniana, a Roma fu fondata la prima schola lectorum, poi divenuta
schola cantorum. Nella chiesa di Roma si sviluppò il canto romano antico,
successivamente chiamato canto gregoriano perché attribuito al papa Gregorio I:
tale canto è riconosciuto come canto proprio della liturgia romana.[181] Nel 1028
Guido d'Arezzo fu invitato dal papa Giovanni XIX a Roma, dove soggiornò al
Laterano, per illustrare alla curia papale le novità che aveva introdotto in campo
musicale.

Fra il XVI e il XVII secolo, nel contesto della Controriforma, si affermò la


Cappella musicale pontificia sistina e fu attivo in Roma un gruppo di compositori
alla ricerca di uno stile sacro rinnovato sulla base del canto gregoriano e della
polifonia del XV secolo: il principale interprete di questo rinnovamento, da cui
fiorì la nuova musica polifonica e barocca, fu Giovanni Pierluigi da Palestrina.
[182] Nel 1584 è stata fondata l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la più
antica accademia di musica al mondo. Fu a Roma che, con Giulio Caccini prima e con
Pietro Metastasio poi, si avviò la riforma del melodramma italiano.

Nei secoli successivi, Roma fu meta di compositori come Antonio Vivaldi, Wolfgang
Amadeus Mozart, Gioachino Rossini, Franz Liszt, Charles Gounod e Claude Debussy.

Nel XX secolo la città ha dato i natali ai compositori Ennio Morricone, Armando


Trovajoli, Nicola Piovani, alla clavicembalista Chiara Massini, alla pianista
Alessandra Celletti nonché ad alcuni tra i principali cantautori italiani, tra cui
Claudio Villa, Lando Fiorini, Claudio Baglioni, Antonello Venditti, Renato Zero,
Francesco De Gregori, Fiorella Mannoia, Michele Zarrillo, Luca Barbarossa, Marina
Rei, Jovanotti, Eros Ramazzotti, Max Gazzè, Alex Britti, Daniele Silvestri, Niccolò
Fabi, Simone Cristicchi, Giorgia, Fabrizio Moro e Ultimo.

Roma ha avuto anche una grande cultura hip hop, con rapper molto famosi come Piotta
e CaneSecco e collettivi quali il TruceKlan, i Colle der Fomento e i Cor Veleno.

Nel 1908 è stata fondata l'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la


più antica delle attuali orchestre sinfoniche italiane, che dal 2002 ha sede nel
moderno Auditorium Parco della Musica. Le altre orchestre sinfoniche della città
sono l'Orchestra Sinfonica di Roma, che si esibisce all'Auditorium Conciliazione e
l'Orchestra Roma Sinfonietta, che ha sede all'Auditorium Parco della Musica.

Nel 1919 alla Città fu dedicato un apposito inno composto da Puccini su testo di
Fausto Salvatori, per celebrare la vittoria dell'Italia nella prima guerra
mondiale.[183][184]

Lo Studio 15 di Cinecittà ha ospitato l'Eurovision Song Contest 1991, dopo la


vittoria nell'anno precedente di Toto Cutugno e ha visto a sua volta la vittoria
della Svezia con il brano Fångad av en stormvind di Carola Häggkvist.

Cucina

Lo stesso argomento in dettaglio: Cucina romana.

Prodotti tipici della cucina antica


Alle origini della cucina romana vi è la cucina dell'antica Roma, descritta nel
Satyricon di Petronio Arbitro e nelle ricette di Apicio e basata su carni battute,
legumi, ortaggi, pesci e vino.

La cucina romanesca, a partire dal Medioevo, si divise in cucina pontificia,


consumata alla corte dei Papi, e cucina popolare, maturata sino ai nostri giorni.
[185] Quest'ultima si basa su ingredienti semplici ma saporiti, sull'uso di erbe
aromatiche, di avanzi e frattaglie, di strutto, olio e battuto a base di lardo,
guanciale, ventresca e grasso di prosciutto.[185]

Tra i piatti tipici vi sono l'abbacchio al forno, la coda alla vaccinara, la


coratella, i rigatoni con la pajata, i saltimbocca, la trippa di bue, i carciofi
alla romana, l'amatriciana, la carbonara, la cacio e pepe, la pasta alla gricia, il
pangiallo, la pizza bianca, e piatti della cucina ebraico-romanesca (tra cui i
carciofi alla giudia e i calzonicchi).[186][187]

Eventi
Ogni anno la Capitale è protagonista di eventi in molteplici ambiti culturali e
capaci di attirare diverse centinaia di migliaia di persone.

Sul piano cinematografico la città ospita: la Festa del Cinema di Roma, in autunno,
con palcoscenico principale presso l'Auditorium Parco della Musica[188]; il Rome
Independent Film Festival (abbreviato in RIFF), un festival di cinema indipendente
che si tiene a Roma a partire dal 2000; la cerimonia di premiazione dei David di
Donatello, con sede variabile tra l'Auditorium Conciliazione e gli Studi de Paolis
sulla via Tiburtina.

In àmbito letterario si segnalano invece la cerimonia di premiazione del Premio


Strega, che avviene ogni anno il primo giovedì del mese di luglio, nel ninfeo di
Villa Giulia; la fiera della piccola e media editoria, Più libri più liberi, presso
il Nuovo Centro Congressi all'EUR; Letterature - Festival Internazionale di Roma,
che si svolge in estate presso la basilica di Massenzio al Foro Romano; "Libri
Come", presso l'Auditorium Parco della Musica.

Sul fronte artistico in città si svolgono la Quadriennale di Roma,[189] solitamente


presso il Palazzo delle Esposizioni, l'Esposizione triennale di arti visive[190]
(dal 2011), oltre a numerose mostre di rilevanza internazionale presso gli spazi
espositivi delle Scuderie del Quirinale, dei vari musei e delle numerose gallerie
private. Infine, dal 2002 al 2020, a Roma si è tenuto FotoGrafia. Festival
internazionale di Roma.

Nella capitale si svolgono anche eventi legati alla moda: l'Altaroma Fashion Week
curata dalla società Altaroma in sedi variabili (l'area dell'Ex Dogana allo Scalo
San Lorenzo nel quartiere Tiburtino[191], l'ex Caserma in Via Guido Reni); la Rome
Fashion Week che si svolge nelle sale della Fiera di Roma; Roma Sposa - Salone
Internazionale dell'Abito da Sposa e da Cerimonia, che ha luogo in autunno presso
il Nuovo Centro Congressi.

Di rilevanza nazionale sono anche altre manifestazioni, come l'Estate romana o


Romarama, che prevede numerose iniziative (eventi artistici, performance teatrali,
spettacoli di musica, rassegne di cinema, rassegne a base di reading, letture e
concerti, manifestazioni dedicate ai libri e altri eventi)[192], l'edizione europea
del Maker Faire, il Romaeuropa Festival, e il Romics,[193] evento legato al fumetto
e all'animazione, annuale fino al 2012 e semestrale a partire dal 2013.

Geografia antropica
Urbanistica

Lo stesso argomento in dettaglio: Roma antica e Urbanistica a Roma tra il 1870 e il


2000.
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Suddivisioni storiche

Lo stesso argomento in dettaglio: Suddivisioni di Roma.


La suddivisione storica è composta di 116 comprensori toponomastici organizzati in
quattro gruppi:

22 rioni che compongono il centro storico, istituiti nel Medioevo sulla base delle
14 regioni augustee e ampliati alla fine del XIX secolo, tutti compresi entro le
Mura aureliane tranne Borgo e Prati;
35 quartieri che circondano il centro storico fuori dalle Mura aureliane, compresi
i tre "quartieri marini" di Ostia;
6 suburbi, territori oltre quartiere;
53 zone scarsamente popolate a cavallo del GRA e fino ai confini comunali, che
compongono l'Agro romano.
Esistono ulteriori suddivisioni e toponimi di uso corrente.

Suddivisioni di Roma
Suddivisioni di Roma
Città Metropolitana di Roma Capitale in rosso il territorio del Comune di Roma
Capitale
Città Metropolitana di Roma Capitale
in rosso il territorio del Comune di Roma Capitale

Regione Lazio in rosso il territorio della Città Metropolitana di Roma Capitale


Regione Lazio
in rosso il territorio della Città Metropolitana di Roma Capitale
Rioni di Roma
Rioni di Roma

Quartieri di Roma
Quartieri di Roma

Suburbi di Roma
Suburbi di Roma

Zone di Roma
Zone di Roma

Zone urbanistiche di Roma


Zone urbanistiche di Roma

Municipi di Roma
Municipi di Roma
Suddivisioni amministrative

Lo stesso argomento in dettaglio: Municipi di Roma.

I Municipi di Roma
Il territorio di Roma Capitale è suddiviso in quindici Municipi,[194] con autonomia
gestionale, finanziaria e contabile, e organi politici eletti direttamente.[195]

Nel 1972 furono istituite venti Circoscrizioni, ridotte a diciannove nel 1992
quando la XIV è diventata il Comune di Fiumicino, e denominate Municipi dal 2001,
quando acquisirono maggiori competenze in base al processo di decentramento
amministrativo. Dal 2013 lo statuto di Roma Capitale articola il territorio in
quindici Municipi, accorpando alcuni dei territori preesistenti.

A fini statistici i Municipi sono ulteriormente suddivisi in 155 zone urbanistiche


omogenee.[196]

Frazioni

Lo stesso argomento in dettaglio: Frazioni di Roma.


Economia

Parco Centrale del Lago all'EUR (nel 2008), sede del più importante polo
finanziario e terziario della capitale

La Banca d'Italia in via Nazionale


Roma è il primo comune in Italia per prodotto interno lordo complessivo, vi si
concentrano infatti gran parte delle attività economiche e dell'occupazione del
Lazio. Il reddito imponibile medio pro-capite dichiarato nel 2021 era di 25 990
euro.[197]

Il valore aggiunto delle imprese nell'industria e nei servizi non finanziari è


stato nel 2015 pari a 51,8 miliardi (poco meno di Milano con 52,5), mentre la
produttività è stata di 57 000 euro per addetto (inferiore rispetto ai 70 500 di
Milano); i settori più rilevanti in termini di valore aggiunto sono informazione e
comunicazione (10,4 miliardi), commercio (7,4) e attività professionali e tecniche
(5,6).[198]

Nuovo Centro Congressi nel 2018


La città metropolitana di Roma ha il maggiore ammontare in Italia di popolazione
attiva (1,98 milioni) e di occupati (1,77 milioni) e un tasso di attività che si
attesta al 64,1%, superiore alla media nazionale.[199] Il tasso di disoccupazione
nel 2022 si è attestato intorno al 7,4%, in netto calo rispetto al 2015 (10,7%).
[200]

L'87% degli occupati è addetto al settore dei servizi (di cui il 19% in commercio,
alberghi e ristoranti), il 7% nell'industria in senso stretto, oltre al 5,4% nelle
costruzioni; il 78% degli occupati era dipendente.[199]

Storicamente la città di Roma ha potuto contare su una forte espansione economica


durante il boom economico degli anni ‘50 e ‘60. Periodo in cui la città ha visto
un'ampia espansione urbanistica e un forte aumento della popolazione, grazie
all'immigrazione proveniente da altre regioni italiane e dall'estero
successivamente, in cui è diventata una delle più grandi metropoli europee[201].
Periodo in cui Roma fu protagonista della dolce vita romana, dall'omonimo film che
ha rappresentato la vivacità e lo splendore della città in quegli anni. Ancora oggi
Roma è una delle città più attrattive del paese, in cima alle preferenze degli
italiani tra le città in cui vorrebbero vivere[202], grazie soprattutto all'ingente
offerta di servizi (formativi, culturali ed economici) che la città dispone.

Grande polo di servizi e commercio, è considerata con gli studi di Cinecittà, uno
dei principali centri mondiali dell'industria cinematografica e dell'audiovisivo,
oltre ad essere un importante centro finanziario, universitario, dei trasporti,
della moda, dell'editoria, dei media, dell'intrattenimento, del turismo
internazionale e congressuale.

Agricoltura
Roma è il più grande comune agricolo d'Europa, con una superficie agricola di circa
517 km², pari a circa il 40% della superficie comunale totale.[203]

Industria

Il Gazometro, è stato il gasometro più grande d’Europa, simbolo dello sviluppo


industriale di Roma.[204]
I quartieri Ostiense, Marconi e Testaccio, furono i luoghi storicamente ad alta
concentrazione industriale della città. La storia industriale della città e
dell’industrializzazione capitolina comincia con il pontificato di Pio IX, papa
riformatore, ultimo pontefice sovrano dello Stato Pontificio,[205] che intraprese
importanti e radicali cambiamenti nella città, volto a modernizzare la capitale
pontificia. Vennero infatti ultimati numerosi progetti urbanistici, la costruzione
di grandi stazioni, ponti ferroviari, scali e nodi di interscambio, centri di
servizio che si svilupparono in concomitanza con la nascita delle vaste realtà
produttive dell’epoca.

Con l’inizio dello sviluppo della ferrovia a Roma, vennero inaugurate due linee: la
Roma-Frascati e la Roma-Civitavecchia, quest’ultima fu strategica per lo sviluppo
industriale in zona Ostiense, fu infatti espansa nel 1863 alla neonata stazione di
Roma Termini, per scavalcare il fiume venne costruito l’avveniristico per l’epoca
Ponte dell'Industria, comunemente conosciuto come Ponte di Ferro.[206]

Il processo di industrializzazione proseguì anche successivamente al Risorgimento e


alla proclamazione di Roma capitale del Regno d’Italia. In particolare con
l’istituzione del Piano Regolatore del 1883,[207] in cui venne individuata l’area
di Testaccio come zona più idonea per accogliere la nuova classe lavoratrice, per
la presenza in zona della ferrovia e del Tevere. Testaccio divenne il primo
quartiere operaio e ufficialmente il primo distretto industriale di Roma.

Il primo stabilimento ad essere costruito fu il Mattatoio, le attività industriali


del sito erano favorite dalla presenza dei Magazzini Generali, della Dogana, della
Centrale Elettrica Comunale e al Porto Fluviale sul Tevere, che sin dai tempi
dell’Antica Roma è stato la principale via commerciale di Roma.[208] Nel 1922
entrarono in funzione i Mercati Generali sviluppati su una grande superficie lungo
la Via Ostiense. Successivamente vennero costruite impianti per il rifornimento
energetico del grande complesso industriale e della città, la Centrale Montemartini
nel 1912 e il Gazometro inaugurato nel 1937.

Nel complesso l’industria capitolina fu fortemente limitata, soffocata


essenzialmente da due fattori:

Solido mantenimento degli interessi dell’industria edilizia, incentivata durante il


periodo della ricostruzione post-bellica;
Atteggiamento della politica nazionale del nostro paese, che temeva dei rischi
associati alla presenza di una forte classe operaia sul suolo della Capitale. Si
ritenne infatti pericoloso avere una massa di operai vicino i centri del potere.
[209]
Negli ultimi anni del Fascismo, cominciò a declinare il ruolo industriale di
Ostiense e Marconi, e fu individuata nei primi anni '40 un nuovo polo industriale a
Tiburtina. In quest’area si sviluppò intorno ad alcuni poli di sviluppo una moderna
realtà industriale, a cominciare dalla cosiddetta Tiburtina Valley, ovvero la zona
a est intorno al Grande Raccordo Anulare lungo la via Tiburtina, dove sorge il
Tecnopolo Tiburtino[210].

Altri importanti poli industriali sono quelli di Castel Romano (dove sorge l'altro
Tecnopolo[211]), Parco de' Medici e Santa Palomba.

Nel complesso l'industria attuale di Roma si sviluppa su vari settori diversificati


che vanno dall'aerospaziale, al settore farmaceutico, cinematografico, alimentare,
tessile, grafico, editoriale, e dell'abbigliamento.

Servizi

Il nuovo Rettorato dell'Università Roma Tre


La presenza di tre poli universitari pubblici, insieme a decine a carattere
privato, ha favorito negli ultimi anni lo sviluppo di attività legate alla ricerca
e ai servizi tecnologici avanzati. Il più importante polo finanziario e terziario
della Capitale è rappresentato dall'EUR. Il terziario è completato dalla presenza
delle sedi dei vari Ministeri e di gran parte degli enti pubblici statali, che
assieme ai vari enti locali (Regione, Città metropolitana, Comune, Municipi)
costituiscono la pubblica amministrazione capitolina.

Commercio
Roma è uno dei principali centri del paese del commercio internazionale. L'economia
della città è infatti storicamente caratterizzata dalla quasi assenza di industria
pesante, in quanto capitale del paese è da sempre uno dei principali centri delle
attività terziarie e dei servizi del paese, ad alto valore aggiunto. Tra i settori
di punta dell'economia di Roma spiccano l'informatica, ICT, aerospaziale, difesa,
telecomunicazioni, farmaceutico, sanità, ricerca, edilizia e attività commerciali
(soprattutto bancarie).

A Roma sono basate la maggior parte delle più grandi aziende italiane. Tra queste
spiccano le direzioni di Enel, Eni, Poste Italiane, TIM, che rientrano nel gruppo
della maggiori aziende del globo della Fortune Global 500, IP, Q8 Italia, Terna,
GSE, ITA Airways, Ferrovie dello Stato Italiane, Italo, Mundys, Webuild, Leonardo,
Engineering ingegneria informatica, AlmavivA, Acea, BNL e Rai.

A Roma hanno uffici anche alcune delle principali corporation del mondo come PwC,
KPMG, EY, Deloitte, Toyota, Mercedes-Benz, Pfizer, Procter & Gamble, Merck,
Accenture, Cisco, Microsoft, Oracle, HP, IBM, American Express, Huawei, Ericsson,
Unilever, Netflix e molte altre.

Sede centrale di Confindustria, la principale organizzazione di rappresentanza a


livello nazionale ed internazionale delle imprese, banche e aziende pubbliche
italiane. Unindustria Lazio (branca di Confindustria) è tra le principali
organizzazioni industriali italiane.

In città spiccano i settori della ricerca e sviluppo, dato dall'elevata presenza di


startup, poli universitari e settori di eccellenza, il che la rende una delle città
più innovative a livello europeo e nazionale.[212][213]

Via del Corso, che costituisce il Tridente, una delle principali strade del
commercio della capitale
È stata anche più volte annoverata tra le principali capitali della moda nel mondo.
[214] Importanti case di moda di lusso, e gioielli, come Valentino, Bulgari, Fendi,
Gattinoni, Roberto Capucci, Renato Balestra, Laura Biagiotti, Sandro Ferrone e
Brioni hanno sede principale e/o sono state fondate a Roma. Via dei Condotti è tra
le strade più costose d'Europa,[215] e insieme a piazza di Spagna formano il
principale distretto del lusso della capitale. Settore economico che costituisce
una delle principali voci di reddito per la città.[216]

Finanza

Sede romana della McKinsey & Company, società leader nel settore della consulenza
strategica
La capitale è anche un importante centro finanziario. Sede della Banca d'Italia,
della CONSOB, della Guardia di Finanza, dell'Antitrust e dell'Istituto per la
vigilanza sulle assicurazioni (IVASS), che rendono la città il principale centro di
controllo del mercato finanziario italiano. È anche sede centrale della camera di
compensazione del gruppo Euronext, tramite la filiale Euronext Clearing.[217]

Roma è la sede centrale della Cassa depositi e prestiti che, sotto controllo
pubblico, è il maggiore istituto finanziario del nostro paese. Numerosi gli
istituti di credito e finanziari italiani basati in città: BNL, Sorgente Group,
Banca Fideuram, IBL Banca, Banca Finnat, ICCREA Banca, Banca del Fucino, la Banca
del Mezzogiorno - MedioCredito Centrale e Igea Banca. Hanno uffici nella capitale
anche banche di investimento globali come UBS Group AG e JPMorgan Chase.

Turismo
L'importanza storica, monumentale, artistica, culturale e religiosa della città la
rende una delle principali mete turistiche nel mondo, secondo uno studio condotto
da Euromonitor nel 2019, complessivamente la capitale è la 5ª città più visitata
d'Europa dopo Londra, Parigi, Istanbul, Adalia e la 16ª al livello globale[218]
[219][220].

Roma ogni giorno è visitata mediamente da circa 90.000 turisti, per un totale annuo
nel 2017 di 14,7 milioni di arrivi e 35,6 milioni di presenze, di cui due terzi
stranieri[221]. In particolare la Basilica di San Pietro e il Colosseo sono
rispettivamente il 2º e il 5º tra i monumenti più visitati al mondo.[222]

La capitale, oltre al turismo leisure, si pone anche come meta internazionale per i
viaggi d'affari, prima destinazione in Italia nel settore, 14º al livello globale
con circa 79 tra meeting, convegni e congressi. Complessivamente l'Italia è terza
al livello globale nel settore dopo Stati Uniti e Spagna.[223]

L'interno del Pantheon, uno dei monumenti più visitati dai turisti
Il contributo del turismo costituisce circa il 12% del PIL cittadino.[224]

Infrastrutture e trasporti

Lo stesso argomento in dettaglio: Trasporti a Roma.


Strade
«Tutte 'e strade pórteno a Roma»

(Proverbio romanesco[225])

Le vie consolari
Roma ha la rete stradale più ampia d'Europa con circa 6000 km di strade.[226] La
città è al centro di una struttura radiale di vie di comunicazione che ricalcano le
antiche strade romane che, partendo dal miliarium aureum, il chilometro zero
fisico,[227] congiungevano Roma a tutti gli angoli dell'Impero: le principali
consolari che portavano nel resto d'Italia (Aurelia, Cassia, Flaminia, Salaria,
Tiburtina, Appia, Casilina) e gli altri tracciati di importanza locale (Nomentana,
Prenestina, Anagnina, Ardeatina, Laurentina, Ostiense, Tiberina cui nel medioevo si
aggiunse la Tuscolana).

Lo spazio urbano, un tempo delimitato dalle mura, a partire dalla seconda metà del
XX secolo è definito dall'anello esterno di raccordo tra le vie di penetrazione, il
Grande Raccordo Anulare, che rappresenta la congiunzione principale del trasporto
su strada tra Roma e il resto d'Italia. Sul Raccordo convergono le quattro
autostrade per Firenze (A1 diramazione Roma nord), Teramo e Pescara (A24/A25),
Napoli (A1 diramazione Roma sud) e l'aeroporto di Roma-Fiumicino (A91, da cui si
dirama la A12 per Civitavecchia), oltre alle due superstrade Cassia Veientana (SS 2
bis) e Pontina (SS 148). Altre importanti arterie della viabilità romana sono la
Tangenziale Est (che scorre tra il centro e il Raccordo attraversando i quartieri
est, nord e nord-ovest della Capitale), e la via Cristoforo Colombo che collega il
centro con il litorale di Ostia.

Ferrovie

Lo stesso argomento in dettaglio: Servizi ferroviari suburbani di Roma.

Notturna della Stazione di Roma Termini


Posta al centro della penisola, Roma è anche il principale nodo ferroviario
dell'Italia centrale, collegata mediante le linee ad alta velocità con Firenze e
Napoli. Le altre principali direttrici di traffico ricalcano - almeno nella parte
iniziale del percorso - il tracciato delle strade consolari: la linea tirrenica
(Roma-Genova, lungo la via Aurelia); la linea verso nord inizialmente lungo la
valle del Tevere (Roma-Firenze-Bologna); le linee verso l'Adriatico (Roma-Pescara,
lungo la via Tiburtina, e Roma-Ancona, lungo la via Flaminia); le linee verso il
meridione (Roma-Formia-Napoli, lungo la via Appia, e Roma-Cassino-Napoli, lungo la
via Casilina)[228].

Tra le ferrovie che servono Roma rientrano anche i servizi suburbani gestiti da
Trenitalia e denominati Ferrovie Laziali (o FL) per un totale di otto ferrovie, a
cui si aggiungono il Leonardo Express (treno diretto tra Roma Termini e l'aeroporto
di Roma-Fiumicino) e le ferrovie ex-concesse, proprietà della regione, gestite da
ASTRAL e Cotral: Roma-Lido e Roma-Civita Castellana-Viterbo (o Roma-Nord).
La stazione ferroviaria principale, e l'unica nel centro storico, è Roma Termini
(la più trafficata stazione d'Italia, collegata con le linee A e B della
metropolitana e vicina alla linea Roma-Centocelle), ma i treni ad alta velocità di
Trenitalia e Italo e i treni nazionali fermano anche a Roma Tiburtina (destinata a
gestire livelli di servizio pari a Termini e collegata dalla linea B) e a Roma
Ostiense (collegata alla linea B e alla Roma-Lido). Altre stazioni che svolgono un
ruolo importante per i servizi ferroviari sono Roma San Pietro, Roma Trastevere,
Roma Tuscolana e Roma Prenestina, mentre Roma Casilina, chiusa al pubblico dal
2003, viene usata come fermata straordinaria in condizioni di difficoltà.

Porti

Lo stesso argomento in dettaglio: Trasporti a Roma § Porti.


Il primo porto romano si deve, secondo la tradizione, ad Anco Marzio che fece
costruire alla foce del Tevere l'insediamento di Ostia, cui si aggiunsero in età
imperiale sulla sponda opposta del fiume i due nuovi porti di Claudio e Traiano.
Altri scali romani furono quelli fluviali, costruiti per l'approdo delle
imbarcazioni che anticamente risalivano il Tevere per giungere in città: il porto
dell'Emporio, abbandonato già in epoca medievale; il porto di Ripa, ricostruito nel
1642 con il nome di Ripa Grande; il porto di Ripetta, costruito nel 1704 a monte di
Castel Sant'Angelo ma distrutto nel 1893; il porto Leonino, costruito nel 1827 per
volere del papa Leone XII e distrutto nel 1863.

Porto Turistico di Roma


Cinque scali servono la città:

il porto turistico di Roma sito in zona Ostia Lido, inaugurato nel 2001 per le
imbarcazioni da diporto;[229]
il porto canale di Fiumicino, principalmente per pescherecci e imbarcazioni
private;
il porto di Civitavecchia, con funzioni commerciali, che collega Roma con le
principali destinazioni del Mediterraneo, ed è il principale terminal nazionale per
le navi da crociera;
il porto di Anzio, principalmente per funzioni turistiche, pescherecce e per i
collegamenti con le Isole Ponziane;
il Marina di Nettuno, porto privato inaugurato nel 1986, con funzioni
prevalentemente turistiche.[230]
Per il servizio riscossione delle imposte c'era la Reale dogana del porto fluviale.

Aeroporti
La città di Roma è servita da due aeroporti internazionali, l'Aeroporto di Roma-
Fiumicino "Leonardo da Vinci" e l'Aeroporto di Roma-Ciampino "G. B. Pastine",
entrambi gestiti dalla società Aeroporti di Roma, che con oltre 40 milioni di
passeggeri nell'anno 2023 costituiscono il più importante sistema aeroportuale
d'Italia,[231] e da altri tre a uso minore:

Aeroporto Intercontinentale Leonardo da Vinci


L'Aeroporto di Roma-Fiumicino è il principale aeroporto italiano passeggeri con un
traffico di oltre 40 milioni di passeggeri annui.[231] È uno degli aeroporti più
importanti d'Europa con oltre 200 destinazioni collegate[232], nono scalo europeo
per traffico passeggeri. Per il secondo anno consecutivo, Il "Leonardo da Vinci"
tramite ACI (Airports Council International), ha conseguito dai passeggeri il
riconoscimento "Airport Service Quality Award" come miglior aeroporto d'Europa per
il 2018[233]. Distante circa 30 km dal centro di Roma è collegato alla città dal
servizio ferroviario continuativo Leonardo Express, con 110 collegamenti da e verso
Roma Termini, dalla linea ferroviaria suburbana FL1 e varie linee bus pubbliche
(Cotral) e private. Collegato anche alla rete dell’alta velocità ferroviaria
italiana con collegamenti verso Venezia e Napoli.[234]
L'Aeroporto di Roma-Ciampino "Giovan Battista Pastine", situato ancora nel
territorio di Roma ai confini con il comune da cui prende il nome; è un aeroporto
sia civile che militare, situato lungo la via Appia; riceve un grande numero di
voli di compagnie a basso costo. Collegato alla città con collegamenti ferroviari
(FL4 e FL6) e collegamenti bus.
L'Aeroporto di Roma-Urbe, situato sulla via Salaria a circa 6 km dal centro; è
utilizzato come scalo turistico ed è stato ristrutturato e destinato a eliporto.
L'Aeroporto militare Mario de Bernardi, conosciuto meglio come Aeroporto di Pratica
di Mare, sito presso l'omonima frazione del comune di Pomezia, confinante con il
territorio comunale di Roma a sud della capitale.
L'Aeroporto di Guidonia "Alfredo Barbieri", aeroporto militare intitolato al
colonnello Alfredo Barbieri, sede della scuola di aerocooperazione e del Centro di
selezione Aeronautica Militare.[235]
Non è più funzionante l'Aeroporto di Roma-Centocelle intitolato a Francesco
Baracca, situato dentro la città nell'omonima zona del comune di Roma che fu il
primo aeroporto d'Italia inaugurato nel 1909 e di cui è ancora visibile una pista
all'interno del Parco archeologico di Centocelle.

Mobilità urbana

Lo stesso argomento in dettaglio: Metropolitana di Roma, Rete tranviaria di Roma,


Rete filoviaria di Roma e Rete autobus di Roma.

Irisbus CityClass Cursor GNC dell'ATAC su via dei Fori Imperiali


Il trasporto pubblico locale si compone di:[236][237]

una rete metropolitana di 59 km e 73 stazioni composta da 3 linee (A, B/B1 e C),


gestite dall'ATAC, società in house di proprietà comunale;
8 ferrovie regionali, denominate Ferrovie Laziali ed operate da Trenitalia sul nodo
ferroviario di Roma, numerate da FL1 a FL8, oltre al collegamento rapido Leonardo
Express fra la stazione Termini e l'aeroporto di Fiumicino, e le 3 ferrovie
concesse Roma-Lido (Metromare) e Roma-Civita Castellana-Viterbo gestite da ASTRAL e
Cotral, Roma-Giardinetti gestita dall'ATAC;[238]
6 linee tranviarie e 3 filoviarie gestite dall'ATAC;
oltre 370 linee autobus, tra cui 30 linee notturne, gestite dall'ATAC e dal
consorzio privato Roma TPL.
La rete del trasporto pubblico locale di superficie, sommando i km di sviluppo su
ferro e su gomma, è con 4650 km la più estesa d'Europa.[239][240]

Dell'estesa rete di tranvie extraurbane che un tempo caratterizzava l'area di Roma,


fra cui la tranvia Roma-Tivoli e le tranvie dei Castelli Romani, dopo i tagli
operati nel corso del Novecento non è sopravvissuto alcun impianto.

Per le piste ciclabili, Roma ha la più estesa rete d'Italia,[241] sia per quanto
concerne gli itinerari urbani pedonali asfaltati, oltre 320 km,[242] che per i
sentieri misto-terra.[243]

Le licenze taxi a Roma sono circa 7800, a cui si aggiungono 993 autorizzazioni per
NCC con autovetture.[244]

Organizzazioni internazionali, entità e coinvolgimento internazionale

La sede della FAO in viale Aventino


Tra le città globali, Roma è unica ad avere due entità sovrane situate interamente
all'interno dei suoi confini urbani, la Santa Sede, rappresentata dallo Stato della
Città del Vaticano e il Sovrano Militare Ordine di Malta, territorialmente più
piccolo. Il Vaticano è un'enclave della capitale e un possedimento sovrano della
Santa Sede, che è la diocesi di Roma e il governo supremo della Chiesa cattolica
romana. Per questo motivo, Roma è stata talvolta descritta come la capitale di tre
stati.[245] Roma, quindi, ospita ambasciate straniere presso il governo italiano,
presso la Santa Sede, presso l'Ordine di Malta e presso alcune organizzazioni
internazionali. A Roma hanno sede diversi collegi romani internazionali e
università pontificie.

Il papa è il vescovo di Roma e la sua sede ufficiale è l'Arcibasilica di San


Giovanni in Laterano.

Roma è stata tradizionalmente coinvolta nel processo di integrazione politica


europea. Nel 1957 la capitale ha ospitato la firma del Trattato di Roma, che ha
istituito la Comunità economica europea (predecessore dell'Unione europea) e
l'Euratom, e ha anche ospitato la firma ufficiale della proposta di Costituzione
europea nel luglio del 2004.

Sede del WFP nel centro direzionale di Parco de' Medici


Roma è la sede del cosiddetto "Polo Romano" costituito da tre principali agenzie
internazionali delle Nazioni Unite:

l'Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO);


Programma alimentare mondiale (PAM);
Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (IFAD).
La città è sede del Comitato Olimpico Europeo e del NATO Defense College. È il
luogo in cui sono stati formulati lo Statuto della Corte penale internazionale e la
Convenzione europea dei diritti dell'uomo.

Roma ospita anche altri importanti enti internazionali come l'IDLO (Organizzazione
internazionale per il diritto dello sviluppo), l'ICCROM (Centro internazionale di
studi per la conservazione ed il restauro dei beni culturali) e l'UNIDROIT
(Istituto internazionale per l'unificazione del diritto privato).

Inoltre, Roma è sede di diverse ONG e ONLUS operative al livello nazionale e


internazionale: Croce Rossa Italiana, Comunità di Sant'Egidio, Legambiente, WWF
Italia, INTERSOS, IPSIA, FOCSIV, Emergency, Save the Children Italia, Amnesty
International Italia, Oxfam Italia, COSV, AIDOS, AFMAL.

Amministrazione

Lo stesso argomento in dettaglio: Roma Capitale, Sindaci di Roma e Storia di Roma §


Storia amministrativa.

Logo di Roma Capitale

Palazzo Senatorio, sede del Comune di Roma


Il territorio comunale di Roma è amministrato da un ente territoriale speciale,
denominato Roma Capitale, entrato in vigore il 3 ottobre 2010 a seguito della
riforma del titolo V parte II della Costituzione italiana nel 2001 per garantire
alla città maggiore autonomia, sostituendosi al previgente Comune di Roma,
mantenendone invariati i confini e il livello di governo.

Dal 2015 il Sindaco di Roma è investito anche, di diritto, della carica di sindaco
metropolitano della Città metropolitana di Roma Capitale[246].

Ambasciate e consolati
Roma ospita le ambasciate straniere presso la Repubblica italiana (138 ambasciate)
[247] e la Santa Sede (72), compresa, pertanto, anche l'ambasciata italiana presso
la Santa Sede, che ha sede a palazzo Borromeo.[248] Questa caratteristica
conferisce a Roma un record mondiale: è la città con il maggior numero di
ambasciate presenti sul suo territorio.

La città capitolina, inoltre, è sede di 25 consolati generali o onorari.[249]

A Roma ha sede il Sovrano Militare Ordine di Malta, un ordine religioso dipendente


dalla Santa Sede riconosciuto da gran parte della comunità internazionale come
soggetto di diritto internazionale: villa del Priorato di Malta, sull'Aventino,
sede storica dell'ordine, ospita le ambasciate presso la Santa Sede e presso la
Repubblica italiana dell'Ordine, e gode del diritto di extraterritorialità.

Nella capitale, infine, si trovano le missioni diplomatiche permanenti presso la


FAO degli stati membri dell'agenzia delle Nazioni Unite.

Gemellaggi
(FR)
«Seule Paris est digne de Rome; seule Rome est digne de Paris»

(IT)
«Solo Parigi è degna di Roma; solo Roma è degna di Parigi»

(Gemellaggio tra le città di Roma e Parigi[250])

Dal 1956 Roma è gemellata in modo esclusivo e reciproco con[251]:

Bandiera della Francia Parigi.

Colonna dedicata a Parigi, alle Terme di Diocleziano


Il Comune di Roma ha inoltre firmato patti di amicizia e collaborazione con altre
città del mondo[252] (da non confondere con gemellaggio):

Bandiera dell'Algeria Algeri


Bandiera della Serbia Belgrado
Bandiera del Brasile Brasilia
Bandiera del Canada Calgary
Bandiera del Venezuela Caracas
Bandiera del Messico Città del Messico
Bandiera dell'Egitto Il Cairo
Bandiera dell'Ucraina Kiev
Bandiera del Regno Unito Londra
Bandiera della Spagna Madrid
Bandiera della Colombia Medellín
Bandiera del Canada Montréal
Bandiera degli Stati Uniti New York
Bandiera della Cina Pechino
Bandiera della Bulgaria Plovdiv
Bandiera della Corea del Sud Seul
Bandiera dell'Australia Sydney
Bandiera dell'Albania Tirana
Bandiera del Giappone Tokyo
Bandiera del Canada Toronto
Bandiera della Tunisia Tunisi
Sport

Lo stesso argomento in dettaglio: Sport a Roma.


Eventi sportivi
Roma nella sua storia ha ospitato diversi eventi sportivi di portata mondiale,
prime fra tutti le Olimpiadi del 1960 e la prima edizione dei Giochi paralimpici.
Inoltre, nella Capitale si sono disputate le finali dei due campionati del mondo di
calcio organizzati in Italia (1934 e 1990). Infine, la città ha ospitato la II
edizione dei campionati del mondo di atletica leggera nel 1987 e per due volte i
campionati mondiali di nuoto (la VII edizione nel 1994 e la XIII edizione nel
2009).

Per quanto riguarda le competizioni europee, in città si sono disputate le finali


di due campionati europei di calcio organizzati in Italia (1968 e 1980). Inoltre
sono stati ospitati per due volte anche i Campionati europei di atletica leggera,
nel 1974 e nel 2024. Ancora per due volte, nel 1983 e nel 2022, la città ha
ospitato i Campionati europei di nuoto. Infine, Roma è stata una delle sedi delle
partite dell'NBA Europe Live Tour (nel 2006 e nel 2007), e per diverse volte la
tappa finale del Giro d'Italia (1911, 1950, 2009, 2018, 2023, 2024). Nel 2024 la
città ha ospitato per la prima volta nella storia, e per la prima volta in Italia,
le finali dei World Skate Games.

Roma ospita regolarmente ogni anno competizioni sportive, tra le quali si


ricordano:

Internazionali d'Italia, che si svolgono tra aprile e maggio di ogni anno presso lo
Stadio del tennis di Roma;
E-Prix di Roma, campionato di Formula E, si è disputato sul Circuito cittadino
dell'EUR dal 2018 al 2023;
Torneo Sei Nazioni: le partite casalinghe della Nazionale italiana di rugby;
Concorso ippico internazionale "Piazza di Siena", competizione equestre che si
tiene dal 1922 in piazza di Siena, all'interno di villa Borghese;
Golden Gala Pietro Mennea evento internazionale di atletica leggera che si svolge
annualmente presso lo Stadio Olimpico;
Maratona di Roma, organizzata in primavera con partenza e arrivo in via dei Fori
Imperiali.[253]
Società sportive

Derby Lazio-Roma, i giocatori manifestano solidarietà alle vittime del terremoto in


Abruzzo nel derby di ritorno dell'11 aprile 2009
A Roma vi sono diverse società sportive che gareggiano nel massimo campionato della
loro disciplina:

A.S. Roma e S.S. Lazio, militanti entrambe in Serie A, si affrontano nel derby di
Roma (calcio);
S.S. Lazio Calcio a 5 (calcio a 5);
Pallacanestro Virtus Roma, Stella Azzurra Roma, Eurobasket Roma, SS Lazio Basket
(pallacanestro);
Unione Sportiva Primavera Rugby, S.S. Lazio Rugby, Rugby Roma Olimpic 1930, Fiamme
Oro Rugby, Unione Rugby Capitolina, CUS Roma Rugby, Arvalia Villa Pamphili Rugby
Roma (rugby);
S.S. Lazio Pallanuoto, A.S.D. Roma (pallanuoto);
Gladiatori Roma, Grizzlies Roma, Marines Lazio (football americano);
A.S.D. Ginnastica Romana, Olos Gym 2000 (ginnastica artistica);
Roma Volley Club Femminile (pallavolo);
A.S.D. Roma Tamburello MMXX (tamburello).
Impianti sportivi

Lo Stadio Olimpico durante gli europei di calcio 2020


Secondo la mappatura degli impianti sportivi siti nel territorio comunale romano
realizzata dal Prisp (Piano Regolatore Impianti Sportivi),[254] a Roma sono
presenti circa 2 500 strutture per lo sport, tra cui 1700 palestre per giochi di
squadra, 1100 spazi per il benessere, 231 campi scoperti e numerosi spazi
all'aperto e piccoli impianti.[255] Di seguito ne sono elencati i principali,
alcuni dei quali caratterizzano l'area sportiva del Foro Italico:
Stadio Olimpico, inaugurato nel 1953 come Stadio dei Centomila, ha ospitato la
seconda edizione dei campionati del mondo di atletica leggera (1987), due finali di
Coppa dei Campioni (1976-1977 e 1983-1984) e due finali di UEFA Champions League
(1995-1996 e 2008-2009), la finale dei campionati del mondo di calcio nel 1990;
Stadio Flaminio, inaugurato nel 1959, dal 2000 al 2011 ha ospitato le partite
casalinghe della Nazionale di rugby a 15 dell'Italia durante il torneo Sei Nazioni;
Palazzo dello Sport (già PalaEUR), il più grande palazzo dello sport di Roma,
inaugurato nel 1960, esempio del razionalismo italiano;
Palazzetto dello Sport, realizzato tra il 1958 e il 1960 quale impianto destinato
ad accogliere alcuni eventi delle Olimpiadi del 1960, è tuttora in funzione e
ospita manifestazioni sportive;
Stadio Centrale del Tennis, dove si giocano ogni anno gli Internazionali d'Italia,
torneo di tennis facente parte del circuito ATP Tour Masters 1000;
Complesso natatorio del Foro Italico;
Polo acquatico Frecciarossa;
Stadio dei Marmi;
Centro sportivo Giulio Onesti dell'Acqua Acetosa;
Stadio Nando Martellini (ex Terme di Caracalla);[256]
Stadio Pasquale Giannattasio (ex Stella Polare - Ostia);[257]
Ippodromo delle Capannelle (galoppo);
Ippodromo di Tor di Quinto (militare);[258]
Ippodromo Tor di Valle (trotto);
complesso delle piscine comunali;[259]
Note
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^ Rendina, 2007, 17.
L'ipotesi venne formulata da alcuni antichi cronisti di lingua greca e riportata
dallo storico Plutarco.
^ L'ipotesi è una variante della leggenda troiana. Il nome sarebbe derivato dai
fondatori della città, anche se il vero fondatore fu solo uno dei due gemelli (cfr.
Rendina, 2007, 17); è più probabile che sia piuttosto Romolo, fondatore leggendario
della città, ad aver preso il nome dalla città (cfr. Geraci e Marcone, p. 22).
^ Ipotesi formulata da Servio Mario Onorato: Roma avrebbe significato "città del
fiume".
^ Plutarco scrisse: "sulle rive dell'insenatura sorgeva un fico selvatico, che i
Romani chiamavano ruminalis perché i gemelli vi furono allattati; i Romani chiamano
Rumilia una dea che viene invocata durante l'allattamento dei bambini".
^ I due colli sono paragonabili, nella forma, a due mammelle.
^ Massimo Pittau - Il toponimo Roma, su pittau.it. URL consultato il 21 aprile
2020.
^ In questo caso Roma avrebbe significato "città forte"; Plutarco scrisse: "[…] i
Pelasgi, che, dopo aver visitato quasi tutte le terre abitabili e soggiogati quasi
tutti i viventi, si fissarono dove sorge Roma, e per la propria forza in guerra
diedero il nome alla città".
^ Liverotti.
^ L'ipotesi venne ritenuta possibile durante il Medioevo, ma, tranne un graffito
pompeiano, non è documentata in nessun luogo.
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^ Gabba, pp. 107-147.
^ Gabba, pp. 277-279.
^ Roma raggiunse formalmente il Golfo Persico solo dal 115 al 117. Altrimenti, il
confine orientale era rappresentato dall'Eufrate e dal deserto siriano.
^ Gabba, pp. 303-314.
^ Gabba, pp. 315-326.
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^ Al giugno 2010 l'anagrafe registrava 2864519 abitanti, a cui bisogna aggiungere
circa 118000 residenti di comodo (cioè che vivono stabilmente a Roma ma risultano
residenti altrove), circa 100000 studenti fuori sede, circa 23000 persone senza
fissa dimora e 799 residenti nella Città del Vaticano, per un totale di 3106318
abitanti. Insieme con circa 868000 persone, che per motivi di lavoro, studio o
turismo, quotidianamente si trovano a Roma, la città raggiunge la cifra di circa
3974318 abitanti; cfr. Roma oltre i tre milioni di abitanti. URL consultato il 5
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