Nuova Elettronica 240
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-7
La TV DIGITALE TERRESTRE
€ 5,00
SEGRETERIA TELEFONICA:
0542-641490
ii42 -
T 641 91 9
Se nella vostra cittä non sono presenti Concessionari di Se avete giä effettuato degli ordini, nella distinta presen-
Nuova Elettronica equindi non riuscite a procurarvi ino- te all'interno di ogni pacco troverete il vostro Codice
stri kits, potrete telefonare tutti igiorni, compresi Sabato, Cliente composto da due lettere ed un numero di cin-
Domenica, igiorni festivi ed anche di flotte, a qualsiasi que cifre.
ora e la nostra segreteria telefonica provvederä a me-
morizzare il vostro ordine. Questo numero di Codice ě il vostro numero persona-
le mennorizzato nel computer. Quando ci inoltrerete un
Se il servizio postale sarä efficiente, nel giro di pochi gior- ordine, sarä sufficiente che indichiate il vostro cognome
ni il pacco vi verrä recapitato direttamente acasa dal po- ed il vostro codice personale.
stino, con il supplemento delle sole spese postali.
Cosi il computer individuerä automaticamente la vostra
Effettuare un ordine é molto semplice: via, il numero civico, la cittä ed il relativo CAP.
Fotocomposizione
LITOINCISA
ABBONAMENTI
Via del Perugino, 1-BOLOGNA
Direzione Commerciale
Centro Ricerche Elettroniche
Via Cracovia, 19 -40139 Bologna
Telefono +39 051 464320
Direttore Generale
Montuschi Giuseppe
Direttore Responsabile
Righini Leonardo
Autorizzazione
Trib. Civile di Bologna
n. 5056 del 21/2/83
RIVISTA BIMESTRALE
N. 240 /2009
ANNO 41
MAGGIO /GIUGNO 2009
MARCHI e BREVETTI
AVVERTENZE
2
ti nelle lacche e isolventi nebulizzati dagli spray. 2 condensatori da 3.000 Volt.
Per tutti questi motivi riteniamo opportuno sugge- La tensione alternata di 700 Volt applicata a5sta-
rire l'installazione di tale purificatore non solo all'in- di raddrizzatori duplicatori (vedi fig.2) dovrebbe
terno della propria abitazione, ma anche in tutti gli fornire in uscita una tensione continua di:
ambienti di sosta odi passaggio, come ad esem -
pio gli uffici, le sale d'aspetto, inegozi, ecc. 1_ Volt uscita = VAC x 2,82 x
— nr celle
— ,
Noi2puntualizziamo che in questo articolo ci rife- VAC = 700 Volt AC prelevati dal secondario di T2.
riamo alle sole "allergie" che interessano l'appara- 2,82 = moltiplicatore dei Volt picco-picco alternati.
to respiratorio e non a quelle provocate dall'inge- nr celle = numero delle celle duplicatrici.
stione di determinati alimenti odal contatto con par-
Quindi otterremo:
ticolari sostanze.
700 x 2,82 x 5= 9.870 Volt
"OE SCHEMA ELETTŘICO Qualcuno penserà che un valore di tensione cosi
Per ionizzare l'aria con una tensione negativa in grado elevato che supera i9.000 Volt risulti estremamen-
di distruggere le impuritš in essa presenti occorre una te pericoloso, invece possiamo assicurarvi che ěas-
tensione continua che superi il valore di 9.000 Volt. solutamente innocuo perché caratterizzato da una
corrente microscopica.
II sistema più semplice per ottenere questa eleva- Toccando infatti inawertitamente la punta irradian-
ta tensione é quello di utilizzare un trasformatore te si riceverà una scarica simile a quella di cui tut-
collegato alla tensione di rete dei 230 Volt provvi- ti noi abbiamo avuto esperienza almeno una volta
sto di 50 Hz, in grado di erogare dal suo seconda- toccando lo sportello della nostra auto caricata da
3
T1
4
Fig.2 Schema elettrico del purificatore d'aria elettronico.
L'unico sistema valido per individuare il terminale na tensione basterà capovolgere il componente.
+ ô quello di utilizzare un tester comnnutato sulla
portata Volt CC ed un normale alimentatore sta- TaTi diodi raddrizzatori idonei a raddrizzare ten-
-
bilizzato oppure una pila da 9 Volt. sioni oltre i12.000 Volt offrono alle basse tensio-
ni una elevata resistenza ohmica. Quindi se sul lo-
Come visibile in fig.4, un terminale del diodo va ro ingresso applicherete una tensione continua di
collegato all'uscita positiva dell'alimentatore oppu- 9 Volt, sul tester leggerete solo 4 Volt circa, men-
re a quello della pila. tre se applicherete una tensione continua di 12
Volt sul tester leggerete 6 Volt.
All'uscita negativa va collegato il puntale negati-
vo del tester, mentre il puntale positivo va colle- lndividuato il terminale + consigliamo di indicarlo
gato all'opposto terminale del diodo come risulta con un punto, per non inserirlo nel circuito stam-
visibile sempre in fig.4. pato (vedi fig.5) in senso opposto al richiesto.
Se il terminale positivo del diodo é rivolto verso il Saldati tutti idiodi di alta tensione sul circuito
tester leggerete una tensione positiva, mentre se stampato rivolgendo il punto di riferimento ver-
verso il tester é rivolto il terminale negativo non so il foro indicato +, potrete proseguire inserendo
leggerete nessuna tensione. anche tutti icondensatori a disco ad alta tensio-
ne (da C5 a C14) che hanno il corpo di colore
E' intuibile che se non si riesce a leggere nessu- blu con sopra stannpigliate le sigle 472-Z 3KV.
5
RETE
230 V.
FILO DI
TERRA
Ti
mod T006.06
T2
mod.TM 1025
C5 C7 C9 C11 OE C13
0
( )- 0
( )
C6 C8 — C10 C12
Per saldare iterminali dei diodi e dei condensa-
tori utilizzate dello stagno di ottima qualitä che non
lascia sul circuito stampato depositi gommosi, di-
versamente l'alta tensione poträ scaricarsi tra le pi-
ste (vedi 1° volume lmparare l'Elettronica parten -
do da zero a pag.70).
ooo °
o
Fig.8 II piccolo circuito stampato provvisto di 3 larghl fori andrä fissato sul circui-
to principale utilizzando due distanziatori metallici, come visibile in fig.10.
7
its va
PI % 230 (1 5)
TOGS. 0.3 (
Fig.9 Il circuito stampato LX.1736 con sopra giš montati tutti icomponenti andrà
fissato all'interno del mobile plastico. Sul pannello posteriore dovrete praticare tre
for per applicare il diodo led, il deviatore S1 e per far uscire il cordone di alimen-
tazione (vedi fig.5). Quando fisserete itre chiodini irradianti sulla parte anteriore
del circuito stampato, collocateli alla stessa altezza, diversamente non vedrete un
"puntino luminoso" su tutte le 3 punte, ma su 1sola punta.
Ora prendete il piccolo ritaglio di circuito stampato 3 fori presenti sul mobiletto dello ionizzatore: vi in-
prowisto di 3 grossi for (vedi fig.8) e fissatelo sul vestirá un leggero getto d'aria come se al suo in-
circuito stampato principale utilizzando idue distan- terno fosse presente un minuscolo ventilatore.
ziatori metallici che troverete nel kit.
Si tratta dell'aria ionizzata che, aggredendo le innu-
Per completare il montaggio fissate sul pannello po- merevoli impuritá sospese nell'aria, le distruggerá
steriore l'interruttore S1 che servirá per accendere purificandola e rendendola del tulio simile a quella
espegnere l'apparecchio. che si respira in alta montagna: ciò provocherá in
chi la respira un immediato senso di benessere e
II circuito stampato completo di tutti isuoi compo- un'attenuazione della sintomatologia legata alle af-
nenti verrá collocato all'interno del mobile plastico e fezioni allergiche.
fissato per mezzo di 4viti autofilettanti (vedi fig.9).
Poichè questo depuratore non ha nessuna controin-
lnserite quindi nei for presenti sul pannello posterio- dicazione, potrete tenerlo acceso anche 24 ore su
re il diodo led, l'interruttore Si, e il cordone di ali- 24 ecollocarlo in un locale molto amplo.
mentazione fissando con forza le estrennitá dei fili Inoltre, essendo efficace anche contro il fumo delle
nella morsettiera. sigarette, potrete collocarlo in locali dove si fuma, e
chi ěaffetto da allergie potrá tenerlo stabilmente sul
Quando collegherete le estremitä del cordone di a- proprio comodino.
limentazione alla morsettiera, tenete presente che
il filo di terra, che édi colore giallo/verde, va inse-
rito nel foro centrale (vedi fig.5). COSTO ..,di REALIZZAZIONE
Poichä la ionizzazione dell'aria avviene in modo si- Tutti icomponenti necessari per realizzare questo
lenzioso, vi chiederete come sia possibile stabilire purificatore d'aria siglato LX.1736 (vedi figg.5-9-
se questo depuratore elettronico funziona e a tal 10), compresi icircuiti stampati di fig.5 edi fig.8, le
proposito vi prospettianno due possibili soluzioni. alette a U per idue transistors, il cordone di ali-
mentazione dei 230 Volt, idue trasformatori Tl -T2,
La più semplice äquella di guardare al buio i 3chio- il mobile plastico M0.1736 completo di mascheri-
dini irradianti: sulla loro punta dovrá essere presen- na frontale forata e serigrafata e idiodi raddrizza-
te un puntino molto luminoso. tori ad alta tensione Euro 65,00
Un'altra soluzione consiste nell'avvicinare il viso ai Costo del circuito stampato LX.1736 Euro 13,00
Fig.10 In questa foto potete vedere come va fissato il circuito stampato di fig.8
sul circuito stampato base, utilizzando idue distanziatori metallici che trovere-
te inclusi nel kit. 8 pannello anteriore di questo mobile vi verrä fornito giä sa-
gomato per far uscire dal lato inferiore il circuito stampato con i3chiodini.
9
Nella rivista N.238 abbiamo presentato un Audio-
metro idoneo a diagnosticare un precoce calo di
sensibilitä uditiva ed alcuni letton idopo averlo rea-
lizzato, rilevando una notevole differenza di per-
cezione tra le due orecchie accompagnata spesso
a fastidiosi fruscii simili a quelli prodotti da una
friggitrice, si sono rivolti a degli specialisti per un
controllo più approfondito.
CURARE
Ci siamo perciò messi subito in contatto con alcu-
ni medici specialisti nostri consulenti, per avere
tutta la documentazione utile a riguardo e per ca-
pire se vi fosse una qualche possibilitä di proget-
tare una apparecchiatura elettronica in grado di
curare tale patologia.
lo
cino ad un'autostrada ed abbiamo intervistato al- Sulla base di queste interessanti informazioni ab-
cuni dei suoi inquilini. biamo progettato un generatore acustico in gra-
do di produrre un fruscio simile a quello dell'acu-
Costoro ci hanno risposto in modo univoco, affer- fene e lo abbiamo messo a disposizione di un no-
mando che iprimi giorni che abitavano nel palaz- stro medico consulente perchè potesse eseguire
zo, non riuscivano aprendere sonno acausa del tutte le verifiche necessarie.
continuo efastidioso rumore provocato dall'inces- Effettuato un accurato collaudo, questi ci ha fatto
sante passaggio delle autovetture, ma che, dopo presente che il suo utilizzo puď determinare la gua-
un po' di tempo, si sono resi conto con un certo rigione nel 60% dei casi e che puď essere d'aiuto
stupore di non percepirlo più, tanto da poter tene- anche per tutti coloro che soffrono d'insonnia,
re tranquillamente le finestre aperte durante il pe- perchè il continuo edebole fruscio che emette puď
riodo estivo. conciliare il sonno.
A sostegno di questa affermazione ci ha fatto no-
Ci hanno invece connunicato un aspetto curioso e tare che ëlo stesso meccanismo per cul moite per-
cioè di essere infastiditi dall'abbaiare del cane del sone guardando la TV sedute sul divano si addor-
vicino, che si trova ad oltre 200 metri di distanza. nnentano, mentre si svegliano non appena la TV
viene spenta.
E' questa la conferma che il nostro cervello si as-
suefä ad un fruscio continuo tanto da non udirlo Prima di passare a descrivere lo schema elettrico
più dopo un certo lasso di tempo. del circuito, vi invitiamo fin d'ora a non interpellar-
PACIWENE eI
CO0011111
Utilizzando l'Audiometro pubblicato sulla rivista N.238 molti letton ihan -
no scoperto di avere dei problemi di udito di cui prima ignoravano l'e-
sistenza. Rivoltisi a dei medici specialisti, questi hanno loro diagnosti-
cato un "acufene", cioè un'affezione che può essere curata solo con spe-
dali apparecchiature elettroniche come quella che qui vi presentiamo.
Poiché però durante il sonno il nostro cervello ri - ci per consulenze mediche, ma di rivolgervi al vo-
mane sempre "in allerta", un nuovo rumore ano- stro medico di fiducia o ad uno specialista per tut-
malo, quale ad esempio l'abbaiare improvviso di to ciò che concerne ivostri dubbi in mento alla pa-
un cane, viene subito percepito e ciò ha anche u- tologia qui descritta.
na spiegazione di tipo evoluzionistico: fin dall'età
della pietra, infatti, l'uomo per sopravvivere, ha do-
vuto sviluppare una particolare sensibilitš verso SCHEMA ELETTRICO m
suoni nuovi ed improvvisi, che potevano annuncia-
re l'approssimarsi di un nemico o di un animale Esanninando in dettaglio lo schema elettrico ripor-
predatore. tato in fig.2 noterete subito idue transistor NPN in-
11
111.=;':aelijkZialfeK
'
dicati TR2-TR3, che sono dei comuni BC.118 ne- Il fruscio disponibile sul Collettore del transistor
cessari per generare quel caratteristico fruscio a- TR3 viene prelevato dal condensatore C8 e appli-
custico necessario per "curare" l'acufene. cato tramite la resistenza R5 al potenziometro R6
utilizzato come controllo di volume.
Precisiamo inoltre che il Collettore del transistor
TR2 risulta aperto, cioè scollegato, quindi non ri- Poichè il segnale prelevato dal trimmer non pué
tenetelo un errore del disegnatore. essere direttamente applicato ad una cuffia che ha
una potenza insufficiente per pilotarlo, é necessa-
Questo stadio generatore di fruscio per funziona- rio amplificarlo per mezzo dell'integrato LM.747
re correttamente necessita di una tensione posi- contenente nel suo corpo due operazionali che nel-
tiva maggiore di 15 Volt e poichè il circuito vie- lo schema elettrico abbiamo siglato 1C1/A, 1C1/B.
ne alimentato con una pila da 9 Volt, per ottene-
Questi due operazionali risultano collegati in parai-
re un circuito portatile ci serve un ulteriore tran-
lelo per ottenere una potenza più che sufficiente per
sistor che abbiamo siglato TR1.
pilotare una cuffia con una impedenza da 32 ohm.
Questo transistor, un NPN tipo BC.547 utilizzato
come stadio oscillatore, provvede ad elevare i9 Per alimentare questo circuito viene utilizzata una
Volt della pila su un valore di circa 16-17 Volt. normale pila radio da 9 Volt.
12
_
LREALIZZAZIONE PRATICA corpo épresente un — in corrispondenza del termi-
nale negativo.
La realizzazione pratica di questo progetto, siglato
LX.1737, é elementare. Quando inserirete le due impedenze JAF ponete
Una volta in possesso del circuito stampato, pote- moita attenzione nel leggere il loro valore:
te iniziare il montaggio inserendo come primo com-
ponente lo zoccolo per l'integrato IC1 rivolgendo JAF1 da 10 millihenry é contrassegnata 10K
la sua tacca di riferimento a U verso il condensa- JAF2 da 1 millihenry écontrassegnata 1K
tore C11.
Ora potete passare ai 3transistor inserendo quel-
Completata questa operazione, potete inserire nel lo siglato BC.547 in basso a destra (vedi la sigla
circuito stampato tutte le resistenze, verificando- TR1) rivolgendo il lato piatto del suo corpo verso
ne tramite le fasce colorate presenti sul loro corpo il condensatore C6.
il reale valore ohmico.
Proseguendo nel montaggio inserite il diodo DS1 Gli altri due transistor siglati BC.118 vanno inseriti
rivolgendo la fascia nera che lo contraddistingue in basso asinistra (vedi in fig.3 TR2-TR3), orientan-
verso il condensatore poliestere C8. do il loro lato smussato verso il basso.
Dopo questo componente potete montare icon- A proposito dei transistor vi raccomandiamo di
densatori poliestere inserendoli nelle posizioni in- non premere afondo il loro corpo sul circuito stam-
dicate nello schema pratico di fig.3. pato, ma di tenerlo leggermente sollevato in mo-
do da lasciare iterminali della lunghezza di cir-
Potete quindi provvedere al montaggio dei con- ca 4-5 mm.
densatori elettrolitici ricordando di rispettare la
polarità +1— dei loro due terminali. Per completare il montaggio inserite la presa Jack
Normalmente Hterminale più lungo éil positivo e, per cuffia e il trimmer R6 completo di manopola
comunque, se entrambi iterminali risultassero del- a disco e dell'interruttore S1 (vedi fig.3).
la stessa lunghezza, tenete presente che sul loro Saldate quindi il filo rosso della presa pila sul ter-
13
minale contrassegnato +9V e il filo nero sull'altro
terminale contrassegnato —9V.
perCONCLUDERE
COSTOdi
- REALIZŽAZIOKIE
Fig.5 II circuito di fig.4 andrä inseri- Il solo circuito stampato LX.1737 Euro 1,80
to all'interno del contenitore assie-
me alla pila da 9Volt. Iprezzi sono comprensivi di IVA, ma non delle spe -
se postali di spedizione a domicilio.
14
SCHEMA RI e CATALOGO
Per soddisfare le esigenze degli utenti delle piattaforme WINDOWS - MAC - LINUX abbiamo
raccolto in CINQUE CD-Rom, custoditi in un cofanetto plastificato, tutti gil SCHEMI ELETTRICI
dei nostri kits fino alla rivista N.225 ed il CATALOGO completo dei COMPONENT' a magazzino.
II nuovo software applicativo consente di stampare l'intero schema elettrico completo di elenco
componenti su un normale foglio di dimensioni A4 (210 x297 mm).
E' inoltre possibile l'aggiornamento diretto dal nostro sito Internet dei PREZZI dei componenti e
delle informazioni riguardanti ikits di produzione successiva alla rivista N.225.
Nota Importante: per installare ed utilizzare iCD-Rom, dovete necessariamente installare una vol-
ta sola la versione numero 5 di Java, che trovate in uno qualsiasi dei cinque CD-ROM. Se il vo-
stro sistema operativo ě Windows VISTA, non utilizzate la versione Java del CD-ROM, ma sca-
ricate gratuitamente dal sito della SUN la versione più aggiornata, che nel momento in cui que-
sta rivista va in stampa, ě la numero 6. II sito della SUN ě www.java.com/it/download.
Costo Eido-Š§,66,:j
Per l'ordine si puď inviare un vaglia, un assegno o il CCP allegato a fine rivista direttamente a:
Nota: dai costi dei CD-Rom sono ESCLUSE le sole spese di spedizione a domicilio.
Oscillatere
In molti testi di elettronica écontenuta l'affermazio-
ne secondo la quale per far oscillare un integra-
to monolitico come il MAV.11, ésufficiente appli-
care sul suo ingresso il segnale prelevato dall'u-
scita sfasandolo di 180°.
16
Non potendo pent, prevedere per quale frequenza un segnale di circa 10 milliwatt (equivalente a+10
iletton vorranno realizzare questi microtrasmetti- dBm) per tarare delle apparecchiature VHF, o per
tori VHF, abbiamo pensato di proporre due solu- irradiare un segnale con una minuscola antenna a
zioni in modo da consentire a ciascuno la scelta stilo, oppure anche per pilotare degli stadi ampli-
più opportuna in base alle proprie specifiche esi- ficatori VHF di media potenza.
genze.
Come potete notare osservando lo schema elettri-
.L9ENERÂToRÉďJ.117 co di fig.2, per sfasare il segnale basta collegare
in serie, tra l'uscita e l'ingresso dell'amplificatore,
Il primo schema visibile in fig.2 ě un semplice Ge- l'induttanza siglata Li con in serie il compensa-
neratore VHF, che partendo da una frequenza di tore C2 e idue condensatori Cl -C3.
70 MHz riesce a raggiungere i990 MHz. In base al numero di spire dell'induttanza Li e
della capacitš del compensatore C2 potrà esse-
Questo circuito put) risultare utile acoloro che, non re generata una vasta gamma di frequenze come
disponendo di un Generatore VHF, necessitano di evidenziato nella Tabella N.1.
R1 = 220 ohm
R2 = 220 ohm
R3 = 15 ohm
R4 = 68 ohm
R5 = 15 ohm
Cl = vedi Tabella N.1
C2 = vedi Tabella N.1
C3 = vedi Tabella N.1
C4 = 100 pF ceramico
USCITA
C5 = 10.000 pF ceramic°
C6 = 100.000 pF ceramic°
C7 = 10 microF. elettrolitico
JAF1 = imped. 10 microhenry
Li = bobina vedi Tabella N.1
IC1 = integr. monolitico MAV.11
Fig.2 Schema elettrico dello stadio oscillatore con MAV.11 in grado di generare in
uscita 10 milliwatt fino ad una frequenza massima di 1GHz. Nella Tabella N.1 tro-
verete idati relativi alla bobina Li, ai condensatori C1-C3 eal compensatore C2 per
ottenere la gamma di frequenze richiesta. Lo schema pratico di questo progetto
riprodotto in fig.5 e la foto del circuito montato in fig.6.
17
Tornando alio schema elettrico di fig.2, potete no- Per ottenere questo valore non standard basta
tare che il partitore composto dalle tre resistenze collegare in parallelo due resistenze da 220 ohm
siglate R3-R4-R5 costituisce un attenuatore a 1/4 Watt, ottenendo cosi un valore definitivo di
-6dB, che oltre a migliorare l'adattannento d'impe- 220 :2 = 110 ohm 1/2 Watt.
denza d'uscita provvede a disaccoppiare l'oscilla-
tore dagli stadi successivi come, ad esempio, an-
tenne o stili irradianti, evitando disadattamenti
d'impedenza. VFO MODU LATO in FM da 70 a 800 MHz'
TABELLA N. 1
Nota: prima di realizzare la bobina Li dovrete verificare il diametro intorno al quale andrete ad avvolger-
la, il numero delle sue spire e la lunghezza totale del solenoide.
Come support° vi consigliamo di utilizzare il perno di una punta da trapano.
Le frequenze riportate nella Tabella sono indicative, perchè possono variare in rapporto alla tolleranza dei
condensatori ceramici Ci -C3 e anche della spaziatura tra spira espira.
Restringendo la spaziatura la frequenza si abbassa, allargandola la frequenza aumenta.
II filo di rame deve essere smaltato e del diametro da 0,5 mm circa.
18
Fig.3 Questo circuito si
può modulare in FM.
Nella Tabella N.2 sono
indicati idati relativi ai
condensatori C3-C6 e
alla bobina L1.
Questo circuito VCO potrebbe essere accoppiato le dovremo ottenere una tensione di circa 5,5 Volt
ad un circuito PLL. facendo assorbire al MAV.11 una corrente che si
Per modulare il segnale VHF occorre un segnale aggiri intorno ai 59 mA.
di BF di bassa potenza, che ě possibile prelevare
da un piccolo preannplificatore BF. Anche in questo caso per ottenere il valore delle
Se l'ampiezza del segnale BF risulta molto eleva- resistenze R5-R6 é possibile ricorrere alla formula
seguente:
ta tanto da sovramodulare il segnale VHF, sarà ne-
c
cessario attenuarlo tramite un trimmer o un par- ohm 7 [(Vcc Vpin Uscita) :mA] x 1.000 '
titore resistivo.
ohm = valore della resistenza
Il trimmer R1 presente in questo schema viene u- Vcc = tensione di alimentazione
tilizzato per variare la sintonia entro ivalor di fre- V-pin Uscita = tensione sul pin Uscita
quenza minima e massima riportati nella Tabel - mA = corrente che deve assorbire il MAV.11
la N.2, in funzione anche del numero delle spire
della bobina L1 e della capacità dei due conden- ottenendo:
satori C3-C6.
[(12 — 5,5) :60] x 1.000 = 108 ohm
Nel caso dello schema elettrico di fig.3, vi faccia-
Poichè questo valore di resistenza non éstandard,
mo notare che il partitore composto dalle tre resi-
basta collegare in parallelo due resistenze da 220
stenze siglate R7-R8-R9 costituisce un attenuato-
ohm 1/4 Watt per ottenere una valore definitivo di
re a—6dB che non solo migliora l'adattamento d'im-
110 ohm 1/2 Watt.
pedenza di uscita, ma provvede anche adisaccop-
piare l'oscillatore dagli stadi successivi, ad esem -
pio antenne ostilo irradianti, evitando inutili ede-
leteri disadattamenti d'impedenza. REALIZZAZIONE'PRATICA —deT
L GENERATORE VHF da,70 a 990 MHz
Le resistenze R5-R6 che alimentano il terminale
d'Uscita vanno invece calcolate in funzione della Per realizzare il Generatore VHF il cui schema pra-
tensione di alimentazione, perché su tale termina- tico potete vedere in fig.5, prelevate dal suo blister
19
TABELLA N. 2
ŃÎi' prima di realizzare la bobina Li dovrete control/are il diametro intomo al quale la avvolgerete, il nu-
mero delle sue spire e la lunghezza totale del solenoide.
Come supporto vi consigliamo di utilizzare perno di una punta da trapano.
Le frequenze riporlate ne//a Tabella sono indicative, perché possono variare in rapport° alla tolleranza dei
condensatori ceramici C3-C6 ed anche della spaziatura tra spira e spira.
Restringendo la spaziatura la frequenza si abbassa, allargandola la frequenza aumenta.
filo di rame deve essere smaltato e di diametro pari a 0,5 mm circa.
il circuito stampato LX.1738 e montate come pri- Saldate con una goccia di stagno il terminale U sul -
mo componente il piccolo integrato monolitico la pista in rame del circuito stampato, quindi salda-
MAV.11 siglato IC1. te il terminale E a sinistra e da ultimo idue termi-
nali M.
Quando vi troverete netle mani questo minuscolo
integrato provvisto di 4 terminali posti a croce, vi Completata questa operazione, proseguite nel
chiederete come fare per distinguere il terminale montaggio prendendo le due resistenze R1-R2 e,
d'Entrata da quello d'Uscita e a tal proposito vi in- dopo averle inserite nella pista del circuito stampa-
vitiamo ad osservare la fig.1. to alla quale fa capo l'impedenza JAF1, saldatene
irispettivi terminali.
Subito noterete che sul corpo dell'integrato é pre- Gli opposti terminali di queste due resistenze van -
sente un minuscolo punto bianco in corrisponden- no accorciati in modo adeguato per poterli saldare
za del terminale U, cioè del terminale d'Uscita. sulla pista alla quale fa capo il terminale Uscita del-
l'integrato IC1.
Applicate quindi l'integrato sul circuito stampato in
modo che tale punto risulti rivolto verso destra, Dopo le resistenze R1-R2 potete inserire nello
cioè verso le resistenze R1-R2 (vedi fig.5). stampato anche le resistenze R3-R4-R5 ela minu-
20
Fig.5 Schema pratico di montaggio
dello schema elettrico di fig.2.
II piccolo "punto bianco" posto sul
corpo del MAV.11 va rivolto verso le
resistenze R1-R2.
scola impedenza siglata JAF1. Prima di applicare la bobina L1 sul circuito stam-
pato, raschiate le estremitä dei due fili in modo da
Ora potete applicare esaldare sul circuito stampa- asportare lo smalto isolante, quindi depositate sul
to il condensatore elettrolitico C7, rispettando la filo nudo un sottile strato di stagno.
sua polaritä, tenendo presente che il suo termina-
le più lungo corrisponde al positivo. A questo punto potete collegare al circuito stampa-
to ifill rosso e nero di alimentazione +12 Volt.
Quando inserirete nel circuito stampato iconden-
satori ceramici C4-05-C6, ricordate che sul loro Per l'uscita del segnale VHF dovrete necessaria-
corpo sono riportate le seguenti sigle: mente utilizzare uno spezzone di cavetto coassia-
le tipo RG.174 o RG.142 (vedi pag.410 del nostro
C4 da 100 pF sigla 101 volume Handbook), inserendone la calza di scher-
C5 da 10.000 pF sigla 103 mo nel foro posto vicino alla resistenza R4.
C6 da 100.000 pF sigla 104
Per conoscere il valore della frequenza generata
Ivalor degli altri due condensatori ceramici siglati dovrete necessariamente disporre di un frequen-
C1-C3 e del compensatore C2 andranno scelti in zimetro digitale, sempre che non abbiate un rice-
funzione della gamma di frequenze che volete ot- vitore che si possa sintonizzare sulla frequenza ri-
tenere e per questo consigliamo di consultare la chiesta.
Tabella N.1.
21
20 V. + 4. 12 V.
ENTRATA
MOD. US CITA
Fig.7 Schema pratico di montaggio dello schema elettrico riportato in fig.3, il cui
segnale pub essere modulato in FM applicando un segnale di BF sul filo scherma-
to posto a sinistra e indicato "Entrata Modulazione". Per variare la frequenza di
questo oscillatore basta applicare una tensione continua di 20 Volt sui due fili vi-
sibili in alto a sinistra e poi ruotare il cursore del trimmer Rl.
REÁLiZZAZION-E PRATICA del VFO il terminale E asinistra eda ultimo idue terminali M.
Saldate quindi con una goccia di stagno il terminale Proseguendo nel montaggio inscrite tutti icon-
Uscita di IC1 sulla pista in rame del circuito stampato, densatori ceramici ricordandovi che sul loro cor-
22
po sono presenti le seguenti sigle: Per l'uscita del segnale VHF dovrete necessaria-
mente utilizzare uno spezzone di cavetto coassia-
C1-C2 da 100.000 pF sigla 104 le tipo RG.174 o RG.142, inserendo la sua calza
C4-05 da 1.000 pF sigla 102 di schermo nel foro posto vicino alla resistenza R8.
C7 da 100 pF sigla 101
C8 da 10.000 pF sigla 103 Per conoscere il valore della frequenza generata do-
C9 da 100.000 pF sigla 104 vrete necessariamente utilizzare un frequenzimetro
digitale, sempre che non abbiate un ricevitore che
Ivalor dei condensatori ceramici C3-C6 andranno possa sintonizzarsi sulla frequenza prescelta.
scelti in funzione della gamma di frequenze che si
desidera ottenere in uscita e per questo vi consi- Importante: una volta completato il montaggio, se
gliamo di consultare la Tabella N.2 cosi come per avvicinerete una mano alla bobina Li oal circuito,
la bobina L1. la frequenza generata varierà per effetto della ca-
pacitä parassita introdotta da essa.
Ammesso di voler realizzare un oscillatore VHF che
copra la gamma 70-110 MHz, dovrete avvolgere
su un diametro di 7 mm ben 8 spire affiancate,
allargandole fino ad ottenere un solenoide lungo COŠTO d(REALIZZAZIONE
esattamente 6 mm.
Tutti icomponenti necessari per realizzare il gene-
Prima di inserire la bobina L1 nel circuito stampa- ratore VHF siglato LX.1738 (vedi fig.5), compreso
to, dovrete raschiare le estrennità dei due fili per il circuito stampato Euro 15,00
togliere la smalto isolante e depositare poi sul fi-
lo scoperto un sottile strato di stagno.
Tutti icomponenti necessari per realizzare il VFO
modulato in FM siglato LX.1739 (vedi fig.5), com-
Alla sinistra della bobina L1 inserite il diodo van -
preso il circuito stampato Euro 16,00
cap tipo BB.329 o BB.909 (vedi DV1), rivolgendo
il lato contornato da una fascia nera verso l'alto.
II solo circuito stampato LX.1738 Euro 1,25
A questo punto potete collegare sul circuito stam- II solo circuito stampato LX.1739 Euro 1,60
pato ifili rosso e nero di alimentazione + 12 Volt
e quelli dei 20 Volt, che serviranno per variare la Iprezzi sono comprensivi di IVA, ma non delle spe-
frequenza di oscillazione agendo sul trimmer R1. se postali di spedizione a domicilio.
Fig.9 In questa foto sono riprodotti il Generatore VHF siglato LX.1738 e il VFO
modulato in FM siglato LX.1739 cosi come si presentano amontaggio ultimato.
23
CARICARE le PI E
Un nostro lettore ha realizzato questo semplice e originale progetto che
permette di ricaricare 4 pile stilo utilizzando la dinamo presente nella
bicicletta, e noi ve lo proponiamo pensando possa interessare quanti
utilizzano quotidianamente questo mezzo di trasporto. Installando que-
sto circuitino sulla vostra bici, infatti, potrete anche tenere costante-
mente "sotto carica" le batterie della macchina fotografica.
"Sono un vostro ass/duo lettore. Dopo aver leito sul/a Mi é cosi venuta /'idea di utilizzare la dinamo del-
rivista N.238 l'articolo dedicato al lampeggiatore per la bicicletta per car/care quattro pile stilo al nichel
bicicletta, l'ho subito realizzato, ricordando la sera in cadmio ricaricabili da co/legare sia al fanalino an-
cui, avendo forato una gomma, ero stato costretto a tenore che a que//o posteriore in modo da garan-
camminare ai margini di una strada poco illuminata. time l'alimentazione autonoma.
In quell'occasione mi sono potuto rendere conto di In questo modo potrò segnalare la mia presenza
quanto ció sia rischioso edi come, in simili situazioni, sia a chi sopraggiunge anteriormente che a chi so-
le probabilité di essere investito siano molto alte. praggiunge posteriormente anche fiel caso in cui,
Più di una volta, infatti, nel corso del tragitto sono a causa di una foratura, tossi costretto aportare a
stato sfiorato dai veicoli in corsa, tanto da essere piedi la bicicletta fino a casa.
costretto a camminare lungo il bordo del fossato Poiché la dinamo della bicicletta genera una tensio-
che si snodava a lato della strada. ne altemata, ho tentato di raddrizzarla con un pon-
Se, dunque, con il vostro lampeggiatore per bici- te di diodi, ma questa soluzione non ha prodotto il
cletta siglato LX.1723 ho risolto problema di farmi risultato sperato, perché per ottenere una tensione
notare dalle auto che sopraggiungono dal retro, ho sufficiente per ricaricare 4 pile dovevo raggiungere
pensato che per garantirmi una reale sicurezza mi ve/ocitá elevate cosa che risultava alquanto faticosa.
sarebbe stato di grande utilitä poter disporre di una Per ovviare a questo inconveniente, ho raddrizza-
luce altrettanto forte sul fanalino anteriore. La dina- to la tensione altemata con 2 soli diodi collegati
mo, infatti, a basso numero di ginifomisce una ten- da raddrizzatori duplicatori ein questo modo so-
sione insufficiente per alimentare tale fanalino. no riuscito ad ottenere l'effetto desiderato".
24
rSCHEMA ELETTRICO la dinamo e che il suo terminale positivo va col-
legato al diodo DS1.
Come potete vedere in fig.1 lo schema elettrico di
questo circuito ě quanto di più semplice si possa Iterminali che terminano con il simbolo di massa
immaginare: bastano infatti 2 diodi al silicio col- (vedi negativo del diodo DS1 e del condensatore
legati come indicato, 2 condensatori elettrolitici elettrolitico C2), vanno collegati ad una qualsiasi
da 220 microFarad e un solo deviatore a levetta parte metallica della bicicletta.
siglato Sl.
II raddrizzatore duplicatore (vedi DS1-DS2) rima-
Voglio ricordare aquanti ancora non lo sapessero,
ne sempre collegato alla dinamo.
che uno stilo ricaricabile fornisce una tensione di
Per ricaricare le pile collego la dinamo alla ruo-
1,2 Volt, quindi 4 pile a stilo poste in serie forni-
ta escollego il deviatore S1 affinchè non si accen-
scono una tensione di 4,8 Volt, mentre le normali
da il fanale anteriore.
pile non ricaricabili forniscono una tensione leg-
germente maggiore, cioè di 1,5 Volt: collegando-
Di sera, quando invece devo accendere il fanale
ne quindi 4 in serie si ottengono 6 Volt.
per vedere la strada, lo collego alle pile ricarica-
bill, quindi ottengo una luce costante sia che pe-
dali sia che cammini a piedi. Anche se la lampadina inserita nel fanale ante-
Faccio presente a chi realizzerä questo progetto, nore di una bicicletta é da 6 Volt 3 Watt, posso
che il terminale negativo del condensatore elettro- assicurare che alimentandola anche solo a4,8 Volt
litico Cl va direttamente collegato al morsetto del- si ottiene ugualmente un'ottinna luminositä.
con la DINAMO
US CITA
PILE
PORTAPILE
25
LREALIZZAZIONE PRATICA
26
to orientando verso sinistra il terminale positivo di
Cl e verso destra il terminale positivo di C2.
[C-ÖŠTO —di-REALIZZAZIONE
27
lniziamo con il dire che le differenze tra la TV
analogica e la TV digitale sono notevoli.
Ad esempio, la TV analogica é sempre soggetta
a disturbi, perché il suo rivelatore analogico non
in grado di distinguere una variazione d'ampiez-
za generata dal segnale video da una variazione
generata da un disturbo, quindi l'immagine viene
spesso influenzata dall'intensitä di quest'ultimo.
28
Tutti iliven' intermedi compresi tra il nero eil bian- vi proponiamo un semplice esennpio utilizzando 4
co sono quelli delle tonalitä del grigio che, dal gri- punti (vedi fig.4).
gio scuro passano gradualmente al grigio chiara
fino al bianco. Se questi 4 punti risultano tutti di colore nero, il
nostro occhio li vedrä come un unico punto nero.
Se 3 punti risultano neri e 1 punto blanco, il no-
In un segnale digitale l'immagine da trasmettere
stro occhio li vedrä come un punto grigio scuro.
viene trasformata in bit, cioè in tanti punti che in
pratica sono dei livelli logici 1e 0 (vedi fig.3): Se 2 punti risultano neri e 2 punti bianchi, il no-
stro occhio li vedrä come un solo punto con una
tonalitä di grigio del 50%.
-il livello logico 1 indica un livello positivo
Passando alla quarta figura composta da 3 punti
-il livello logico 0 indica assenza di segnale
bianchi e 1 punto nero, il nostro occhio la vedrä
come un punto grigio tenue.
Un quadro completo di una immagine TV äcom-
Se i4 punti fossero tutti bianchi, il nostro occhio
posto ad esempio da ben:
li vedrebbe come un punto bianco.
216.000.000 bit o punti Quanto detto per le tonalitä del bianco-nero vale
anche per icolori.
vale a dire da 216 milioni di livelli logici 1 e 0.
Nella fig.4 abbiamo disegnato dei punti macrosco-
Per ottenere delle immagini in movimento occor- pici, ma nella realtä si tratta di punti microscopi-
DIGITALg TERRE$TRE
Se anche vai fate parte della schiera di coloro che nutrono tante curio-
sitä e dubbi in merito alla TV Analogica e alla TV Digitale, vi consiglia-
mo di leggere questo articolo, che ě una semplice guida particolarmen-
te utile per imeno esperti e per tutti coloro che desiderano aggiornar-
si intorno gli ultimi sviluppi tecnici in questo settore.
29
[> 1E>
BF
WM
Fig.1 Per ottenere un segnale Analogico si preleva un segnale BF da una teleca-
mera e lo si sovrappone ad un segnale RF, cioè di Alta Frequenza, che esplica la
funzione di portante. Nell'etere viaggia quindi un segnale RF modulato da una BF.
SEGNALE RF SOLO
RADDRIZZATO SEGNALE BF
111111 11 1
•• 00 110 •0 00
•• •• 00 00 00
II) (I) o
Fig.4 Per spiegarvi come con due soli livelli logici 1-0 si ottengano tutte le tonalitä
dal Nero al Bianco, abbiamo utilizzato 4 soli punti.
Se questi 4 punti Neri vengono rimpiccioliti, il nostro occhio vedrä 1solo punto Nero.
In presenza di 3 punti Neri e 1 Bianco il nostro occhio vedrä 1 punto Grigio scuro.
In presenza di 2 punti Neri e 2 Bianchi il nostro occhio vedrä 1punto Grigio al 50%.
In presenza di 1punto Nero e3 Bianchi il nostro occhio vedrä 1punto Grigio al 25%.
In presenza di 4 punti Bianchi il nostro occhio vedrä un 1solo punto Bianco.
30
Fig.5 Per spiegarvi la funzio-
ne della ridondanza tempora-
le, vi diremo che la prima im-
magine trasmessa viene
.te OE.OE OE r.•
scomposta in tanti piccolissi-
mi quadretti (vedi fig.6).
204. «74 ..• e.4.* PAOP 14._ .449ri r.1 .1LOEMIONIVIMPFIRMINIT4MR NM 1441 411
31
Lo stesso dicasi per la TV e sapendo che una im- COMPRESSIONE del'SEGNÁLE
,
magine completa é composta da tanti livelli logi-
ci 1-0, per ottenere una immagine in movimento
Per rendere ancor più veloce la trasnnissione del-
con 25 quadri si dovranno trasmettere ogni secon-
le immagini in movimento, oltre alla ridondanza
do ben:
temporale, si é pensato di utilizzare degli algorit-
mi in grado di comprimere isegnali digitali in u-
216 milioni x 25 = 5.400 milioni di bit
no standard internazionale.
1 1 1 1 1 1 1 1 10 0 0 0 0 0 0 1 1 1 1 1 1 10 0 0 0 0 0 0 0 1 1 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Fig.8 In presenza di una stringa composta da una infinitš di livelli logici 1-0, sapendo
che questa occupa molto spazio in una memoria, si é pensato di comprimerla (leggi
articolo) in modo da ridurre lo spazio occupato. In fase di decompressione, la stringa
compressa ritornerà perfettamente identica a quella di partenza.
32
Fig.9 Guardando questa immagine a colori tutti
concorderanno col dire che appare perfetta, an-
che se in pratica risulta composta da una infinitš
di piccolissimi punti in blanco e nero e a colori.
7,1"
Fig.12 Nel manuale di istruzioni che vi verge fornito assieme al Decoder troverete
anche un disegno che illustra icollegamenti tra le Prese d'ingresso ed'uscita e il
vostro Televisare Analogico. Anche se il disegno qui riprodotto risulta diverso da
quello del vostro manuale, precisiamo che le connessioni corrispondono aquelle
descritte nell'articolo. Molti Decoder vengono lomiti con un cordone di rete per i
230 Volt, altri invece con un Riduttore che fornisce 12 Volt DC.
Cos), nello spazio occupato da 5 emittenti TV a- Se opterete per un Decoder Interattivo non do-
nalogiche potranno, ad esempio, trovare posto vrete acquistare necessariamente delle schede di
ben 125 emittenti TV digitali. abbonamento, perché riuscirete ugualmente ave-
dere le emittenti in chiaro.
Eli:DECODER
Sappiate anche che iDecoder Interattivi conten-
lniziamo subito col dire che il Decoder ě un ricevi- gono un Modem telefonico, che permette il colle-
tore completo che provvede a convertire qualsia- gamento a Internet o a Teletext.
si segnale digitale in un segnale analogic° ido-
neo ad essere applicato alla presa Scan del tele- Potendo accedere al servizio Teletext potrete usu-
visare. fruire di servizi informativi di pubblica utilité, come
ad esempio un servizio Meteo, uno di Viabilitä, gli
In commercio si possono reperire due diversi tipi di oran idei treni e degli aerei e anche tanti altri No-
Decoder idonei acaptare la TV digitale terrestre. tiziari.
II Decoder Interattivo che risulta più costoso del Quando si acquista un Decoder insieme alio stru-
precedente (costo medio 100 Euro), perché per- mento si riceve un Manuale di Istruzioni che risul-
mette di ricevere sia le TV in chiara che le Pay TV ta quasi sempre poco comprensibile, perché
acquistando delle schede in abbonamento. sovente si tratta di una traduzione di un testo
34
estero eseguita da un traduttore che non conosce accurata delle relative connessioni.
l'elettronica.
Terminato il collegamento tra Decoder eTeleviso-
Comunque sul pannello posteriore di ogni Deco- re (vedi fig.12), potrete accenderlo, però dovrete
der troverete sempre dei connettori e prese va- attendere circa 2minuti affinchè il Decoder diven-
rie, che possono essere disposte anche in modo ti operativo.
diverso da quello riprodotto in fig.12.
Importante: in questi 2 minuti il Decoder esegue
(1) PRESA di ALIMENTAZIONE: in molti Decoder un auto-test completo, quindi in questo lasso di
é presente un comune cavo per la tensione di re- tempo non dovrete spegnerlo e nemmeno pre-
te dei 230 Volt, in altri invece c'è una presa DC a mere alcun tasto del telecomando.
12 Volt nel qual caso viene fornito un alimentato-
re che, collegato alla presa dei 230 Volt AC, ero- e
IMPOSTAZIONE codice PIN
ga in uscita una tensione di 12 Volt DC.
Completato il primo avvio quasi subito apparirä
(2) PRESA ANTENNA TERRESTRE: la presa del- sullo schermo del TV la scritta:
la TV terrestre, che ora risulta collegata al televi-
sare, va sfilata e inserita nella presa del Decoder inserire codice pin
indicata con AERIAL. 0 0 0 0
(3),TO TV: in questa presa va inserito un cavetto a questo punto premete per quattro volte il nume-
coassiale che vi verré fornito con il Decoder. ro 0 fino a far apparire:
Sull'opposta estremitä di questo connettore ô pre-
ainserire codice pin
sente uno spinotto che va inserito nella presa an-
0 0 0 0
tenna del televisare.
_ lnserito il codice pin, il ricevitore risulterä giä ido-
(4) PRESA SCART: assieme al Decoder vi verrä neo a captare tutte le emittenti digitali terrestri.
fornito anche un cavetto alle cui estremitä é pre-
sente una presa Scart. Una presa va inserita nel- Il codice O000può anche essere sostituito da un
la presa Scart del Decoder e l'altra nella presa numero diverso andando all'opzione Preferenza e
Scan del Televisore. poi alla riga Cambia Codice Pin.
Senza questo collegamento la TV non funziona. Nol tuttavia non consigliamo di modificarlo perché,
se ve lo dimenticherete, dovrete portare il Decoder
(5) USCITA AUDIO DIGITALE: questa presa indi - al servizio Assistenza per farlo sbloccare.
cata anche S/PDIF, serve per collegarsi tramite un
cavo audio ottico ad un amplificatore Hi-Fi.
L RICERCA delle EMITTENTI 4
(6) PRESA TELEFONICA: questa presa collegata Dopo aver inserito il codice pin dovete eseguire
al Modem che si trova all'interno del Decoder ser- una ricerca automatica per la memorizzazione
ve per collegarsi ai servizi Teletext. dei canali TV che, attualmente, vengono captati
dal vostro implanto antenna.
(7) Prese VIDEO REGISTRATORE: OE la presa Ri-
ght ě l'uscita del canale Audio Destro e la presa Come prima operazione premete il tasto menu del
Left é l'uscita del canale Audio Sinistro. telecomando per entrare nel menu principale,
La presa Video Out é l'uscita Video. andate poi alla riga Sistema utilizzando itasti frec-
In qualche Decoder c'è una presa Scart supple- cia su (A) o freccia giù (v), fino a selezionare la
mentare indicata VCR, che si collega direttamente voce Ricerca canale e poi premete il pulsante Ok
alla presa Scart del Video Registratore. del telecomando.
_
II PRIMO AVVIO del DECODER Sul telecomando sono presenti quattro tasti colo-
rati Rosso-Verde-Giallo-Blu (vedi fig.13).
Ogni Casa Costruttrice fornisce un proprio manua- Per ottenere la ricerca automatica di tutti icana-
le d'installazione per il collegamento tra Decoder II terrestri bisogna premere il tasto Rosso ed at-
e Televisione (vedi fig.12). tendere qualche minuto.
Non dovrete preoccuparvi se nel vostro Decoder Il Decoder inizierä la ricerca automatica di tutti
troverete un disegno diverso da quello di fig.12, da- canali TV digitali terrestri ricevibili con le vostre
to che sarä sempre corredato di una descrizione antenne partendo da 174 MHz fino a 858 MHz.
35
Se nel vostro impianto singolo o condominiale zando itasti freccia su (A) ofreccia giù (V), su Ag-
non é presente un'antenna idonea a captare una giornamento software, scegliete modalitä d'uso
emittente digitale, dovrete farvela installare dire- e infine posizionatevi su SI e premete il tasto Ok.
zionandola verso l'emittente più vicina oppure In molti Decoder non é necessario premere Ok.
verso il ripetitore della zona (vedi fig.15).
I L'ELENCO)plelle TV DI4ITALI TERRESTRI-7
1
Per confermare l'elenco dei canali trovati basta
premere il tasto Verde, poi il tasto Ok.
Come abbiamo giä precisato, non tutto il territorio
In molti Decoder äsufficiente premere il solo tasto nazionale risulta coperto dalle emittenti digitali;
Ok, ma questo lo saprete solo consultando il libret- per conoscere quail sono le emittenti digitali che
to d'istruzioni fornito in dotazione con l'apparec-
chio.
IMROSTAZIONE ORÄRIO -
AGGIORNAMENTO SOFTWARE
Se notate che talvolta la ricezione risulta difficol- Fig.13 Per utilizzare le funzioni dei tasti di
tosa, cié potrebbe essere dovuto alla nnancanza nel un Decoder occorre leggere attentamente il
vostro Decoder del software aggiornato. suo manuale d'istruzioni.
Itasti colorati in Rosso-Verde-Giallo-Blu
servono per attivare funzioni diverse de-
IrF7ORZARE l'AGGIORNAMENTO scritte nel paragrafo "1 tasti funzione".
II tasto CH +1— serve per cambiare Canale,
E' possibile forzare l'aggiornamento per il nuovo il tasto Bach per ritornare al Canale prece-
software procedendo come segue: premete il ta- dentemente visualizzato, il tasto List per ve-
sto menu del telecomando per entrare nel menu dere tutti canali memorizzati.
principale, poi andate sulla riga Sistema e, utiliz-
36
Notlzlo OTT Notlzlo OTT
▪ News e Even:i
Cerca
▪ Passaggio
_
_,Copertura=2Š2
-
Consumer Info
▪ Canali e ServIzi
• Industry
▪ DIffuslone Decoder
▪ DIGITA -newsletter
▪ Area stampa
▪ Domande frequenti
9 Glossarlo
r a
PER LA TELEvisionE DIGITALE TERRESTRE Leggi anche: Info Copertura
Made
Modalitä "b"
OE+ Seleziona la provIncla di interesse poi seieziona un solo co
copertura di esso:
EMPOLl
37
TV Nazionali Pay Per View TV Locali
MedlashoppIng Jol
Mya
Steel
Jol + 1
Mya + 1
Steel + 1
Disney Channel
Class News
Coming soon
BBC World
Canale 5
Boing
Italia 1
Rete 4
Iris
Q00B
LA7
MTV Italia
Sportltalla
Fig.15 Dopo aver selezionato la cittš di Empoll sul video vi apparirà l'elenco dei ca
nah ricevibili nella zona, la frequenza in MHz, la posizione Orizzontale o Verticale
(vedi Polarizzazione) in cui va installata l'antenna e anche dove risulta installato il
Ripetitore TV ricevibile da Empoli. E' sottinteso che nella pagina di fig.14 dovrete
inserire il nome della vostra Provincia poi quello della vostra città.
38
potete ricevere nella vostra cittä potete consultare utilizzato per la TV satellitare si sintonizza sulle
il sito Internet: frequenze comprese tra 10,9 e 12,8 Gigahertz,
mentre quello per la TV terrestre si sintonizza sul -
http://www.dgtvliti le frequenze comprese tra 175 e 855 Megahertz.
Quando vi apparirä la pagina di fig.14, andate so- Domanäa: si dice che tutti inuovi TV a schermo
pra la riga Copertura e cliccate sul mouse. piatto, cioè LCD, dispongono già di un Decoder
Si aprirä una finestra con l'elenco di tutte le Pro- per la TV digitale terrestre. Come faccio ad es-
vince Italiane equi, scelta la Provincia e la loca- seme certo ?
litä, sul monitor apparirä l'elenco dei Canali rice-
vibill (vedi fig.15) con la relativa frequenza e con Risposta: per saperlo basta controllare il teleco-
l'indicazione del posizionannento in Orizzontale o mando che viene fornito in dotazione. Se nella TV
Verticale della vostra antenna. giä inserito il Decoder sul telecomando trovere-
Nell'elenco di fig.15 viene anche indicato il Sito di te due pulsanti (vedi fig.16).
trasmissione, cioè da quale localitä viene tra- Uno di essi écontrassegnato dalla scritta ANALOG
smesso il segnale TV verso la vostra cittä e se e l'altro dalla scritta DIGITAL. Premendo il primo
questa ě una Pay TV, cioè a pagamento, o una pulsante si vedranno le normali TV analogiche,
Free TV. mentre premendo il secondo pulsante si vedranno
le TV digitali terrestri.
Nell'esempio di fig.14 abbiamo scelto la provincia
di Firenze e la localitä di Empoli. Domanda: devo pagare un diverso abbonamento
per ricevere la TV digitale terrestre ?
[Una RISpOSTA ad_ogni vostra DOMANDA Risposta: per ricevere la TV digitale terrestre non
c'è da pagare nessun nuovo abbonamento.
15737nin-F1 a
- dispongo già di un Decoder per vede-
re via satellite le TV digitali, posso utilizzarlo an- Domanda: mi èstato offerto un Decoder perla TV
che per ricevere la TV digitale terrestre ? digitale terrestre ad un prezzo irrisorio, quindi mi
venuto il dubbio che non sia idoneo per vedere
Risposta: non lo pub utilizzare. Per ricevere la TV le Pay TV, come faccio a verificarlo ?
digitale terrestre occorre acquistare un secondo
Decoder idoneo per la TV digitale terrestre. Risposta: basta controllare se il mobile del Deco-
Infatti il Decoder é un ricevitore, quindi quello der presenta una sottile fessura nella quale si do-
vrebbe inserire la Smart Card, cioè la scheda pre-
pagata per poter ricevere le Pay TV.
Se questa fessura éassente, il Decoder éuno zap-
per enon interattivo (leggere il Glossario dei ter-
mini).
39
Se non ricevete una sola emittente che altri rice- fusione digitale di programmi televisivi terrestri.
vono regolarmente nella vostra cittä, potrebbe ri-
sultare necessario direzionare l'antenna che giä DVB =Digital Video Broadcasting con compressio-
installata sul tetto, verso il ripetitore digitale del- ne MPEG2 adottato in Europa.
la zona (vedi esempi di figg.14-15).
DVB-S = ě una emittente TV via satellite.
Domanda: attualmente con la TV analogica vedo
delle immagini disturbate da altre emittenti, quin- DVB-C = ě una emittente TV via cavo telefonico.
di chiedo ai vostri tecnici se con la TV digitale si
presenteranno gli stessi inconvenienti. DVB-T = é una emittente TV terrestre.
Risposta: con la TV digitale tutti idifetti che si ri- FREE-TO-AIR = programmi che possono essere
scontrano con la TV analogica vengono automa- visti senza pagare nessun abbonamento.
ticamente eliminati, quindi non solo si otterrà una
migliore definizione, ma le immagini non potranno FREE TV = servizi radiotelevisivi che non preve-
più essere disturbate da altre emittenti. dono il pagamento di nessun abbonamento.
Domanda:; dispongo di due TV analogiche, una MHP = Multimedia Home Platform. E' un softwa-
insta//ata in cucina e/'a/tra nel salotto, quindi vor- re che dialoga con il Decoder digitale per render-
rei sapere se devo acquistare due Decoder per ri- lo idoneo a dei servizi interattivi.
cevere la TV digitale terrestre.
Modem = MOdulatore DEModulatore. E' un circui-
Risposta: ogni TV analogica necessita di un pro- to che permette di trasformare informazioni analo-
prio Decoder, quindi dovrä necessariamente ac- giche in digitali oviceversa, in modo da essere tra-
quistarne due. Prima di procedere all'acquisto smesse o ricevute attraverso la linea telefonica.
consigliabile verificare se esistono delle offerte
speciali per TV LCD a schermo piatto, perché a MPG2 = Moving Pictures Expert Group. E' un si-
volte il costo di un moderno TV giä provvisto di stema internazionale di compressione digitale
Decoder equivale a quello del solo Decoder. (vedi esempio in fig.8).
Byte = éuna informazione in codice binario com- Provider = ě un operatore che provvede a fornir-
posta da 8 Bit. vi a pagamento diversi servizi Audio o Video.
BER = Bit Error Rate. E' una valutazione attendi- Smart-Card = carta elettronica utilizzata per acce-
bile della qualité di una immagine, perché misura dere a pagamento a dei servizi interattivi.
il rapport° tra il numero di bit errati e la quantité
totale di bit ricevuti. S/N = Signal to Noise Ratio. É la potenza media di
un Segnale rispetto al Rumore captato.
Bouquet = sinonimo di Multiplex o MUX, che ě il
termine comune per definire un gruppo di canali STB = Set Top Box. Apparato che permette di de-
trasmessi in formato digitale. codificare un segnale digitale per poi applicarlo ad
una TV analogica (vedi Decoder).
Decoder = ěun ricevitore che prowede adecodi-
ficare un segnale digitale in uno analogico. STRINGA = sequenza di caratteri digitali.
Digitale = segnale elaborato in codice digitale. ZAPPER = Decoder che risulta sprovvisto di fi-
nestra per la Smart-Card, eche quindi é idoneo a
DTT = Digital Terrestrial Television. Sistema di dif- ricevere le sole emittenti Free TV.
40
AUDIO handbook
tutta un'altra MUSICA
Dedicato aTE, che vuoi sempre Dedicato a TE, che non puoi
avere il libro sottomano: fare a meno del computer:
1° VOLUME codice Audio 1 Euro 20,60 1° CD-ROM codice CDR03.1 Euro 10,30
2° VOLUME codice Audio 2 Euro 20,60 2° CD-ROM codice CDR03.2 Euro 10,30
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controlli di tono e di loudness, equalizzatori, mixer, booster, filtri crossover, ecc.:
impossibile che non ci sia quello che vai cercando.
Inoltre, un'accurata analisi teorica dei problemi legati all'alta fedeltä fa da cornice agli schemi pra-
tici. Come eliminare il ronzio, quale stadio d'ingresso scegliere, quail caratteristiche devono
avere icavetti d'ingresso e quelli per gli altoparlanti, quail ivantaggi e gil svantaggi dei diversi
tipi di casse acustiche e come tararle per ottenere il massimo rendimento, come vanno utilizza-
te le valvole e perché, sono solo alcuni degli argomenti affrontati. A te il piacere di scoprirli tutti.
Per l'ordine puoi inviare un vaglia, un assegno o il CCP allegato a fine rivista direttamente a:
NE dai costi dei CD-Rom e dei Volumi sono ESCLUSE le sole spese di spedizione a domicilio.
...ancora APPLICAZIONI con il
Facciamo ancora un passo avanti nella descrizione delle potenzialitä
del software Quartus II, prendendo in considerazione la possibilitä di
creare un componente personalizzato partendo dallo schematico rea-
lizzato per il decoder nella rivista precedente.
Una delle caratteristiche principali dei linguaggi di sempre più brevi (il cosiddetto Time-to-market).
descrizione hardware ä la modularitä, ovvero la
possibilitä di creare un componente con delle ca- Voi con il vostro hobby che per alcuni äanche lavo-
ratteristiche peculiari una volta per tutte e di poter- ro, vi trovate ametá strada tra chi consuma echi pro-
lo riutilizzare ogniqualvolta se ne ha bisogno. getta: per questo potete capire che ä praticamente
innpossibile realizzare un prodotto dietro l'altro in tem-
LLa gara_contro il tempo__ pi cosi brevi e riprogettandolo ogni volta da zero.
Come avrete potuto notare con l'esperienza quo- Infatti esistono moite filosofie e tecniche che ven-
tidiana, il mercato tecnologico ha avuto uno svi- gono in aiuto del progettista e che permettono di
luppo incredibilmente veloce negli ultimi anni e reinvestire sforzi progettuali giä impiegati nello svi-
nuovi prodotti si susseguono a distanza di tempo luppo di nuovi prodotti, cosi da partire da una ba-
brevissima. se solida e ben collaudata da evolvere e converti-
re per le nuove esigenze.
Se da un lato l'utente finale trova un'offerta sempre Ad esempio un approccio molto famoso äquello de-
più variegata e sempre più vicina al suo prodotto nominato IP-Reuse (Intellectual Property =Proprietä
deale, d'altra parte c'è uno sforzo crescente da par- Intellettuale: insieme di librerie protette ed utilizza-
te dei progettisti che devono essere capaci di sfor- bili solo su autorizzazione del programnnatore), con
nare un progetto dietro l'altro con tempi di sviluppo il quale si intende proprio la possibilitä di riutilizzare
42
per nuove esigenze del codice odei blocchi creati (ad esempio quella che avete utilizzato le altre volte);
precedentemente per altre applicazioni, magari la- -oppure utilizzate direttamente il vostro progetto
sciando la possibilitä di modificare dei parametri. "decoder", se l'avete modificato correttamente con
la funzione output_enable.
Su questa scia, vi forniremo qui le indicazioni utili
per creare un vostro componente e per richiamar- Lanciate il Quartus II eaprite il progetto "decoder"
lo ogni volta che vi serve. che si trova, aseconda della vostra scelta, o nella
directory che avete copiato dal DVD o nella vostra
Creazione di COMPONENTI PERSONALIZZATI directory.
Proviamo acostruire un componente Wend° dal- Adesso create un nuovo file di schematico: clicca-
lo schematico che abbiamo creato per il decoder te nel menu "file-OE-new..." (vedi fig.1), quindi nella
con output enable. finestra che si apre selezionate "Block
Diagram/Schematic File", quindi cliccate su "Ok",
Nota: vi ricordiamo che questo stesso componen- come visibile in fig.2.
te ä giä stato utilizzato nell'esercizio N.1 che ab-
biamo sottoposto alla vostra attenzione nella rivi- A questo punto si aprirä un nuovo file di schema-
sta precedente e la cul soluzione ä qui riprodotta tico che vi servirá a contenere il componente de-
nelle figg.5-28. coder: salvatelo quindi cliccando nel menu
"File-)-Save as..." (vedu fig.3).
Innanzitutto prepariamo l'ambiente di lavoro: due
sono le opzioni possibili: Nella finestra che appare date il nome
-copiate la cartella \Progetti\Decoder_modificato "decoder_component" al nuovo file, come visibi-
che trovate nel DVD nella vostra directory di lavoro le in fig.4, e cliccate su "Salva".
PROGRAMMATORg CRP
tja Edit Vew Project Assignments Procne-1g Tools Virxidovi Help
i) Y21
Cede zi 24 <4,
nay gem decodetbdt
Save Project
Ore Project
5ave
Save ás—
ae PropertleS—.
Create 1 Update
........... .
Export..
•IPIN II9 ILee
Convert Programming Files_
Recent Files
[mug Fig.1 Come evidenziato dall'immagine ripro-
Recent Projects
--
dotta a sinistra, per creare un nuovo file di
Est schematico, nel menu cliccate su File e nella
finestra che si aprirà sull'opzione New.
43
Notate in questa stessa finestra l'opzione giä spun - Il risultato dovrebbe essere simile a quello illustra-
tata di default (se non lo é, spuntatela) "Add file to in fig.12.
to current project": con essa Quartus Il capirà
che il file appena creato appartiene al progetto e Notate che il componente ha esattamente gli stes-
che quindi dovrä essere preso in considerazione si input e gli stessi output che avete definito voi
durante la compilazione. all'interno dello schematic° di cui é simbolo.
Adesso ritornate nel Top file "decoder.bdf" (Top Non rimane che interconnettere gli ingressi e le
=disegno principale), selezionate il core del deco- uscite del componente ai pin fisici della PLD tra-
der (tutta la logica che espleta la funzione di deco- mite ipin definiti sul Top.
der, owero quella racchiusa nel rettangolo verde
con l'etichetta "Decoder 2bit con output enable") Potete osservare il risultato in fig.13.
ecopiatelo cliccando su Copy come visibile in fig.5.
Lanciate quindi la compilazione e, caricando il nuo-
Dopodiché andate sul nuovo file "decoder_com- vo file di programmazione ottenuto, verificate che
ponent.bdr ed "incollate" sopra ad esso ció che il comportamento del circuito sia esattamente quel-
avete appena copiato: potete osservare il risultato lo di prima.
in fig.6.
Notate che anche il consumo di risorse ed in par-
A questo punto dovete creare e dare un nome a- ticolare di Logic Cells (LC) érimasto lo stesso, ov-
gli input ed agli output del vostro componente, co- vero 4 su 240 totali (2%), come visibile sul report
slda renderlo autonomo e compilabile. che appare alla fine della compilazione evisibile in
fig.14.
Come avete appreso dagli articoli che abbiamo de-
dicato all'argomento nelle riviste precedenti, inse-
L'unica cosa diversa rispetto a prima é il numero
rite 3 pin di input e 4 di output.
riportato nel riquadro "Project Navigator" in alto a
sinistra (vedi fig.15): se ricordate prima era "4 (4)"
Ad esempio agli input darete nome in_a, in_b; a-
gli output darete nome out_l, out_2, out_3, out_4. mentre ora é"4 (0)" ed in più espandendo l'albero
"decoder" é visibile la sottoentità appena creata
Il risultato che otterrete dovrä essere simile a "decoder_component".
quello riprodotto in fig.7; lo schematico dovrebbe
essere pronto, quindi lo potete salvare dal menu Il primo dei due numen iindica guante LC sono uti-
"File-Save". lizzate da quel componente e da tutti isuoi sotto-
componenti, nnentre quello tra parentesi indica
Adesso dovete creare un simbolo per questo com- quante di quelle celle sono utilizzate esclusivamen-
ponente: cliccando nel menu "File->-Create/Upda- te da quel componente (senza considerare isotto-
te-)-Create Symbol Files for Current File" (vedi componenti).
fig.8), si aprirä la finestra di fig.9 che vi avvisa che
il simbolo é stato correttamente creato. Prima esisteva un unico componente denominato
"decoder.bdf" che era anche il Top equindi le cel-
Date quindi l'"Ok". le totali (4) erano tutte e sole le sue celle.
44
Edt View Project Assignments Processing Toots Window Help
CtrNN der e
open... W*0 decoder.bdf
Close Ctrl.F4 Fig.3 Si aprirà un nuovo file di schematic°
nel quale potrete inserire il componente de-
Lit New Project Ward...
coder: cliccate quindi in successione su Fi-
ge Open Project... Ctn.) A
le e sull'opzione Save as (a sinistra).
Convert NIAX*PLUS II Project..
Save Project o
Fig.4 Come evidenziato dall'immagine ri-
Om Project
_ prodotta in basso, attribuite il nome "deco-
id Save Ctr1.5
der_component" al nuovo file ecliccate sul-
Save As...
l'opzione Salva.
Save Current Report Sector'
Ede Properties._
Create L Update
Export._
Recent Fies
Desktop
Recent Projects
Eyit AK,F4
Document
Rico's. A.'
computer
Rte.'s. di rote
Norne SIe I
decoder_componentbcd 211ve
fidecader_componentedl
A reanarm_ .......
........ ...
o
:
. LESi
CS37.77
... . .. .. '
......
-
• .•Lanai
Ctrt.e
caw
MEW
od
Module Per U._ rej
LOGIC!
AL RP ticreontw
DMZ. OE7P. i
• : ' 4 rip emu
... :: Rotate ley Degrees
c=—tti.+'
DOM
%pelts
1
\ttyslentLitocemire A_Entelnle Ole A:Wee Piece Wafting" "ydemmimect
Memo.
Z.1
copes Me Selectee to Opboard 124, 302 - j s.. le -
Fig.5 E' qui visualizzata la soluzione dell'esercizio N.1 proposto a pag.64 nella rivi-
sta N.238 che utilizziamo per creare una nuova applicazione.
45
Fig.6 Inc°Hate sul nuovo file denomi-
nato "decoder_component.bdf" chi
che avete copiato osservando 11 ri-
sultato che abbiamo qui riprodotto.
Fig.7 Attribuendo un nome agli input eagli output del componente seguendo le in-
dicazioni che vi abbianno fornito nelle rivista precedente, otterrete questo risultato
che potete salvare cliccando nel menu su "File-›-Save".
46
211:1 Eck View Project AWig e
nts Processng
ads Project
Save 8s...
Sloe C.drent Report
,••
fie Propene... 7
C.v., %Waffling Fies... Create SIC( Inclue Fies for Current Fie
OE i Säit 00004:
Top 0005040 Fle Prom Pin Peer
System )(Preening AEwa Ire Ineo Wommg A Čtehcal Wen, AErtor A_ Suppressed /
decodetledr decoder_cvmponentbdI
A
o
D
9
9 402 IPIN 621
OE CENLEFtii
PIN 49 OE e4_71—
•an
1:53Eflie 12 2̀314-OETM
n ejOE---OE'
I
PIN 44 I novel
PIN 62 I dk
Fig.10 Ora che avete a disposizione nelle librerie del vostro progetto anche il vo-
stro componente personale "decoder-component", tomate nel "Top file
decoder.bdf" e cancellate la parte con cul avete creato il componente decoder.
47
r Repeat-insert mode
rInsert symbol as block
r Plug-In
rk
o
IPIN 49 I e4
L¡ull(
PIN 44 t
I
I
PIN 62 LS* -
•el
48
JJ-11:10>i7 decoder.bdf 1
3 decoder_cornponentbdr
o
o
1••: •Let.1§-1
C
- 1
Fig.13 Interconnettete ora gil ingressi e le uscite del componente al pin della PLD
e lanciate la compilazione caricando il nuovo file di programmazione.
- „;,„,„,,,i s„
. , iffEEBL- po :
SyetemÁ Processeng k Enre Info k Info k roman{ k Cnbcal Minna k Error k Suppre.ed
Message 0of 2
Fig.14 Dal "report" che vi apparirš alla fine della compilazione apprenderete che
il consumo di risorse ed in particolare di Logic Cells (LC) é rimasto invariato.
49
Project Navigator
Entity Logic Cells I
g MAX lt EPM240T100C5
decoder 4(0)
decoder_component... 4(4)
50
Praticamente conoscete come si comporta dall'e- fig.19), affinché durante la compilazione si tenga
sterno e questo basta. conto del nuovo file.
Provate ad applicare nel vostro caso quanto detto. Adesso tomate sulla finestra del Top decoder.bdf
e, come avete fatto prima, inserite nello schemati-
Con questo esercizio metterete in pratica molte in- co il nuovo simbolo che trovate nella libreria per-
dicazioni che avete appreso nel corso dei nostri ar- sonale (vedi fig.20).
ticoli, quindi per portarlo atermine ě necessario a-
verle seguite attentannente e/o avene a portata di Sapendo come il nuovo componente si comporta
mano per consultarle eventualmente. ai morsetti, potete ad esempio collegare alla sua
uscita il display di destra: per fare ciò dovete in-
Ad esempio proverete a visualizzare sul display il nanzitutto scollegare tale display, identificato dai
numero corrispondente al risultato del decoder pri- pin "disp_dx[0..7]", dalla VCC alla quale fino ad
ma creato, senza utilizzare l'output_enable. ora era stato collegato per tenerlo spento in quan-
to non utilizzato.
Per fare ciò vi servirete di un componente esterno
di cui conoscete il comportamento ai morsetti: Quindi, notando che l'uscita del blocco si chiama
"S[6..0]", tramite il sistema delle label sui fili, pote-
-in ingresso accetta un numero espresso in bina- te collegare tale uscita ad un filo acui darete il no-
rio da 0 a 9; me "disp_dx[7..11".
-in uscita, se collegato ad un display 7-segmen- Il bit "0" rappresenta il punto decimale del display:
ti, fa visualizzare tale numero. se non volete che tale punto resti acceso dovrete
collegarlo alla VCC.
In pratica tale componente é un semplice decodi-
ficatore BCD descritto nel linguaggio VHDL anzi- Il risultato dovrebbe essere simile aquell° riprodot-
ché in modo grafico (schematico). to in fig.21.
Come accennato nella prima lezione, il VHDL (VH- Non vi resta che collegare gli ingressi.
SIC Hardware Description Language -VHSIC =
Very High Speed Integrated Circuits) é un linguag- Come abbiamo detto, in ingresso il blocco accetta
la codifica binaria del numero da visualizzare, ov-
gio di descrizione hardware esintesi di alto livello,
vero esattamente ciò che accetta in ingresso il no-
Technology lndipendent, owero interpretato cor-
stro "decoder_component".
rettamente da qualsiasi compilatore per qualsiasi
CPLD eaddirittura anche da qualsiasi tool per fa-
re circuiti integrati. L'unica differenza sta nel fatto che il nostro com-
ponente ha due ingressi separati, mentre il nuovo
In tale modo é possibile avere una completa por- componente ha in ingresso un bus da quattro fili.
tabilitä del codice ed una completa compatibilitä
con blocchi descritti da terzi. E' semplicemente una questione di notazione per
gestire il parallelismo: anziché avere quattro ingres-
si separati, essi sono raggruppati in un unico in-
Ma provate subito ad utilizzare il vostro driver per
gresso a 4 bit, dove il bit0 é collegato al primo fi-
display a 7-segmenti.
lo, il biti al secondo, ecc.
51
TAM Ecit yew PrOjeCt Asses Processeg Toots 'heck« tire
e hem- CtrP-N • OE e
,
PM} ge CUI+0 -2 decoder.bral
cbse COI.F4
Save AS...
nell Report Sector. Fig.17 Per introdurre nuovi componenti, do-
foe Properes—
a vete iniziare con il richiamarli: nel caso spe-
Create /Wee
cifico dovete aprire il file VHDL per conver-
EXpOrt,. tirlo ed introdurlo nel Top, vale a dire nel
tar
Convert Prograreeng Pies— disegno principale del vostro progetto.
IS3 Page Sete—
o
Pree Mums,
o
• ?mt. Cerl•P
Repent Foes
Recent Preen
Eat Aft,S4
52
Pie EdIt Hew Assignments Processing Tools Window Help
Wierarchy
nfo: .......... ... ......................
Rsssisg Quart.; II Create Symbol File
Info: Command: quartum_map -- read_mettinqm_filesmon -- write_aettinqs_fileamoff decoder -e decoder -- generate_mymbalm .D:\Sergio\Nt
M 9š> Info' Quartus II Create Symbol File „am mace mmful. 0 errors, 0 warning.
Systarn AProcessing Á Extra Info  Infol Warning Critical Veen  Error A.. tippreiesati
Fig.20 Tomate sulla finestra del Top decoder.bdf ed inserite nello schematico il
nuovo simbolo che trovate nella libreria personale.
Premendo Ok potrete portare il componente nel disegno.
53
7-segmentsAd IeCompilaton Report-Flow Summery 3) decodere
I
Fig.21 Collegate l'uscita del decoder scrivendo il nome disp_dx[7..1]. In tal mo-
do rimarrš collegato il Vcc spegnendo il Decimal Point del display.
Fig.22 Collegate gli ingressi tramite label. Nello specifico, collegate due ingres-
si verso ipulsanti e due ingressi verso massa.
54
Fit Edit Vew Project Assernents Processing Tools Window Kelp
A MAXI' EPM2401100C5
complaton Report
O\
E Sysem )‚ ProcretIng j See Into Inlo Wareing Lobcal Women KErros j\ Suppressed j
Message Solili
For MepAress FI
-
Fig.23 Dal risultato della compilazione riprodotto qui sopra si ricavano il nume-
ro di Logic Elements utilizzati ed il numero di pin del componente utilizzato.
vl viow,notp4,notp.5
PIN
PIN
'r
•
.
PIN
.i GNO: - ... buzzer PIN in-r
rs.,•-•••
PIN 86
222111ii
55
decoder cornent
oupel_eneble out_l
in b o. 2
4
'jP1t1 521
Maly., 8. Sr/thesis
IIEM
Meemblo. BITI now
EMI 00
ee
• 3 decoder:bell Be Carpi
- Mon Repor, Row Summery
_
_Malys. Srldlein1 'Elam .00,90(
Ems poorrc
.
mom 0000(
.>
https://www.altera.comisupport/software/download/sof -downioad_center.html
56
Adesso potete tirare un filo sull'ingresso "D[3..0]" decodifica su tutti e due idisplay avostra disposi-
ed assegnare una label con ivostri ingressi: la se- zione.
parazione tra un filo e l'altro per un bus é la ",".
Per fare cié é sufficiente cortocircuitare
La label da assegnare sarä pertanto: "disp_dx[0..7]" con "disp_sx[0..7]", assegnare una
label al corto (ad esempio "disp_all[0..7]" epilota-
"vlow,vlow,notp4,notp5" re direttamente questo bus con il driver 7segmen-
ti e la VCC per tenere spento ii punto decimale.
II risultato dovrebbe essere simile aquello riprodot-
to in fig.22. II risultato é riprodotto in fig.24.
Non vi rimane che salvare il file e compilare. Provate afar visualizzare inumen ifino a7, aggiun-
gendo al driver 7-segmenti un altro pulsante co-
II risultato della compilazione évisibile in fig.23. me input.
Come potete notare, il consumo di Logic Cells é Per fare ció potete ad esempio utilizzare il pulsan-
diventato 7 e nel "Project Navigator" in alto a si- te "p3" che éadibito alroutput_enable" del deco-
nistra, espandendo l'albero, é stato inserito il no- der_component ecollegare aquesta funzione l'ul-
stro nuovo componente "seg7" che é responsabi- teriore pulsante "p2" che ora é libero.
le dell'utilizzo di 2 celle.
Tra gli input del componente "seg7" basterä elimi-
Potrebbe sorprendervi il fatto che, anche se non a- nare una "vlow" e sostituirla con "notp3" (dopo a-
vete cambiato nulla in "decoder_component", o- vere assegnato la label a valle della negazione di
ra esso abbia bisogno di 5 celle contro le 4 di pri- "p3"), mentre basterä scollegare questultimo dal -
ma: ció ě probabilmente dovuto alle ottimizzazio- l'input "output_enable" del "decoder_compo-
ni, nella configurazione utilizzata autonome ed in- nent" e a questo collegare "notp2".
visibili, che il compilatore svolge mappando la lo-
gica all'interno della CPLD. II risultato dovrebbe essere simile aquello riprodot-
to in fig.25.
Proprio per questo, éanche possibile trovare risul-
tati diversi cambiando la posizione anche di un so- Notate che il risultato della compilazione mostra u-
lo filo, o versione di compilatore.
na necessitä di LC maggiore per l'istanza "seg7":
cié perché quando prima gli ingressi erano fissi a
Non meravigliatevi quindi di riscontrare eventuali "GND" il decoder BCD era semplificato, mentre o-
piccole variazioni sull'utilizzo di LC, l'importante ra per gestire l'ingresso in più, non é più possibile
che il circuito da voi descritto funzioni corretta- una semplificazione cosi spinta.
mente.
Sulla falsariga dell'esercizio appena svolto, potete Come input ad esempio potete dare "notp5" e
modificare lo schematico a vostro piacimento per "notp4" al primo display (esattamente come pri-
provare le varie possibilità che avete a disposizio- ma) e "notp3" e "notp2" al secondo display, col -
ne. legando una VCC all'output_enable del "deco-
der_component" per aveno sempre attivo.
Qui di seguito vi diamo alcuni spunti:
II risultato dovrebbe essere simile aquello riprodot-
-provate a visualizzare il numero risultante dalla to in fig.26.
57
Fig.27 E' qui visualizzata la soluzione dell'esercizio 1che troverete descritta in
modo particolareggiato nel testo.
u
Mod;6 IPro rat fl
Coneabon O
Afetylit & REcmi OE
Šynefetu . , 0
Fite 1E2311
Memel». 1111112121:1
Cuttie Timing Analyud Wei -
58
SOLUZIONTE-ESE-146Zi-Pribbiicati rdöšib
_ —ciräjÄLIZzÁgöNE
.
nella RIVISTA precedente
Tutti icomponenti necessari per realizzare la
scheda del programmatore siglata LX.1685,
Esercizio 1: modificare il circuito del decoder pubblicata a pag.52 della rivista N.237, compresi
t
erioreinput come "output enable". il circuito stampato, gli integrati, il connettore per
la porta parallela e quello per il cavo flat, un ca-
vo flat con connettori femmina a 10 poli, indispen-
Soluzione: ipotizzando di utilizzare p3 come input sabile per collegare il programmatore alla sche-
di "output enable" vogliamo che tutte le uscite sia- da di test siglata LX.1686, ed il DVD siglato
no disattive se p3 édisattivo eche seguano la leg- CDRDV1685 Euro 24,50
ge del decoder se p3 é attivo.
Tutti iconnponenti necessari per realizzare la sche-
Sfruttando il suggerimento, é sufficiente modifica- da di test siglata LX.1686, (vedi pag.52 Riv.237),
re gli AND a 2 ingressi con degli AND a 3 ingres- compresi il circuito stampato, la scheda KM1686
si e collegare p3 a questi ingressi. completa del dispositivo CPLD tipo MAX II siglato
EPM240T100C5N, montato in tecnologia SMD, e
In tale modo se p3 ě disattivo tutti gli AND saran - dei connettori maschi per poterla inserire nella
no disattivi aprescindere dai valor di p4 ep5, men- scheda LX.1686 Euro 50,80
tre dipenderanno solo da questi ultimi se p3 é at-
tivo. Costo del solo stampato LX.1685 Euro 2,90
La soluzione é visibile in fig.27. Costo del solo stampato LX.1686 Euro 13,30
Il progetto dell'encoder ě contenuto nel DVD nella Tutti iprezzi sono comprensivi di IVA, ma non del-
directory \Progetti\Encoder. le spese postali di spedizione a domicilio.
59
prima di ACQUISTARE un
Se state pensando di acquistare un generatore ad ultrasuoni, non
fatevi trarre in inganno dagli aspetti "cosmetici" del prodotto, ma
valutate invece con la massima attenzione le prestazioni effettive
dello strumento e, particolarmente, la qualitä del trasduttore impie-
gato e la potenza effettivamente erogata.
In questo articolo troverete alcuni utili suggerimenti che vi aiuteran-
no ad evitare un incauto acquisto.
Lo scorso Settembre abbiamo partecipato alla 20 0 In quella occasione abbiamo presentato alcuni no-
edizione del "Sana", edoe del Salone Internazio- stri kits, tra iquali il generatore di ultrasuoni ad 1
nale del Naturale, che si ětenuta a Bologna dal 4 MHz LX.1627 (vedi rivista N.224) el'ultimo model-
al 7 di quel mese eche ha come finalitä la promo- lo di contatore Geiger che abbiamo realizzato,
zione di tutto ciò che rientra nel campo del "natu- IOELX.1710 (vedi rivista N.235).
rale", apartire dai prodotti della alimentazione bio-
logica per arrivare alla bioedilizia, alla tutela del- II nuovo contatore Geiger interfacciabile con per-
l'ambiente eagli apparecchi dedicati alla cura eal sonal computer edotato di SD card per la registra-
benessere del corpo. zione dei valor di radioattivitä, ha attirato l'atten-
60
zione sia degli addetti ai layon, cioè di coloro che A questo proposito ěemblematico l'episodio che vi
operano nell'ambito del controllo dello smalti- raccontiamo e che é assolutamente vero.
mento rifiuti, che di semplici cittadini, sempre più Per far comprendere ai visitatori dello stand il fun-
preoccupati dal frequente rinvenimento nell'am- zionamento del nostro generatore ad ultrasuoni a-
biente di inquinanti radioattivi. vevamo predisposto in quell'occasione un sempli-
cissimo esperimento, che consiste nel sistemare lo
Il generatore di ultrasuoni ad 1 MHz, invece, ha
strumento con il trasduttore ad ultrasuoni rivolto
destato l'interesse di fisiatri ed operatori sanita-
verso l'alto.
ri, che hanno avuto l'occasione di toccarne con ma-
Dopodichè sulla superficie del trasduttore viene
no, é il caso di dirlo, le prestazioni.
versata una piccola quantità di acqua, come indi -
E a proposito del nostro generatore ad ultrasuoni,
cato in figura.
vogliamo raccontarvi un curioso episodio.
Una volta attivato il generatore, il trasduttore inizia
Tutti inostri apparecchi elettromedicali sono pro- ad emettere gli ultrasuoni alla frequenza prefissa-
ta di 1 MHz.
gettati per soddisfare due condizioni essenziali:
generatore ad ULTRASOON1
sa prova su un suo generatore ad ultrasuoni, ac-
quistato di recente.
61
tronica dello strumento punto per punto con l'oscil- oggi, con ipassi da gigante che ha fatto l'elettroni-
loscopio. ca, épossibile abbattere notevolmente i costi erea-
lizzare strumenti dalle prestazioni eccellenti an-
Il risultato della verifica é stato che, avendo impie- che ad un prezzo molto contenuto.
gato un circuito di pilotaggio di qualitá piuttosto sca-
dente, anche regolando l'uscita dello strumento al- Questo però sennbra non valere per alcuni settori
la massima potenza, la capsula ad ultrasuoni ero- di nicchia, come quello degli strumenti per la sa-
gava una potenza irrisoria. lute, dove basta una presentazione studiata del
prodotto, una estetica accattivante del mobile, e
E se la performance risultava decisamente "fiac- magari l'impiego di una tastiera a bolle e di un
ca", altrettanto non si pub dire del prezzo, visto che contenitore impermeabile, per giustificare un so-
il costo dell'apparecchio in questione si aggira in- vraprezzo di qualche migliaio di Euro.
torno ai 2.700 Euro, contro i290 Euro del nostro.
Per non dire che la richiesta per apparecchi di que- La lezione che possiarno trarre da questo episodio
sto tipo pub arrivare tranquillamente fino a7-8.000 ě che il ragionamento "costa molto, dunque de-
Euro. ve essere buono" non sempre funziona.
62
5 "CLASSICI" di Nuova Elettronica in CD-Rom
per arricchire la vostra biblioteca multimediale
MONICA
La configurazione richiesta per consultare icinque CD-Rom ě veramente minima. E' infatti sufficiente che
il vostro computer abbia un processore Pentium 90, 16 Megabyte di RAM, una scheda video Super VGA,
il display settato 800x600 (16 bit), un lettore CD-Rom 8x e un sistema operativo Windows 95 o superiore.
Per ricevere cofanetto e CD-Rom al prezzo speciale di soli Euro 48,00 inviate un vaglia o un assegno
o il CCP allegato a fine rivista a:
WWW.NUOVAELETTRONICA.IT Vlie__fflfflfflfflalEt,
Puč sembrare strano, ma una cosa che capita piut- srno epub far perdere inutilmente un sacco di tem-
tosto frequentemente ad alcune persone é quella po prezioso.
di non riuscire atrovare le chiavi della porta di ca-
sa, oppure della macchina odello scooter, al mo- Quello che di solito succede éche, dopo avere inter-
mento di uscire dalla propria abitazione. rogato ripetutamente ipropri familiari, dopo avere fru-
A parte il lato comico della cosa, c'è da dire che, gato furiosamente le tasche, icassetti eperfino icu-
con il poco tempo che si ha oggi a disposizione, scini del divano, il distratto di turno riesce finalmente
questo inconveniente procura non poco nervosi- a recuperare in qualche modo l'agognato mazzo di
64
chiavi, facendo tirare atutti un sospiro di sollievo. applicazioni del Minilab.
Sollievo che dura giusto...fino alla prossima occa- Con l'oscilloscopio per pc abbinato alla versione
sione. "Advanced" del Minilab ci divertiremo quindi a
curiosare nel circuito che avete realizzato, osser-
Per evitare questo contrattempo, che nel caso di vando isegnall presenti nei suoi diversi punti, in
persone particolarmente "predisposte" tende a ri- modo da comprenderne il funzionamento.
petersi assai spesso, venne lanciata anni fa la mo-
da di un curioso portachiavi sonoro. Sempre con l'oscilloscopio virtuale ci addentrere-
Come probabilmente ricorderete, si trattava di un mo nel mondo delle misure elettroniche e ap-
piccolo oggetto, dotato di una pila in miniatura, che profondiremo l'uso dei comandi di questo strumen-
era in grado di rispondere ad un fischio di richia- to. Vi mostreremo, ad esempio, come sia possibi-
mo con il suono di un cicalino, che permetteva di le, utilizzando una sua particolare funzione, il
localizzarlo facilmente. "Capture scope", "catturare" e osservare sullo
schermo anche segnali elettrici estremamente
Cos), se proprio non vi riusciva di ritrovare in nes- brevi, della durata di pochi millesimi di secondo.
sun modo il vostro mazzo di chiavi, bastava fare
un fischio per risolvere il problema. In questo modo sarete in grado di trasformare il
vostro oscilloscopio in un vero e proprio oscillo-
Visto che molti non sanno come funziona questo scopio con memoria, e questo vi consentirá non
circuito, epoiché si tratta di un dispositivo che, ol- solo di osservare nel dettaglio qualsiasi segnale e-
tre ad essere curioso, può risultare anche utile, ab- lettrico, ma anche di memorizzarlo sull'hard disk
biamo pensato di spiegarvi il suo funzionamento del vostro computer, per rielaborarlo successiva-
costruendolo insieme a voi, come una delle tante mente a vostro piacimento.
SONORO m.". LA
per II MINI
St1í1.1 23222 23222 2 223
4 It 2.11Li22.22Ct
..
In questa foto potete vedere come si presenta il circuito del portachiavi sonoro
una volta ultimato il montaggio sulla breadboard del Minilab.
65
IPROGETTI del Minilab
Portachiavi sonoro
R1
R2
VISTO SOPRA
C—d6Š— E
BC 547 4069
Fig.1 Il nostro portachiavi sonoro utilizza un unico circuito integrato, siglato CD4069.
Si tratta di un componente realizzato con la tecnologia C/Mos. Osservando l'integrato dall'alto
noterete che il suo schema a blocchi mostra la presenza all'interno di 6 piccoli triangoli, con
un circoletto posto al vertice. Questi simboli rappresentano delle porte invertenti dette anche
"inverter", che nel circuito che andremo a costruire vengono utilizzate in due diverse configura-
zioni, e cioè sia come circuiti invertenti ven e propri, che come piccoli circuiti amplificatori.
66
AMPLIFICATORE 1
z. INGRESSO USCITA
111+ —ffl—•—>1>o-r>o. 1*
AMPLIFICATORE 2
Fig.2 Nella configurazione amplificatore, che abbiamo rappresentato nella figura riprodotta in
alto, il circuito ha la caratteristica di amplificare una tensione che varia con continuitä al suo in-
gresso. Per trasformare l'inverter in un amplificatore occorre inserire una resistenza in
serie all'ingresso e collegare poi l'uscita al suo ingresso tramite una seconda resistenza
(vedi amplificatore 1).
L'amplificatore pub essere realizzato utilizzando anche più di una porta inverter (vedi amplifi-
catore 2).
II circoletto posto sul triangolo sta a significare che l'amplificatore inverte la tensione applicata
in ingresso.
Perciò, se la tensione in ingresso sale, la tensione in uscita scende, e viceversa.
CIRCUITO
IN VERTENTE
INGRESSO USCITA
INGRESSO USCITA
o 1
1 o
Fig.3 Nella configurazione circuito invertente, invece, visibile qui sopra, il circuito lavora con
due soli livelli di tensione, che corrispondono ad uno 0 logico e ad un 1 logico.
Come giä saprete, questo ä il linguaggio utilizzato dai computer e dai calcolatori elettronici,
che sono appunto costituiti da un numero grandissimo di porte logiche.
L'inverter ä la più semplice delle porte logiche.
Per capire come funziona un inverter, utilizzeremo la cosiddetta tavola della veritä che rappre-
senta lo stato dell'uscita del circuito in funzione dello stato dell'ingresso.
Come potete notare, la funzione dell'inverter ě quella di eseguire, come dice il suo nome, l'in-
versione del livello logico presente al suo ingresso.
Precisamente se all'ingresso viene applicato un livello logico O all'uscita si produce automati-
camente un livello logico 1.
Se all'ingresso viene applicato un livello logico 1all'uscita si produce invece un livello logico O.
Dopo questa piccola premessa, siamo pronti per capire come funziona il circuito del nostro por-
tachiavi parlante.
67
rFunzionamento del circuito .
RADDRIZZATORE OSCILLATORE
R1
0,6 V% T 14
4
DS1 DS2
4
IC1-E
R5
C
R2
Fig.4 Per capire come funziona il portachiavi sonoro, partiremo dalla descrizione del suo circui-
to a riposo che abbiamo schematizzato qui sopra.
Itre inverter id/B, IC1/C e IC1/D collegati dalla resistenza R6, costituiscono un unico ampli-
ficatore invertente.
L'integrato id/A, insienne al diodo DS2 posto al suo ingresso, costituisce uno stadio raddriz-
zatore e amplificatore, la cul tensione di uscita va a caricare, tramite la resistenza R4, il con-
densatore elettrolitico da 10 microFarad siglato C4 collegato alla base del transistor BC547
(vedl TR1).
Il collettore del transistor TR1 é collegato all'oscillatore formato dalle due porte inverter IC1/E
e id/F. Quando il transistor TR1 ě in conduzione, l'oscillatore non funziona. Se invece éin in-
terdizione l'oscillatore é abilitato.
Ultimo componente del circuito é il transistor BC547 (vedi TR2), che ha il compito di amplifica-
re il segnale proveniente dall'oscillatore, trasformandolo in un fischio chiaramente udibile, e-
messo dalla capsula piezoelettrica CP1.
Quando il circuito é a riposo, all'uscita dell'amplificatore invertente non c'è tensione, e di con-
seguenza all'uscita dello stadio raddrizzatore c'è una tensione continua positiva che carica il con-
densatore C4 ad un valore di circa 0,6 Volt, che mantiene il transistor TR1 in conduzione. In que-
sta condizione l'oscillatore é disabilitato e la capsula piezoelettrica non emette alcun suono.
68
RADDRIZZATORE OSCILLATORE
14
DS1 DS2 C 3 4 5
7 IC1-E CP1 f r,
010 *0
10 12
9 11 13
Fig.5 Vediamo ora cosa succede quando emettete un fischio per interrogare il portachiavi.
II cuore del circuito ècostituito da una piccola capsula piezoelettrica, che può funzionare in due
modi diversi, e cioè sia come un microfono che come una piccola cicalina o buzzer.
Ora prenderenno in considerazione il funzionamento del circuito in questi due diversi casi.
Quando la capsula piezoelettrica viene colpita da un treno di onde sonore, come quelle provo-
cate dal vostro fischio, si comporta da microfono, generando una tensione variabile ai capi del-
la resistenza R10 da 4,7 Kiloohm.
Questa tensione varia continuamente, seguendo la variazione delle onde sonore che raggiungo-
no la capsula. Poiché si tratta di una tensione variabile, questa attraversa facilmente anche il
condensatore C7 da 47 nanoFarad e raggiunge l'ingresso dell'amplificatore invertente forma-
to da 1C1/B-1C1/C-IC1/D.
All'uscita di IC1/B la tensione é ancora variabile e dunque attraversa facilmente anche il secon-
do condensatore Cl da 47 nanoFarad. Poi la tensione viene sommata ad un valore di tensio-
ne continua, proveniente dal partitore formato dalle due resistenze R1 e R2 e inviata alio stadio
raddrizzatore formato dal diodo DS2 e dall'integrato 1C1/A.
Poiché il condensatore impiega un certo tempo per scaricarsi, la tensione ai suoi capi si porta a
0 dopo un certo tempo di ritardo.
La scarica del condensatore fa passare il transistor BC547 (vedi TR1) dallo stato di conduzione
alio stato di interdizione.
Si sblocca cosi l'oscillatore, che comincia ad emettere un treno di onde rettangolari che viene
trasmesso alla capsula piezoelettrica, la quale si comporta ora come un buzzer, trasformando gli
impulsi nel fischio emesso dal portachiavi, e che voi potete percepire.
69
R1
R2
))
Fig.6 Alio stesso tempo, in fase di emissione, occorre impedire che il suono prodotto dal porta-
chiavi venga ricevuto eamplificato dalla capsula piezoelettrica, producendo una fastidiosa au-
toeccitazione.
Per evitare questo inconveniente si utilizza lo stesso treno di onde rettangolari prodotto dall'o-
scillatore, per caricare, tramite il diodo DS3, il condensatore C5 da 100 nanoFarad, eciò pro-
voca il blocco dell'amplificatore invertente.
In questo modo anche la tensione in ingresso alio stadio rivelatore ritorna bassa, e di conse-
guenza la sua tensione in uscita si porta ad un livello alto, caricando il condensatore elettro-
litico C4. Anche in questo caso il condensatore impiega un certo tempo per caricarsi.
Fin quando il condensatore non si ěcaricato la capsula piezoelettrica continua ad emettere il fi-
schio prodotto dall'oscillatore.
Realizzazione pratica
1
12V
14
GND
Schema a blocchi dell'integrato CD4069 visto dall'alto con indicazione dei piedini di alimentazione
70
Fig.7 Il portachiavi sonoro utilizza il circuito integrato CD4069 siglato IC1 che, come vi abbia-
mo spiegato, é composto da 6 porte logiche invertenti. Il corpo dell'integrato presenta due fi-
le da 7 piedini ciascuno, per un totale di 14 piedini numerati da 1 a 14.
Come sempre, sul corpo dell'integrato é presente una tacca di riferimento che serve ad inse-
rire l'integrato nella basetta nel giusto verso.
Collocando l'integrato con la tacca di riferimento rivolta verso l'alto, come indicato nella figura
in basso nella pagina precedente, ed osservando l'integrato da sopra, e cioè con isuoi piedini
rivolti verso il circuito stampato, vedrete che il piedino 1 ě il primo in alto a sinistra della tac-
ca di riferimento.
A partire dal piedino numero 1 ipiedini vengono numerati in progressione in senso antiorario.
Il piedino 7, cioè l'ultinno in basso della fila di sinistra, viene utilizzato per fornire all'integrato la
massa (GND) della tensione di alimentazione.
Il piedino 14, invece, cioè il primo in alto nella fila di destra, viene utilizzato per fornire all'inte-
grato il positivo della tensione di alimentazione (+V) che é di +12 Volt.
gel
fan\ III Cal III
Fig.8 Per iniziare inserite l'integrato CD4069, siglato IC1, che andrä collocato nei for a caval-
lo della striscia centrale, nella posizione indicata in figura, e con la tacca di riferimento rivolta
verso sinistra.
Fate moita attenzione a non rivolgere la tacca nel verso sbagliato, perché il circuito non fun-
zionerebbe.
Prima di inserire il circuito integrato sulla basetta vi consigliamo di piegare leggernnente le due
file di piedini con una pinza, rendendole perfettannente parallele, come indicato in figura.
Fatto questo, inseritelo nella posizione indicata, premendo a fondo sulla breadboard.
71
1* A
eI
Fig.9 Ora prelevate dal kit i6 condensatori poliestere Cl -C2-C3-05-C6-C7. Come giä sape-
te, icondensatori poliestere hanno la caratteristica di non avere polaritä, perciò iloro piedini
possono essere scambiati tranquillannente tra loro.
InanoFarad sono dei sottomultipli del Farad, che é l'unitä di misura della capacitä di un con-
densatore.
Per riconoscere icondensatori dovrete fare attenzione alle sigle stampigliate sul loro corpo, che
sono le seguenti:
Dopo averli identificati, inserite i6 condensatori nella breadboard, ciascuno nella posizione in-
dicata in figura.
Prendete ora dal kit il condensatore elettrolitico da 10 microFarad, che potrete riconoscere fa-
cilmente per la caratteristica forma cilindrica.
Se lo osservate con attenzione noterete la scritta 10µF, che sta appunto per 10 microFarad.
A differenza dei condensatore poliestere iterminali di questo condensatore non possono es-
sere scambiati, perché il condensatore elettrolitico é dotato di una precisa polaritä.
Se lo osservate noterete che idue terminali metallici che fuoriescono dal corpo del condensa-
tore sono di diversa lunghezza.
II terminale più lungo corrisponde al polo positivo, mentre il terminale più corto corrisponde al
polo negativo. Inoltre sul corpo del condensatore, in corrispondenza del terminale più corto, ve-
drete stampata una serie di segni -, che indica il terminale negativo.
Inserite il condensatore C4 rivolgendo il suo polo positivo, cioä il suo terminale più lungo, ver-
so l'alto, come indicato in figura.
72
10 mm.
di+
1
6mm.
2,5mm.
Fig.10 E' ora la volta delle 10 resistenze, che potrete riconoscere facilmente osservando ico-
lori stampigliati sul loro corpo.
Se osservate icolori delle resistenze presenti nel kit vedrete che sono iseguenti:
Nota:_ come sempre da pag.24 a pag.27 del vol.1 "Imparare l'elettronica partendo da zero"
troverete il codice colori delle resistenze e la spiegazione di come interpretarlo.
Dopo avene identificate, dovrete inserirle nelle posizioni assegnate a ciascuna di loro, come in-
dicato in figura.
A lato abbiamo indicato come vanno tagliati iloro ternninali, detti reofori, e come vanno piegati
prima di inserirli nella breadboard.
Tenete presente che non tutte le resistenze vanno piegate a 10 mm come indicato in figura.
La resistenza R3, invece, andrà piegata su se stessa, come indicato in figura e quindi monta-
ta verticalmente sulla basetta.
Fate attenzione ad inserire sempre bene a fondo iterminali nei for della basetta, perché altri-
menti il circuito presenterà problemi di funzionamento.
73
Fig.11 Ora prendete dal kit i4 diodi DS1-DS2-DS3-DS4. Come sapete la fascia nera stannpi-
gliata sul corpo di questo componente indica il catodo (K) del diodo, mentre l'altro terminale cor-
risponde all'anodo (A).
Inserite idiodi nelle posizioni ad essi assegnate, avendo cura di rivolgere la fascia nera nelle
direzioni indicate in figura, altrimenti il vostro circuito non funzionerš.
I 96.Eg44.(:)44.......(4)....e4)}eHte
03.>1674).De........lfeeerg444g...46,.[)(i6e
. 1 .(
11 blši
eY 14-2
g.
1* 1n+
" ICi CD4069
(VISTO SOPRA )
CBE
Fig.12 E' ora la volta dei due transistor BC547 siglati TR1 eTR2. Itransistor sono provvisti di
tre terminali che corrispondono alla base (B), all'emettitore (E) e al collettore (C), come visi-
bile in figura.
Itransistor che utilizzeremo in questo progetto sono realizzati in contenitore plastico e presen-
tano un lato piatto.
Per inserirli correttamente nella basetta dovrete dapprima divaricare leggermente iterminali con
una pinzetta, rendendoli paralleli come indicato in figura.
Quindi potrete inserirli nella posizione ad essi assegnata, facendo attenzione a rivolgere il loro
lato piatto verso il basso, come indicato in figura.
74
Fig.13 Ora, per completare il circuito, eseguite icol-
legamenti indicati in figura, facendo moita attenzione
a spellare bene il filo, inserendolo poi a fondo nei fo-
13 IC1 CD4069 ri della breadboard, in modo da realizzare un contat-
to sicuro. Come sempre, vi raccomandiamo di cura-
re particolarmente questo punto perché diversamen-
te il vostro circuito non poträ funzionare a dovere.
0;
R10 53.
Fig.14 Da ultimo non vi resta che eseguire icollegannenti necessari per l'alimentazione a 12
Volt del circuito. lnserite nella breadboard idue lili che serviranno per il collegamento all'all-
mentatore del Minilab, facendo moita attenzione a non invertire icolori dei due fili rosso e
marrone collegati rispettivamente alla riga rossa (+) e alla riga azzurra (-) della basetta.
Quindi prendete dal kit la capsula piezoelettrica che verrä utilizzata dal circuito nella doppia
funzione di microfono e di piccolo altoparlante.
Come potete notare, dalla capsula fuoriescono due fili di colore rosso e nero, che ne indicano
la polaritä. Iterminali dei due fili risultano spellati per un tratto di circa 3 mm, nel quale l'anima
interna in rame risulta imbiancata a stagno.
Ora non dovrete fare altro che inserire delicatamente idue terminali stagnati, nei for indicati sul -
la basetta. Per facilitare l'inserzione potrete aiutarvi con un paio di pinzette. Successivamente
potrete prowedere a fissare la capsula alla breadboard utilizzando due piccoli spezzoni di filo,
facendoli passare nei due for presenti ai lati della capsula e inserendoli poi nella basetta.
Effettuate un ultimo controllo visivo per accertarvi di avere inserito tutti icomponenti nelle giu-
ste posizioni e di avere realizzato correttamente icollegannenti richiesti.
75
VOLT OUT TESTER
NCI Lfl
o • ••• DC AC BEEP
• /
V- il -mA A COM
FUNCTION
RS RI
: reOEM,
FLOE
115
3
, IC1 R54069
a, Z _____,
v9 r 9rräs
fe,imEri A_
:VI 774 YleI OIE -OE"g,
'OEattli3
- 1
rerr
P:SesbzegFel.--reeleStela
Fig.15 Giunti a questo punto dovete collegare la breadboard all'alimentatore del Minilab.
Per fare questo collegate il filo marrone della massa della basetta ad uno qualsiasi dei 4 fori
del connettore siglato GND e il filo rosso della +12 Volt ad uno qualsiasi dei 4 for del connet-
tore siglato +V come indicato in figura.
Ruotate la manopola siglata VOLT OUT tutta verso sinistra in posizione min.
Selezionate il commutatore MODE su DC ed il commutatore FUNCTION su V.
Nota: quando ruotate il commutatore FUNCTION dovete aver cura di osservare sempre questa
precauzione:
-non ruotate mai11 selettore FUNCTION dalla posizione Valla posizione mA se le bocco-
le del tester sono collegate ad una tensione, perché si rischierebbe di danneggiare il ck-
cuito di misura del tester.
In questo caso staccate prima icavi dal circuito che state misurando, poi ruotate il selettore
FUNCTION e quindi riattaccate ica vi.
Per la stessa rag/one non collegate mai ipuntali del tester ad una tensione se il selettore
FUNCTION non é su//a posizione V (Volt).
Quindi prendete uno spezzone di filo blu e inseritelo in uno dei for del connettore GND.
Prendete poi uno spezzone di filo rosso e inseritelo in uno dei for del connettore +V.
Ora collegate il filo blu alla boccola siglata COM del tester e il filo rosso alla boccola siglata
V-11-mA sempre utilizzando icavetti muniti di puntali collegati ai cavetti con coccodrilli.
Questo collegamento vi servirá per misurare con il voltmetro la tensione di alimentazione che
andrete a fornire al circuito.
76
MODE FUNCTION
Fig.16 Ora accendete il Minilab. Ruotate piano la manopola VOLT OUT in senso orario fin quan-
do non leggerete sul display del tester un valore il più possibile vicino a 12,00.
Sappiate che non ä indispensabile ottenere esattamente il valore 12,00 ma basterä che il valo-
re sul display sia compreso tra 11 e 12 Volt.
In questo modo avete fornito al circuito l'alimentazione di +12 Volt necessaria per il suo fun-
zionamento.
77
P rova del circuital'
Ora che avete realizzato il circuito del vostro portachiavi, potrete divertirvi a provarne il funzio-
namento. Per farlo basterä collocarlo a qualche metro di distanza, emettere un breve fischio ed
ascoltare. Se il montaggio dei componenti ěstato eseguito correttamente, sentirete che il circui-
to "risponde" al vostro richiamo con un suono di una certa intensitä, che vi consentirá di loca-
lizzare facilmente il vostro portachiavi.
All'inizio dovrete "imparare" a modulare il vostro fischio alla giusta tonalitä ed intensitä. Tenete
presente che per attivare il circuito il fischio deve avere una tonalitä il più possibile acuta ed u-
na intensitä adeguata.
Provate a modulare il vostro fischio fin quando non individuerete la giusta sonoritä. Dopo un po'
di alienamento vi accorgerete che, anche ponendo il circuito ad una distanza di diversi metri,
riuscirete ugualnnente ad attivarlo.
L'oscilloscopio, l'avrete ormai capito, é uno strumento davvero straordinario per tutti gli appas-
sionati di elettronica, perché permette di visualizzare sul suo schernno qualunque segnale elet-
trico. Con questo apparecchio, anche chi non é esperto pub riuscire a comprendere come fun-
ziona un circuito, osservando la forma dei segnali presenti nei diversi punti.
Cosi, dopo avere eseguito il montaggio del portachiavi sonoro, con questo esperimento vi di-
vertirete ad osservare come funziona il circuito che avete costruito, utilizzando l'oscilloscopio
per pc presente nella versione Advanced del Minilab.
78
Nella rivista N.238 abbiamo spiegato dettagliatamente come installare il software VA e come
configurarlo.
Per evitare inutili ripetizioni vi rimandiamo perciò alla lettura di questi argomenti, riportati alle
pagg.87-88-89-90 e alle pagg.99-100-101 della stessa rivista.
Nella rivista N.239 abbiamo invece spiegato dettagliatamente la procedura di calibrazione alle
pagg.113-114-115-116-117 alle quali vi rimandiamo.
IX 1690
Quello relativo al canale CHA äquello superiore, e per eseguire la prima parte delle misure che
abbiamo previsto andrä posto nella posizione x10, cioä a metä.
Icoccodrilli andranno poi collegati di volta in volta nelle diverse posizioni che vorrete osserva-
re sulla breadboard.
Una volta che avete eseguito queste semplici operazioni, siete pronti per "tuffarvi" nel circuito
con il vostro oscilloscopio.
Nelle figg.4, 5 e 6 riportate all'inizio dell'articolo abbiamo schematizzato le diverse condizioni di
funzionamento del portachiavi, e cioä a riposo, in ricezione e in emissione del fischio.
Ora potrete divertirvi a curiosare con il vostro oscilloscopio all'interno del circuito per verificare
se le cose stanno proprio come abbiamo detto.
79
— 12 V +
Se. i•ere
,
A--eeesiece.co--Le efee
eg-st-e.te-e-..e.eme
GND
VERSO CHA"
DELLA SCHEDA LX 1690
Fig.18 Quando abbiamo spiegato il funzionamento del portachiavi, abbiamo detto che a riposo
l'oscillatore risulta bloccato dal transistor TR1 che si trova in conduzione.
Per osservare l'uscita dell'oscillatore dovrete collegare due spezzoni di filo sulla breadboard in
questo modo:
-uno andrä collegato alla linea azzurra contrassegnata dal segno corrispondente in questo
caso alla massa del circuito;
-l'altro andrä collegato alla uscita dell'oscillatore sulla breadboard, nel punto indicato in figura.
Per farvi meglio comprendere la misura che andiamo ad eseguire, abbiamo visualizzato con due
frecce sullo schema elettrico idue punti dai quail viene prelevato il segnale per l'oscilloscopio.
Collegate ora il coccodrillo nero del cavetto proveniente dalla scheda LX.1690 alio spezzone di
filo collegato alla massa, e il coccodrillo rosso alio spezzone di filo che avete collegato all'usci-
ta dell'oscillatore, come indicato in figura.
Fate moita attenzione a non invertire idue coccodrilli.
Poichä il coccodrillo nero, che corrisponde alla massa della scheda LX.1690, cioä del vostro o-
scilloscopio, risulta collegato alla massa del circuito da misurare, la misura che eseguirete
sarä una misura della tensione presente all'uscita dell'oscillatore riferita alla massa del circui-
to, che vedete indicata nello schema elettrico con un piccolo triangolino.
Come potete notare, in questo caso la massa del circuito coincide con il polo negativo dell'ali-
mentatore da 12 Volt.
Dopo avere collegato icoccodrilli, dovrete collegare la breadboard all'alimentatore del Minilab
come indicato nella fig.15, dopodichä dovrete procedere ad alimentare il circuito con la tensio-
ne di 12 Volt, seguendo le stesse istruzioni di fig.16.
Ora, dopo aver acceso il computer, cliccate due volte sulla icona VA come indicato nella prima
figura della sezione intitolata "configurazione del VA" che troverete alla pag.87 della rivista
N.238. Seguite le indicazioni riportate nelle figure successive, finchä non vedrete comparire sul -
lo schermo la finestra principale del VA rappresentata nella pagina a lato.
80
Off S F HELP
OE'e r0.4
2Š 67'
-
111111111111
Neseeme o
.
0
r;54 e
1111111111111111111111111111 e
ODernevei
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Mein I Mae I Got ITKO I
IMD
17 Stay on rop
oo rva.
rReq. men
rWe/mien.
rPhew
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0
.
440
1242
111111111111111111111111111 rT 1,
.4 04.1om:e rx U
1
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11111111111111111111111111111111111111111111 rz4Lc f
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Step OhenTelle)
rr"— OE3
4. milli l ,el
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Fig.19 La finestra principale del VA che compare sul computer ë composta da due schermi.
Lo schermo superiore é lo schermo dell'oscilloscopio, che utilizzeremo per osservare idiversi
segnali presenti sul nostro circuito.
ef123"-
Trez Ire• r r
Tapp, - Towel
Slope
min I Spettreen Seed IWide I
Desks I
Flirt I
Coke. ICapture I TMO IUnceelebe I 2FiC I
me/d Zoom Tree Y.exe
e POICert z•-cori , 3
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Fig.20 Cliccate sul tasto Settings posto nella parte alta a sinistra dello schermo.
All'interno della finestra che si aprirà selezionate l'opzione Scope e nella finestra successiva
81
controllate l'impostazione di questi connandi:
-il cursore Vpos deve essere posizionato esattamente al centro della corsa;
-regolate il cursore Trig in modo che anche la linea tratteggiata relativa al trigger vada a posi-
zionarsi esattamente al centro dello schermo;
-regolate il cursore ms/d in modo da ottenere nella casella sottostante il valore più prossimo a
9 ms/d;
-posizionate il cursore Zoom completamente verso l'alto;
-nella casella bianca Trig deve essere presente il segno di spuntatura;
-deve essere presente la spuntatura anche nella casella Positive Slope e nella casella Y-axis
nella dicitura Volt.
Adesso siete pronti per visualizzare sullo schermo il segnale presente all'uscita dell'oscillatore.
Per attivare l'oscilloscopio dovrete cliccare con il tasto sinistro del mouse sulla opzione ON
che vedete in alto asinistra nella barra delle opzioni. La scritta si tramuterä in OFF esullo scher-
mo vedrete apparire una linea piatta come quella riprodotta nella figura sottostante.
Fig.21 Questo significa che all'uscita dell'oscillatore non ä presente alcun segnale, come ä logi-
co aspettarsi, visto che il circuito ä a riposo.
Ora proviamo a vedere cosa succede al circuito quando emettete un fischio di richiamo. Os-
servate con attenzione lo schermo dell'oscilloscopio e lanciate un breve fischio.
Tenete presente che per eccitare il circuito ä necessario che il fischio abbia una tonalitä suffi -
cientemente acuta. Nella immagine che segue abbiamo coito quello che succede un attimo do-
po che il circuito percepisce le onde sonore del vostro fischio.
82
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Fig.22 In questa innmagine siamo riusciti a cogliere l'attimo preciso in cui l'oscillatore, attivato
dal vostro fischio, inizia a produrre il segnale ad onda rettangolare che viene amplificato dal
transistor TR2 ed inviato poi alla capsula piezo, la quale inizia ad ennettere un suono prolunga-
to simile a quello di un cicalino. Cogliere esattamente l'attimo in cui l'oscillatore inizia a lavora-
re non é semplice. Osservare il segnale emesso successivamente dall'oscillatore é invece mol-
to più facile, perché ha una durata abbastanza lunga, di 4-5 secondi circa. Sullo schermo del-
l'oscilloscopio potrete osservare un segnale molto simile a quello rappresentato nella figura sot-
tostante, nella quale il valore ms/d ě stato portato a 0,9326 per espanderlo.
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A 3
Fig.23 Come potrete notare, tuttavia, il segnale rinnane visibile sullo schermo dell'oscilloscopio
solo per pochi secondi, ecioè unicamente per il tempo in cui rimane attivo l'oscillatore, poi scorn-
pare perché l'oscillatore si disattiva ed il cicalino smette di suonare.
In questo modo non solo non possiamo osservarlo compiutamente, ma non abbiamo modo nem-
nneno di misurarlo perché scompare dallo schermo molto rapidamente.
A questo punto entra in gioco il comando di "Capture Scope".
83
; II "Capture Scope"
Ora che siete diventati più esperti nell'uso del vostro oscilloscopio per pc, ě giunto il momen-
to di spiegarvi come funziona uno dei suoi comandi più interessanti e cioè il "Capture Scope".
II Capture Scope del vostro oscilloscopio virtuale riproduce la funzione di "memoria", che fino a
pochi anni fa era presente solo negli oscilloscopi di più alto livello, cioè negli strumenti di tipo
professionale.
E' il caso ad esempio del segnale riprodotto in fig.22, in cui abbiamo coito il momento preciso
in cui il circuito comincia ad oscillare.
E' nella osservazione di fenomeni come questo, e in molti altri casi, che diventa indispensabile
il Capture Scope.
Per capire di cosa si tratta tomate alla finestra principale del VA riprodotta in fig.19 e cliccate
sull'opzione Settings, posta in alto a sinistra sulla barra delle opzioni.
Si aprirà la finestra sottostante.
Fig.24 Cliccate ora sulla opzione Capture e vedrete aprirsi la finestra seguente.
84
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Ct 458 580
Fig.25 In questa finestra sono presenti due sezioni principali e cioè il Capture Scope a sinistra
e il Capture Spectrum a destra. Noi utilizzeremo la sezione Capture Scope che é quella che
si riferisce all'oscilloscoplo.
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Fig.26 Se cliccate con il tasto sinistro del mouse sulla freccetta posta sotto la scritta "Capture
Scope samples for.." vedrete aprirsi una finestra nella quale é riportata una serie di tempi che
va da 0 secondi fino a 100 secondi, come visibile in figura.
Questo é il tempo durante il quale rimane aperta la finestra del nostro Capture Scope.
85
Se per esempio impostiamo un valore di 2secondi, significa che l'oscilloscopio comincerä a re-
gistrare il segnale a partire dal momento del "capture" per una durata di 2 secondi.
Se invece impostiamo un valore di 100 secondi, significa che a partire dal momento del "cap-
ture", l'oscilloscopio registrerä il segnale sullo schermo per una durata di ben 100 secondi.
Perciò il valore che dovremo selezionare in questa tabella dipenderä unicamente dalla durata
del segnale che vogliamo osservare.
Subito sotto la finestra dei tempi ěpresente il pulsante con la scritta "Start capture scope". Clic-
cando su questo pulsante con il tasto sinistro del mouse si dä inizio alla cattura del segnale
per un tempo pari al tempo selezionato in precedenza.
Al di sotto del pulsante ëpossibile inoltre selezionare tre diversi modi di funzionamento del "Cap-
ture Scope".
Spuntate l'opzione "with no threshold", che é quella che utilizzeremo per le nostre misure.
Supponiamo di volere catturare con il "Capture Scope" il segnale riprodotto nella fig.22.
Per farlo dovrete procedere come segue:
-lasciate collegati icavetti a coccodrillo sulla uscita dell'oscillatore, come indicato in fig.18;
-portate il selettore relativo al canale CHA della scheda LX.1690 sulla posizione x100;
-cliccate con il tasto sinistro del mouse sulla opzione ON che vedete in alto asinistra nella bar-
ra delle opzioni, attivando l'oscilloscopio.
La scritta si tramuterä in OFF e sullo schermo vedrete apparire una linea piatta, perché il cir-
cuito é a riposo.
Nota: ricordatevi che se dimenticate di cliccare sulla opzione ON l'opzione "Capture Scope" non
funzionerä.
A questo punto siete pronti. Posizionate il puntatore del mouse sul tasto "Start Capture Scope"
e tenetevi pronti a cliccare con il tasto sinistro del mouse.
Ora premete il tasto sinistro del mouse facendo partire il "Capture Scope" e subito dopo fi-
schiate, attivando l'oscillatore.
Al di sotto del tasto "Start capture" si aprirä una barra ascorrimento, sulla quale viene visua-
lizzato il tempo di "capture" che in questo caso ě di 5 secondi.
Al termine, compare automaticamente sullo schermo la videata che vedete riprodotta in fig.27.
86
Fig.27 A questo punto cliccate con il tasto sinistro del mouse sul tasto "Zoom out" in basso a
sinistra, e vedrete comparire la finestra sottostante,
Fig.28 Come potete vedere il Capture Scope ha funzionato egregiamente perché é riuscito a
fotografare esattamente il punto di partenza dell'oscillatore, mostrandovi come varia il segnale
all'uscita dell'oscillatore passando dalla condizione di riposo a quella di attivazione con il fi-
schio.
Ma non ě finita qui, perché il Capture Scope vi offre la possibilitä di ingrandire a vostro piaci-
mento il segnale che avete memorizzato, consentendovi di esplorarlo fino al minimo dettaglio.
Supponianno ad esempio che desideriate osservare nneglio la parte iniziale del segnale.
87
kFee DM %Am Vow
Fig.29 Posizionate il puntatore sul lato sinistro dell'innmagine, come indicato in figura. Ora, sem-
pre tenendo prennuto il pulsante sinistro del mouse, trascinatelo portando il puntatore in basso
a destra come indicato in fig.30.
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OE .16%. I «15%.1 X i
i.euesi
vI 1Y, .0-
1CD
Fig.30 Vedrete aprirsi un riquadro bianco che indica la porzione di segnale che andrete ad
espandere.
Appena rilasciate il tasto sinistro del mouse vedrete comparire una nuova finestra che mostra la
porzione di segnale che avete selezionato, ingrandita, come visibile in fig.31.
88
F
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thonmd Et DM amnia*
YOE 0
Fig.31 Se volete, ora potete ingrandire ulteriormente ripetendo la stessa procedura sulla nuova
finestra che avete aperto, come indicato in fig.32.
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Omne.o4 AM•11 I
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Fig.32 In questa figura ë evidenziata nel riquadro bianco la porzione di segnale che verrà in-
grandita. Otterrete cosi l'immagine ingrandita rappresentata nella fig.33.
89
Fie DM X. Mew
1,
Fig.33 Come avete potuto constatare direttannente, questo comando offre una possibilitä prati-
camente illimitata di esplorare isegnali elettronici, anche quelli che hanno una durata brevis-
sima e che non riuscireste ad osservare altrimenti in alcun modo.
Dopo aver visto come "zoomare" avostro piacimento su un segnale elettrico, vediamo quali al-
tre funzioni sono presenti sulla finestra del Capture Scope.
-al di sotto della schermata ä presente un cursare orizzontale. Spostando il cursore é possi-
bile esplorare orizzontalmente tutto il segnale catturato, ingrandito;
-sul lato destro della schermata ä presente un secondo cursare, verticale. Spostando il cur-
sore potrete esplorare tutto il segnale ingrandito, in senso verticale;
-premendo itasti -15%x e +15%x avrete la possibilitä di ridurre oppure di ingrandire ancora
il segnale in senso orizzontale;
-premendo itasti -15%y e+15%y avrete la possibilitä di ridurre oppure di ingrandire maggior-
mente il segnale in senso verticale;
-premendo il tasto "Zoom out" ritornerete sempre al segnale di partenza non ingrandito.
Ora che abbiamo memorizzato il segnale dell'oscillatore vogliamo sapere qual ä la frequenza
del fischio emesso dal nostro portachiavi sonoro.
Per fare questo occorre selezionare una porzione più stabile del segnale, spostando il cursare
orizzontale verso destra, fino ad ottenere una immagine simile a quella rappresentata in fig.34.
90
Fe D/A KW.
Sperm
X:V
=I :00
Chu** 0D/A converen
Fig.34 Con la stessa procedura che vi abbiamo spiegato in precedenza potrete ora selezionare
una parte del segnale ed espanderlo ulteriormente.
Una volta ingrandito, il segnale si presenterà come visibile nella figura successiva.
Fee D/A M.
1J__J xy;
Ch,r,./7 DM converoon
Fig.35 Come potete osservare il segnale prodotto dall'oscillatore é costituito da una serie di on-
de rettangolari.
Ora posizionate il cursore del mouse in modo che la linea verticale che attraversa lo schermo
vada a posizionarsi esattannente sul fronte di salita del secondo picco, come indicato in figura.
Osservate in basso a sinistra la dicitura che compare a fianco del tasto +15%x:
x: 1.570,707
91
Nota: se il VA ésettato secondo il sistema anglosassone, potreste trovare la dicitura 1,570.707
che sia per 1.570,707.
Quest° valore indica che il fronte di salita del secondo picco si é prodotto esattamente
1.570,707 millisecond', cioè 1,5 secondi circa, dopo lo start del "Capture Scope".
Poiché l'asse orizzontale del tempo é tarato in millisecondi, cioè in millesimi di secondo, capi-
te che ě possibile effettuare con il Capture Scope delle misure molto accurate anche di tempi e-
stremamente brevi. Prendete nota del valore di x indicato afianco del tasto +15%x, che in que-
sto caso é di 1.570,707. Posizionate ora il cursore in modo che la linea verticale vada a coinci-
dere con il fronte di salita del terzo picco. In questo modo ci siamo distanziati sull'asse oriz-
zontale esattamente di 1 intera onda rettangolare.
fl secondo picco si épresentato perciò dopo 1.571,59 millisecond' dall'inizio del Capture Scope.
Se ora sottraete il primo valore dal secondo otterrete la durata di 1 intera onda rettangolare
in millisecondi:
Questo ě il tempo che intercorre tra il picco di inizio dell'onda onda rettangolare e il picco di ini-
zio della successiva.
La durata di una intera onda viene chiamata periodo e indicata con la lettera maiuscola T.
Possiamo perciò dire che ogni intera onda ha un periodo di 0,883 millisecondi.
: L11
-
92
dove:
Nei nostro caso abbiamo misurato un periodo T di 0,883 millisecondi, che corrispondono a
0,000883 secondi.
Sostituendo questo valore nella formula otteniamo:
Abbiamo cosi appurato con la nostra misura che il cicalino del nostro portachiavi sonoro emet-
te un suono di frequenza pari a circa 1.100 Hertz.
Come avete visto, con il Capture Scope non solo ä possibile "fotografare" segnali elettrici che
hanno una durata brevissima ma ä anche possibile misurarne con precisione la durata e quin -
di la frequenza.
Se ora volete divertirvi avedere sullo schermo dell'oscilloscopio l'effetto prodotto dalle onde so-
nore del vostro fischio, non dovete fare altro che togliere il filo dalla uscita dell'oscillatore ecol -
legarlo sulla breadboard nel punto indicato in figura, che corrisponde all'uscita del blocco am-
plificatore.
E' qui che ä possibile osservare infatti il segnale prodotto dalla capsula piezoelettrica, quando
viene sollecitata dalle onde sonore del vostro fischio.
- 12 V 1-
VERSO CHA'
DELLA SCHEDA LX 1690
Fig.37 Ora che siete collegati nel punto giusto fate partire di nuovo il Capture Scope con il ta-
sto sinistro del mouse e subito dopo iniziate a fischiare.
Cercate di modulare il vostro fischio passando da una tonalitä più bassa ad una tonalitä più a-
cuta e vi accorgerete che con la tonalitä bassa il portachiavi non si attiva ma non appena pas-
sate ad una tonalitä più acuta, il circuito scatta immediatamente ed inizia a suonare.
93
h
2,5,NOE 4910 ,OE1.51»
unl
Fig.38 In questa figura abbiamo riprodotto una situazione simile a quella appena descritta.
Nella prima parte della registrazione, a sinistra nel grafico, il fischio ha una tonalitä troppo bas-
sa ed il circuito non si attiva.
Nella seconda parte a destra nel grafico, invece, l'intensitä e la frequenza del fischio sono mag-
giori ed il portachiavi percepisce la variazione e risponde al vostro richiamo.
94
Figg.40-41 In queste due figure, invece, ci siamo divertiti a selezionare una porzione di segna-
le ead ingrandirlo progressivamente per osservare nel dettaglio ciascuna delle onde sonore pro-
dotte dal vostro fischio.
CannineletMaNcamtersen•
Conclusioni
Con gil esperimenti proposti in questo numero avete visto come utilizzare l'oscilloscopio per
osservare dall'interno il funzionamento di un circuito elettronico. Avete inoltre preso confi-
denza con un nuovo comando del vostro oscilloscopio per pc, il Capture Scope, che vi con-
sente di visualizzare segnali elettrici della durata di pochi millesimi di secondo. In questo mo-
do avete imparato a memorizzarli sullo schermo e ad espanderli successivamente, per os-
servarne l'andamento e misurarne la frequenza. Nei prossimi numen iapprofondiremo anco-
ra l'uso dei van icomandi dell'oscilloscopio, addentrandoci in nuove entusiasnnanti misure.
95
Lo stadio trasformatore (TM01.38) + componenti
COSTO di REALIZZAZTONE
esterni siglato LX.3004, compreso il mobiletto pla-
Progetto "portachiavi sonoro" pubblicato nelle pa- stico Euro 12,00
gine precedenti, comprendente tutti icomponenti
necessari per realizzare il circuito LX.3008 (vedl II mobile plastico M0.3000 comprese le masche-
fig.1) Euro 8,00 rine forate e serigrafate Euro 35,00
Progetto "generatore di onde sinusoidali" Nota: ovviamente, perché il Minilab sia funzionan-
LX.3006, pubblicato nella rivista N.238 Euro 6,00 te dovrete provvedere all'acquisto di tutti e 4 ibli-
ster e del mobile che compongono il progetto.
Progetto "come accendere una serie di diodi led"
LX.3005, pubblicato nella rivista N.237 Euro 6,50 Ricordiamo aquanti fossero interessati all'acquisto
del Minilab già montato ecollaudato presso ino-
Ia Breadboard stri laboratori e provvisto di certificazione CE che
dovranno specificarlo al momento dell'acquisto.
La Breadboard LX.3000 (codice 2.3000) sulla qua- In tal caso ai prezzi sopraindicati andrà aggiunto
le vanno montati icomponenti relativi a ciascuno l'importo di Euro 50,00.
dei progetti pubblicati Euro 9,00
Iprezzi sono comprensivi di IVA, ma non delle spe-
se postali di spedizione a domicilio.
Accesson
Nota: tenete presente che per il collegamento tra Se desiderate mantenervi aggiornati e usufruire
il pc ela scheda LX.1690 Oscilloscopio +Analiz- delle nuove versioni del software del VA via via
zatore di spettro dovrete acquistare un cavo USB che diventano disponibili, potrete farlo scaricando
per stampante reperibile presso qualsiasi rivendi- gratuitamente l'ultima versione del software Visual
tore di materiale informatico. Analyser direttamente dal sito:
96
MINILAB "JUNIOR"
MINILAB "SENIOR"
MINILAB "ADVANCED"
97
Da oggi il Minilab ä CERTIFICATO anche per la scuola
Desideriamo informare tutti quei letton ie quegli istituti scolastici che intendono acquistare il
nostro minilaboratorio di elettronica nella versione premontata, che dall'inizio del mese di
Aprile 2009 il Minilab ä corredato della certificazione relativa alla compatibilitä elettroma-
gnetica.
Tutte le misure relative alla EMC (compatibilitä elettromagnetica) e alla sicurezza elettrica del
Minilab sono state eseguite presso iLaboratori MANCOM di Sassello e Cairo Montenotte,
sotto la direzione del Responsabile Tecnico Maurizio Manfrä.
Essendo comnnercializzato nelle tre diverse versioni, Junior, Senior eAdvanced, abbianno prov-
veduto a certificare oltre allo strumento base, anche gli strumenti a corredo ecioä l'oscillosco-
pio digitale, il generatore BF, il voltmetro elettronico, il frequenzimetro e l'analizzatore di
spettro inclusi nell'analizzatore BF LX.1690.
Oltre alla certificazione della strumentazione iLaboratori MANCOM ci hanno offerto una inte-
ressante opportunitä di collaborazione con la nostra rivista, proponendoci un servizio di consu-
lenza gratuita per tutti inostri letton, in materia di sicurezza elettrica e inquinamento elettro-
magnetico.
Cosi quei letton iche desiderano ricevere chiarimenti in mento a questi temi, potranno porre ilo-
ro quesiti scrivendo direttamente ai Laboratori MANCOM all'indirizzo di posta elettronica
[email protected] oppure chiamando inumen itelefonici 3929944449 o 3292505736.
98
DICHIARAZIONE CE DI CONFORMITA
IMMUNITA'
(DgettIva bassa tensione ecompatIbIlitš elettromagnetica)
DICHIARA
sotto la propria tesponsabilita' che il prodotto elettronico NUOVA ELETTRONICA, CEO EN 61000-4-4 (01/01/2006 )+ CE! FN 61000-4-4/EC (01/02/2008)
modello MINILAB Tecniche di prova e di misura -Prova di immunitä a transitori/raffiche di im-
pulsi elettrici veloci
soddisfa irequisiti essenziali previsti dalle Direttive:
Direttiva Comunitaria 2004/108/CE del 15 Dicembre 2004
Direttiva Comunitaria 2006/95/CE del 12 Dicembre 2006 CE! EN 61000-4-5 (01/10/2007)
Tecniche di prova e di misura -Prova di immunitä ad impulso
ed e' conforme alle seguenti Norme Armonizzate:
EMISSIONI
CEO EN 61000-4-8 (01/0 6/1997 )+ CE! EN 61000-4-8/A1 (01/10/2001 )
CEI EN 55011 (01/03/2009 ) Prova di immunitä a campi magnetici a frequenza di rete
Apparecchi a radiofrequenza industriali, scientifici e medicali (15M) -Caratte-
ristiche di radiodisturbo -Limiti e metodi di misura
CE! EN 61000-4-11 (01/02/2006)
CE! EN 61000-3-2 (01/04/2007 )
Prove di immunitä a buchi di tensione, brevi interruzioni e variazioni di ten-
Limiti per le emissioni di corrente annonica (apparecchiature con corrente di sione
ingresso e- 16 A per fase)
DICHIAFtAZIONE CE DI CONFORMITA
No. :290906A
DICIIIARA
COMPATIBILITA' ELETTROMAGNETICA
EMISSION!
IMMUNITA'
SICUREZZA ELETTRICA
99
Questo spazio éadisposizione di tutti quel letton iiquali, avendo acquistato il Minilab, han -
no provato la curiosità di costruirsi sulla breadboard anche dei propri circuiti, oltre aquel -
li che abbiamo finora proposto nella rivista.
Icircuiti che risulteranno degni di attenzione verranno pubblicati sulla rivista con l'indicazio-
ne del nome del loro autore.
Se poi, invece di un progetto, avete qualche misura curiosa da eseguire con il Minilab op-
pure con l'oscilloscopio per personal computer, potrete indicarcela esaremo lieti di propor-
la anche agli altri letton idi questa rubrica.
Tra icircuiti che abbiamo ricevuto in redazione dopo l'uscita della rivista N.239, abbiamo
deciso di pubblicare la "locomotiva a vapore" inviata dal Sig. Marco Dettori, un nostro
giovane lettore di Latina.
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........... ...
100
Ci scrive Marco Dettori "... ho 17 anni e frequento la 3g liceo scientifico.
Ho una gran passione per l'elettronica e appena posso navigo su Inter-
net per procurarmi degli schemi di circuiti da fare (Panno scorso ho rea-
lizzato anche un circuito per accendere iled dell'albero di Natale). Sic-
come mio padre é un patito dei trenini elettrici, ho trovato uno schema di
un circuito che simula alla perfezione il "ciuf ciuf" della locomotiva a va-
pore. Cosi l'ho montato sulla basetta e l'ho pro vato con l'amplificatore
del Minilab edevo ammettere che funziona ameraviglia. Quando l'ho fat-
to sentire a mio padre é rimasto di stucco e ha detto che lo inseriva al-
l'intemo della stazione che c'è nel suo plastico. Vi mando anche lo sche-
ma elettrico perché vorrei che mi spiegaste bene come funziona".
Caro Marco, prima di tutto vogliamo farti inostri complimenti sia per il montaggio impeccabile che hai
eseguito sulla nostra basetta, sia per l'idea che sei riuscito a realizzare, che ä dawero simpatica.
E' molto bello che un ragazzo della tua etä sia giä cosi curioso e intraprendente.
Pubblichiamo molto volentieri il tuo lavoro, che poträ risultare interessante anche per quei ferro-
modellisti che, come tuo padre, sono sempre alla ricerca di effetti speciali per le loro "ferrovie"
in miniatura.
12 V
USCITA
ELENCO COMPONENTI
C3 = 10 nF poliestere
R1 = 1 megaohm R7 = 100.000 ohm C4-05 = 100 nF poliestere
R2 = 100.000 ohm R8 = 10.000 ohm C6 = 4,7 microF. elettrolitico
R3 = 100.000 ohm R9 = 100.000 ohm C7-C8 = 100 nF poliestere
R4 = 1.000 ohm R10 = 100 ohm TR1-TR2 = NPN tipo BC547
R5 = 50.000 ohm trimmer R11 = 10.000 ohm IC1 = integrato tipo NE555
R6 = 10.000 ohm C1-C2 = 100 nF poliestere IC2 = integrato tipo LM.358
101
Funzionamento del circuito
II funzionamento di questo circuito put) dirsi sennplice e ingegnoso alio stesso tempo.
II generatore di rumore éformato dal transistor BC547 siglato TR1 e dall'amplificatore ope-
razionale LM358 siglato 1C2/A.
II segnale viene poi inviato all'ingresso non invertente del secondo operazionale IC2/B, che
costituisce lo stadio amplificatore e miscelatore che, come dice il nome, ha la funzione di
miscelare isegnali presenti sui suoi due ingressi, invertente (segno -) e non invertente
(segno +).
A questo punto, per simulare il movimento della locomotiva entra in gioco il generatore di on-
da quadra formato dall'integrato NE555 (IC1), che con il suo segnale alternato completa l'ef-
fetto, fornendo l'impressione del movimento.
II segnale prodotto dal generatore di onda quadra viene perciò inviato prima al transistor TR2,
che prowede ad amplificarlo, poi all'ingresso invertente dell'amplificatore operazionale IC2/B,
ed é proprio la miscelazione dei due segnali ecioè del fruscio continuo prodotto dal generato-
re di rumore e dell'onda quadra prodotta dall'NE555, a far si che il suono risultante in uscita
dallo stadio miscelatore risulti molto simile all'inconfondibile rumore prodotto dal ritmico sbuffa-
re della locomotiva.
Ruotando il trimmer R5 da 50.000 ohm posto sul generatore di onda quadra dapprima tutto in
senso antiorario si ottiene un'onda quadra della frequenza di circa 1 Hertz, che corrisponde al
rumore prodotto dalla locomotiva ferma in stazione.
A titolo di curiositä abbiamo voluto provare il circuito che ci éstato inviato collegandolo al Mini-
lab e siamo giunti alla conclusione che, per riprodurre ancora meglio il rumore della locomoti-
va, sarebbe più opportuno sostituire il generatore di onda quadra con un generatore di onda
triangolare.
Abbiamo perciò staccato il filo che collegava sulla breadboard il piedino 3 dell'NE555 alla resi-
102
stenza R6 ed abbiamo collegato la stessa resistenza al generatore di onda triangolare del
Minilab come indicato in fotografia, sostituendolo cos) al generatore ad onda quadra presente
sulla basetta.
Poi abbiamo collegato l'uscita del miscelatore, cioe il piedino 7 dell'integrato 1C2/B, al connet-
tore SIGN dell'amplificatore BF del Minilab (IN BF).
Infine abbiamo eseguito il collegamento dal connettore GND del Minilab alla riga azzurra della
breadboard e dal connettore +V alla riga rossa della breadboard, necessario per fornire i+12
Volt di alimentazione al circuito ed abbiamo regolato opportunannente la manopola Volt Out in
modo da ottenere il valore di tensione desiderato.
Portando il selettore RANGE del BF Generator sulla posizione x1 eruotando la manopola FREQ.
tutta in senso antiorario, cioè al minimo, si ottiene il caratteristico soffio della locomotiva ferma
in stazione, ad una frequenza di circa 1 Hz.
0000
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P
4
RANGE
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103
Come funziona la CARD PAY
Questo servizio nasce per coloro che non voglio- to che preferite: dal versamento sul conto corren-
no usare la propria carta di credito on-line, ma de- te postale, al bonifico bancario, a un altro siste-
siderano effettuare iloro acquisti di kits o compo- ma concordato preventivamente con la nostra di-
nenti standosene tranquillamente seduti davanti al rezione.
personal computer. L'importo che potrete accreditare ë compreso tra
un minimo di 20 Euro ed un massimo di 500 Eu-
II principio su cul si basa ë lo stesso delle carte di ro e permette di usufruire di interessanti bonus.
credito ricaricabili.
Una volta verificato che la ricarica ëstata effettua-
Ovviamente per attivare il servizio dovrete innan- ta, sbloccheremo il vostro conto in modo da met-
zitutto registrarvi seguendo le solite modalitä ri- tervi nelle condizioni di poterlo utilizzare subito.
chieste per accedere aqualsiasi attivitä del sito In-
ternet che richiedano la registrazione. A questo punto potrete procedere ai vostri acqui-
Per agevolarvi in questa fase vi proponiamo la se- sti on-line ed il relativo importo verrä decurtato di
quenza completa delle operazioni cla eseguire nel- volta in volta dal vostro credito fino ad esaurimen-
le figure comprese tra la fig.1 e la fig.7. to del medesimo.
Una volta registrati, dovrete caricare la carta e Vi ricordiamo che l'attivazione della Card Pay
per farlo potrete scegliere il metodo di pagamen- gratuita e non vi sono limiti di scadenza.
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UN PROGETTO per chi re in BICICLETTA
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INDICATORE LUMINOSO Cha utilieza 12 DIODI LED
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MISURARE un FLUSSO MAGNETIC?) in GAUSS o MICROTESLA....
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Modulo per debunetro e rivi,l ,i i.. 7›
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... ALTRE APPLICAZIONI con il PROGRAMMATORE CPU) ...
- Ilieuraie la dislorsione di un Aispfilicatoie con il PC ... LX.1729
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Come ordinare un Sit e ---
Per potermi fare una stacione sisinografica li ROTOR! coffle .
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Fig.1 Per accedere al servizio Card Pay dovete innanzitutto registrarvi andando al sito
http://www.nuovaelettronica.it.
Si aprirà la finestra riprodotta in figura nella quale dovete cliccare in successione, nel me-
nu in alto, sulle scritte "Card Pay" e "Iscrizione".
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Fig.2 Registratevi inserendo nelle varie caselle tutte le informazioni richieste compreso il
vostro indirizzo di posta elettronica e scegliete due parole, una per il Login ed una per la
Password. Cliccate poi su "Salva" per memorizzare ivostri dati. Riceverete una e-mail a
conferma che la registrazione é andata a buon fine. Per confermare la registrazione, clic-
cate quindi sul Link presente sulla e-mail.
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Fig.3 Ora che siete registrati, cliccate ancora su Card Pay nel menu di fig.1, quindi, in suc-
cessione, sulla voce "Autenticati" e su "Login": nella finestra che si aprirš (vedi sopra)
inserite il vostro Login e la vostra Password. Cliccate quindi su "Accesso".
105
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Fig.4 Si aprirà questa finestra a conferma che l'intera operazione ha avuto esito positivo.
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CARO PAY
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Nessun movimento registrato
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Fig.5 La prima volta che vi registrerete, vi comparirà la scritta "nessun movimento regi-
strato", infatti sulla vostra Card Pay non ě ancora stato accreditato alcun importo.
106
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Fig.6 Se volete inserire un importo nella Card Pay, dopo avere aperto questa finestra, sem-
pre inserendo il vostro "Login" e la vostra "Password" (vedi fig.3), dovrete scrivere l'im-
porto desiderato nell'apposita casella e selezionare la modalitä di pagamento prescelto:
nel nostro esempio "150 Euro con bollettino di c/c postale".
Come vedete, a seconda della cifra che inserirete, noi vi attribuiremo un Bonus che in
questo caso sarä di ben 5 Euro. Cliccate quindi su Invio.
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22/01/2009 Pearce de 150 ['tic Accredto 150.00 ordine
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La Cito., Smdca due dSala contabdrzata.
RESIDUO Ceara", ere pousesle tednire delta Card Pay nee, cited torte contabiorate tolo Tighe con AT TIVO •S
Fig.7 Se ora cliccate su "Estratto Conto" vedrete che non ě ancora attivo. Tale condizio-
ne ě segnalata dalla "N" visibile sulla destra.
Infatti, soltanto quando ci sarä pervenuto il bollettino postale con l'importo destinato al-
la vostra Card Pay, provvederemo immediatamente ad aggiornare ed attivare il vostro cre-
dito e da quel momento potrete effettuare il vostro ordine.
107
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Sidle riMsta N228 vi ebbiamo presentee un Generator° BFM-F che, 'Mina/Ida un integral', DDS, A ie grad° di entire en onde einusoidede che
podendo de 1Hz desce e reegiungere i120 MHz con una risoluzione di 1Hz,Chi lo he realizzato, vorrebbe ore un seconda Generedore che nueciese
esaggiungere la frequenter di 12 Gigahertz o meglio encore di 2,8 Gigeherg.
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component) dancer s000 recenei mete mareeptio del KIT.skani sono gie incluzi net KIT aki scrod& emitter...Pet.
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leorrected) non Weise nela conferee., del YJT sore evideraneaceizio.
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@Leppert 1502) Koine Eletaeirk
Fig.8 Per effettuare un ordine dovete inserire la sigla del kit che volete ordinare nella ca-
sella denominata "Ricerca" in alto a destra nella finestra che compare all'apertura del si-
to di Nuova Elettronica e cliccare su "Go": comparirä la descrizione del kit selezionato.
Cliccando sulla scritta "scheda del kit" visualizzerete il relativo importo. Cliccate quindi
su "Ordina" e, di seguito, sulla scritta "Carrello" per visualizzare il riepilogo del vostro
ordine. Per inoltrarlo dovete cliccare nel menu su E-Commerce, "Invia ordine".
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vrete inserire tutti idati richiesti escegliere
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ocornuricazion ki in la modalitä di pagamento. Se avete provve-
*Anent° aloe*.
Order note. duto a caricare la vostra Card Pay, potrete
usufruire del vostro credito come se utiliz-
Ai to* dead 13.d 16096/2003(6 legato T.11.)
baltamento de der che la fieurdann tiens men nattered° dela banes eta del tin Nueva zaste una carta di credito. Cliccate quindi in
enel rispetto 6quarto orabAn dala legpe 196./2003 eta aiera de dati pewee«. II
basso su "Avanti" per confermare.
108
Chi ben COMINCIA é a metá dell'OPERA
Se l'elettronica ti affascina
Non perdere l'occasione e ordina subito idue volumi Imparare Pelettronica partendo da zero,
che ti aiuteranno a capire anche iconcetti più difficili, perché scritti in modo semplice e chiaro.
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Nota
-:dai costi dei CD-Rom e dei Volumi sono ESCLUSE le spese di spedizione a domicilio.
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Un INDICATOREdi,livello pér_CISTERNE
110
PI
ELENCO COMPONENTI
R1 = 150.000 ohm
R2 = 150.000 ohm
R3 = 150.000 ohm
CISTERNA R4 = 1.500 ohm
R5 = 1.500 ohm
R6 = 1.500 ohm
R7 = 180 ohm
R8 = 180 ohm
R9 = 180 ohm
Fig.1 Come indicatore di li- Cl = 100.000 pF poliestere
Ae
vello per cisterne, la solu- C2 = 100.000 pF poliestere
PLASTICA
zione migliore sarebbe DL1-DL2-DL3 = diodi led
quella di adottare due tubi TR1-TR2-TR3 = transistor NPN
.414 '
TUBO RAME
di rame tenendoli distan- 2N2222 o altri equivalenti
ziati l'uno dall'altro di po- IC1 = integrato Nand 4011
chi centimetri.
IC2 = integrato And 4081
P1 = pulsante
DIODO E—è C
LED
Fig.2 In alto lo schema elettrico inviato dal Sig. Torn iequi sopra le connessioni del
transistor 2N2222 viste da sotto, del due integrati 4011 e 4081 viste da sopra e con
la tacca si riferimento a U rivolta verso sinistra.
111
OSCILLATORI a QUARZO con integrati TTL
112
R1 = 2.200 ohm
R2 = 2.200 ohm
Cl = 12 a 82 pF ceramici
C2 = 100.000 pF poliestere
C3 = 47 pF ceramico
C4 = 100.000 pF ceramico
IC1 = integrato 7400
XTAL = minore di 10 MHz
R1 = 560 ohm
R2 = 560 ohm
C1-C2 = 22 a 82 pF ceramici
C3 = 100.000 pF poliestere
IC1 = integrato 7400
XTAL = minore di 10 MHz
r7f 10ŤE
- REQAZIONAÌ_rMe çJ
Sicuramente questi schemi funzioneranno in modo Poichè questo tipo di condensatore viene utiliz-
perfetto come descritto dall'Autore, quindi la nota zato per eliminare ogni tipo di autoscillazione
redazionale che qui riportiamo si riferisce solo ad generata dall'integrato, va co/legato in modo di-
un part/co/are che sappiamo potrebbe mettere in retto tra il piedino di alimentazione positivo indi-
difficoltà un giovane lettore ancora poco esperto di cato Vcc e il piedino di massa indicato Gnd (ve-
montaggi elettronici. di fig.5), poi quest'ultimo potremo co/legarlo ad un
punto qualsiasi di massa anche tramite un filo
Guardando questi tre schemi potremmo infatti molto lungo.
scommettere che il lettore inesperto collegherà il
condensatore C3 di fig.1 e di fig.3 e il condensa - Anche se per la sua facile reperibilità viene solita-
tore C4 di fig.2, tutti da 100.000 pF poliestere, tra mente usato un condensatore da 100.000 pF, que-
un qualsiasi punto della tens/one positiva di ali- sto valore non é critico, quindi potrà essere sosti-
mentazione ed un qualsiasi punto di massa co- tuito anche con un condensatore poliestere oppu-
me vis/bite in fig.4. re ceramico da 82.000 -68.000 -56.000 pF.
113
ILDIVISORE di_FREQUENZE *DIGITALI_ Sig. Giovanni Canfora -PALERMO
114
CONTROLLO ,
TONI con un OPERAZ-16-NALE
— Big.
- Alessandro Rivoli z, PISTOIA
Poiché raramente si vedono nei preamplificatori dei di attenuare ibassi di circa 20 dB rispetto ad un
contraiu idi tono che utilizzano sull'ingresso un in- segnale di riferimento di 1.000 Hz.
tegrato operazionale alimentato da una tensione Il potenziometro R10 mi permette invece di ampli-
singola e non duale, avendone lo realizzato uno ficare gli acuti di circa 15 dB edi attenuarli di cir-
che funziona benissimo e che utilizza un opera- ca 20 dB.
zionale tipo TL081, ve lo invio affinchè lo possiate
pubblicare nella vostra rubrica Progetti in Sintonia. La distorsione armonica di questo circuito risulta
minore di circa 0,5 % per una tensione di uscita di
Come potete vedere nello schema che allego, il se- circa 3,5 Volt picco picco che corrispondono acir-
gnale BF viene applicato sull'ingresso non inver- ca 2,5 Volt efficaci.
tente (vedi piedino 3) del TL081 tramite il conden-
satore poliestere Cl da 100.000 pF. NOTA REDAZIONALE 311Erleib
Poichè alimento il mio circuito con una tensione Facciamo presente a tutti coloro che realizzeranno
singola di 15 Volt, devo necessariamente alimen- questo circuito, che può essere alimentato con u-
tare l'ingresso non invertente con una tensione di- na tensione continua compresa tra i12 ei18 Volt.
mezzata di 7,5 Volt che ottengo tramite le due re- Inoltre, precisiamo che icollegamenti con l'ingres-
sistenze R1-R2 da 22.000 ohm. so e l'uscita e anche con idue potenziometri R8-
Il dosaggio della frequenza dei bassi e dei medi R10 devono essere realizzati con del cavetto
viene ottenuto tramite idue potenziometri loga- schermato, non dimenticando di co/legare amas-
ritmici, siglati R8 e R10. sa la loro calza estema.
Per evitare del ronzio occorreriä co/legare a mas-
Il potenziometro R8 mi permette di amplificare o sa anche il corpo metallico dei due potenziometri.
R11
12/18 V
R1
R6
C9
Cl
TL 081
USCITA
ENTRATA r R2 R4 C4
C5
R5
Schema elettrico del controllo che u-
sa l'operazionale TL.081. Qui sopra
le connessioni dell'integrato viste da
sopra econ la tacca di riferimento a
C6 U rivolta verso l'alto.
ELENCO COMPONENTI
115
3 PREAMPLIFICATOi7 eTANSISIŐR Sig. Valerio Cosentino -ROMA
GD C
ENTRATA Rl USCITA
12/24 V
S
G D
J310
116
010/30 V
Cl
S
R4
R1
C4 GD E_t4rj_ C
FT1
C2 J310 BC 547
TR1
s
Poichä quando cerco lo schema di un semplice Lo schema del preamplificatore riprodotto in fig.2
preamplificatore BF non riesco mai atrovarne u- presenta il vantaggio di amplificare di circa 50 vol-
no che soddisfi le mie esigenze, sapendo che nel- te anche segnali debolissimi, fino ad una frequen-
la vostra rubrica Progetti in Sintonia ne avete pre- za massima di circa 1 MHz.
sentati diversi, mi sono fatto un indice di tutti iti - A differenza del primo circuito, questo ä consiglia-
toll che trattano l'argomento ed il numero della ri- bile alimentarlo con una tensione compresa tra i12
vista in cui sono stati pubblicati. e i24 Volt.
Ritengo utile consigliare a chi realizzerä questi
Non avendo però trovato nessuno schema di semplici preamplificatori di utilizzare sempre, per
preamplificatore con fet etransistor, ho iniziato a applicare il segnale sull'ingresso e prelevarlo in u-
progettarne diversi e posso assicurarvi che sono scita, del cavetto schermato collegando la sua
tutti perfettamente funzionanti perché li ho testati. calza di schermo a massa.
Lo schema del preamplificatore di fig.1 ä un lar- Il terzo schema (vedi fig.3) é un preamplificatore
ga banda con una elevata impedenza d'ingresso. ideale per tutte quelle applicazioni che richiedono
II segnale in uscita risulta in fase con il segnale in una impedenza d'ingresso molto elevate euna im-
ingresso e la variazione di guadagno viene otte- pedenza d'uscita di circa 1.000 ohm.
nuta variando il valore della resistenza R4, tenen-
A differenza dello schema di fig.1, il transistor da
do presente questa semplice formula:
utilizzare deve essere un piccolo NPN di qualsiasi
tipo, la cui Base risulti collegata al Source del fet.
riGadagno = R4: R3-1
Ho provato ad alimentare questo circuito con una
Quindi, avendo utilizzato nel mio prototipo per la tensione compresa tra i10 e i30 Volt, ottenendo
R4 una resistenza da 10.000 ohm e per la R3 u- in uscita dei segnali sinusoidali perfetti.
na resistenza da 1.000 ohm, questo preamplifica-
tore amplificherä qualsiasi segnale di 10 volte. In questi tre schemi ho provato ad utilizzare dei Fet
Questo circuito può essere alimentato con una ten- tipo J.310 -2N4416 -MPF102, ottenendo sempre
sione compresa tra 9 e 15 Volt. il medesimo risultato.
117
PROVA LIVELLI LOGIC!
_ per integrati
, TTL Sig. Roberto Degli Esposti -ROVIGO
o
5V
SAG NALE
MASSA
Indicatore di livelli logici 1-0 per integrati TTL. Poichè all'interno dell'integrato
SN.7404 sono inseriti 6 Inverter e in questo progetto ne uso solo 5, ho collegato a
Massa il piedino d'ingresso (vedi pin 13) dell'ultimo che ho siglato Id/F.
DIODO
LED A K
BC 107
Sono un vostro lettore molto appassionato di elet- uno dei due diodi led, se risulta presente un livel-
tronica digitale e poiché mi capita spesso di ripa- lo logico O oppure un livello logico 1.
rare delle schede elettroniche che montano inte- In ingresso ho inserito un diodo zener DZ1 da 5,1 Volt
grati TTL, ho necessitä di avere a disposizione un per evitare il rischio di danneggiare l'integrato 7404
semplice tester che mi consenta di rilevare istan- qualora inavvertitamente vada atoccare dei punti nei
taneamente lo stato logico 1-0 dei piedini degli in- quali sono presenti tensioni maggiori di 5 Volt.
tegrati presenti nella scheda.
118
rLÁMPEGGIATORE a 4C
ED-Hrl W S
-1g: Faolo_Gřillone -Castell'AlferojAi)
Lo schema che vi invio per la vostra rubrica "Pro- quenze molto basse ediverse tra loro, essendo di-
getti in Sintonia" l'ho realizzato per sostituire un verso il valore di resistenza collegato tra l'uscita e
gioco di lud ipresente nelle Iampade a led con fi- gil ingressi dei nand.
bre ottiche molto diffuse oggigiorno.
II condensatore da 470 microFarad collegato sul -
Come potete desumere dallo schema elettrico, si la base dei transistors, serve ad ottenere una ac-
tratta di un circuito molto semplice ed economico, censione e uno spegnimento graduale dei led.
né potrebbe essere altrimenti visto il tipo di impie-
go, ma che permette di far accendere 4led di di- La resistenza in serie ai led é stata calcolata per
verso colore con sequenze variabili, cosi da otte- una tensione di alimentazione di 4,5 Volt, ma va-
nere diverse combinazioni di colore. riandola opportunamente épossibile adattare il cir-
Grazie ai 4Nand triggerati contenuti all'interno cuito anche per tensioni più alte, oppure é possi-
dell'integrato CD.4093 collegati come inverter, ho bile utilizzare, in sostituzione dei led, delle strisce
ottenuto quattro oscillatori ad onda quadra con fre- di led oggi facilmente reperibili.
EC
BC 337
4093
ELENCO COMPONENTI
R8 = 10.000 ohm C4 = 470 microF. elettrolitico
R1 = 100.000 ohm R9 = 47 ohm C5 = 100 microF. elettrolitico
R2 = 10.000 ohm R10 = 220.000 ohm C6 = 470 microF. elettrolitico
R3 = 47 ohm R11 = 10.000 ohm C7 = 100 microF. elettrolitico
R4 = 120.000 ohm R12 = 47 ohm C8 = 470 microF. elettrolitico
R5 = 10.000 ohm Cl = 100 microF. elettrolitico DL1-DL4 = diodi led
R6 = 47 ohm C2 = 470 microF. elettrolitico TR1-TR4 = NPN tipo BC337
R7 = 150.000 ohm C3 = 100 microF. elettrolitico IC1 = C/Mos tipo 4093
119
MISURATORE —di LIVELEO,Peř_CONTENITORCCICAZOTO:ILIQUIDO-1
DIODO
LED
pA 741
ELENCO COMPONENTI
120
Sono un vostro affezionato abbonato evi invio que- so amperaggio: io ho scelto gil 1N4007 perchä so-
sto semplice schema per la rubrica Progetti in Sin- no meccanicamente robusti enei cassetti non man -
tonia pur sapendo che ha un campo di applica- cano mai.
zione un po' particolare, ma penso che dal punto
di vista didattico sia interessante. DS3 ä il diodo di misura che, tramite dei fill che
possono essere lunghi qualche metro (consiglio di
Non tutti sanno che una giunzione PN, ad esem- twistarli), andrä immerso nell'azoto.
pio un diodo, può essere utilizzata come termo-
metro molto affidabile. DS5 serve per compensare la tensione che ci sa-
rebbe ai capi di DS4 alla temperatura ambiente fuo-
Gli esperti sanno che la tensione di soglia di una ri dal contenitore.
giunzione al silicio polarizzata direttamente varia di
circa -2,1 mV per °C, cioä se la temperatura sale
la tensione scende e viceversa. Dato che non ä richiesta alta precisione, DS4 ser-
ve a creare in modo economico una tensione di ri-
Ad esennpio se a 25° la soglia di un diodo ä circa ferimento (di 0,7 V) per la taratura affidabile di R3
0,7 V, quando la temperatura aumenta di + 100°C indipendente dalla tensione di alimentazione.
(125°C) la soglia diventerä:
DS2 serve acompensare la caduta di tensione in-
0,7 + (100 x—0,0021) = 0,7 — 0,21 = 0,49 V trodotta da DS4 affinchä la corrente che scorre den-
tro DS5 (circa 1 mA) sia la più uguale possibile a
se la temperatura scende di -100° (- 75°) la soglia quella che scorre dentro DS2 visto che R1 e R2
diventerä: sono intenzionalmente identiche.
0,7 + (-100 x—0,0021) = 0,7 + 0,21 = 0,91 V A questo punto tarando la tensione presente ai ca-
pi di TP1 a circa 300 mV si ottiene una tempera-
e cosi via. tura di soglia di circa -140°C corrispondente alla
temperatura che il diodo avrä quando sarä vicino
Negli esperimenti condotti nel mio laboratorio ca- al livello dell'azoto senza essere bagnato.
pitava spesso che una tanica di azoto liquido
"DEWAR", in cul vengono immersi temporanea- Finchä sarä immerso anche di poco, la sua tem-
mente dei campioni in attesa di essere utilizzati, si peratura rinnarrä stabile a circa -195°C.
esaurisse per evaporazione naturale, senza che
nessuno se ne accorgesse. L'operazionale uA741 può essere sostituito con u-
no qualsiasi che avete nel cassetto utilizzando
li circuito ä in realtä un "termometro asoglia" che, qualcosa di moderno a basso consumo, però si ri -
tramite un diodo immerso all'interno del contenito- duce l'usura della pila che con icomponenti dello
re, consente di sapere quando l'azoto äterminato. schema durano circa 60-80 ore.
In pratica, quando il diodo ä immerso nell'azoto li- Togliendo il led con la corrente risparmiata si re-
quido alla temperatura di -195°C, la sua tensione cuperano una decina di ore di funzionamento.
di soglia ä di circa 1,1 V.
li circuito può essere anche alinnentato non in bat-
Posizionando il diodo al livello desiderato con una teria con un qualsiasi alimentatore da presa uni-
asticella, non appena non sarä più "bagnato" dall'a- versale.
zoto la sua temperatura salirà velocennente e la Con tensioni giä raddrizzate di 9 o 12 Volt il con-
sua tensione di soglia diminuirá facendo scattare sumo della scheda con il cicalino che suona non
di conseguenza il comparatore e suonare il cicali- arriva a 5 mA alimentato a 9 Volt.
no.
121
OSCILLATORE ad ONDA QUADRA Air Sig -Srefano
— Diana -
6 1C4
8
1 12 15 14 13
122
4028 4029 4051
Connessioni degli integrati 4028, 4029, 4051 utilizzati nel circuito, viste da
sopra econ la tacca di riferimento rivolta verso sinistra.
123
- UN SEMAFORO -per MODELLISTI Sig. Pietro Calandra -CUNEO
Schema elettrico del semaforo. Poichè il diodo led Verde e il diodo led Rosso devono
rimanere accesi per un tempo maggiore rispetto al diodo led Giallo, quest'ultimo vie-
ne collegato tramite due diodi al silicio al piedini 10-1 dell'integrato IC2. Le connes-
sioni degli integrati sono viste da sopra e con la tacca a U rivolta verso sinistra.
NE 555 4017
124
Avendo constatato che sulla rivista appaiono pochi Ho utilizzato ipiedini 3-2-4-7 per accendere un dio-
progetti per ferromodellisti, ho pensato di inviarvi do led verde, ipiedini 10-1 per accendere un dio-
questo schema che io stesso ho progettato e che do led giallo eipiedini 5-6-9-11 per accendere un
utilizzo come semaforo nei miei plastici. diodo led rosso.
Per la sua realizzazione ho utilizzato dei compo- Per rallentare itempi di commutazione del se-
nenti di costo contenuto etutti facilmente reperibi- maforo basta sostituire le resistenza R2 da 47.000
li, infatti il primo integrato ôun comune NE.555, che ohm con una da 56.000 o 68.000 ohm.
spesso avete utilizzato nei vostri progetti, e il se-
condo integrato ě un CD.4017, che é un contatore Se si vuole tenere il verde per un tempo maggio-
perfettamente equivalente all'HCF.4017. re del rosso, basta collegare al diodo led verde H
diodo al silicio collegato al piedino 10.
L'integrato NE.555 (vedi IC1) viene utilizzato come
multivibratore astabile ela frequenza ad onda qua- Cosi facendo verrà ridotto il tempo relativo al dio-
dra che esce dal suo piedino 3 viene applicata al do led giallo.
piedino 14 di clock dell'integrato IC2.
Questo semaforo può essere alimentato con una
Ad ogni impulso che entra nel piedino 14 di IC2 i tensione continua compresa tra 9 Volt e 15 Volt.
piedini d'uscita cambiano da livello logico 0 a 1 in
modo sequenziale, come qui sotto riportato:
rNOTE REDAZIONALI
1° impulso = livello logico 1sul piedino 3
2° impulso = livello logico 1sul piedino 2 Iferromodellisti troveranno questo progetto sicura-
3° impulso = livello logico 1sul piedino 4 mente interessante, perché anche se l'Autore non
4° impulso = livello logico 1sul piedino 7 l'ha precisato, possiamo affermare che su ogni pie-
5° impulso = livello logico 1 sul piedino 10 dino d'uscita dell'integrato CD.4017 si possono col-
6° impulso = livello logico 1 sul piedino 1 legare in para/lelo 2 diodi led: quindi nel caso di
7° impulso = livello logico 1sul piedino 5 un passaggio a livello si pub applicare un diodo in
8° impulso = livello logico 1sul piedino 6 corrispondenza di entrambi ilati.
9° impulso = livello logico 1sul piedino 9
10° impulso = livello logico 1sul piedino 11 Qualora desideriate arricchire il vostro plastico con
4 semafori dovrete co/legare in parallelo un se-
Ad ogni piedino ho collegato un diodo al silicio condo integrato CD.4017, poi entrambi dovranno
per evitare un cortocircuito, quando questo dal li- essere pilotati dallo stesso NE.555 per offenere un
vello logico 1 ritorna sul livello logico 0. perfetto sincronismo di accensione.
Errata corrige
A questo punto basta premere sulfa tastiera del Generatore DDS il tasto fino a trovare que/la frequenza
che fará scendere la lancetta del tester sulfa posizione 0,7 Volt.
Purtroppo l'errore si trascina anche net prosieguo dell'articolo che andrä quindi riletto prendendo come rife-
rimento la versione qui corretta.
125
_
—ACCENSIONE e SPEGNIMENTO AUTOMATICO -di piu PRESE RETE supplementari
TERRA
le
TRC1
TRC1 C2
R1
DS1 2±' DS3
OE"
DS2 054 Al
R
Cl
A1 A2 G
ELENCO COMPONENTI
C2 = 10.000 pF poliestere 630 V
R1 = 10 ohm da 1 Watt DS1-DS2-DS3-DS4 = diodi 1N4007
R2 = 1.000 ohm 1 Watt Triac = tipo BT.137/500 o equivalenti
Cl = 10.000 pF poliestere 250 V A-B-C = prese di rete
Sono un appassionato di Hi-Fi e devo dirvi che ho Quando spengo l'amplificatore, automaticamente
realizzato diversi amplificatori Hi-Fi pubblicati nel viene a mancare la tensione di eccitazione sul Ga-
vostro volume Audio Handbook 2°. te del Triac, quindi, non conducendo più, viene a
A questi amplificatori ho collegato anche letton iCD mancare la tensione sulle prese B-C eil lettore CD
e registratori, e spesso mi capita, dopo aver a- e il registratore si spengono.
scoltato dei brani musicali, di dimenticare acceso
il lettore CD o il registratore salvo accorgermene Come Triac ho utilizzato un BT137/500 che ě in
poi con qualche giorno di ritardo. grado di erogare un massimo di 5 Ampere, co-
munque in questo circuito può essere utilizzato
Per risolvere il problema, ho ideato un circuito che
qualsiasi altro tipo di Triac.
può risultare un utile accessorio per chiunque pos-
sieda un impianto Hi-Fi.
rNOTA REDAZIONALE ;3.- 3̀`MWORMIPPAI
Ho collegato l'amplificatore alla presa principale
che ho chiamato A. Come potete vedere dal dise- L'autore ha utilizzato diodi al silicio tipo 1N4007
in grado di fomire una corrente di 1Ampere.
gno che allego, in serie ad uno dei fili che si col -
lega alla presa sono presenti 4 diodi al silicio col- Se l'amplificatore dovesse assorbire una corrente
legati in opposizione di polarità (vedi DS1-DS2 e superiore a 1Ampere, ma inferiore a 3 Ampe-
DS3-DS4) per lasciare passare le semionde posi- re, questi diodi andrebbero sostituiti con dei
BY.255.
tive e negative della tensione alternata.
Quest° circuito può essere utilizzato anche per ac-
Quando accendo l'amplificatore, ai capi di questi cendere automaticamente delle lampade.
diodi al silicio risultano presenti circa 1,5 Volt al- Facciamo presente che il montaggio va racchiuso
ternati che vanno ad eccitare il Gate del Triac. in un contenitore plastico, perché tutti icompo-
Questo, portandosi in conduzione, alimenta le due nenti eirelativi collegamenti sono direttamente col-
prese asservite indicate B-C che utilizzo per ali- legati alla rete dei 230 Volt epertanto risultano pe-
mentare il lettore CD e il registratore. ricolosi quando sono alimentati.
126
se siete rimasti
senza la
PARABOLA
OFFSET
SuIle riviste precedenti vi abbiamo comunicato che una nota Industria di Elettronica ci aveva fatto
omaggio di 250 parabole offset del diannetro di 85 cm da regalare ai nostri letton.
Com'era prevedibile, abbiamo pent, esaurito questo esiguo numero di parabole nel giro di poche set-
timane: molti letton, infatti, utilizzando il nostro Satellite Finder, cioè il Ricercatore di Satelliti pre-
sentato nella rivista N.235, se ne sono serviti per trovare dai 12 ai 16 nuovi satelliti tutti facilmente
ricevibili in Italia.
Purtroppo sono molti coloro che ci hanno interpellati per ordinare questa parabola quando l'aveva-
mo giä esaurita e che, alla nostra risposta negativa, ci hanno sollecitati a richiedere a questa "ge-
nerosa" Industria una nuova fornitura, sempre dietro pagamento delle sole spese di spedizione.
Diplomaticamente abbiamo avanzato all'Industria in questione la nostra richiesta che ě stata subito
accolta: ci é stato quindi inviato un congruo numero di parabole utile ad accontentare tutti quei let-
tori che ne erano rimasti sprovvisti.
Vi informiamo che per ricercare inuovi satelliti non ě necessario installare la parabola sul tetto di
casa, ma é sufficiente collocarla in una terrazza o in un giardino, ruotandola da sud-est a sud-ove-
st e modificando la sua inclinazione.
Ogniqualvolta capterete un nuovo satellite avrete a disposizione tante emittenti TV estere e questo
connpenserä ampiamente il tempo impiegato per tale ricerca.
Come abbiamo giä precisato nella rivista precedente, per ricevere questa parabola dovrete inviarci
in anticipo le sole spese di spedizione a mezzo corriere (tramite vaglia, caria di credito, ecc.), per
un totale di Euro 25,00 indirizzandole a:
Nota7scrivete il vostro indirizzo esatto ed il nome che appare sul campanello di casa perché, se
il Corriere non vi trova, rinvierä la parabola alla nostra sede.
Facciamo presente che la parabola é completa di attacco snodabile per il palo di sostegno e del
braceio di fissaggio per il convertitore LNB.
CODICE delle RESISTENZE a strato METALLIC°
NERO — 0 0 x1 0,5%
MARRONE 1 1 1 x 10 1%
ARANCIONE 3 3 3 X 1.000
GIALLO 4 4 4 X 10.000
VERDE 5 5 5 x 100.000
BIANCO 9 9 9
3a CIFRA
2a CIFRA MOLTIPLICAT.
la CIFRA —TOLLERANZA
I
Le resistenze di precisione sono contraddistinte sempre da 5 fasce in colore. DI queste 5 fasce, la
1°-2°-3° servono per indicare rispettivamente le prime 3 cifre del numero, la 4° rappresenta il mol-
tiplicatore e la 5° indica la tolleranza massima che si put, riscontrare sul valore effettivo. Precisia-
mo che se la 4° fascia é di colore ARGENTO, il numero indicato dalle prime 3 fasce deve essere
diviso x100; se invece la 4° fascia ě di colore ORO, 11 numero indicato dalle prime 3fasce deve es -
sere diviso x10.1valori ricavati leggendo il codice del colori si intendono sempre espressi in "ohm".
La 5° fascia indica la tolleranza, che normalmente ědello 0,5% (VERDE) o al massimo dell'1% (MAR-
RONE). Precisiamo che 1 Mohm (megaohm) equivale a 1.000.000 ohm, pertanto 11 valore di una re-
sistenza che in base al codice dei colori è di 1,15 Mohm equivale a 1.150.000 ohm.