Bill Laswell, Lo Stratega Dei Generi

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SJU - SIENA JAZZ UNIVERSITY

Nicola Pecorari (Basso elettrico)


Idoneità: Storia del Jazz II

A.A. 2018/2019

Bill Laswell, lo stratega


dei generi
Osservazioni sulla carriera e su alcune, fra le “sconfinate”
produzioni del bassista, produttore

BILL LASWELL, LO STRATEGA DEI GENERI 1


INTRODUZIONE
Bill Laswell Rappresenta un’importante figura musicale della fine del ventesimo
secolo, con il suo lavoro da produttore e musicista ha sempre spostato l’attenzione
sull’originalità di ogni suo progetto, per fare questo non ha mai esitato nel mescolare
generi e mondi musicali diversi, sperimentando nuove idee, cambiando spesso lo stile e il
modo di lavorare, senza mai finire nel cliché dell’artista che ripropone vecchie idee già
collaudate che funzionano a livello commerciale.
È forse per questo che, benché sia un produttore affermato a livello mondiale, per le
sue ricerche e per il modo di lavorare e porsi rispetto all’ambiente musicale, sapendo
sempre trovare soluzioni originali, lavorando su differenti stili e a volte combinandoli fra
loro, Bill Laswell può essere considerato come lo stratega dei generi.
Soul, hip hop, funk, Rock, jazz, drum and bass, dub, rap, non sono tutti i generi che
ha affrontato, sia direttamente come musicista che nella regia dello studio come
produttore. Produttore che cambia radicalmente l’approccio alla musica, ed entra
pienamente a contatto con il prodotto artistico e non è più la figura di tramite fra la casa
discografica e l’artista.
Una parte del suo lavoro insieme ad altri musicisti della sua generazione è stata
quella di combinare musica underground con un elemento direttamente prelevato dal
Jazz e cioè l’improvvisazione.
Non é scontato inglobare certi suoni e tendenze di questi artisti con il termine di Jazz
perché la parola ha un significato diverso per ogni persona, per alcuni si riferisce
invariabilmente al solo ritmo swing per altri all’improvvisazione di qualsiasi tipo. Ma
sicuramente Laswell e musicisti della sua generazione devono a questa musica e ai sui
derivati tutto il processo di progressiva emancipazione, che è il risultato nato dalla
continua fusione di culture e modi di pensare diversi fra loro.

BILL LASWELL, LO STRATEGA DEI GENERI 2


Primi Anni Fino A “Rock-It”
Nasce a Salem in Illinois nel 1955, inizia prima a suonare la chitarra per poi passare al
basso ed i suoi primi lavori da professionista si concentrano soprattutto intorno a Detroit e
in Michigan suonando prevalentemente con band R&B e funk.
Nel 1978 si trasferisce a New York1 ed è qui che inizia a collaborare con il chitarrista
Daevid Allen formando il gruppo New York Gong.
Il gruppo Fonde l’esperienza del chitarrista australiano prevalentemente di derivazione
progressive Rock (era il fondatore dei gruppi Soft Machine2 e dei Gong3) con le sonorità
new wave e punk di New York, il progetto può essere definito come uno dei primi
prototipi a creare quel suono che verrà definito poi come no wave, cioè che rispetto alla
new wave prende l’ispirazione dagli aspetti più sperimentali del rock, della musica
elettronica e del Punk piuttosto che dal suono pop, inteso come di facile ascolto.
Dopo aver pubblicato l’album About Time del 1980, Allen lascia il gruppo e dall’esperienza
nasce un nuovo progetto incoraggiato soprattuto da Laswell, la band Material che
pubblicherà l’album di debutto nel 1981 chiamato Temporary Music 1.
Sebbene i primi lavori dei Material sono più sperimentali, presto la musica diventa più
accessibile e influenzata dal pop, come il brano che riscuote un discreto successo"Bustin'
Out" (del 1981 con Nona Hendryx) e l’album del 1982 One Down, che includeva una delle
prime esperienze da voce solista della cantante soul pop Whitney Houston, insieme al
sassofonista Archie Shepp noto soprattutto per la sua attività nella scena free jazz. Lo stile
del gruppo è comunque proiettato in avanti, ed è presente quel mix di musica elettronica
e funk che sarà poi in forte ascesa nella pop music dopo i primi anni del 1980, definita poi
con il termine post-disco, si può considerare come la progenitrice della prima musica
dance elettronica degli anni 90, da questo aspetto e dalle collaborazioni del bassista in 2
dischi del compositore Brian Eno (My Life in the Bush of Ghosts del 1981 e Ambient 4: On
Land del 1982) si può forse intuire un’interesse futuro di Laswel verso forme di musica
con la prevalenza di elettronica, come la drum and Bass o la Ambient dub.

Nel 1982 registra anche nel disco del sassofonista newyorkese John Zorn, Archery. L’album
si caratterizza per il lavoro sull’improvvisazione d’avanguardia svolto da Zorn. Un modo
di lavorare sperimentale che prevede la pratica dell’improvvisazione tramite l’uso di

1 https://www.allmusic.com/artist/bill-laswell-mn0000075979/biography
2 https://www.softmachine.org/history
3 http://www.progarchives.com/artist.asp?id=848

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simboli e parole chiave usate per dare direttive ai musicisti, stessa tecnica che userà per
realizzare più avanti l’album più celebre Cobra4.
Nell’album dei Material Memory Serves, c’è la collaborazione in alcune tracce con due
importanti musicisti dell’avanguardia del jazz legati all’associazione di Chicago
dell’AACM: il trombonista George Lewis, e il Sassofonista Henry Threadgill.
Questi lavori e collaborazioni fanno capire come in quegli anni a New York, diversi stili
anche lontani fra loro si fondono, c’è uno scambio culturale e artistico, Bill Laswell
prenderà sicuramente spunto da tutte queste esperienza per i progetti futuri.
Nel 1981 pubblica l’album killing time con il trio Massacre,

Improvvisazione e composizione, lavoro di studio e apparizioni dal vivo illustrano


l'ampia tavolozza di cui disponevano i tre: Frith è melodico o rumorista, Laswell
mostra evidenti echi funk e davisiani, Maher fa un'ottima figura sia in
accompagnamento che nel semi-protagonismo.5

il progetto in questo caso è molto sperimentale e orientato verso generi come l’hardcore, il
rock e il noise, nell’album sono presenti vari momenti di improvvisazione segno del
progressivo avvicinamento con le sonorità del jazz d’avanguardia che insieme agli
elementi citati prima anticipano quel suono dei gruppi futuri di Laswell come i Last Exit e
i Painkiller con John Zorn, dove l’improvvisazione diventerà invece un aspetto
fondamentale se non primario. Al lavoro da musicista Laswell ovviamente affianca
sempre quello da produttore, soprattutto nei progetti in cui suona, il 1983 sarà “l’anno
della svolta”. La cantante con cui ha collaborato con i Material, Nona Hendryx, gli
propone la possibilità di produrre un disco con Herbie Hancock.

Laswell says now that he based future shock on what he thought he remembered
Hancock’s Headhunters had been like: “this kind of hip black music which was
beginning to be technical and beginning to sound like space-age African music or
something6

4https://www2.ak.tu-berlin.de/~gastprof/collins/experimental-music/Zorn/cobra_sheet.pdf - indicazioni
usate da Zorn per l’esecuzione dei musicisti e per la realizzazione di registrazioni che chiamerà ‘Game
Pieces’ , tecnica usata sugli album Archery e cobra
5http://www.cloudsandclocks.net/CD_reviews/massacre_kt_I.html, Fred Frith e Fred Maher sono gli altri
due componenti del gruppo, rispettivamente chitarra e basso
6 M. Sinker, Bill Laswell: a Collision in Killing Time, Wire, N°23 1986, pag.30

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Future Shock è l’album di Herbie Hancock insieme ai Material che riscuote un successo
internazionale, soprattuto per il singolo Rockit e che rende Laswell uno dei produttori più
richiesti del mercato.

That was a kind of freak record. It’s got nothing to do with me having an advanced
idea of production or Herbie having any advanced idea of musical progression.
The success of that record is totally based on the fact that we used a Bronx dj to
scratch a record particularly. When I made that record, to be honest, we were just
experimenting and not trying to fashion a hit record at all7

Da questo punto in poi Laswell Suona e produce una quantità sterminata di album per i
più svariati artisti : Mick Jagger, Iggy Pop, Yoko Ono, Sly and Robbie, Afrika Bambaataa,
Henry Threadgill, Buckethead.. sono solo alcuni.

I’m not on the payroll. I don’t get any advantage from pleasing the record company
and f**king over the artist. My advantage is to please the artist. And that’s the
difference between keeping an artist alive and killing him8

Osservazioni su alcuni lavori

Baselines del 1983 è l’album di debutto di Bill Laswell rilasciato nel 14 giugno del 1983
dove partecipano svariati musicisti. Nel disco spiccano sicuramente le doti tecniche del
bassista ma la parte che più colpisce del lavoro è forse l’uso dell’elettronica, sicuramente
un aspetto fondamentale dell’album. La prima traccia Activate sembra anticipare in parte
quel sound drum and bass che avrà la massima diffusione poi negli anni 90(e affrontato
anche dallo stesso Laswell), l'elettronica si ritrova anche su brani dallo stile più funk Rock
nel disco che mescolata agli intermezzi del basso conferisce in alcuni casi un suono simile
a quello che poi verrà definito crossover. Altro aspetto da considerare è sicuramente la
presenza in alcuni brani di uno stile d’improvvisazione derivato dal free Jazz, mescolato

7 B.Milkowski,Bill Laswell: Confession of a Renegade, Down Beat, 08/1986, pag23


8 B.Milkowski,Bill Laswell: Confession of a Renegade, Down Beat, 08/1986, pag25

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con l’elettronica e collage musicali forse derivati dai lavori con John Zorn (tracce Uprising
e Conversation).

Last exit è un album del 1986 del gruppo Last exit, un quartetto con Bill Laswell al basso,
Sonny Sharrock alla chitarra, Ronald Shannon Jackson alla batteria, e Peter Brötzmann al
sassofono tenore

In the mid-'80s, Bill Laswell had a great idea. Why not combine rock's raging
rhythms and volume with free improvisation's unfettered creativity and ferocity?
… A classic release, one that should be in the collection of anyone interested in
either contemporary free improvisation or the more creative branches of rock …
Drummer Ronald Shannon Jackson was a veteran of Ornette Coleman's Prime Time
ensemble as well as a past member of Cecil Taylor's volcanic mid-'70s bands. Sonny
Sharrock had burst onto the scene in the late '60s with Pharoah Sanders, Don
Cherry, and others, establishing a unique approach to free electric guitar playing,
only to retreat from the scene before being lured out of retirement by Laswell. The
wild card was German saxophone behemoth Peter Brötzmann, known for his
classic, shatteringly intense album Machine Gun from 1968 as well as multitudes of
subsequent recordings where a premium was placed on visceral, gut-wrenching
interplay among musicians.9

I quatro musicisti possiedono tutti una certa esperienza nella musica improvvisata
d’avanguardia. Il risultato è l’attenzione ai timbri, l’improvvisazione libera e l’interplay
del jazz d’avanguardia insieme alla “pressione sonora” e al suono compatto del punk
rock. Interessanti le sezioni dove c’è il contrasto dei suoni acuti di chitarra e sassofono con
quelli più profondi di basso e batteria come si possono notare nel brano Redlight.
Importante nel disco è anche la fase di mix del suono in post-produzione, simile agli
standard dei dischi heavy metal, quindi molto compresso e “vicino all’ascoltatore”.

Oscillations è un album del 1996 e rappresenta una delle prime esperienze di Laswell sulla
drum and bass, anche in questo caso Laswell ha il coraggio di pubblicare un disco intero
dedicato a questo movimento di musica elettronica nato da poco in Inghilterra.
Spiccano l’abilita nell’uso della drum machine, le linee di basso semplici e a volte le
armonie jazz che si adattano perfettamente al genere (come il brano Factura). L’elemento
principale comunque, come la maggior parte della musica drum and Bass, rimane la cura
nelle complesse linee ritmiche della batteria elettronica.

9 Brian Olewnick, https://www.allmusic.com/album/mw0000898289

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There was a Period where I bought only dub record - I bought like 300 or so. Any
Jamaican dub record I could gets my hands on10

L’interesse di Laswell verso la drum and bass proviene probabilmente dalla sua passione
per la musica dub considerata come il genere da cui deriva e a cui dedica vari dischi
durante la sua carriera inserendo spesso elementi di musica ambient come nel disco
ambient dub volume 1 del 1993, pubblicato con lo pseudonimo Divination .

Conclusioni
In questo testo abbiamo esaminato solo una parte dello sterminato lavoro di Laswell, la
lista di collaborazioni e i progetti è lunghissima è variegata.
Ma da queste analisi si capisce che L’artista inaugura una nuova stagione della musica
improvvisata e del jazz, ha l’intuizione di influenzare la musica underground con il jazz
d’avanguardia e viceversa.
Comprende l’importanza dell’elettronica e ne sfrutta le potenzialità senza però mai
fossilizzarsi su di un certo stile, inglobandola in certi progetti, dedicandosi completamente
ad essa in altri o ancora usandola come strumento per la manipolazione di vecchie
registrazioni come nel disco Panthalassa: The music of Miles Davis 1969-197411.
Tutto questo è possibile perché la figura del produttore diventa parte essenziale del
processo creativo, la scelta del produttore non è più solo priorità della casa discografica
tesa a “controllare” il lavoro, diventa invece una guida, capace di instillare un certo stile,
utile a valorizzare certe qualità o, per come l’artista opera nei sui stessi lavori, ideatore e
sviluppatore principale di un progetto.
Il disco Arc of Testimony del 1997 è un altro esempio in anticipo sui tempi di fusione di
jazz, elementi di elettronica, musica ambient e d’avanguardia, con una formazione di
musicisti per niente scontata fra cui un caposaldo del jazz, il batterista Tony Williams (e
purtroppo questo sarà uno degli ultimi lavori prima della morte) e uno dei maggiori
esponenti della musica rock alternativa, il chitarrista Buckethead12.
Un altro esempio di mondi diversi che si incontrano, nato grazie ad una mente aperta
all’innovazione come quella di Laswell, un bassista e un produttore deciso nel cercare, e
portare alla luce, le possibilità infinite che la musica ha da offrire.

10 B.Milkowski,Bill Laswell: Confession of a Renegade, Down Beat, 08/1986, pag25


11 Gioia Ted, Storia del Jazz, Torino, EDT srl, 2013 - pag 439
12 https://web.archive.org/web/20131029202350/http://www.dunedinfreepress.com/buckethead.htm

BILL LASWELL, LO STRATEGA DEI GENERI 7


Bibliografia

- M. Sinker, Bill Laswell: a Collision in Killing Time, Wire, N°23 1986, pag.30

- B.Milkowski,Bill Laswell: Confession of a Renegade, Down Beat 08/1986, pag23

- Gioia Ted, Storia del Jazz, Torino, EDT srl, 2013

- Maurizio Principato, Jhon Zorn - musicista compositore esploratore, Auditorium edizioni, Italia, 2016

- Jason Ankeny, https://www.allmusic.com/artist/bill-laswell-mn0000075979/biography, consultato il


24/06/21

- Beppe Colli, http://www.cloudsandclocks.net/CD_reviews/massacre_kt_I.html consultato il 24/06/21

- Brian Olewnick, https://www.allmusic.com/album/mw0000898289 consultato il 24/06/21

- Robyn Koh, https://www.softmachine.org/history, consultato il 24/06/21

- Alexander Vogel, http://www.progarchives.com/artist.asp?id=848, consultato il 24/06/21

- https://web.archive.org/web/20131029202350/http://www.dunedinfreepress.com/buckethead.htm
consultato il 24/06/21

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