Elementi Tecnica Del Suono
Elementi Tecnica Del Suono
Elementi Tecnica Del Suono
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Richiami sul dBu
●
Considerando un segnale di piccola potenza P=1mW si ha per
la legge di Ohm:
V = √ PR→V r =1 mW⋅600 Ω=0.001W⋅600 Ω≃0.77459 V
●
Infatti un carico di 600Ω, a cui viene applicato un segnale di
0.775Vrms, dissipa una potenza di:
V2 0.77459V⋅0.77459 V
P= → P= ≃0.00099W ≃0.99 mW
R 600 Ω
●
Il valore della corrente assorbita dal carico è trascurabile:
P 0.00099 W
I= = ≃0.00127 A =1.27 mA
V 0.77459 V
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Calcolo dell’attenuazione in dB
●
Supponendo che un segnale audio sinusoidale abbia
valore di picco Vp=300mV e che si voglia inviare lo
stesso segnale a due postazioni mixer attraverso uno
splitter passivo, calcolare l’attenuazione del livello in dB:
0.3 V / 2
V dB =20 log ≃−6.02059991328 dB
0.3 V
●
Disponendo di uno splitter da studio a 16 uscite il
segnale viene ridotto di:
0.01875V
V dB =20 log ≃−24.0823996531 dB
0.3 V
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Split segnali
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Esercizio
●
Un segnale audio splittato presenta un livello di
+4.3dBu. Quale risulta il corrispondente valore
della tensione?
Vx 2 Vx
dBu=10 log ( ) →dBu=20 log
Vr 0.775 V
f (x )=log (x) dBu V x dBu Vx
=log → =log
f −1 ( x)=10 x 20 Vr 20 0.775 V
dBu dBu
V
10 20 = x →V x =V r 10 20
Vr
4.3 dBu
20
V x =0.775⋅10 ≃1.27 V
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Audio splitter
●
E’ uno strumento utile quando si ha necessità di dividere un
segnale audio in più copie
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Esempi di applicazione
●
Strutturazione di apparati audio e catene elettroacustiche
complesse
●
Nell’allestimento di una regia per il live in cui si hanno:
– mixer per la gestione del missaggio nell’impianto P.A. (Public Address)
indirizzato al pubblico presente
– mixer da palco per la gestione del missaggio nei monitor dei musicisti
●
Può essere necessario separare le linee microfoniche in ingresso
in 2 line di uscita inviando una copia verso il mixer di sala e una
copia verso il mixer da palco
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Esempi di applicazione
●
In altri casi è possibile ritrovarsi con più mixer audio
su cui gestire diverse linee microfoniche
●
Es. 3 o 4 mixer come nel caso dell’audio da
broadcast (o radiodiffusione, sistema di
trasmissione di una stazione emittente) per la diretta
TV, Radio e/o Streaming online
●
Es. mixer per la registrazione audio multitraccia
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Tipologie di splitter Audio
●
Vi sono vari modelli che producono in uscita un certo numero di copie del
segnale di ingresso, si differenziano per livelli qualitativi e caratteristiche tecniche:
– splitter analogici passivi
– splitter analogici attivi
– splitter digitali
●
Maggiore sarà il numero di copie del segnale prodotte in uscita migliore dovrà
risultare la qualità del sistema per non alterare il segnale originario di ingresso
– Il circuito dovrà risultare il più “trasparente” possibile al segnale in ingresso
– Conviene impiegare uno splitter attivo con un circuito di pre-amplificazione migliore di
quelli presenti nei mixer audio, stage box, etc
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Splitter analogici
●
Il limite degli Splitter Analogici consiste nel fornire un massimo di 2 o 3
copie di segnale:
– generalmente 2 per quelli passivi e 3 per quelli Attivi
●
Splittando troppe volte il segnale questo tende a presentare:
– interferenze
– perdita di guadagno e dinamica
– alterazione della risposta in frequenza
●
Trasformazioni non risolvibili semplicemente regolando il guadagno del
pre-amplificatore di ingresso
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Configurazione splitter master-slave
●
Quando è necessario inviare il segnale a più di 2 o 3 postazioni
mixer uno o più segnali copia dovranno entrare in un ulteriore
splitter audio (connessione in serie) per essere nuovamente
divisi e indirizzati verso il corrispettivo sistema elettroacustico
– per questa procedura occorre massima attenzione
soprattutto se gli splitter sono attivi
– gli splitter attivi presentano amplificatori per dividere il
segnale bilanciato e compensare la perdita di 6 o più dB
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Configurazione splitter master-slave
●
Se nella stessa catena elettroacustica sono presenti diverse tipologie di
amplificatori soprattutto con impedenze differenti e non correttamente
bilanciate il sistema tende a creare oscillazioni e interferenze
– soprattutto in caso di amplificazione a guadagno variabile
●
La configurazione ottimale in tal caso impiega uno splitter audio attivo
come master e diversi splitter audio passivi come slave
– Generalmente si usa splittare il segnale che va verso il mixer audio
da palco e massimizzare la qualità del segnale in sala di regia
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Direct Out
●
Un mixer di sala o di palco può disporre di Direct Out
– split interno al mixer audio che fornisce una copia dei canali di ingresso
– si tratta di canali generalmente pilotati da circuiti attivi per compensare la
perdita in dB data dal dimezzamento della tensione→generalmente su
connettori XLR o Jack TRS
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Impiego dei Direct Out
●
Possono essere utilizzati come ulteriore fonte di
split per l’invio del segnale ad esempio verso
registratori multitraccia
●
Possono essere impiegati al posto di splitter
passivi con un miglior rendimento qualitativo
lungo il percorso del segnale
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Direct Out pre/post gain
●
Il Direct Out di un mixer è generalmente post gain per cui non è una vera e propria
copia indipendente:
– il suo livello dipende dal pre-amplificatore di ingresso al mixer audio
●
Nel caso dell’impossibilità di escludere la direct out dal pre-amplificatore è bene
regolare il livello dei pre-amplificatori in modo da avere un segnale ottimale
costante e intervenendo il meno possibile
●
Se l’uscita del segnale audio dalla Direct Out è post gain allora questo segnale
dovrà essere collegato a un ingresso di linea
– Nel caso del mixer audio da broadcast per la trasmissione televisiva il segnale,
una volta pre-amplificato, raggiunge valori di tensione comparabili a quelli di
linea
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Bilanciamento segnale di Direct Out
●
La direct out può risultare sbilanciata o bilanciata
●
Una direct out sbilanciata presenterà una qualità maggiore dello split → minor
alterazione in frequenza e fase, ma il segnale non potrà percorrere più di 10 metri
– Es. un cavo lungo 5 metri che ha una perdita di 2 dB/m introduce una attenuazione pari a
10 dB sul segnale che lo attraversa
●
Una direct out sbilanciata viene utilizzata per inviare segnale a registratori
multitraccia o dispositivi elettroacustici che si trovano nelle vicinanze del mixer
audio
●
Se si necessità di un segnale completamente indipendente si utilizza:
– un mixer audio con direct out no-post gain o uno splitter passivo
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Splitter audio con 2 copie
Splitter utilizzato per inviare una copia del
segnale a un registratore multitraccia
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Splitter audio con 3 copie
Splitter audio con 3 copie con
presenza del mixer di palco e
mixer di sala regia
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Configurazione per registrazione
●
Un segnale inviato al registratore multitraccia dovrebbe sempre
passare prima attraverso dei pre-amplificatori con cui regolare la
giusta quantità da inviare alla registrazione:
– generalmente si interpone un mixer audio e si preleva, dalle direct
out post gain del mixer, il segnale da inviare al registratore
●
Tale configurazione è da preferire all’impiego di splitter audio passivi
o attivi con amplificatori a guadagno unitario
●
In sostituzione è comunque possibile impiegare splitter audio attivi
con amplificatori a guadagno variabile controllabili separatamente
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Connettori degli splitter
●
Gli splitter analogici passivi o attivi hanno generalmente ingressi e uscite bilanciate
– si prevede un percorso di segnale generalmente superiore a 10 metri e in cui vi sia la presenza di interferenze
●
Gli ingressi sono tramite connettori:
– XLR femmina
– in alcuni casi anche Jack TRS
●
Le copie di segnale vengono fornite su:
– XLR maschio
– Jack TRS
– Connettori Socapex
– Connettori multipin EDAC
– Misto Socapex-EDAC
– misto con più tipologie di connettori per le copie in uscita
Per consentire personalizzazioni del tipo di interfacciamento gli split, spesso quelli su Socapex,
vengono proposti a gruppi → 5 gruppi da 12 canali o gruppi da 2, 3, 4, etc. altre volte gli split vengono
divisi in gruppi di input e output
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Connettori degli splitter EDAC e misto
EDAC/JackTRS
Misto XLR/socapex
socapex 28
Splitter audio analogici passivi
– Gli Splitter Audio Passivi sono di qualità inferiore e sono
generalmente alloggiati insieme alle Stage Box, difatti sono
Stage Box che presentano copie del segnale.
– Possono presentare uno split delle uscite → utile ad es. per
inviare una copia L-R in registrazione o una ripresa video che
necessita di audio su cavo bilanciato inviato dalla regia audio
– Esistono due tipologie di splitter audio passivi:
●
Split cablato
●
Split con trasformatore
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Connessioni di uno splitter cablato
Lo Split cablato non è una soluzione
ottimale → è creato manualmente
sdoppiando ogni linea bilanciata di
segnale e non vi è alcun dispositivo di
protezione o separazione.
Questo sistema causa notevole
rumore di fondo dovuto alle
interferenze tra le linee di ingresso e
split.
Può essere causa di eventuali rotture
di componenti elettronici dato che la
phantom, inviata per alimentare
microfoni a condensatore e D.I.box,
passa sia dal circuito di ingresso che di
split arrivando all’ingresso dei pre-
amplificatori del mixer audio a cui sono
collegati
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Collegamenti con phantom
●
Nell’utilizzo della phantom power per splitter audio passivi cablati occorre
prestare attenzione ai collegamenti:
– Inviando l’alimentazione da diverse sorgenti, es. da mixer audio di sala,
mixer audio di palco, etc. è possibile danneggiare il circuito al quale giunge
la phantom (microfoni preamp per elettrostatici, D.I.box, etc.)
– In tal caso si ottiene un collegamento con più generatori in serie dove la
tensione risulta uguale alla somma delle tensioni di ogni generatore e
l’intensità di corrente è quella assorbita da un solo elemento ITOT = In:
n
V TOT =∑ V i =V 1 +V 2 +...+V n
. V TOT =48V +48 V =96 V
In linea generale si utilizza sempre inviare la Phantom dal mixer audio che permette il percorso
più breve (solitamente quello di palco) anche per garantire la stabilità del segnale su lunghe
tratte dove potrebbe essere caricato di interferenze e quindi non arrivare correttamente 31
Split con accoppiamento a trasformatore
●
In caso di split con trasformatore ogni split presenta un
circuito trasformatore → generalmente innalzatore di
tensione (survoltore)
– Il suo ruolo è di ribilanciare il segnale e permettere di recuperare
la perdita di 6 dB dovuta al dimezzamento
●
Tuttavia nel caso di passaggio dal trasformatore non è
possibile inviare l’alimentazione phantom
– è necessario disporre di alimentatori phantom esterni
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Split con accoppiamento a trasformatore
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Split con accoppiamento a trasformatore
●
Lo split con trasformatore garantisce:
– qualità ottimale contro le interferenze
– perfetta separazione delle linee di input da eventuali problemi di correnti indotte
come invece può avvenire in quelli attivi e nel caso di splitter passivi senza
trasformatore
●
Negli splitter a trasformatore si verifica facilmente Diafonia
– i fattori di autoinduzione dei trasformatori tendono a trasferirsi lungo le linee
adiacenti creando copie di segnale circolante sui cavi audio
– generalmente la diafonia presente tra due canali vicini è misurata in dBV → un
valore accettabile è inferiore a -100 dBV
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Trasformatori per audio
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Stage Box
●
Una Stage Box (scatola da palco) è un modulo generalmente impiegato in contesto
live o in sala di ripresa, control room, nel contesto dello studio di registrazione.
●
In generale:
– viene usato in prossimità di microfoni e linee di segnale che devono essere raccolte e
trasferite a lunga distanza
– il trasferimento avviene ad es. da e verso un mixer audio o matrice di controllo posto a
distanze tipicamente >20 metri
●
Esistono 2 tipologie di Stage Box:
– Stage Box Analogica → con circuiti con conduttori multipli
– Stage Box Digitale → con convertitori AD/DA integrati e DSP
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Stage Box Analogica
●
Questa tipologia sfrutta conduttori racchiusi in multicavo o cavo multipolare che
raccoglie molteplici linee generalmente bilanciate
●
Il tipo di connettore varia a seconda del produttore e dello standard seguito:
– Socapex-Amphenol
– XLR/Cannon
– Jack TRS
– misto
●
Le connessioni input/output delle Stage Box, come i singoli connettori del cavo
multipolare, sono sempre numerate:
– in modo da sapere a quale ingresso o uscita ci si riferisce nella Stage Box
– per ritrovare il singolo connettore del multicavo ed effettuare un corretto cablaggio
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Stage Box pre-cablata su multiconnettore
Multi connettori XLR
AMPHENOL
RJX8M
CONNETTORE
RJ45
Multiconnettore amphenol
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Esempi di Stage Box
●
Una Stage Box 32 Input e 8 Output su XLR permette di
trasportare 40 segnali microfonici o di linea divisi tra 32
input e 8 output
●
In tal caso la Stage Box funziona anche da Splitter → ha in
copia tutte e 40 linee su Jack TRS
– utile ad es. per inviare contemporaneamente il segnale sia al mixer
di sala che a quello di palco o ad un registratore multitraccia
– questa Stage Box sarà collegata a un cavo multipolare Amphenol
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Stage Box con splitter
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Stage Box 40 canali su XLR (32 in – 8 out) senza splitter
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Stage Box con 8 canali di input su XLR pre-cablata
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Stage Box 16 canali in XLR e 4 Out Jack TRS pre-cablata
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Stage Box 24 in / 8 out XLR con cavo multipolare EDAC
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Stage Box su rack a 48 canali
●
48 canali (40 in – 8 out) su XLR (per l’invio verso il mixer di sale) con
2 connessioni Amphenol sul retro (per l’invio verso il mixer di palco)
.
Soprattutto in studio di registrazione ed installazioni fisse la Stage Box è
montata a pannello direttamente nella parete o sul banco mixer
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Esempi di stage box digitale
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Massa Comune
●
Stage Box consumer possono prevedere il collegamento della massa dei
singoli connettori bilanciati in comune:
– il pin 1 cortocircuitato su tutti i connettori bilanciati
– caso più scadente in termini di qualità → il disturbo di un segnale viene portato a
tutti gli altri
– l’eventuale rumore portato dal segnale DMX si può ripercuotere sulla linea audio
bilanciata della Stage Box e quindi su ogni singolo segnale bilanciato
●
Più qualitative le Stage Box con masse isolate → ogni connettore ha la
sua massa che lavora in modo indipendente
– I circuiti sono isolati con trasformatori e con stadi di disaccoppiamento
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