Iconografia e Iconologia (PDFDrive)

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Corso di Storia della Critica d’Arte

Laurea Magistrale
a.a.2014-15
prof. Claudia Cieri Via

Aby Warburg e la sua sopravvivenza


nel dibattito teorico-critico
contemporaneo
1° Lezione
12 Marzo 2015
Aby Warburg e il Nachleben delle immagini
Ernst Gombrich,
Aby Warburg. Una vita intellettuale, 1970

• Dato l’ambiente e il periodo …quella non era la carriera


che potesse apparire normale agli occhi di una famiglia
ebrea conservatrice. Erudizione e cultura godevano
naturalmente di una tradizione onorata in quei circoli, ma
occuparsi di immagini, inevitabilmente pagane o cristiane,
deve essere sembrato sospetto ai parenti ortodossi di
Warburg. Così l’origine ebraica, sebbene ricusata da un
punto di vista religioso, caratterizza notevolmente la sua
figura di intellettuale e inciderà fortemente sulle vicende
culturali da lui promosse
Picasso, Demoiselles d’Avignon,
New York,Museum of Modern Art 1907
Arnold Schönberg1874-1951
Sigmund Freud, 1856-1939
Graf Zeppelin
1913
Guglielmo Marconi, 1874-1937
Albert Einstein,1879- 1955
Bernard Berenson 1865-1959
Metodo e attribuzioni” 1901
Aby Warburg,
3 Agosto 1988

• ”Noi della generazione più giovane vogliamo far


progredire la scienza dell’arte al punto che chiunque
parli dell’arte in pubblico senza averne una
conoscenza approfondita e specifica sia considerato
ridicolo come quelli che discorrono di medicina senza
essere medici…..”.
Bild und Wort

“Chloris eram quae Flora vocor”


Ovidio, Fasti, V , 193
”Inoltre mi era subentrato un vero e
proprio disgusto per la storia dell’arte
estetizzante. La considerazione formale
dell’immagine – incapace di
comprendere la sua necessita’biologica
come prodotto intermedio fra la religione
e l’arte - mi sembrava condurre solo ad
uno sterile chiacchiericcio”.

17 marzo 1923
ORIENTIERUNG

Inadeguate categorie di una teoria evoluzionistica generale hanno impedito sin qui
alla storia dell’arte di mettere il proprio materiale al servizio della psicologia storica
dell’espressione umana che invero ancora non e’ scritta……..Con il mio tentativo di
interpretare gli affreschi di Palazzo Schifanoia mi auguro di aver mostrato che
un’analisi iconologica può rischiarare una singola oscurità e illuminare i grandi
momenti dello sviluppo generale nelle loro connessioni. Un metodo simile non si
deve far intimorire da un esagerato rispetto dei confini e consideri antichità
Medioevo ed evo moderno come epoche connesse e interroghi altresì le opere
dell’arte autonoma e dell’arte applicata in quanto sono entrambe e a pari diritto
documenti dell’espressione umana. (1912)
Corso di Storia della Critica d’Arte
Laurea Magistrale
a.a.2014-15
prof. Claudia Cieri Via

Aby Warburg e la sua sopravvivenza


nel dibattito teorico-critico
contemporaneo
2° Lezione
17 Marzo 2015
S.Alpers, Is Art History? 1977

• “ E’ caratteristico della storia dell’arte il fatto che noi


insegnamo ai nostri studenti i metodi, il ‘come fare’
di questa disciplina e come datare, come stabilire
un’attribuzione , come scoprire un committente.
Come analizzare lo stile e l’iconografia, anzichè la
natura del nostro pensiero…. La questione primaria
non è il metodo che uno usa, ma piuttosto il concetto
di arte e l sua storia , il concetto di essere umano e la
forma che assume la sua conoscenza”
The new Art History, 1986

• Nello screditare la vecchia storia dell’arte dunque termini come


connoisseurship, qualità, stile, genio sono diventati taboo…Tali
termini servono solo a mascherare un vecchio insieme di
supposizioni su cosa è arte. La presenza della New Art History è
caratterizzata da una differente serie di termini – ideologia,
patriarcato, classe, metodologia – e altri termini che denunciano la
loro origine nelle scienze sociali. Dietro a loro sta un nuovo modo di
pensare, di intendere l’arte intimamente legata alla società che la
produce e la consuma piuttosto che intenderla come un qualcosa di
misterioso che accade in quanto prodotto del genio artistico.
The new Art History, 1986

• Parte degli scopi dei nuovi storici dell’arte è di decostruire


le più familiari ed indiscusse idee, in particolare la nozione
dell’opera d’arte come una diretta espressione della
personalità dell’artista. Il credo che l’arte contenga verità
libere dalla classe e dal tempo e la convinzione che l’arte
sia al disopra della società o al di fuori del suo ambito di
ricerca . Tale decostruzione porta ad un profondo
scetticismo.
Arthur Danto, La morte dell’arte, 1983
Hans Belting, La fine dell’arte, 1983
Victor Burgin, The end of art Theory, 1986
W.Sauerlander,
Lo storico dell’arte di fronte al concetto
artistico smarrito. Decade il paradigma
di una disciplina?(1980), 1985
Hans Belting, 1935

Iconologia critica
LA STORIOGRAFIA
Pierre-Louis Deseine, Busto di Johann
Joachim Winckelmann,
Musée National du Chateau de Versailles.
Hans Belting
La fine della storia dell’arte o la libertà dell’arte ,
1983

• Il ruolo dell’arte nella nostra società almeno nelle sue


manifestazioni tradizionali è tanto incerto quanto
imprevedibile è il suo corso ulteriore. Non avanziamo più
lungo lo stretto sentiero di una storiografia artistica a una
sola direzione. Gli artisti oggi stanno ripensando i loro
compiti e le possibilità ancora esistenti per la pittura e la
scultura alla luce dell’eredità storica. Gli storici dell’arte
stanno sperimentando differenti modelli di
narrazione:non esponendo un’evoluzione incontestata
dell’arte, bensì il succedersi di soluzioni sempre nuove
Hans Belting
La fine della storia dell’arte o la libertà dell’arte ,
1983
Oggi l’artista affianca lo storico nel ripensare la
funzione dell’arte e nello sfidare la sua pretesa
autonomia estetica. L’artista un tempo studiava i
capolavori del Louvre oggi si confronta con l’intera
storia dell’umanità nel British Museum, riconoscendo
la storicità delle culture del passato e diventando
quindi consapevole della propria storicità. Gli interessi
antropologici prevalgono sugli interessi
esclusivamente estetici.
Londra, Bruce Castle Museum, Mostra 1990
Hans Belting
La fine della storia dell’arte o la libertà dell’arte ,
1983

• …ritengo che sia da evitare più di ogni altra cosa un nuovo


o altro sistema per la storia dell’arte…Promuovere una
nuova discussione sui problemi comuni appare più
urgente che presentare un programma d’azione,…sono
convinto che oggi siano possibili solo osservazioni
provvisorie o parziali, non una sola storia dell’arte ma più
storie dell’arte o modi diversi di narrare il corso artistico.”
LA STORIOGRAFIA
Pierre-Louis Deseine, Busto di Johann
Joachim Winckelmann,
Musée National du Chateau de Versailles.
G.Vasari, Le Vite de’ più eccellenti Pittori, Scultori e Architettori,
Giunti, Firenze 1568
Johann Joachim Winckelmann, Geschichte der Kunst des Alterthums, Dresden 1764
Johann Joachim Winckelmann,
Storia dell’arte dell’Antichità,
Dresda 1764

• “L’oggetto di una storia ragionata dell’arte è


quello di risalire fino alla sua origine, di seguirne i
progressi e le variazioni fino alla sua perfezione ,
di indicarne la decadenza e la caduta sino alla sua
estinzione
Pierre-Louis Deseine, Busto di Johann
Joachim Winckelmann,
Musée National du Chateau de Versailles.

Johann Joachim Winckelmann,


Pensieri sull’imitazione delle opere greche
nella Pittura e nella scultura, 1755

Johann Joachim Winckelmann,


Storia dell’arte dell’Antichità,
Dresda 1764

Johann Joachim Winckelmann,


Monumenti antichi inediti, 1767
Stile antico
Disegno duro e vigoroso

Fidia, giovane che monta a cavallo


Atene, Partenone, 445-438 A.C.
Londra British Museum
Stile nobile
grandiosità

Fidia, Amazzone Mattei,


copia antica, 435 A.C.
Città del Vaticano, Musei Vaticani
Bello stile,
grazia , varietà, espressione

“La grazia si forma e dimora nei gesti


, si manifesta nell’atteggiamento e nel
movimento del corpo”

Prassitele,Satiro , 360 A.C.


copia da originale in bronzo,
Roma Museo Nazionale romano
Lisippo, Roma, Musei Capitolini
Johann Joachim Winckelmann,
Storia dell’arte dell’Antichità,
Dresda 1764

“Bisogna trattare della Grazia come caratteristica del


bello stile. Essa si forma e dimora nei gesti, e si
manifesta nell’atteggiamento e nel movimento del
corpo; si esprime nel modo di indossare le vesti e in
tutto l’abito: essa fu ricercata e raggiunta dagli
artisti posteriori a Fidia e a Policleto”
Johann Joachim Winckelmann,
Pensieri sull’imitazione delle opere greche nella
Pittura e nella scultura, 1755
“Più tranquilla è la positura del corpo e più esso è atto ad
esprimere il vero carattere dell’anima…L’anima si conosce e
si caratterizza maggiormente nelle passioni violente, grande
e nobile lo è solo nello stato dell’unità, della
tranquillità…L’espressione altera i tratti del volto, il
contegno del corpo e con essi le forme che costituiscono la
beltà….. La tranquillità è lo stato proprio della bellezza…Da
questa osservazione risulta che solo nella calma l’artista
può riuscire a rendere l’essenza stessa dell’arte ”.
Georges Didi-Hubermann
Georges Didi-Hubermann

• Storia dell’arte e anacronismo delle immagini, 2000


• L’immagine insepolta. Aby Warburg, la memoria dei
fantasmi e la storia dell’arte, 2002
Aby Warburg e il Nachleben delle immagini
J.J.Winckelman,1755
• ”Il generale e principale contrassegno dei capolavori
greci è una nobile semplicità e quieta grandezza,sia
nella posizione che nell’espressione Così come la
profondità del mare rimane sempre tranquilla , per
quanto infuri la superficie, così l’espressione delle
figure dei Greci mostra in mezzo a tutte le
passioni,un’anima grande e posata Quest’anima si
mostra nel volto del Laocoonte e non solo nel
volto,nonostante la più atroce sofferenza…...”.
J.J.Winckelman, Pensieri
sull’imitazione, 1755
”Laocoonte soffre, ma soffre
come il Filottete di Sofocle; la
sua agonia ci tocca nel
profondo dell’anima, ma tutti
dovremo essere capaci di
sopportare l’agonia come la
sopporta quell’uomo grande”.
Lessing, Laocoonte, 1766
• La scultura può raffigurare un atteggiamento
di tranquilla maestà: le arti visive non hanno
altro scopo che di procurare piacere
attraverso la bellezza. Ve le lascio tutte ma a
me lasciate quel mondo di passioni, di azioni,
di movimento che è l’anima della poesia e per
il quale io sto conducendo la battaglia
nell’ambito della letteratura tedesca”.
Johann Joachim Winckelmann,
Storia dell’arte dell’Antichità,
Dresda 1764

“L’Apollo vaticano doveva raffigurare la divinità indignata


contro il drago Pitone, che egli poi uccide con la sua freccia,
e al tempo stesso il suo disprezzo per questa vittoria ,
modesta per un dio. L’artista saggio che voleva dare forma
al più bello tra gli dei gli posero la collera nel naso..e il
disprezzo nelle labbra: egli è riuscito a esprimere
quest’ultimo nel labbro inferiore rialzato, per cui si solleva
anche il mento, mentre la collera si manifesta nelle narici
dilatate.”
“Ci decidiamo ora un poco alla volta a considerare questa irrequietezza
classica una qualità essenziale dell’arte e della civiltà antica.”
(A.Warburg, 1914)
Aby Warburg, Frammenti
20 marzo 1887
• “La forza animale con cui il centauro afferra la sua
vittima e la selvaggia bramosia di questa che
nemmeno la morte imminente può soffocare, sono
resi splendidamente, eppure in questo universo
formale è assente il meglio: la bellezza. Perché belli
questi gruppi non sono. Se si dice che mostrano un
movimento passionale senza perdere di chiarezza
questo è il più alto riconoscimento che si può
tributare a questa opera”
J.W.Goethe
Laocoonte,1798

• ”Gli antichi rifuggivano tanto dal brutto quanto dal


falso e sapevano rendere anche i più tremendi
stravolgimenti in volti belli…E’ per me ancora una
volta una prova che l’eccellenza degli antichi va
ricercata in qualcosa d’altro che nella creazione della
bellezza
Aby Warburg
Abbozzo per una critica al Laocoonte nell’arte del
Quattrocento a Firenze, 1889
• “La poesia può rappresentare azioni transitorie perché è in grado di
raffigurare prima e poi anche altri aspetti della stessa figura… l’arte
figurativa potrebbe raffigurare le cose che non sono transitorie e
non il momento più alto….La pittura …. intende mostrare la persona
raffigurata attraverso un unico colpo d’occhio, vale a dire non
attraverso ciò che muta bensì attraverso ciò che c’è e che resta
immutato: la pittura deve avere un effetto grazie a ciò che è
significativo in una persona, poiché quest’ultima non può essere
pienamente colta nei suoi sentimenti transeunti”

Aby Warburg, Frammenti, 1889
• “Un’opera d’arte , la quale tenta di rappresentare un
oggetto o un processo tratto dalla vita dell’uomo, è
sempre prodotto di un compromesso fra l’incapacità
dell’artista di conferire vitalità reale all’opera artistica
e da’altronde la sua capacità di imitare fedelmente la
natura”
Aby Warburg, Frammenti
1891
• “Nell’osservazione simbolica di una cosa animata si
fa astrazione dalle altre a vantaggio dell’espressione
momentanea”
J.W.Goethe
Laocoonte,1798
• :”E’ la rappresentazione dell’attimo che rende
quest’opera d’arte estremamente significativa.
Perché un’opera si animi realmente davanti ai
nostri occhi occorre scegliere un momento
transitorio
Sul problema spazio-tempo nelle arti
Congresso di Estetica, Amburgo 1930

Aby Warburg
L’entrata dello stile plastico monumentale nell’arte
del Rinascimento osservato nel suo conseguente
effetto sulla rappresentazione della transitorietà,
1930
Fritz Saxl
Atteggiamenti espressivi dell’arte figurativ
1932.

• … Charles Darwin lamentando a sua volta, lo scarso


realismo e la mancanza di vitalità che aveva riscontrato
nelle opere d’arte, annotava con una certa delusione: ”
…avevo sperato di trovare e di ottenere un grande aiuto dai
grandi maestri della pittura e della scultura, che sono
osservatori tanto acuti. Ho dunque osservato fotografie e
incisioni di numerose opere d'arte generalmente note, ma
tranne che per poche eccezioni non ne ho tratto alcun
giovamento.
Fritz Saxl
Atteggiamenti espressivi dell’arte figurativ
1932.
• L'arte non offre[alla psicologia], dunque
indubbiamente, un vasto campo d'indagine. E'
piuttosto la ripresa cinematografica a fornirle
un servizio mille volte migliore di quanto non
possa fare l'arte. Darwin poteva quindi
ottenere che le proprie esposizioni fossero
suffragate non già da opere d'arte, quanto
invece dalla documentazione di fotografie
istantanee.
Sergej Ejzenstejn
Teoria generale del montaggio, 1937

“Qui il modello appare perfetto sia nella fase del


movimento esterno –l’attacco dei serpenti-sia nella fase del crescendo
del tema della sofferenza, risolto attraverso una gradazione del
comportamento dei personaggi. Ma la cosa più interessante del
Laocoonte è la testa del personaggio centrale; il fatto è che la viva
espressione della sofferenza umana vi è ottenuta con l’illusione della
mobilità e questa è raggiunta con procedimento che rappresenta le
pieghe della sofferenza in una configurazione che essa non potrebbe
mai avere contemporaneamente.”
Sergej Ejzenstejn
Teoria generale del montaggio, 1937

“Non solo è tipico che le fasi del movimento riuniscano nella


nostra coscienza in un unico processo o che le singole
espressioni di dolore si raccolgano in un complessivo
sentimento di sofferenza (una sinfonia del dolore) ma in
termini più generali è tipico che una serie di frammenti
caratteristici si unifichino nella rappresentazione di un
determinato fenomeno.”
Corso di Storia della Critica d’Arte
Laurea Magistrale
a.a.2014-15
prof. Claudia Cieri Via
Aby Warburg e la sua sopravvivenza
nel dibattito teorico-critico
contemporaneo
3° Lezione
24 Marzo 2015
Aby Warburg e il Nachleben delle immagini
Hans Belting, 1935

Iconologia critica
Georges Didi-Hubermann

• Storia dell’arte e anacronismo delle immagini, 2000


• L’immagine insepolta. Aby Warburg, la memoria dei
fantasmi e la storia dell’arte, 2002
“Ci decidiamo ora un poco alla volta a considerare questa irrequietezza
classica una qualità essenziale dell’arte e della civiltà antica.”
(A.Warburg, 1914)
Corso di Storia della Critica d’Arte
Laurea Magistrale
a.a.2014-15
prof. Claudia Cieri Via

Aby Warburg e la sua sopravvivenza


nel dibattito teorico-critico
contemporaneo
3° Lezione
19 Marzo 2015
Masolino-Masaccio, Filippino Lippi, 1426-1482

I Tipi della cappella Brancacci,1888


Leonardo da Vinci
Windsor, Royal Coll. 1494
G.B.Della Porta, De humana phisiognomonia,
1586
Charles Lebrun,
Traité des passions, 1698
Charles Lebrun,
Traité des passions, 1698
G.B.Duchenne de Boulogne,
Mécanisme de la
phisiognomie humaine, 1862
Positivismo ed evoluzionismo
• Charles Darwin, L’espressione delle emozioni
negli animali e negli uomini, 1872,
• T.Piderit, Mimik und Phisiognomik, 1886
Charles Darwin, 1809-
1892
L’espressione delle emozioni
negli animali e negli uomini,
1872,
Herbert Spencer,1820-1903

Principles of Psychology, 1855


• Le passioni distruttive si
manifestano in una tensione
del sistema muscolare in
azioni, gesti ed
espressioni…che
accompagnano l’uccisione di
una preda.
Psicofisiologia
Hermann von Helmotz
1821-94
August Schmarsow,
Kunstwissenschaft und
Vőlkerpsychologie 1907
Psicologia sperimentale
Wilhelm Wundt (1832-1920)

Emil Kraepelin (1856-1926


August Schmarsow, 1853-36
Kunstwissenschaft und Vőlkerpsychologie 1907
G.B.Duchenne de Boulogne,
Mécanisme de la
phisiognomie humaine, 1862
Atanadoro, Agesandro, Polidoro,
compagno di Ulisse,
dal gruppo della Scilla, Sperlonga,
Museo archeologico
Aby Warburg,
I tipi della cappella Brancacci
Firenze 1888

“Adamo ha (dal punto di vista della struttura ossea)


un cranio più alto, un’accentuazione decisa delle
ossa delle sopraciglia e gli zigomi sporgenti, sicché
i suoi occhi sembrano rientrare profondamente”
“Per quanto riguarda l’espressione momentanea
essa la si potrebbe individuare in questo
movimento laterale del globo oculare”
Giovanni Morelli
“Ivan Lermorlieff”
Prinzip und Methode,

C. Ginzburg, Spie radici di un paradigma


indiziario, Einaudi, Torino, 1992
Della pittura italiana. Studi storico-critici di
Giovanni Morelli, 1897
• Non bisogna basarsi sui caratteri più appariscenti, e perciò più
facilmente imitabili, dei quadri… bisogna invece esaminare i
particolari più trascurabili e meno influenzati dalle
caratteristiche della scuola a cui il pittore apparteneva: i lobi
delle orecchie, le unghie, la forma delle dita e dei piedi…Ciò
che sostengo è che le forme in generale ci aiutano a
distinguere le opere di un maestro da quelle dei suoi imitatori
e a verificare e a controllare il giudizio che pronunciamo a
seguito di impressioni soggettive.”
Edgar Wind, Critica del conoscitore,
in Arte e Anarchia, 1963
• “I libri di Morelli hanno un aspetto piuttosto insolito
se paragonati a quelli degli altri storici dell’arte essi
sono cosparsi di illustrazioni di dita e di orecchie,
accurati registri di quelle caratteristiche minuzie che
tradiscono la presenza di un dato artista, come un
criminale viene tradito dalle sue impronte digitali …
qualsiasi Museo d’arte studiato da Morelli acquista
subito l’aspetto di un museo criminale”
Cesare Lombroso 1835-1909
e la antropologia criminale
Cesare Lombroso,
L’uomo delinquente, 1876
Cesare Lombroso, 1835-1909
Alphonse Bertillot
Identification anthropometrique, 1893
Alphonse Bertillot
Identification anthropometrique, 1893
Charles Darwin,
L’espressione delle emozioni
negli animali e negli uomini,
1872,
T.Piderit,
Mimik und Phisiognomik, 1886
August Schmarsow,
Kunstwissenschaft und
Vőlkerpsychologie 1907

Psicologia sperimentale
Hermann von Helmotz (1821-
94)
Wilhelm Wundt (1832-1920)
Leon Battista Alberti
(De Pictura, L. II)
•W.J.T.Mitchell, Iconology. Image, Text, Ideology,
University of Chicago, 1986
• Richard Rosty, Linguistic Turn, 1967
• W.J.T.Mitchell, Pictorial Turn, 1994
• Goetfried Boehm, Iconic Turn,1995

• Visual culture/Visual cultural studies


Fra Europa e Stati Uniti

• Iconology. Image, Text,


• W.J.T.Mitchell, Ideology, University of
Chicago, 1986

•Picture Theory, Essay on


Verbal and Visual
Representation, 1994

•What do pictures want?,


2005
Aby Warburg e la sua sopravvivenza (Nachleben)
nel dibattito teorico contemporaneo

• Storia dell’arte e anacronismo delle immagini


• Bildwissenschaft: Visual Studies, Visual Culture
• Iconologia critica
• Antropologia delle immagini
• Potere delle immagini : Immagini delle emozioni
• Neuroscienze
• Agency e Animazione delle immagini
Visual Studies e Bildwissenschaft
• Horst Bredekamp

• A neglected tradition? Art History as


Bildwissenschaft , in “Critical Inquiry” 2003
• La storia dell’arte come Bildwissenschaft
• Bild: image/picture/figure/Illustration
Horst Bredekamp,
Kunstgeschichte als Historische Bildwissenschaft

• “Il concetto di una scienza storica dell’immagine è stato


sviluppato verso il 1900 a Vienna, Monaco ed Amburgo e si
fonda su due impostazioni:
• L’ambito della scienza storica trascende
l’ambito dell’arte figurativa
• Anche immagini non artistiche devono essere
considerate con la sua stessa coerenza e
serietà che si userebbe per opere di alto pregio.
In cosa consiste un’immagine ? Nella sua forma
autodeterminata e nella sua storia
Horst Bredekamp
Storia dell’arte come scienza dell’immagine, 2002

• “. ….uno scienziato dell’immagine viene allora qualificato da


tre cose: una grande scienza dell’immagine, una capacità di
paragonare immagini ed enunciare tutto ciò attraverso una
lingua del pensiero. Chi può fare questo è uno scienziato
dell’immagine. Gli altri sono studiosi di estetica.
• Aby Warburg sarebbe dunque il primo scienziato delle
immagini”
Il “Nachleben” di Aby Warburg
• 1989: L’Art et ses révolution, CIHA, Strasburgo
• 1990: Aby Warburg, Hamburg Congress
• 1996: October, Visual Studies
• 2001: Was war Kunstgeschichte im 20. Jahrundert?
• 2002: Berlino: Horst Bredekamp, Kunstgeschichte als
historische Bildwissenschaft
• 2006: Quai Brainly: Histoire de l'art et anthropologie
• Thierry Dufrêne et Anne-Christine Taylor (dir.), Cannibalismes
disciplinaires,Quand l’histoire de l’art et l’Anthropologie se
réncontrent, Paris, coédition INHA et musée du quai Branly
(« Actes de colloques »), 2009.
Gottfried Boehm

Richard Rosty,
Linguistic Turn,
1967
Goetfried
Boehm, Iconic
Turn,1995
W.J.T.Mitchell,
Pictorial Turn,
1994
David Freedberg, 1989
Che cosa vogliono le immagini? 2005
Desiderio ed agency
Una nuova prospettiva di ricerca seconda la quale le immagini
non devono più essere considerate come espressione di
un’industria culturale e di un regime scopico dominante da
contrastare bensì come soggetti dotati di una propria
individualità e di desideri che devono essere ascoltati e descritti
Hans Belting, 1935

Iconologia critica
Hans Belting, Image , Medium, Body: A new
Approach to Iconology,in “Critical Inquiry”, 2005
“Le immagini vivono nei loro media come noi viviamo nei nostri corpi”
Immagini materiali e immagini mentali.
Le immagini non rispecchiano solo un mondo esteriore esse rispecchiano anche la
struttura del nostro pensiero
Le immagini non sono né su una parete o su uno schermo né soltanto nella mente.
Esse non esistono di per sé, ma accadono sia che si tratti di immagini in movimento
che di immagini statiche. Esse accadono. Hanno luogo, agiscono grazie alla
trasmissione e alla percezione.
Le neuroscienze esaminano l’attività percettiva del cervello come un fenomeno di
rappresentazione interna
L’odierno consumo massiccio di immagini necessita una nostra reazione critica, che a
sua volta richiede una nostra profonda comprensione di come le immagini agiscono su
di noi
L’iconologia critica
Bild-Anthropology, 2002/ Antropologia delle immagin, 2011
Hans Belting, Image , Medium, Body: A new Approach
to Iconology,in “Critical Inquiry”, 2005

• L’iconologia critica mira a collegare passato e presente nella


vita delle immagini non limitate all’arte.”
• In origine l’iconologia in termini storico-artistici, era ristretta
alla sola arte . Oggi il compito della nuova iconologia è quello
di tracciare un collegamento fra l’arte e le immagini in
generale, ma anche di introdurre nuovamente il tema del
corpo.
• I corpi esibiscono le immagini tanto quanto essi percepiscono
delle immagini dall’esterno. Malgrado la loro
marginalizzazione …io sono ancora qui a perorare la causa dei
corpi come indispensabile per ogni iconologia
Alfred Gell,1945-1997

Agency
Living presence response
Abduction C.S.Pierce
Social agency
Carlo Severi
Boas e Warburg
• “Secondo Warburg per catturare l’intensità
propria di un’immagine bisognava ricreare
mentalmente il contesto rituale e le implicite
operazione della mente che quel contesto
suscita . In altri termini si doveva ritrovare non
soltanto la forma, ma anche la memoria
individuale dell’immagine.”
Aby Warburg
Antropologo delle immagini

1988 Schlagenritual
1991, Peter Burke, Aby Warburg as historical
anhropologist

1996, Kurt Foster, Aby Warburg: his study of


ritual and Art on two Continent, in “October”
2006 Musée du Quai Brainly
Une histoire croisée de deux disciplines
David Freedberg,
Antropologia e Storia dell’arte: La fine
delle discipline? 2008
David Freedberg,
Antropologia e Storia dell’arte: La fine delle discipline? 2004

• Credo che un’area ancora non studiata sia quella del corpo,
della sua percezione dei suoi movimenti, delle emozioni che
derivano dal senso dell’incorporazione e del movimento
David Freedberg,
Empatia, movimento ed emozione, 2007

Le neuroscienze e le nuove frontiere per la


comprensione delle emozioni e dei comportamenti
umani
Neuroni-specchio
“ci consentono di comprendere direttamente il
significato delle azioni e delle emozioni altrui
replicandole internamente o simulandole senza
alcuna azione riflessiva”(Gallese, 2004)
Secondo Damasio (1994) anche se noi non
riproduciamo apertamente l’azione osservata , si
attiva la stessa parte della nostra corteccia
premotrice come se stessimo eseguendo proprio
l’azione che stiamo osservando
Visual Studies e Bildwissenschaft
• Horst Bredekamp,
• Theorie des Bildaktes, 2010
• Alfred Gell, Art and Agency.. An
Anthropological Theory, 1998
• S.Papapetros, On the Animation of the
Inorganic. Art, Architecture and the Extension
of Life, Chicago University Press, Chicago 2012
Aby Warburg e la sua sopravvivenza (Nachleben)
nel dibattito teorico contemporaneo

• Storia dell’arte e anacronismo delle immagini


• Bildwissenschaft: Visual Studies, Visual Culture
• Iconologia critica
• Antropologia delle immagini
• Potere delle immagini : Immagini delle emozioni
• Neuroscienze
• Agency e Animazione delle immagini
Aby Warburg e il Nachleben delle immagini
Aby Warburg,
Kunstgeschichte /Bildwissenschaft/ Kunstwissenschaft

• Nachleben der Antike


• Pathosformel
• Polarität
• Orientierung
• Denkraum
Aby Warburg e la “scienza senza nomi”
Nachleben der Antike
Aby Warburg, Abbozzo per una critica al Laocoonte nell’arte del Quattrocento a Firenze, 1889
August Schmarsow, Kunstwissenschaft
und Vőlkerpsychologie 1907

“I movimenti nella forma più


intensificata della corsa o della danza
mediano all’uomo primitivo contenuti
più concreti”
Herbert Spencer,
Principles of Psychology,
1855

Le passioni distruttive si
manifestano in una
tensione del sistema
muscolare in azioni, gesti
ed espressioni…che
accompagnano l’uccisione
di una preda.
Aby Warburg, Divinazione antica pagana in testi e immagini
dell’età di Lutero 1919

Fra la storia dell’arte e la scienza delle religioni si stende ancora un terreno incolto :
che menti chiare e dotte possano trovarsi insieme a un tavolo comune d lavoro
nell’officina di una storia delle arti figurative svolta come parte di una scienza della
civiltà.
Ludwig Binswanger, , Sulla fuga delle idee,1933

La teoria del salto:


Una concatenazione maniacale dei pensieri…per il
malato ogni cosa. Pensieri, persone oggetti, è in
prima cosa connessa con le altre nello spazio.”

Aby Warburg e le” fluctige Notizen”


Aby Warburg, Italienische Antike im Zeitalter Rembrandt, 1926
J.J.Winckelman, Pensieri
sull’imitazione, 1755
”Laocoonte soffre, ma soffre
come il Filottete di Sofocle; la
sua agonia ci tocca nel
profondo dell’anima, ma tutti
dovremo essere capaci di
sopportare l’agonia come la
sopporta quell’uomo grande”.
J.W.Goethe Laocoonte,1798

”E’ la rappresentazione
dell’attimo che rende
quest’opera d’arte
estremamente significativa.
Perché un’opera si animi
realmente davanti ai nostri
occhi occorre scegliere un
momento transitorio
Sergej Ejzenstejn
Teoria generale del montaggio, 1937

“Non solo è tipico che le fasi del movimento si


riuniscano nella nostra coscienza in un unico processo
o che le singole espressioni di dolore si raccolgano in
un complessivo sentimento di sofferenza (una sinfonia
del dolore) ma in termini più generali è tipico che una
serie di frammenti caratteristici si unifichino nella
rappresentazione di un determinato fenomeno.”
Charles Darwin,
L’espressione delle emozioni
negli animali e negli uomini,
1872,
T.Piderit,
Mimik und Phisiognomik, 1886
August Schmarsow,
Kunstwissenschaft und
Vőlkerpsychologie 1907

Psicologia sperimentale
Hermann von Helmotz (1821-
94)
Wilhelm Wundt (1832-1920)
Aby Warburg, Frammenti,
1893

“Il movimento della


capigliatura e degli abiti è
segno di un intensificato
movimento personale
oppure di un forte vento.”
Aby Warburg
Ricerche sull’immagine dell’antichità nel primo rinascimento
italiano1893
Robert Vischer, Ueber das optische Formgefuehl, Lipsia 1873
• Osserveremo anche in breve che questa prova è
significativa per l’estetica psicologica poichè qui
nell’ambiente degli artisti intenti alle loro creazioni, si può
osservare nel suo divenire la sensibilità per l’atto estetico
della ‘compenetrazione’ come potenza creatrice di stile
• .
Robert Vischer, Ueber das optische Formgefuehl, Lipsia 1873

• “Possiamo spesso osservare in noi stessi il fatto curioso che


uno stimolo visivo sia esperito non tanto con i nostri occhi
quanto con un diverso senso in un’altra parte del nostro
corpo…L’intero corpo e’ coinvolto l’intero essere corporeo
e’ mosso…Percio’ ogni sensazione empatica conduce a
raffozzare o indebolire la generale sensazione vitale.”
• .
Leon Battista Alberti
De Pictura, 1434
Ma questi moti d’animo si conoscono dai movimenti
del corpo….sono alcuni movimenti d’animo detti
affezione: com’era dolore, gaudio et timore,
desiderio et simili altri. Ma noi dipintori i quali
volliamo coi movimenti delle membra mostrare i
movimenti dell’animo, solo riferiamo di quei
movimenti si fa mutando il luogo
Questo raffronto consente infatti
di vedere come gli artisti e i loro
consiglieri vedessero negli antichi
un modello richiedente un
movimento esterno intensificato
e si appoggiassero a modelli
antichi ogni qualvolta si trattasse
di raffigurare il moto fisico
attraverso gli accessori come
fogge e capigliature.
S.Freud,
Delirio e sogno nella Gradiva di
Jensen, 1907

Gradiva: “colei che avanza”


G.Didi Hubermann, Ninfa moderna, 2002

Storia dell’arte e anacronismo delle immagini

Steve Mc Queen, Barrage, 1998


G.L.Bernini,Beata Ludovica Albertoni, Roma. 1671
MEMORIA
Ewald Hering, Uber das Gedächtnis als eine allgemeine
Funktion der organisierten Materie, Leipzig 1870

Secondo gli studi neurofisiologici il sistema nervoso centrale di
ogni organismo mantiene la traccia delle proprie esperienze
inconsce del passato che sopravvivono nella memoria
collettiva .
Richard Semon, Die Mneme 1904
• Mneme: Facoltà degli organismi di ricordare le proprie
esperienze con la varietà di stimoli ricevuti
• Engramma è la traccia materiale iscritta nella memoria da
una varietà di fenomeni fisici e psicologici
• Engrammi come simboli dinamici che in virtù dell’energia
accumulata occupano la memoria collettiva umana

Le prospettive delle neuroscienze
• D.Freedberg-V.Gallese, Motion, Emotion and empaty in aesthetic
experience, 2011

• La percezione visiva degli oggetti nel mondo implica molto di più


della mera attivazione delle parti visive del nostro cervello. La
visione è sempre un processo multimodale che implica l’attivazione
di circuiti cerebrali sensorimotori e affettivi.
• La scoperta dei neuroni specchio nel macaco (1996) e la varietà dei
meccanismi di rispecchiamento rivelati nel cervello umano mostrano
che le strutture nervose attivate dall’effettiva esecuzione di azioni o
dalla soggettiva esperienza di emozioni e sensazioni altrui si
attivano anche quando assistiamo alle azioni e alle emozioni e
sensazioni altrui.
• La simulazione incarnata si attiva anche quando le azioni e le
emozioni sono raffigurate come immagini statiche :
• Il che cosa e il come dell’esperienza estetica incarnata
Pathosformel/ Polarität

Aby Warburg, 1906


“il disegno ..un
magazzino dell’energia
dell’artista come una
membrana di psicologica
espressione”
Aby Warburg
L’entrata dello stile ideale anticheggiante,1914

“Gli studi sulle religioni dell’antichità greco-romana


ci insegnano sempre più a guardare l’antichità quasi simboleggiata da un erma
bifronte di Apollo e Dioniso. L’ethos apollineo germoglia insieme con il pathos
dionisiaco quasi come un duplice ramo da un medesimo tronco radicato nelle
misteriose profondità della terramadre greca.”

Friedrich Nietzsche, La nascita della tragedia 1872


I
Accorporazione (simbolica
dell’utensile)
Corporeizzazione aggiunta (ceramica
ornamentale)
(da considerare in aggiunta al punto
III)
Ritengo di avere finalmente trovato la
formulazione della legge
psicologica che cerco dal 1888.”
“La storia dell’arte passa
attraverso la storia delle
religioni e delle idee o
delle ideologie, cosi’ come
la storia degli stili
attraversa quella dei
contenuti, ma quella non
si lascia subordinare a
quest’ultima…
Non e’ il contenuto che
conta , ma la sua
significazione per la forma
o lo stile, vale a dire la
psicologia storica
dell’espressione umana.”
Aby Warburg,

“ Quando, un artista ci
convince di essere
riuscito a trovare lo
stile adeguato a
comunicare le sue
immagini interiori – si
chiami Albrecht Dürer
o Franz Marc – ci
aiuterà nel nostro
stesso tentativo di
afferrare l’idea delle
cose nell’evanescenza
delle loro
manifestazioni.” Franz Marc, Il Mandrillo, 1913,
acquistato per la Kunsthalle nel 1917
Da quando nel 1907 avevo letto
l’opera De Sphaera del mio
indimenticabile amico Franz Boll
avevo potuto includere nelle mie
considerazioni lo sviluppo
dell’elemento cosmologico con la
sua ricchezza di immagini, sicché
assieme al mio fedele amico Fritz
Saxl, riuscimmo a creare una
scienza dell’orientamento in forma
di immagini che ci aiutò a parlare di
una nuova storia dell’arte
scientifico-culturale
(A.Warburg, 1927)
:Le immagini analizzate in questa occasione
rientrano veramente in senso più ampio nel
campo della storia dell’arte – giacchè questa
comprende ogni creazione figurativa - esse
provengono dagli ambienti dell’arte grafica
ossia dell’arte della stampa. Prive del relativo
testo – ammesso che vi sia o meno – tali
immagini sono un oggetto così poco attinente
alla considerazione puramente formale
dell’odierna storia dell’arte, in quanto
dipendono dal contenuto. Inoltre esse sono
esteticamente poco attraenti […]. Eppure fa
parte dei compiti veri e propri della storia
dell’arte includere in una considerazione storica
approfondita tali creazioni provenienti dalla
regione semioscura della letteratura di
propaganda ideologica .”

Johan Wolf, Asino-papa


Lectiones memorabiles, 1608
DENKRAUM
“Nell’astrologia si sono alleate di fatto in
modo incontestabile, due potenze
spirituali, del tutto eterogenee […]: la
matematica, lo strumento più sottile della
forza di riflessione astratta e la paura dei
demoni, la forma più primitiva della
casualità religiosa…Siamo nell’età di
Faust, nella quale lo scienziato moderno,
oscillando fra pratica magica e
matematica cosmologica, cerca di
conquistare al proprio pensiero lo spazio
fra se stesso e l’oggetto per una
contemplazione spassionata.
“Nella fuga ordinata delle idée, il corso dei
pensieri resta compiuto e viene infatti
associato in base ai contenuti. Ne risulta
quindi una maggiore ricchezza di pensieri uno
stato di produttivita’ accresciuta e persino
una accresciuta capacita’ di prestazione.
Dalla fuga ordinata delle idée alla fuga
disordinata …diminuisce la capacita’ di
prestazione dell’individuo da essa
afflitto…Questi due primi gradi sono quelli
della mania pura.
Diversamente il passaggio alla mania confusa
alla fuga incoerente delle idée, porta alla
perdita di ogni possible nesso comprensibile
nel susseguirsi delle parole o anche solo di
frammenti di parole, sillabazioni e formazioni
di parole nuove ”
Attraverso la perdita di un discorso compiuto
emerge la formulazione da parte di
Binswanger della ‘teoria del salto’ come
Disegno –scrittura Warburg Kreuzlingen :”….una concatenazione maniacale dei
pensieri “
Aby Warburg, lettera a Carl Neumann, 22 gennaio 1927
Da Rembrandt all’Atlante della Memoria come sistema di
pensiero per immagini
Nel giardino dei salti del pensiero:
Ovidio, Claudiano, Seneca, Laocoonte, Tacito,
l´Apollo del Belvedere, sono solo pochissime
delle innumerevoli maschere del pathos nel coro
della tragedia “Energeia”, nella quale sono solo
pochi gli attori principali: Mania, Sophrosyne,
Mneme e Virtus.; gli atti di queste tragedie li
chiamiamo allora “epoche della cultura”.
Oppure, se non vuol saperne di metafore antiche,
propongo …la seguente citazione:
“Qual è il possedimento ereditario dell´uomo?
Solo la pausa eternamente transeunte tra impulso e azione.”
Aby Warburg, Il rituale del serpente, 1923

“Sarò lieto se queste immagini tratte dalla vita


quotidiana e dal cerimoniale degli Indiani
Pueblo vi avranno mostrato come le loro danze
mascherate non siano un gioco bensì la
formulazione primitiva e pagana della risposta
all’immane tormentoso interrogativo intorno
alla causa prima delle cose : all’innafferabilità
dei fenomeni naturali l’indiano oppone la sua
volontà di comprensione trasformandosi egli
stesso nella causa di quei fenomeni.“
Aby Warburg, Il rituale del serpente, 1923

“Ciò che mi aveva condotto in qualità di


storico dell’arte a visitare le tribù degli
Indiani Pueblo del Nuovo Messico e
dell’Arizona era il fatto che da nessuna
parte appariva così evidente la connessione
fra la rappresentazione pagano religiosa e
attività artistica e la cultura Pueblo offriva
un materiale molto ricco per lo studio dello
sviluppo dell’arte simbolica “
“Caratteristica di questo
vasellame è la riduzione
dell’immagine a figura
araldica ….Siamo in uno
stadio intermedio fra
immagine realistica e puro
segno …
I Pueblo si trovavano a
metà strada fra magia e
logos, e lo strumento con
cui si orientano è il
simbolo. Tra il raccoglitore
primordiale e l’uomo che
pensa si trova l’uomo che
istituisce connessioni
simboliche “
Aby Warburg
Il rituale del serpente, 1923

”Il fulmine imprigionato nel filo, l’elettricità catturata ha


creato una civiltà che si allontana dal paganesimo. Le
forze della natura non sono concepite come entità
biomorfiche o antropomorfiche, bensì come onde
infinite che obbediscono alla pressione della mano
umano. In questo modo la civiltà delle macchine
distrugge ciò che la scienza, scaturita dal mito, aveva
faticosamente conquistato , la sfera della
contemplazione che crea spazio al pensiero
(Denkraum).”
Mnemosyne : una sequenza di
immagini per osservare dal punto di
vista culturale e scientifico la coniazione
espressiva anticheggiante nella
rappresentazione della vita
internamente ed esteriormente mossa
all’epoca del Rinascimento europeo.

Questi engrammi dell’esperienza


emotiva sopravvivono come la
testimonianza ereditata dalla memoria,
determinando in modo esemplare i
contorni creati dalla mano dell’artista,
quando i supremi valori del linguaggio
gestuale emergono nella creazione
artistica, grazie alla sua mano
Aby Warburg, Italienische Antike im Zeitalter
Rembrandt, 1926

“Il dinamogramma dell’Antichità si tramanda in


uno stato di tensione massima, ma priva di
polarizzazione a seconda dell’energia passiva o
attiva di chi lo recepisce, reitera ricorda. E’ solo il
contatto con l’epoca a provocare una
polarizzazione che può causare il radicale
rovesciamento (inversione) del significato che
aveva nell’antichità.”
Aby Warburg e la sua sopravvivenza (Nachleben)
nel dibattito teorico contemporaneo

• Storia dell’arte e anacronismo delle immagini


• Bildwissenschaft: Visual Studies, Visual Culture
• Iconologia critica
• Antropologia delle immagini
• Potere delle immagini : Immagini delle emozioni
• Neuroscienze
• Agency e Animazione delle immagini

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