Serie Esercizi

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università della svizzera italiana facoltà di scienze economiche

prof. roberto ferretti semestre primaverile

Algebra lineare
Serie No. 1

1. Spazi vettoriali

1.1 Sia S l’insieme di tutti i vettori X a tre componenti


⎡ ⎤
x1
X = ⎣ x2 ⎦ x1 , x2 , x3 ∈ R
x3

tali che x1 + x2 + x3 = 0 e x1 − x2 + 3x3 = 0.

(a) Si dimostri che S (munito delle sue operazioni di addizione e


moltiplicazione scalare) è uno spazio vettoriale.
(b) Si verifichi che il vettore nullo appartiene a S.
(c) Si dia un vettore non nullo di S.
(d) Si dimostri che tutti i vettori non nulli di S sono proporzionali gli
uni agli altri.

1.2 Si considera l’insieme S di tutti i vettori della forma


⎡ ⎤
s+t
X = ⎣ 2s − t ⎦ s, t ∈ R
t

(a) Si costruiscano i due vettori:

X1 ponendo s = 1 e t = 0
X2 ponendo s = 0 e t = 1

Si verifichi allora che X può scriversi nel seguente modo

X = sX1 + tX2

Usando questa espressione, si dimostri che S è uno spazio vetto-


riale.
(b) Si costruisca un vettoer X3 non nullo appartente a S e ortogonale
a X1 . Si dimostri allora che ogni X di S può anche scriversi nel
seguente modo

X = aX1 + bX3 a, b ∈ R
(c) Si trovi un vettore Z ortogonale a tutti i vettori X di S. Si verifichi
che questo vettore Z non appartiene a S.

2. Vettori
2.1 Per ognuna delle coppie seguenti di vettori
⎡ ⎤ ⎡ ⎤ ⎡ ⎤ ⎡⎤
2 1 −1 2
a) X = ⎣ −1 ⎦ Y = ⎣ 1 ⎦ b) X = ⎣ 2 ⎦ Y = ⎣ −1 ⎦
3 1 4 1

i. Si calcoli X + Y e −2X + 3Y .
ii. Si calcoli X 0 X e Y 0 X .
iii. Si determini quali coppie di vettori sono formati da vettori ortog-
onali.

2.2 Dati i due vettori


⎡ ⎤ ⎡

12 0
X = ⎣ −3 ⎦ Y =⎣ 6 ⎦
4 −8

i. Si calcoli kXk, kY k, kX + Y k, X 0 Y e |X 0 Y |.
ii. Si verifichi l’ineguaglianza di Schwarz e l’ineguaglianza triango-
lare.

2.3 Sono dati i tre vettori


∙ ¸ ∙ ¸ ∙ ¸
1 3 −2
X1 = X2 = X3 =
2 6 −4
che sono evidentemente proporzionali gli uni agli altri.

i. Considerando i due vettori X1 e X2 si verifichi che soddisfano le


ineguaglianze di Schwarz e triangolare con il segno di uguaglianza
perfetta (il fattore di proporzionalità tra i due vettori è positivo).
ii. Considerando i due vettori X1 e X3 (il cui fattore di proporzion-
alità è negativo) si verifichi che l’ugualgianza perfetta è verificata
per l’ineguaglianza di Schwarz, ma non per quella triangolare. Si
dia un’interpretazione.

3. Esempi economici
3.1 Le imprese di un certo ramo industriale utilizzano nei loro processi di
produzione due fattori di produzione: il capitale (x1 ) e il lavoro (x2 ).
Con ∙ ¸
x1
X=
x2
si designa il vettore dei fattori di produzione.
i. Due imprese (A e B) sono caratterizzate dai seguenti vettori di
fattori di produzione:
∙ ¸ ∙ ¸
10 8
XA = XB =
12 4

Portare i due vettori su un grafico (con il capitale in ascissa e il


lavoro in ordinata). Poi si rappresenti il vettore XA + XB , e il
vettore 0.5XA + XB .
ii. I prezzi unitari per i due fattori sono Fr.2 per il capitale e Fr.4
per il lavoro. Si costruisca il vettore P dei prezzi dei fattori e si
calcoli (e si interprino) P 0 XA e P 0 XB .

3.2 La spesa totale di un consumatore può essere ventilata in quattro


rubriche:
x1 : la spesa per l’alimentazione
x2 : la spesa per l’abbigliamento
x3 : la spesa per i servizi e la ricreazione
x4 : la spesa per gli altri beni.
Il vettore ⎡ ⎤
x1
X = ⎣ ... ⎦
x4
rappresenta dunque il vettore delle spese del consumatore. Si conoscono
i dati seguenti:
Alimenti Abbigliamento Servizi Altre spese
Consumatore1 150 300 450 150
Consumatore2 200 100 300 50

i. Si diano esplicitamente i due vettori X1 e X2 delle spese dei due


consumatori.
ii. Si calcoli il vettore Z = X1 + X2 e si interpreti dal punto di vista
economico.
1
iii. Si calcoli il vettore W = λX1 , dove λ = 1.5
. Si interpreti sapendo
che 1$ vale Fr.1.50.
iv. Sia L il vettore a quattro componenti, ogni componente uguale a
1. Si calcoli L0 X1 , L0 X2 , L0 Z e si verifichi che L0 Z = L0 X1 + L0 X2 .
Si dia un’interpretazione economica di ogni prodotto scalare.
v. Si calcoli L0 X per un vettore generico X a quattro componenti.
Si spieghi perché il vettore L può essere chiamato vettore somma.
vi. Sia Li il vettore a quattro componenti tale che L0i X = xi . Si
costruiscano esplicitamente i quatro vettori Li (i = 1, ..., 4). Si
spieghi perché Li può essere chiamato il vettore selezione.
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prof. roberto ferretti semestre primaverile

Algebra lineare
Serie No. 2

1. Dipendenza, indipendenza lineare


1.1 Dati i due vettori
⎡ ⎤ ⎡ ⎤
1 1
X = ⎣ −1 ⎦ Y =⎣ 0 ⎦
2 3

(a) si dimostri che sono linearmente indipendenti;


(b) si trovi un vettore Z non nullo ortogonale a X e a Y ;
(c) si dimostri che i tre vettori X, Y e Z sono linearmente indipen-
denti.

1.2 Dati i tre vettori


⎡ ⎤ ⎡ ⎤ ⎡ ⎤
1 − 12 a
X1 = ⎣ − 12 ⎦ X2 = ⎣ 1 ⎦ X3 = ⎣ − 12 ⎦
a − 12 1
Volgiamo determinare per quali valori del parametro a essi sono linear-
mente indipendenti.

(a) Si diano le tre equazioni che corrispondono all’espressione

c1 X1 + c2 X2 + c3 X3 = 0

Dalla seconda deducete che


1
c2 = (c1 + c3 )
2
Togliendo dalla prima equazione la terza, verificate che la differen-
za è soddisfatta per a = 1 e per c1 = c3 .
(b) Per a = 1, X1 e X3 sono identici e dunque linearmente dipendenti.
Verificate che per c1 = 1, c2 = 0 e c3 = −1

c1 X1 + c2 X2 + c3 X3 = 0

(c) Per c1 = c3 anche c2 deve essere uguale a c3 . Dunque i tre coef-


ficienti sono tutti uguali, che possiamo porre uguali a 1. Trovate,
se esiste, il valore del paramentro a che dà:

X1 + X2 + X3 = 0
(d) Abbiamo così trovato i due valori di a per i quali i tre vettori sono
linearmente dipendenti. Verificate che per ognuno dei due valori
trovati, uno almeno dei tre è una combinazione lineare degli altri.

1.3 Si dimostri che se i due vettori X1 e X2 sono linearmente indipemdemti,


allora i due vettori
Y1 = X1 + X2
Y2 = X1 − X2
sono anch’essi linearmente indipendenti.

2. Dimensione di uno spazio vettoriale e basi


2.1 Si dia la dimensione e una base per ognuno degli spazi vetoriali definiti
nei problemi 1.1, 1.2, della Serie di esercizi No.1 (prima parte).
2.2 Nello spazio vettoriale a due dimensioni, quali delle coppie seguenti di
vettori formano una base?
∙ ¸ ∙ ¸ ∙ ¸ ∙ ¸
1 −1 2 1
X1 = X2 = ; Y1 = Y2 = ;
1 1 4 3
∙ ¸ ∙ ¸
1 −1
Z1 = Z2 =
−2 2

2.3 Si considera l’isieme di tutti i vettori a tre componenti la cui somma


vale zero.

(a) Si dimostri che questo insieme (munito delle due operazioni abit-
uali) è uno spazio vettoriale.
(b) Si trovi un vettore non nullo di questo insieme, notato X. Si trovi
poi un altro vettore (Y ) tale che X e Y siano linearmente indipen-
denti. Si dimostri infine che ogni vettore dell’insieme può essere
espresso come combinazione lineare univoca di X e Y . Quale è la
dimensione dello spazio vettoriale?
(c) Si dia una base ortogonale.

3. Applicazioni lineari
3.1 L’applicazione A dallo spazio V3 nello spazio V2 fa corrispondere a un
qualsiasi vettore ⎡ ⎤
x1
X = ⎣ x2 ⎦
x3
di V3 il vettore ∙ ¸
x1 − x2
Y =
x1 + x2 + x3
di V2 .
(a) Si dimostri che sitratta di una applicazione lineare.
(b) Si dia la matrice dell’applicazione lineare.
(c) Si trovi l’insieme S di tutti i vettori X ∈ V3 tali che la loro
immagine per A è il vettore nullo.
(d) Si dimostri che S è uno spazio vettoriale. Se ne dia la dimensione
e una base.

3.2 Si consideri l’applicazione lineare B :


∙ ¸ ∙ ¸
y1 B 2y1 − y2
Y = ∈ V2 −→ Z = ∈ V2
y2 y1

(a) Si dia la matrice dell’applicazione lineare.


(b) Si trovi la matrice dell’applicazione lineare composta
A B
V3 −→ V2 −→ V2

essendo A la matrice dell’approssimazione del Problema 1.

3.3 Si dimostri che l’applicazione B del problema precedente è biettiva. Si


dia l’applicazione inversa, notata B −1 . È essa lineare?
Si trovino le matrici delle due applicazioni lineari composte:
B B −1
V2 −→ V2 −→ V2
B −1 B
V2 −→ V2 −→ V2

4. Esempio economico
Un’impresa produce due beni (per esempio autovetture e furgoni). Le
unità prodotte dei due beni sono designate con le lettere x1 , rispetti-
vamente x2 . Il vettore ∙ ¸
x1
X=
x2
è dunque il vettore dei prodotti (delle unità prodotte dei due beni).
Per produrre i due beni, l’impresa adopera tre fattori di produzione
(per esempio capitale, lavoro e materie prime). Le unità dei tre fattori
utilizzati nella produzione sono designate con le lettere y1 , y2 , y3 . Il
vettore ⎡ ⎤
y1
Y = ⎣ y2 ⎦
y3
è dunque il vettore dei fattori di produzione.
La tecnologia dell’impresa è la seguente: per produrre un’unità del
primo bene occorrono 3 unità del primo fattore, 2 unità del secondo
fattore e 5 unità del terzo; per produrre un’unità del secondo bene
occorrono 1 unità del primo fattore, 4 unità del secondo e 2 unità del
terzo.

(a) Sapendo che l’impresa ha prodotto 10 unità del primo bene e 20


unità del secondo, quante unità dei tre fattori (individualmente)
ha utilizzato?
(b) Per un vettore generico di produzione X si dia la matrice A del-
l’applicazione lineare che dà il corrispondente vettore di fattori di
produzione:
A
X→Y
La matrice A caratterizza completamente la tecnologia dell’impre-
sa.
(c) L’applicazione lineare in questione va da V2 verso V3 . Quali pror-
pietà ha?
i. Si dimostri che è iniettiva.
ii. Si dimostri che non è suriettiva. Si verifichi che il vettore
⎡ ⎤
10
Y = ⎣ 10 ⎦
10

non si trova nello spazio dei fattori di produzione.


iii. È biettiva?
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Algebra lineare
Serie No. 3

I. Matrici, operazioni elementari

1. Si costruiscano le due matrici quadrate A e B d’ordine 3 sapendo che:

aij = min(i, j)
bij = i − j

Poi si dimostri che:

(a) A è simmetrica e B è antisimmetrica.


(b) B 2 è simmetrica.

2. A e B sono due matrici quadrate dello stesso ordine.

(a) Si verifichi che (I + A)(I − A) = I − A2 .


(b) A che condizione si verifica l’identità (A + B)(A − B) = A2 − B 2
? Si dia un’interpretazione.

3. Dato il vettore ⎡ ⎤
1
3
X = ⎣ − 23 ⎦
2
3

(a) Si calcoli X 0 X e XX 0 .
(b) Si dimostri che XX 0 è idempotente.
(c) Sia A la matrice seguente

A = I + aXX 0

dove a è un parametro. Si calcoli A2 . Per quali valori del para-


metro a si ha A2 = A, rispettivamente A2 = I ?

4. Sia A una matrice d’ordine m×n. Si determini l’ordine delle due matrici
A0 A e AA0 , si verifichi che sono simmetriche e si dimostri che i loro
elementi sulla diagonale principale sono necessariamente non negativi.
5. La proprietà commutativa della traccia è estremamente utile.

(a) Per le matrici A e B dell’esercizio 1 si verifichi che tr(AB) =


tr(BA).
(b) La matrice C d’ordine n è detta ortogonale se C 0 C = I.
• Si calcoli tr(CC 0 ).
• Si calcoli, per una matrice quadrata qualsiasi A d’ordine n,
tr(CAC 0 ).
Si verifichino le risposte date attraverso l’esempio numerico:
∙ ¸ ∙ ¸
1 3 −4 a11 a12
C= A=
5 4 3 a21 a22

II. Determinanti

1. Calcolare il determinante delle seguenti matrici


⎡ ⎤
⎡ ⎤ ⎡ ⎤ 2 10 8 5
1 2 4 3 6 9 ⎢ 1 4 5 2 ⎥
A1 = 3 3 7 ⎦
⎣ A2 = 1 4 7 ⎦
⎣ A3 = ⎢
⎣ 0 0 1 0 ⎦

3 4 7 2 5 8
1 5 4 2

2. Data la matrice ⎡ ⎤
2 1 2
A=⎣ 1 1 x ⎦
2 x 2

(a) Si calcoli il determinante.


(b) Si diano i valori di x che annullano il determinante.
(c) Si trovi il valore di x che massimizza il determinante.

3. Sia X un vettore a tre componenti. Si dimostri (per lo sviluppo del


determinante per i cofattori della prima colonna) che
|I + XX 0 | = 1 + X 0 X

4. Esercizio con soluzione


Una matrice che appare in certi problemi di statistica è la matrice
quadrata A d’ordine n che ha elementi unitari sulla diagonale principale
e elementi uguali al parametro a in tutte le altre posizioni. Si vuol
conoscere il suo determinante.
La soluzione proposta comporta i seguenti passi:

Primo passo: Si aggiungono agli elementi della prima colonna gli


elementi corrisponedenti di tutte le altre colonne (il valore del
determinante non cambia):
¯ ¯ ¯ ¯
¯ 1 a a ... a ¯ ¯ 1 + (n − 1)a a a ... a ¯
¯ ¯ ¯ ¯
¯ a 1 a ... a ¯ ¯ 1 + (n − 1)a 1 a ... a ¯
¯ ¯ ¯ ¯
¯ a a 1 ... a ¯ = ¯ 1 + (n − 1)a a 1 .. a ¯
¯ ¯ ¯ ¯
¯ ... ... ¯ ¯ ... ¯
¯ ¯ ¯ ¯
¯ a a a ... 1 ¯ ¯ 1 + (n − 1)a a a a ¯
Secondo passo: Si sottrae la prima riga da ogni altra riga (il deter-
minante non cambia):
¯ ¯
¯ 1 + (n − 1)a a a ... a ¯
¯ ¯
¯ 0 1−a 0 ¯¯
¯
¯ 0 0 1−a 0 ¯¯
¯
¯ ... ¯
¯ ¯
¯ 0 0 0 1−a ¯

Questa matrice è triangolare: il suo determinante è semplicemente


uguale al prodotto degli elementi della diagonale. Si ha dunque:

|A| = [1 + (n − 1)a](1 − a)n−1


1
Il determinante è nullo per a = 1 e per a = − n−1 .

III. Rango /Matrice inversa

1. Date le matrici
⎡ ⎤ ⎡ ⎤ ⎡ ⎤
−2 −1 1 1 −1 0 1 1 −1 3
A=⎣ 1 1 1 ⎦ B = ⎣ 0 2 1 −1 ⎦ C=⎣ 0 2 1 ⎦
4 2 −2 2 0 1 1 0 1 2

(a) Se ne calcoli il rango.


(b) Si calcoli il rango di AB.
(c) Senza calcolare esplicitamente, che cosa si può dire del rango di
CB?

2. Si calcoli, se possibile, l’inversa delle matrici seguenti:


⎡ ⎤ ⎡ ⎤
∙ ¸ 1 x x2 1 −1 0
7 5
A= B=⎣ x 1 x ⎦ C=⎣ 0 2 2 ⎦
4 3
x2 x 1 0 0 3

3. Chiamiamo S il vettore a n componenti tutte uguali a 1 ( il famoso


vettore somma incontrato già nella prima serie d’esercizi).

(a) Si calcoli S 0 S e SS 0 .
(b) Si dimostri che le due matrici
1 0 1
M1 = SS e M2 = I − SS 0
n n
sono ortogonali l’una all’altra (M1 M2 = 0). Si calcoli la loro
somma, M1 + M2 .
(c) Si verifichi che la matrice A dell’esercizio 4 (parte II) si può scrivere
nella seguente forma:

A = (1 − a)I + aSS 0
1
Sapendo che l’inversa di A (per a 6= 1 e a 6= − n−1 ) è della stessa
forma, cioè
A−1 = bI + cSS 0
si trovino b e c (sfruttando semplicemente l’identità AA−1 = I).
(d) Si verifichi pure che la matrice A può essere rappresentata come

A = λ1 M1 + λ2 M2

con λi 6= 0 (i = 1, 2) quando A è non-singolare. Sfruttando l’iden-


tità AA−1 = I (e le proprietà delle matrici idempotenti M1 e M2 )
si dimostri che
A−1 = λ−1 −1
1 M1 + λ2 M2

Questo è un risultato generale valido per qualsiasi M1 e M2 idem-


potenti con M1 M2 = 0 e M1 + M2 = I (e λi 6= 0).
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Algebra lineare
Serie No. 4

1. Data la matrice seguente:


⎡ ⎤
1 −1 0
A = ⎣ 3 −4 x ⎦
−1 2 −1

(a) Se ne calcoli il determinante.


(b) Per il valore di x che annulla il determinante si dimostri esplicita-
mente che le tre colonne della matrice A sono linearmente dipen-
denti.
(c) Per x = 0, si verifichi che |A| 6= 0 e poi si dimostri che le tre
colonne di A sono linearmente indipendenti. Si calcoli A−1 .

2. Siano X e Y due vettori non nulli a n componenti, n > 1. Si considera


la matrice quadrata seguente:

B = XY 0

(a) Si dimostri che il rango di B è uguale a 1.


Suggerimento: si veirfichi che tutte le righe di B sono proporzionali
a Y 0 e che una, almeno, è non nulla.
Si concluda che |B| = 0.
(b) Ammettiamo ora che X e Y sono ortogonali. Si calcoli trB. Cosa
è la matrice BB?
(c) Ammettiamo ora che X 0 Y = 1. Si calcoli trB. Si verifichi che B
è idempotente.

3. Data la matrice diagonale


∙ 1
¸
2
0
D= 1
0 3

si considera la matrice A seguente:

A = I + D + D2 + D3 + ...

(a) Si calcoli esplicitamente la matrice A.


(b) Si dimostri che
A = (I − D)−1
4. Data la matrice ⎡ ⎤
1 1
A=⎣ 1 1 ⎦
1 2

(a) Se ne dia il rango. Si calcoli A0 A, |A0 A| e (A0 A)−1 .


(b) Si costruisca la matrice M seguente:

M = A(A0 A)−1 A0

Si calcoli la tr(M). Si dia il rango di M.


(c) Si dimostri che M è idempotente.
(d) Generalizzazione:
Se A è (n×k) di rango k, si può dimostrare che la matrice quadrata
A0 A è non-singolare. Quindi si può costruire la matrice (n × n)

M = A(A0 A)−1 A0

Si dimostri che M è idempotente. Se ne calcoli la traccia. Si


verifichi che la matrice M ∗ = I − M è pure idempotente.
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Algebra lineare
Serie No. 5

1. Dato il sistema


⎪ x1 − x2 + x3 + 2x5 = −5

2x1 + 4x3 + 2x4 + 8x5 = −8

⎪ x1 − 2x2 + x3 − x4 + x5 = −8

−2x1 + 4x2 + 2x3 + 2x4 + 2x5 = 17 + d

(a) Si dia la tabella iniziale e la tabella finale.


(b) Si calcoli il rango della matrice dei coefficienti.
(c) Si dia il rango della matrice aumentata in funzione del parametro
d.
(d) Per quali valori del parametro d il sistema è compatibile? In tal
caso se ne dia la soluzione completa.

2. Data la matrice ⎡ ⎤
1 1 1
A=⎣ 1 2 3 ⎦
2 0 −2
si verifichi che per ogni vettore B ortogonale al vettore
⎡ ⎤
−4
⎣ 2 ⎦
1

il sistema AX = B è compatibile. (Suggerimento: si risolva normal-


mente il sistema con B generico, B 0 = [b1 b2 b3 ], e poi si concluda dalla
tabella finale).
3. Sia dato il sistema


⎪ x1 + 2x2 + x4 = 0

x1 + 3x2 − x3 = −4

⎪ −x1 + x2 − 2x3 − 3x4 = −9

x2 + x3 + ax4 = b + 3

dove a e b sono due parametri.

(a) Per quali valori dei parametri il sistema ammette:


• una soluzione unica?
• soluzioni multiple?
• nessuna soluzione?
(b) Per i valori dei parametri che conducono a soluzioni multiple, si
dia la soluzione generale.

4. La procedura adottata per risolvere un sistema può essere sfruttata an-


che per calcolare l’inversa di una matrice quadrata A non-singolare. Si
.
parte dalla tabella iniziale [A.. I] e utilizzando le operazioni elementari
.
sulle sue righe si giunge alla tabella finale [I .. A−1 ]. Si verifichi con
⎡ ⎤
0 1 2
A = ⎣ 1 0 −2 ⎦
−1 1 3
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Algebra lineare
Serie No. 6

1. Consideriamo il sistema omogeneo AX = 0 dove A è la matrice dei


coefficienti del Problema 1, Serie No.5.

(a) Determinare k, il numero di soluzioni linearmente indipendenti.


Trovare k soluzioni linearmente indipendenti, notate X1 , ..., Xk .
£ ¤
(b) Verificare che il vettore X, X 0 = 3 1 2 1 −2 , è soluzione
del sistema omogeneo. Dimostrare che X è una combinazione
lineare unica di X1 , ..., Xk .
(c) Sia S l’insieme di tutti i vettori soluzione del sistema omogeneo.
Si tratta di uno spazio vettoriale? Se sì, se ne dia la dimensione e
si dia una base ortogonale.

2. Per quali valori del parametro a, il sistema omogeneo AX = 0 (dove A


è la matrice del Problema 3, Serie No.5) ammette delle soluzioni non
triviali? In tal caso, se ne dia la soluzione completa.

3. Sia il sistema AX = 0 con


⎡ ⎤
1 1 1 1
A=⎣ 2 3 2 1 ⎦
−1 1 −1 c

dove c è un parametro.

(a) Per quale regione questo sistema ammette sempre delle soluzioni
non-triviali?
(b) Per quali valori di c si ha una sola soluzione linearmente indipen-
dente? Si dia tale soluzione, notata X1 , con il valore 1 nella prima
posizione.
(c) Per quale valore di c si hanno due soluzioni linearmente indipen-
denti? Si dimostri allora che, per questo valore di c, X1 resta
comunque una soluzione. Se ne dia una seconda, notata X2 ,
ortogonale a X1 .
(d) Per quali valori di c il sistema non omogeneo AX = B è compat-
ibile per qualisiasi B ?
4. Sia A una matrice d’ordine n × k, n > k, e di rango k.

(a) Si determini s, il numero di soluzioni linearmente indipendenti del


sistema omogeneo A0 X = 0.
(b) Si dispongano le s soluzioni linearmente indipendenti ( come colonne
) nella matrice B. Si calcoli A0 B.
(c) Si costruisca la matrice C le cui prime k colonne sono quelle di A
e le s seguenti sono quelle di B: C = [A B]. Si dia l’ordine di
C. Si dimostri che C è non-singolare.
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Algebra lineare

Serie No. 7

Autovalori ed autovettori
1. Autovalori ed autovettori, caso  = 2
É data la matrice generica
∙ ¸
11 12
=
21 22

(a) Si calcolino  =  e ||.


(b) Si dia il polinomio caratteristico | − |.
Si verifichi poi che:
• Il coefficiente di  è (−1) .
• Il coefficiente di −1 è (−1)−1 .
• Il termine costante è ||.
Questi risultati sono valevoli per ogni matrice  d’ordine .
(c) Si diano le soluzioni dell’equazione caratteristica

| − | = 0 (1)

notate 1 e 2 . Si dimostri che:


• La somma degli autovalori è uguale a .
• Il prodotto degli autovalori è uguale a ||.
Anche queste proprietà valgono per qualsiasi matrice  d’ordine .
(d) Caso 1: due soluzioni reali distinte.
• Sia dia la condizine sugli elementi di  che assicura l’esistenza di due
soluzioni reali distinte. ∙ ¸
2 1
• Si verifichi che la matrice  = soddisfa tale condizione.
3 4
• Si diano numericamente i due autovalori di , notati 1 e 2 .
• Per ogni autovalore si dia un autovettore associato, notati rispetti-
vamente 1 e 2 .
• Si verifichi che 1 e 2 sono linearmente indipendenti. Questa è una
proprietà generale: autovettori associati ad autovalori distinti sono
linearmente indipendenti.
• Si costruisca la matrice  le cui colonne sono 1 e 2 . Perchè  è
non-singolare? Si calcoli  −1 .
• Si calcoli esplicitamente  −1  e si osservi che il risultato è una
matrice diagonale avente sulla diagonale principale i due autovalori
di . Anche questo è un risultato generale: se tutti gli  autovalori
di  sono distinti esiste una matrice non-singolare  tale che  −1 
è la matrice diagonale con autovalori sulla diagonale principale. Si
dice allora che la matrice è diagonalizzabile.
(e) Caso 2: due soluzioni identiche.
• Si dia la condizione che assicura l’esistenza di due autovalori identici.
Sono essi reali? ∙ ¸
1 1
• Si verifichiche la matrice  = soddisfa tale condizione.
−1 3
• Si verifichi che la matrice  ammette un solo autovettore linearmente
indipendente. Si commenti. Questa matrice non è diagonalizzabile.
(f) Caso 3: (almeno) una soluzione nulla.
• Per matrice quadrata generica d’ordine 2 si dia:
— la condizione per cui (almeno) un autovalore sia nullo,
— Le condizioni che danno due autovalori nulli (e si dia un esempio
di una matrice  non nulla che soddisfa queste condizioni).
• Per una matrice generica  d’ordine  si dimostri che ” possiede
almeno un autovalore nullo”⇔ || = 0.
(g) Caso 4: due soluzioni copmlesse.
• Se ne dia la condizione. Si trovi un esempio.
• Perchè non si può avere una soluzione reale e una soluzione comp-
lessa?

2. Autovalori e autovettori dell’inversa


Sia  una matrice quadrata non-singolare ( e dunque invertibile).

(a) Perchè tutti gli autovalori di  sono diversi da zero?


(b) Si dimostri che se  è un autovalore di (con vettore associato ), −1
è autovalore di −1 (con vettore associato ).
Suggerimento: prendendo dalla relazione fondamentale

 =   6= 0

si premoltiplichi per −1 e si concluda.

3. Matrici simmetriche
Le proprietà fondamentali delle matrici simmetriche sono:
P1 Tutti gli autovalori sono reali.
P2 Due autovettori associati a due autovalori non sono soltanto linearmente
indipendenti, ma addirittura ortogonali.
P3 Se l’autovalore ∗ è di molteplicità ∗ si possono trovare esattamente
∗ autovettori linearmente indipendenti associati a ∗ che si possono
ortonormalizzare.
P4 Esiste una matrice ortogonale  che la diagonalizza. E cioè, se è
simmetrica (0 = ),
 0  = Λ
dove Λ è la matrice diagonale avente gli  autovalori di  sulla diagonale
principale.

Qui di seguito vi domandiamo di dimostrare P1 per una matrice simmetrica


 d’ordine 2 e di illustrare le altre proprietà sulla base di un esempio.

(a) Per una matrice simmetrica  d’ordine 2 si dimostri che i due autovalori
sono necessariamente reali.
(b) Consideriamo la matrice simmetrica
⎡ ⎤
3 0 2
=⎣ 0 1 0 ⎦
2 0 3

• Si diano  e ||.


• Si calcolino gli autovalori di  e si verifichi che  ha due autovalori
distinti:

1 = 5 con molteplicità 1
2 = 1 con molteplicità 2

• Per 1 = 5 si calcoli un autovettore associato, lo si normalizi e lo si


noti con 1 .
• Per 2 = 1 si dimostri che il sistema omogeneo ( − )  = 0 am-
mette esattamente due soluzioni linearmente indipendenti. Se ne
scelgano due, ortogonali tra loro e normalizzate, notate 2 e 3 .
• Si verifichi che 1 (associato a 1 ) è ortogonale a 2 e a 3 (associati
a 2 ).
• Si costruisca la matrice  le cui colonne sono i tre vettori 1 , 2 e
3 . Si dimostri che  è una matrice ortogonale.
• Si verifichi che  0  = Λ. La matrice ortogonale  diagonalizza .

4. Forme quadratiche

(a) Date le seguenti forme quadratiche:


i.  = 21 + 1 2 + 41 3 + 2 1 − 3 2 + 23 1 − 32 3 + 423 
ii.  = 21 + 12 1 3 + 222 + 52 3 + 32 3 1 − 3 2 + 323 
iii.  = 21 + 21 2 − 31 3 − 22 1 + 222 + 52 3 + 33 1 − 53 2 + 323 
per ognuna sia dia numericamente la matrice  della forma quadratica
( 0 ) e se ne calcoli il rango.
(b) Data la matrice ⎡ ⎤
1 0
 = ⎣ 0 −1 ⎦ 
1 1
si dia la forma quadratica  =  0 0 .
(c) Determinare il genere delle seguenti forme quadratiche (definita positiva,
semi-definita positiva):
i.  = 221 − 21 2 + 222 + 223 
ii.  = 21 − 21 2 − 21 3 + 322 + 22 3 + 23 

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