Nuova Elettronica 240

Scarica in formato pdf o txt
Scarica in formato pdf o txt
Sei sulla pagina 1di 130

L

-7

Anno 41 -n. 240 RIVISTA BIMESTRALE


ISSN 1124-5174 Tariffa ROC.: "Poste ltaliane spa.
Sped. in a.p. -D.L.353/2003
(cony. in L.27/02/2004 n° 46)
art. 1comma 1, DCB (Bologna)"
MAGGIO-GIUGNO 2009

STOP alle ALLERGIE da POLLINI e POLVERI

OSCILLATORE con MAV11 fino a 1 GHz

Un PORTACHIAVI SONORO per il MINILAB

La TV DIGITALE TERRESTRE

CURARE l'ACUFENE e iCAPOGIRI

Come funziona la CARD PAY

... ancora APPLICAZIONI con


il PROGRAMMATORE CPLD

€ 5,00

CARICARE le PILE con la DINAMO


9
TELEFONATECI per ricevere ikits,
icircuiti stampati etutti icomponenti di

SEGRETERIA TELEFONICA:

0542-641490

ii42 -
T 641 91 9

Nota = Per informazioni relative alle spedi-


_
zioni, prezzi o disponibilità di kits, ecc., pote-
te telefonare tutti igiorni escluso il sabato
dalle ore 10 alle 12 al numero 0542-641490.

Non facciamo consulenza tecnica.


Per questo servizio dovete rivolgervi alla rivi-
sta Nuova ELETTRONICA, tutti igiorni e-
scluso il sabato dalle ore 17,30 alle 19,00.

HELTRON via dell'INDUSTRIA n.4 -40026 IMOLA (Bologna)


Distributore Nazionale e per l'ESTERO di Nuova Elettronica

Se nella vostra cittä non sono presenti Concessionari di Se avete giä effettuato degli ordini, nella distinta presen-
Nuova Elettronica equindi non riuscite a procurarvi ino- te all'interno di ogni pacco troverete il vostro Codice
stri kits, potrete telefonare tutti igiorni, compresi Sabato, Cliente composto da due lettere ed un numero di cin-
Domenica, igiorni festivi ed anche di flotte, a qualsiasi que cifre.
ora e la nostra segreteria telefonica provvederä a me-
morizzare il vostro ordine. Questo numero di Codice ě il vostro numero persona-
le mennorizzato nel computer. Quando ci inoltrerete un
Se il servizio postale sarä efficiente, nel giro di pochi gior- ordine, sarä sufficiente che indichiate il vostro cognome
ni il pacco vi verrä recapitato direttamente acasa dal po- ed il vostro codice personale.
stino, con il supplemento delle sole spese postali.
Cosi il computer individuerä automaticamente la vostra
Effettuare un ordine é molto semplice: via, il numero civico, la cittä ed il relativo CAP.

Non dimenticate di indicare oltre al cognome le due


Prima di comporre il numero annotate su un foglio di
lettere che precedono il numero. Se menzionate solo
carta tutto ciò che dovete ordinare, cioè la sigla del kit,
quest'ultimo, ad esempio 10991, poiché vi sono tanti al -
del circuito stampato, il tipo di integrato o qualsiasi altro
tri letton icontraddistinti da tale numero, il computer non
tipo di componente e la quantitä.
poträ individuarvi.
Dopo aver composto il numero telefonico, udrete tre squil-
li ed il seguente testo registrato su nastro: Precisando A010991, il computer ricercherä il lettore
10991 della provincia di Aosta, precisando invece
"Servizio celere per la spedizione di kit ecomponenti elet- MT10991, il computer ricercherä il lettore 10991 della pro-
tronici. Dettate il vostro completo indirizzo e il vostro nu- vincia di Matera.
mero telefonico per potervi chiamare nel caso il messag-
gio non risultasse comprensibile. lniziate aparlare dopo il Se siete abbonati il computer provvederä automatica-
trillo acustico che tra poco ascolterete. Dopo questo trillo mente a inserire lo sconto riservato atutti gli abbonati al-
avete a disposizione 3minuti per il vostro messaggio." la rivista Nuova Elettronica.
Direzione Editoriale
NUOVA ELETTRONICA
Via Cracovia, 19 -40139 BOLOGNA
Telefono +39 051 461109
Telefax +39 051 450387
http://www.nuovaelettronica.it elim•M

Fotocomposizione
LITOINCISA
ABBONAMENTI
Via del Perugino, 1-BOLOGNA

Stabilimento Stampa Italia 12 numeni € 50,00 Numero singolo € 5,00


ERRE DI ESSE GRAFICA S.p.A.
Estero 12 numeni € 65,00 Arretrati € 5,00
Via Belvedere, 42
20043 ARCORE (MI) Nota: L'abbonamento clà diritto a ricevere n. 12 riviste

Distributore Esclusivo per l'Italia


PARRINI e C. S.p.A.
00189 Roma -Via Vitorchiano, 81
Tel. 06/334551 -Fax 06/33455488
20134 Milano -Via Forlanini, 23
Tel. 02/754171 -Fax 02/76119011

Direzione Commerciale
Centro Ricerche Elettroniche
Via Cracovia, 19 -40139 Bologna
Telefono +39 051 464320

Direttore Generale
Montuschi Giuseppe

Direttore Responsabile
Righini Leonardo

Autorizzazione
Trib. Civile di Bologna
n. 5056 del 21/2/83

RIVISTA BIMESTRALE
N. 240 /2009
ANNO 41
MAGGIO /GIUGNO 2009
MARCHI e BREVETTI

"La rivista Nuova Elettronica si propone


unicamente di fornire informazioni, indica-
zioni espunti agli operatori del settore, sul-
la base di quanto elaborato dagli
esperti che operano all'intemo del proprio
Centro Ricerche. Owiamente non viene
fomita aucuns garanzia circa la novitä e/o
l'originalitä delle soluzioni proposte, che
potrebbero anche essere oggetto, in Ita-
lia o all'estero, di diritti di privativa di ter- SOMMA RIO
zi. La rivista declina ogni responsabilitä
con riferimento ad eventuali danni e/o pre-
giudizi, di qualsiasi natura, che dovesse-
ro comunque derivare dall'applicazione
STOP alle ALLERGIE da POLLINI e POLVERI sottili LX.1736 2
delle soluzioni proposte, anche in relazio-
ne ad eventuali diritti di esclusiva di terzi". CURARE l'ACUFENE e 1CAPOGIRI LX.1737 10
COLLABORAZIONE OSCILLATORE con MAV.11 fino a 1GHz LX.1738-LX.1739 16
Alla rivista Nuova Elettronica possono
collaborare tutti iletton. CARICARE le PILE con la DINAMO LX.1740 24
Gli articoli tecnici riguardanti progetti rea-
lizzati dovranno essere accompagnati La TV DIGITALE TERRESTRE 28
possibilmente con foto in bianco e nero
(formato cartolina) e da un disegno (an-
che a maula) dello schema elettrico.
... ancora APPLICAZIONI con il PROGRAMMATORE CPLD 42

DIRITTI D'AUTORE Prima di ACQUISTARE un generatore ad ULTRASUONI 60


Tutti idiritti di riproduzione totale oparzia-
le degli articoli -disegni -foto riportati sul-
Un PORTACHIAVI SONORO per il MINILAB LX.3008 64
la Rivista sono iservati. Tutti gui schemi
pubblicati possono essere utilizzati da tut- Come funziona la CARD PAY 104
ti inostri letton solo per uso personale e
non per scopi commercial' oindustriali. La PROGETTI in SINTONIA 110
Direzione della rivista Nuova Elettronica
put' concedere delle Autorizzazioni scree
dietro pagamento dei diritti d'Autore.

AVVERTENZE

La Direzione Commerciale si riserva la fa-


coltä di modificare iprezzi, senza preav-
viso, in base alle variazioni di mercato. Le
caratteristiche morfologiche e le specifi- Associato all'USPI
che boniche dei prodotti presentati sulla (Unione stampa
Rivista possono variare senza preawiso. periodica italiana)
STOP alle ALLERGIE
Nel lontano 1905, nell'Istituto di Fisica "P. Curie" di
Parigi, si scoprì che ionizzando l'aria con scariche
ad alta tensione di polaritä negative, gli ioni aggre-
divano il pulviscolo sospeso nell'aria purificandola
da ogni sostanza inquinante.

L'azione benefica degli ioni negativi su alcune im-


portanti funzioni dell'organismo umano äoggi larga-
mente documentata: essa infatti contribuisce a
rafforzare le nostre difese immunitarie, nnigliorando
la microcircolazione e assicurando una perfetta os-
sigenazione del sangue.

Non solo, ma svolge anche la funzione di antisetti-


co naturale e per questo costituisce un ottimo ausi-
lio nel trattamento di tutti idisturbi che interessano
l'apparato respiratorio, dall'asma alle allergie da pol-
hni, alla tosse, ecc.

Disporre di un purificatore d'aria in grado di produr-


re ioni negativi edi eliminare pollini, polveri sottili, e
tutte le innumerevoli impuritä presenti in sospensio-
ne nell'aria che respiriamo, rappresenta sicuramen-
te un vero toccasana per la nostra salute.

lnoltre, l'aria ionizzata aggredisce e neutralizza


anche il fumo delle sigarette, le sostanze presen-

2
ti nelle lacche e isolventi nebulizzati dagli spray. 2 condensatori da 3.000 Volt.

Per tutti questi motivi riteniamo opportuno sugge- La tensione alternata di 700 Volt applicata a5sta-
rire l'installazione di tale purificatore non solo all'in- di raddrizzatori duplicatori (vedi fig.2) dovrebbe
terno della propria abitazione, ma anche in tutti gli fornire in uscita una tensione continua di:
ambienti di sosta odi passaggio, come ad esem -
pio gli uffici, le sale d'aspetto, inegozi, ecc. 1_ Volt uscita = VAC x 2,82 x
— nr celle
— ,

Noi2puntualizziamo che in questo articolo ci rife- VAC = 700 Volt AC prelevati dal secondario di T2.
riamo alle sole "allergie" che interessano l'appara- 2,82 = moltiplicatore dei Volt picco-picco alternati.
to respiratorio e non a quelle provocate dall'inge- nr celle = numero delle celle duplicatrici.
stione di determinati alimenti odal contatto con par-
Quindi otterremo:
ticolari sostanze.
700 x 2,82 x 5= 9.870 Volt
"OE SCHEMA ELETTŘICO Qualcuno penserà che un valore di tensione cosi
Per ionizzare l'aria con una tensione negativa in grado elevato che supera i9.000 Volt risulti estremamen-
di distruggere le impuritš in essa presenti occorre una te pericoloso, invece possiamo assicurarvi che ěas-
tensione continua che superi il valore di 9.000 Volt. solutamente innocuo perché caratterizzato da una
corrente microscopica.
II sistema più semplice per ottenere questa eleva- Toccando infatti inawertitamente la punta irradian-
ta tensione é quello di utilizzare un trasformatore te si riceverà una scarica simile a quella di cui tut-
collegato alla tensione di rete dei 230 Volt provvi- ti noi abbiamo avuto esperienza almeno una volta
sto di 50 Hz, in grado di erogare dal suo seconda- toccando lo sportello della nostra auto caricata da

da POLLINI epolveri SOTTILI


E' noto che l'aria che respiriamo é inquinata da smog, polveri sottill,
gas di scarico delle auto, pollini di flori e graminacee. Ciò determina
molteplici conseguenze a canco del nostro apparato respiratorio, raf-
freddore, starnuti, tosse, oltre a lacrimazione e bruciore agli occhi. II no-
stro depuratore ionico rappresenta un'ottima soluzione per sconfigge-
re questo tipo di reazioni allergiche.

rio una tensione alternata di circa 12 Volt.

Dopo aver raddrizzato questa tensione tramite il pon-


te RS1 otterremo una tensione continua di circa 17
Volt, che utilizzeremo per alimentare idue transistor
NPN tipo BD.241 collegati ai due avvolgimenti pri- ENTRATA 1 USCITA

mari del trasfornnatore in ferrite T2 (vedi fig.2).

Questi avvolgimenti faranno oscillare itransistor


TR1-TR2 su una frequenza di circa 60.000 Hz eci
permetteranno di prelevare dal secondario una ten-
sione alternata di circa 700 Volt.
Fig.1 Uno stadio raddrizzatore-duplicatore
Poichè ci occorre una tensione continua che su- di tensione écomposto da due diodi edue
peri i9.000 Volt, questa tensione alternata di 700 condensatori. Poichè nel nostro circuito di
Volt verré raddrizzata tramite 5stadi duplicatori. fig.2 sono presenti 5 stadi duplicatori,
Come risulta visibile in fig.1, ogni stadio écompo- sulla sua uscita otterremo più di 9.000 Volt.
sto da 2 diodi raddrizzatori da 12.000 Volt e da

3
T1

una tensione elettrostatica. GVZe;,›4',AgRra=ZM,4M£e


ELENCO COMPONENT1 LX.1736
Dobbiamo infine aggiungere che, in pratica, non ot-
terremo mai una tensione esattamente di 9.870 Volt, R1 = 1ohm
essendo presente la caduta di tensione introdotta R2 = 1.200 ohm
dalla reattanza dei condensatori da 4.700 pF (vedi R3 = 10.000 ohm
apag.81 del nostro Handbook) ela caduta dei dio- R4 = 10.000 ohm
di radddrizzatori ad alta tensione BY.509 equiva- R5 = 5,6 megaohm 1/2 Watt
R6 = 5,6 megaohm 1/2 Watt
lenti ai BY.8412.
Cl = 1.000 microF. elettrolitico
C2 =47.000 pF poliestere
Guardando lo schema elettrico di fig.2 noterete che
C3 = 100 microF. elettrolitico
un capo del secondario di T2 risulta collegato alla
C4 = 100.000 pF poliestere
presa terra tramite i230 Volt, mentre la tensione
C5-C14 =4.700 pF cer. 3.000 V
negative che esce dal diodo DS10 viene collegata DL1 =diodo led
alle punte irradianti tramite le resistenze R5-R6. RS1 = ponte raddr. 100 V 1A
DS1-DS10 = diodi tipo BY509 o BY8412
TR1 = NPN tipo BD241
REALIZZAZIONE PRATICA
TR2 = NPN tipo BD241
Fl =fusibile autoriprist. 145 mA
Per realizzare questo depuratore in grado di aggre-
Ti trasform. 6Watt (T006.06)
dire tutte le impurità sospese nell'aria dovete procu-
sec. 12 V 0,5 A
rarvi il circuito stampato in fibra di vetro siglato
T2 =trasform. in ferrite TM1025
LX.1736, che vi verrà fornito quando richiederete S1 = interruttore
questo kit.

Vi consigliamo di iniziare il montaggio dagli stadi rad-


drizzatori duplicatori composti dai diodi BY.509 e-
quivalenti ai BY.8412.
K
Poichè questi diodi vanno inseriti nel circuito stam- •
pato rispettando la loro polaritš, potreste trovarvi su- DIODO
bito in difficoltà perchè il terminale positivo, chia- LED K A
mato catodo, viene quasi sempre contrassegnato
da un microscopico puntino rosso oppure nero che, BD 241 BY 509
con il passare del tempo, si cancella rendendo as-
sai arduo stabilire quale sia il terminale +.
Infatti, usando un tester in posizione ohm come si Fig.3 Connessioni del transistor BD.241.
fa con inormali diodi, non épossibile rilevare il ter- Per individuare il terminale + dei diodi ad
minale + perchè questi diodi, che lavorano ad alta alta tensione da DS1 a DS10 vedi la fig.4.
tensione, sono caratterizzati da resistenze ohmiche II terminale K di DL1 ěquello più corto.
molto elevate.

4
Fig.2 Schema elettrico del purificatore d'aria elettronico.

L'unico sistema valido per individuare il terminale na tensione basterà capovolgere il componente.
+ ô quello di utilizzare un tester comnnutato sulla
portata Volt CC ed un normale alimentatore sta- TaTi diodi raddrizzatori idonei a raddrizzare ten-
-
bilizzato oppure una pila da 9 Volt. sioni oltre i12.000 Volt offrono alle basse tensio-
ni una elevata resistenza ohmica. Quindi se sul lo-
Come visibile in fig.4, un terminale del diodo va ro ingresso applicherete una tensione continua di
collegato all'uscita positiva dell'alimentatore oppu- 9 Volt, sul tester leggerete solo 4 Volt circa, men-
re a quello della pila. tre se applicherete una tensione continua di 12
Volt sul tester leggerete 6 Volt.
All'uscita negativa va collegato il puntale negati-
vo del tester, mentre il puntale positivo va colle- lndividuato il terminale + consigliamo di indicarlo
gato all'opposto terminale del diodo come risulta con un punto, per non inserirlo nel circuito stam-
visibile sempre in fig.4. pato (vedi fig.5) in senso opposto al richiesto.

Se il terminale positivo del diodo é rivolto verso il Saldati tutti idiodi di alta tensione sul circuito
tester leggerete una tensione positiva, mentre se stampato rivolgendo il punto di riferimento ver-
verso il tester é rivolto il terminale negativo non so il foro indicato +, potrete proseguire inserendo
leggerete nessuna tensione. anche tutti icondensatori a disco ad alta tensio-
ne (da C5 a C14) che hanno il corpo di colore
E' intuibile che se non si riesce a leggere nessu- blu con sopra stannpigliate le sigle 472-Z 3KV.

Fig.4 Per individuare il terminale


+ del diodo BY.509 vi serve un
normale Tester eun alimentatore
ouna pila da 9Volt. Quando il Te-
ster leggerš una tensione positi-
va, contrassegnate questo lato
del corpo, che sarebbe il K, con
un piccolo punto.

5
RETE
230 V.

FILO DI
TERRA

Ti
mod T006.06
T2
mod.TM 1025

C5 C7 C9 C11 OE C13
0
( )- 0
( )

DS1 DS3 DS5 DS7

C6 C8 — C10 C12
Per saldare iterminali dei diodi e dei condensa-
tori utilizzate dello stagno di ottima qualitä che non
lascia sul circuito stampato depositi gommosi, di-
versamente l'alta tensione poträ scaricarsi tra le pi-
ste (vedi 1° volume lmparare l'Elettronica parten -
do da zero a pag.70).

Proseguendo nel montaggio, inserite il ponte rad-


drizzatore RS1, idue condensatori poliestere, i
due condensatori elettrolitici rispettando la pola-
ritä +1— dei loro terminali.

Dopo questi componenti potrete montare le due


morsettiere per l'ingresso della tensione di rete dei
230 Volt e per l'interruttore SI e, come visibile in
Fig.6 II trasformatore T2 siglato TM.1025 ha
fig.5, sotto alla morsettiera a 2 poli va saldato il
un nucleo in ferrite perché viene fatto lavo-
rare sui 50.000 Hz circa. Come risulta ben vi-
sibile in questo foto, il suo secondario vie-
ne avvolto su un rocchetto provvisto di di-
versi separatori per evitare che l'alta tensio-
Fig.5 Schema pratico di montaggio del purifi-
ne generata, che si aggira intorno al 700 Volt,
catore d'aria elettronico. Itre spilli o chiodini
possa scaricarsi tra spira e spira. Questa
presenti sul lato inferiore del circuito stampa-
tensione applicata a5celle raddrizzatrici/du-
to andranno posti tutti alla stessa altezza.
plicatrici permetterä di ottenere una tensio-
Quando inserite idiodi ad alta tensione nel cir-
ne di circa 9.800 Volt.
cuito stampato, ricordatevi di rivolgere il ter-
minale +, che avrete giä contrassegnato con
un punto, nel verso visibile in disegno, diver-
samente la tensione d'uscita non verrä dupli-
cata come richiesto.
II filo di "massa" del cordone di alimentazione
di colore Verde-Giallo andrä fissato nel foro
centrale della morsettiera posta a sinistra.

componente Fl che non ě un piccolo condensato-


re bens) un fusibile autoripristinante.

Come potete vedere in fig.5, idue transistor TR1-


TR2 vanno montati sullo stampato dopo aver fis- Fig.7 II trasformatore T2 non vi viene forni-
sato il loro lato metallico sulla piccola aletta di to "nudo" come visibile in fig.6, ma inseri-
raffreddamento a U per mezzo di una vite in ferro to in un contenitore plastico nel quale vie-
ne versata acaldo una speciale resina iso-
più dado.
lante per proteggere gli avvolgimenti dal-
l'umiditä.
Da ultimo fissate idue trasformatori Tl -T2 sul cir- Iterminali dei tre avvolgimenti (vedi fig.2)
cuito stampato e sulla sua estremitä inferiore sal- sono predisposti per entrare nei fori giä
date i3 chiodini irradianti tenendoli possibilmen- presenti sul circuito stampato.
te tutti alla stessa altezza (vedi fig.5).

ooo °
o

Fig.8 II piccolo circuito stampato provvisto di 3 larghl fori andrä fissato sul circui-
to principale utilizzando due distanziatori metallici, come visibile in fig.10.

7
its va
PI % 230 (1 5)

sec: izv (Ks A tle-v ,


18...«re•••

TOGS. 0.3 (

Fig.9 Il circuito stampato LX.1736 con sopra giš montati tutti icomponenti andrà
fissato all'interno del mobile plastico. Sul pannello posteriore dovrete praticare tre
for per applicare il diodo led, il deviatore S1 e per far uscire il cordone di alimen-
tazione (vedi fig.5). Quando fisserete itre chiodini irradianti sulla parte anteriore
del circuito stampato, collocateli alla stessa altezza, diversamente non vedrete un
"puntino luminoso" su tutte le 3 punte, ma su 1sola punta.
Ora prendete il piccolo ritaglio di circuito stampato 3 fori presenti sul mobiletto dello ionizzatore: vi in-
prowisto di 3 grossi for (vedi fig.8) e fissatelo sul vestirá un leggero getto d'aria come se al suo in-
circuito stampato principale utilizzando idue distan- terno fosse presente un minuscolo ventilatore.
ziatori metallici che troverete nel kit.
Si tratta dell'aria ionizzata che, aggredendo le innu-
Per completare il montaggio fissate sul pannello po- merevoli impuritá sospese nell'aria, le distruggerá
steriore l'interruttore S1 che servirá per accendere purificandola e rendendola del tulio simile a quella
espegnere l'apparecchio. che si respira in alta montagna: ciò provocherá in
chi la respira un immediato senso di benessere e
II circuito stampato completo di tutti isuoi compo- un'attenuazione della sintomatologia legata alle af-
nenti verrá collocato all'interno del mobile plastico e fezioni allergiche.
fissato per mezzo di 4viti autofilettanti (vedi fig.9).
Poichè questo depuratore non ha nessuna controin-
lnserite quindi nei for presenti sul pannello posterio- dicazione, potrete tenerlo acceso anche 24 ore su
re il diodo led, l'interruttore Si, e il cordone di ali- 24 ecollocarlo in un locale molto amplo.
mentazione fissando con forza le estrennitá dei fili Inoltre, essendo efficace anche contro il fumo delle
nella morsettiera. sigarette, potrete collocarlo in locali dove si fuma, e
chi ěaffetto da allergie potrá tenerlo stabilmente sul
Quando collegherete le estremitä del cordone di a- proprio comodino.
limentazione alla morsettiera, tenete presente che
il filo di terra, che édi colore giallo/verde, va inse-
rito nel foro centrale (vedi fig.5). COSTO ..,di REALIZZAZIONE

Poichä la ionizzazione dell'aria avviene in modo si- Tutti icomponenti necessari per realizzare questo
lenzioso, vi chiederete come sia possibile stabilire purificatore d'aria siglato LX.1736 (vedi figg.5-9-
se questo depuratore elettronico funziona e a tal 10), compresi icircuiti stampati di fig.5 edi fig.8, le
proposito vi prospettianno due possibili soluzioni. alette a U per idue transistors, il cordone di ali-
mentazione dei 230 Volt, idue trasformatori Tl -T2,
La più semplice äquella di guardare al buio i 3chio- il mobile plastico M0.1736 completo di mascheri-
dini irradianti: sulla loro punta dovrá essere presen- na frontale forata e serigrafata e idiodi raddrizza-
te un puntino molto luminoso. tori ad alta tensione Euro 65,00

Un'altra soluzione consiste nell'avvicinare il viso ai Costo del circuito stampato LX.1736 Euro 13,00

Fig.10 In questa foto potete vedere come va fissato il circuito stampato di fig.8
sul circuito stampato base, utilizzando idue distanziatori metallici che trovere-
te inclusi nel kit. 8 pannello anteriore di questo mobile vi verrä fornito giä sa-
gomato per far uscire dal lato inferiore il circuito stampato con i3chiodini.

9
Nella rivista N.238 abbiamo presentato un Audio-
metro idoneo a diagnosticare un precoce calo di
sensibilitä uditiva ed alcuni letton idopo averlo rea-
lizzato, rilevando una notevole differenza di per-
cezione tra le due orecchie accompagnata spesso
a fastidiosi fruscii simili a quelli prodotti da una
friggitrice, si sono rivolti a degli specialisti per un
controllo più approfondito.

Hanno cosi appreso che quello strano rumore di


friggitrice, che può essere confuso anche con un
ronzio, äun acufene, cioä un "rumore fantasma"
che si riesce a curare solo con speciali apparec-
chiature elettroniche.

Per questo motivo ci hanno interpellati per sapere


se avessimo mai progettato un kit per curare l'a-
cufene e noi abbiamo dovuto amnnettere di non a-
ver purtroppo nemmeno mai sentito parlare di tale
patologia.

CURARE
Ci siamo perciò messi subito in contatto con alcu-
ni medici specialisti nostri consulenti, per avere
tutta la documentazione utile a riguardo e per ca-
pire se vi fosse una qualche possibilitä di proget-
tare una apparecchiatura elettronica in grado di
curare tale patologia.

giovani che passano moite ore in discoteca espo-


Abbiamo cosi appreso che l'acufene consiste nel-
nendosi a suoni di intensitä elevatissinna.
la percezione di rumori continui a frequenza a-
cuta simili aquelli generati da una pentola apres-
sione, oppure da una friggitrice o da una casca- Abbiamo anche appreso che non esiste nessuna
ta, che può diventare, per chi ne äaffetto, cosi in- terapia farmacologica per curare l'acufene.
sopportabile da non consentirgli di svolgere inor- Solo un circuito elettronico in grado di generare
mali layon iquotidiani. un continuo e leggero fruscio permette, infatti, di
debellare tale fastidiosissima affezione.
Chi percepisce per la prima volta questi strani "ru -
mori" viene coito da un comprensibile panic°, pen- Alcuni ricercatori hanno infatti accertato che, stimo-
sando ad un problema dell'orecchio interno oppu- lando le cellule nervose con un fruscio leggero e
re ad un danno del sistema vascolare. continuo, il nostro cervello automaticamente si de-
sensibilizza.
In realtä ci ä stato spiegato che questo inconve- Di fronte alla nostra perplessitä, un nostro medico
niente può verificarsi anche in seguito all'abuso o consulente ci ha invitati a fare un piccolo sondag-
all'assunzione di particolari farmaci verso iquali si gio chiedendo ad un cannpione di persone che a-
manifesta un'intolleranza e che vanno sempre se- bita in prossinnitä di un'autostrada, se di notte "sen-
gnalati al proprio medico curante. te" il fastidioso e continuo fruscio delle auto che
sfrecciano vicino alla loro casa.
Altre cause possono essere l'uso di droghe o
stress acustici, a cui sono spesso soggetti quei Abbiamo quindi individuato un palazzo ubicato vi-

lo
cino ad un'autostrada ed abbiamo intervistato al- Sulla base di queste interessanti informazioni ab-
cuni dei suoi inquilini. biamo progettato un generatore acustico in gra-
do di produrre un fruscio simile a quello dell'acu-
Costoro ci hanno risposto in modo univoco, affer- fene e lo abbiamo messo a disposizione di un no-
mando che iprimi giorni che abitavano nel palaz- stro medico consulente perchè potesse eseguire
zo, non riuscivano aprendere sonno acausa del tutte le verifiche necessarie.
continuo efastidioso rumore provocato dall'inces- Effettuato un accurato collaudo, questi ci ha fatto
sante passaggio delle autovetture, ma che, dopo presente che il suo utilizzo puď determinare la gua-
un po' di tempo, si sono resi conto con un certo rigione nel 60% dei casi e che puď essere d'aiuto
stupore di non percepirlo più, tanto da poter tene- anche per tutti coloro che soffrono d'insonnia,
re tranquillamente le finestre aperte durante il pe- perchè il continuo edebole fruscio che emette puď
riodo estivo. conciliare il sonno.
A sostegno di questa affermazione ci ha fatto no-
Ci hanno invece connunicato un aspetto curioso e tare che ëlo stesso meccanismo per cul moite per-
cioè di essere infastiditi dall'abbaiare del cane del sone guardando la TV sedute sul divano si addor-
vicino, che si trova ad oltre 200 metri di distanza. nnentano, mentre si svegliano non appena la TV
viene spenta.
E' questa la conferma che il nostro cervello si as-
suefä ad un fruscio continuo tanto da non udirlo Prima di passare a descrivere lo schema elettrico
più dopo un certo lasso di tempo. del circuito, vi invitiamo fin d'ora a non interpellar-

PACIWENE eI
CO0011111
Utilizzando l'Audiometro pubblicato sulla rivista N.238 molti letton ihan -
no scoperto di avere dei problemi di udito di cui prima ignoravano l'e-
sistenza. Rivoltisi a dei medici specialisti, questi hanno loro diagnosti-
cato un "acufene", cioè un'affezione che può essere curata solo con spe-
dali apparecchiature elettroniche come quella che qui vi presentiamo.

Poiché però durante il sonno il nostro cervello ri - ci per consulenze mediche, ma di rivolgervi al vo-
mane sempre "in allerta", un nuovo rumore ano- stro medico di fiducia o ad uno specialista per tut-
malo, quale ad esempio l'abbaiare improvviso di to ciò che concerne ivostri dubbi in mento alla pa-
un cane, viene subito percepito e ciò ha anche u- tologia qui descritta.
na spiegazione di tipo evoluzionistico: fin dall'età
della pietra, infatti, l'uomo per sopravvivere, ha do-
vuto sviluppare una particolare sensibilitš verso SCHEMA ELETTRICO m
suoni nuovi ed improvvisi, che potevano annuncia-
re l'approssimarsi di un nemico o di un animale Esanninando in dettaglio lo schema elettrico ripor-
predatore. tato in fig.2 noterete subito idue transistor NPN in-

Fig.1 Connessioni dell'integrato


LM.747 viste da sopra.
Le connessioni dei due transistor
BC.118 -BC.547 sono invece vi-
ste da sotto.

11
111.=;':aelijkZialfeK
'

ELENCO COMPONENTI LX.1737

R1 r: 33.000 ohm R12 ›.= 10 ohm >, C11 100.000 pF ponestere


R2 = 33.000 ohm C1 = 10.000 pF poliestere C12 = 100 microF. elettrolitico
R3 = 10 ohm C2 = 10 microF. elettrolitico C13 = 100 microF. elettrolitico
R4 = 2.200 ohm C3 = 100.000 pF poliestere JAF1 = impedenza 10 millihenry
R5 = 10.000 ohm C4 = 3.300 pF poliestere JAF2 = impedenza 1millihenry
R6 = 10.000 ohm pot. lin. C5 = 10 microF. elettrolitico DS1 = diodo tipo 1N4150
R7 = 8.200 ohm C6 = 10.000 pF poliestere TR1 = NPN tipo BC547
R8 = 10.000 ohm C7 = 470.000 pF poliestere TR2-TR3 = NPN tipo BC118
R9 = 10.000 ohm C8 = 470.000 pF poliestere IC1 = integrato tipo LM747
R10 = 10 ohm C9 = 10 microF. elettrolitico Si = interruttore su potenz. R6
R11 = 100.000 ohm C10 = 470.000 pF poliestere cuffia stereo da 32 ohm

dicati TR2-TR3, che sono dei comuni BC.118 ne- Il fruscio disponibile sul Collettore del transistor
cessari per generare quel caratteristico fruscio a- TR3 viene prelevato dal condensatore C8 e appli-
custico necessario per "curare" l'acufene. cato tramite la resistenza R5 al potenziometro R6
utilizzato come controllo di volume.
Precisiamo inoltre che il Collettore del transistor
TR2 risulta aperto, cioè scollegato, quindi non ri- Poichè il segnale prelevato dal trimmer non pué
tenetelo un errore del disegnatore. essere direttamente applicato ad una cuffia che ha
una potenza insufficiente per pilotarlo, é necessa-
Questo stadio generatore di fruscio per funziona- rio amplificarlo per mezzo dell'integrato LM.747
re correttamente necessita di una tensione posi- contenente nel suo corpo due operazionali che nel-
tiva maggiore di 15 Volt e poichè il circuito vie- lo schema elettrico abbiamo siglato 1C1/A, 1C1/B.
ne alimentato con una pila da 9 Volt, per ottene-
Questi due operazionali risultano collegati in parai-
re un circuito portatile ci serve un ulteriore tran-
lelo per ottenere una potenza più che sufficiente per
sistor che abbiamo siglato TR1.
pilotare una cuffia con una impedenza da 32 ohm.
Questo transistor, un NPN tipo BC.547 utilizzato
come stadio oscillatore, provvede ad elevare i9 Per alimentare questo circuito viene utilizzata una
Volt della pila su un valore di circa 16-17 Volt. normale pila radio da 9 Volt.

12
_
LREALIZZAZIONE PRATICA corpo épresente un — in corrispondenza del termi-
nale negativo.
La realizzazione pratica di questo progetto, siglato
LX.1737, é elementare. Quando inserirete le due impedenze JAF ponete
Una volta in possesso del circuito stampato, pote- moita attenzione nel leggere il loro valore:
te iniziare il montaggio inserendo come primo com-
ponente lo zoccolo per l'integrato IC1 rivolgendo JAF1 da 10 millihenry é contrassegnata 10K
la sua tacca di riferimento a U verso il condensa- JAF2 da 1 millihenry écontrassegnata 1K
tore C11.
Ora potete passare ai 3transistor inserendo quel-
Completata questa operazione, potete inserire nel lo siglato BC.547 in basso a destra (vedi la sigla
circuito stampato tutte le resistenze, verificando- TR1) rivolgendo il lato piatto del suo corpo verso
ne tramite le fasce colorate presenti sul loro corpo il condensatore C6.
il reale valore ohmico.
Proseguendo nel montaggio inserite il diodo DS1 Gli altri due transistor siglati BC.118 vanno inseriti
rivolgendo la fascia nera che lo contraddistingue in basso asinistra (vedi in fig.3 TR2-TR3), orientan-
verso il condensatore poliestere C8. do il loro lato smussato verso il basso.

Dopo questo componente potete montare icon- A proposito dei transistor vi raccomandiamo di
densatori poliestere inserendoli nelle posizioni in- non premere afondo il loro corpo sul circuito stam-
dicate nello schema pratico di fig.3. pato, ma di tenerlo leggermente sollevato in mo-
do da lasciare iterminali della lunghezza di cir-
Potete quindi provvedere al montaggio dei con- ca 4-5 mm.
densatori elettrolitici ricordando di rispettare la
polarità +1— dei loro due terminali. Per completare il montaggio inserite la presa Jack
Normalmente Hterminale più lungo éil positivo e, per cuffia e il trimmer R6 completo di manopola
comunque, se entrambi iterminali risultassero del- a disco e dell'interruttore S1 (vedi fig.3).
la stessa lunghezza, tenete presente che sul loro Saldate quindi il filo rosso della presa pila sul ter-

Fig.3 Schema pratico del Generatore


utile a curare l'acufene. La realizza-
zione pratica del progetto non pre-
senta nessuna difficoltä e se segui-
rete attentamente le istruzioni di
montaggio funzionerä non appena lo
alimenterete.
In alto a destra potete notare che il
potenziometro R6 é un piccolo trim-
mer completo di manopola adisco e
di interruttore Si.

13
minale contrassegnato +9V e il filo nero sull'altro
terminale contrassegnato —9V.

A questo punto potete prendere l'integrato IC1 si-


glato LM.747 ed inserirlo nel suo zoccolo rivolgen-
done la tacca di riferimento a U verso il condensa-
tore poliestere C11 (vedi fig.3).

perCONCLUDERE

Il nostro consulente medico ci ha spiegato che chi


affetto di acufene accusa spesso dei capogiri
quando si stende sul letto o si alza.
Per attenuare questo disturbo, dopo avere utilizza-
to il nostro Generatore di Rumore, ěconsigliabile
eseguire 1volta al giorno la sequenza di esercizi
che descriviamo qui di seguito:

1° Stendetevi sul letto, girate la testa velocemen-


te da destra a sinistra eviceversa, per almeno 15
volte e poi fissate un qualsiasi punto della stanza.
Questo esercizio va ripetuto per 5 volte.

2° Mettetevi a sedere sul letto e poi girate la testa


adestra etenendola in quella posizione stendete-
vi rapidamente sul letto, quindi rimettetevi a sede-
re. Questo esercizio va ripetuto per 5volte e, con-
clusa la sequenza, fissate nuovamente un punto
della stanza.

3° Mettetevi a sedere sul letto e girate la testa a


sinistra e tenendola in quella posizione stendete-
vi rapidamente sul letto e poi rimettetevi a sedere.
Questo esercizio va ripetuto per 5 volte, dopodi-
chè tomate afissare un qualsiasi punto della stan-
za.

4° Stendetevi di traverso sul letto, in modo che la


testa rimanga a penzoloni fuori dal materasso, poi
fissate un punto sul soffitto. Rialzate la testa e poi
riportatela nella posizione precedente.
Questo esercizio va ripetuto per almeno 5 volte.

COSTOdi
- REALIZŽAZIOKIE

Tutti icomponenti necessari per realizzare questo


progetto siglato LX.1737 (vedi fig.3), compresi il cir-
cuito stampato, il mobile plastico M0.1737 (vedi
fig.5) e una cuffia da 32 ohm Euro 28,00

Fig.5 II circuito di fig.4 andrä inseri- Il solo circuito stampato LX.1737 Euro 1,80
to all'interno del contenitore assie-
me alla pila da 9Volt. Iprezzi sono comprensivi di IVA, ma non delle spe -
se postali di spedizione a domicilio.

14
SCHEMA RI e CATALOGO

Per soddisfare le esigenze degli utenti delle piattaforme WINDOWS - MAC - LINUX abbiamo
raccolto in CINQUE CD-Rom, custoditi in un cofanetto plastificato, tutti gil SCHEMI ELETTRICI
dei nostri kits fino alla rivista N.225 ed il CATALOGO completo dei COMPONENT' a magazzino.
II nuovo software applicativo consente di stampare l'intero schema elettrico completo di elenco
componenti su un normale foglio di dimensioni A4 (210 x297 mm).
E' inoltre possibile l'aggiornamento diretto dal nostro sito Internet dei PREZZI dei componenti e
delle informazioni riguardanti ikits di produzione successiva alla rivista N.225.

Nota Importante: per installare ed utilizzare iCD-Rom, dovete necessariamente installare una vol-
ta sola la versione numero 5 di Java, che trovate in uno qualsiasi dei cinque CD-ROM. Se il vo-
stro sistema operativo ě Windows VISTA, non utilizzate la versione Java del CD-ROM, ma sca-
ricate gratuitamente dal sito della SUN la versione più aggiornata, che nel momento in cui que-
sta rivista va in stampa, ě la numero 6. II sito della SUN ě www.java.com/it/download.

Costo Eido-Š§,66,:j

Per l'ordine si puď inviare un vaglia, un assegno o il CCP allegato a fine rivista direttamente a:

MOW NUOVA ELETTRONICA -;ria-Cracovia, 194O139 BOLOGNA -ITALY -//enierrir il

oppure si puď andare al nostro sito Internet:

7 7-37 .1det www.nuOvaelettroniča.itwww

dove é possibile effettuare il pagamento anche con carta di credito.

Nota: dai costi dei CD-Rom sono ESCLUSE le sole spese di spedizione a domicilio.
Oscillatere
In molti testi di elettronica écontenuta l'affermazio-
ne secondo la quale per far oscillare un integra-
to monolitico come il MAV.11, ésufficiente appli-
care sul suo ingresso il segnale prelevato dall'u-
scita sfasandolo di 180°.

Sulla base di questo assunto, molti lettori che di-


sponevano già di questo integrato monolitico (vedl
fig.1) per aveno noi utilizzato in passato in molti
progetti, sapendo che ě in grado di amplificare se-
gnali fino a 1,5 GHz, hanno tentato di trasformarlo MAV71-1 M
in un oscillatore RF in gamma VHF-UHF al fine di
realizzare degli stadi oscillatori che da una frequen- E< U
za minima di circa 70 MHz raggiungessero 1GHz.
M
Poiché malgrado gli innumerevoli tentativi, l'inte-
grato si ësempre rifiutato di oscillare, si sono rivol-
ti a noi nella speranza che potessimo aiutarli pro-
gettando uno schema affidabile. Fig.1 In questo disegno vi presentiamo il
MAV.11 ingrandito ben 4volte. Sul suo cor-
Per agevolare il compito di questi intraprendenti po é presente un piccolo punto bianco in
sperimentatori iniziamo con il dire che per trasfor- corrispondenza del terminale d'Uscita.
mare un amplificatore monolitico in un oscilla- Dal lato opposto épresente il terminale En-
tore VHF, é necessario collegarne l'ingresso con trata e gli altri due terminali indicati M da
l'uscita tramite una rete L/C, che dovrà essere sin- collegare a Massa.
tonizzata sulla frequenza richiesta.

16
Non potendo pent, prevedere per quale frequenza un segnale di circa 10 milliwatt (equivalente a+10
iletton vorranno realizzare questi microtrasmetti- dBm) per tarare delle apparecchiature VHF, o per
tori VHF, abbiamo pensato di proporre due solu- irradiare un segnale con una minuscola antenna a
zioni in modo da consentire a ciascuno la scelta stilo, oppure anche per pilotare degli stadi ampli-
più opportuna in base alle proprie specifiche esi- ficatori VHF di media potenza.
genze.
Come potete notare osservando lo schema elettri-
.L9ENERÂToRÉďJ.117 co di fig.2, per sfasare il segnale basta collegare
in serie, tra l'uscita e l'ingresso dell'amplificatore,
Il primo schema visibile in fig.2 ě un semplice Ge- l'induttanza siglata Li con in serie il compensa-
neratore VHF, che partendo da una frequenza di tore C2 e idue condensatori Cl -C3.
70 MHz riesce a raggiungere i990 MHz. In base al numero di spire dell'induttanza Li e
della capacitš del compensatore C2 potrà esse-
Questo circuito put) risultare utile acoloro che, non re generata una vasta gamma di frequenze come
disponendo di un Generatore VHF, necessitano di evidenziato nella Tabella N.1.

Quanti necessitano di oscillatori VHF-UHF in grado di fornire una po-


tenza di circa 10 milliwatt con una impedenza d'uscita di 50-52 ohm,
potranno realizzare questi due semplici schemi che montano un inte-
grato monolitico tipo MAV.11. Gli schemi che vi presentiamo potranno
essere utilizzati come Generatori o come Microtrasmettitori.

con Mall fino a QHz


ELENCO COMPONENTI LX.1738
12V

R1 = 220 ohm
R2 = 220 ohm
R3 = 15 ohm
R4 = 68 ohm
R5 = 15 ohm
Cl = vedi Tabella N.1
C2 = vedi Tabella N.1
C3 = vedi Tabella N.1
C4 = 100 pF ceramico
USCITA
C5 = 10.000 pF ceramic°
C6 = 100.000 pF ceramic°
C7 = 10 microF. elettrolitico
JAF1 = imped. 10 microhenry
Li = bobina vedi Tabella N.1
IC1 = integr. monolitico MAV.11

Fig.2 Schema elettrico dello stadio oscillatore con MAV.11 in grado di generare in
uscita 10 milliwatt fino ad una frequenza massima di 1GHz. Nella Tabella N.1 tro-
verete idati relativi alla bobina Li, ai condensatori C1-C3 eal compensatore C2 per
ottenere la gamma di frequenze richiesta. Lo schema pratico di questo progetto
riprodotto in fig.5 e la foto del circuito montato in fig.6.

17
Tornando alio schema elettrico di fig.2, potete no- Per ottenere questo valore non standard basta
tare che il partitore composto dalle tre resistenze collegare in parallelo due resistenze da 220 ohm
siglate R3-R4-R5 costituisce un attenuatore a 1/4 Watt, ottenendo cosi un valore definitivo di
-6dB, che oltre a migliorare l'adattannento d'impe- 220 :2 = 110 ohm 1/2 Watt.
denza d'uscita provvede a disaccoppiare l'oscilla-
tore dagli stadi successivi come, ad esempio, an-
tenne o stili irradianti, evitando disadattamenti
d'impedenza. VFO MODU LATO in FM da 70 a 800 MHz'

Le resistenze R1-R2 collegate al terminale Uscita


Il secondo schema riportato in fig.3 ě un Genera-
vanno invece calcolate per ottenere su tale termi-
tore VHF che ë possibile modulare in FM.
nale una tensione di 5,5 Volt, facendo assorbire al
MAV.11 una corrente di circa 59 mA.
Può essere quindi utilizzato per realizzare dei ra-
Per ricavare il valore delle resistenze R1-R2 ë pos- diomicrofoni VHF odei microtrasmettitori TV in
sibile utilizzare la formula: grado di trasmettere a piccole distanze immagini
4- esuoni prelevati da telecamere oda prese scart.
ohm = [(Vcc -Vpin uscita) :mA] x 1.000 Anche questo schema genera una potenza di cir-
ca 10 milliwatt pari a +10 dBm.
ohm = valore della resistenza
Vcc = tensione di alimentazione
V-pin Uscita = tensione sul pin Uscita Come potete osservare nello schema elettrico di
mA = corrente che deve assorbire il MAV.11 fig.3, per modulare il segnale VHF e per ottenere
la variazione della frequenza di uscita viene utiliz-
quindi avremo: zato un diodo varicap siglato DV1 tipo BB.329,
oppure il suo equivalente BB.909, che ha una ca-
[(12 - 5,5) :60] x 1.000 = 108 ohm circa pacitä nnassima di 35-38 pF.

TABELLA N. 1

picoFarad picoFarad frequenza bobina L1


di C1-C3 di C2 minima -massima filo smaltato diam. 0,5
1,8 pF 1,5 -5 pF -840 MHz 2 sp. su diam. 3 mm lunga 4 mm
_
T,8
._ pF
_- 1,5 -5 pF 860 -740 MHz 4 sp. su diam. 3 mm lunga 6 mm
.— _-
4,7 pF 1,5 -5 pF 740 -520 MHz 4 sp. su diam. 3 mm lunga 6 mm
- _ _ _
6,8 pi 1,5 -5 pF ki60-:4gb MHz - 4 sp. su diam. 3 mm lunga 6 mm
_ _ _
6,8 pF 1,5 -5 pF 580 -400 MHz 5 sp. su diam. 3 mm lunga 6 mm
_
82 -pi 1,5 -5 pF 560 -374 MHz - 5 sp. su diam. 3 mm lunga 6 mm
- _ _
8,2 pF 1,5 -5 pF 400 -310 MHz 5 sp. su diam. 5 mm lunga 6 mm
12 pF 3767 266 MH 5 sp. su diam. 5 mm lunga 6 mm
— _
15 pF 1,5 -5 pF 360 -230 MHz 5 sp. su diam. 5 mm lunga 6 mm
_
15 -pF 1,5 -5 pF 270 :
-200 M'Hz 7 sp. su diam. 5 mm lunga 6 mm
_ _-
22 pF 1,5 -5 pF 260 -160 MHz 7 sp. su diam. 5 mm lunga 6 mm
--š
-3 pF '1,5 26 -
0 -iš0 MHz r_
7 sp. su diam. 5 mm lunga 6 mm
_
33 pF 5,0 -30 pF 190 -115 MHz 7 sp. su diam. 7 mm lunga 6 mm
- _
47 'pF 5,0 -30 pF 130:70
- MHz 8 sp. su diam. 5 mm lunga 6 mm

Nota: prima di realizzare la bobina Li dovrete verificare il diametro intorno al quale andrete ad avvolger-
la, il numero delle sue spire e la lunghezza totale del solenoide.
Come support° vi consigliamo di utilizzare il perno di una punta da trapano.
Le frequenze riportate nella Tabella sono indicative, perchè possono variare in rapporto alla tolleranza dei
condensatori ceramici Ci -C3 e anche della spaziatura tra spira espira.
Restringendo la spaziatura la frequenza si abbassa, allargandola la frequenza aumenta.
II filo di rame deve essere smaltato e del diametro da 0,5 mm circa.

18
Fig.3 Questo circuito si
può modulare in FM.
Nella Tabella N.2 sono
indicati idati relativi ai
condensatori C3-C6 e
alla bobina L1.

ELENCO COMPONENTI LX.1739


138 = 68.ohm Cl = 100 pF ceramico
R1 = 10.000 ohm trimmer R9 = 15 ohm C8 = 10.000 pF ceramico
R2 = 10.000 ohm C1 = 100.000 pF cet arnice C9 = 100.000 pF ceramico
R3 = 47.000 ohm C2 = 100.000 pF ceramico C10 = 10 microF. elettrolitico
R4 = 47.000 ohm C3 = vedi Tabella N.2 JAF1 = impedenza 10 microhenry
R5 = 220 ohm C4 = 1.000 pF ceramico DV1 =diodo varicap 88.329 -BB.909
R6 = 220 ohm C5 = 1.000 pF ceramico L1 = bobina vedi Tabella N.2
R7 = 15 ohm C6 = vedi Tabella N.2 IC1 = integr. monolitico MAV.11

Questo circuito VCO potrebbe essere accoppiato le dovremo ottenere una tensione di circa 5,5 Volt
ad un circuito PLL. facendo assorbire al MAV.11 una corrente che si
Per modulare il segnale VHF occorre un segnale aggiri intorno ai 59 mA.
di BF di bassa potenza, che ě possibile prelevare
da un piccolo preannplificatore BF. Anche in questo caso per ottenere il valore delle
Se l'ampiezza del segnale BF risulta molto eleva- resistenze R5-R6 é possibile ricorrere alla formula
seguente:
ta tanto da sovramodulare il segnale VHF, sarà ne-
c
cessario attenuarlo tramite un trimmer o un par- ohm 7 [(Vcc Vpin Uscita) :mA] x 1.000 '
titore resistivo.
ohm = valore della resistenza
Il trimmer R1 presente in questo schema viene u- Vcc = tensione di alimentazione
tilizzato per variare la sintonia entro ivalor di fre- V-pin Uscita = tensione sul pin Uscita
quenza minima e massima riportati nella Tabel - mA = corrente che deve assorbire il MAV.11
la N.2, in funzione anche del numero delle spire
della bobina L1 e della capacità dei due conden- ottenendo:
satori C3-C6.
[(12 — 5,5) :60] x 1.000 = 108 ohm
Nel caso dello schema elettrico di fig.3, vi faccia-
Poichè questo valore di resistenza non éstandard,
mo notare che il partitore composto dalle tre resi-
basta collegare in parallelo due resistenze da 220
stenze siglate R7-R8-R9 costituisce un attenuato-
ohm 1/4 Watt per ottenere una valore definitivo di
re a—6dB che non solo migliora l'adattamento d'im-
110 ohm 1/2 Watt.
pedenza di uscita, ma provvede anche adisaccop-
piare l'oscillatore dagli stadi successivi, ad esem -
pio antenne ostilo irradianti, evitando inutili ede-
leteri disadattamenti d'impedenza. REALIZZAZIONE'PRATICA —deT
L GENERATORE VHF da,70 a 990 MHz
Le resistenze R5-R6 che alimentano il terminale
d'Uscita vanno invece calcolate in funzione della Per realizzare il Generatore VHF il cui schema pra-
tensione di alimentazione, perché su tale termina- tico potete vedere in fig.5, prelevate dal suo blister

19
TABELLA N. 2

picoFarad frequenza bobina L1


di C3-C6 minima -massima filo smaltato diam. 0,5

1,8 pF 1.040 -840 MHz 2 sp. su diam. 3 mm lunga 6 mm


-
PF 860 -740 MHz 4 sp. su diam. 3 mm lunga 6 mm
-OE „
740 -520 MHz 4 sp. su diam. 3 mm lunga 6 mm
. _
860 -450 MHz 5 sp. su diam. 3 mm lunga 6 mm
_ _ —
580 -400 MHz 5 sp. su diam. 5 mm lunga 6 mm
-
r560 -374 MHz 7 sp. su diam. 5 mm_lunga 5 mm
22 pF 400 -310 MHz 7 sp. su diam. 5 mm lunga 5 mm

33 p räiťi- 260 MHz 7 sp. su diam. 5 mm lunga 5 mm


OE— —
47 pF 360 -230 MHz 8 sp. su -
diam:7 mm lunga 6 mm

ŃÎi' prima di realizzare la bobina Li dovrete control/are il diametro intomo al quale la avvolgerete, il nu-
mero delle sue spire e la lunghezza totale del solenoide.
Come supporto vi consigliamo di utilizzare perno di una punta da trapano.
Le frequenze riporlate ne//a Tabella sono indicative, perché possono variare in rapport° alla tolleranza dei
condensatori ceramici C3-C6 ed anche della spaziatura tra spira e spira.
Restringendo la spaziatura la frequenza si abbassa, allargandola la frequenza aumenta.
filo di rame deve essere smaltato e di diametro pari a 0,5 mm circa.

il circuito stampato LX.1738 e montate come pri- Saldate con una goccia di stagno il terminale U sul -
mo componente il piccolo integrato monolitico la pista in rame del circuito stampato, quindi salda-
MAV.11 siglato IC1. te il terminale E a sinistra e da ultimo idue termi-
nali M.
Quando vi troverete netle mani questo minuscolo
integrato provvisto di 4 terminali posti a croce, vi Completata questa operazione, proseguite nel
chiederete come fare per distinguere il terminale montaggio prendendo le due resistenze R1-R2 e,
d'Entrata da quello d'Uscita e a tal proposito vi in- dopo averle inserite nella pista del circuito stampa-
vitiamo ad osservare la fig.1. to alla quale fa capo l'impedenza JAF1, saldatene
irispettivi terminali.
Subito noterete che sul corpo dell'integrato é pre- Gli opposti terminali di queste due resistenze van -
sente un minuscolo punto bianco in corrisponden- no accorciati in modo adeguato per poterli saldare
za del terminale U, cioè del terminale d'Uscita. sulla pista alla quale fa capo il terminale Uscita del-
l'integrato IC1.
Applicate quindi l'integrato sul circuito stampato in
modo che tale punto risulti rivolto verso destra, Dopo le resistenze R1-R2 potete inserire nello
cioè verso le resistenze R1-R2 (vedi fig.5). stampato anche le resistenze R3-R4-R5 ela minu-

Fig.4 Per realizzare la bobina L1 prendete del filo di rame


smaltato da 0,5 mm ed avvolgete intorno ad una punta di
trapano del diametro richiesto il numero di spire necessa-
rio. Le spire andranno avvolte affiancate e poi spaziate fi-
no ad ottenere la lunghezza richiesta. Le due estremitä
della bobina andranno raschiate per asportare lo strato di
smalto che le riveste, poi su questo filo nudo andrä depo-
sitato un sottile strato di stagno.

20
Fig.5 Schema pratico di montaggio
dello schema elettrico di fig.2.
II piccolo "punto bianco" posto sul
corpo del MAV.11 va rivolto verso le
resistenze R1-R2.

Fig.6 In questa foto potete osservare il cir-


cuito stampato con sopra montati tutti i
componenti. Consigliamo di racchiudere
questo montaggio in un piccolo contenito-
re metallico, diversamente se avvicinerete
la mano alla bobina L1 oppure aIC1, la sua
frequenza si sposterä.

scola impedenza siglata JAF1. Prima di applicare la bobina L1 sul circuito stam-
pato, raschiate le estremitä dei due fili in modo da
Ora potete applicare esaldare sul circuito stampa- asportare lo smalto isolante, quindi depositate sul
to il condensatore elettrolitico C7, rispettando la filo nudo un sottile strato di stagno.
sua polaritä, tenendo presente che il suo termina-
le più lungo corrisponde al positivo. A questo punto potete collegare al circuito stampa-
to ifill rosso e nero di alimentazione +12 Volt.
Quando inserirete nel circuito stampato iconden-
satori ceramici C4-05-C6, ricordate che sul loro Per l'uscita del segnale VHF dovrete necessaria-
corpo sono riportate le seguenti sigle: mente utilizzare uno spezzone di cavetto coassia-
le tipo RG.174 o RG.142 (vedi pag.410 del nostro
C4 da 100 pF sigla 101 volume Handbook), inserendone la calza di scher-
C5 da 10.000 pF sigla 103 mo nel foro posto vicino alla resistenza R4.
C6 da 100.000 pF sigla 104
Per conoscere il valore della frequenza generata
Ivalor degli altri due condensatori ceramici siglati dovrete necessariamente disporre di un frequen-
C1-C3 e del compensatore C2 andranno scelti in zimetro digitale, sempre che non abbiate un rice-
funzione della gamma di frequenze che volete ot- vitore che si possa sintonizzare sulla frequenza ri-
tenere e per questo consigliamo di consultare la chiesta.
Tabella N.1.

Ammesso di voler realizzare un oscillatore VHF che


copra la gamma 70-130 MHz, basterä avvolgere su Importante:' una volta completato il montaggio, se
un diametro di 7 mm ben 8spire affiancate, allar- avvicinerete una mano alla bobina Li o al circuito,
gandole poi fino ad ottenere un solenoide lungo e- la frequenza generata varierà per effetto della ca-
sattamente 6 mm (vedl fig.4). pacitä parassita introdotta dalla mano.

21
20 V. + 4. 12 V.

ENTRATA
MOD. US CITA

Fig.7 Schema pratico di montaggio dello schema elettrico riportato in fig.3, il cui
segnale pub essere modulato in FM applicando un segnale di BF sul filo scherma-
to posto a sinistra e indicato "Entrata Modulazione". Per variare la frequenza di
questo oscillatore basta applicare una tensione continua di 20 Volt sui due fili vi-
sibili in alto a sinistra e poi ruotare il cursore del trimmer Rl.

Fig.8 In questa foto potete vedere l'o-


scillatore VHF come si presenta a
montaggio ultimato. Per realizzare la
bobina L1 consultate la Tabella N.2.

REÁLiZZAZION-E PRATICA del VFO il terminale E asinistra eda ultimo idue terminali M.

MODULATO in FM da 70 a 800 MHz


Completata questa operazione, potete proseguire
nel montaggio inserendo le due resistenze R5-R6
Per realizzare il VFO il cui schema pratico évisibi- e, dopo avene inserite nella pista alla quale fa ca-
le in fig.7, dovrete utilizzare il circuito stampato si- po la JAF1, saldatene iterminali.
glato LX.1739 sul quale monterete il piccolo inte- Gli opposti terminali di queste due resistenze van -
grato monolitico MAV.11 che abbiamo siglato IC1. no accorciati in modo adeguato per saldarli sulla
sottile pista sulla quale avrete giä saldato il termi-
Come vi abbiamo giä accennato, questo minusco- nale d'Uscita dell'integrato IC1.
lo integrato ě provvisto di 4 terminali disposti a
croce come risulta visibile in f
ig.1 Dopo le R5-R6 potete inserire nel circuito stampa-
to anche tutte le altre resistenze, il trimmer R1 e
Quello posto in corrispondenza del minuscolo pun- la minuscola impedenza JAF1.
to bianco é il terminale U, cioè quello d'Uscita.
Potete quindi applicare esaldare sul circuito stam-
L'integrato va posto sul circuito stampato rivolgen- pato anche il condensatore elettrolitico C10 e, co-
do il puntino bianco verso destra, cioé verso le me giä saprete, dovete rispettare la polaritä +/-
resistenze R5-R6 (vedi fig.7). dei suoi due terminali.

Saldate quindi con una goccia di stagno il terminale Proseguendo nel montaggio inscrite tutti icon-
Uscita di IC1 sulla pista in rame del circuito stampato, densatori ceramici ricordandovi che sul loro cor-

22
po sono presenti le seguenti sigle: Per l'uscita del segnale VHF dovrete necessaria-
mente utilizzare uno spezzone di cavetto coassia-
C1-C2 da 100.000 pF sigla 104 le tipo RG.174 o RG.142, inserendo la sua calza
C4-05 da 1.000 pF sigla 102 di schermo nel foro posto vicino alla resistenza R8.
C7 da 100 pF sigla 101
C8 da 10.000 pF sigla 103 Per conoscere il valore della frequenza generata do-
C9 da 100.000 pF sigla 104 vrete necessariamente utilizzare un frequenzimetro
digitale, sempre che non abbiate un ricevitore che
Ivalor dei condensatori ceramici C3-C6 andranno possa sintonizzarsi sulla frequenza prescelta.
scelti in funzione della gamma di frequenze che si
desidera ottenere in uscita e per questo vi consi- Importante: una volta completato il montaggio, se
gliamo di consultare la Tabella N.2 cosi come per avvicinerete una mano alla bobina Li oal circuito,
la bobina L1. la frequenza generata varierà per effetto della ca-
pacitä parassita introdotta da essa.
Ammesso di voler realizzare un oscillatore VHF che
copra la gamma 70-110 MHz, dovrete avvolgere
su un diametro di 7 mm ben 8 spire affiancate,
allargandole fino ad ottenere un solenoide lungo COŠTO d(REALIZZAZIONE
esattamente 6 mm.
Tutti icomponenti necessari per realizzare il gene-
Prima di inserire la bobina L1 nel circuito stampa- ratore VHF siglato LX.1738 (vedi fig.5), compreso
to, dovrete raschiare le estrennità dei due fili per il circuito stampato Euro 15,00
togliere la smalto isolante e depositare poi sul fi-
lo scoperto un sottile strato di stagno.
Tutti icomponenti necessari per realizzare il VFO
modulato in FM siglato LX.1739 (vedi fig.5), com-
Alla sinistra della bobina L1 inserite il diodo van -
preso il circuito stampato Euro 16,00
cap tipo BB.329 o BB.909 (vedi DV1), rivolgendo
il lato contornato da una fascia nera verso l'alto.
II solo circuito stampato LX.1738 Euro 1,25
A questo punto potete collegare sul circuito stam- II solo circuito stampato LX.1739 Euro 1,60
pato ifili rosso e nero di alimentazione + 12 Volt
e quelli dei 20 Volt, che serviranno per variare la Iprezzi sono comprensivi di IVA, ma non delle spe-
frequenza di oscillazione agendo sul trimmer R1. se postali di spedizione a domicilio.

Fig.9 In questa foto sono riprodotti il Generatore VHF siglato LX.1738 e il VFO
modulato in FM siglato LX.1739 cosi come si presentano amontaggio ultimato.

23
CARICARE le PI E
Un nostro lettore ha realizzato questo semplice e originale progetto che
permette di ricaricare 4 pile stilo utilizzando la dinamo presente nella
bicicletta, e noi ve lo proponiamo pensando possa interessare quanti
utilizzano quotidianamente questo mezzo di trasporto. Installando que-
sto circuitino sulla vostra bici, infatti, potrete anche tenere costante-
mente "sotto carica" le batterie della macchina fotografica.

"Sono un vostro ass/duo lettore. Dopo aver leito sul/a Mi é cosi venuta /'idea di utilizzare la dinamo del-
rivista N.238 l'articolo dedicato al lampeggiatore per la bicicletta per car/care quattro pile stilo al nichel
bicicletta, l'ho subito realizzato, ricordando la sera in cadmio ricaricabili da co/legare sia al fanalino an-
cui, avendo forato una gomma, ero stato costretto a tenore che a que//o posteriore in modo da garan-
camminare ai margini di una strada poco illuminata. time l'alimentazione autonoma.
In quell'occasione mi sono potuto rendere conto di In questo modo potrò segnalare la mia presenza
quanto ció sia rischioso edi come, in simili situazioni, sia a chi sopraggiunge anteriormente che a chi so-
le probabilité di essere investito siano molto alte. praggiunge posteriormente anche fiel caso in cui,
Più di una volta, infatti, nel corso del tragitto sono a causa di una foratura, tossi costretto aportare a
stato sfiorato dai veicoli in corsa, tanto da essere piedi la bicicletta fino a casa.
costretto a camminare lungo il bordo del fossato Poiché la dinamo della bicicletta genera una tensio-
che si snodava a lato della strada. ne altemata, ho tentato di raddrizzarla con un pon-
Se, dunque, con il vostro lampeggiatore per bici- te di diodi, ma questa soluzione non ha prodotto il
cletta siglato LX.1723 ho risolto problema di farmi risultato sperato, perché per ottenere una tensione
notare dalle auto che sopraggiungono dal retro, ho sufficiente per ricaricare 4 pile dovevo raggiungere
pensato che per garantirmi una reale sicurezza mi ve/ocitá elevate cosa che risultava alquanto faticosa.
sarebbe stato di grande utilitä poter disporre di una Per ovviare a questo inconveniente, ho raddrizza-
luce altrettanto forte sul fanalino anteriore. La dina- to la tensione altemata con 2 soli diodi collegati
mo, infatti, a basso numero di ginifomisce una ten- da raddrizzatori duplicatori ein questo modo so-
sione insufficiente per alimentare tale fanalino. no riuscito ad ottenere l'effetto desiderato".

24
rSCHEMA ELETTRICO la dinamo e che il suo terminale positivo va col-
legato al diodo DS1.
Come potete vedere in fig.1 lo schema elettrico di
questo circuito ě quanto di più semplice si possa Iterminali che terminano con il simbolo di massa
immaginare: bastano infatti 2 diodi al silicio col- (vedi negativo del diodo DS1 e del condensatore
legati come indicato, 2 condensatori elettrolitici elettrolitico C2), vanno collegati ad una qualsiasi
da 220 microFarad e un solo deviatore a levetta parte metallica della bicicletta.
siglato Sl.
II raddrizzatore duplicatore (vedi DS1-DS2) rima-
Voglio ricordare aquanti ancora non lo sapessero,
ne sempre collegato alla dinamo.
che uno stilo ricaricabile fornisce una tensione di
Per ricaricare le pile collego la dinamo alla ruo-
1,2 Volt, quindi 4 pile a stilo poste in serie forni-
ta escollego il deviatore S1 affinchè non si accen-
scono una tensione di 4,8 Volt, mentre le normali
da il fanale anteriore.
pile non ricaricabili forniscono una tensione leg-
germente maggiore, cioè di 1,5 Volt: collegando-
Di sera, quando invece devo accendere il fanale
ne quindi 4 in serie si ottengono 6 Volt.
per vedere la strada, lo collego alle pile ricarica-
bill, quindi ottengo una luce costante sia che pe-
dali sia che cammini a piedi. Anche se la lampadina inserita nel fanale ante-
Faccio presente a chi realizzerä questo progetto, nore di una bicicletta é da 6 Volt 3 Watt, posso
che il terminale negativo del condensatore elettro- assicurare che alimentandola anche solo a4,8 Volt
litico Cl va direttamente collegato al morsetto del- si ottiene ugualmente un'ottinna luminositä.

con la DINAMO

US CITA
PILE

PORTAPILE

Fig.1 Schema elettrico ed elenco componenti.

ELENCO COMPONENTI LX.1740

Cl = 220 microF. elettrolitico DS1 =diodo BA.142 S1 = deviatore


C2 =220 microF. elettrolitico DS2 = diodo BA.142 1portapile

25
LREALIZZAZIONE PRATICA

Fig.2 Schema pratico del circuito idoneo a


L'Autore di questo progetto ci ha lasciato il compi-
ricaricare 4 pile astilo tramite la dinamo di
to di risolvere il problema del montaggio e del con-
una bicicletta. I! filo di "massa" andrä fis-
tenitore, che può essere fissato sul tubo della bici- sato ad un qualsiasi bullone collegato al tu-
cletta con una fascetta di plastica oppure inserito bo metallico del telaio.
nel borsello portachiavi che si trova fissato dietro
la sella.

Il montaggio di questo progetto ěcost semplice che


basterebbe guardare la fig.2 per capire subito co-
me procedere.

Una volta in possesso del piccolo circuito stampa-


to che abbiamo siglato LX.1740, potete iniziare il
montaggio saldando in basso le due morsettiere
a 3 fori.

Completata questa operazione prendete idue dio-


di raddrizzatori che hanno il corpo di plastica ed in -
sente a destra il diodo che abbiamo siglato DS1 ri-
volgendo la fascia bianca stampigliata sul corpo
verso l'alto e a sinistra il diodo che abbiamo sigla- Fig.3 Foto del circuito stampato come si
to DS2, con la fascia blanca rivolta verso il basso presenta a montaggio ultimato.
(vedi fig.2). Come potete vedere in fig.4, il circuito stam-
pato andrä fissato nel contenitore plastico
Ora prendete idue condensatori elettrolitici da tramite il dado del deviatore S1.
220 microFarad ed applicateli sul circuito stampa-

26
to orientando verso sinistra il terminale positivo di
Cl e verso destra il terminale positivo di C2.

Il terminale positivo dei condensatori elettrolitici


si individua facilmente perché risulta più lungo del
terminale negativo.

Come ultimo componente potete inserire nei 3 fo-


ri posti al centro del circuito stampato il deviatore
a levetta siglato S1, saldandone iterminali.

Nella foto riprodotta in fig.3 potete vedere come ri-


sultano disposti ipochi componenti del progetto.

Ritornando alla fig.2 potete notare che nella mor-


settiera di sinistra vanno inseriti ifili rosso-nero
che escono dal portapile, all'interno del quale do-
vrete inserire 4 pile a stilo ricaricabili, rispettando
le polarité +1— indicate al suo interno.

Osservando attentamente l'esemplificazione pre-


sente in fig.2 e procedendo da sinistra verso de-
stra, collegate ai tre fori della morsettiera di de-
stra, il filo che andrä ad alimentare il faro della bi-
cicletta, il filo di massa la cui opposta estremitä
andrä posta acontatto con un qualsiasi punto me-
tallico della bicicletta ed il filo che preleverä la ten- Fig.4 II portapile troverä posto nello spazio
sottostante al circuito stampato. Questo
sione dalla dinamo.
contenitore ä completo di coperchio.

Quando ordinerete il kit, vi verré fornito compreso


nel prezzo, anche un piccolo contenitore plastico
al cui interno troverä posto il circuito stampato ed
il portapile come evidenziato nelle figg.4-5.

Questo contenitore non risulta forato, quindi per


bloccare il circuito stampato dovrete praticare da
un lato un foro da 7 mm per bloccare il deviatore
S1 e dal lato opposto un identico foro per far u-
scire i3 fili da collegare alla morsettiera di destra.

Il portapile andrä premuto all'interno del contenito-


re e poiché le sue dimensioni sono esatte non ne-
cessiterä di alcun bloccaggio.

[C-ÖŠTO —di-REALIZZAZIONE

Tutti icomponenti necessari per realizzare il kit


LX.1740 il cui schema pratico risulta visibile nelle
figg.2-3, compresi il portapile e il contenitore pla-
stico MTK28.02N Euro 14,00

Il solo circuito stampato LX.1740 Euro 1,00

Iprezzi sono comprensivi di IVA, ma non delle spe-


se postali di spedizione a domicilio.

27
lniziamo con il dire che le differenze tra la TV
analogica e la TV digitale sono notevoli.
Ad esempio, la TV analogica é sempre soggetta
a disturbi, perché il suo rivelatore analogico non
in grado di distinguere una variazione d'ampiez-
za generata dal segnale video da una variazione
generata da un disturbo, quindi l'immagine viene
spesso influenzata dall'intensitä di quest'ultimo.

Nella TV digitale tutti idisturbi vengono invece e-


liminati automaticamente equindi le immagini risul-
tano immuni da essi.

In Sardegna si é giä passati dalla TV analogica


terrestre alla TV digitale terrestre, seguiranno la
Valle d'Aosta e il Piemonte occidentale, quindi
toccherä alle province di Trento eBolzano, al Ve-
neto eal Friuli ed entro il 2011 la TV digitale ter-
restre sarä attiva nel Lazio e nella Campania, nel

Piemonte orientale, in Lombardia, Liguria,


Emilia Romagna.
Sarä quindi la volta di Marche, Abruzzo, Molise,
Puglia, Basilicata ed entro il 2012 la TV digitale
terrestre raggiungerä anche le regioni della To- lniziamo dunque a prendere in considerazione gli
scana, della Calabria e della Sicilia. aspetti che caratterizzano e differenziano tra loro
un segnale analogico da uno digitale.
Nota: Ja TV digitale terrestre viene anche defini-
Per ottenere un segnale analogico si preleva il se-
ta DTT, cioè Digital Terrestrial Television.
gnale BF da una telecamera elo si utilizza per mo-
dulare l'ampiezza di un segnale RF, cioè di alta
Se dunque entro la fine del 2012 non avremo prov-
frequenza (chiamata anche frequenza portante),
veduto a predisporre la nostra TV per la ricezione
ottenendo un segnale RF con sovrapposto il se-
del digitale terrestre, quando la accenderemo per
gnale BF (vedi fig.1).
vedere un qualsiasi programma ci apparirä uno
II ricevitore analogico che capterä questo segna-
schermo completamente nero.
le RF+BF, lo raddrizzerä tramite un diodo otte-
nendo una semionda RF+BF.
Anche se parlare di TV digitale terrestre édi gran-
de attualitä, pochi sono coloro che si preoccupano Poiché su questa semionda raddrizzata RF+BF
di spiegare, in termini comprensibili a tutti, ciò che risulta ancora presente il segnale di RF, per elimi-
differenzia un segnale analogico da uno digitale. narlo si utilizza un condensatore di bassa capacitä
(vedi fig.2), ottenendo un segnale di BF perfetta-
In veritä, per spiegare la TV digitale sarebbero ne- mente identico a quello che é stato utilizzato per
cessarie centinaia di pagine, mentre noi cerchere- modulare la portante RF (vedi fig.1).
mo di farlo nelle poche che possianno destinare a
questo argomento, rimanendo sempre fedeli al no- In una modulazione d'ampiezza, il segnale TV che
stro principio ispiratore e cioè la massima chiarez- raggiunge la massima ampiezza corrisponde al li -
za espositiva e l'esemplificazione per mezzo di fo- vello del bianco, mentre quello che rimane alla mi-
to ed illustrazioni. nima ampiezza corrisponde al livello del nero.

28
Tutti iliven' intermedi compresi tra il nero eil bian- vi proponiamo un semplice esennpio utilizzando 4
co sono quelli delle tonalitä del grigio che, dal gri- punti (vedi fig.4).
gio scuro passano gradualmente al grigio chiara
fino al bianco. Se questi 4 punti risultano tutti di colore nero, il
nostro occhio li vedrä come un unico punto nero.
Se 3 punti risultano neri e 1 punto blanco, il no-
In un segnale digitale l'immagine da trasmettere
stro occhio li vedrä come un punto grigio scuro.
viene trasformata in bit, cioè in tanti punti che in
pratica sono dei livelli logici 1e 0 (vedi fig.3): Se 2 punti risultano neri e 2 punti bianchi, il no-
stro occhio li vedrä come un solo punto con una
tonalitä di grigio del 50%.
-il livello logico 1 indica un livello positivo
Passando alla quarta figura composta da 3 punti
-il livello logico 0 indica assenza di segnale
bianchi e 1 punto nero, il nostro occhio la vedrä
come un punto grigio tenue.
Un quadro completo di una immagine TV äcom-
Se i4 punti fossero tutti bianchi, il nostro occhio
posto ad esempio da ben:
li vedrebbe come un punto bianco.

216.000.000 bit o punti Quanto detto per le tonalitä del bianco-nero vale
anche per icolori.
vale a dire da 216 milioni di livelli logici 1 e 0.
Nella fig.4 abbiamo disegnato dei punti macrosco-
Per ottenere delle immagini in movimento occor- pici, ma nella realtä si tratta di punti microscopi-

DIGITALg TERRE$TRE
Se anche vai fate parte della schiera di coloro che nutrono tante curio-
sitä e dubbi in merito alla TV Analogica e alla TV Digitale, vi consiglia-
mo di leggere questo articolo, che ě una semplice guida particolarmen-
te utile per imeno esperti e per tutti coloro che desiderano aggiornar-
si intorno gli ultimi sviluppi tecnici in questo settore.

re trasmettere non nneno di 25 fotogrammi al se- ci (vedi figg.9-10).


condo, vale a dire che in un secando dobbiamo
trasmettere ben: Infatti, osservando l'immagine a colori di fig.9 tut-
ti concorderanno nel dire che risulta perfetta, ma
216 milioni x 25 = 5.400 milioni di bit se la ingrandiamo, anche di poco, si evidenzierä
giä una leggera sfocatura dei bit (vedi fig.10).
Poichä gestire un numero cosi elevato di bit risul-
terebbe molto difficoltoso, per non rallentare il mo- Se la ingrandiamo ulteriormente (vedi fig.11) e poi
vimento si utilizza un semplice stratagemma che la guardiamo tramite una lente di ingrandimento,
vi spiegheremo poco più avanti. vedremo dei microscopici riquadri composti da
tantissimi puntini in bianco-nero e a colori.
TONALITA' dei GI4G1 e dei COLORI
Le IIVI-MAGINI in MOVIMENTO
Sapendo che il livello logico 1 ä un piccolo pun-
to nero eil livello logico 0un punto bianco, qual- Spiegare il movimento di una immagine TV non
cuno si chiederä come si riescano ad ottenere da ä facile, quindi cercheremo di farlo come di con-
questi due livelli tutte le tonalitä del grigio, che dal sueto tramite degli esempi.
grigio scuro passano al grigio medio, al grigio
tenue fino a raggiungere gradatamente il bianco. Come forse giä saprete, in cinematografia per ot-
tenere una immagine in movimento occorre vi-
Per farvi capire come si riescano ad ottenere con sualizzare ben 25 fotogrammi al seconda, che si
idue livelli logici 1e0tutte le sfumature del grigio, differenziano pochissimo tra loro.

29
[> 1E>
BF

WM
Fig.1 Per ottenere un segnale Analogico si preleva un segnale BF da una teleca-
mera e lo si sovrappone ad un segnale RF, cioè di Alta Frequenza, che esplica la
funzione di portante. Nell'etere viaggia quindi un segnale RF modulato da una BF.

DIODO CONDENSATORE PER


RADDRIZZATORE SCARICARE A MASSA LA RF

SEGNALE RF SOLO
RADDRIZZATO SEGNALE BF

Fig.2 II segnale RF+BF captato da un ricevitore Analogico viene raddrizzato tramite


un diodo, ottenendo cosi una semionda RF+BF. Un condensatore eliminerä la RF e
di conseguenza si otterrä un segnale BF identico a quello di fig.1 (vedi a sinistra).

111111 11 1

Fig.3 In una trasmissione Digitale il segna-


le di un'immagine viene scomposto in livel-
lo logici 1-0. II Decoder provvede a conver-
tire un segnale digitale in un segnale ana-
logico. Un Decoder pub essere paragonato
ad un lettore di Codici a Barre del tipo uti-
lizzato per leggere nelle etichette idati re-
I Im iiiii ImIll
lativi ad un determinato prodotto.
0000 000000 0000000000 000000000

•• 00 110 •0 00
•• •• 00 00 00

------ 7-.-- ;---


i r e r e r e r

II) (I) o

Fig.4 Per spiegarvi come con due soli livelli logici 1-0 si ottengano tutte le tonalitä
dal Nero al Bianco, abbiamo utilizzato 4 soli punti.
Se questi 4 punti Neri vengono rimpiccioliti, il nostro occhio vedrä 1solo punto Nero.
In presenza di 3 punti Neri e 1 Bianco il nostro occhio vedrä 1 punto Grigio scuro.
In presenza di 2 punti Neri e 2 Bianchi il nostro occhio vedrä 1punto Grigio al 50%.
In presenza di 1punto Nero e3 Bianchi il nostro occhio vedrä 1punto Grigio al 25%.
In presenza di 4 punti Bianchi il nostro occhio vedrä un 1solo punto Bianco.

30
Fig.5 Per spiegarvi la funzio-
ne della ridondanza tempora-
le, vi diremo che la prima im-
magine trasmessa viene
.te OE.OE OE r.•
scomposta in tanti piccolissi-
mi quadretti (vedi fig.6).

g„`. 314 .OE.


Éf
44.7. •MR isaverigerals urre;_ineweraselWIOWNWIRV
• 'WPM
IlumelfflowlIMIII

Fig.6 In questo esempio, ab-


biamo scomposto la nostra
immagine in 24 quadretti e,
come potete notare, l'auto co -
pre soltanto iquadretti nume-
rati 14-15.

204. «74 ..• e.4.* PAOP 14._ .449ri r.1 .1LOEMIONIVIMPFIRMINIT4MR NM 1441 411

Fig.7 L'auto proseguendo nel-


la sua corsa andrä a posizio-
narsi nel quadretto n.6, quin -
vide. di in questa immagine verran-
•P.ker:zzi7=..0 no sostituiti isoli quadretti 14-
3.- el': enedel'e'
15 e 6, mentre gli altri rimar-
.....erey;t, _;,••••••••
ranno invariati.
Ze“'
4t-,14279e4230enee.--

31
Lo stesso dicasi per la TV e sapendo che una im- COMPRESSIONE del'SEGNÁLE
,
magine completa é composta da tanti livelli logi-
ci 1-0, per ottenere una immagine in movimento
Per rendere ancor più veloce la trasnnissione del-
con 25 quadri si dovranno trasmettere ogni secon-
le immagini in movimento, oltre alla ridondanza
do ben:
temporale, si é pensato di utilizzare degli algorit-
mi in grado di comprimere isegnali digitali in u-
216 milioni x 25 = 5.400 milioni di bit
no standard internazionale.

Per gestire questo elevato numero di bit sarebbe


Il tipo di compressione comunemente utilizzato
necessaria una memoria dotata di una mastodon -
chiamato MPEG (Motion Picture Expert Group) e
tica capacitä, ma anche se ne disponessinno sa-
permette di visualizzare le immagini in movimen-
rebbe alquanto complesso gestirla.
to senza compronnetterne la qualitä.
Per ovviare a questo inconveniente, una volta tra-
smesso il primo fotogramma, questo viene teori-
camente scomposto in tanti piccoli quadretti: nel- Sapendo che una immagine digitale é una ripeti-
l'esempio di fig.5 lo abbiamo scomposto in soli 24 zione continua di livelli logici 1-0, anzichè ripete-
quadretti. re tutti ibit presenti in una immagine si é pensato
di comprimerli nel seguente modo.
La funzione chiamata ridondanza temporale con-
fronta tutti iquadretti del primo fotogramma con Se, ad esempio, abbiamo una stringa composta di
quelli della immagine successiva e, se nieva in un livelli logici 1-0 come riportato in fig.8, questa in
solo quadretto delle piccole differenze rispetto al teoria si comprime come segue:
primo fotogramma, lo sostituisce.
1x9 Ox7 1x7 Ox8 1x6 Ox9
Per completare il nostro esempio vi invitiamo ad
osservare la fig.5 dove appare un'auto che corre vale a dire:
su una strada.
Osservando la fig.6 potete notare che l'auto in que - 1x9 = ripetere il livello logico 1 per 9 volte
sta immagine copre iquadretti 14-15. Ox7 = ripetere il livello logico 0 per 7 volte
L'auto proseguendo nella sua corsa (vedi fig.7) an- 1x7 = ripetere il livello logico 1 per 7 volte
dra aposizionarsi nel quadretto 6, quindi iquadret- Ox8 = ripetere il livello logico 0 per 8 volte
ti 14-15 verranno eliminati e sostituiti con iqua- 1x6 = ripetere il livello logico 1 per 6 volte
dretti della strada senza auto, mentre il quadretto Ox9 = ripetere il livello logico 0 per 9 volte
6 verré sostituito da quello con l'auto.
Tutti gli altri quadretti che non hanno subito nes- Questi dati cosi compressi occupano in una me-
suna variazione non verranno sostituiti. moria digitale uno spazio irrisorio ein fase di de-
compressione si ricompongono fino ad ottenere
Se avessimo dovuto ritrasmettere per intero le una stringa perfettamente identica aquella di par-
due immagini avremmo dovuto utilizzare ben tenza visibile in fig.8.
432.000.000 bit, mentre con la ridondanza tem-
porale che ricostruisce isoli quadretti che risul- Utilizzando questa compressione, é possibile tra-
tano variati (vedi 14-15-6), ce la caviamo con so- snnettere nello spazio attualmente occupato da un
li 54.000.000 bit. solo canale TV analogico molti più canali TV di-
gitali, quindi possiamo moltiplicare il numero del-
Grazie a questo esempio avrete compreso come le emittenti digitali nel medesimo spazio senza
funziona la ridondanza temporale. che interferiscano tra loro.

1 1 1 1 1 1 1 1 10 0 0 0 0 0 0 1 1 1 1 1 1 10 0 0 0 0 0 0 0 1 1 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Fig.8 In presenza di una stringa composta da una infinitš di livelli logici 1-0, sapendo
che questa occupa molto spazio in una memoria, si é pensato di comprimerla (leggi
articolo) in modo da ridurre lo spazio occupato. In fase di decompressione, la stringa
compressa ritornerà perfettamente identica a quella di partenza.

32
Fig.9 Guardando questa immagine a colori tutti
concorderanno col dire che appare perfetta, an-
che se in pratica risulta composta da una infinitš
di piccolissimi punti in blanco e nero e a colori.

Fig.10 Ingrandendo leg-


germente la foto di fig.9,
potrete giš notare una leg-
gera sfocatura causata da-
gli spazi presenti tra un bit
e l'altro.

Fig.11 Ingrandendo ulte-


riormente l'immagine di
fig.10 noterete, anche ad
occhio nudo, dei micro-
scopici riquadri composti
da tanti piccolissimi punti
in bianco/nero e a colori.

7,1"
Fig.12 Nel manuale di istruzioni che vi verge fornito assieme al Decoder troverete
anche un disegno che illustra icollegamenti tra le Prese d'ingresso ed'uscita e il
vostro Televisare Analogico. Anche se il disegno qui riprodotto risulta diverso da
quello del vostro manuale, precisiamo che le connessioni corrispondono aquelle
descritte nell'articolo. Molti Decoder vengono lomiti con un cordone di rete per i
230 Volt, altri invece con un Riduttore che fornisce 12 Volt DC.

Cos), nello spazio occupato da 5 emittenti TV a- Se opterete per un Decoder Interattivo non do-
nalogiche potranno, ad esempio, trovare posto vrete acquistare necessariamente delle schede di
ben 125 emittenti TV digitali. abbonamento, perché riuscirete ugualmente ave-
dere le emittenti in chiaro.

Eli:DECODER
Sappiate anche che iDecoder Interattivi conten-
lniziamo subito col dire che il Decoder ě un ricevi- gono un Modem telefonico, che permette il colle-
tore completo che provvede a convertire qualsia- gamento a Internet o a Teletext.
si segnale digitale in un segnale analogic° ido-
neo ad essere applicato alla presa Scan del tele- Potendo accedere al servizio Teletext potrete usu-
visare. fruire di servizi informativi di pubblica utilité, come
ad esempio un servizio Meteo, uno di Viabilitä, gli
In commercio si possono reperire due diversi tipi di oran idei treni e degli aerei e anche tanti altri No-
Decoder idonei acaptare la TV digitale terrestre. tiziari.

li Decoder Zapper che émolto economico (costo


Per ottenere l'allacciamento aTeletext, che risul-
medio 70 Euro), ma consente la sola ricezione del-
ta ovviamente a pagamento, potrete rivolgervi al
le emittenti in chiara, cioä libere.
negozio presso il quale avete acquistato il Deco-
Non vi consigliamo questo Decoder perché, se un
der che vi fornirá tutte le necessarie informazioni.
domani decideste di vedere qualche nuovo pro-
gramma utilizzando una scheda apagamento, do-
vreste necessariamente "buttarlo" per acquistarne
uno di tipo interattivo. EWÖLLEGARE -il DECODER alla TV

II Decoder Interattivo che risulta più costoso del Quando si acquista un Decoder insieme alio stru-
precedente (costo medio 100 Euro), perché per- mento si riceve un Manuale di Istruzioni che risul-
mette di ricevere sia le TV in chiara che le Pay TV ta quasi sempre poco comprensibile, perché
acquistando delle schede in abbonamento. sovente si tratta di una traduzione di un testo

34
estero eseguita da un traduttore che non conosce accurata delle relative connessioni.
l'elettronica.
Terminato il collegamento tra Decoder eTeleviso-
Comunque sul pannello posteriore di ogni Deco- re (vedi fig.12), potrete accenderlo, però dovrete
der troverete sempre dei connettori e prese va- attendere circa 2minuti affinchè il Decoder diven-
rie, che possono essere disposte anche in modo ti operativo.
diverso da quello riprodotto in fig.12.
Importante: in questi 2 minuti il Decoder esegue
(1) PRESA di ALIMENTAZIONE: in molti Decoder un auto-test completo, quindi in questo lasso di
é presente un comune cavo per la tensione di re- tempo non dovrete spegnerlo e nemmeno pre-
te dei 230 Volt, in altri invece c'è una presa DC a mere alcun tasto del telecomando.
12 Volt nel qual caso viene fornito un alimentato-
re che, collegato alla presa dei 230 Volt AC, ero- e
IMPOSTAZIONE codice PIN
ga in uscita una tensione di 12 Volt DC.
Completato il primo avvio quasi subito apparirä
(2) PRESA ANTENNA TERRESTRE: la presa del- sullo schermo del TV la scritta:
la TV terrestre, che ora risulta collegata al televi-
sare, va sfilata e inserita nella presa del Decoder inserire codice pin
indicata con AERIAL. 0 0 0 0

(3),TO TV: in questa presa va inserito un cavetto a questo punto premete per quattro volte il nume-
coassiale che vi verré fornito con il Decoder. ro 0 fino a far apparire:
Sull'opposta estremitä di questo connettore ô pre-
ainserire codice pin
sente uno spinotto che va inserito nella presa an-
0 0 0 0
tenna del televisare.
_ lnserito il codice pin, il ricevitore risulterä giä ido-
(4) PRESA SCART: assieme al Decoder vi verrä neo a captare tutte le emittenti digitali terrestri.
fornito anche un cavetto alle cui estremitä é pre-
sente una presa Scart. Una presa va inserita nel- Il codice O000può anche essere sostituito da un
la presa Scart del Decoder e l'altra nella presa numero diverso andando all'opzione Preferenza e
Scan del Televisore. poi alla riga Cambia Codice Pin.
Senza questo collegamento la TV non funziona. Nol tuttavia non consigliamo di modificarlo perché,
se ve lo dimenticherete, dovrete portare il Decoder
(5) USCITA AUDIO DIGITALE: questa presa indi - al servizio Assistenza per farlo sbloccare.
cata anche S/PDIF, serve per collegarsi tramite un
cavo audio ottico ad un amplificatore Hi-Fi.
L RICERCA delle EMITTENTI 4

(6) PRESA TELEFONICA: questa presa collegata Dopo aver inserito il codice pin dovete eseguire
al Modem che si trova all'interno del Decoder ser- una ricerca automatica per la memorizzazione
ve per collegarsi ai servizi Teletext. dei canali TV che, attualmente, vengono captati
dal vostro implanto antenna.
(7) Prese VIDEO REGISTRATORE: OE la presa Ri-
ght ě l'uscita del canale Audio Destro e la presa Come prima operazione premete il tasto menu del
Left é l'uscita del canale Audio Sinistro. telecomando per entrare nel menu principale,
La presa Video Out é l'uscita Video. andate poi alla riga Sistema utilizzando itasti frec-
In qualche Decoder c'è una presa Scart supple- cia su (A) o freccia giù (v), fino a selezionare la
mentare indicata VCR, che si collega direttamente voce Ricerca canale e poi premete il pulsante Ok
alla presa Scart del Video Registratore. del telecomando.
_
II PRIMO AVVIO del DECODER Sul telecomando sono presenti quattro tasti colo-
rati Rosso-Verde-Giallo-Blu (vedi fig.13).
Ogni Casa Costruttrice fornisce un proprio manua- Per ottenere la ricerca automatica di tutti icana-
le d'installazione per il collegamento tra Decoder II terrestri bisogna premere il tasto Rosso ed at-
e Televisione (vedi fig.12). tendere qualche minuto.
Non dovrete preoccuparvi se nel vostro Decoder Il Decoder inizierä la ricerca automatica di tutti
troverete un disegno diverso da quello di fig.12, da- canali TV digitali terrestri ricevibili con le vostre
to che sarä sempre corredato di una descrizione antenne partendo da 174 MHz fino a 858 MHz.

35
Se nel vostro impianto singolo o condominiale zando itasti freccia su (A) ofreccia giù (V), su Ag-
non é presente un'antenna idonea a captare una giornamento software, scegliete modalitä d'uso
emittente digitale, dovrete farvela installare dire- e infine posizionatevi su SI e premete il tasto Ok.
zionandola verso l'emittente più vicina oppure In molti Decoder non é necessario premere Ok.
verso il ripetitore della zona (vedi fig.15).
I L'ELENCO)plelle TV DI4ITALI TERRESTRI-7
1
Per confermare l'elenco dei canali trovati basta
premere il tasto Verde, poi il tasto Ok.
Come abbiamo giä precisato, non tutto il territorio
In molti Decoder äsufficiente premere il solo tasto nazionale risulta coperto dalle emittenti digitali;
Ok, ma questo lo saprete solo consultando il libret- per conoscere quail sono le emittenti digitali che
to d'istruzioni fornito in dotazione con l'apparec-
chio.

IMROSTAZIONE ORÄRIO -

Per mettere a punto l'orario, basta premere il ta-


sto menu del telecomando, poi entrare nel menu
principale, andare alla riga Sistema utilizzando i
tasti freccia su (A) ofreccia giù (v) fino aselezio-
nare la voce Zona Oraria e premere infine il pul-
sante Ok (vedi fig.13).
Impostato l'orario richiesto, premete nuovamente il
tasto 0k per confermare.
Vi ricordianno che la zona oraria GMT (Greenwich
Meridian Time) é per l'Italia uguale a GMT +1.00.
In molti Decoder esiste, oltre alla funzione Impo-
stazione Oraria, anche l'opzione Orario estivo
per passare dall'ora solare a quella legate.

AGGIORNAMENTO SOFTWARE

Tutti iDecoder risultano configurati per eseguire


automaticamente l'aggiornamento del software
interno per poter usufruire di nuovi servizi.

Durante questo aggiornamento il vecchio softwa-


re viene sostituito automaticamente con il nuovo,
prelevato direttamente dal segnale che giunge dal-
l'antenna terrestre.

Soltanto in qualche libretto d'istruzioni viene pre-


cisato che non bisogna mai spegnere il Decoder
bensllasciarlo sempre in stand-by, cioä con il dio-
do led spia rosso acceso, perché solo in queste
condizioni il Decoder effettua periodicamente un
aggiornamento completo del software.

Se notate che talvolta la ricezione risulta difficol- Fig.13 Per utilizzare le funzioni dei tasti di
tosa, cié potrebbe essere dovuto alla nnancanza nel un Decoder occorre leggere attentamente il
vostro Decoder del software aggiornato. suo manuale d'istruzioni.
Itasti colorati in Rosso-Verde-Giallo-Blu
servono per attivare funzioni diverse de-
IrF7ORZARE l'AGGIORNAMENTO scritte nel paragrafo "1 tasti funzione".
II tasto CH +1— serve per cambiare Canale,
E' possibile forzare l'aggiornamento per il nuovo il tasto Bach per ritornare al Canale prece-
software procedendo come segue: premete il ta- dentemente visualizzato, il tasto List per ve-
sto menu del telecomando per entrare nel menu dere tutti canali memorizzati.
principale, poi andate sulla riga Sistema e, utiliz-

36
Notlzlo OTT Notlzlo OTT

Mediaset Premium: Dal 3aprile in Rai Storia: nuovo


nuovo canal° ven dita solo Tv canale DÎT
Cinema eStudio con decoder
PER LA TELEDISIOnu oJtArE YERRESTRE
Universal integrato

▪ News e Even:i
Cerca
▪ Passaggio
_
_,Copertura=2Š2
-

Consumer Info
▪ Canali e ServIzi
• Industry
▪ DIffuslone Decoder
▪ DIGITA -newsletter
▪ Area stampa
▪ Domande frequenti
9 Glossarlo

Homo >Coporlura >Rlcorca Copertura

r a
PER LA TELEvisionE DIGITALE TERRESTRE Leggi anche: Info Copertura
Made

.OE Modal» "a"


Modalitä Ricerca:
Seleziona la provincia di interesse per ottenere la copertura
quella provincia:

Í. TOSCANA -F,IRENZE ;:)

Modalitä "b"
OE+ Seleziona la provIncla di interesse poi seieziona un solo co
copertura di esso:

EMPOLl

Fig.14 Se andate al sito Internet "http://www.dgtvi.it" si aprirä questa pagina in cul


appare un piccolo sommario. Cliccando con il mouse sulla riga "Copertura" vi ap-
parirä una finestra con l'elenco di tutte le Province. Per questo esempio abbiamo
selezionato la provincia di FIRENZE e la cittä di EMPOLI ed é apparso subito l'e-
lenco riportato nella fig.15.

37
TV Nazionali Pay Per View TV Locali

MedlashoppIng Jol
Mya
Steel
Jol + 1
Mya + 1
Steel + 1
Disney Channel

Banda Canale Frequenza Polarizzazione Sito di trasmissione

UHF 55 746 o M.TE SERRA


UHF 54 738 o SECCHIETA

TV Nazionali Pay Per View TV Locali

Class News
Coming soon
BBC World
Canale 5
Boing
Italia 1
Rete 4
Iris

Banda Canale Frequenza Polarizzazione Sito di trasmissione

UHF 56 754 ✓ M.TE SERRA


UHF 67 842 ✓ M.OGGIOLI
UHF 59 778 ✓ INCONTRO
UHF 33 570 ✓ M.SERRA
UHF 23 490 ✓ LA CALIFORNIA
UHF 45 666 ✓ ULIGNANO
UHF 57 762 ✓ M.SERRA
UHF 39 618 ✓ INCONTRO BASSO

TV Nazionali Pay Per View TV Locali

Q00B
LA7
MTV Italia
Sportltalla

Fig.15 Dopo aver selezionato la cittš di Empoll sul video vi apparirà l'elenco dei ca
nah ricevibili nella zona, la frequenza in MHz, la posizione Orizzontale o Verticale
(vedi Polarizzazione) in cui va installata l'antenna e anche dove risulta installato il
Ripetitore TV ricevibile da Empoli. E' sottinteso che nella pagina di fig.14 dovrete
inserire il nome della vostra Provincia poi quello della vostra città.

38
potete ricevere nella vostra cittä potete consultare utilizzato per la TV satellitare si sintonizza sulle
il sito Internet: frequenze comprese tra 10,9 e 12,8 Gigahertz,
mentre quello per la TV terrestre si sintonizza sul -
http://www.dgtvliti le frequenze comprese tra 175 e 855 Megahertz.

Quando vi apparirä la pagina di fig.14, andate so- Domanäa: si dice che tutti inuovi TV a schermo
pra la riga Copertura e cliccate sul mouse. piatto, cioè LCD, dispongono già di un Decoder
Si aprirä una finestra con l'elenco di tutte le Pro- per la TV digitale terrestre. Come faccio ad es-
vince Italiane equi, scelta la Provincia e la loca- seme certo ?
litä, sul monitor apparirä l'elenco dei Canali rice-
vibill (vedi fig.15) con la relativa frequenza e con Risposta: per saperlo basta controllare il teleco-
l'indicazione del posizionannento in Orizzontale o mando che viene fornito in dotazione. Se nella TV
Verticale della vostra antenna. giä inserito il Decoder sul telecomando trovere-
Nell'elenco di fig.15 viene anche indicato il Sito di te due pulsanti (vedi fig.16).
trasmissione, cioè da quale localitä viene tra- Uno di essi écontrassegnato dalla scritta ANALOG
smesso il segnale TV verso la vostra cittä e se e l'altro dalla scritta DIGITAL. Premendo il primo
questa ě una Pay TV, cioè a pagamento, o una pulsante si vedranno le normali TV analogiche,
Free TV. mentre premendo il secondo pulsante si vedranno
le TV digitali terrestri.
Nell'esempio di fig.14 abbiamo scelto la provincia
di Firenze e la localitä di Empoli. Domanda: devo pagare un diverso abbonamento
per ricevere la TV digitale terrestre ?

[Una RISpOSTA ad_ogni vostra DOMANDA Risposta: per ricevere la TV digitale terrestre non
c'è da pagare nessun nuovo abbonamento.
15737nin-F1 a
- dispongo già di un Decoder per vede-
re via satellite le TV digitali, posso utilizzarlo an- Domanda: mi èstato offerto un Decoder perla TV
che per ricevere la TV digitale terrestre ? digitale terrestre ad un prezzo irrisorio, quindi mi
venuto il dubbio che non sia idoneo per vedere
Risposta: non lo pub utilizzare. Per ricevere la TV le Pay TV, come faccio a verificarlo ?
digitale terrestre occorre acquistare un secondo
Decoder idoneo per la TV digitale terrestre. Risposta: basta controllare se il mobile del Deco-
Infatti il Decoder é un ricevitore, quindi quello der presenta una sottile fessura nella quale si do-
vrebbe inserire la Smart Card, cioè la scheda pre-
pagata per poter ricevere le Pay TV.
Se questa fessura éassente, il Decoder éuno zap-
per enon interattivo (leggere il Glossario dei ter-
mini).

Domanda: devo "buttare" il mio vecchio TV che ri-


ceve so/tanto le emittenti analogiche o un doma-
ni potrebbe ancora servirmi ?

Risposta: se si possiedono dei vecchi videoregi-


stratori analogici conviene tenerlo.
Tenete presente che se acquisterete un nuovo TV
LCD (vedi fig.16), avrete sempre la possibilité di
passare tramite il telecomando dalla funzione di-
gitale a quella analogica.

Domanda:1 devo insta/lare delle nuove antenne


per ricevere la TV digitale terrestre ?

Fig.16 Per sapere se il vostro televisore


Risposta: se il vostro impianto antenna capta in
giä dotato di Decoder digitale, basta verifi-
modo perfetto le emittenti RAI, Mediaset e le re-
care se sul Telecomando sono presenti ita-
sti ANALOG e DIGITAL. gionall, non dovrete installare nessuna antenna
supplementare.

39
Se non ricevete una sola emittente che altri rice- fusione digitale di programmi televisivi terrestri.
vono regolarmente nella vostra cittä, potrebbe ri-
sultare necessario direzionare l'antenna che giä DVB =Digital Video Broadcasting con compressio-
installata sul tetto, verso il ripetitore digitale del- ne MPEG2 adottato in Europa.
la zona (vedi esempi di figg.14-15).
DVB-S = ě una emittente TV via satellite.
Domanda: attualmente con la TV analogica vedo
delle immagini disturbate da altre emittenti, quin- DVB-C = ě una emittente TV via cavo telefonico.
di chiedo ai vostri tecnici se con la TV digitale si
presenteranno gli stessi inconvenienti. DVB-T = é una emittente TV terrestre.

Risposta: con la TV digitale tutti idifetti che si ri- FREE-TO-AIR = programmi che possono essere
scontrano con la TV analogica vengono automa- visti senza pagare nessun abbonamento.
ticamente eliminati, quindi non solo si otterrà una
migliore definizione, ma le immagini non potranno FREE TV = servizi radiotelevisivi che non preve-
più essere disturbate da altre emittenti. dono il pagamento di nessun abbonamento.

Domanda:; dispongo di due TV analogiche, una MHP = Multimedia Home Platform. E' un softwa-
insta//ata in cucina e/'a/tra nel salotto, quindi vor- re che dialoga con il Decoder digitale per render-
rei sapere se devo acquistare due Decoder per ri- lo idoneo a dei servizi interattivi.
cevere la TV digitale terrestre.
Modem = MOdulatore DEModulatore. E' un circui-
Risposta: ogni TV analogica necessita di un pro- to che permette di trasformare informazioni analo-
prio Decoder, quindi dovrä necessariamente ac- giche in digitali oviceversa, in modo da essere tra-
quistarne due. Prima di procedere all'acquisto smesse o ricevute attraverso la linea telefonica.
consigliabile verificare se esistono delle offerte
speciali per TV LCD a schermo piatto, perché a MPG2 = Moving Pictures Expert Group. E' un si-
volte il costo di un moderno TV giä provvisto di stema internazionale di compressione digitale
Decoder equivale a quello del solo Decoder. (vedi esempio in fig.8).

PAY per VIEW = é un servizio che consente all'u-


IrGLOSSARIO dei terrni
tente di usufruire a pagamento di particolari even-
ti, sports, films, ecc., trasmessi ad orad prestabi-
Analogico = attuale sistema di trasmissione del
liti.
segnale televisivo terrestre.

Pixel = numero di bit (punti) presenti in una imma-


Bit = ě un numero binario che può assumere un
gine. Più bit vi sono in 1cmq di una immagine più
valore di 1o O eche viene utilizzato per codifica-
questa risulta definita.
re delle informazioni.

Byte = éuna informazione in codice binario com- Provider = ě un operatore che provvede a fornir-
posta da 8 Bit. vi a pagamento diversi servizi Audio o Video.

BER = Bit Error Rate. E' una valutazione attendi- Smart-Card = carta elettronica utilizzata per acce-
bile della qualité di una immagine, perché misura dere a pagamento a dei servizi interattivi.
il rapport° tra il numero di bit errati e la quantité
totale di bit ricevuti. S/N = Signal to Noise Ratio. É la potenza media di
un Segnale rispetto al Rumore captato.
Bouquet = sinonimo di Multiplex o MUX, che ě il
termine comune per definire un gruppo di canali STB = Set Top Box. Apparato che permette di de-
trasmessi in formato digitale. codificare un segnale digitale per poi applicarlo ad
una TV analogica (vedi Decoder).
Decoder = ěun ricevitore che prowede adecodi-
ficare un segnale digitale in uno analogico. STRINGA = sequenza di caratteri digitali.

Digitale = segnale elaborato in codice digitale. ZAPPER = Decoder che risulta sprovvisto di fi-
nestra per la Smart-Card, eche quindi é idoneo a
DTT = Digital Terrestrial Television. Sistema di dif- ricevere le sole emittenti Free TV.

40
AUDIO handbook
tutta un'altra MUSICA

Dedicato aTE, che vuoi sempre Dedicato a TE, che non puoi
avere il libro sottomano: fare a meno del computer:

1° VOLUME codice Audio 1 Euro 20,60 1° CD-ROM codice CDR03.1 Euro 10,30
2° VOLUME codice Audio 2 Euro 20,60 2° CD-ROM codice CDR03.2 Euro 10,30

In tutti icasi ben 127 kit tra preamplificatori, finali (ibridi, a valvole, a componenti discreti),
controlli di tono e di loudness, equalizzatori, mixer, booster, filtri crossover, ecc.:
impossibile che non ci sia quello che vai cercando.
Inoltre, un'accurata analisi teorica dei problemi legati all'alta fedeltä fa da cornice agli schemi pra-
tici. Come eliminare il ronzio, quale stadio d'ingresso scegliere, quail caratteristiche devono
avere icavetti d'ingresso e quelli per gli altoparlanti, quail ivantaggi e gil svantaggi dei diversi
tipi di casse acustiche e come tararle per ottenere il massimo rendimento, come vanno utilizza-
te le valvole e perché, sono solo alcuni degli argomenti affrontati. A te il piacere di scoprirli tutti.

Per l'ordine puoi inviare un vaglia, un assegno o il CCP allegato a fine rivista direttamente a:

OEN"_Iler NUOVA ELETTRONICA Viã-Cřič&iäT1 i—ler 40139, BOLOGNA' ITALYRIMI

oppure puoi andare al nostro sito Internet:

gaileAgo,www nuovaelettron ica it w'ww.nuovaelettronica.com oTienti.lia

dove ě possibile effettuare il pagamento anche con carta di credito.

NE dai costi dei CD-Rom e dei Volumi sono ESCLUSE le sole spese di spedizione a domicilio.
...ancora APPLICAZIONI con il
Facciamo ancora un passo avanti nella descrizione delle potenzialitä
del software Quartus II, prendendo in considerazione la possibilitä di
creare un componente personalizzato partendo dallo schematico rea-
lizzato per il decoder nella rivista precedente.

Una delle caratteristiche principali dei linguaggi di sempre più brevi (il cosiddetto Time-to-market).
descrizione hardware ä la modularitä, ovvero la
possibilitä di creare un componente con delle ca- Voi con il vostro hobby che per alcuni äanche lavo-
ratteristiche peculiari una volta per tutte e di poter- ro, vi trovate ametá strada tra chi consuma echi pro-
lo riutilizzare ogniqualvolta se ne ha bisogno. getta: per questo potete capire che ä praticamente
innpossibile realizzare un prodotto dietro l'altro in tem-
LLa gara_contro il tempo__ pi cosi brevi e riprogettandolo ogni volta da zero.

Come avrete potuto notare con l'esperienza quo- Infatti esistono moite filosofie e tecniche che ven-
tidiana, il mercato tecnologico ha avuto uno svi- gono in aiuto del progettista e che permettono di
luppo incredibilmente veloce negli ultimi anni e reinvestire sforzi progettuali giä impiegati nello svi-
nuovi prodotti si susseguono a distanza di tempo luppo di nuovi prodotti, cosi da partire da una ba-
brevissima. se solida e ben collaudata da evolvere e converti-
re per le nuove esigenze.
Se da un lato l'utente finale trova un'offerta sempre Ad esempio un approccio molto famoso äquello de-
più variegata e sempre più vicina al suo prodotto nominato IP-Reuse (Intellectual Property =Proprietä
deale, d'altra parte c'è uno sforzo crescente da par- Intellettuale: insieme di librerie protette ed utilizza-
te dei progettisti che devono essere capaci di sfor- bili solo su autorizzazione del programnnatore), con
nare un progetto dietro l'altro con tempi di sviluppo il quale si intende proprio la possibilitä di riutilizzare

42
per nuove esigenze del codice odei blocchi creati (ad esempio quella che avete utilizzato le altre volte);
precedentemente per altre applicazioni, magari la- -oppure utilizzate direttamente il vostro progetto
sciando la possibilitä di modificare dei parametri. "decoder", se l'avete modificato correttamente con
la funzione output_enable.
Su questa scia, vi forniremo qui le indicazioni utili
per creare un vostro componente e per richiamar- Lanciate il Quartus II eaprite il progetto "decoder"
lo ogni volta che vi serve. che si trova, aseconda della vostra scelta, o nella
directory che avete copiato dal DVD o nella vostra
Creazione di COMPONENTI PERSONALIZZATI directory.

Proviamo acostruire un componente Wend° dal- Adesso create un nuovo file di schematico: clicca-
lo schematico che abbiamo creato per il decoder te nel menu "file-OE-new..." (vedi fig.1), quindi nella
con output enable. finestra che si apre selezionate "Block
Diagram/Schematic File", quindi cliccate su "Ok",
Nota: vi ricordiamo che questo stesso componen- come visibile in fig.2.
te ä giä stato utilizzato nell'esercizio N.1 che ab-
biamo sottoposto alla vostra attenzione nella rivi- A questo punto si aprirä un nuovo file di schema-
sta precedente e la cul soluzione ä qui riprodotta tico che vi servirá a contenere il componente de-
nelle figg.5-28. coder: salvatelo quindi cliccando nel menu
"File-)-Save as..." (vedu fig.3).
Innanzitutto prepariamo l'ambiente di lavoro: due
sono le opzioni possibili: Nella finestra che appare date il nome
-copiate la cartella \Progetti\Decoder_modificato "decoder_component" al nuovo file, come visibi-
che trovate nel DVD nella vostra directory di lavoro le in fig.4, e cliccate su "Salva".

PROGRAMMATORg CRP
tja Edit Vew Project Assignments Procne-1g Tools Virxidovi Help

i) Y21
Cede zi 24 <4,
nay gem decodetbdt

2 New Project Wizard—


OPen PLOJect... Ctn.)
Convert MAX...PLUS 13 Project..

Save Project

Ore Project

5ave
Save ás—

Save Current Report

ae PropertleS—.

Create 1 Update
........... .
Export..
•IPIN II9 ILee
Convert Programming Files_

2.'4 ID Page Setup...


print o
o
OES

Recent Files
[mug Fig.1 Come evidenziato dall'immagine ripro-
Recent Projects
--
dotta a sinistra, per creare un nuovo file di
Est schematico, nel menu cliccate su File e nella
finestra che si aprirà sull'opzione New.

System Á Processing /jai. Into k Into j‘ Warning  Critical Woming E


Fig.2 Ouindi, selezionate l'opzione "Block Dia-
Message gram/Schematic File" come evidenziato nella
creates anew fie figura riprodotta qui sopra ecliccate su Ok.

43
Notate in questa stessa finestra l'opzione giä spun - Il risultato dovrebbe essere simile a quello illustra-
tata di default (se non lo é, spuntatela) "Add file to in fig.12.
to current project": con essa Quartus Il capirà
che il file appena creato appartiene al progetto e Notate che il componente ha esattamente gli stes-
che quindi dovrä essere preso in considerazione si input e gli stessi output che avete definito voi
durante la compilazione. all'interno dello schematic° di cui é simbolo.

Adesso ritornate nel Top file "decoder.bdf" (Top Non rimane che interconnettere gli ingressi e le
=disegno principale), selezionate il core del deco- uscite del componente ai pin fisici della PLD tra-
der (tutta la logica che espleta la funzione di deco- mite ipin definiti sul Top.
der, owero quella racchiusa nel rettangolo verde
con l'etichetta "Decoder 2bit con output enable") Potete osservare il risultato in fig.13.
ecopiatelo cliccando su Copy come visibile in fig.5.
Lanciate quindi la compilazione e, caricando il nuo-
Dopodiché andate sul nuovo file "decoder_com- vo file di programmazione ottenuto, verificate che
ponent.bdr ed "incollate" sopra ad esso ció che il comportamento del circuito sia esattamente quel-
avete appena copiato: potete osservare il risultato lo di prima.
in fig.6.
Notate che anche il consumo di risorse ed in par-
A questo punto dovete creare e dare un nome a- ticolare di Logic Cells (LC) érimasto lo stesso, ov-
gli input ed agli output del vostro componente, co- vero 4 su 240 totali (2%), come visibile sul report
slda renderlo autonomo e compilabile. che appare alla fine della compilazione evisibile in
fig.14.
Come avete appreso dagli articoli che abbiamo de-
dicato all'argomento nelle riviste precedenti, inse-
L'unica cosa diversa rispetto a prima é il numero
rite 3 pin di input e 4 di output.
riportato nel riquadro "Project Navigator" in alto a
sinistra (vedi fig.15): se ricordate prima era "4 (4)"
Ad esempio agli input darete nome in_a, in_b; a-
gli output darete nome out_l, out_2, out_3, out_4. mentre ora é"4 (0)" ed in più espandendo l'albero
"decoder" é visibile la sottoentità appena creata
Il risultato che otterrete dovrä essere simile a "decoder_component".
quello riprodotto in fig.7; lo schematico dovrebbe
essere pronto, quindi lo potete salvare dal menu Il primo dei due numen iindica guante LC sono uti-
"File-Save". lizzate da quel componente e da tutti isuoi sotto-
componenti, nnentre quello tra parentesi indica
Adesso dovete creare un simbolo per questo com- quante di quelle celle sono utilizzate esclusivamen-
ponente: cliccando nel menu "File->-Create/Upda- te da quel componente (senza considerare isotto-
te-)-Create Symbol Files for Current File" (vedi componenti).
fig.8), si aprirä la finestra di fig.9 che vi avvisa che
il simbolo é stato correttamente creato. Prima esisteva un unico componente denominato
"decoder.bdf" che era anche il Top equindi le cel-
Date quindi l'"Ok". le totali (4) erano tutte e sole le sue celle.

Da questo momento in poi nelle librerie del proget-


Ora che la gerarchia é aumentata di profonditä,
to avete adisposizione anche il vostro componen-
il Top consuma 4 celle totali, ma 0 appartenen-
te personale "decoder_component" sotto la car-
ti alio stesso file "decoder.bdf", nnentre il sotto
tella "Project". componente "decoder_component" a sua volta
consuma 4 celle totali e tutte e 4 appartenenti
Adesso tomate nel Top file "decoder.bdf", ecan-
ad esso.
cellate la parte con cui avete appena creato il com-
ponente decoder: il risultato é riprodotto in fig.10.
In definitiva ora tale componente può essere istan-
lnserite infine il componente creato al posto della ziato (cioè "utilizzato") guante volte lo desiderate
logica che avete appena cancellato, cliccando co- ed in qualunque progetto vogliate.
me sempre con il tasto destro del mouse sullo sche-
matico nel menu "insert-›-component". La procedura può essere seguita per creare qua-
lunque componente più o meno complesso, che
Nella finestra che appare, questa volta cliccate su poträ addirittura includere altri sottocomponenti.
"Project" (la libreria del progetto) e quindi sul vo-
stro "decoder_component", come visibile in fig.11. Ad esempio potreste decidere di includere in un al-

44
Edt View Project Assignments Processing Toots Window Help

CtrNN der e
open... W*0 decoder.bdf
Close Ctrl.F4 Fig.3 Si aprirà un nuovo file di schematic°
nel quale potrete inserire il componente de-
Lit New Project Ward...
coder: cliccate quindi in successione su Fi-
ge Open Project... Ctn.) A
le e sull'opzione Save as (a sinistra).
Convert NIAX*PLUS II Project..

Save Project o
Fig.4 Come evidenziato dall'immagine ri-
Om Project
_ prodotta in basso, attribuite il nome "deco-
id Save Ctr1.5
der_component" al nuovo file ecliccate sul-
Save As...
l'opzione Salva.
Save Current Report Sector'

Ede Properties._

Create L Update

Export._

Convert Programming files—

MI Page Setup— Setue e.3 Decoder_moclificam ctt [Mena


C
Pnnt Preyiew b
o feldeCOder.SOf
Document recent

Recent Fies

Desktop
Recent Projects

Eyit AK,F4
Document

Rico's. A.'
computer

Rte.'s. di rote

Norne SIe I
decoder_componentbcd 211ve

Seize come. 1E1.k DtilmerfScherneec Pili bd Annulle

p-Add NM to current gro¡ect

fidecader_componentedl

A reanarm_ .......
........ ...
o
:

. LESi
CS37.77
... . .. .. '

......
-
• .•Lanai
Ctrt.e
caw

MEW
od
Module Per U._ rej
LOGIC!

AL RP ticreontw

DMZ. OE7P. i
• : ' 4 rip emu
... :: Rotate ley Degrees
c=—tti.+'
DOM

Generale Pose Symbo/

%pelts

1
\ttyslentLitocemire A_Entelnle Ole A:Wee Piece Wafting" "ydemmimect
Memo.
Z.1
copes Me Selectee to Opboard 124, 302 - j s.. le -

Fig.5 E' qui visualizzata la soluzione dell'esercizio N.1 proposto a pag.64 nella rivi-
sta N.238 che utilizziamo per creare una nuova applicazione.

45
Fig.6 Inc°Hate sul nuovo file denomi-
nato "decoder_component.bdf" chi
che avete copiato osservando 11 ri-
sultato che abbiamo qui riprodotto.

Fig.7 Attribuendo un nome agli input eagli output del componente seguendo le in-
dicazioni che vi abbianno fornito nelle rivista precedente, otterrete questo risultato
che potete salvare cliccando nel menu su "File-›-Save".

46
211:1 Eck View Project AWig e
nts Processng

Certl 00 tOE OE2V3 t


Ctr1.0 Peoder_eoreponentel
Pose 00004

aNew %Wet Mewl—


di OP. PieectOEOE. Cb1+1
Convert MAX.PLUS II Project...
:
Save Project

ads Project

Save 8s...
Sloe C.drent Report
,••
fie Propene... 7

1==1111.11111.11 Create 'JCR Design Fie for Current Fie


A
Crete ginned Flis for Current File

C.v., %Waffling Fies... Create SIC( Inclue Fies for Current Fie

Cd Page Setup- Creed >sell fe from, .00éCed

13. Preit Weyer Update Deign Re bon, Selected 0040..


felt. Ctrbe
Crete enarrau IS re ern
Reant es bi Create Signadap 0005100
AM. SVF. ar sc Fe.
Create I
ftecent '
Create/UPdate 1PS RR-
111M14648031111MMEWŠIMIllil
,

OE i Säit 00004:
Top 0005040 Fle Prom Pin Peer

System )(Preening AEwa Ire Ineo Wommg A Čtehcal Wen, AErtor A_ Suppressed /

._t1 ..eJ -11


Create lee Syred Fles (.bsf) that represent the entity - le— b
-Wri
OE

Fig.8 A questo punto potete creare


un simbolo da associare al vostro
Quartus
componente cliccando nel menu su
"File -,-Create/Update--
)-Create Sym-
Created Block Symbol Fie decoder_component bol Files for Current File".

Fig.9 Si aprirà cosi la finestra ripro-


dotta a lato che vi avvisa che il sim-
OK
bolo ě stato creato correttamente.
Cliccate quindi sul tasto Ok.

decodetledr decoder_cvmponentbdI

A
o
D
9
9 402 IPIN 621
OE CENLEFtii

PIN 49 OE e4_71—
•an

1:53Eflie 12 2̀314-OETM
n ejOE---OE'

I
PIN 44 I novel

PIN 62 I dk

Fig.10 Ora che avete a disposizione nelle librerie del vostro progetto anche il vo-
stro componente personale "decoder-component", tomate nel "Top file
decoder.bdf" e cancellate la parte con cul avete creato il componente decoder.

47
r Repeat-insert mode
rInsert symbol as block
r Plug-In

Fig.11 Seguendo le indicazioni riportate nel testo potete visualizzare il compo-


nente creato: come potete notare, oltre al due ingressi, ne ě presente un terzo
che rappresenta l'abilitazione in uscita del codice decodificato.

decodeubdr decode r_componentbdf


JJ-1130>z-

=WV - (decoder componenT


-
ouput_enable out_l 1.•••I PIN 611
in_b out 2
in_a out 3
out 4 N—JI
;T ,Šši l
L ' • ••I
PIN 62 I
I
PIN 47 I

rk
o

IPIN 49 I e4
L¡ull(

PIN 44 t
I

I
PIN 62 LS* -
•el

Fig.12 Cliccando in successione nella finestra di fig.11 su "Project e su


"decoder_component" otterrete il risultato qui sopra visualizzato.

48
JJ-11:10>i7 decoder.bdf 1
3 decoder_cornponentbdr

o
o
1••: •Let.1§-1
C
- 1

Fig.13 Interconnettete ora gil ingressi e le uscite del componente al pin della PLD
e lanciate la compilazione caricando il nuovo file di programmazione.

Fle Edit Vlew Prtgect Assignments P 4 Tools Wndow Help


- ir

0 2, db - - ldecoder zi.)zzoee e.* o


Aged bbNe ' decode:bell ITg decoder_comporrentbdI I Co mpilabon Report -Flow Summary
En eC Cells
Compfatbn Report
LegN Notre
&NM Flow Summary
a. Flow Settings
OEIM Fbw Non-Default Global
•MN How Elapsed The
MIR Flow Log
gšW
i Analyse Si Synthese
AL -
Z] Neer Flaw SMNe Successful Sall,' 26194118 ZOO

JO Assembler Quartos NVan,. 70 Build 33 02/05/2007SJ Web UN*,

edig] Timing Analyzer Revaion Name decoder


Top-love' Ede Name decoder
Family PAM
Device EPM2401100C5
Timing Models Final
Met amino requirement. Yes
Total logic 'Amend 4/ ve (2 )
Toler pine 27/80(34%)
Toad veal pint
Module IProgress %] To UFM blocks Oil (0%)
,. Fun Coma atmn Kai 00: OE

- „;,„,„,,,i s„
. , iffEEBL- po :

Fenn irill 0o- .

Assembler 4 ECM .00


amok TimMp Nverieri Nam 00
-
-,-.:,,
,,le,: , '. '
TN

č) info: Started Full Compilation at Sat Jul 26 19:40:56 2006


e Info: ended full Compilation at Sat Jul 26 19:41:19 2000
,

SyetemÁ Processeng k Enre Info k Info k roman{ k Cnbcal Minna k Error k Suppre.ed

Message 0of 2

For Helo, press Fl


M,A11-1P Idle

Fig.14 Dal "report" che vi apparirš alla fine della compilazione apprenderete che
il consumo di risorse ed in particolare di Logic Cells (LC) é rimasto invariato.

49
Project Navigator
Entity Logic Cells I
g MAX lt EPM240T100C5
decoder 4(0)
decoder_component... 4(4)

Fig.15 Il numero riportato nel riquadro


"Project Navigator" che prima era "4(4)"
ora é "4(0)" ed inoltre compare la sottoen-
tità appena creata "decoder_component".
A tal proposito leggete le precisazioni pre-
senti nell'articolo.
Status
Module Progress %. Time e
Full Compilation 100 % 00:00:1
H- Analysis 2. Synthesis 100 % 00:00:1
:- Fitter 100 % 00:00:1 Fig.16 Se cliccate sulla cartella relativa
Assembler 100 % 0000:(
_ al progetto vedrete, tra gli altri, ifiles che
--i
,-. Classic Timing Analyzer 100 % 00:00:1 avete appena creato relativi alio schemati-
co ed al simbolo.

D decoder.asm.rpt li;j1 decoder.bdf


db Fie RPT Quartus It Block/Schematic Fie
8103 20 KB

decoder.cdf decoder.done ez, decoder.dpf


Fie CDF Fie DONE [7:1 Fie DPF
1KB 1K8 1KB

decoderlitrpt decoder.fitsummary decoder.flowspt


Fie RPT Fie SUMMARY Fie RPT
51 KB 1KB 11 KB

decoder.map.rpt decoder.map.summary decoder.pin


Fie RPT He SUMMARY Fie PIN
18 KB 1KB 15 KB

decoder.pof E:73 decoder.qpi decoder.qsf


Quartus 11 Project Fie Fie QSF
FIE Fie POF
1KB 31 KB
8KB

decoder.qws decoderlanspt decodentansummary


Fie QWS Fie RPT Fie SUMMARY
1KB 7KB 1KB

decoder.tcl ecoder_componentbdf ecoder componentbsf


Fie TCL Quartus II Block/Sctiemabc artus 11 Block Symbol
32 KB 13 KB 3KB

tro progetto non solo il "decoder_component" ma USTANZÁJČOMPONENTI ESTERNI


addirittura il "decoder", che in questo progetto é il
Top, ma in un altro potrebbe essere trattato alla La potenza di una simile nnodularità si apprezza
stregua di un qualsiasi altro componente che ha maggiormente quando si istanziano componenti
nella pancia altri componenti (in questo caso il "de- creati da terzi edi cui nnagari si ignora l'implemen-
coder_component"). tazione, ma si conosce bene il funzionamento ai
morsetti, ovvero come l'oggetto si comporta ai pin
Se date un'occhiata alla cartella di progetto trove- di ingresso e uscita.
rete ifiles che avete creato:
Un esennpio banale équando vol comprate un qual-
-"decoder_component.bdr, che é lo schema- siasi oggetto, ad esempio un telecomando: non sa-
tico; pete come é fatto dentro, ma sapete che se pre-
mete il tasto 1 la televisione va sul canale 1, se
-"decoder_component.bsf", che é il simbolo (ve- premete il tasto del volume quest'ultimo cambia di
di fig.16). intensità, ecc.

50
Praticamente conoscete come si comporta dall'e- fig.19), affinché durante la compilazione si tenga
sterno e questo basta. conto del nuovo file.

Provate ad applicare nel vostro caso quanto detto. Adesso tomate sulla finestra del Top decoder.bdf
e, come avete fatto prima, inserite nello schemati-
Con questo esercizio metterete in pratica molte in- co il nuovo simbolo che trovate nella libreria per-
dicazioni che avete appreso nel corso dei nostri ar- sonale (vedi fig.20).
ticoli, quindi per portarlo atermine ě necessario a-
verle seguite attentannente e/o avene a portata di Sapendo come il nuovo componente si comporta
mano per consultarle eventualmente. ai morsetti, potete ad esempio collegare alla sua
uscita il display di destra: per fare ciò dovete in-
Ad esempio proverete a visualizzare sul display il nanzitutto scollegare tale display, identificato dai
numero corrispondente al risultato del decoder pri- pin "disp_dx[0..7]", dalla VCC alla quale fino ad
ma creato, senza utilizzare l'output_enable. ora era stato collegato per tenerlo spento in quan-
to non utilizzato.
Per fare ciò vi servirete di un componente esterno
di cui conoscete il comportamento ai morsetti: Quindi, notando che l'uscita del blocco si chiama
"S[6..0]", tramite il sistema delle label sui fili, pote-
-in ingresso accetta un numero espresso in bina- te collegare tale uscita ad un filo acui darete il no-
rio da 0 a 9; me "disp_dx[7..11".

-in uscita, se collegato ad un display 7-segmen- Il bit "0" rappresenta il punto decimale del display:
ti, fa visualizzare tale numero. se non volete che tale punto resti acceso dovrete
collegarlo alla VCC.
In pratica tale componente é un semplice decodi-
ficatore BCD descritto nel linguaggio VHDL anzi- Il risultato dovrebbe essere simile aquell° riprodot-
ché in modo grafico (schematico). to in fig.21.

Come accennato nella prima lezione, il VHDL (VH- Non vi resta che collegare gli ingressi.
SIC Hardware Description Language -VHSIC =
Very High Speed Integrated Circuits) é un linguag- Come abbiamo detto, in ingresso il blocco accetta
la codifica binaria del numero da visualizzare, ov-
gio di descrizione hardware esintesi di alto livello,
vero esattamente ciò che accetta in ingresso il no-
Technology lndipendent, owero interpretato cor-
stro "decoder_component".
rettamente da qualsiasi compilatore per qualsiasi
CPLD eaddirittura anche da qualsiasi tool per fa-
re circuiti integrati. L'unica differenza sta nel fatto che il nostro com-
ponente ha due ingressi separati, mentre il nuovo
In tale modo é possibile avere una completa por- componente ha in ingresso un bus da quattro fili.
tabilitä del codice ed una completa compatibilitä
con blocchi descritti da terzi. E' semplicemente una questione di notazione per
gestire il parallelismo: anziché avere quattro ingres-
si separati, essi sono raggruppati in un unico in-
Ma provate subito ad utilizzare il vostro driver per
gresso a 4 bit, dove il bit0 é collegato al primo fi-
display a 7-segmenti.
lo, il biti al secondo, ecc.

Copiate il file "7-segments.vhd" che trovate nella


lnfatti, potete semplicemente collegarli con il solito
directory !Template/ sul DVD, nella directory del
metodo delle label.
progetto che state utilizzando.
Visto che utilizzate solo due dei quattro fili in in-
Aprite il file "7-segments.vhd" dal menu "Fllee O- gresso al componente, perché per ora intendete vi-
pen..." (vedi figg.17 e 18) e, esattamente come a- sualizzare solo inumenida 0a 3, dovete mettere i
vete fatto per il "decoder_component", create un 2 fili più significativi a GND.
simbolo anche per esso.
Come abbiamo già spiegato nelle altre lezioni, do-
Poiché questo file é stato copiato dall'esterno, bi- vete inserire nello schematico una GND ecollega-
sogna "dire" al compilatore che anch'esso é un fi- re ad essa un filo chiamato "vlow", assegnando dei
le del progetto, quindi cliccate sul menu nomi ai fili a valle della negazione degli ingressi,
"Project-)-Add Current File to Project" (vedi come ad esempio "notp4" e "notp5".

51
TAM Ecit yew PrOjeCt Asses Processeg Toots 'heck« tire

e hem- CtrP-N • OE e
,
PM} ge CUI+0 -2 decoder.bral
cbse COI.F4

al New Project Med...


agrECn0-7.--j-g
Open PIPIKL. Ce1,1
Convert StAx.PINS 12 Project_ e
Save Prolee
o
Cbse Project

Save AS...
nell Report Sector. Fig.17 Per introdurre nuovi componenti, do-
foe Properes—
a vete iniziare con il richiamarli: nel caso spe-
Create /Wee
cifico dovete aprire il file VHDL per conver-
EXpOrt,. tirlo ed introdurlo nel Top, vale a dire nel
tar
Convert Prograreeng Pies— disegno principale del vostro progetto.
IS3 Page Sete—
o
Pree Mums,
o
• ?mt. Cerl•P

Repent Foes

Recent Preen

Eat Aft,S4

%Item  Processing A Satre Mao ANA:, wenene Ä Cnocel Warning A.Eno, k

Open en exam Pie

Fig.18 In questa finestra cliccate sul file "7-segments.vhd" e create il relativo


simbolo seguendo le modalitä che avete appreso.

52
Pie EdIt Hew Assignments Processing Tools Window Help

D GO 41 • Md CUrreNt Nebo Project


ll IN. le! Add/Remove Eles in Project...
7-segmants.vhd 40 Compilation Ninon •Plc
Y ieee;
MAXWEPM240ydPereena.
ee.std logic_1164.a114
Z decoder 1 copy Project..
ver per display 7 segmenti
L—Z decoder
seg7 IS
AmhNe ErOJeCt.
(D : IN STD LOGIC VECTOR (3 DOWNTO 0); -- BCD input
Restore Arched Project... : OUT STD:LOG/C:VECTOR (6 DOWNTO 0)); -- 7 segment outputs
eg7;
-- import Database... rECTURE display OF 5E07 IS
Export Database...
"1000000" WHEN d . "0000" ELSE -- H"40"
lincomDmenFer=m— "1111001 . WHEN d "0001" ELSE -- H"79"
Export Gesign "0100100" WHEN d "0010" ELSE -- H. 24"
"0110000" WHEN d "0011" ELSE -- H"30"
Generate gottom-Lip Design Partition Scripts_
"0011001" WHEN d "0100" ELSE -- H"19"
"0010010" WHEN d "0101" ELSE -- H"12"
Generate TO Fle for Project..
"0000010" WHEN d "0110" ELSE -- H"02"
, Generate PowerPlay Early Power Esbmator Pie
"1111000" WHEN d "0111" ELSE --
diGhlierarchv I t41File " "0000000" WHEN d "1000" ELSE -- H"00"
OrganGe QuartusIISettIngs Pie
sores "0010000" WHEN d "1001" ELSE -- H"10"
"0001000" WHEN d "1010" ELSE -- H"08"
Modal Ę HardGopy Mies
"0000011" WHEN d "1011" ELSE -- H"03"
_5Y". ymbol.F.)le,...¡
S H. recopy nwives • "1000110" WHEN d "1100" ELSE -- H. 46"
"0100001" WHEN d "1101" ELSE -- H"21"
Locate • "0000110" WHEN d . "1110" ELSE -- H"06"
— "0001110"; H"OE"
X Set as Top-Leve Entity Ctil*Shet.3 splay;

Wierarchy
nfo: .......... ... ......................
Rsssisg Quart.; II Create Symbol File
Info: Command: quartum_map -- read_mettinqm_filesmon -- write_aettinqs_fileamoff decoder -e decoder -- generate_mymbalm .D:\Sergio\Nt

M 9š> Info' Quartus II Create Symbol File „am mace mmful. 0 errors, 0 warning.

Systarn AProcessing Á Extra Info  Infol Warning Critical Veen  Error A.. tippreiesati

Message 0of 9 _1J


Adds the current fie to the project
Lr 2, ca 29

Fig.19 Trattandosi di un componente copiato dall'esterno, dovrete cliccare sul


menu "Project€ Add Current File to Project" affinchè durante la compilazione
venga preso in considerazione il nuovo file.

Fig.20 Tomate sulla finestra del Top decoder.bdf ed inserite nello schematico il
nuovo simbolo che trovate nella libreria personale.
Premendo Ok potrete portare il componente nel disegno.

53
7-segmentsAd IeCompilaton Report-Flow Summery 3) decodere
I

Fig.21 Collegate l'uscita del decoder scrivendo il nome disp_dx[7..1]. In tal mo-
do rimarrš collegato il Vcc spegnendo il Decimal Point del display.

Fig.22 Collegate gli ingressi tramite label. Nello specifico, collegate due ingres-
si verso ipulsanti e due ingressi verso massa.

54
Fit Edit Vew Project Assernents Processing Tools Window Kelp

0 Gig t..4 41{ Ra O'


E ldecoder
e 4 '6)
A
Pr
'2 decoder bdt t Iwegrnentimhd Compiladon Report Plow SeZmary

A MAXI' EPM2401100C5
complaton Report

decoder 47(e 4k6) Legal Notice


ter3 Fey Summary
decodeLcomponent... 5(6)
an Ft» Settee
Fa stg7Inste (12)
613 FlOos Non•Delault GOON
an H. Elapsed Terse
&al Flow Log
Analysis Synthesd
aj. Fitter Flow SWow Sussestful• Sun Jul 271729.112038
e 10 Assembler Suer. 0Version 7.0 Build 33 02MS/2007SJ Web Eaton
Town Meter Resteron Name decode.
improver Entry Nome decoder
Fame IMAM
Dowse EPIA240T1ODCS
Toneng Models Pinar
Metarning requirements Yes
Totel logic elements 7/ Pe0 (3 so
retH
Tout pins 21/00 )3.4%)
.1164 Total view pess
hoduj. UFM blocks 0/I (DM
Full Compseson ¡Pro
erf 00_
lsieLbm00e I
r

Analyse 8Sweeps , gEmi :00 DC I


Freer' 1:1
. BEM ',Ó• 00,

Atone'« _j Kill XierOi


Clams Timing Aneryseri MEW CO 00f
,„ . ...
il re

oto: Delay annotation completed succeasfully


e .9 Info: Longest tpd from source pin "p5P to destination pin "disp_dx(4) . is 8.391
Se AP Info. Quartus II Classic Timing Analyser M213 ounce eful. 0 error., 0 warnings
'AP Info: ouartua 24 Pull compilatIon was successful. 0 errors 22 warning,

O\
E Sysem )‚ ProcretIng j See Into Inlo Wareing Lobcal Women KErros j\ Suppressed j
Message Solili

For MepAress FI
-

Fig.23 Dal risultato della compilazione riprodotto qui sopra si ricavano il nume-
ro di Logic Elements utilizzati ed il numero di pin del componente utilizzato.

vl viow,notp4,notp.5

PIN
PIN
'r

.
PIN
.i GNO: - ... buzzer PIN in-r
rs.,•-•••
PIN 86

222111ii

Fig.24 Collegate in questo modo lo stesso numero su entrambi idisplay.

55
decoder cornent

oupel_eneble out_l
in b o. 2

4
'jP1t1 521

F,H C','pÖ*fl 0010-

Maly., 8. Sr/thesis

IIEM
Meemblo. BITI now
EMI 00
ee

Fig.25 Come si presenta il disegno ultimato con tutti icollegamenti realizzati.

• 3 decoder:bell Be Carpi
- Mon Repor, Row Summery

Modulo IProgress% ¡Tune

_
_Malys. Srldlein1 'Elam .00,90(

Ems poorrc
.
mom 0000(
.>

Fig.26 Quell° riprodotto é un altro modo di decodificare ivalor su due diversi


display, collegando gli ingressi tramite altre label.

Nota: l'aggiornamento di Altera Quartus Il puo essere scaricato dal sito:

https://www.altera.comisupport/software/download/sof -downioad_center.html

56
Adesso potete tirare un filo sull'ingresso "D[3..0]" decodifica su tutti e due idisplay avostra disposi-
ed assegnare una label con ivostri ingressi: la se- zione.
parazione tra un filo e l'altro per un bus é la ",".
Per fare cié é sufficiente cortocircuitare
La label da assegnare sarä pertanto: "disp_dx[0..7]" con "disp_sx[0..7]", assegnare una
label al corto (ad esempio "disp_all[0..7]" epilota-
"vlow,vlow,notp4,notp5" re direttamente questo bus con il driver 7segmen-
ti e la VCC per tenere spento ii punto decimale.
II risultato dovrebbe essere simile aquello riprodot-
to in fig.22. II risultato é riprodotto in fig.24.

Non vi rimane che salvare il file e compilare. Provate afar visualizzare inumen ifino a7, aggiun-
gendo al driver 7-segmenti un altro pulsante co-
II risultato della compilazione évisibile in fig.23. me input.

Come potete notare, il consumo di Logic Cells é Per fare ció potete ad esempio utilizzare il pulsan-
diventato 7 e nel "Project Navigator" in alto a si- te "p3" che éadibito alroutput_enable" del deco-
nistra, espandendo l'albero, é stato inserito il no- der_component ecollegare aquesta funzione l'ul-
stro nuovo componente "seg7" che é responsabi- teriore pulsante "p2" che ora é libero.
le dell'utilizzo di 2 celle.
Tra gli input del componente "seg7" basterä elimi-
Potrebbe sorprendervi il fatto che, anche se non a- nare una "vlow" e sostituirla con "notp3" (dopo a-
vete cambiato nulla in "decoder_component", o- vere assegnato la label a valle della negazione di
ra esso abbia bisogno di 5 celle contro le 4 di pri- "p3"), mentre basterä scollegare questultimo dal -
ma: ció ě probabilmente dovuto alle ottimizzazio- l'input "output_enable" del "decoder_compo-
ni, nella configurazione utilizzata autonome ed in- nent" e a questo collegare "notp2".
visibili, che il compilatore svolge mappando la lo-
gica all'interno della CPLD. II risultato dovrebbe essere simile aquello riprodot-
to in fig.25.
Proprio per questo, éanche possibile trovare risul-
tati diversi cambiando la posizione anche di un so- Notate che il risultato della compilazione mostra u-
lo filo, o versione di compilatore.
na necessitä di LC maggiore per l'istanza "seg7":
cié perché quando prima gli ingressi erano fissi a
Non meravigliatevi quindi di riscontrare eventuali "GND" il decoder BCD era semplificato, mentre o-
piccole variazioni sull'utilizzo di LC, l'importante ra per gestire l'ingresso in più, non é più possibile
che il circuito da voi descritto funzioni corretta- una semplificazione cosi spinta.
mente.

Provate ad inserire un'altra istanza di "seg7", co-


Ora potete caricare il nuovo file di programmazione me sapete giä fare, e a far pilotare ad essa il di-
sulla vostra CPLD everificarne il funzionamento. splay sinistro.

Due pulsanti saranno gli input di un driver edue gli


input di un altro.
Per fare,un po' di pratica
Per fare cié basta ripetere la procedura che avete
Se ci avete seguito fin qui, avrete acquistato una seguito per gestire il primo display, inserendo un'al-
certa autonomia nel mondo dei dispositivi a logica tra istanza di "seg7" e collegandolo al secondo di-
programmabile. splay.

Sulla falsariga dell'esercizio appena svolto, potete Come input ad esempio potete dare "notp5" e
modificare lo schematico a vostro piacimento per "notp4" al primo display (esattamente come pri-
provare le varie possibilità che avete a disposizio- ma) e "notp3" e "notp2" al secondo display, col -
ne. legando una VCC all'output_enable del "deco-
der_component" per aveno sempre attivo.
Qui di seguito vi diamo alcuni spunti:
II risultato dovrebbe essere simile aquello riprodot-
-provate a visualizzare il numero risultante dalla to in fig.26.

57
Fig.27 E' qui visualizzata la soluzione dell'esercizio 1che troverete descritta in
modo particolareggiato nel testo.

u
Mod;6 IPro rat fl
Coneabon O
Afetylit & REcmi OE
Šynefetu . , 0
Fite 1E2311
Memel». 1111112121:1
Cuttie Timing Analyud Wei -

Fig.28 Leggete il testo dell'esercizio 2eprovate arisolverlo autonomamente ve-


rificandone poi il risultato visualizzato in questa immagine.

58
SOLUZIONTE-ESE-146Zi-Pribbiicati rdöšib
_ —ciräjÄLIZzÁgöNE
.
nella RIVISTA precedente
Tutti icomponenti necessari per realizzare la
scheda del programmatore siglata LX.1685,
Esercizio 1: modificare il circuito del decoder pubblicata a pag.52 della rivista N.237, compresi
t
erioreinput come "output enable". il circuito stampato, gli integrati, il connettore per
la porta parallela e quello per il cavo flat, un ca-
vo flat con connettori femmina a 10 poli, indispen-
Soluzione: ipotizzando di utilizzare p3 come input sabile per collegare il programmatore alla sche-
di "output enable" vogliamo che tutte le uscite sia- da di test siglata LX.1686, ed il DVD siglato
no disattive se p3 édisattivo eche seguano la leg- CDRDV1685 Euro 24,50
ge del decoder se p3 é attivo.
Tutti iconnponenti necessari per realizzare la sche-
Sfruttando il suggerimento, é sufficiente modifica- da di test siglata LX.1686, (vedi pag.52 Riv.237),
re gli AND a 2 ingressi con degli AND a 3 ingres- compresi il circuito stampato, la scheda KM1686
si e collegare p3 a questi ingressi. completa del dispositivo CPLD tipo MAX II siglato
EPM240T100C5N, montato in tecnologia SMD, e
In tale modo se p3 ě disattivo tutti gli AND saran - dei connettori maschi per poterla inserire nella
no disattivi aprescindere dai valor di p4 ep5, men- scheda LX.1686 Euro 50,80
tre dipenderanno solo da questi ultimi se p3 é at-
tivo. Costo del solo stampato LX.1685 Euro 2,90

La soluzione é visibile in fig.27. Costo del solo stampato LX.1686 Euro 13,30

Trovate il progetto del decoder con output ena-


ble nel nostro DVD nella directory \Progetti\Deco-
der_modificato. Nota: poiché non tutti possiedono la linea ADSL e
- ,.
poiche il Quartus II aggiomato occupa circa 1Gi-
gaBytes, lo abbiamo dovuto caricare su un DVD e
Eseicižio — Z implementare un encoder binario a non più sul CD-Rom (che contiene max 800 Me-
2 bit'defirien do p5-p2 gli ingressi e DL1-DL2 le u- gaBytes).
scite codificate. In particolare se p5 attivo idue
led restano spenti (in effetti ě la condizione di de- Ovviamente per poterlo leggere dovete utilizzare
fault), se p4 éattivo si accende solo DL1, se p3 un lettore DVD.
affile si accende solo DL2, se p2 éattivo si accen-
dono ambedue iled. Tale CDRDV1685 contiene il programma Quartus
cioè il pacchetto completo per la scrittura del co-
dice di programmazione, per assemblare eper pro-
Soluzione: ésufficiente implementare lo schema- grammare idispositivi CPLD e, inoltre, contiene i
tico dell'encoder classico. progetti fin qui proposti e cioè counter.qpf,
test.qpf, xor p.qpf e decoder.qpf.
La soluzione é visibile in fig.28.

Il primo ingresso del vostro encoder binario, in ef-


fetti, risulta non collegato all'interno, ovvero se es- Attenzione: Iil software Quartus II presente nel
so éattivo o disattivo l'uscita risulta essere sem- DVD non necessita di registrazione sul sito della
pre "00" (testimoniata dal fatto che idue led resta- Altera come le precedenti versioni.
no spenti): ciò accade quando un encoder bina-
rio é completo, cioè quando isuoi ingressi sono
esattamente 2numero uscite.

In questo caso, infatti, ci deve essere un'uscita di


default che ě corrispondente ad una configurazio-
ne dei suoi ingressi selezionata.

Il progetto dell'encoder ě contenuto nel DVD nella Tutti iprezzi sono comprensivi di IVA, ma non del-
directory \Progetti\Encoder. le spese postali di spedizione a domicilio.

59
prima di ACQUISTARE un
Se state pensando di acquistare un generatore ad ultrasuoni, non
fatevi trarre in inganno dagli aspetti "cosmetici" del prodotto, ma
valutate invece con la massima attenzione le prestazioni effettive
dello strumento e, particolarmente, la qualitä del trasduttore impie-
gato e la potenza effettivamente erogata.
In questo articolo troverete alcuni utili suggerimenti che vi aiuteran-
no ad evitare un incauto acquisto.

Lo scorso Settembre abbiamo partecipato alla 20 0 In quella occasione abbiamo presentato alcuni no-
edizione del "Sana", edoe del Salone Internazio- stri kits, tra iquali il generatore di ultrasuoni ad 1
nale del Naturale, che si ětenuta a Bologna dal 4 MHz LX.1627 (vedi rivista N.224) el'ultimo model-
al 7 di quel mese eche ha come finalitä la promo- lo di contatore Geiger che abbiamo realizzato,
zione di tutto ciò che rientra nel campo del "natu- IOELX.1710 (vedi rivista N.235).
rale", apartire dai prodotti della alimentazione bio-
logica per arrivare alla bioedilizia, alla tutela del- II nuovo contatore Geiger interfacciabile con per-
l'ambiente eagli apparecchi dedicati alla cura eal sonal computer edotato di SD card per la registra-
benessere del corpo. zione dei valor di radioattivitä, ha attirato l'atten-

60
zione sia degli addetti ai layon, cioè di coloro che A questo proposito ěemblematico l'episodio che vi
operano nell'ambito del controllo dello smalti- raccontiamo e che é assolutamente vero.
mento rifiuti, che di semplici cittadini, sempre più Per far comprendere ai visitatori dello stand il fun-
preoccupati dal frequente rinvenimento nell'am- zionamento del nostro generatore ad ultrasuoni a-
biente di inquinanti radioattivi. vevamo predisposto in quell'occasione un sempli-
cissimo esperimento, che consiste nel sistemare lo
Il generatore di ultrasuoni ad 1 MHz, invece, ha
strumento con il trasduttore ad ultrasuoni rivolto
destato l'interesse di fisiatri ed operatori sanita-
verso l'alto.
ri, che hanno avuto l'occasione di toccarne con ma-
Dopodichè sulla superficie del trasduttore viene
no, é il caso di dirlo, le prestazioni.
versata una piccola quantità di acqua, come indi -
E a proposito del nostro generatore ad ultrasuoni,
cato in figura.
vogliamo raccontarvi un curioso episodio.
Una volta attivato il generatore, il trasduttore inizia
Tutti inostri apparecchi elettromedicali sono pro- ad emettere gli ultrasuoni alla frequenza prefissa-
ta di 1 MHz.
gettati per soddisfare due condizioni essenziali:

-funzionare perfettamente, garantendo le Se la capsula ad ultrasuoni funziona adovere, sul -


la superficie del nostro trasduttore é possibile no-
prestazioni dichiarate
tare, dopo qualche secondo, la formazione di va-
-costare poco
pore ese si continua amantenere in funzione l'ap-
Naturalmente il "funzionare perfettamente" sta a parecchio, l'acqua viene riscaldata fino al punto di
significare che l'apparecchio, oltre ad eseguire le evaporare molto rapidamente.
funzioni operative previste, deve rispettare le spe-
Questo semplicissimo test consente di verificare
cifiche dichiarate dal costruttore.
immediatamente il funzionamento e la potenza e-
Ebbene, proprio a questo proposito, abbiamo po-
rogata dal trasduttore.
tuto verificare, ahimè, quanto questa affermazione,
pur cos) ovvia, non sia sempre rispettata, neppure Al termine della dimostrazione, un fisiatra che ave-
quando si tratta di apparecchi prodotti in grande se- va assistito interessato all'esperimento ci ha avvi-
rie e da industrie del settore. cinato, chiedendoci se potevamo ripetere la stes-

generatore ad ULTRASOON1
sa prova su un suo generatore ad ultrasuoni, ac-
quistato di recente.

Naturalmente ci siamo dichiarati disponibili, invitan-


dolo presso il nostro laboratorio, dove ci ha fatto
visita due settimane dopo, recando l'apparecchio
in questione.

Ebbene, sottoposto aquesta semplice prova, il suo


trasduttore non ha dato alcun segno di vita.

A questo punto abbiamo fatto la congettura più


ovvia, e cioè che fosse stato danneggiato da un
urto accidentale e lo abbiamo sostituito, colle-
gando un trasduttore di nostra produzione all'ap-
parecchio del cliente.
Fig.1 Nel generatore di ultrasuoni ad 1MHz
ponendo una goccia d'acqua sulla superfi- Purtroppo anche in questo caso "fumata bianca",
cie del trasduttore si ottiene un evidente ef- anzi, per meglio dire, nessuna fumata.
fetto di vaporizzazione. A questo punto ci siamo incuriositi ed abbiamo vo-
luto approfondire la questione, analizzando l'elet-

61
tronica dello strumento punto per punto con l'oscil- oggi, con ipassi da gigante che ha fatto l'elettroni-
loscopio. ca, épossibile abbattere notevolmente i costi erea-
lizzare strumenti dalle prestazioni eccellenti an-
Il risultato della verifica é stato che, avendo impie- che ad un prezzo molto contenuto.
gato un circuito di pilotaggio di qualitá piuttosto sca-
dente, anche regolando l'uscita dello strumento al- Questo però sennbra non valere per alcuni settori
la massima potenza, la capsula ad ultrasuoni ero- di nicchia, come quello degli strumenti per la sa-
gava una potenza irrisoria. lute, dove basta una presentazione studiata del
prodotto, una estetica accattivante del mobile, e
E se la performance risultava decisamente "fiac- magari l'impiego di una tastiera a bolle e di un
ca", altrettanto non si pub dire del prezzo, visto che contenitore impermeabile, per giustificare un so-
il costo dell'apparecchio in questione si aggira in- vraprezzo di qualche migliaio di Euro.
torno ai 2.700 Euro, contro i290 Euro del nostro.
Per non dire che la richiesta per apparecchi di que- La lezione che possiarno trarre da questo episodio
sto tipo pub arrivare tranquillamente fino a7-8.000 ě che il ragionamento "costa molto, dunque de-
Euro. ve essere buono" non sempre funziona.

D'altra parte la strategia commerciale di alzare il Vi consigliamo, prima di procedere ad un acquisto,


prezzo di un oggetto per renderlo esclusivo sem - di non scartare apriori uno strumento perché il suo
bra essere vincente, tanto é vero che il professio- prezzo vi sembra troppo "onesto", ma di mettere
nista che ci ha richiesto la consulenza ha poi con- a confronto più apparecchi, verificando attenta-
fessato di essere stato aconoscenza del nostro ap- mente le loro effettive prestazioni, soprattutto
parecchio, ma di non averlo preso in considerazio- quando si tratta di sborsare cifre come queste.
ne al momento dell'acquisto, perché costava...trop-
po poco! Pub darsi che, con queste precauzioni, il "duello"
si riduca alla fine adue otre concorrenti, ma vi ser-
La venté, e molti dei nostri letton lo sanno, ě che virá a non buttare denaro inutilmente.

Fig.2 Ecco come si presenta il generatore di ultrasuoni ad 1MHz siglato LX.1627,


corredato dell'alimentatore esterno edel diffusore.

62
5 "CLASSICI" di Nuova Elettronica in CD-Rom
per arricchire la vostra biblioteca multimediale

MONICA

L'offerta include iCD-Rom:

Imparare l'elettronica partendo da zero 1


Imparare l'elettronica partendo da zero 2
Le ANTENNE riceventi e trasmittenti
AUDIO handbook 1
AUDIO handbook 2

accuratamente custoditi in un pratico cofanetto.

La configurazione richiesta per consultare icinque CD-Rom ě veramente minima. E' infatti sufficiente che
il vostro computer abbia un processore Pentium 90, 16 Megabyte di RAM, una scheda video Super VGA,
il display settato 800x600 (16 bit), un lettore CD-Rom 8x e un sistema operativo Windows 95 o superiore.

Per ricevere cofanetto e CD-Rom al prezzo speciale di soli Euro 48,00 inviate un vaglia o un assegno
o il CCP allegato a fine rivista a:

13111.11PrAUOVA ELETTRONICA via Cracovia,,19_ 10139 Bologna _ITALYW

o, se preferite, ordinateli al nostro sito Internet:

WWW.NUOVAELETTRONICA.IT Vlie__fflfflfflfflalEt,

dove é possibile effettuare il pagamento anche con carta di credito.

Nota: dal costo sono ESCLUSE le sole spese di spedizione.


un PORTACHIAIII
Ricordate che tempo fa furono realizzati dei curiosi portachiavi che ri-
spondevano con un fischio al vostro richiamo?
In questo articolo vi spieghiamo come funziona e come si costruisce
un circuito di questo tipo. Poi, con l'oscilloscopio per pc abbinato alla
versione Advanced del Minilab, verificheremo il funzionamento del cir-
cuito che avete realizzato. Con il comando "Capture Scope" esplorere-
mo insieme il mondo affascinante dei segnali elettronici, e vi insegne-
remo come "catturare" sullo schermo del vostro oscilloscopio anche
segnali elettrici della durata di pochi millesimi di secondo.

Puč sembrare strano, ma una cosa che capita piut- srno epub far perdere inutilmente un sacco di tem-
tosto frequentemente ad alcune persone é quella po prezioso.
di non riuscire atrovare le chiavi della porta di ca-
sa, oppure della macchina odello scooter, al mo- Quello che di solito succede éche, dopo avere inter-
mento di uscire dalla propria abitazione. rogato ripetutamente ipropri familiari, dopo avere fru-
A parte il lato comico della cosa, c'è da dire che, gato furiosamente le tasche, icassetti eperfino icu-
con il poco tempo che si ha oggi a disposizione, scini del divano, il distratto di turno riesce finalmente
questo inconveniente procura non poco nervosi- a recuperare in qualche modo l'agognato mazzo di

64
chiavi, facendo tirare atutti un sospiro di sollievo. applicazioni del Minilab.

Sollievo che dura giusto...fino alla prossima occa- Con l'oscilloscopio per pc abbinato alla versione
sione. "Advanced" del Minilab ci divertiremo quindi a
curiosare nel circuito che avete realizzato, osser-
Per evitare questo contrattempo, che nel caso di vando isegnall presenti nei suoi diversi punti, in
persone particolarmente "predisposte" tende a ri- modo da comprenderne il funzionamento.
petersi assai spesso, venne lanciata anni fa la mo-
da di un curioso portachiavi sonoro. Sempre con l'oscilloscopio virtuale ci addentrere-
Come probabilmente ricorderete, si trattava di un mo nel mondo delle misure elettroniche e ap-
piccolo oggetto, dotato di una pila in miniatura, che profondiremo l'uso dei comandi di questo strumen-
era in grado di rispondere ad un fischio di richia- to. Vi mostreremo, ad esempio, come sia possibi-
mo con il suono di un cicalino, che permetteva di le, utilizzando una sua particolare funzione, il
localizzarlo facilmente. "Capture scope", "catturare" e osservare sullo
schermo anche segnali elettrici estremamente
Cos), se proprio non vi riusciva di ritrovare in nes- brevi, della durata di pochi millesimi di secondo.
sun modo il vostro mazzo di chiavi, bastava fare
un fischio per risolvere il problema. In questo modo sarete in grado di trasformare il
vostro oscilloscopio in un vero e proprio oscillo-
Visto che molti non sanno come funziona questo scopio con memoria, e questo vi consentirá non
circuito, epoiché si tratta di un dispositivo che, ol- solo di osservare nel dettaglio qualsiasi segnale e-
tre ad essere curioso, può risultare anche utile, ab- lettrico, ma anche di memorizzarlo sull'hard disk
biamo pensato di spiegarvi il suo funzionamento del vostro computer, per rielaborarlo successiva-
costruendolo insieme a voi, come una delle tante mente a vostro piacimento.

SONORO m.". LA
per II MINI
St1í1.1 23222 23222 2 223

2.21.3 22111 .3 S3 32=SS 22.23,

;I aaaaaaaaaaaaaaaaaaa csßstc 44444 • g. 4.. 4 a. lt


.2 .224131221•22221t221.222211.24 ...... 1.ttilLt
tttttttt 2 "1.22 t 122222

4 It 2.11Li22.22Ct

41.111A41*4;;OE 41{.4141, 221. 2.1.1tIttkt22k


2

..

In questa foto potete vedere come si presenta il circuito del portachiavi sonoro
una volta ultimato il montaggio sulla breadboard del Minilab.

65
IPROGETTI del Minilab

Portachiavi sonoro

R1

R2

IC1-B IC1-C IC1-D

VISTO SOPRA

C—d6Š— E

BC 547 4069

ELENCO COMPONENTI LX.3008


C5 = 100 nF poliestere
R1 = 100.000 ohm R8 = 4.700 ohm C6 = 1 nF poliestere
R2 = 100.000 ohm R9 = 100.000 ohm C7 = 47 nF poliestere
R3 = 10 megaohm R10 = 4.700 ohm DS1-DS4 = diodi tipo 1N.4148
R4 = 100.000 ohm Cl = 47 nF poliestere TR1 = NPN tipo BC547
R5 = 100.000 ohm C2 = 470 nF poliestere TR2 = NPN tipo BC547
R6 = 10 megaohm C3 = 100 nF poliestere IC1 = C/Mos tipo CD4069
R7 = 10 megaohm C4 = 10 microF. elettrolitico CP1 = capsula piezo

Fig.1 Il nostro portachiavi sonoro utilizza un unico circuito integrato, siglato CD4069.
Si tratta di un componente realizzato con la tecnologia C/Mos. Osservando l'integrato dall'alto
noterete che il suo schema a blocchi mostra la presenza all'interno di 6 piccoli triangoli, con
un circoletto posto al vertice. Questi simboli rappresentano delle porte invertenti dette anche
"inverter", che nel circuito che andremo a costruire vengono utilizzate in due diverse configura-
zioni, e cioè sia come circuiti invertenti ven e propri, che come piccoli circuiti amplificatori.

66
AMPLIFICATORE 1

IIII — WA'— •— I:>°— •-- 111+

z. INGRESSO USCITA

111+ —ffl—•—>1>o-r>o. 1*
AMPLIFICATORE 2

Fig.2 Nella configurazione amplificatore, che abbiamo rappresentato nella figura riprodotta in
alto, il circuito ha la caratteristica di amplificare una tensione che varia con continuitä al suo in-
gresso. Per trasformare l'inverter in un amplificatore occorre inserire una resistenza in
serie all'ingresso e collegare poi l'uscita al suo ingresso tramite una seconda resistenza
(vedi amplificatore 1).
L'amplificatore pub essere realizzato utilizzando anche più di una porta inverter (vedi amplifi-
catore 2).
II circoletto posto sul triangolo sta a significare che l'amplificatore inverte la tensione applicata
in ingresso.
Perciò, se la tensione in ingresso sale, la tensione in uscita scende, e viceversa.

CIRCUITO
IN VERTENTE

INGRESSO USCITA
INGRESSO USCITA

o 1

1 o

Fig.3 Nella configurazione circuito invertente, invece, visibile qui sopra, il circuito lavora con
due soli livelli di tensione, che corrispondono ad uno 0 logico e ad un 1 logico.
Come giä saprete, questo ä il linguaggio utilizzato dai computer e dai calcolatori elettronici,
che sono appunto costituiti da un numero grandissimo di porte logiche.
L'inverter ä la più semplice delle porte logiche.
Per capire come funziona un inverter, utilizzeremo la cosiddetta tavola della veritä che rappre-
senta lo stato dell'uscita del circuito in funzione dello stato dell'ingresso.
Come potete notare, la funzione dell'inverter ě quella di eseguire, come dice il suo nome, l'in-
versione del livello logico presente al suo ingresso.
Precisamente se all'ingresso viene applicato un livello logico O all'uscita si produce automati-
camente un livello logico 1.
Se all'ingresso viene applicato un livello logico 1all'uscita si produce invece un livello logico O.
Dopo questa piccola premessa, siamo pronti per capire come funziona il circuito del nostro por-
tachiavi parlante.

67
rFunzionamento del circuito .

RADDRIZZATORE OSCILLATORE

R1

0,6 V% T 14
4
DS1 DS2
4
IC1-E
R5
C
R2

IC1-13 IC1-C IC1-D


AMPLIFICATORE INVERTENTE

Schema elettrico di funzionamento del circuito a riposo

Fig.4 Per capire come funziona il portachiavi sonoro, partiremo dalla descrizione del suo circui-
to a riposo che abbiamo schematizzato qui sopra.

Itre inverter id/B, IC1/C e IC1/D collegati dalla resistenza R6, costituiscono un unico ampli-
ficatore invertente.

L'integrato id/A, insienne al diodo DS2 posto al suo ingresso, costituisce uno stadio raddriz-
zatore e amplificatore, la cul tensione di uscita va a caricare, tramite la resistenza R4, il con-
densatore elettrolitico da 10 microFarad siglato C4 collegato alla base del transistor BC547
(vedl TR1).

Quando il condensatore é canco il transistor é in conduzione, quando é scarico il transistor


é in interdizione.

Il collettore del transistor TR1 é collegato all'oscillatore formato dalle due porte inverter IC1/E
e id/F. Quando il transistor TR1 ě in conduzione, l'oscillatore non funziona. Se invece éin in-
terdizione l'oscillatore é abilitato.

Ultimo componente del circuito é il transistor BC547 (vedi TR2), che ha il compito di amplifica-
re il segnale proveniente dall'oscillatore, trasformandolo in un fischio chiaramente udibile, e-
messo dalla capsula piezoelettrica CP1.

Quando il circuito é a riposo, all'uscita dell'amplificatore invertente non c'è tensione, e di con-
seguenza all'uscita dello stadio raddrizzatore c'è una tensione continua positiva che carica il con-
densatore C4 ad un valore di circa 0,6 Volt, che mantiene il transistor TR1 in conduzione. In que-
sta condizione l'oscillatore é disabilitato e la capsula piezoelettrica non emette alcun suono.

68
RADDRIZZATORE OSCILLATORE

14
DS1 DS2 C 3 4 5

7 IC1-E CP1 f r,

010 *0

10 12
9 11 13

IC1-13 IC1-C IC1-D


AMPLIFICATOREINVERTENTE

Schema elettrico di funzionamento in ricezione

Fig.5 Vediamo ora cosa succede quando emettete un fischio per interrogare il portachiavi.

II cuore del circuito ècostituito da una piccola capsula piezoelettrica, che può funzionare in due
modi diversi, e cioè sia come un microfono che come una piccola cicalina o buzzer.

Ora prenderenno in considerazione il funzionamento del circuito in questi due diversi casi.

Quando la capsula piezoelettrica viene colpita da un treno di onde sonore, come quelle provo-
cate dal vostro fischio, si comporta da microfono, generando una tensione variabile ai capi del-
la resistenza R10 da 4,7 Kiloohm.

Questa tensione varia continuamente, seguendo la variazione delle onde sonore che raggiungo-
no la capsula. Poiché si tratta di una tensione variabile, questa attraversa facilmente anche il
condensatore C7 da 47 nanoFarad e raggiunge l'ingresso dell'amplificatore invertente forma-
to da 1C1/B-1C1/C-IC1/D.

All'uscita di IC1/B la tensione é ancora variabile e dunque attraversa facilmente anche il secon-
do condensatore Cl da 47 nanoFarad. Poi la tensione viene sommata ad un valore di tensio-
ne continua, proveniente dal partitore formato dalle due resistenze R1 e R2 e inviata alio stadio
raddrizzatore formato dal diodo DS2 e dall'integrato 1C1/A.

Poiché lo stadio raddrizzatore ěanch'esso invertente, la tensione in ingresso fa si che la tensione


in uscita dal piedino 2 di IC1/A si porti a0, scaricando il condensatore C4 da 10 microFarad.

Poiché il condensatore impiega un certo tempo per scaricarsi, la tensione ai suoi capi si porta a
0 dopo un certo tempo di ritardo.

La scarica del condensatore fa passare il transistor BC547 (vedi TR1) dallo stato di conduzione
alio stato di interdizione.

Si sblocca cosi l'oscillatore, che comincia ad emettere un treno di onde rettangolari che viene
trasmesso alla capsula piezoelettrica, la quale si comporta ora come un buzzer, trasformando gli
impulsi nel fischio emesso dal portachiavi, e che voi potete percepire.

69
R1

R2
))

IC1-B IC1-C IC1-D


AMPLIFICATORE INVERTENTE

Schema elettrico di funzionamento in emissione

Fig.6 Alio stesso tempo, in fase di emissione, occorre impedire che il suono prodotto dal porta-
chiavi venga ricevuto eamplificato dalla capsula piezoelettrica, producendo una fastidiosa au-
toeccitazione.

Per evitare questo inconveniente si utilizza lo stesso treno di onde rettangolari prodotto dall'o-
scillatore, per caricare, tramite il diodo DS3, il condensatore C5 da 100 nanoFarad, eciò pro-
voca il blocco dell'amplificatore invertente.

In questo modo anche la tensione in ingresso alio stadio rivelatore ritorna bassa, e di conse-
guenza la sua tensione in uscita si porta ad un livello alto, caricando il condensatore elettro-
litico C4. Anche in questo caso il condensatore impiega un certo tempo per caricarsi.

Fin quando il condensatore non si ěcaricato la capsula piezoelettrica continua ad emettere il fi-
schio prodotto dall'oscillatore.

Quando il condensatore C4 si é caricato, il transistor BC547 (TR1) si porta in conduzione e


blocca l'oscillatore, facendo terminare il suono emesso dal portachiavi.

Realizzazione pratica

1
12V
14

GND

Schema a blocchi dell'integrato CD4069 visto dall'alto con indicazione dei piedini di alimentazione

70
Fig.7 Il portachiavi sonoro utilizza il circuito integrato CD4069 siglato IC1 che, come vi abbia-
mo spiegato, é composto da 6 porte logiche invertenti. Il corpo dell'integrato presenta due fi-
le da 7 piedini ciascuno, per un totale di 14 piedini numerati da 1 a 14.

Come sempre, sul corpo dell'integrato é presente una tacca di riferimento che serve ad inse-
rire l'integrato nella basetta nel giusto verso.

La tacca di riferimento serve anche per identificare la posizione dei piedini.

Collocando l'integrato con la tacca di riferimento rivolta verso l'alto, come indicato nella figura
in basso nella pagina precedente, ed osservando l'integrato da sopra, e cioè con isuoi piedini
rivolti verso il circuito stampato, vedrete che il piedino 1 ě il primo in alto a sinistra della tac-
ca di riferimento.

A partire dal piedino numero 1 ipiedini vengono numerati in progressione in senso antiorario.
Il piedino 7, cioè l'ultinno in basso della fila di sinistra, viene utilizzato per fornire all'integrato la
massa (GND) della tensione di alimentazione.

Il piedino 14, invece, cioè il primo in alto nella fila di destra, viene utilizzato per fornire all'inte-
grato il positivo della tensione di alimentazione (+V) che é di +12 Volt.

gel
fan\ III Cal III

Fig.8 Per iniziare inserite l'integrato CD4069, siglato IC1, che andrä collocato nei for a caval-
lo della striscia centrale, nella posizione indicata in figura, e con la tacca di riferimento rivolta
verso sinistra.

Fate moita attenzione a non rivolgere la tacca nel verso sbagliato, perché il circuito non fun-
zionerebbe.

Prima di inserire il circuito integrato sulla basetta vi consigliamo di piegare leggernnente le due
file di piedini con una pinza, rendendole perfettannente parallele, come indicato in figura.

Fatto questo, inseritelo nella posizione indicata, premendo a fondo sulla breadboard.

71
1* A

eI
Fig.9 Ora prelevate dal kit i6 condensatori poliestere Cl -C2-C3-05-C6-C7. Come giä sape-
te, icondensatori poliestere hanno la caratteristica di non avere polaritä, perciò iloro piedini
possono essere scambiati tranquillannente tra loro.

Se osservate l'elenco componenti di fig.1, vedrete che ogni condensatore ě contraddistinto da


un valore, che é espresso in nanoFarad.

InanoFarad sono dei sottomultipli del Farad, che é l'unitä di misura della capacitä di un con-
densatore.
Per riconoscere icondensatori dovrete fare attenzione alle sigle stampigliate sul loro corpo, che
sono le seguenti:

.001 oppure 1n condensatore da 1 nanoFarad C6


.047 oppure 47n condensatore da 47 nanoFarad C1-C7
.1 oppure 100n condensatore da 100 nanoFarad C3-05
.47 oppure 470n condensatore da 470 nanoFarad C2

Dopo averli identificati, inserite i6 condensatori nella breadboard, ciascuno nella posizione in-
dicata in figura.
Prendete ora dal kit il condensatore elettrolitico da 10 microFarad, che potrete riconoscere fa-
cilmente per la caratteristica forma cilindrica.

Se lo osservate con attenzione noterete la scritta 10µF, che sta appunto per 10 microFarad.

A differenza dei condensatore poliestere iterminali di questo condensatore non possono es-
sere scambiati, perché il condensatore elettrolitico é dotato di una precisa polaritä.

Se lo osservate noterete che idue terminali metallici che fuoriescono dal corpo del condensa-
tore sono di diversa lunghezza.

II terminale più lungo corrisponde al polo positivo, mentre il terminale più corto corrisponde al
polo negativo. Inoltre sul corpo del condensatore, in corrispondenza del terminale più corto, ve-
drete stampata una serie di segni -, che indica il terminale negativo.

Inserite il condensatore C4 rivolgendo il suo polo positivo, cioä il suo terminale più lungo, ver-
so l'alto, come indicato in figura.

72
10 mm.

di+

1
6mm.

2,5mm.

Fig.10 E' ora la volta delle 10 resistenze, che potrete riconoscere facilmente osservando ico-
lori stampigliati sul loro corpo.

Se osservate icolori delle resistenze presenti nel kit vedrete che sono iseguenti:

giallo-viola-rosso-oro resistenza da 4.700 ohm o 4,7 K R8-R10


marrone-nero-giallo-oro resistenza da 100.000 ohm o 100 K R1-R2-R4-R5-R9
marrone-nero-azzurro-oro resistenza da 10 Megaohm o 10 M R3-R6-R7

Nota:_ come sempre da pag.24 a pag.27 del vol.1 "Imparare l'elettronica partendo da zero"
troverete il codice colori delle resistenze e la spiegazione di come interpretarlo.

Dopo avene identificate, dovrete inserirle nelle posizioni assegnate a ciascuna di loro, come in-
dicato in figura.

A lato abbiamo indicato come vanno tagliati iloro ternninali, detti reofori, e come vanno piegati
prima di inserirli nella breadboard.

Tenete presente che non tutte le resistenze vanno piegate a 10 mm come indicato in figura.

Le resistenze R6 e R7 vanno piegate entrambe a 14 mm, mentre la resistenza R8 va piegata


a 25 mm.

La resistenza R3, invece, andrà piegata su se stessa, come indicato in figura e quindi monta-
ta verticalmente sulla basetta.

Fate attenzione ad inserire sempre bene a fondo iterminali nei for della basetta, perché altri-
menti il circuito presenterà problemi di funzionamento.

73
Fig.11 Ora prendete dal kit i4 diodi DS1-DS2-DS3-DS4. Come sapete la fascia nera stannpi-
gliata sul corpo di questo componente indica il catodo (K) del diodo, mentre l'altro terminale cor-
risponde all'anodo (A).

Inserite idiodi nelle posizioni ad essi assegnate, avendo cura di rivolgere la fascia nera nelle
direzioni indicate in figura, altrimenti il vostro circuito non funzionerš.

I 96.Eg44.(:)44.......(4)....e4)}eHte
03.>1674).De........lfeeerg444g...46,.[)(i6e

. 1 .(
11 blši
eY 14-2
g.
1* 1n+
" ICi CD4069

(VISTO SOPRA )

CBE

Fig.12 E' ora la volta dei due transistor BC547 siglati TR1 eTR2. Itransistor sono provvisti di
tre terminali che corrispondono alla base (B), all'emettitore (E) e al collettore (C), come visi-
bile in figura.

Nota: i/ transistor é visto da sopra.

Itransistor che utilizzeremo in questo progetto sono realizzati in contenitore plastico e presen-
tano un lato piatto.

Per inserirli correttamente nella basetta dovrete dapprima divaricare leggermente iterminali con
una pinzetta, rendendoli paralleli come indicato in figura.

Quindi potrete inserirli nella posizione ad essi assegnata, facendo attenzione a rivolgere il loro
lato piatto verso il basso, come indicato in figura.

74
Fig.13 Ora, per completare il circuito, eseguite icol-
legamenti indicati in figura, facendo moita attenzione
a spellare bene il filo, inserendolo poi a fondo nei fo-
13 IC1 CD4069 ri della breadboard, in modo da realizzare un contat-
to sicuro. Come sempre, vi raccomandiamo di cura-
re particolarmente questo punto perché diversamen-
te il vostro circuito non poträ funzionare a dovere.

0;
R10 53.

Fig.14 Da ultimo non vi resta che eseguire icollegannenti necessari per l'alimentazione a 12
Volt del circuito. lnserite nella breadboard idue lili che serviranno per il collegamento all'all-
mentatore del Minilab, facendo moita attenzione a non invertire icolori dei due fili rosso e
marrone collegati rispettivamente alla riga rossa (+) e alla riga azzurra (-) della basetta.
Quindi prendete dal kit la capsula piezoelettrica che verrä utilizzata dal circuito nella doppia
funzione di microfono e di piccolo altoparlante.
Come potete notare, dalla capsula fuoriescono due fili di colore rosso e nero, che ne indicano
la polaritä. Iterminali dei due fili risultano spellati per un tratto di circa 3 mm, nel quale l'anima
interna in rame risulta imbiancata a stagno.
Ora non dovrete fare altro che inserire delicatamente idue terminali stagnati, nei for indicati sul -
la basetta. Per facilitare l'inserzione potrete aiutarvi con un paio di pinzette. Successivamente
potrete prowedere a fissare la capsula alla breadboard utilizzando due piccoli spezzoni di filo,
facendoli passare nei due for presenti ai lati della capsula e inserendoli poi nella basetta.

Effettuate un ultimo controllo visivo per accertarvi di avere inserito tutti icomponenti nelle giu-
ste posizioni e di avere realizzato correttamente icollegannenti richiesti.

75
VOLT OUT TESTER
NCI Lfl
o • ••• DC AC BEEP
• /

V- il -mA A COM

FUNCTION

RS RI
: reOEM,
FLOE
115
3
, IC1 R54069

a, Z _____,
v9 r 9rräs
fe,imEri A_
:VI 774 YleI OIE -OE"g,
'OEattli3
- 1
rerr
P:SesbzegFel.--reeleStela

Fig.15 Giunti a questo punto dovete collegare la breadboard all'alimentatore del Minilab.
Per fare questo collegate il filo marrone della massa della basetta ad uno qualsiasi dei 4 fori
del connettore siglato GND e il filo rosso della +12 Volt ad uno qualsiasi dei 4 for del connet-
tore siglato +V come indicato in figura.
Ruotate la manopola siglata VOLT OUT tutta verso sinistra in posizione min.
Selezionate il commutatore MODE su DC ed il commutatore FUNCTION su V.

Nota: quando ruotate il commutatore FUNCTION dovete aver cura di osservare sempre questa
precauzione:

-non ruotate mai11 selettore FUNCTION dalla posizione Valla posizione mA se le bocco-
le del tester sono collegate ad una tensione, perché si rischierebbe di danneggiare il ck-
cuito di misura del tester.
In questo caso staccate prima icavi dal circuito che state misurando, poi ruotate il selettore
FUNCTION e quindi riattaccate ica vi.
Per la stessa rag/one non collegate mai ipuntali del tester ad una tensione se il selettore
FUNCTION non é su//a posizione V (Volt).

Quindi prendete uno spezzone di filo blu e inseritelo in uno dei for del connettore GND.
Prendete poi uno spezzone di filo rosso e inseritelo in uno dei for del connettore +V.

Ora collegate il filo blu alla boccola siglata COM del tester e il filo rosso alla boccola siglata
V-11-mA sempre utilizzando icavetti muniti di puntali collegati ai cavetti con coccodrilli.
Questo collegamento vi servirá per misurare con il voltmetro la tensione di alimentazione che
andrete a fornire al circuito.

76
MODE FUNCTION

Fig.16 Ora accendete il Minilab. Ruotate piano la manopola VOLT OUT in senso orario fin quan-
do non leggerete sul display del tester un valore il più possibile vicino a 12,00.

Sappiate che non ä indispensabile ottenere esattamente il valore 12,00 ma basterä che il valo-
re sul display sia compreso tra 11 e 12 Volt.

In questo modo avete fornito al circuito l'alimentazione di +12 Volt necessaria per il suo fun-
zionamento.

77
P rova del circuital'

Ora che avete realizzato il circuito del vostro portachiavi, potrete divertirvi a provarne il funzio-
namento. Per farlo basterä collocarlo a qualche metro di distanza, emettere un breve fischio ed
ascoltare. Se il montaggio dei componenti ěstato eseguito correttamente, sentirete che il circui-
to "risponde" al vostro richiamo con un suono di una certa intensitä, che vi consentirá di loca-
lizzare facilmente il vostro portachiavi.

All'inizio dovrete "imparare" a modulare il vostro fischio alla giusta tonalitä ed intensitä. Tenete
presente che per attivare il circuito il fischio deve avere una tonalitä il più possibile acuta ed u-
na intensitä adeguata.

Provate a modulare il vostro fischio fin quando non individuerete la giusta sonoritä. Dopo un po'
di alienamento vi accorgerete che, anche ponendo il circuito ad una distanza di diversi metri,
riuscirete ugualnnente ad attivarlo.

Osserviamoil funzionamento del portachiavi sonoro con l'oscilloscoplo

Materiale necessario per eseguire l'esperimento

Personal computer con presa USB


Scheda LX.1690 Oscilloscopio + Analizzatore di spettro
+ software VA
Cavo RG 1.102
Riviste N.238-N.239
Circuito di calibrazione LX.1691
Cavo RG 1.05

L'oscilloscopio, l'avrete ormai capito, é uno strumento davvero straordinario per tutti gli appas-
sionati di elettronica, perché permette di visualizzare sul suo schernno qualunque segnale elet-
trico. Con questo apparecchio, anche chi non é esperto pub riuscire a comprendere come fun-
ziona un circuito, osservando la forma dei segnali presenti nei diversi punti.

Cosi, dopo avere eseguito il montaggio del portachiavi sonoro, con questo esperimento vi di-
vertirete ad osservare come funziona il circuito che avete costruito, utilizzando l'oscilloscopio
per pc presente nella versione Advanced del Minilab.

78
Nella rivista N.238 abbiamo spiegato dettagliatamente come installare il software VA e come
configurarlo.

Per evitare inutili ripetizioni vi rimandiamo perciò alla lettura di questi argomenti, riportati alle
pagg.87-88-89-90 e alle pagg.99-100-101 della stessa rivista.

Nella rivista N.239 abbiamo invece spiegato dettagliatamente la procedura di calibrazione alle
pagg.113-114-115-116-117 alle quali vi rimandiamo.

IX 1690

Fig.17 Dopo avere eseguito la calibrazione dell'oscilloscopio dovrete provvedere a collegare al


canale CHA della scheda LX.1690 il circuito che avete costruito, come indicato in figura, utiliz-
zando l'apposito cavetto munito di connettore BNC da un lato e di due coccodrilli dall'altro.

Se osservate la scheda noterete la presenza di due piccoli deviatori.

Quello relativo al canale CHA äquello superiore, e per eseguire la prima parte delle misure che
abbiamo previsto andrä posto nella posizione x10, cioä a metä.

Icoccodrilli andranno poi collegati di volta in volta nelle diverse posizioni che vorrete osserva-
re sulla breadboard.

Una volta che avete eseguito queste semplici operazioni, siete pronti per "tuffarvi" nel circuito
con il vostro oscilloscopio.
Nelle figg.4, 5 e 6 riportate all'inizio dell'articolo abbiamo schematizzato le diverse condizioni di
funzionamento del portachiavi, e cioä a riposo, in ricezione e in emissione del fischio.

Ora potrete divertirvi a curiosare con il vostro oscilloscopio all'interno del circuito per verificare
se le cose stanno proprio come abbiamo detto.

La prima misura che andrete ad eseguire ä quella sul circuito a riposo.

79
— 12 V +

Se. i•ere
,

" IC1 G04069

A--eeesiece.co--Le efee
eg-st-e.te-e-..e.eme

GND

VERSO CHA"
DELLA SCHEDA LX 1690

Fig.18 Quando abbiamo spiegato il funzionamento del portachiavi, abbiamo detto che a riposo
l'oscillatore risulta bloccato dal transistor TR1 che si trova in conduzione.
Per osservare l'uscita dell'oscillatore dovrete collegare due spezzoni di filo sulla breadboard in
questo modo:

-uno andrä collegato alla linea azzurra contrassegnata dal segno corrispondente in questo
caso alla massa del circuito;

-l'altro andrä collegato alla uscita dell'oscillatore sulla breadboard, nel punto indicato in figura.

Per farvi meglio comprendere la misura che andiamo ad eseguire, abbiamo visualizzato con due
frecce sullo schema elettrico idue punti dai quail viene prelevato il segnale per l'oscilloscopio.

Collegate ora il coccodrillo nero del cavetto proveniente dalla scheda LX.1690 alio spezzone di
filo collegato alla massa, e il coccodrillo rosso alio spezzone di filo che avete collegato all'usci-
ta dell'oscillatore, come indicato in figura.
Fate moita attenzione a non invertire idue coccodrilli.

Poichä il coccodrillo nero, che corrisponde alla massa della scheda LX.1690, cioä del vostro o-
scilloscopio, risulta collegato alla massa del circuito da misurare, la misura che eseguirete
sarä una misura della tensione presente all'uscita dell'oscillatore riferita alla massa del circui-
to, che vedete indicata nello schema elettrico con un piccolo triangolino.
Come potete notare, in questo caso la massa del circuito coincide con il polo negativo dell'ali-
mentatore da 12 Volt.
Dopo avere collegato icoccodrilli, dovrete collegare la breadboard all'alimentatore del Minilab
come indicato nella fig.15, dopodichä dovrete procedere ad alimentare il circuito con la tensio-
ne di 12 Volt, seguendo le stesse istruzioni di fig.16.

Ora, dopo aver acceso il computer, cliccate due volte sulla icona VA come indicato nella prima
figura della sezione intitolata "configurazione del VA" che troverete alla pag.87 della rivista
N.238. Seguite le indicazioni riportate nelle figure successive, finchä non vedrete comparire sul -
lo schermo la finestra principale del VA rappresentata nella pagina a lato.

80
Off S F HELP

OE'e r0.4
2Š 67'
-

III Ill» IBM 17 %I: Inv r r


11111111111111111111111111111111 net«.
Slope
(S. Pole*
Teet

111111111111
Neseeme o
.

0
r;54 e

1111111111111111111111111111 e
ODernevei

”7"4 BBESUE
Mein I Mae I Got ITKO I
IMD
17 Stay on rop
oo rva.
rReq. men
rWe/mien.
rPhew
rTHO view
0
.
440
1242
111111111111111111111111111 rT 1,
.4 04.1om:e rx U
1
:F
11111111111111111111111111111111111111111111 rz4Lc f
w rr"
11131111111111111111111111111111111111111 .420
111111111111111111111110111111111111111111131 J. g,Hae
rInfo
egezi
1111111111111111111111MIR111151.1
Step OhenTelle)
rr"— OE3
4. milli l ,el
Ma"

Fig.19 La finestra principale del VA che compare sul computer ë composta da due schermi.
Lo schermo superiore é lo schermo dell'oscilloscopio, che utilizzeremo per osservare idiversi
segnali presenti sul nostro circuito.

ef123"-
Trez Ire• r r
Tapp, - Towel
Slope
min I Spettreen Seed IWide I
Desks I
Flirt I
Coke. ICapture I TMO IUnceelebe I 2FiC I
me/d Zoom Tree Y.exe
e POICert z•-cori , 3
Tugger Left
Potieve elope
r Needy,: tie
c.da I
Da* Ihresined pore led eel*
T,spet Right DI le I
e Peeve tipe ILTnp
rNeer. doe ' mope
e
epeceum
Pr. Ode heeled poet hi"de ntrAol
I
ene "
rMAUD/A
r01131tAID/A
FOE," OE
- r•
;tip P
-r " - r
r
000.AcoWj '4
-
Y•
met Xmm
FLog r.Logr
r:Hdd ft. X
FOE moon 2:1
kdo
:ter3 Charnel
-Step
_A,g_o j lea LI Ir— E'

Fig.20 Cliccate sul tasto Settings posto nella parte alta a sinistra dello schermo.
All'interno della finestra che si aprirà selezionate l'opzione Scope e nella finestra successiva

81
controllate l'impostazione di questi connandi:

-il cursore Vpos deve essere posizionato esattamente al centro della corsa;
-regolate il cursore Trig in modo che anche la linea tratteggiata relativa al trigger vada a posi-
zionarsi esattamente al centro dello schermo;
-regolate il cursore ms/d in modo da ottenere nella casella sottostante il valore più prossimo a
9 ms/d;
-posizionate il cursore Zoom completamente verso l'alto;
-nella casella bianca Trig deve essere presente il segno di spuntatura;
-deve essere presente la spuntatura anche nella casella Positive Slope e nella casella Y-axis
nella dicitura Volt.

Se qualche comando fosse fuori posto modificatelo opportunamente.

Adesso siete pronti per visualizzare sullo schermo il segnale presente all'uscita dell'oscillatore.

Per attivare l'oscilloscopio dovrete cliccare con il tasto sinistro del mouse sulla opzione ON
che vedete in alto asinistra nella barra delle opzioni. La scritta si tramuterä in OFF esullo scher-
mo vedrete apparire una linea piatta come quella riprodotta nella figura sottostante.

Fig.21 Questo significa che all'uscita dell'oscillatore non ä presente alcun segnale, come ä logi-
co aspettarsi, visto che il circuito ä a riposo.

Ora proviamo a vedere cosa succede al circuito quando emettete un fischio di richiamo. Os-
servate con attenzione lo schermo dell'oscilloscopio e lanciate un breve fischio.

Tenete presente che per eccitare il circuito ä necessario che il fischio abbia una tonalitä suffi -
cientemente acuta. Nella immagine che segue abbiamo coito quello che succede un attimo do-
po che il circuito percepisce le onde sonore del vostro fischio.

82
...12.1351
ChEiř•I

FOE rig
res.
Ske
iM %Me
rNneen

i" DM •

17 Stay on lop
rvon (net«
rFfeM mete
rwave o.n
rPhu, MA 51
rTMO Men
rTHD.Nonn mg. FOT

ZR1.5 men, nsed F


O—

F
l "OE, r Loa r
—g rHold r' nun X

*men
r Info
OE
Dunne

Fig.22 In questa innmagine siamo riusciti a cogliere l'attimo preciso in cui l'oscillatore, attivato
dal vostro fischio, inizia a produrre il segnale ad onda rettangolare che viene amplificato dal
transistor TR2 ed inviato poi alla capsula piezo, la quale inizia ad ennettere un suono prolunga-
to simile a quello di un cicalino. Cogliere esattamente l'attimo in cui l'oscillatore inizia a lavora-
re non é semplice. Osservare il segnale emesso successivamente dall'oscillatore é invece mol-
to più facile, perché ha una durata abbastanza lunga, di 4-5 secondi circa. Sullo schermo del-
l'oscilloscopio potrete osservare un segnale molto simile a quello rappresentato nella figura sot-
tostante, nella quale il valore ms/d ě stato portato a 0,9326 per espanderlo.

!t‘ Senn: I Plmse 1 Wave 'Penmen« _FiLanie FlonnWndorn .40 LLIELjj

Mo. I
m. I
Caps. ITHD 1IMD

167 5My on top Capture

r.Vok o,.',,
ro, meta
Wee Gen

iMOMOMMIMENZMNERMffliiMIZei r Info

OE:rononzi

MIEMBIOMIBI» t_o I 16 dB 3 I
A 3

Fig.23 Come potrete notare, tuttavia, il segnale rinnane visibile sullo schermo dell'oscilloscopio
solo per pochi secondi, ecioè unicamente per il tempo in cui rimane attivo l'oscillatore, poi scorn-
pare perché l'oscillatore si disattiva ed il cicalino smette di suonare.
In questo modo non solo non possiamo osservarlo compiutamente, ma non abbiamo modo nem-
nneno di misurarlo perché scompare dallo schermo molto rapidamente.
A questo punto entra in gioco il comando di "Capture Scope".

83
; II "Capture Scope"

Ora che siete diventati più esperti nell'uso del vostro oscilloscopio per pc, ě giunto il momen-
to di spiegarvi come funziona uno dei suoi comandi più interessanti e cioè il "Capture Scope".

II Capture Scope del vostro oscilloscopio virtuale riproduce la funzione di "memoria", che fino a
pochi anni fa era presente solo negli oscilloscopi di più alto livello, cioè negli strumenti di tipo
professionale.

Questo comando si rivela straordinariamente utile quando si vuole osservare il funzionamento


di un circuito elettronico, perché consente di mantenere in memoria l'andamento di un segnale
elettrico, permettendo cosi di osservare anche quei segnali la cui durata ě talmente breve da
comparire solo per un attirno sullo schermo.

E' il caso ad esempio del segnale riprodotto in fig.22, in cui abbiamo coito il momento preciso
in cui il circuito comincia ad oscillare.

E' nella osservazione di fenomeni come questo, e in molti altri casi, che diventa indispensabile
il Capture Scope.

Per capire di cosa si tratta tomate alla finestra principale del VA riprodotta in fig.19 e cliccate
sull'opzione Settings, posta in alto a sinistra sulla barra delle opzioni.
Si aprirà la finestra sottostante.

Fig.24 Cliccate ora sulla opzione Capture e vedrete aprirsi la finestra seguente.

84
Serums I

Vora Tre »Id

•[ OM'"H OE

HMI ISemotand Saxe 1Gib.» 1Device IFR» ICobro De». IIND IUncertrire I511.51

Ceplum SCOge [AMMO Spectrum »a Conte i r


Cape» Mope ewe. la Swann mane he EDIT herdow
F -3 momarel Pe one Intrut Wm) ¡,•3.. »MPH
.OE
Start ceptue me» St» capture Seectxrn cenc.hol
Ceehue newo Sample* berme me» «midi» a»
e with MO threehred

r he« OEhrelhoId
Keeoims.o.00)
ramp» ohipper laugh»

rHero »ter
rWayeGen
rPh»
r,THD Pew
rTHD•Noioeon 100

r511.5 meter
,,
rued 1127—

Y •mu X •mu
r
Rug

rL p
o
r Hold r OEue)(
r [Mt teem zI
rIreS
Average I
;1 1
Channel
; Step
Adel 16ce
Ct 458 580

Fig.25 In questa finestra sono presenti due sezioni principali e cioè il Capture Scope a sinistra
e il Capture Spectrum a destra. Noi utilizzeremo la sezione Capture Scope che é quella che
si riferisce all'oscilloscoplo.

ersere'"
»el PnCe Wave ¡Femme, Fem. HELP
ChErtFir ---
,Vom 2M2 DI ex/d

off 325 [ I
Main ISeeMem,l504 8 1C"'" I>Mee! 9 me Celme C.Mme THO IUncertaine4 MIX I

Ceure Serfro Capture Spectrum r•


Capture scope templet for SpecAuro »erne For EDIT wind.
Uwe As I
12 j»an« Po one earl »MP I1 zi bullertel


ind.,OE mature ma» Stott eepurre SPectrum .22, .td
25.2

Samples beer., =elm


20
30 etheetheld jo
40 =mg treor threohold
50
BD Bollelol ln'Sol0 CO I
>Mggee hmehold
.0.00'• 0.58»
Segi a»se rho:eh» et best tor
IIND I
eon...Jere *ample, (0 m5)

r,CepeurnEi

Enablng Cepeburn means thee the


*cope window.' deplap
"teem» .of the real and rat the
eel Bod. You Marie doable orm
moth» windova t.ensp
•mah lab) °Menu» you Mould
'Yenta," the moue wind» ueing
the hcoMpuMion track» et the
bottom el scope window.

Pee
ee0
500
Pee

720 850 320

Fig.26 Se cliccate con il tasto sinistro del mouse sulla freccetta posta sotto la scritta "Capture
Scope samples for.." vedrete aprirsi una finestra nella quale é riportata una serie di tempi che
va da 0 secondi fino a 100 secondi, come visibile in figura.
Questo é il tempo durante il quale rimane aperta la finestra del nostro Capture Scope.

85
Se per esempio impostiamo un valore di 2secondi, significa che l'oscilloscopio comincerä a re-
gistrare il segnale a partire dal momento del "capture" per una durata di 2 secondi.

Se invece impostiamo un valore di 100 secondi, significa che a partire dal momento del "cap-
ture", l'oscilloscopio registrerä il segnale sullo schermo per una durata di ben 100 secondi.

Perciò il valore che dovremo selezionare in questa tabella dipenderä unicamente dalla durata
del segnale che vogliamo osservare.

Precisamente, se il segnale ë di breve durata selezioneremo un tempo ridotto, ad esempio 1o


2 secondi, se il segnale ha una durata maggiore selezioneremo un tempo superiore.

Subito sotto la finestra dei tempi ěpresente il pulsante con la scritta "Start capture scope". Clic-
cando su questo pulsante con il tasto sinistro del mouse si dä inizio alla cattura del segnale
per un tempo pari al tempo selezionato in precedenza.

Al di sotto del pulsante ëpossibile inoltre selezionare tre diversi modi di funzionamento del "Cap-
ture Scope".
Spuntate l'opzione "with no threshold", che é quella che utilizzeremo per le nostre misure.

Supponiamo di volere catturare con il "Capture Scope" il segnale riprodotto nella fig.22.
Per farlo dovrete procedere come segue:

-lasciate collegati icavetti a coccodrillo sulla uscita dell'oscillatore, come indicato in fig.18;

-portate il selettore relativo al canale CHA della scheda LX.1690 sulla posizione x100;

-nella finestra "Capture Scope samples for..." selezionate un tempo di 5 secondi;

-cliccate con il tasto sinistro del mouse sulla opzione ON che vedete in alto asinistra nella bar-
ra delle opzioni, attivando l'oscilloscopio.
La scritta si tramuterä in OFF e sullo schermo vedrete apparire una linea piatta, perché il cir-
cuito é a riposo.

Nota: ricordatevi che se dimenticate di cliccare sulla opzione ON l'opzione "Capture Scope" non
funzionerä.

A questo punto siete pronti. Posizionate il puntatore del mouse sul tasto "Start Capture Scope"
e tenetevi pronti a cliccare con il tasto sinistro del mouse.

Ora premete il tasto sinistro del mouse facendo partire il "Capture Scope" e subito dopo fi-
schiate, attivando l'oscillatore.

Al di sotto del tasto "Start capture" si aprirä una barra ascorrimento, sulla quale viene visua-
lizzato il tempo di "capture" che in questo caso ě di 5 secondi.

Al termine, compare automaticamente sullo schermo la videata che vedete riprodotta in fig.27.

86
Fig.27 A questo punto cliccate con il tasto sinistro del mouse sul tasto "Zoom out" in basso a
sinistra, e vedrete comparire la finestra sottostante,

ffilbe Yee. %km

Fig.28 Come potete vedere il Capture Scope ha funzionato egregiamente perché é riuscito a
fotografare esattamente il punto di partenza dell'oscillatore, mostrandovi come varia il segnale
all'uscita dell'oscillatore passando dalla condizione di riposo a quella di attivazione con il fi-
schio.
Ma non ě finita qui, perché il Capture Scope vi offre la possibilitä di ingrandire a vostro piaci-
mento il segnale che avete memorizzato, consentendovi di esplorarlo fino al minimo dettaglio.
Supponianno ad esempio che desideriate osservare nneglio la parte iniziale del segnale.

87
kFee DM %Am Vow

The Channel A1A43)DIA ecevenion


Zoo' I :
15X: i 21Z; I
1 6.Ur r AAA

Channel 9DOE* Axe


1
)
<';

Fig.29 Posizionate il puntatore sul lato sinistro dell'innmagine, come indicato in figura. Ora, sem-
pre tenendo prennuto il pulsante sinistro del mouse, trascinatelo portando il puntatore in basso
a destra come indicato in fig.30.

FN D/A X

Text /OECA43)D/A
OE .16%. I «15%.1 X i
i.euesi
vI 1Y, .0-
1CD

Seem Channel la WA conwnean


›. 0
IY 0

Fig.30 Vedrete aprirsi un riquadro bianco che indica la porzione di segnale che andrete ad
espandere.

Appena rilasciate il tasto sinistro del mouse vedrete comparire una nuova finestra che mostra la
porzione di segnale che avete selezionato, ingrandita, come visibile in fig.31.

88
F
ir DM Xede VYINY

, ChormolA M410M ogemMon


'215sZ: rAuto

thonmd Et DM amnia*
YOE 0

Fig.31 Se volete, ora potete ingrandire ulteriormente ripetendo la stessa procedura sulla nuova
finestra che avete aperto, come indicato in fig.32.

2Flo DM Ytem Mew

rar PA*,
Omne.o4 AM•11 I
DM mermen

Owed OOM *omen*,


0

Fig.32 In questa figura ë evidenziata nel riquadro bianco la porzione di segnale che verrà in-
grandita. Otterrete cosi l'immagine ingrandita rappresentata nella fig.33.

89
Fie DM X. Mew

Time Chmrei AMen,* commie..


!rte.
r

SomMob Maned 13 DM comemm

1,

Fig.33 Come avete potuto constatare direttannente, questo comando offre una possibilitä prati-
camente illimitata di esplorare isegnali elettronici, anche quelli che hanno una durata brevis-
sima e che non riuscireste ad osservare altrimenti in alcun modo.

Dopo aver visto come "zoomare" avostro piacimento su un segnale elettrico, vediamo quali al-
tre funzioni sono presenti sulla finestra del Capture Scope.

-al di sotto della schermata ä presente un cursare orizzontale. Spostando il cursore é possi-
bile esplorare orizzontalmente tutto il segnale catturato, ingrandito;

-sul lato destro della schermata ä presente un secondo cursare, verticale. Spostando il cur-
sore potrete esplorare tutto il segnale ingrandito, in senso verticale;

-premendo itasti -15%x e +15%x avrete la possibilitä di ridurre oppure di ingrandire ancora
il segnale in senso orizzontale;

-premendo itasti -15%y e+15%y avrete la possibilitä di ridurre oppure di ingrandire maggior-
mente il segnale in senso verticale;

-premendo il tasto "Zoom out" ritornerete sempre al segnale di partenza non ingrandito.

Ora che abbiamo memorizzato il segnale dell'oscillatore vogliamo sapere qual ä la frequenza
del fischio emesso dal nostro portachiavi sonoro.

Per fare questo occorre selezionare una porzione più stabile del segnale, spostando il cursare
orizzontale verso destra, fino ad ottenere una immagine simile a quella rappresentata in fig.34.

90
Fe D/A KW.

áA,vAl AA41D/A AcevArer,


Z.^OE W I 75 ,
1: :1%
1:1 0
111 "4
172
r .Auto

Sperm
X:V
=I :00
Chu** 0D/A converen

Fig.34 Con la stessa procedura che vi abbiamo spiegato in precedenza potrete ora selezionare
una parte del segnale ed espanderlo ulteriormente.
Una volta ingrandito, il segnale si presenterà come visibile nella figura successiva.

Fee D/A M.

Chreel AiA4) D/A oonvenman


Z.OE^OE . OE :
1
1 NY I 21:Z: Ý:
› 10,07r 0?
rAOE.g.
scnotrurn

1J__J xy;
Ch,r,./7 DM converoon

Fig.35 Come potete osservare il segnale prodotto dall'oscillatore é costituito da una serie di on-
de rettangolari.
Ora posizionate il cursore del mouse in modo che la linea verticale che attraversa lo schermo
vada a posizionarsi esattannente sul fronte di salita del secondo picco, come indicato in figura.
Osservate in basso a sinistra la dicitura che compare a fianco del tasto +15%x:

x: 1.570,707

91
Nota: se il VA ésettato secondo il sistema anglosassone, potreste trovare la dicitura 1,570.707
che sia per 1.570,707.

Quest° valore indica che il fronte di salita del secondo picco si é prodotto esattamente
1.570,707 millisecond', cioè 1,5 secondi circa, dopo lo start del "Capture Scope".

Poiché l'asse orizzontale del tempo é tarato in millisecondi, cioè in millesimi di secondo, capi-
te che ě possibile effettuare con il Capture Scope delle misure molto accurate anche di tempi e-
stremamente brevi. Prendete nota del valore di x indicato afianco del tasto +15%x, che in que-
sto caso é di 1.570,707. Posizionate ora il cursore in modo che la linea verticale vada a coinci-
dere con il fronte di salita del terzo picco. In questo modo ci siamo distanziati sull'asse oriz-
zontale esattamente di 1 intera onda rettangolare.

Fig.36 Registrate il nuovo valore di x, che in questo caso é di 1.571,59.

Nota: se il VA è settato secondo il sistema anglosassone, potreste trovare la dicitura 1,571.59


che sta per 1.571,59.

fl secondo picco si épresentato perciò dopo 1.571,59 millisecond' dall'inizio del Capture Scope.

Se ora sottraete il primo valore dal secondo otterrete la durata di 1 intera onda rettangolare
in millisecondi:

T = 1.571,59 — 1.570,707 = 0,883 millisecond'

Questo ě il tempo che intercorre tra il picco di inizio dell'onda onda rettangolare e il picco di ini-
zio della successiva.

La durata di una intera onda viene chiamata periodo e indicata con la lettera maiuscola T.
Possiamo perciò dire che ogni intera onda ha un periodo di 0,883 millisecondi.

Se conoscianno il periodo T di un'onda possianno ricavare facilmente la sua frequenza, cioè il


numero di oscillazioni che awengono in 1secondo, con una semplicissinna formula:

: L11
-

92
dove:

fé la frequenza dell'onda in Hertz


T ä il periodo in secondi

Nei nostro caso abbiamo misurato un periodo T di 0,883 millisecondi, che corrispondono a
0,000883 secondi.
Sostituendo questo valore nella formula otteniamo:

f= 1: 0,000883 = 1.132 Hertz

Abbiamo cosi appurato con la nostra misura che il cicalino del nostro portachiavi sonoro emet-
te un suono di frequenza pari a circa 1.100 Hertz.

Come avete visto, con il Capture Scope non solo ä possibile "fotografare" segnali elettrici che
hanno una durata brevissima ma ä anche possibile misurarne con precisione la durata e quin -
di la frequenza.

Se ora volete divertirvi avedere sullo schermo dell'oscilloscopio l'effetto prodotto dalle onde so-
nore del vostro fischio, non dovete fare altro che togliere il filo dalla uscita dell'oscillatore ecol -
legarlo sulla breadboard nel punto indicato in figura, che corrisponde all'uscita del blocco am-
plificatore.

E' qui che ä possibile osservare infatti il segnale prodotto dalla capsula piezoelettrica, quando
viene sollecitata dalle onde sonore del vostro fischio.

- 12 V 1-

VERSO CHA'
DELLA SCHEDA LX 1690

Fig.37 Ora che siete collegati nel punto giusto fate partire di nuovo il Capture Scope con il ta-
sto sinistro del mouse e subito dopo iniziate a fischiare.

Cercate di modulare il vostro fischio passando da una tonalitä più bassa ad una tonalitä più a-
cuta e vi accorgerete che con la tonalitä bassa il portachiavi non si attiva ma non appena pas-
sate ad una tonalitä più acuta, il circuito scatta immediatamente ed inizia a suonare.

93
h
2,5,NOE 4910 ,OE1.51»
unl

Fig.38 In questa figura abbiamo riprodotto una situazione simile a quella appena descritta.
Nella prima parte della registrazione, a sinistra nel grafico, il fischio ha una tonalitä troppo bas-
sa ed il circuito non si attiva.
Nella seconda parte a destra nel grafico, invece, l'intensitä e la frequenza del fischio sono mag-
giori ed il portachiavi percepisce la variazione e risponde al vostro richiamo.

Fig.39 In questa figura abbiamo ingrandito il segnale utilizzando il comando di zoom.

94
Figg.40-41 In queste due figure, invece, ci siamo divertiti a selezionare una porzione di segna-
le ead ingrandirlo progressivamente per osservare nel dettaglio ciascuna delle onde sonore pro-
dotte dal vostro fischio.

2-1Litjve.et 115131114116 Itlinneet40, 411.45131110

eszd .451,1 marm

CannineletMaNcamtersen•

Conclusioni

Con gil esperimenti proposti in questo numero avete visto come utilizzare l'oscilloscopio per
osservare dall'interno il funzionamento di un circuito elettronico. Avete inoltre preso confi-
denza con un nuovo comando del vostro oscilloscopio per pc, il Capture Scope, che vi con-
sente di visualizzare segnali elettrici della durata di pochi millesimi di secondo. In questo mo-
do avete imparato a memorizzarli sullo schermo e ad espanderli successivamente, per os-
servarne l'andamento e misurarne la frequenza. Nei prossimi numen iapprofondiremo anco-
ra l'uso dei van icomandi dell'oscilloscopio, addentrandoci in nuove entusiasnnanti misure.

95
Lo stadio trasformatore (TM01.38) + componenti
COSTO di REALIZZAZTONE
esterni siglato LX.3004, compreso il mobiletto pla-
Progetto "portachiavi sonoro" pubblicato nelle pa- stico Euro 12,00
gine precedenti, comprendente tutti icomponenti
necessari per realizzare il circuito LX.3008 (vedl II mobile plastico M0.3000 comprese le masche-
fig.1) Euro 8,00 rine forate e serigrafate Euro 35,00

Progetti precedenti II solo circuito stampato LX.3001 Euro 12,50


II solo circuito stampato LX.3002 Euro 7,00
Progetto "allarme antiintrusione" LX.3007 pubbli- Euro 4,50
II solo circuito stampato LX.3003
cato nella rivista N.239 Euro 9,00

Progetto "generatore di onde sinusoidali" Nota: ovviamente, perché il Minilab sia funzionan-
LX.3006, pubblicato nella rivista N.238 Euro 6,00 te dovrete provvedere all'acquisto di tutti e 4 ibli-
ster e del mobile che compongono il progetto.
Progetto "come accendere una serie di diodi led"
LX.3005, pubblicato nella rivista N.237 Euro 6,50 Ricordiamo aquanti fossero interessati all'acquisto
del Minilab già montato ecollaudato presso ino-
Ia Breadboard stri laboratori e provvisto di certificazione CE che
dovranno specificarlo al momento dell'acquisto.
La Breadboard LX.3000 (codice 2.3000) sulla qua- In tal caso ai prezzi sopraindicati andrà aggiunto
le vanno montati icomponenti relativi a ciascuno l'importo di Euro 50,00.
dei progetti pubblicati Euro 9,00
Iprezzi sono comprensivi di IVA, ma non delle spe-
se postali di spedizione a domicilio.
Accesson

Chi dispone del Minilab nella versione "Advanced"


Aggiornamenti software
e desidera eseguire l'esperienza "osserviamo il
funzionamento del portachiavi sonoro con l'o-
Se avete acquistato la versione "Advanced" avre-
scilloscopio", dovrà richiedere a parte un cavo
te trovato a corredo un CDRom contenente il
con 2 BNC lungo 50 cm (cod. RG1.05), un cavo
software del Visual Analyser da installare sul vo-
con BNC e due coccodrilli lungo 1 m (cod.
stro pc, la cul versione dipende dal momento in cui
RG1.102) e il kit del circuito di calibrazione
stato acquistato il prodotto.
LX.1691 (pubblicato nella rivista N.232).
Questo perché il software del VA viene frequen-
temente aggiornato con l'introduzione di ulteriori
II circuito di calibrazione LX.1691 Euro 15,50
Euro 3,50 opzioni ed accessori, che consentono di effettua-
II cavo RG1.102
re sempre nuove interessanti misure.
II cavo RG1.05 Euro 4,50

Nota: tenete presente che per il collegamento tra Se desiderate mantenervi aggiornati e usufruire
il pc ela scheda LX.1690 Oscilloscopio +Analiz- delle nuove versioni del software del VA via via
zatore di spettro dovrete acquistare un cavo USB che diventano disponibili, potrete farlo scaricando
per stampante reperibile presso qualsiasi rivendi- gratuitamente l'ultima versione del software Visual
tore di materiale informatico. Analyser direttamente dal sito:

Per realizzare il MINILAB pubblicato http://www.sillanumsoft.com


_nella Rivista N.237_
Inoltre, tutti coloro che sono interessati ad amplia-
Tutti icomponenti necessari per realizzare la sche-
re le loro conoscenze sull'uso del VA potranno con-
da base del Minilab comprensiva di generatore di
sultare inostri precedenti articoli:
funzioni + annplificatore BF siglata LX.3001, com-
"Oscilloscopio eAnalizzatore di spettro per pc"
preso il circuito stampato Euro 43,00
Rivista N.232
La scheda di alimentazione siglata LX.3002, com- "Analizzatore di spettro su pc" Rivista N.233
preso il circuito stampato Euro 30,00 "Misurare la distorsione di un amplificatore con
il pc" Rivista N.238
La scheda del tester siglata LX.3003, compreso il ed iprossimi che verranno pubblicati su questo ar-
circuito stampato Euro 55,00 gomento nella nostra rivista.

96
MINILAB "JUNIOR"

Questa versione del Minilab (codice


LX.3000/J) édedicata ai ragazzi ed
agli studenti della scuola media in-
feriore epiù in generale a chi desi-
dera iniziare l'apprendimento delre-
lettronica senza disporre di basi
specifiche. Comprende:

- Minilab completo di trasformatore;


-il corso di elettronica "Imparare
l'elettronica partendo da zero".

MINILAB "SENIOR"

Questa versione del Minilab (codice


LX.3000/S) é ind/cata per chi é già
in possesso delle nozioni basilari e
desidera approfondire la conoscen-
za dell'elettronica. Comprende:

-il Minilab completo di trasformatore;


-il volume "Handbook";
-la libreria tecnica su CD-Rom NElab

MINILAB "ADVANCED"

Questa versione del Minilab (codice


LX.3000/A) éideale per chi deside-
ra ampliare le proprie conoscenze,
perché consente di corredare il Mi-
nilab con due ulteriori strumenti, l'o-
scilloscopio el'analizzatore di spet-
tro. Necessita di un pc dotato di pre-
sa USB. Comprende:

-il Minilab completo di trasformatore;


-la scheda di interfaccia LX.1690
ed il relativo software applicativo.

97
Da oggi il Minilab ä CERTIFICATO anche per la scuola

Desideriamo informare tutti quei letton ie quegli istituti scolastici che intendono acquistare il
nostro minilaboratorio di elettronica nella versione premontata, che dall'inizio del mese di
Aprile 2009 il Minilab ä corredato della certificazione relativa alla compatibilitä elettroma-
gnetica.

Tutte le misure relative alla EMC (compatibilitä elettromagnetica) e alla sicurezza elettrica del
Minilab sono state eseguite presso iLaboratori MANCOM di Sassello e Cairo Montenotte,
sotto la direzione del Responsabile Tecnico Maurizio Manfrä.

Essendo comnnercializzato nelle tre diverse versioni, Junior, Senior eAdvanced, abbianno prov-
veduto a certificare oltre allo strumento base, anche gli strumenti a corredo ecioä l'oscillosco-
pio digitale, il generatore BF, il voltmetro elettronico, il frequenzimetro e l'analizzatore di
spettro inclusi nell'analizzatore BF LX.1690.

Oltre alla certificazione della strumentazione iLaboratori MANCOM ci hanno offerto una inte-
ressante opportunitä di collaborazione con la nostra rivista, proponendoci un servizio di consu-
lenza gratuita per tutti inostri letton, in materia di sicurezza elettrica e inquinamento elettro-
magnetico.

Cosi quei letton iche desiderano ricevere chiarimenti in mento a questi temi, potranno porre ilo-
ro quesiti scrivendo direttamente ai Laboratori MANCOM all'indirizzo di posta elettronica
[email protected] oppure chiamando inumen itelefonici 3929944449 o 3292505736.

98
DICHIARAZIONE CE DI CONFORMITA
IMMUNITA'
(DgettIva bassa tensione ecompatIbIlitš elettromagnetica)

No. :290905A CEO EN 61000-4-2 (01/09/1996 ) + CE! EN 61000-4-2/A1 (01/02/1999 ) +


CEO EN 61000-4-2/A2 (01/10/2001 )
costruttore.CENTRO RICERCHE ELETTRONICHE DI BAIN! BRUNA &C Prove di immunitä a scarica elettrostatica
RIVISTA NUOVA ELETTRONICA
indlrizzo: S.L. VIA DELL'INDUSTRIA 440026 IMOLA (BO) ITALY
CE! EN 61000-4-3 (01/0 4/2007) + CET EN 61000-4-3/A1 (01/01/2009)
S.A. VIA CRACOVIA 19 40139 BOLOGNA ITALY Tecniche di prova e di misura -Prova d'immunitä ai campi elettromagnetici
a radiofrequenza irradiati

DICHIARA

sotto la propria tesponsabilita' che il prodotto elettronico NUOVA ELETTRONICA, CEO EN 61000-4-4 (01/01/2006 )+ CE! FN 61000-4-4/EC (01/02/2008)
modello MINILAB Tecniche di prova e di misura -Prova di immunitä a transitori/raffiche di im-
pulsi elettrici veloci
soddisfa irequisiti essenziali previsti dalle Direttive:
Direttiva Comunitaria 2004/108/CE del 15 Dicembre 2004
Direttiva Comunitaria 2006/95/CE del 12 Dicembre 2006 CE! EN 61000-4-5 (01/10/2007)
Tecniche di prova e di misura -Prova di immunitä ad impulso
ed e' conforme alle seguenti Norme Armonizzate:

CE! EN 61000-4-6 (01/03/2009


COMPATIBILITA' ELE IIROMAGNETICA Tecniche di prova e di misura -Immunith ai disturbi condotti, indom da cana-
pi a radiofrequenza

EMISSIONI
CEO EN 61000-4-8 (01/0 6/1997 )+ CE! EN 61000-4-8/A1 (01/10/2001 )
CEI EN 55011 (01/03/2009 ) Prova di immunitä a campi magnetici a frequenza di rete
Apparecchi a radiofrequenza industriali, scientifici e medicali (15M) -Caratte-
ristiche di radiodisturbo -Limiti e metodi di misura
CE! EN 61000-4-11 (01/02/2006)
CE! EN 61000-3-2 (01/04/2007 )
Prove di immunitä a buchi di tensione, brevi interruzioni e variazioni di ten-
Limiti per le emissioni di corrente annonica (apparecchiature con corrente di sione
ingresso e- 16 A per fase)

CEI EN 61000-3-3 (01/06/1997 + CEO EN 61000-3-3/A1 (01/05/2002) +


CEO EN 61000-3-3/A2/1S1 (01/03/2006 ) SICUREZZA ELETTRICA

Limitazione delle fluttuazioni di tensione e del flicker in sistemi di alimenta-


CEO EN 61010-1 (01/11/2001 )
zione in bossa tensione per apparecchiature con corrente nominale e- 16 A
Prescrizioni di sicurezza per apparecchi etettrici di misura, controllo e per u-
e non soggette ad allacciamento su condizione tilizzo in laboratorio

DICHIAFtAZIONE CE DI CONFORMITA

(Dlrettiva bossa tenslone ecompatIbIlltä elettromagnetIca)

No. :290906A

costrunore:CENTRO RICERCHE ELETTRONICHE DI BRIM BRUNA 8. C


RIVISTA NUOVA ELETTRONICA
indirizzo: S.L. VIA DELLINDUSTRIA 440026 IMOLA (BO) ITALY

S.A. VIA CRACOVIA 19 40139 BOLOGNA ITALY

DICIIIARA

sotto la propria responsabilita' che il prodotto elettronico NUOVA ELEITRO-


NICA ,modello KM1690, ovvero OSQLLOSCOPIO DIGITALE, ANALIZ-
ZATORE DI SPETTRO, GENERATORE BF, VOLTMETRO eFREQUENZIME-
TRO

soddisfa irequisiti essenziali previsti dalle Direttive:

Dim, Comunitaria 2004/108/CE del 15 Dicembre 2004


Direttiva Comunitaria 2006/95/CE del 12 Dicembre 2006

cd e' conforme alle seguenti Norme Annonizzate :

COMPATIBILITA' ELETTROMAGNETICA

EMISSION!

C12 EN 55011 (01/03/2009


Apparecchi a radiofrequenza industriali, scientifici e medicali (ISM) -Caratte-
ristiche di radiodisturbo -Limiti e metodi di misura

IMMUNITA'

CFI EN 61000-4-2 (01/09/1996 ) + CPI EN 61000-4-2/A1 (01/02/1999 )+


OM EN 61000-4-2/A2 (01/10/2001 )
Prove di immunitä a scarica elettrostatica

CE! EN 61000-4-3 (01/0 4/2007 )+ CEO EN 61000-4-3/A1 (01/01/2009 )


Tecniche di prova e di misura -Prova d'immunitä ai campi elettromagnetici
a radiofrequenza irradiati

CH EN 61000-4-8 (01/06/1997 )+ CE! EN 61000-4-8/A1 (01/10/2001


Prova di immunitä a campi magnetici a frequenza di rete

SICUREZZA ELETTRICA

CFI EN 61010-1( 01/11/2001 )


Prescrizioni di sicurezza per apparecchi elettrici di misma, controllo e per
utilizzo in laboratorio

99
Questo spazio éadisposizione di tutti quel letton iiquali, avendo acquistato il Minilab, han -
no provato la curiosità di costruirsi sulla breadboard anche dei propri circuiti, oltre aquel -
li che abbiamo finora proposto nella rivista.

Se vi écapitato sottomano lo schema di un circuito che avete trovato particolarmente inte-


ressante e vi siete divertiti a montarlo sulla basetta e a verificarne il funzionamento con il
Minilab, inviateci lo schema elettrico ed una fotografia del vostro montaggio.

Icircuiti che risulteranno degni di attenzione verranno pubblicati sulla rivista con l'indicazio-
ne del nome del loro autore.

Se poi, invece di un progetto, avete qualche misura curiosa da eseguire con il Minilab op-
pure con l'oscilloscopio per personal computer, potrete indicarcela esaremo lieti di propor-
la anche agli altri letton idi questa rubrica.

Tra icircuiti che abbiamo ricevuto in redazione dopo l'uscita della rivista N.239, abbiamo
deciso di pubblicare la "locomotiva a vapore" inviata dal Sig. Marco Dettori, un nostro
giovane lettore di Latina.

01-1,P CAl
VFB A
- TOLLEhheah
cwak

irOEIÄ

As4P
4:=
.--4 4011,46hitro 3o
415%. Po, „0hjr:h
• OEf • •

4 44+.4t I 11 ?areO'lli'Z:Ztol ,tnedsZ.Z:

...............
..... .. .. .......... 703 ohm da 4

...... ...........
”.•,•••••• ............

• • • ................ e•• ••


••,,,• ..... ,•••,
........... ...

Questa é la foto del circuito "locomotiva a vapore" realizzato dal


nostro lettore Sig. Marco Dettori sulla basetta del Minilab.

100
Ci scrive Marco Dettori "... ho 17 anni e frequento la 3g liceo scientifico.
Ho una gran passione per l'elettronica e appena posso navigo su Inter-
net per procurarmi degli schemi di circuiti da fare (Panno scorso ho rea-
lizzato anche un circuito per accendere iled dell'albero di Natale). Sic-
come mio padre é un patito dei trenini elettrici, ho trovato uno schema di
un circuito che simula alla perfezione il "ciuf ciuf" della locomotiva a va-
pore. Cosi l'ho montato sulla basetta e l'ho pro vato con l'amplificatore
del Minilab edevo ammettere che funziona ameraviglia. Quando l'ho fat-
to sentire a mio padre é rimasto di stucco e ha detto che lo inseriva al-
l'intemo della stazione che c'è nel suo plastico. Vi mando anche lo sche-
ma elettrico perché vorrei che mi spiegaste bene come funziona".

Caro Marco, prima di tutto vogliamo farti inostri complimenti sia per il montaggio impeccabile che hai
eseguito sulla nostra basetta, sia per l'idea che sei riuscito a realizzare, che ä dawero simpatica.
E' molto bello che un ragazzo della tua etä sia giä cosi curioso e intraprendente.
Pubblichiamo molto volentieri il tuo lavoro, che poträ risultare interessante anche per quei ferro-
modellisti che, come tuo padre, sono sempre alla ricerca di effetti speciali per le loro "ferrovie"
in miniatura.

12 V

USCITA

Schema elettrico della locomotiva a vapore.

LM 358 DC547 NE 555

ELENCO COMPONENTI
C3 = 10 nF poliestere
R1 = 1 megaohm R7 = 100.000 ohm C4-05 = 100 nF poliestere
R2 = 100.000 ohm R8 = 10.000 ohm C6 = 4,7 microF. elettrolitico
R3 = 100.000 ohm R9 = 100.000 ohm C7-C8 = 100 nF poliestere
R4 = 1.000 ohm R10 = 100 ohm TR1-TR2 = NPN tipo BC547
R5 = 50.000 ohm trimmer R11 = 10.000 ohm IC1 = integrato tipo NE555
R6 = 10.000 ohm C1-C2 = 100 nF poliestere IC2 = integrato tipo LM.358

101
Funzionamento del circuito

II funzionamento di questo circuito put) dirsi sennplice e ingegnoso alio stesso tempo.

II circuito risulta composto di tre diversi dispositivi:

-un generatore di rumore

-un generatore di onde quadre

-uno stadio miscelatore e amplificatore

II generatore di rumore éformato dal transistor BC547 siglato TR1 e dall'amplificatore ope-
razionale LM358 siglato 1C2/A.

II funzionamento del generatore di rumore é semplicissinno. Come potete notare, un terminale


del transistor TR1, e precisamente quello corrispondente al suo collettore, non ě collegato.

Non si tratta di una dinnenticanza, ma di un accorgimento, perché lasciando scollegato il collet-


tore del transistor e polarizzando inversamente la sua giunzione base -emettitore si produce
un frusclo elettronico, che viene inviato all'ingresso non invertente (contrassegnato dal se-
gno +) dell'amplificatore operazionale 1C2/A, il quale provvede ad amplificarlo.

Si ottiene cosi un suono che simula la fuoriuscita di vapore dalla locomotiva.

II segnale viene poi inviato all'ingresso non invertente del secondo operazionale IC2/B, che
costituisce lo stadio amplificatore e miscelatore che, come dice il nome, ha la funzione di
miscelare isegnali presenti sui suoi due ingressi, invertente (segno -) e non invertente
(segno +).

A questo punto, per simulare il movimento della locomotiva entra in gioco il generatore di on-
da quadra formato dall'integrato NE555 (IC1), che con il suo segnale alternato completa l'ef-
fetto, fornendo l'impressione del movimento.

II segnale prodotto dal generatore di onda quadra viene perciò inviato prima al transistor TR2,
che prowede ad amplificarlo, poi all'ingresso invertente dell'amplificatore operazionale IC2/B,
ed é proprio la miscelazione dei due segnali ecioè del fruscio continuo prodotto dal generato-
re di rumore e dell'onda quadra prodotta dall'NE555, a far si che il suono risultante in uscita
dallo stadio miscelatore risulti molto simile all'inconfondibile rumore prodotto dal ritmico sbuffa-
re della locomotiva.

Ruotando il trimmer R5 da 50.000 ohm posto sul generatore di onda quadra dapprima tutto in
senso antiorario si ottiene un'onda quadra della frequenza di circa 1 Hertz, che corrisponde al
rumore prodotto dalla locomotiva ferma in stazione.

Ruotando lentamente in senso orario il trimmer R5 la frequenza dell'onda quadra aumenta


progressivamente, simulando la partenza della locomotiva, dal primo momento in cui comincia
a sbuffare per mettersi in moto, fino a raggiungere la sua velocitä di crociera.

A titolo di curiositä abbiamo voluto provare il circuito che ci éstato inviato collegandolo al Mini-
lab e siamo giunti alla conclusione che, per riprodurre ancora meglio il rumore della locomoti-
va, sarebbe più opportuno sostituire il generatore di onda quadra con un generatore di onda
triangolare.

Abbiamo perciò staccato il filo che collegava sulla breadboard il piedino 3 dell'NE555 alla resi-

102
stenza R6 ed abbiamo collegato la stessa resistenza al generatore di onda triangolare del
Minilab come indicato in fotografia, sostituendolo cos) al generatore ad onda quadra presente
sulla basetta.

Poi abbiamo collegato l'uscita del miscelatore, cioe il piedino 7 dell'integrato 1C2/B, al connet-
tore SIGN dell'amplificatore BF del Minilab (IN BF).

Infine abbiamo eseguito il collegamento dal connettore GND del Minilab alla riga azzurra della
breadboard e dal connettore +V alla riga rossa della breadboard, necessario per fornire i+12
Volt di alimentazione al circuito ed abbiamo regolato opportunannente la manopola Volt Out in
modo da ottenere il valore di tensione desiderato.

Quindi abbiamo ruotato a circa 3/4 la manopola VOL dell'Amplifier.

Portando il selettore RANGE del BF Generator sulla posizione x1 eruotando la manopola FREQ.
tutta in senso antiorario, cioè al minimo, si ottiene il caratteristico soffio della locomotiva ferma
in stazione, ad una frequenza di circa 1 Hz.

Ruotando progressivamente la manopola FREQ. in senso orario, la locomotiva prende a


muoversi lentamente, e incrementando poco a poco, raggiunge, sempre sbuffando, la velocitä
desiderata.

0000

OUTPUT TRIANG, QUADRA SINUS. TTL C mos C mos

• • L
i

R e w Iii 2 2
ti &&&&& ••tre* bbbbbbbbbbbbbbbbbbb
I
t bsek *S•Vb“. 0•6•Zbeent . ilit -It ii•et•OE.•

•••••••teV• Ile wsbeas1114.1". tAtalk


1 . i ,

t u t x••••••••••••* 11 ••• •••••ve,

liblo 1, OE. ttttttttttttttttttttt

•e•e •••••••,,,

• tttttt •••••••••< wt. , t<

1••••••••OE ttttttt ••*•4OE ••••14


• ttttttttt • 14 * e $ * 1$ * e. le 11

• • ******** *4444ilittit
2
5 Z
•-- - -
e
----
P
4

RANGE

tW

A titolo di curiositä abbiamo voluto sostituire il Generatore ad onda quadra pre-


sente sul circuito inviato dal nostro lettore, con il Generatore ad onda triango-
lare del Minilab. II suono che abbiamo ottenuto risulta ancora più somigliante a
quello di una vera locomotiva a vapore.

103
Come funziona la CARD PAY

Questo servizio nasce per coloro che non voglio- to che preferite: dal versamento sul conto corren-
no usare la propria carta di credito on-line, ma de- te postale, al bonifico bancario, a un altro siste-
siderano effettuare iloro acquisti di kits o compo- ma concordato preventivamente con la nostra di-
nenti standosene tranquillamente seduti davanti al rezione.
personal computer. L'importo che potrete accreditare ë compreso tra
un minimo di 20 Euro ed un massimo di 500 Eu-
II principio su cul si basa ë lo stesso delle carte di ro e permette di usufruire di interessanti bonus.
credito ricaricabili.
Una volta verificato che la ricarica ëstata effettua-
Ovviamente per attivare il servizio dovrete innan- ta, sbloccheremo il vostro conto in modo da met-
zitutto registrarvi seguendo le solite modalitä ri- tervi nelle condizioni di poterlo utilizzare subito.
chieste per accedere aqualsiasi attivitä del sito In-
ternet che richiedano la registrazione. A questo punto potrete procedere ai vostri acqui-
Per agevolarvi in questa fase vi proponiamo la se- sti on-line ed il relativo importo verrä decurtato di
quenza completa delle operazioni cla eseguire nel- volta in volta dal vostro credito fino ad esaurimen-
le figure comprese tra la fig.1 e la fig.7. to del medesimo.

Una volta registrati, dovrete caricare la carta e Vi ricordiamo che l'attivazione della Card Pay
per farlo potrete scegliere il metodo di pagamen- gratuita e non vi sono limiti di scadenza.

l
, Elearonica •SC: wi iigernei ..plerer

iu hitarnevanuovaelettronicad/ e t i
me<

Pod rummer

Cogs 81e ,.g • igg r: ere Ge


e E guns la ricer. ii, . e (P , El dj. M- e s.,,,,,e,i-{. giro. • 'OE 4 • Lobot•
'.., ,
al. Pagina e 0 Strumenti e e
4i -f Iff Nueva Bettronica

ug mg Le-,7"„
.
.
HOME Card Pap . News II Fag Editinia E.C5. R'di'iche Denn i7 3 Hi RICERCA

_ • Li1 ,
Es lic1562 o1562 o;Want
.,,-••••• ,
Ma ii icLOG drzi=an kí, .2 u .13S CARRELL°
.... ...
Pei 4M/curd-HS uovaEis•.•. i
demo aped° un =tea ii-, iis . i , 1 l TIŠC lICA UN ANTIFURTO ad ULTRASUONI
UN PROGETTO per chi re in BICICLETTA
LX1724
0(.1723
,r Un INTERFONO che Wane un solo INTEGRATO BF
INDICATORE LUMINOSO Cha utilieza 12 DIODI LED
1X 1725
tX1726
Neatest/polo

.-_-
=- ,--,
—.;.— betiding.
FORUM.'. illaii 7
---
MISURARE un FLUSSO MAGNETIC?) in GAUSS o MICROTESLA....
SEMPL10E V.C.O. con un dapple MONOSTABILE LX1727
aur ae
Modulo per debunetro e rivi,l ,i i.. 7›
7-7.=. UN RELEi che si Mina con un SUONO LX1720
NOTA pee Oa caldo goriaridao ecludersio ea i- .1...-ro • "*".... SIETE SWUM che il imam UDIT 0 sia PIERFET TO? IX1730 --.,..
... ALTRE APPLICAZIONI con il PROGRAMMATORE CPU) ...
- Ilieuraie la dislorsione di un Aispfilicatoie con il PC ... LX.1729

FAci. -''e
.7. ee
- +.,
.-.›-
emarr -- MINILANDRATORIO a ELETTRONICA 2. eerie ...11X3006

Ona!' songs le incidence di 'yeomen.?


diviMo di usare ‚I dominioNUOVel Elettronica III
........—,

a:2
trettaniento dee dal, e he de responsanddi iii, e Lee
i Onlina ,
Non ricer./ a fare oh ordini _—
Come ordinare un Sit e ---
Per potermi fare una stacione sisinografica li ROTOR! coffle .
''' ' LAM
cos. mi occorre ?
come faccio a vedere le irnmagini dei 'Abend Offerta Parabola
MARI anche con il ricevitore per II
Pleteosat ? —OET .'
Coyne Mega. a fare Pabbonarnento in rete ?
eve Si bake d um par 011tat da 85 an ,camas ci on adage° mailable pa Ipep r3 mateed
is
aisivi earch, del Puma nrciaaario peril ataxia del commerce CNN
isaerziomE cum PAY .711111111.21111112 i.9...i.ci
ilM114.10

Dumb mere del ado katilmerte gauge »rye pa


e.
aotromivaie tuni calm aglow tallIklilOdä ifflä, ',innate cacti e3 » -ii ! aline r
....i,,,,,..cmtioar.miáadti
Pl...
----,..
4f.cokla ROM Nora Eleagonica c.e...i-midj-
O Internet 1Moclatrtá protetta attivata 6%103% • 11
httge0sainichtievaelettroniceit/iticardpayandecchnlfeciscricione

Fig.1 Per accedere al servizio Card Pay dovete innanzitutto registrarvi andando al sito
http://www.nuovaelettronica.it.
Si aprirà la finestra riprodotta in figura nella quale dovete cliccare in successione, nel me-
nu in alto, sulle scritte "Card Pay" e "Iscrizione".

104
211111MMIOE

sk . Ohs. I. oialeco. iD a- e 4. , tn 4.. •'


OE' ea •O.*, -
e-

[riozmatsJ
e•

-:ne.73reg .1•15.7•111r2•;••••••
...ma • Cosa *7 Isce.ma Iliakres ENV.° conga Aeut
.....
L.. n2jtilli
beam Pad,.
Noma
LIonaae•P.013aPpout... doemobeweseme...amdmostematseepaaea4.1 Pea alearee
roe*
LEONARDO RIGHINI
1..41 VIA CRACOVIA 19 H — mmalakezele0

Der) 40139
r..(1 BOLOGNA
BOLOGNA
ITALIA
Ts* 051 461109
r. XXXXXXX
.0 NUOVAELETTRONICACNUOVAELETTRONICAJT
MACIIKIT
VIVAILFET

X 1( X ...
2 nor an**. X OEnn Pwandronnoi
X assaa* Zama.. X Nstabawkod X OE...
X Apra.. X T.,. 5C..
,OE IsseaPledep. ,01
11 .10.menee»...........gmte.....11•1
»....11•......*••••Inep.dtpmeeebbeddeleaer114200.uklalmarM •
•Ralsee
Igweigi vonfammomere...1.1.•rnegralea* wemillmenam.ramodecaewemedur• I. olanrabaeora
mar ele.logen d dot

X 11.6 «OE« gums ••••*•••• am...amen AMY* di gee. •••••••••••


5.• P.pna

—*SOL

Co. EUregol
elncen.1/420.iproMeeeeießt•

Fig.2 Registratevi inserendo nelle varie caselle tutte le informazioni richieste compreso il
vostro indirizzo di posta elettronica e scegliete due parole, una per il Login ed una per la
Password. Cliccate poi su "Salva" per memorizzare ivostri dati. Riceverete una e-mail a
conferma che la registrazione é andata a buon fine. Per confermare la registrazione, clic-
cate quindi sul Link presente sulla e-mail.

obri.l . Tto. • eò • le
4e rei Num. - • friP Pagina • 0 Druntsci • O.

f47:11PMEIPI
glo PA,
Et W 156201562 o

SelePlouta Cosa 2? Iscrtzions Log In alcanza Estratto conto Log Out
.._W!'EU-a
'

1st/Winne •Caul P.

Nam. »colt
no iden ken egentword, cheavent ento dale adualmen.
defacroacoe, par pd.+ annenne de fun:rice:0d de. Cod Po
Se tor Saarcara nonato alo morn Lloc.cne Csd Pay
petuda.

I
ISCRIVITII

AMOIKIT VIVAILFET

Fig.3 Ora che siete registrati, cliccate ancora su Card Pay nel menu di fig.1, quindi, in suc-
cessione, sulla voce "Autenticati" e su "Login": nella finestra che si aprirš (vedi sopra)
inserite il vostro Login e la vostra Password. Cliccate quindi su "Accesso".

105
NossoEltDorone Be

c )• jiIttIpJfverve.reenraUeNronit

1
,,,,1; ‘etWireel

ettue la Oct,. •42- 20 e• Sereen• I c• • .bot•

e OE ri Noose FIettronica 0 , „ ow..0 Strumeng • 9-


- 74111
Mr

ej
HOME Card Pay Neva & Fart Editoria EZonarn roe Oadmidan Dove *Mow? DIK

CARO PA 4kW.4.71
— feed-,
2.N;24,"— 1111111W 2femanne=•'.,'.1,LOE42£,;.,
•-• .. L.
E 15E2 0 15E2 o

CARRELL( I

Nett. arliedo
et altuatrarte
odine

- --eutaramanagliacrei

Fig.4 Si aprirà questa finestra a conferma che l'intera operazione ha avuto esito positivo.

OEF9 Nuno. E a-VAndown Internet Explorer

,,.. •: ettp,, eetov.nuovaelartronuaitOE

Pie Motet ka Viea.Ieo. Pref aria Strurnene č

Gork8-
. Effettui. ,k«.1 . 44- J NI •g- Sognotar'- rF,1t a •»

N aElettronica -a • a `"

CARO PAY

Seleziona • Cosa A? 1st:Mai:one Log In Ricarica Fstratto canto Log Out

Benvenuto IL FORUM di NE
Ea:hallo cord° Card Pay
Data Operatic,» " Roo Valoro Attire ri
Nessun movimento registrato

r) NOTE
MING Le legate N per roperazione et data ancora catabessata egird non viane considerate net edecla dA men
Le berate Srodeo ate Ieat, coreatattala
RESIDUO E Wale the Iposubie .ultuin data Coed Peg rota cite tone centabrittale role le righe con ATTIVO .• S.

Fig.5 La prima volta che vi registrerete, vi comparirà la scritta "nessun movimento regi-
strato", infatti sulla vostra Card Pay non ě ancora stato accreditato alcun importo.

106
0 -101 see, nuovaelettronrcr tf

Fee a %WO. PrCiordl SHorn.,

tub. ri«rea ir 41 OE.;:, 01 -

HOME Card Pay News Fr Fact Er/Aorta E-Commerce, Rubric% Dove eramo?
MIE _RICERCA

CARI' Ido' 'rt


Es 12,1562 o1562 oaliment
Seleslona I Cosa A? Iscrisione toe In Meader, Estretto contr. Log Out
CARRELEO
Benveruto IL FORUM di NE

Nees. adiodo
Ricanca Card Pay Bonus Card Pay attudnente
CARD PAY pokelo eccrecese un erode de re da en in cane
d 20 Erao ad un Bass per CARD PAY Pe. Alpo. d acre. ugued aio kra rottostante oo,r,Coorriopooto
»ammo dr 500 Coro un bonus

Bum. Oporto &adore Boma


Importo da Bunker. :: 1150 Abburrto 100 101E00 Erao 5.00 Edo

P.B.5.erd (OE C Carta di credito Abbuono 200 20000 Ern 10» Lao

Bonifico Bancario Abbr.'', 300 300,00 Euro 15.03 Euro

Bollettino di ch postale Abbuono 400 400,00 Euro 20,00 Coo


Abbeem 50,
0 500,00 Coo 25E0 Coo

Al Herd. deda Scher. ideems inVialä tee E4.4.1 con le Ark per ipagemento
ocolo Ne momento Nuoraelethonica deem. i dad del promento. soar ablitato
aop.,nd,reluodbu

Fig.6 Se volete inserire un importo nella Card Pay, dopo avere aperto questa finestra, sem-
pre inserendo il vostro "Login" e la vostra "Password" (vedi fig.3), dovrete scrivere l'im-
porto desiderato nell'apposita casella e selezionare la modalitä di pagamento prescelto:
nel nostro esempio "150 Euro con bollettino di c/c postale".
Come vedete, a seconda della cifra che inserirete, noi vi attribuiremo un Bonus che in
questo caso sarä di ben 5 Euro. Cliccate quindi su Invio.

aE ttronke - In

Attp://rAverouomelettrorna.

a Pima= Prefer. Strument

Gorzle
Peen. la acme etr 4.•
2 -1 12? se?....• boy. " iĘ •• .
OEkt- -
-EJ OE+ L,r„),PO 90flO PIStormenti tdri,

RICERCA

`;;; 477'
Es .1562 o1562 o¡Anent
Estratto corito too Out 'CARRELL°
_
Benvenuto IL FORUM an NE
Feuer, tone Card Pay
Data Rerun articolo
- Velma
22/01/2009 Abbr.. per marred, 150 tWO
Awe.° 500 danualmente
22/01/2009 Pearce de 150 ['tic Accredto 150.00 ordine
RESIDUO 0.00
pil NOTE
ATER«) La Caere N erica per roperarione '"ut data encore conterranala ogupob nos done awarder., nel cr.d
,o del reoduo.
La Cito., Smdca due dSala contabdrzata.
RESIDUO Ceara", ere pousesle tednire delta Card Pay nee, cited torte contabiorate tolo Tighe con AT TIVO •S

Fig.7 Se ora cliccate su "Estratto Conto" vedrete che non ě ancora attivo. Tale condizio-
ne ě segnalata dalla "N" visibile sulla destra.
Infatti, soltanto quando ci sarä pervenuto il bollettino postale con l'importo destinato al-
la vostra Card Pay, provvederemo immediatamente ad aggiornare ed attivare il vostro cre-
dito e da quel momento potrete effettuare il vostro ordine.

107
• Ittacrienrerenuorielettrorickitf

He Modifier, Wetuaruza Peden« grunter.« ?

Ge.sk - LI Meta la ricerce 1. 2 IC' G;• e- 111.1.• * Segnalkhr,LA, Tr.%

* (
EN.. Bettranica f2 -0 - OE" slit
' P

KIT ACCESSORI
OEM: 22E7
-Fu,
—. -
'1700 CI
I
E41.1562 o dement
ÌX.17013 laT at_d tie >
de.2J gho o 2.8 ghz
CARRELL()

(Eta DefflizifflIf C
fi: genes& rids de 23 a3,0

Ulric endino €03,00


Per reaffirm la quantile caeca
sob heccia tin eJ hanDO 6
lei enic«.
Per ekrinare tar prodetto den
renueezzare Juerrelo ample.
decal& qui

Sidle riMsta N228 vi ebbiamo presentee un Generator° BFM-F che, 'Mina/Ida un integral', DDS, A ie grad° di entire en onde einusoidede che
podendo de 1Hz desce e reegiungere i120 MHz con una risoluzione di 1Hz,Chi lo he realizzato, vorrebbe ore un seconda Generedore che nueciese
esaggiungere la frequenter di 12 Gigahertz o meglio encore di 2,8 Gigeherg.

Pre K compreso C.S. 083,00 eta

{-« «?...«. 6 ..44.960 'ono ale Matta re. 234


„vista n. 234 0 Prezio 5,00 g.ta ordinen.

Ng. Turk i
component) dancer s000 recenei mete mareeptio del KIT.skani sono gie incluzi net KIT aki scrod& emitter...Pet.
Le &ape manse aFranco 6on “inipsnerie, inrka cheep. presente titille mind man Parturenaivo del conesnente
leorrected) non Weise nela conferee., del YJT sore evideraneaceizio.
Ar.wen•eri Witte la aumte Kit Crelt Eden) ur
@Leppert 1502) Koine Eletaeirk

htheikenervininvaelertronica.././canello/inde.clmnbccarrelo&er O Internet Modal./ prate.. atthata 4000% e

Fig.8 Per effettuare un ordine dovete inserire la sigla del kit che volete ordinare nella ca-
sella denominata "Ricerca" in alto a destra nella finestra che compare all'apertura del si-
to di Nuova Elettronica e cliccare su "Go": comparirä la descrizione del kit selezionato.
Cliccando sulla scritta "scheda del kit" visualizzerete il relativo importo. Cliccate quindi
su "Ordina" e, di seguito, sulla scritta "Carrello" per visualizzare il riepilogo del vostro
ordine. Per inoltrarlo dovete cliccare nel menu su E-Commerce, "Invia ordine".

11014E Card Pee News Fan Editorie E-Cominerce floberche Dove memo? OEi78:sti4.7`
1700
AFLRELL l Bit C8.1415E2° 1562 oarmor.
era
CARRELLE
ZIETIMMEM232:=11EMERI=ZIEMEMETHEIMIZEMIN
(Tie Deeme' r.kne 'YOE' E
Step 2(3: Dad ordine
,{ Senate dds da 2.3
Coóce abba.te CARD PAY ghzia2.8P.
Suteeiba code Et ATTIVA CARD PA)911 Totale mine 4ILIAD
Nome eeickanome Per modifies. preirrig eke.,
CARD PAY NUOVAELETTRONICA hone nee epropia caste 6
Feat end {est rune nib trace blue al hem d
«echo allude che peek tic:dime El volta in rob ournick al polio dela
unto ewe 6medic pa fare i vadri admit« oLca Preston.
leadrizzo Per einnare on modero der)
Merlon inicamazioni ale CARD PAY =no visbie el ink LAFID PAY
Addreas ninriotnnont canelo completo.
cliecando qui
CAP, Il
Zoe Code
Note Per onumenti one Cade ri Gmbh,
Estile «I
Lkeut do de. pe le Cana 6Creek. scree ne sio delta Bench Cassa 6
Edo Riaparmio dBologna, con protocok SSL [Seism Socket Lien. meet 31 et
Provincia (1 'endear. tiara •cuter-ea VeriSige 128 be
State
Dcpo la mime deďado'ei aprib oriate fireera, aito deg Bence Mai donee
Nazione inmettere dei dela rostra Cate cl Credits.
Center Italia
Note for mull cad panacea
Corker Female
Fecal Code the irpot al you creak card data is ceded ce rode beet nee sie (Cease 6
Rearm. 6Bobgnal. amperen SSL (Secure Socks' LP«. yore,31 Proloact
Peeve IVA ente mare modality itieriSisp 128 bit certificate)
VAT Nonier Alter the alder confirmation awirerno connected to Woe bank ‚Na nil meet and
ewe you cot have to weever, credit card Pia
Teleran° (.1

eiireg
Phone

Egad erl
VISA i
Pajama.° VI i4RIFIED
Pennell (84e.. JPe.mento - CARD PAY byVISA

Speakrione r) (imbrue la spedizione)

El Fig.9 Selezionate il paese di destinazione


Forweadru
Dsti conjure

ado se al či Koh la
medals con Idio
dell'ordine (Italia o paese estero) e cliccate
carious 3
Forevardes agent data su "Avanti".
i
p, ssr
t
«4 tr,h
chaser«
g a9., :
th"OEk" 9 lindiciriell
.b..oon cereredel vent° epee iPlease mice. Pm. mmter claim
e.„sct Vi apparirä questa finestra, nella quale do-
vrete inserire tutti idati richiesti escegliere
Note
ocornuricazion ki in la modalitä di pagamento. Se avete provve-
*Anent° aloe*.
Order note. duto a caricare la vostra Card Pay, potrete
usufruire del vostro credito come se utiliz-
Ai to* dead 13.d 16096/2003(6 legato T.11.)
baltamento de der che la fieurdann tiens men nattered° dela banes eta del tin Nueva zaste una carta di credito. Cliccate quindi in
enel rispetto 6quarto orabAn dala legpe 196./2003 eta aiera de dati pewee«. II
basso su "Avanti" per confermare.

108
Chi ben COMINCIA é a metá dell'OPERA

Se l'elettronica ti affascina

Se ti interessa sapere come funziona un circuito elettronico

Se aspiri a diventare un tecnico esperto in campo elettronico

Non perdere l'occasione e ordina subito idue volumi Imparare Pelettronica partendo da zero,
che ti aiuteranno a capire anche iconcetti più difficili, perché scritti in modo semplice e chiaro.
Se preferisci lavorare al computer, le lezioni del corso sono disponibili anche in due CD-Rom.

Ogni VOLUME costa Euro 18,00 Ogni CD-Rom costa Euro 10,30

Per l'ordine si può inviare un vaglia, un assegno o il CCP allegato afine rivista direttamente a:

1.111111EVJO-VA ELETTRONICA via _Cřačiiviä71679 BOCOGNKITALY -OEMIE

oppure si può andare al nostro sito Internet:


nuvaeIettronica it e www.nuovaelettronica.com gm4314" 6"

dove ě possibile effettuare il pagamento anche con carta di credito.

Nota
-:dai costi dei CD-Rom e dei Volumi sono ESCLUSE le spese di spedizione a domicilio.
r
Un INDICATOREdi,livello pér_CISTERNE

Sig. Francesco Torn i-VITERBO

Sono un vostro affezionato lettore il quale, avendo


a casa una cisterna per la raccolta di acqua, evo-
lendo sapere quando questa é piena, oppure a
metà o quasi vuota, ha realizzato questo circuito.

Per rilevare il volume di liquido al suo interno pre-


mo il pulsante P1 e tre diodi led di colore verde-
giallo-rosso mi indicano se il livello éal suo mas-
simo, o al medio oppure al minimo.

Il rilevamento viene effettuato mediante tre sonde


(vedi A-B-C) posizionate atre diversi livelli ead u-
na piastra conduttrice (vedi M), posizionata sul fon-
do della cisterna.

Quando viene premuto il pulsante Pl, le tre sonde A-


B-C sono alimentate da una comune batteria a9Volt
tramite una resistenza (vedi R1) da 150.000 ohm.
Ogni sonda é collegata alle porte Nand siglate
1C1/A-1C1/B-IC1/C, le cui uscite pilotano le porte
In questa rubrica presentiamo alcuni degli
And siglate IC2/A-1C2B.
schemi che inostri lettonici inviano, selezio-
Quando la cisterna é plena, tutte le sonde risulta-
nando ipiù validi e interessanti. Per ovvi mo-
no immerse nell'acqua quindi, non fornendo nes-
tivi di tempo e reperibilitä dei materiali non
suna tensione, abbiamo un livello logico 0. possiamo realizzare epro vare questi schemi,
quindi per il loro funzionamento ci affidiamo
Poichè itre Nand 1C1/A-1C1/B-IC1/C sono collegati alla serietä dell'Autore. Da parte nostra, con-
come inverter, sui loro piedini di uscita 3-4-10 ri-
trolliamo solo se il circuito "teoricamente" può
sulterä presente un livello logico 1. risultare funzionante, completandolo, dove
necessario, con una breve nota redazionale.
Come potete notare dal disegno che ho allegato,
le uscite dei due inverter IC1/B-1C1/C risultano
collegate ad uno dei due ingressi delle porte And
che ho siglato IC2/A e 1C2/B; in questo modo
quando la cisterna é plena si accende il solo dio- centimetro con dei ritagli di plastica isolante in
do led DL1. modo tale che quando l'acqua bagnerä idue tubi
Quando il livello scende a metá si accende il solo di rame si avrä una bassa resistenza ohmica, che
diodo led DL2 e quando il livello raggiunge il suo aumenterä notevolmente quando l'acqua non li ba-
valore minimo si accende il solo diodo led DL3. gnerä più.
Qua/che lettore troverä strano vedere collegati tra
il terminale positivo e la massa due condensato-
rNoTAREDAZioNALE ri da 100.000 pF, quindi sarebbero indotti ad ap-
plicare tra il terminale positivo ela massa un so-
L'accensione dei diodi led tramite il circuito da Lei lo condensatore da 220.000 pF.
realizzato con le porte Nand eAnd écorretto, ma Poiché l'Autore non l'ha precisato, aggiungiamo noi
qualche dubbio l'abbiamo riguardo il funzionamen- che nello schema elettrico sono presenti due con-
to delle sonde A-B-C immerse ne/la cisterna, per- densatori da 100.000 pF, perché uno occorre ap-
ché se questa ha dimensioni elevate tra la sonda plicarlo direttamente tra il piedino 14 e il piedino 7
e la placca di massa risultano presenti dei valor del primo integrato Nand IC1 el'altro tra il piedino
di resistenza superiori a diversi megaohm, quindi 14 e il piedino 7del secondo integrato And IC2.
difficilmente si riescono a variare ilivelli logici su- Poiché nel corpo dell'integrato 4011 risultano pre-
gli ingressi dei Nand IC1/A-1C1/13-1C1/C. senti 4 Nand, uno rimarrä inutilizzato e lo stesso
La soluzione migliore sarebbe que/la di prendere 2 dicasi anche per l'integrato 4081 che, utilizzando
sottili tubi di rame, tenerli distanziati di qualche solo 2 And, ne manterrä due inutilizzati.

110
PI

ELENCO COMPONENTI

R1 = 150.000 ohm
R2 = 150.000 ohm
R3 = 150.000 ohm
CISTERNA R4 = 1.500 ohm
R5 = 1.500 ohm
R6 = 1.500 ohm
R7 = 180 ohm
R8 = 180 ohm
R9 = 180 ohm
Fig.1 Come indicatore di li- Cl = 100.000 pF poliestere
Ae
vello per cisterne, la solu- C2 = 100.000 pF poliestere
PLASTICA
zione migliore sarebbe DL1-DL2-DL3 = diodi led
quella di adottare due tubi TR1-TR2-TR3 = transistor NPN
.414 '
TUBO RAME
di rame tenendoli distan- 2N2222 o altri equivalenti
ziati l'uno dall'altro di po- IC1 = integrato Nand 4011
chi centimetri.
IC2 = integrato And 4081
P1 = pulsante

DIODO E—è C
LED

2N 2222 4011 4081

Fig.2 In alto lo schema elettrico inviato dal Sig. Torn iequi sopra le connessioni del
transistor 2N2222 viste da sotto, del due integrati 4011 e 4081 viste da sopra e con
la tacca si riferimento a U rivolta verso sinistra.

111
OSCILLATORI a QUARZO con integrati TTL

Sig. Gualtiero Cennamo -CHIETI

Come altri appassionati di elettronica anch'io mi di-


verto a sperinnentare dei circuiti e, trovandonni in
possesso di diversi quarzi, ho cercato di farli o-
scillare utilizzando dei comuni integrati TTL.
Poiché ho ottenuto degli ottimi risultati, ho deciso 7414
di inviarvi questi tre schenni per farli conoscere a
tutti imiei amid idi Nuova Elettronica.

Lo schema riprodotto in fig.1 utilizza un integrato


TTL tipo SN.7414 epoichä al suo interno sono pre-
senti 6 inverter la metá non li ho utilizzati.

Nel corso delle mie prove ho constatato che que - 7400


sto circuito funziona molto bene con quarzi da 10
MHz in su.
Fig.1 Connessioni degli integrati utilizzati in
Chi dispone di un oscilloscopio poträ variare il va- questo progetto viste da sopra econ la tac-
lore del condensatore C2 fino ad eliminare even- ca di riferimento rivolta asinistra.
tuali segnali spun sulla cresta dell'onda quadra.

Lo schema riportato in fig.2 utilizza ancora un in-


C3 tegrato TTL, ma del tipo SN.7400 e poichä al suo
interno sono presenti 4 porte Nand e nel mio o-
scillatore ne utilizzo solo 3, una porta rimane inu-
tilizzata.

Questo schema l'ho realizzato dopo aver consta-


tato che il circuito di fig.1 funzionava molto bene
con quarzi oltre i10 MHz, ma non con quarzi infe-
rioh a questa frequenza.

Variando il valore del condensatore C2 si riusci-


R1 ranno ad eliminare, in funzione alla frequenza del
quarzo, eventuali segnali souri.
Quindi inizio sempre inserendo un condensatore
ceramico da 12-15 pF, poi ne aumento la capacitä
passando a 22-33-47-56-82 pF, ecc., fino a vede-
re sullo schermo dell'oscilloscopio delle onde qua-
dre perfette.

Lo schema riportato in fig.3 utilizza nuovamente un


ELENCO COMPONENTI Fig.1
integrato TTL tipo SN.7400, ma a differenza dello
R1 = 1.500 ohm schema di fig.2 utilizza tutte le 4 porte Nand.
R2 = 2.200 ohm
R3 = 1.500 ohm E' necessario variare sperimentalmente il valore
R4 = 2.200 ohm dei due condensatori Cl -C2 fino a quando non si
Cl = 100.000 pF poliestere vedranno apparire sullo schermo dell'oscilloscopio
C2 = 15 pF ceramico delle onde quadre perfette.
C3 = 100.000 pF poliestere
IC1 = integrato 7414
XTAL = maggiore di 10 MHz Le capacitä dei condensatori Cl -C2 debbono esse-
re identiche, quindi sono partit° con due condensa-
tori da 22 pF per passare adue condensatori da 33
pF, adue da 47 pF fino ad un nnassimo di 82 pF.

112
R1 = 2.200 ohm
R2 = 2.200 ohm
Cl = 12 a 82 pF ceramici
C2 = 100.000 pF poliestere
C3 = 47 pF ceramico
C4 = 100.000 pF ceramico
IC1 = integrato 7400
XTAL = minore di 10 MHz

R1 = 560 ohm
R2 = 560 ohm
C1-C2 = 22 a 82 pF ceramici
C3 = 100.000 pF poliestere
IC1 = integrato 7400
XTAL = minore di 10 MHz

r7f 10ŤE
- REQAZIONAÌ_rMe çJ

Sicuramente questi schemi funzioneranno in modo Poichè questo tipo di condensatore viene utiliz-
perfetto come descritto dall'Autore, quindi la nota zato per eliminare ogni tipo di autoscillazione
redazionale che qui riportiamo si riferisce solo ad generata dall'integrato, va co/legato in modo di-
un part/co/are che sappiamo potrebbe mettere in retto tra il piedino di alimentazione positivo indi-
difficoltà un giovane lettore ancora poco esperto di cato Vcc e il piedino di massa indicato Gnd (ve-
montaggi elettronici. di fig.5), poi quest'ultimo potremo co/legarlo ad un
punto qualsiasi di massa anche tramite un filo
Guardando questi tre schemi potremmo infatti molto lungo.
scommettere che il lettore inesperto collegherà il
condensatore C3 di fig.1 e di fig.3 e il condensa - Anche se per la sua facile reperibilità viene solita-
tore C4 di fig.2, tutti da 100.000 pF poliestere, tra mente usato un condensatore da 100.000 pF, que-
un qualsiasi punto della tens/one positiva di ali- sto valore non é critico, quindi potrà essere sosti-
mentazione ed un qualsiasi punto di massa co- tuito anche con un condensatore poliestere oppu-
me vis/bite in fig.4. re ceramico da 82.000 -68.000 -56.000 pF.

Fig.4 Quasi sempre i condensatori da Fig.5 Per disaccoppiare in modo perfetto un


100.000 pF vengono collegati tra un punto integrato affinchè scarichl a massa il ru-
qualsiasi della tensione positiva e la mas- more da esso stesso generato, il conden-
sa creando in questo modo delle "spire" in- satore da 100.000 pF va collegato diretta-
visibili in grado di captare rumore. mente tra il piedino Vcc e il piedino GND.

113
ILDIVISORE di_FREQUENZE *DIGITALI_ Sig. Giovanni Canfora -PALERMO

Schema elettrico e connessioni dei


due integrati viste da sopra e con la
loro tacca a U rivolta a sinistra.

Seguo con passione la vostra bella rivista e già da


alcuni anni mi diverto a progettare piccoli circuiti e
OEed
dispositivi elettronici di ogni soda.
Sono cosi diventato il bersaglio preferito di annici e ELENCO COMPONENTI
parenti, che mi interpellano ogni volta che si tro-
R1 = 10.000 ohm
vano con qualche "inghippo" da risolvere.
D'altra parte, devo confessare che quando riesco Cl = 100.000 pF poliestere
C2 = 100.000 pF poliestere
a trovare un progetto che ë in grado di soddisfare
S1 = commutatore rotativo
una particolare esigenza, questo é per me fonte di
IC1 = integrato C/Mos 4001
orgoglio e di soddisfazione.
IC2 = integrato C/Mos 4017
Tempo fa un amico mi ha chiesto come poteva fa-
re a dividere una frequenza fornita da un oscilla-
tore digitale per un numero da 2 fino a 10.
Mi sono dato da fare e alla fine il mio amico ë ri-
masto molto soddisfatto, perchè ora pub dividere Faccio presente che questo divisore si pub ali-
qualsiasi frequenza che non superi i4 MHz. mentare con qualsiasi tensione stabilizzata com-
Per realizzare questo divisore ho utilizzato due in- presa tra 5 e 15 Volt.
tegrati C/Mos, tipo CD.4001 e CD.4017, collegan-
doli come visibile nello schema elettrico che allego.
Ruotando il comnnutatore Si, sui piedini d'uscita NOTA REDAZIONALE- 01,,m ,
e;

del CD.4017 si otterranno queste divisioni:


rn Vogliamo aggiungere a quanto esposto dal lettore,
piedino frequenza che l'ampiezza del segnale ad onda quadra da di-
CD.4017 divisa videre deve essere di poco inferiore alla tensione
di alimentazione. Cosi se alimentiamo il divisore
2 2
con una tensione di 5 Volt, l'ampiezza del segna-
4 3 le da dividere non dovrà mai risultare minore di 4
7 4 Volt, mentre se alimentiamo il divisore con una
10 5 tensione di 12 Volt l'ampiezza del segnale non do-
vrà mai risultare minore di 10 Volt. Vogliamo an-
1 6
che precisare che il condensatore Cl va applicato
5 7 tra ipiedini 7-14 dell'integrato 4001, mentre il con-
6 8 densatore C2 va applicato direttamente tra ipiedi-
9 9 ni 8-16 dell'integrato 4017
Le connessioni degli integrati sono viste da sopra
11 X 10
e con la tacca di riferimento a U rivolta a sinistra.

114
CONTROLLO ,
TONI con un OPERAZ-16-NALE
— Big.
- Alessandro Rivoli z, PISTOIA

Poiché raramente si vedono nei preamplificatori dei di attenuare ibassi di circa 20 dB rispetto ad un
contraiu idi tono che utilizzano sull'ingresso un in- segnale di riferimento di 1.000 Hz.
tegrato operazionale alimentato da una tensione Il potenziometro R10 mi permette invece di ampli-
singola e non duale, avendone lo realizzato uno ficare gli acuti di circa 15 dB edi attenuarli di cir-
che funziona benissimo e che utilizza un opera- ca 20 dB.
zionale tipo TL081, ve lo invio affinchè lo possiate
pubblicare nella vostra rubrica Progetti in Sintonia. La distorsione armonica di questo circuito risulta
minore di circa 0,5 % per una tensione di uscita di
Come potete vedere nello schema che allego, il se- circa 3,5 Volt picco picco che corrispondono acir-
gnale BF viene applicato sull'ingresso non inver- ca 2,5 Volt efficaci.
tente (vedi piedino 3) del TL081 tramite il conden-
satore poliestere Cl da 100.000 pF. NOTA REDAZIONALE 311Erleib

Poichè alimento il mio circuito con una tensione Facciamo presente a tutti coloro che realizzeranno
singola di 15 Volt, devo necessariamente alimen- questo circuito, che può essere alimentato con u-
tare l'ingresso non invertente con una tensione di- na tensione continua compresa tra i12 ei18 Volt.
mezzata di 7,5 Volt che ottengo tramite le due re- Inoltre, precisiamo che icollegamenti con l'ingres-
sistenze R1-R2 da 22.000 ohm. so e l'uscita e anche con idue potenziometri R8-
Il dosaggio della frequenza dei bassi e dei medi R10 devono essere realizzati con del cavetto
viene ottenuto tramite idue potenziometri loga- schermato, non dimenticando di co/legare amas-
ritmici, siglati R8 e R10. sa la loro calza estema.
Per evitare del ronzio occorreriä co/legare a mas-
Il potenziometro R8 mi permette di amplificare o sa anche il corpo metallico dei due potenziometri.

R11
12/18 V

R1
R6

C9

Cl

TL 081
USCITA
ENTRATA r R2 R4 C4

C5

R5
Schema elettrico del controllo che u-
sa l'operazionale TL.081. Qui sopra
le connessioni dell'integrato viste da
sopra econ la tacca di riferimento a
C6 U rivolta verso l'alto.

ELENCO COMPONENTI

R1 = 22.000 ohm R8 = 100.000 ohm pot. log. C4 = 33.000 pF poliestere


R2 = 22.000 ohm R9 = 2.200 ohm C5 = 150.000 pF poliestere
R3 = 220 ohm R10 = 100.000 ohm pot. log. C6 = 2,2 microF. elettrolitico
R4 = 2.200 ohm R11 = 120 ohm C7 = 15.000 pF poliestere
R5 = 680 ohm Cl = 100.000 pF. poliestere C8 = 3.300 pF poliestere
R6 = 3.300 ohm C2 = 10.000 pF poliestere C9 = 1 microF. poliestere
R7 = 10.000 ohm C3 = 47 microF. elettrolitico IC1 = integrato TL.081

115
3 PREAMPLIFICATOi7 eTANSISIŐR Sig. Valerio Cosentino -ROMA

GD C

J310 BC 153- BC 178

ENTRATA Rl USCITA

Schema del preamplificatore ad elevata


impedenza che utilizza un Fet e un tran-
sistor universale PNP.
Le connessioni del fet J.310 e dei tran-
sistor BC.153 -BC.178 sono viste da sot-
to, cioè dal lato in cui iloro tre termina-
li escono dal corpo.

ELENCO COMPONENTI Fig.1

R1 = 1 megaohm R6 = 1.500 ohm


R2 = 10.000 ohm Cl = 100.000 pF poliestere
R3 = 1.000 ohm C2 = 47 microF. elettrolitico
R4 = 10.000 ohm TR1 = trans. PNP tipo BC153 -BC178
R5 = 100 ohm FT1 = fet tipo J.310 -MPF102 -2N4416

12/24 V
S

G D

J310

Questo schema che utilizza due Fet é in


grado di amplificare un segnale di circa
50 volte fino ad una frequenza massima
di 1 MHz, quindi risulta idoneo ad am-
plificare solo segnali BF.
Questo circuito si può alimentare con
tensioni comprese da 12 a 24 Volt.

ELENCO COMPONENTI Fig.2

R1 = 100.000 ohm C2 = 470.000 pF poliestere


R2 = 100.000 ohm C3 = 47 microF. elettrolitico
R3 = 1 megaohm FT1 = fet tipo J.310 -MPF102 -2N4416
Cl = 100.000 pF poliestere FT2 = fet tipo J.310 -MPF102 -2N4416

116
010/30 V
Cl
S
R4
R1
C4 GD E_t4rj_ C
FT1
C2 J310 BC 547
TR1
s

R2 Questo circuito preamplificatore che u-


(ri E
C3
tilizza un Fet e un transistor universale
ENTRATA
di tipo NPN, ha una impedenza d'in-
US CITA
gresso molto elevata e una impedenza
R3 R5 R6
di uscita di circa 1.000 ohm.
Qui sopra le connessioni del fet J.310 e
del transistor BC.547 viste da sotto, cioè
dal lato in cul 1loro tre terminali escono
dal corpo plastico.

ELENCO COMPONENTI Fig.3

R1 = 2,2 megaohm Cl = 220.000 pF poliestere


R2 = 1 megaohm C2 = 47.000 pF poliestere
R3 = 1 megaohm C3 = 100.000 pF poliestere
R4 = 10.000 ohm C4 = 47.000 pF poliestere
R5 = 10.000 ohm TR1 = trans. NPN tipo BC547
R6 = 1.000 ohm FT1 =fet tipo J.310 -MPF102 -2N4416

Poichä quando cerco lo schema di un semplice Lo schema del preamplificatore riprodotto in fig.2
preamplificatore BF non riesco mai atrovarne u- presenta il vantaggio di amplificare di circa 50 vol-
no che soddisfi le mie esigenze, sapendo che nel- te anche segnali debolissimi, fino ad una frequen-
la vostra rubrica Progetti in Sintonia ne avete pre- za massima di circa 1 MHz.
sentati diversi, mi sono fatto un indice di tutti iti - A differenza del primo circuito, questo ä consiglia-
toll che trattano l'argomento ed il numero della ri- bile alimentarlo con una tensione compresa tra i12
vista in cui sono stati pubblicati. e i24 Volt.
Ritengo utile consigliare a chi realizzerä questi
Non avendo però trovato nessuno schema di semplici preamplificatori di utilizzare sempre, per
preamplificatore con fet etransistor, ho iniziato a applicare il segnale sull'ingresso e prelevarlo in u-
progettarne diversi e posso assicurarvi che sono scita, del cavetto schermato collegando la sua
tutti perfettamente funzionanti perché li ho testati. calza di schermo a massa.

Lo schema del preamplificatore di fig.1 ä un lar- Il terzo schema (vedi fig.3) é un preamplificatore
ga banda con una elevata impedenza d'ingresso. ideale per tutte quelle applicazioni che richiedono
II segnale in uscita risulta in fase con il segnale in una impedenza d'ingresso molto elevate euna im-
ingresso e la variazione di guadagno viene otte- pedenza d'uscita di circa 1.000 ohm.
nuta variando il valore della resistenza R4, tenen-
A differenza dello schema di fig.1, il transistor da
do presente questa semplice formula:
utilizzare deve essere un piccolo NPN di qualsiasi
tipo, la cui Base risulti collegata al Source del fet.
riGadagno = R4: R3-1
Ho provato ad alimentare questo circuito con una
Quindi, avendo utilizzato nel mio prototipo per la tensione compresa tra i10 e i30 Volt, ottenendo
R4 una resistenza da 10.000 ohm e per la R3 u- in uscita dei segnali sinusoidali perfetti.
na resistenza da 1.000 ohm, questo preamplifica-
tore amplificherä qualsiasi segnale di 10 volte. In questi tre schemi ho provato ad utilizzare dei Fet
Questo circuito può essere alimentato con una ten- tipo J.310 -2N4416 -MPF102, ottenendo sempre
sione compresa tra 9 e 15 Volt. il medesimo risultato.

117
PROVA LIVELLI LOGIC!
_ per integrati
, TTL Sig. Roberto Degli Esposti -ROVIGO

o
5V

SAG NALE

MASSA

Indicatore di livelli logici 1-0 per integrati TTL. Poichè all'interno dell'integrato
SN.7404 sono inseriti 6 Inverter e in questo progetto ne uso solo 5, ho collegato a
Massa il piedino d'ingresso (vedi pin 13) dell'ultimo che ho siglato Id/F.

DIODO
LED A K
BC 107

ELENCO COMPONENTI 7404

R1 = 1.000 ohm R5 = 120 ohm TR1 = transistor NPN tipo BC.107


R2 = 10.000 ohm Cl = 100 mF elettolitico IC1 = integrato TTL SN7404
R3 = 560 ohm C2 = 100.000 pF poliestere DL1 = diodo led Rosso
R4 = 120 ohm DZ1 = diodo zener da 5,1 Volt DL2 = diodo led Verde

Sono un vostro lettore molto appassionato di elet- uno dei due diodi led, se risulta presente un livel-
tronica digitale e poiché mi capita spesso di ripa- lo logico O oppure un livello logico 1.
rare delle schede elettroniche che montano inte- In ingresso ho inserito un diodo zener DZ1 da 5,1 Volt
grati TTL, ho necessitä di avere a disposizione un per evitare il rischio di danneggiare l'integrato 7404
semplice tester che mi consenta di rilevare istan- qualora inavvertitamente vada atoccare dei punti nei
taneamente lo stato logico 1-0 dei piedini degli in- quali sono presenti tensioni maggiori di 5 Volt.
tegrati presenti nella scheda.

Dopo diversi tentativi, mi sono cosi costruito que- NOTKREDAZIONALE1 1.1111Wirffleee


sta sonda logica che accende il diodo led rosso
DL1 quando il livello logico ěOoppure il diodo led L'integrato SN. 7404 si può sostituire con altri e-
verde DL2 quando il livello logico ě 1. quivalenti, ad esempio SN.7414 -74HC14.
Questa sonda non necessita di nessuna alimenta- Poichè in questi integrati risultano presenti 6por-
zione esterna, perché i+ 5 Volt li prelevo diretta- te inverter e ne vengono utilizzate solo 5, una ri-
mente dalla scheda che devo controllare, colle- marrà inutilizzata. Poichè il transistor NPN tipo
gando alla massa il coccodrillo visibile nel disegno. BC.107 può risultare di difficile reperibilità, lo si può
Con il puntale vado a toccare il piedino che voglio sostituire con altri equivalenti, ad esempio BC.238
testare e subito riesco a capire dall'accensione di -BC.338 -BC.239, ecc.

118
rLÁMPEGGIATORE a 4C
ED-Hrl W S
-1g: Faolo_Gřillone -Castell'AlferojAi)

Lo schema che vi invio per la vostra rubrica "Pro- quenze molto basse ediverse tra loro, essendo di-
getti in Sintonia" l'ho realizzato per sostituire un verso il valore di resistenza collegato tra l'uscita e
gioco di lud ipresente nelle Iampade a led con fi- gil ingressi dei nand.
bre ottiche molto diffuse oggigiorno.
II condensatore da 470 microFarad collegato sul -
Come potete desumere dallo schema elettrico, si la base dei transistors, serve ad ottenere una ac-
tratta di un circuito molto semplice ed economico, censione e uno spegnimento graduale dei led.
né potrebbe essere altrimenti visto il tipo di impie-
go, ma che permette di far accendere 4led di di- La resistenza in serie ai led é stata calcolata per
verso colore con sequenze variabili, cosi da otte- una tensione di alimentazione di 4,5 Volt, ma va-
nere diverse combinazioni di colore. riandola opportunamente épossibile adattare il cir-
Grazie ai 4Nand triggerati contenuti all'interno cuito anche per tensioni più alte, oppure é possi-
dell'integrato CD.4093 collegati come inverter, ho bile utilizzare, in sostituzione dei led, delle strisce
ottenuto quattro oscillatori ad onda quadra con fre- di led oggi facilmente reperibili.

Schema elettrico del lampeggiatore e, sotto, connessioni dell'integrato 4093, del


transistor BC337 e del diodo led utilizzati nel circuito.

EC

BC 337

4093

ELENCO COMPONENTI
R8 = 10.000 ohm C4 = 470 microF. elettrolitico
R1 = 100.000 ohm R9 = 47 ohm C5 = 100 microF. elettrolitico
R2 = 10.000 ohm R10 = 220.000 ohm C6 = 470 microF. elettrolitico
R3 = 47 ohm R11 = 10.000 ohm C7 = 100 microF. elettrolitico
R4 = 120.000 ohm R12 = 47 ohm C8 = 470 microF. elettrolitico
R5 = 10.000 ohm Cl = 100 microF. elettrolitico DL1-DL4 = diodi led
R6 = 47 ohm C2 = 470 microF. elettrolitico TR1-TR4 = NPN tipo BC337
R7 = 150.000 ohm C3 = 100 microF. elettrolitico IC1 = C/Mos tipo 4093

119
MISURATORE —di LIVELEO,Peř_CONTENITORCCICAZOTO:ILIQUIDO-1

Sig. Marco Bianucci -VECCHIANO (PI)

Schema elettrico del circuito e, sotto, connessioni dell'integrato uA.741 viste da


sopra e con la tacca di riferimento orientata verso l'alto e del diodo led. Come
potete notare, il terminale Anodo ě riconoscibile per la maggiore lunghezza.

DIODO
LED

pA 741

ELENCO COMPONENTI

R1 = 4.700 ohm DS1-DS5 = diodi tipo 1N.4007


R2 = 4.700 ohm DZ1 = zener 3,3 V 1/2 Watt
R3 = 20.000 ohm trimmer DL1 = diodo led
R4 = 4.700 ohm IC1 = integrato tipo uA.741
Cl =. 10 microF. elettrolitico S1 = interruttore
C2 =. 10 microF. elettrolitico CP1 = buzzer piezo

120
Sono un vostro affezionato abbonato evi invio que- so amperaggio: io ho scelto gil 1N4007 perchä so-
sto semplice schema per la rubrica Progetti in Sin- no meccanicamente robusti enei cassetti non man -
tonia pur sapendo che ha un campo di applica- cano mai.
zione un po' particolare, ma penso che dal punto
di vista didattico sia interessante. DS3 ä il diodo di misura che, tramite dei fill che
possono essere lunghi qualche metro (consiglio di
Non tutti sanno che una giunzione PN, ad esem- twistarli), andrä immerso nell'azoto.
pio un diodo, può essere utilizzata come termo-
metro molto affidabile. DS5 serve per compensare la tensione che ci sa-
rebbe ai capi di DS4 alla temperatura ambiente fuo-
Gli esperti sanno che la tensione di soglia di una ri dal contenitore.
giunzione al silicio polarizzata direttamente varia di
circa -2,1 mV per °C, cioä se la temperatura sale
la tensione scende e viceversa. Dato che non ä richiesta alta precisione, DS4 ser-
ve a creare in modo economico una tensione di ri-
Ad esennpio se a 25° la soglia di un diodo ä circa ferimento (di 0,7 V) per la taratura affidabile di R3
0,7 V, quando la temperatura aumenta di + 100°C indipendente dalla tensione di alimentazione.
(125°C) la soglia diventerä:
DS2 serve acompensare la caduta di tensione in-
0,7 + (100 x—0,0021) = 0,7 — 0,21 = 0,49 V trodotta da DS4 affinchä la corrente che scorre den-
tro DS5 (circa 1 mA) sia la più uguale possibile a
se la temperatura scende di -100° (- 75°) la soglia quella che scorre dentro DS2 visto che R1 e R2
diventerä: sono intenzionalmente identiche.

0,7 + (-100 x—0,0021) = 0,7 + 0,21 = 0,91 V A questo punto tarando la tensione presente ai ca-
pi di TP1 a circa 300 mV si ottiene una tempera-
e cosi via. tura di soglia di circa -140°C corrispondente alla
temperatura che il diodo avrä quando sarä vicino
Negli esperimenti condotti nel mio laboratorio ca- al livello dell'azoto senza essere bagnato.
pitava spesso che una tanica di azoto liquido
"DEWAR", in cul vengono immersi temporanea- Finchä sarä immerso anche di poco, la sua tem-
mente dei campioni in attesa di essere utilizzati, si peratura rinnarrä stabile a circa -195°C.
esaurisse per evaporazione naturale, senza che
nessuno se ne accorgesse. L'operazionale uA741 può essere sostituito con u-
no qualsiasi che avete nel cassetto utilizzando
li circuito ä in realtä un "termometro asoglia" che, qualcosa di moderno a basso consumo, però si ri -
tramite un diodo immerso all'interno del contenito- duce l'usura della pila che con icomponenti dello
re, consente di sapere quando l'azoto äterminato. schema durano circa 60-80 ore.

In pratica, quando il diodo ä immerso nell'azoto li- Togliendo il led con la corrente risparmiata si re-
quido alla temperatura di -195°C, la sua tensione cuperano una decina di ore di funzionamento.
di soglia ä di circa 1,1 V.
li circuito può essere anche alinnentato non in bat-
Posizionando il diodo al livello desiderato con una teria con un qualsiasi alimentatore da presa uni-
asticella, non appena non sarä più "bagnato" dall'a- versale.
zoto la sua temperatura salirà velocennente e la Con tensioni giä raddrizzate di 9 o 12 Volt il con-
sua tensione di soglia diminuirá facendo scattare sumo della scheda con il cicalino che suona non
di conseguenza il comparatore e suonare il cicali- arriva a 5 mA alimentato a 9 Volt.
no.

Lo zener DZ1 serve acreare una soglia di tensio-


ne per polarizzare correttamente gil ingressi dell'o- r
NOTA REDAZIONALE
perazionale.
Questo termostato destinato dall'Autore ad un uso
DS4, DS5, DS3, DS2 devono essere uguali epos- specifico, se opportunamente tarato, pue) essere
sono essere diodi al silicio qualsiasi di medio bas- destinato ad applicazioni diverse.

121
OSCILLATORE ad ONDA QUADRA Air Sig -Srefano
— Diana -

6 1C4
8
1 12 15 14 13

Schema elettrico del circuito ed elenco completo dei com-


ponenti. A lato, connessioni del transistor BC548 viste da
sotto e cioè dal lato in cui iterminal' escono dal corpo e
dell'integrato 4093 viste da sopra e con la tacca di riferi-
mento rivolta verso sinistra.
4093

ELENCO COMPONENTI Cl = 10 microF. elettrolitico C12 = 10 microF. elettrolitico


C2 = 1 microF. poliestere C13 = 10 microF. elettrolitico
R1 = 1.000 ohm C3 = 100.000 pF poliestere DS1-DS3 = diodi tipo 1N.4148
R2 = 1.000 ohm C4 = 100.000 pF poliestere DL1-DL5 = diodi led
R3 = 10.000 ohm C5 = 100.000 pF poliestere TR1 = NPN tipo BC.548
R4 = 47.000 ohm C6 = 100.000 pF poliestere IC1 = C/Mos tipo 4093
R5 = 470 ohm C7 = 100.000 pF poliestere IC2 = C/Mos tipo 4029
R6 = 10.000 ohm pot. lin. C8 = 1.000 pF poliestere IC3 = C/Mos tipo 4028
R7 = 12.000 ohm C9 = 10.000 pF poliestere IC4 = C/Mos tipo 4051
R8 = 10.000 ohm pot. lin. C10 = 100.000 pF poliestere P1-P2 = pulsanti
R9 = 12.000 ohm C11 = 1 microF. poliestere Si = interruttore

122
4028 4029 4051

Connessioni degli integrati 4028, 4029, 4051 utilizzati nel circuito, viste da
sopra econ la tacca di riferimento rivolta verso sinistra.

sul potenziometro R6, da circa 11 Hertz acirca 180


Il circuito che vi presento é un semplice oscillato-
re ad onda quadra capace di coprire la gamma di Hertz.
frequenze che va da circa 11 Hz acirca 2 MHz su Premendo uno dei due pulsanti, tramite il circuito
5 po date. di antirimbalzo costituito da R1, R2, R3, DS1, DS2,
C2 e 1C1/A, andremo ad incrementare o decre-
Fornendo tensione al circuito, sul piedino 1di IC1/C
sará presente un livello logico 0 per la presenza mentare il contatore IC2 che, modificando ilivelli
del condensatore Cl, mentre sul piedino 6di IC1/B logici sui suoi piedini di uscita, permetterá a IC4 di
sará presente un livello logico 1 per la presenza selezionare un altro condensatore equindi un'altra
della resistenza R1. por-tata e a IC3 di visualizzare quale portata ésta-
ta selezionata.
Con queste condizioni il flip/flop, costituito appun-
to dai due Nand IC1/C e Id/B, avrä sul piedino 3 Quando ci troveremo sull'ultima portata, ad una
successiva pressione di P2, sul piedino 2 di IC2
un livello logico 1 e sul piedino 4 un livello logico
O. sará presente un livello logico 1che, giungendo sul
piedino 1 di IC2, lo resetterä imponendogli di tra-
Questi due livelli logici li ritroviamo rispettivamente
sui piedini 10 e 13 di IC2, un contatore decadi- sferire sulle sue uscite ilivelli logici presenti sui pie-
co/binario Up/Down, predisponendolo al conteg- dini 3, 13, 12, 4, in questo caso 0-0-0-0, tornando
gio in avanti. pertanto sulla prima portata.
Inoltre, fornendo tensione al circuito, un impulso Quando invece ci troveremo sulla prima portata, ad
positivo giunge al piedino 1 di IC2 obbligandolo a una successiva pressione di Pl, iflip/flop IC1/B e
IC1/C invertiranno ilivelli logici sulle uscite.
riportare sui piedini 2, 14, 11 e6gli stessi livelli lo-
gici presenti sui piedini 3, 13, 12, 4. Sul piedino 10 di IC2 avremo un livello logico 0,
In questo caso la combinazione sará 0-0-0-0. predisponendolo al conteggio alla rovescia.
Sui piedini 2, 14, 11, e 6 di IC2 ci ritroveremo la
Questa stessa combinazione é presente sui piedi- combinazione 1-0-0-1.
ni di ingresso di IC3, un decodificatore/demulti- Tramite il diodo DS3 il livello logico 1 presente sul
plexer da BCD a decimale, che fará accendere il piedino 2 di IC2 giungerá al suo piedino 1 reset-
led DLl. tando le uscite sui livelli logici presenti sui piedini
Inoltre, la stessa combinazione sará presente sui 3, 13, 12, 4 che, in questo caso, saranno 0-1-0-0.
piedini di ingresso di IC4, usato come connmutato- Quindi passeremo dalla prima portata alla quinta
re elettronico, che provvederä a cortocircuitare i portata.
suoi piedini 3 e 13. Nella tabella che segue sono riportati ivalor di fre-
quenza per ogni portata rilevati alimentando il cir-
In questo modo il Nand 1C1/D, unitamente al po- cuito a 12 Volt. Aumentando la tensione di ali-
tenzionnetro R6 e al condensatore C12, genererä mentazione la frequenza diminuirá. Diminuendo la
un'onda quadra la cul frequenza varierä, agendo tensione di alimentazione la frequenza aumenterä.

Portätje Combinazione Uscita IC1 Condensaié, Frequenza


Pin2 Pin14 Pinii selezionato da a
1° 0 0 0 C9 11 Hz 180 Hz
2° 0 0 0 C8 110 Hz 1,8 KHz
3° 0 0 1 C7 1,1 KHz 18 KHz
4° 0 0 1 C6 11 KHz 180 KHz
5° 0 1 0 C5 110 KHz 1,8 MHz

123
- UN SEMAFORO -per MODELLISTI Sig. Pietro Calandra -CUNEO

Schema elettrico del semaforo. Poichè il diodo led Verde e il diodo led Rosso devono
rimanere accesi per un tempo maggiore rispetto al diodo led Giallo, quest'ultimo vie-
ne collegato tramite due diodi al silicio al piedini 10-1 dell'integrato IC2. Le connes-
sioni degli integrati sono viste da sopra e con la tacca a U rivolta verso sinistra.

ELENCO COMPONENTI Cl = 22 microF. elettrolitico DL1 = diodo led Verde


C2 = 100.000 pF poliestere DL2 = diodo led Giallo
R1 = 4.700 ohm C3 = 10.000 pF poliestere DL3 = diodo led Rosso
R2 = 47.000 ohm C4 = 1 microF. elettrolitico IC1 = integrato tipo NE.555
R3 = 2.700 ohm C5 = 47 microF. elettrolitico IC2 = C/Mos tipo 4017
R4 = 150 ohm DS1-DS10 = diodi tipo 1N4148 S1 = interruttore

NE 555 4017

124
Avendo constatato che sulla rivista appaiono pochi Ho utilizzato ipiedini 3-2-4-7 per accendere un dio-
progetti per ferromodellisti, ho pensato di inviarvi do led verde, ipiedini 10-1 per accendere un dio-
questo schema che io stesso ho progettato e che do led giallo eipiedini 5-6-9-11 per accendere un
utilizzo come semaforo nei miei plastici. diodo led rosso.

Per la sua realizzazione ho utilizzato dei compo- Per rallentare itempi di commutazione del se-
nenti di costo contenuto etutti facilmente reperibi- maforo basta sostituire le resistenza R2 da 47.000
li, infatti il primo integrato ôun comune NE.555, che ohm con una da 56.000 o 68.000 ohm.
spesso avete utilizzato nei vostri progetti, e il se-
condo integrato ě un CD.4017, che é un contatore Se si vuole tenere il verde per un tempo maggio-
perfettamente equivalente all'HCF.4017. re del rosso, basta collegare al diodo led verde H
diodo al silicio collegato al piedino 10.
L'integrato NE.555 (vedi IC1) viene utilizzato come
multivibratore astabile ela frequenza ad onda qua- Cosi facendo verrà ridotto il tempo relativo al dio-
dra che esce dal suo piedino 3 viene applicata al do led giallo.
piedino 14 di clock dell'integrato IC2.
Questo semaforo può essere alimentato con una
Ad ogni impulso che entra nel piedino 14 di IC2 i tensione continua compresa tra 9 Volt e 15 Volt.
piedini d'uscita cambiano da livello logico 0 a 1 in
modo sequenziale, come qui sotto riportato:

rNOTE REDAZIONALI
1° impulso = livello logico 1sul piedino 3
2° impulso = livello logico 1sul piedino 2 Iferromodellisti troveranno questo progetto sicura-
3° impulso = livello logico 1sul piedino 4 mente interessante, perché anche se l'Autore non
4° impulso = livello logico 1sul piedino 7 l'ha precisato, possiamo affermare che su ogni pie-
5° impulso = livello logico 1 sul piedino 10 dino d'uscita dell'integrato CD.4017 si possono col-
6° impulso = livello logico 1 sul piedino 1 legare in para/lelo 2 diodi led: quindi nel caso di
7° impulso = livello logico 1sul piedino 5 un passaggio a livello si pub applicare un diodo in
8° impulso = livello logico 1sul piedino 6 corrispondenza di entrambi ilati.
9° impulso = livello logico 1sul piedino 9
10° impulso = livello logico 1sul piedino 11 Qualora desideriate arricchire il vostro plastico con
4 semafori dovrete co/legare in parallelo un se-
Ad ogni piedino ho collegato un diodo al silicio condo integrato CD.4017, poi entrambi dovranno
per evitare un cortocircuito, quando questo dal li- essere pilotati dallo stesso NE.555 per offenere un
vello logico 1 ritorna sul livello logico 0. perfetto sincronismo di accensione.

Errata corrige

Misurare H "0" di un circuito L/C Rivista N.237

A pagina 8 si afferma che -3 dB corrispondono ad una attenuazione o gueüi iu n teiiione ai 1,413.


A causa di un refuso tipografico qualche riga sotto, net calcolo della tensione il valore 1,413 si ä trasforma -
to in 1,143. Infatti é riportato:

1: 1,143 = 0,87 Volt

In realtä il calcolo corretto ä it seguente:

1•1,413 = 0,7 Volt

Di conseguenza anche l'affermazione successive andrä corretta net modo seguente:

A questo punto basta premere sulfa tastiera del Generatore DDS il tasto fino a trovare que/la frequenza
che fará scendere la lancetta del tester sulfa posizione 0,7 Volt.

Purtroppo l'errore si trascina anche net prosieguo dell'articolo che andrä quindi riletto prendendo come rife-
rimento la versione qui corretta.

125
_
—ACCENSIONE e SPEGNIMENTO AUTOMATICO -di piu PRESE RETE supplementari

Sig. Elia Schiassi -IMPERIA

PRESA ASSERVITRICE PRESE ASSERVITE

RETE 230 VOLT


A C

TERRA

le
TRC1

TRC1 C2
R1
DS1 2±' DS3

OE"
DS2 054 Al
R
Cl

A1 A2 G

Qui sopra lo schema elettrico utilizzato per spegnere automaticamente le


apparecchiature collegate alle prese B-C quando viene spenta l'apparec-
chlatura collegata alla presa A. Sulla sinistra le connessioni, viste fron-
talmente, del diodo Triac utilizzato in questo progetto.

ELENCO COMPONENTI
C2 = 10.000 pF poliestere 630 V
R1 = 10 ohm da 1 Watt DS1-DS2-DS3-DS4 = diodi 1N4007
R2 = 1.000 ohm 1 Watt Triac = tipo BT.137/500 o equivalenti
Cl = 10.000 pF poliestere 250 V A-B-C = prese di rete

Sono un appassionato di Hi-Fi e devo dirvi che ho Quando spengo l'amplificatore, automaticamente
realizzato diversi amplificatori Hi-Fi pubblicati nel viene a mancare la tensione di eccitazione sul Ga-
vostro volume Audio Handbook 2°. te del Triac, quindi, non conducendo più, viene a
A questi amplificatori ho collegato anche letton iCD mancare la tensione sulle prese B-C eil lettore CD
e registratori, e spesso mi capita, dopo aver a- e il registratore si spengono.
scoltato dei brani musicali, di dimenticare acceso
il lettore CD o il registratore salvo accorgermene Come Triac ho utilizzato un BT137/500 che ě in
poi con qualche giorno di ritardo. grado di erogare un massimo di 5 Ampere, co-
munque in questo circuito può essere utilizzato
Per risolvere il problema, ho ideato un circuito che
qualsiasi altro tipo di Triac.
può risultare un utile accessorio per chiunque pos-
sieda un impianto Hi-Fi.
rNOTA REDAZIONALE ;3.- 3̀`MWORMIPPAI
Ho collegato l'amplificatore alla presa principale
che ho chiamato A. Come potete vedere dal dise- L'autore ha utilizzato diodi al silicio tipo 1N4007
in grado di fomire una corrente di 1Ampere.
gno che allego, in serie ad uno dei fili che si col -
lega alla presa sono presenti 4 diodi al silicio col- Se l'amplificatore dovesse assorbire una corrente
legati in opposizione di polarità (vedi DS1-DS2 e superiore a 1Ampere, ma inferiore a 3 Ampe-
DS3-DS4) per lasciare passare le semionde posi- re, questi diodi andrebbero sostituiti con dei
BY.255.
tive e negative della tensione alternata.
Quest° circuito può essere utilizzato anche per ac-
Quando accendo l'amplificatore, ai capi di questi cendere automaticamente delle lampade.
diodi al silicio risultano presenti circa 1,5 Volt al- Facciamo presente che il montaggio va racchiuso
ternati che vanno ad eccitare il Gate del Triac. in un contenitore plastico, perché tutti icompo-
Questo, portandosi in conduzione, alimenta le due nenti eirelativi collegamenti sono direttamente col-
prese asservite indicate B-C che utilizzo per ali- legati alla rete dei 230 Volt epertanto risultano pe-
mentare il lettore CD e il registratore. ricolosi quando sono alimentati.

126
se siete rimasti
senza la
PARABOLA
OFFSET

SuIle riviste precedenti vi abbiamo comunicato che una nota Industria di Elettronica ci aveva fatto
omaggio di 250 parabole offset del diannetro di 85 cm da regalare ai nostri letton.
Com'era prevedibile, abbiamo pent, esaurito questo esiguo numero di parabole nel giro di poche set-
timane: molti letton, infatti, utilizzando il nostro Satellite Finder, cioè il Ricercatore di Satelliti pre-
sentato nella rivista N.235, se ne sono serviti per trovare dai 12 ai 16 nuovi satelliti tutti facilmente
ricevibili in Italia.
Purtroppo sono molti coloro che ci hanno interpellati per ordinare questa parabola quando l'aveva-
mo giä esaurita e che, alla nostra risposta negativa, ci hanno sollecitati a richiedere a questa "ge-
nerosa" Industria una nuova fornitura, sempre dietro pagamento delle sole spese di spedizione.
Diplomaticamente abbiamo avanzato all'Industria in questione la nostra richiesta che ě stata subito
accolta: ci é stato quindi inviato un congruo numero di parabole utile ad accontentare tutti quei let-
tori che ne erano rimasti sprovvisti.

Vi informiamo che per ricercare inuovi satelliti non ě necessario installare la parabola sul tetto di
casa, ma é sufficiente collocarla in una terrazza o in un giardino, ruotandola da sud-est a sud-ove-
st e modificando la sua inclinazione.
Ogniqualvolta capterete un nuovo satellite avrete a disposizione tante emittenti TV estere e questo
connpenserä ampiamente il tempo impiegato per tale ricerca.

Se vi interessa questa parabola, affrettatevi dunque ad ordinaria, perché la "generosa" Industria


nostra fornitrice ci ha comunicato che non fará altri bis gratuitamente.

Come abbiamo giä precisato nella rivista precedente, per ricevere questa parabola dovrete inviarci
in anticipo le sole spese di spedizione a mezzo corriere (tramite vaglia, caria di credito, ecc.), per
un totale di Euro 25,00 indirizzandole a:

HELTRON -via dell'Industria 4 -40026 IMOLA_ B

Nota7scrivete il vostro indirizzo esatto ed il nome che appare sul campanello di casa perché, se
il Corriere non vi trova, rinvierä la parabola alla nostra sede.

Facciamo presente che la parabola é completa di attacco snodabile per il palo di sostegno e del
braceio di fissaggio per il convertitore LNB.
CODICE delle RESISTENZE a strato METALLIC°

la CIFRA 2a CIFRA 3a CIFRA MOLTIPLICAT. TOLLERANZA

NERO — 0 0 x1 0,5%

MARRONE 1 1 1 x 10 1%

ROSSO I 2 11 1Gbdimmik 2 x 100 2%

ARANCIONE 3 3 3 X 1.000

GIALLO 4 4 4 X 10.000

VERDE 5 5 5 x 100.000

AZZURRO 6 6 a, my •••••••il 6 X 1.000.000

VIOLA 7 7 7 ORO :10

GRIGIO 8 8 8 ARG :100

BIANCO 9 9 9

3a CIFRA

2a CIFRA MOLTIPLICAT.

la CIFRA —TOLLERANZA

I
Le resistenze di precisione sono contraddistinte sempre da 5 fasce in colore. DI queste 5 fasce, la
1°-2°-3° servono per indicare rispettivamente le prime 3 cifre del numero, la 4° rappresenta il mol-
tiplicatore e la 5° indica la tolleranza massima che si put, riscontrare sul valore effettivo. Precisia-
mo che se la 4° fascia é di colore ARGENTO, il numero indicato dalle prime 3 fasce deve essere
diviso x100; se invece la 4° fascia ě di colore ORO, 11 numero indicato dalle prime 3fasce deve es -
sere diviso x10.1valori ricavati leggendo il codice del colori si intendono sempre espressi in "ohm".
La 5° fascia indica la tolleranza, che normalmente ědello 0,5% (VERDE) o al massimo dell'1% (MAR-
RONE). Precisiamo che 1 Mohm (megaohm) equivale a 1.000.000 ohm, pertanto 11 valore di una re-
sistenza che in base al codice dei colori è di 1,15 Mohm equivale a 1.150.000 ohm.

Potrebbero piacerti anche