Ascolto 02 Bertolucci

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Ciclo di Consolidamento - Livello 3 609

Esercizio di ascolto 2

1. Conoscete Bernardo Bertolucci? Avete visto qualche suo film? Parlatene.


2. 26► Ascolterete una breve monografia sul regista. Prendete appunti e poi
scambiate informazioni con un compagno.
3. 26► Ascoltate il testo per seconda volta e arricchite l’informazione precedente.
Scambiate ancora informazioni con un compagno diverso.
4. 26► Ascoltate il testo ancora una volta. Siete pronti per scrivere una breve
relazione sull’autore? Lavorate in gruppi di 3 o 4 persone.
5. Leggete le seguenti notizie su Bernardo Bertolucci. Quali sono le novità che
potreste aggiungere al testo? Quali sono invece le informazioni che il testo vi
fornisce e che voi non avete inserito nella vostra relazione?
6. Scegliete un film dell’autore, fate una breve ricerca e presentatela alla classe.

BERNARDO BERTOLUCCI

Le origini
Primogenito del poeta Attilio Bertolucci (San Lazzaro, Parma, 18 novembre 1911 -
Roma, 14 giugno 2000), cugino del produttore cinematografico Giovanni (Parma, 24
giugno 1940) e fratello dell'autore teatrale e regista cinematografico Giuseppe (Parma, 27
febbraio 1947).

Gli inizi con Pasolini


Inizialmente sembra seguire la strada paterna, interessandosi di poesia e iscrivendosi
alla Facoltà di Letteratura Moderna dell'Università La Sapienza di Roma, ma ben presto
abbandona gli studi per il cinema facendo da assistente a Pier Paolo Pasolini, suo vicino
di casa, ai primi passi come sceneggiatore nel mondo della settima arte. Con una camera
a passo ridotto Bertolucci gira due cortometraggi amatoriali nel biennio 1956-1957, La
teleferica e La morte del maiale.
Proprio grazie a Pasolini e all'interessamento del produttore Cino Del Duca, Bertolucci
lavora come assistente nel primo film diretto dal letterato friulano, Accattone (1961). Su
quel set incontra l'attrice Adriana Asti, che sarà poi sua compagna per diversi anni.
L'anno seguente, con Tonino Cervi come produttore, realizza il suo primo
lungometraggio, La commare secca, su soggetto e sceneggiatura di Pier Paolo Pasolini, che
inizialmente avrebbe dovuto esserne anche il regista.

Una personale poetica


Si stacca ben presto dal mondo e dalla poetica pasoliniani per inseguire un'idea
personale di cinema basata sostanzialmente sull'individualità di persone che si trovano
di fronte a bruschi cambiamenti del loro mondo e di quello circostante, a livello
esistenziale e politico, senza che essi possano o vogliano cercare una risposta concisa.

Prima della rivoluzione


Tale tematica sarà presente praticamente in tutte le opere di Bertolucci, a partire dal
secondo film, Prima della rivoluzione (1964), dove è esemplificata molto chiaramente nella
storia di un giovane della borghesia agricola medio-alta di Parma (Francesco Barilli), il
quale, incapace di reagire al suicidio del suo amico più caro e incerto su una direzione
da prendere, si getta a capofitto in una relazione con una matura e piacente zia (Adriana
Asti) giunta da Milano. Entrambi, però, si rendono conto che quella storia non può
durare - lei è anche in cura da uno psicologo - e alla partenza della donna, al giovane
non resta che sposare la sua precedente fidanzata, che lui non ama, facente parte
dell'alta borghesia, matrimonio ben visto dalla sua famiglia.
Anche nei film che seguono, Bertolucci continua il suo personale discorso intorno
all'ambiguità esistenziale e politica, soprattutto in Partner (1968), interpretato da Pierre
Clementi, ne Il conformista (1970) con Jean-Louis Trintignant e con Strategia del ragno;
opere presentate in diversi festival ma dallo scarso successo di pubblico.

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Lo scandalo di Ultimo tango a Parigi
La grande notorietà per Bertolucci arriva nel 1972, con un film "scandaloso" che ha di
fatto segnato un'epoca: Ultimo tango a Parigi, con Marlon Brando e Maria Schneider,
Jean-Pierre Leaud e Massimo Girotti, dove il sesso è visto come unica risposta possibile,
ma non definitiva, al conformismo del mondo circostante; i protagonisti di questo film,
come quelli che seguiranno, sono esseri alla deriva, quasi sbandati, la cui unica via
d'uscita è la trasgressione.
Il film, dopo la sua prima proiezione a New York, subì notevoli traversie censorie in
Italia (che comunque non impedirono al film di piazzarsi secondo nella classifica
cinematografica 1972-1973); ben presto sequestrata, la pellicola venne ritirata dalla
Cassazione il 29 gennaio 1976, e il regista fu condannato per offesa al comune senso del
pudore, colpa per la quale venne privato dei diritti civili per cinque anni, fra cui il diritto
di voto. Dopo svariati processi d'appello, la pellicola venne dissequestrata nel 1987. Le
rimaste dopo il macero vennero depositate alla Cineteca Nazionale di Roma e quelle
integrali, conservate in cineteche estere, sono servite come base per editare il film in
DVD.

Notorietà a livello mondiale


Bertolucci incrementa la sua notorietà con le opere successive, da Novecento (1976),
epico affresco delle lotte contadine emiliane dai primi anni del secolo alla Seconda
guerra mondiale che si avvale di un prestigioso cast internazionale (da Robert De Niro a
Gerard Depardieu, Donald Sutherland, Sterling Hayden, Burt Lancaster, Dominique
Sanda) a La luna, ambientato a Roma e in Emilia-Romagna, in cui affronta lo scabroso
tema della droga e dell'incesto, fino a La tragedia di un uomo ridicolo (1981), con Ugo
Tognazzi.

Arrivano gli Oscar con L'ultimo imperatore


Negli anni ottanta Bertolucci gira soprattutto all'estero kolossal di straordinaria
potenza visiva. Nel 1987 dirige in Cina L'ultimo imperatore, un grande successo
internazionale che si aggiudica ben nove premi Oscar, tra cui quelli per il miglior film e
la migliore regia. Nel 1990 gira in Marocco il film Il tè nel deserto (1990), tratto da un
romanzo di Paul Bowles, mentre nel 1993 è la volta del Piccolo Buddha con Keanu
Reeves, ambientato in Nepal e negli Stati Uniti.

Gli ultimi film


In seguito il regista torna a girare in Italia riprendendo le sue predilette tematiche
intimiste con risultati alterni di critica e pubblico, a partire da Io ballo da sola (1996), per
proseguire con L'assedio (1998) eThe Dreamers (2003), che ripercorre una vicenda di
passioni politiche e rivoluzioni sessuali di una coppia di fratelli, nella Parigi del 1968.
Nel 2007 riceve il Leone d'Oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia.

Anche sceneggiatore, produttore e attore


Per il cinema Bertolucci ha scritto anche numerose sceneggiature per i film suoi e per
quelli diretti da altri, due dei quali da lui prodotti.
La sua unica esperienza come attore si è avuta con il film Golem - Lo spirito dell'esilio
diretto nel 1992 da Amos Gitai. Dopo il divorzio con Adriana Asti sposa Clare Peploe,
sceneggiatrice e regista autrice insieme a Mark Peploe di Professione Reporter, già
collaboratrice di Michelangelo Antonioni.

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