Vittime Di Omicidio 2022
Vittime Di Omicidio 2022
Vittime Di Omicidio 2022
In questo report sono presentati i dati relativi agli omicidi volontari consumati - rilevati dalle Forze di
Polizia nel corso dell’anno 2022 - inseriti nel database della Direzione centrale della polizia criminale
del Ministero dell’Interno. Tali informazioni sono di notevole interesse in quanto indicano la relazione,
ove esistente e conosciuta, tra la vittima dell’omicidio e il suo assassino. Sempre grazie a queste
informazioni è possibile ricostruire il movente, le modalità dell’uccisione della vittima e il tipo di arma
eventualmente utilizzata.
Ciò ha un’importanza fondamentale, in particolare, nello studio delle dinamiche degli omicidi di donne,
che hanno, come è noto, profonde differenze rispetto a quelli di uomini.
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VITTIME DI OMICIDIO
L’incidenza delle vittime di omicidio volontario nel 2022 è più alta nel Mezzogiorno (0,75 per 100mila
abitanti) mentre i valori sono inferiori alla media nazionale in tutte le regioni del Centro-nord, con la sola
eccezione della provincia autonoma di Trento. I valori più elevati si registrano in Campania e Calabria
(0,87), nelle Isole (0,82 in Sardegna e 0,75 in Sicilia) e in Puglia (0,69).
Malgrado le vittime di omicidio siano più frequentemente maschi (nell’anno 2022 il 60,9%), vi sono
regioni in cui il rapporto tra i sessi è diverso. Si tratta di regioni di dimensioni demografiche contenute
in cui l’omicidio è un evento poco frequente, come le province autonome trentine (l’unico omicidio
registrato di Bolzano/Bozen è di una donna, due dei tre omicidi di Trento), seguite da Marche e Liguria
(cinque donne su otto vittime in totale), ma anche di regioni popolose come il Piemonte, il Veneto,
l’Emilia Romagna e il Lazio (nelle quali la percentuale di donne uccise è compresa tra il 61,1 e il 52,0).
Per gli uomini più a rischio le età giovanili, per le donne il rischio cresce con l’età
L’età media delle vittime di omicidio registrate nell’anno 2022 risulta di 45,1 anni per i maschi, mentre
per le donne è più elevata e pari a 55,1 anni. Le vittime straniere, che costituiscono il 22,4% delle
vittime, sono mediamente più giovani, e la loro età media risulta di 36,1 anni per gli uomini e di 46,8
anni per le donne (mentre per gli italiani è di 47,7 anni e 57,4 anni, rispettivamente per maschi e
femmine).
Se si considerano i rapporti, distinti per sesso, con la popolazione residente di pari età, costruendo
quindi dei quozienti specifici che descrivono il rischio di una persona di essere vittima di omicidio (sulla
base degli eventi del 2022), la situazione per i due sessi presenta evidenti differenze. Per i maschi il
rischio maggiore coincide con le età giovanili (18-24 e 25-34) o appena mature (35-44), mentre il rischio
per le donne continua a crescere al progredire dell’età ed è massimo per le fasce più anziane.
Quest’ultimo aspetto può essere almeno parzialmente spiegato con la presenza di un elevato numero
di donne che vengono uccise, in età molto avanzata, da persone loro legate (in genere i partner), con
il fine dichiarato di porre fine a diverse tipologie di situazioni critiche. Va sottolineato, invece, che nessun
uomo è stato ucciso dalle proprie compagne per questi motivi.
FIGURA 1. INCIDENZA DEGLI OMICIDI PER MASCHI E FEMMINE ALLE VARIE ETÀ.
Anno 2022, valori per 100.000 abitanti dello stesso sesso ed età
0-13 14-17 18-24 25-34 35-44 45-54 55-64 65-74 75-84 85-94
1,20
1,00
0,80
0,60
0,40
0,20
0,00
maschi femmine
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VITTIME DI OMICIDIO
FIGURA 2. OMICIDI DI CUI È STATO SCOPERTO L’AUTORE, PER NAZIONALITÀ E SESSO DELL’AUTORE E
DELLA VITTIMA. Anno 2022, valori assoluti
100 89
80
60
41
40
25
20 9
8
1 0
0
autori e vittime italiani autori e vittime straniere
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VITTIME DI OMICIDIO
Liti e futili motivi le motivazioni alla base di quasi metà degli omicidi
Nel 2022 “liti, futili motivi, rancori personali” sono il primo movente per omicidio (45,3%), il valore più
rilevante per le vittime di ambo i sessi (53,1% per gli uomini e 33,3% per le donne). Seguono i “motivi
economici” (inclusi gli omicidi a scopo di rapina), che costituiscono il 14% del totale, con un peso
decisamente maggiore tra le vittime maschili rispetto a quelle femminili (17,9% degli omicidi di maschi
e 7,9% di quelli di donne). Viene attribuito a uno stato di “follia” dell’autore una parte non indifferente
degli omicidi (11,2% in totale), con un peso molto più rilevante nel caso di vittime donne (18,3% contro
6,6%), e lo stesso succede quando il motivo è quello “passionale” (16,7% contro 4,6% per le vittime di
sesso maschile). Nel 4,3% dei casi il motivo addotto dall’omicida è quello di voler interrompere una
grave malattia della vittima. Questo è avvenuto solo nei confronti di donne, in massima parte di età
molto avanzata (in 14 dei 126 omicidi di donne, pari all’11,1% del totale). Nel rimanente 15,8% dei casi
(17,9% per i maschi e 12,7% delle femmine) il movente è rimasto indeterminato.
Le armi da fuoco sono state, nel 2022, il mezzo più utilizzato per l’omicidio, impiegate nel 37% dei casi,
seguite dal 32,6% delle armi da taglio. Il 9,3% degli omicidi è invece stato portato a termine con l’uso
di armi improprie, mentre nel rimanente 21,1% dei casi l’omicidio è avvenuto con altre modalità. Gli
omicidi di criminalità organizzata, 30, sono stati tutti commessi con armi da fuoco.
Anche nella scelta del mezzo, come in tante altre caratteristiche degli omicidi, esistono distinzioni
rilevanti se si considera il sesso della vittima.
Le armi da fuoco vengono usate prevalentemente contro gli uomini, 45,4% dei casi di omicidi di maschi
e 23,8% di quelli delle donne. Le donne vengono prevalentemente assassinate con armi da taglio,
utilizzate però frequentemente anche per gli uomini (34,9% delle donne e 31,1% degli uomini).
Non vi è un grandissimo divario sull’utilizzo di armi improprie (corpi contundenti o altro, utilizzati
nell’11,1% di omicidi di donne e nell’8,2 di quelli di uomini), mentre c’è una grande differenza quando
l’omicidio avviene a mani nude, caso conteggiato nella categoria “altro” (30,2% delle donne e 15,3%
degli uomini). Il dato è orientativo, perché oltre alle morti in seguito a percosse, soffocamento e altro,
nella categoria possono essere comprese alcune morti causate da altri mezzi (avvelenamento, per
esempio), che tuttavia sono molto più rare.
Se si considerano le sole vittime straniere di omicidio, l’arma da taglio diventa prevalente (45,8% dei
72 omicidi di vittime straniere), mentre le armi da fuoco sono state utilizzate nel 19,4% dei casi. Le armi
improprie sono state utilizzate per il 9,7% degli omicidi, tutti di maschi.
FIGURA 3. VITTIME DI OMICIDIO VOLONTARIO CONSUMATO, PER SESSO E MEZZO UTILIZZATO. Anno 2022,
valori percentuali
37,0
Arma da fuoco 45,4
23,8
32,6
Arma da taglio 31,1
34,9
9,3
Arma impropria 8,2
11,1
21,1
Altro 15,3
30,2
0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 30,0 35,0 40,0 45,0 50,0
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VITTIME DI OMICIDIO
FIGURA 4. OMICIDI VOLONTARI CONSUMATI PER SESSO DELLA VITTIMA E TIPO DI RELAZIONE CON
L’AUTORE. Anni 2019-2022, tassi per 100mila maschi e 100mila femmine
Donne Uomini
0,80 0,80
0,70 0,70
0,60 0,60
0,50 0,50
0,40 0,40
0,30 0,30
0,20 0,20
0,10 0,10
0,00 0,00
Partner o ex Altro parente Altro Autore Autore non Totale Partner o ex Altro parente Altro Autore Autore non Totale
partner conoscente sconosciuto identificato partner conoscente sconosciuto identificato
alla vittima alla vittima
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VITTIME DI OMICIDIO
FIGURA 5. IL SET MINIMO DELLE VARIABILI DEL CENTER OF EXCELLENCE FOR GENDER STATISTICS
(CEGS) PER RILEVARE I FEMMINICIDI. Anno 2023
Le caratteristiche delle vittime (21 variabili), tra cui oltre Le caratteristiche dell'autore (18 variabili), tra cui oltre
alle variabili socio-demografiche, l'orientamento alle variabili socio-demografiche, i precedenti penali, le
sessuale, se è stata vittima di violenza sessuale, se era storie di violenza pregresse, ecc.
incinta, se era una prostituta, ecc.
La relazione vittima-autore (9 tipologie di relazione), tra Il modus operandi (5 variabili), tra cui l’accanimento sul
cui partner, ex partner, familiare, conoscente, collega, corpo e tipo di armi usate, il vilipendio del cadavere,
amici, sconosciuti, persone appartenente alle forze ecc.
armate e alle Forze di Polizia, ecc.
Fonte: UNODC – UNWOMEN”
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VITTIME DI OMICIDIO
Glossario
Autorità giudiziaria: quella preposta all’amministrazione della giustizia penale, civile e amministrativa.
Femminicidio: omicidio di una donna in quanto donna. Il termine “femicide” è stato introdotto pubblicamente per
la prima volta nel 1976 da Diana Russell, che ha definito come femminicidi “the murders of women by men
motivated by hatred, contempt, pleasure or a sense of ownership of women’ and as ‘the killing of females by
males because they are females”, cioè gli omicidi di donne da parte di uomini motivati da odio, disprezzo, piacere
o senso di appartenenza delle donne" e come "l'uccisione di donne da parte degli uomini in quanto donne”
(quest’ultima definizione è del 2011 ed è allineata con la convenzione di Istanbuliv). Il dibattito in realtà è molto
ricco in letteratura e non vi è una concordanza definitoria, basti pensare che i termini femicide e femminicide, in
uso in America Latina (introdotto da Marcel Lagarde nel 2006), a volte hanno assunto la qualità di sinonimi, a
volte invece si riferiscono l’uno all’omicidio delle donne motivato dal genere e l’altro alla violenza di genere contro
le donne in generale. Istat ha deciso di aderire alla definizione delle Nazioni Unite dello Statistical framework, così
come riportato nel testo precedente.
Forze di Polizia: corpi dello Stato che hanno, tra i loro numerosi compiti, quello del mantenimento dell’ordine e
della sicurezza pubblica. Attualmente in Italia esistono quattro Forze di Polizia con competenza nazionale, oltre
ad altri corpi con competenza locale. Delle quattro Forze di Polizia con competenza nazionale, due hanno
ordinamento civile (la Polizia di Stato, dipendente dal Ministero dell’interno, e la Polizia penitenziaria, dipendente
dal Ministero della giustizia) e due hanno ordinamento militare (l’Arma dei carabinieri, dipendente dal Capo di
Stato maggiore della difesa per i compiti militari e funzionalmente dal Ministero dell’interno per i compiti di ordine
e sicurezza pubblica, e il Corpo della guardia di finanza, dipendente dal Ministero dell’economia e delle finanze).
L’Arma dei carabinieri è stata elevata al rango di Forza armata nell’anno 2000 e nel 2016 ha assorbito il Corpo
forestale dello Stato, precedentemente Forza di Polizia a ordinamento civile alle dipendenze del Ministero delle
politiche agricole alimentari e forestali.
Omicidio volontario: delitto commesso da chi cagiona la morte di un uomo. Può essere frutto di un
comportamento commissivo od omissivo (nei casi giuridicamente previsti) e dev’essere presente la coscienza e
la volontà di causare la morte.
Nota metodologica
Introduzione
Si sono analizzati i dati relativi agli omicidi volontari rilevati dalle Forze di Polizia, con particolare riferimento ai
profili delle vittime. La metodologia di rilevazione statistica adottata fa corrispondere a ciascuna vittima un delitto
di omicidio; pertanto, un evento con più vittime darà luogo a più omicidi, in numero pari a quello delle vittime. I
dati provengono dai database del Ministero dell’Interno, il sistema di indagine (SDI) e il database dedicato agli
omicidi, della Direzione centrale della polizia criminale. Trattandosi di dati utilizzati a fini operativi, essi sono
suscettibili di modifiche che possono emergere in fasi successive del trattamento dei dati; tali modifiche possono
riguardare la stessa classificazione del reato in fase investigativa (da non confondersi con l’esatta determinazione
della qualificazione giuridica del reato, che è prerogativa dell’autorità giudiziaria e sarà da essa decisa
successivamente, durante l’eventuale iter giudiziario penale).
La rilevazione della delittuosità
La statistica della delittuosità fornisce a partire dal 1955 informazioni che riguardano i delitti e le persone
denunciate all’Autorità Giudiziaria e dal 2007 per le caratteristiche degli autori e delle vittime dei reati, ed è una
fonte imprescindibile per la conoscenza del fenomeno criminale.
Questa rilevazione permette di rispondere alla sempre più ampia domanda di informazione statistica, soprattutto
a livello internazionale e rende possibile il monitoraggio del fenomeno della criminalità in generale e dei suoi attori
principali, cioè degli autori dei reati, e delle vittime.
Altresì importante l’analisi del territorio che presenta un interesse sempre crescente, basti pensare al sistema di
indicatori per lo sviluppo territoriale che utilizza i dati delle statistiche di Polizia al fine di stabilire politiche regionali.
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VITTIME DI OMICIDIO
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VITTIME DI OMICIDIO
a un determinato dettaglio territoriale (ad es. il Comune) vengono conteggiati nel primo livello più ampio nel quale
è possibile collocarli (provincia, regione, Stato).
Banche dati e sistemi tematici
I.STAT: il datawarehouse dell’ISTAT: http://dati.istat.it/
IstatData: esploradati.istat.it
Serie storiche: http://seriestoriche.istat.it/
Il quadro informativo sulla violenza contro le donne: https://www.istat.it/it/violenza-sulle-donne
Volumi
Annuario Statistico Italiano: https://www.istat.it/it/archivio/annuario+statistico+italiano
Autori e vittime di omicidio, 2019 (https://www.istat.it/it/archivio/253296)
Le donne vittime di omicidio, 2020 (https://www.istat.it/it/archivio/274826)
L’effetto della pandemia sulla violenza di genere - anni 2020-2021 (https://www.istat.it/it/archivio/263847)
Le vittime di omicidio, 2021 (https://www.istat.it/it/archivio/277932)
NOTE
i
Vedi “introduzione” nella nota metodologica.
ii
https://www.unodc.org/documents/data-and-analysis/statistics/Statistical_framework_femicide_2022.pdf
iii
Il documento della Nazioni Unite appena pubblicato su “Global estimates of female intimate partner/family-related homicides in 2022”.
https://urlsand.esvalabs.com/?u=https%3A%2F%2Fwww.unodc.org%2Fdocuments%2Fdata-and-
analysis%2Fbriefs%2FFemicide_brief_2023.pdf&e=2637b01d&h=e5dd7f57&f=y&p=y
iv
La Convenzione sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica, nota come ‘Convenzione di Istanbul’, è
stata adottata dal Consiglio d'Europa l'11 maggio 2011 ed è entrata in vigore il 1° agosto 2014, a seguito del raggiungimento del prescritto
numero di 10 ratifiche. L’Italia l’ha ratificata nel 2013, con la Legge 27 giugno 2013, n. 77. (Diana Russell, Femicide - The power of a name.
The Women's Media Center website at womensmediacenter.com. 2011. Online at Dianarussell.com: Femicide - the Power of a Name. Jill
Radford & Diana E. H. Russell (Eds.), Femicide: The Politics of Woman Killing, New York: Twayne Publishers, 1992 and Buckingham,
England: Open University Press, 1992. Economic Commission for Latin America and the Caribbean (ECLAC), 2014, Annual Report 2013-
2014. Confronting violence against women in Latin America and the Caribbean (LC/G.2626), Santiago, Chile, 2014).
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