Elementi Tecnica Del Suono

Scarica in formato pdf o txt
Scarica in formato pdf o txt
Sei sulla pagina 1di 47

COME/04 - ELETTROACUSTICA

Elementi di tecnica del suono


Divisione di segnali audio

In un cavo audio scorre un segnale audio che consiste in una corrente alternata
– in tal caso l’ampiezza del segnale è definita dalla tensione elettrica [V]

Volendo distribuire uno stesso segnale all’ingresso di due sistemi si verificherà
approssimativamente un dimezzamento del valore della tensione distribuita sulle uscite
– Nel caso del livello del segnale presente in un circuito analogico, su un carico teorico di 600Ω il
limite di riferimento delle apparecchiature elettroacustiche professionali è 0.775Vp, si verifica un
raddoppio della tensione ogni 6dB:
0.775 V ∗2
dBu=20 log ≃6.02059991328 dB
0.775 V

Il valore in decibel relativo ad un dimezzamento corrisponde all’attenuazione di -6dB
con conseguente riduzione di dinamica e volume:
0.775 V /2
dBu=20 log ≃−6.02059991328 dB
0.775 V
2
Richiami sul dBu

L’unità di misura del dBu è il Volt ovvero la misura del potenziale
elettrico o differenza di potenziale
– in tal caso il riferimento è Vr=0.775Vrms

Questo valore rappresenta la massima quantità di tensione RMS che
può transitare su un dispositivo audio senza produrre saturazione e
conseguente distorsione

Il termine u indica unloaded ovvero il voltaggio misurato è trascurabile
– nello specifico è riferito a un valore per le apparecchiature audio e telefoniche
(standard Bell Telephone) di media impedenza pari a 600Ω

3
Richiami sul dBu

Considerando un segnale di piccola potenza P=1mW si ha per
la legge di Ohm:
V = √ PR→V r =1 mW⋅600 Ω=0.001W⋅600 Ω≃0.77459 V

Infatti un carico di 600Ω, a cui viene applicato un segnale di
0.775Vrms, dissipa una potenza di:
V2 0.77459V⋅0.77459 V
P= → P= ≃0.00099W ≃0.99 mW
R 600 Ω

Il valore della corrente assorbita dal carico è trascurabile:
P 0.00099 W
I= = ≃0.00127 A =1.27 mA
V 0.77459 V
4
Calcolo dell’attenuazione in dB

Supponendo che un segnale audio sinusoidale abbia
valore di picco Vp=300mV e che si voglia inviare lo
stesso segnale a due postazioni mixer attraverso uno
splitter passivo, calcolare l’attenuazione del livello in dB:
0.3 V / 2
V dB =20 log ≃−6.02059991328 dB
0.3 V

Disponendo di uno splitter da studio a 16 uscite il
segnale viene ridotto di:
0.01875V
V dB =20 log ≃−24.0823996531 dB
0.3 V
5
Split segnali

6
Esercizio

Un segnale audio splittato presenta un livello di
+4.3dBu. Quale risulta il corrispondente valore
della tensione?
Vx 2 Vx
dBu=10 log ( ) →dBu=20 log
Vr 0.775 V
f (x )=log (x) dBu V x dBu Vx
=log → =log
f −1 ( x)=10 x 20 Vr 20 0.775 V
dBu dBu
V
10 20 = x →V x =V r 10 20
Vr
4.3 dBu
20
V x =0.775⋅10 ≃1.27 V
7
Audio splitter

E’ uno strumento utile quando si ha necessità di dividere un
segnale audio in più copie

8
Esempi di applicazione

Strutturazione di apparati audio e catene elettroacustiche
complesse

Nell’allestimento di una regia per il live in cui si hanno:
– mixer per la gestione del missaggio nell’impianto P.A. (Public Address)
indirizzato al pubblico presente
– mixer da palco per la gestione del missaggio nei monitor dei musicisti

Può essere necessario separare le linee microfoniche in ingresso
in 2 line di uscita inviando una copia verso il mixer di sala e una
copia verso il mixer da palco

9
10
Esempi di applicazione

In altri casi è possibile ritrovarsi con più mixer audio
su cui gestire diverse linee microfoniche

Es. 3 o 4 mixer come nel caso dell’audio da
broadcast (o radiodiffusione, sistema di
trasmissione di una stazione emittente) per la diretta
TV, Radio e/o Streaming online

Es. mixer per la registrazione audio multitraccia

11
Tipologie di splitter Audio

Vi sono vari modelli che producono in uscita un certo numero di copie del
segnale di ingresso, si differenziano per livelli qualitativi e caratteristiche tecniche:
– splitter analogici passivi
– splitter analogici attivi
– splitter digitali

Maggiore sarà il numero di copie del segnale prodotte in uscita migliore dovrà
risultare la qualità del sistema per non alterare il segnale originario di ingresso
– Il circuito dovrà risultare il più “trasparente” possibile al segnale in ingresso
– Conviene impiegare uno splitter attivo con un circuito di pre-amplificazione migliore di
quelli presenti nei mixer audio, stage box, etc

12
Splitter analogici

Il limite degli Splitter Analogici consiste nel fornire un massimo di 2 o 3
copie di segnale:
– generalmente 2 per quelli passivi e 3 per quelli Attivi

Splittando troppe volte il segnale questo tende a presentare:
– interferenze
– perdita di guadagno e dinamica
– alterazione della risposta in frequenza

Trasformazioni non risolvibili semplicemente regolando il guadagno del
pre-amplificatore di ingresso

13
Configurazione splitter master-slave

Quando è necessario inviare il segnale a più di 2 o 3 postazioni
mixer uno o più segnali copia dovranno entrare in un ulteriore
splitter audio (connessione in serie) per essere nuovamente
divisi e indirizzati verso il corrispettivo sistema elettroacustico
– per questa procedura occorre massima attenzione
soprattutto se gli splitter sono attivi
– gli splitter attivi presentano amplificatori per dividere il
segnale bilanciato e compensare la perdita di 6 o più dB

14
Configurazione splitter master-slave

Se nella stessa catena elettroacustica sono presenti diverse tipologie di
amplificatori soprattutto con impedenze differenti e non correttamente
bilanciate il sistema tende a creare oscillazioni e interferenze
– soprattutto in caso di amplificazione a guadagno variabile

La configurazione ottimale in tal caso impiega uno splitter audio attivo
come master e diversi splitter audio passivi come slave
– Generalmente si usa splittare il segnale che va verso il mixer audio
da palco e massimizzare la qualità del segnale in sala di regia

15
16
Direct Out

Un mixer di sala o di palco può disporre di Direct Out
– split interno al mixer audio che fornisce una copia dei canali di ingresso
– si tratta di canali generalmente pilotati da circuiti attivi per compensare la
perdita in dB data dal dimezzamento della tensione→generalmente su
connettori XLR o Jack TRS

17
Impiego dei Direct Out

Possono essere utilizzati come ulteriore fonte di
split per l’invio del segnale ad esempio verso
registratori multitraccia

Possono essere impiegati al posto di splitter
passivi con un miglior rendimento qualitativo
lungo il percorso del segnale

18
19
20
Direct Out pre/post gain

Il Direct Out di un mixer è generalmente post gain per cui non è una vera e propria
copia indipendente:
– il suo livello dipende dal pre-amplificatore di ingresso al mixer audio

Nel caso dell’impossibilità di escludere la direct out dal pre-amplificatore è bene
regolare il livello dei pre-amplificatori in modo da avere un segnale ottimale
costante e intervenendo il meno possibile

Se l’uscita del segnale audio dalla Direct Out è post gain allora questo segnale
dovrà essere collegato a un ingresso di linea
– Nel caso del mixer audio da broadcast per la trasmissione televisiva il segnale,
una volta pre-amplificato, raggiunge valori di tensione comparabili a quelli di
linea

21
Bilanciamento segnale di Direct Out

La direct out può risultare sbilanciata o bilanciata

Una direct out sbilanciata presenterà una qualità maggiore dello split → minor
alterazione in frequenza e fase, ma il segnale non potrà percorrere più di 10 metri
– Es. un cavo lungo 5 metri che ha una perdita di 2 dB/m introduce una attenuazione pari a
10 dB sul segnale che lo attraversa

Una direct out sbilanciata viene utilizzata per inviare segnale a registratori
multitraccia o dispositivi elettroacustici che si trovano nelle vicinanze del mixer
audio

Se si necessità di un segnale completamente indipendente si utilizza:
– un mixer audio con direct out no-post gain o uno splitter passivo

22
Splitter audio con 2 copie
Splitter utilizzato per inviare una copia del
segnale a un registratore multitraccia

23
Splitter audio con 3 copie
Splitter audio con 3 copie con
presenza del mixer di palco e
mixer di sala regia

24
Configurazione per registrazione

Un segnale inviato al registratore multitraccia dovrebbe sempre
passare prima attraverso dei pre-amplificatori con cui regolare la
giusta quantità da inviare alla registrazione:
– generalmente si interpone un mixer audio e si preleva, dalle direct
out post gain del mixer, il segnale da inviare al registratore

Tale configurazione è da preferire all’impiego di splitter audio passivi
o attivi con amplificatori a guadagno unitario

In sostituzione è comunque possibile impiegare splitter audio attivi
con amplificatori a guadagno variabile controllabili separatamente

25
26
Connettori degli splitter

Gli splitter analogici passivi o attivi hanno generalmente ingressi e uscite bilanciate
– si prevede un percorso di segnale generalmente superiore a 10 metri e in cui vi sia la presenza di interferenze

Gli ingressi sono tramite connettori:
– XLR femmina
– in alcuni casi anche Jack TRS

Le copie di segnale vengono fornite su:
– XLR maschio
– Jack TRS
– Connettori Socapex
– Connettori multipin EDAC
– Misto Socapex-EDAC
– misto con più tipologie di connettori per le copie in uscita
Per consentire personalizzazioni del tipo di interfacciamento gli split, spesso quelli su Socapex,
vengono proposti a gruppi → 5 gruppi da 12 canali o gruppi da 2, 3, 4, etc. altre volte gli split vengono
divisi in gruppi di input e output
27
Connettori degli splitter EDAC e misto
EDAC/JackTRS

Misto XLR/socapex

socapex 28
Splitter audio analogici passivi
– Gli Splitter Audio Passivi sono di qualità inferiore e sono
generalmente alloggiati insieme alle Stage Box, difatti sono
Stage Box che presentano copie del segnale.
– Possono presentare uno split delle uscite → utile ad es. per
inviare una copia L-R in registrazione o una ripresa video che
necessita di audio su cavo bilanciato inviato dalla regia audio
– Esistono due tipologie di splitter audio passivi:

Split cablato

Split con trasformatore

29
Connessioni di uno splitter cablato
Lo Split cablato non è una soluzione
ottimale → è creato manualmente
sdoppiando ogni linea bilanciata di
segnale e non vi è alcun dispositivo di
protezione o separazione.
Questo sistema causa notevole
rumore di fondo dovuto alle
interferenze tra le linee di ingresso e
split.
Può essere causa di eventuali rotture
di componenti elettronici dato che la
phantom, inviata per alimentare
microfoni a condensatore e D.I.box,
passa sia dal circuito di ingresso che di
split arrivando all’ingresso dei pre-
amplificatori del mixer audio a cui sono
collegati
30
Collegamenti con phantom

Nell’utilizzo della phantom power per splitter audio passivi cablati occorre
prestare attenzione ai collegamenti:
– Inviando l’alimentazione da diverse sorgenti, es. da mixer audio di sala,
mixer audio di palco, etc. è possibile danneggiare il circuito al quale giunge
la phantom (microfoni preamp per elettrostatici, D.I.box, etc.)
– In tal caso si ottiene un collegamento con più generatori in serie dove la
tensione risulta uguale alla somma delle tensioni di ogni generatore e
l’intensità di corrente è quella assorbita da un solo elemento ITOT = In:
n
V TOT =∑ V i =V 1 +V 2 +...+V n
. V TOT =48V +48 V =96 V
In linea generale si utilizza sempre inviare la Phantom dal mixer audio che permette il percorso
più breve (solitamente quello di palco) anche per garantire la stabilità del segnale su lunghe
tratte dove potrebbe essere caricato di interferenze e quindi non arrivare correttamente 31
Split con accoppiamento a trasformatore

In caso di split con trasformatore ogni split presenta un
circuito trasformatore → generalmente innalzatore di
tensione (survoltore)
– Il suo ruolo è di ribilanciare il segnale e permettere di recuperare
la perdita di 6 dB dovuta al dimezzamento

Tuttavia nel caso di passaggio dal trasformatore non è
possibile inviare l’alimentazione phantom
– è necessario disporre di alimentatori phantom esterni

32
Split con accoppiamento a trasformatore

33
Split con accoppiamento a trasformatore

Lo split con trasformatore garantisce:
– qualità ottimale contro le interferenze
– perfetta separazione delle linee di input da eventuali problemi di correnti indotte
come invece può avvenire in quelli attivi e nel caso di splitter passivi senza
trasformatore

Negli splitter a trasformatore si verifica facilmente Diafonia
– i fattori di autoinduzione dei trasformatori tendono a trasferirsi lungo le linee
adiacenti creando copie di segnale circolante sui cavi audio
– generalmente la diafonia presente tra due canali vicini è misurata in dBV → un
valore accettabile è inferiore a -100 dBV

34
Trasformatori per audio

35
Stage Box

Una Stage Box (scatola da palco) è un modulo generalmente impiegato in contesto
live o in sala di ripresa, control room, nel contesto dello studio di registrazione.

In generale:
– viene usato in prossimità di microfoni e linee di segnale che devono essere raccolte e
trasferite a lunga distanza
– il trasferimento avviene ad es. da e verso un mixer audio o matrice di controllo posto a
distanze tipicamente >20 metri

Esistono 2 tipologie di Stage Box:
– Stage Box Analogica → con circuiti con conduttori multipli
– Stage Box Digitale → con convertitori AD/DA integrati e DSP

36
Stage Box Analogica

Questa tipologia sfrutta conduttori racchiusi in multicavo o cavo multipolare che
raccoglie molteplici linee generalmente bilanciate

Il tipo di connettore varia a seconda del produttore e dello standard seguito:
– Socapex-Amphenol
– XLR/Cannon
– Jack TRS
– misto

Le connessioni input/output delle Stage Box, come i singoli connettori del cavo
multipolare, sono sempre numerate:
– in modo da sapere a quale ingresso o uscita ci si riferisce nella Stage Box
– per ritrovare il singolo connettore del multicavo ed effettuare un corretto cablaggio

37
Stage Box pre-cablata su multiconnettore
Multi connettori XLR

AMPHENOL
RJX8M
CONNETTORE
RJ45

Multiconnettore amphenol

38
Esempi di Stage Box

Una Stage Box 32 Input e 8 Output su XLR permette di
trasportare 40 segnali microfonici o di linea divisi tra 32
input e 8 output

In tal caso la Stage Box funziona anche da Splitter → ha in
copia tutte e 40 linee su Jack TRS
– utile ad es. per inviare contemporaneamente il segnale sia al mixer
di sala che a quello di palco o ad un registratore multitraccia
– questa Stage Box sarà collegata a un cavo multipolare Amphenol

39
Stage Box con splitter

40
Stage Box 40 canali su XLR (32 in – 8 out) senza splitter

41
Stage Box con 8 canali di input su XLR pre-cablata

42
Stage Box 16 canali in XLR e 4 Out Jack TRS pre-cablata

43
Stage Box 24 in / 8 out XLR con cavo multipolare EDAC

44
Stage Box su rack a 48 canali

48 canali (40 in – 8 out) su XLR (per l’invio verso il mixer di sale) con
2 connessioni Amphenol sul retro (per l’invio verso il mixer di palco)

.
Soprattutto in studio di registrazione ed installazioni fisse la Stage Box è
montata a pannello direttamente nella parete o sul banco mixer
45
Esempi di stage box digitale

46
Massa Comune

Stage Box consumer possono prevedere il collegamento della massa dei
singoli connettori bilanciati in comune:
– il pin 1 cortocircuitato su tutti i connettori bilanciati
– caso più scadente in termini di qualità → il disturbo di un segnale viene portato a
tutti gli altri
– l’eventuale rumore portato dal segnale DMX si può ripercuotere sulla linea audio
bilanciata della Stage Box e quindi su ogni singolo segnale bilanciato

Più qualitative le Stage Box con masse isolate → ogni connettore ha la
sua massa che lavora in modo indipendente
– I circuiti sono isolati con trasformatori e con stadi di disaccoppiamento

47

Potrebbero piacerti anche