SH06 I Relazione Di Calcolo Strutturale Via
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COMUNE DI VILLACIDRO
Provincia SU
TITOLO
TITLE
REALIZZAZIONE DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO SU PENSILINA SITO NEL
COMUNE DI VILLACIDRO (SU) PER UNA POTENZA TOTALE DI 51 MW
PROGETTAZIONE
ENGINEERING
Ing. Giuliano Giuseppe Medici
Ing. Arch. Valeria Medici
Ing. Arch. Elisa Defraia
COMMITTENTE
CLIENT
SHARDANA ENERGETICA SRL
NOVEMBRE 2021
I
COMUNE DI VILLACIDRO (SU)
AD ORIENTAMENTO MONOASSIALE
POTENZA 51 MWe
ART.2 LETTERA C)
Novembre 2021
SHARDANA ENERGETICA s.r.l.
REALIZZAZIONE IMPIANTO FOTOVOLTAICO SU PENSILINE DI POTENZA PARI A 51 MW
INDICE
1. NORMATIVE DI RIFERIMENTO ................................................................................................................................ 3
2. DESCRIZIONE STRUTTURA ....................................................................................................................................... 4
2.1 CARATTERISTICHE DEI MODULI FOTOVOLTAICI ........................................................................................................... 5
2.2 MATERIALI .................................................................................................................................................................... 5
3. AZIONI SULLA STRUTTURA ...................................................................................................................................... 6
3.1 PESI PROPRI STRUTTURALI E CARICHI PERMANENTI .................................................................................................... 6
3.2 AZIONE DEL VENTO ....................................................................................................................................................... 6
3.2.1 PRESSIONE CINETICA DI RIFERIMENTO ................................................................................................................... 7
3.2.2 COEFFICIENTE DI ESPOSIZIONE ............................................................................................................................... 8
3.2.3 COEFFICIENTE DI FORMA ...................................................................................................................................... 10
3.2.4 COEFFICIENTE DINAMICO ..................................................................................................................................... 11
3.4 AZIONE SISMICA ......................................................................................................................................................... 11
4. CARATTERISTICHE DELLA STRUTTURA................................................................................................................... 12
4.1 CARATTERISTICHE DELLE SEZIONI ............................................................................................................................... 13
5. VERIFICHE E COMBINAZIONE DEI CARICHI ............................................................................................................ 13
5.1 VERIFICHE STRUTTURALI PRELIMINARI ...................................................................................................................... 14
5.1.1 VERIFICHE DI RESISTENZA E STABILITÀ DELLE STRUTTURE FUORI TERRA ............................................................ 14
5.1.2 VERIFICHE DI DEFORMABILITÀ DELLE STRUTTURE FUORI TERRA ......................................................................... 14
5.1.3 VERIFICA DI CAPACITÀ PORTANTE DELLA FONDAZIONE DEI PALI ........................................................................ 14
6. CONCLUSIONI ....................................................................................................................................................... 16
1. NORMATIVE DI RIFERIMENTO
Le verifiche strutturali preliminari sono state eseguite in accordo alle seguenti normative nazionali:
D.M. 17 Gennaio 2018: "Norme tecniche per le Costruzioni" (NTC);
Circolare 21 Gennaio 2019 n.7: "Istruzioni per l'applicazione delle Norme Tecniche per le
Costruzioni di cui al D.M. 17.01.2018";
L. n. 1086 05.11.1971 “Norme per la disciplina delle opere di conglomerato cementizio
armato, normale e precompresso ed a struttura metallica”;
Legge 02/02/1974 n. 64, Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le
zone sismiche;
Circolare Min. LL. PP. Del 14/02/1974 n. 11951;
D.M. LL.PP. 14.02.1992 “Norme tecniche per l’esecuzione delle opere in cemento armato
normale e precompresso e per le strutture metalliche” e relativa Circ. Min. LL.PP n° 37406/STC
del 24.06.1993;
D.M. LL.PP. 09.01.1996 “Norme tecniche per il calcolo, l’esecuzione ed il collaudo delle
strutture in cemento armato, normale e precompresso e per le strutture metalliche” e relativa
Circ. Min. LL.PP n° 252 AA.GG./S.T.C. del 15.10.1996;
D.M. LL.PP. 16.01.1996 “Norme tecniche relative ai Criteri generali per la verifica di sicurezza
delle costruzioni e dei carichi e dei sovraccarichi” e relativa Circ. Min. LL.PP. n° 156AA.GG./STC
del 04.07.1996;
Circolare Min. LL.PP. 04/07/1996, n. 156 AA.GG./STC. “Istruzioni per l’applicazione delle
“Norme tecniche relative ai Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei
carichi e dei sovraccarichi” di cui al D.M. 16/01/1996;
Circolare del 10/04/1997 n. 65 del Ministero dei LL.PP., Istruzioni per l’applicazione delle
Norme Tecniche per le costruzioni in zone sismiche di cui al D.M. 16/01/1996.
ORDINANZA P.C.M. N: 3274 del 02/05/2003 (G.U. 08/05/2003, n. 105 suppl.) modificata ed
integrata ai sensi della ORDINANZA P.C.M. N. 3316 del 02/10/2003 (G.U. 10/10//2003, n. 236)
e della ORDINANZA P.C.M. N. 3431del 03/05/2005 (G.U. 10-5-2005, n. 107 -suppl.): Primi
elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di
normative tecniche per le costruzioni in zona sismica;
D.P.C.M. n° 3685 del 21/10/03, G.U. n° 252, del 29/10/03;
Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Protezione Civile, Ufficio Servizio
Sismico Nazionale, 29/03/04: Elementi informativi sull’Ordinanza del Presidente del Consiglio
dei Ministri n. 3274 del 20 marzo 2003, recante “Primi elementi in materia di criteri generali
per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni
in zona sismica” (G.U. n. 105 del 8.5.2003);
D.M. Infrastrutture e Trasporti del 14-09-2005 “Norme tecniche per le costruzioni.” (G.U. n.
222 del 23/9/2005 - Suppl. Ordinario n.159);
O.P.C.M. n° 3519 del 28/04/06, G.U. n° 108, del 11/05/06;
2. DESCRIZIONE STRUTTURA
Le strutture che compongono l'impianto sono composte come segue:
- Tracker di m 37,35x2,384 è costituita da 28 moduli fotovoltaici delle dimensioni cadauno di
2384x1303x35mm.
Lo schema statico della struttura tipo presenta un telaio costituito da n°5 elementi di sostegno,
disposti ad una interdistanza di m 9,15.
- Tracker di m 27,95x2,384 è costituita da 21 moduli fotovoltaici delle dimensioni cadauno di
2384x1303x35 mm.
Lo schema statico della struttura tipo presenta un telaio costituito da n°4 elementi di sostegno,
disposti ad una interdistanza di m 9,15.
- Tracker di m 18,55x2,384 è costituita da 14 moduli fotovoltaici delle dimensioni cadauno di
2384x1303x35 mm.
Lo schema statico della struttura tipo presenta un telaio costituito da n°3 elementi di sostegno,
disposti ad una interdistanza di m 9,15.
2.2 MATERIALI
I profilati appartengono al tipo AL 6065
- carico unitario di rottura >340 N/mmq
- carico unitario di snervamento >235 N/mmq
- allungamento percentuale a rottura >26%
- σamm = 2200 kg/cmq (Valore secondo la Tab. 6, prospetto 3-VII della CNR UNI 10022).
Trattamento protettivo anticorrosivo con anodizzazione.
In particolare, secondo la tab.1, essendo in zona 5 all’altezza sul livello del mare di circa 65 m
abbiamo un valore della velocità di riferimento pari a 28.00 m/s, quindi, secondo l’espressione
qref = (ref 2)/1.6
la pressione cinetica di riferimento sarà uguale a
qref = 490 N/mq
Il coefficiente di esposizione ce dipende dall'altezza della costruzione z sul suolo, dalla rugosità e
dalla topografia del terreno, dall'esposizione del sito ove sorge la costruzione.
E' dato dalla formula:
Fig. 2 - Definizione delle categorie di esposizione in funzione delle regioni individuate nella macrozonazione
Classi di rugosità
del terreno Descrizione
Aree urbane in cui almeno il 15% della superficie sia coperto da edifici la cui
A
altezza media superi i 15 m
B Aree urbane (non di classe A), suburbane, industriali e boschive
Aree con ostacoli diffusi (alberi, case, muri, recinzioni, ...); aree con rugosità
C
non riconosciuta alle classi A, B, D
Aree prive di ostacoli o con al più rari ostacoli isolati (aperta campagna,
D aeroporti, aree agricole, pascoli, zone paludose o sabbiose, superfici innevate o
ghiacciate, mare, laghi, ...)
L’assegnazione della classe di rugosità non dipende dalla conformazione orografica e topografica
del terreno.
Affinché una costruzione possa dirsi ubicata in classe di rugosità A o B è necessario che lasituazione
che contraddistingue la classe permanga intorno alla costruzione per non meno di1 Km e comunque
non meno di 20 volte l'altezza della costruzione.
Laddove sussistano dubbi sulla scelta della classe di rugosità, a meno di analisi rigorose verrà
assegnata la classe più sfavorevole.
Il coefficiente di topografia ct è posto di regola pari a 1 sia per le zone pianeggianti sia per quelle
ondulate, collinose, montane. In questo caso la Figura 3 riporta i diagrammi di ce per le diverse
categorie di esposizione.
Il coefficiente di forma per la valutazione della pressione esterna ed interna dipende dalla
tipologia strutturale.
Per tettoie e pensiline isolate, per le quali il rapporto tra l’altezza totale dal suolo e la massima
dimensione in pianta non è maggiore di uno, si assumono i coefficienti di forma definiti in figura:
Nel caso in esame, per elementi sopravento con inclinazione sull'orizzontale minore a 35°
c p = 0.8.
Il coefficiente dinamico è una funzione della forma della costruzione, della sua capacità a
penetrare
l'aria e dal materiale. Di norma si assume un coefficiente dinamico pari a cd = 1.
Il carico provocato dalla neve sui pannelli è stato valutato mediante la seguente espressione:
qs=mi·qsk·Ce·Ct
dove:
qs= carico neve sulla copertura;
mi= coefficiente di forma della copertura. Per copertura ad un’unica falda a inclinazione <= 30°, il
coefficiente è pari a 0,8.
qsk= valore caratteristico di riferimento del carico neve al suolo [kg/m 2] per un periodo di ritorno di
50 anni.
Ce = coefficiente di esposizione assunto pari a 1 in caso di topografia “normale”.
Ct= coefficiente termico. Tiene conto della riduzione del carico neve a causa dello scioglimento
della stessa, causata dalla perdita di calore della costruzione. In genere si pone pari a 1.
Si ipotizza che il carico agisca in direzione verticale e lo si riferisce alla proiezione orizzontale della
superficie della copertura.
Nelle tabelle seguenti si riporta la mappatura delle tensioni massime agenti sulle varie parti
principali delle strutture per l’inviluppo delle combinazioni di carico agli SLU.
La tensione di riferimento per la verifica delle strutture in oggetto è di seguito riportata:
fd= fy/m0 = 262 MPa
Il valore massimo delle tensioni agenti sulle varie membrature rimane sempre la di sotto della
tensione di riferimento. La verifica di resistenza delle strutture si ritiene quindi soddisfatta.
Ai fini delle verifiche di stabilità, significative per i ritti verticali e i traversi (per gli arcarecci
longitudinali, la presenza dei pannelli ancorati agli stessi tramite i morsetti, contrasta ogni
eventuale fenomeno di instabilità del corrente compresso), si riporta di seguito la mappatura degli
stress assiali per l’inviluppo delle combinazioni di carico agli SLU.
Considerando gli esigui valori di stress assiale presenti su tali elementi, i valori di snellezza effettivi
delle membrature in esame (inferiori ai valori massimi di normativa), e la sollecitazione flessionale
agente sugli stessi, le verifiche di stabilità dei ritti e dei traversipossono ritenersi soddisfatte.
Ai fini delle verifiche di deformabilità, si riporta di seguito la mappatura degli spostamenti massimi
delle varie membrature per l’inviluppo delle combinazioni agli SLE.
La freccia massima degli arcarecci longitudinali (luce netta massima L = 1500 mm) è pari a:
max = 6.1 mm = L/245 < L/200 verifica soddisfatta
(si ritiene inoltre implicitamente soddisfatta la verifica della freccia elastica dei carichi variabili:
2 < L/250)
Lo spostamento massimo delle strutture verticali (H media fuori terra pari a circa 2600 mm) è pari
a:
= 14.05 mm = Hm/185 < Hm/150 (valore di riferimento conservativo) verifica soddisfatta
Si eseguono di seguito le verifiche allo stato limite di collasso per carico limite assiale e trasversale
sui pali di fondazione. In accordo alle prescrizioni delle NTC, si utilizza l’approccio 2 di verifica
(A1+M1+R3).
Ai fini della verifica di capacità portante verticale dei pali di supporto della struttura, si riportano di
seguito i valori massimi delle azioni assiali agenti sui pali per l’inviluppo delle combinazioni di
carico agli SLU.
Per l’impianto in oggetto, si riportano di seguito i valori di carico assiale di progetto-verifica del
palo (per sollecitazioni di trazione e compressione):
Tali valori, relativi all’approccio di verifica di cui sopra, sono stati ottenuti utilizzando un
coefficiente di correlazione pari a 1.7 (assunzione preliminare conservativa).
Dai risultati delle analisi svolte, i valori massimi di sollecitazione assiale di trazione e compressione
agenti sui pali di fondazione risultano inferiori ai valori di progetto-verifica indicati nella tabella
sopra riportata, infatti:
NEd,traz= 3.16kN< 4.52 kN (Verifica soddisfatta)
NEd,compr= 4.5kN< 4.97 kN (Verifica soddisfatta)
Per quel che attiene i carichi trasversali agenti sui pali, si riportano di seguito i valori massimi di
sollecitazione tagliante per l’inviluppo delle combinazioni di carico agli SLU.
Per l’impianto in oggetto, si riportano di seguito il valore del carico trasversale di verifica del palo:
Tali valori, relativi all’approccio di verifica di cui sopra, sono stati ottenuti utilizzando un
coefficiente di correlazione pari a 1.7 (assunzione preliminare conservativa).
Dai risultati delle analisi svolte, il valore massimo di sollecitazione tagliante agente sui pali di
fondazione risulta inferiore al valore di progetto-verifica indicato nella tabella sopra riportata,
infatti:
HEd= 2.20 kN< 2.42 kN (Verifica soddisfatta)
In fase esecutiva opportune prove di carico in trazione (pull-out) e di carico orizzontale e/o
inclinato saranno eseguite su un numero adeguato di pali pilota in modo da ottimizzare le
strutture di fondazione (pali infissi).
6. CONCLUSIONI
Le verifiche preliminari riportate nei paragrafi precedenti sono state eseguite considerandole
specifiche delle norme tecniche per le costruzioni (NTC) del 17/01/2018 e della relativa circolare
esplicativa; le verifiche, integralmente soddisfatte, sono focalizzate agli elementi principali delle
strutture di supporto dei pannelli.
In fase esecutiva si procederà all’esecuzione di tutte le verifiche di dettaglio necessarie per gli
elementi di collegamento e per ogni altra parte significativa delle strutture.